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NUMERO CHIUSO a Giurisprudenza o Controriforma?
653 messaggi, letto 13645 volte

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Da: Pincopallinopalla15/10/2012 13:45:18
Avvocati, l'Antitrust boccia la riforma: "Un passo indietro"
Francesco Machina Grifeo (Guida al Diritto) 02 ottobre 2012                   Documenti e Approfondimenti
Approfondimento del 02-10-2012 - Antitrust - Proposte di riforma concorrenziale ai fini della Legge annuale per il mercato e la concorrenza anno 2013

   

Molto è stato fatto ma molto rimane ancora da fare. Si potrebbe sintetizzare così il senso della segnalazione inviata oggi dall'Antitrust al Governo, ed ai presidenti di Camera e Senato, in cui l'Authority lamenta la permanenza di "ingiustificati ostacoli all'accesso alle professioni". Così, la riforma forense in gestazione in Parlamento reintroduce "misure limitative della concorrenza tra professionisti". Ma da rivedere è anche il richiamo, per i compensi, al "decoro professionale" che serve solo a riaprire la strada alle soppresse tariffe. Ma entrano nel mirino pure la pianta organica dei notai, e il numero chiuso all'Università.



Riforma forense, no ai passi indietro

Secco il giudizio sulla riforma forense. Per l'Antitrust: "È necessario evitare di fare passi indietro"; occorre, dunque, "monitorare l'attuazione della riforma". E così, come già avvenuto questa estate (parere del 9 agosto 2012), l'Autorità torna a segnalare che permangono "alcuni profili di problematicità della proposta di legge" di riforma forense, che "appare reintrodurre misure limitative della concorrenza tra i professionisti", che risultano "già superate dai più recenti interventi legislativi di riforma". Dunque: "L'auspicio è che tali misure non vengano reintrodotte".



Compensi, no al riferimento al "decoro"
L'Authorty non si sottrae alla fase di proposta. E spiega che al fine di garantire la "piena efficacia delle norme che hanno introdotto la liberalizzazione delle tariffe professionali", è necessario "eliminare il riferimento all'adeguatezza del compenso all'importanza dell'opera" (contenuto nell'articolo 9, comma 4, del Dl 1/2012), nonché abrogare la previsione per cui in ogni caso la misura del compenso deve essere adeguata all'importanza dell'opera e al decoro della professione" (comma 2 dell'articolo 2233 del codice civile). In tal modo, infatti, si consente agli Ordini di reintrodurre surrettiziamente le tariffe obbligatorie.



Giro di vite sui notai

È molto duro il passaggio sui notai dove esplicitamente si invita ad abrogare la possibilità degli Ordini notarili di indagare sulla 'concorrenza sleale' dei colleghi: "si tratta di una previsione che mantiene ingiustificate forme di controllo sulla libertà dei professionisti di organizzare la propria attività". Ma l'Antitrust invita anche a rivedere i criteri per la determinazione della pianta organica "svincolandoli dall'obiettivo di garantire un 'reddito minimo' ai professionisti". Per far ciò va abrogato il riferimento alla "quantità degli affari" ed alla garanzia di "un reddito annuo, determinato sulla media degli ultimi tre anni, di almeno 50.000 euro di onorari professionali repertoriali". Allo stesso fine, è necessario modificare anche il riferimento ad "una popolazione di almeno 7.000 abitanti" con quello ad "una popolazione di al massimo 7.000 abitanti", in modo da garantire un livello minimo di servizio, senza limitare la possibilità, per ogni distretto, di una maggiore offerta di servizi notarili.



Formazione, no al numero chiuso
Va poi eliminato dai criteri per la determinazione del numero chiuso per l'accesso ai corsi universitari il "fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo".



I passi avanti già fatti

Ma non è tutto fosco il cielo delle riforme. Qualcosa è stato fatto con le leggi varate negli ultimi anni  (Dl 223/2006;  Dl 138/2011; Dl 1/2012) e la loro attuazione regolamentare (Dpr 137/2012),  per "aprire il mercato dei servizi professionali regolamentati". Così è stato con l'abolizione dell'obbligatorietà delle tariffe professionali, e del divieto di pubblicità da parte dei professionisti. Ma anche garantendo il libero accesso alle professioni non regolamentate e ampliando la pianta organica e la dimensione geografica dei distretti dei notai. Nella stessa direzione va anche la riduzione del periodo di tirocinio professionale a 18 mesi e l'introduzione del principio dell'eccezionalità delle limitazioni quantitative e territoriali alla professione. Infine, entra nel pantheon dell'Antitrust anche la fornitura di servizi professionali attraverso società di capitali.
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Da: Pincopallinopalla15/10/2012 13:49:13
" Formazione, no al numero chiuso
Va poi eliminato dai criteri per la determinazione del numero chiuso per l'accesso ai corsi universitari il "fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo". "

Non mi pare che il titoletto di questo pezzo di articolo corrisponda al contenuto della spiegazione... ma, in caso, se l'Antitrust dovesse mettersi in mezzo sparando assurdità tanto per farlo, saremmo fritti. Speriamo che, almeno lì, i neuroni che girano li abbiano.
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Da: Carolingio15/10/2012 13:57:51

- Messaggio eliminato -

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Da: DatefuocoacerteuniversitàGRAZIE15/10/2012 13:59:41
http://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2012/10/testo-riforma-forense.pdf
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Da: Che pena!15/10/2012 14:16:02
Questa sembra sempre più una guerra tra poveri!
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Da: Che pena!15/10/2012 14:18:49
240.000 avvocati e chi ha redditi importanti sono 5.000, 30.000 stanno bene, ed il resto è carne da macello!
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Da: Che pena!15/10/2012 14:22:52
Ci vogliono tra laurea, pratica ed esame di stato almeno 8 anni...... e poi? una volta col titolo??? bisogna farsi i clienti...... altrimenti il titolo serve per il wc..... X' un conto era diventare avvocato 30 anni fa con X concorrenza, altro è diventarlo oggi con x+x+x+x+x+x concorrenza....
Rispondi

Da: DatefuocoacerteuniversitGRAZIE15/10/2012 14:24:42
È esattamente così illuminato/a. Non ci resta che pregare (a te la scelta su chi/cosa) e sperare che quegli SPASTICI che hanno le redini del potere non facciano finta di non sapere che la dispendiosa qualifica prima dev'essere meritocratica... poi tutto diventerebbe molto più semplice e/o liberalizzabile.
Rispondi

Da: Che pena!15/10/2012 14:30:58
Appunto.... a proposito del tuo nick.... In certe università i laureati sono tutti col 110 lode...... in altre se arrivi a 90 è un'impresa..... Ci sono altri ancora che fanno tutti gli esami nelle università fuffa e per gli ultimi esami vanno nelle università serie.....
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Da: Ah.......15/10/2012 14:42:57
Ma a loro che gli frega? sono cresciuti in un altro periodo storico e si sono creati la loro posizione dominante..... Noi, invece, siamo considerati gli schiavi!
Rispondi

Da: Ah.......15/10/2012 14:44:11
Il numero chiuso non lo metteranno mai perché per loro è troppo comodo avere degli schiavi.....
Rispondi

Da: DatefuocoacerteuniversitàGRAZIE15/10/2012 14:45:30
:) Non darmi coltellate al cuore descrivendo perfettamente la realtà... hanno DISTRUTTO la categoria degli Avvocati e reso una pena infinita i concorsi pubblici.
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Da: Concordo anche io15/10/2012 14:55:18
Nulla da dire.... il numero chiuso non lo metteranno mai..... altrimenti i loro figli come farebbero?
Rispondi

Da: La cosa più comica......15/10/2012 16:29:56
In tutto ciò c'è gente che ancora si iscrive a giurisprudenza :-) :-) :-)
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Da: Petologo17/10/2012 17:25:09

- Messaggio eliminato -

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Da: Un affettuoso GRAZIE...18/10/2012 11:43:47
... alla Redazione di Mininterno.net che è passata (e, mi auguro, passerà) a fare pulizia ed a ricordare chi comanda...

... ed all'inquitante soggetto che mi ha aggiornato la tastiera dell'I-phone. Finalmente un gentleman. Ero convinta fosse una specie estinta.

Inteligencia di tutta Italia... a presto.
Sto pensando, eventualmente, a quale monumento si potrebbe fare alla Severino se qualcosa riuscisse a completare in questi pochi futuri mesi.
Comunque, per ora, meglio non illudersi.
Rispondi

Da: Due indizi:21/10/2012 10:29:45
- diminuiti, da quest'anno ed in sordina, i posti disponibili nelle SSPL;
- "Commissione esame di avvocato - Viene modificato il criterio di composizione della commissione d'esame per l'abilitazione professione di avvocato. Resta invariato il numero di tre componenti e tre supplenti, ma diminuisce da due ad uno il numero dei magistrati (sia titolari che supplenti) e aumenta da uno a due quello dei professori universitari (sia titolari che supplenti)."
Rispondi

Da: Prossima mossa (speriamo utile):21/10/2012 10:32:08
"Martedì 23 ottobre gli avvocati incontreranno il Ministro della Giustizia, ma solo dopo la manifestazione di protesta della mattina, che rimane confermata."
Rispondi

Da: Favorevole al numero chiuso22/10/2012 11:28:03
Favorevole, anche se dubito che lo mettano. Qualora lo introducessero significherebbe che saremmo tornati una nazione col segno + davanti al pil.
Rispondi

Da: Oggi avvocati in protesta23/10/2012 11:30:56
....
Rispondi

Da: Il colpo di grazia...23/10/2012 11:53:23
...a un'avvocatura morente:

la Corte Costituzionale decide oggi sull'obbligatorietà della mediazione.

Se la confermerà, sarà il colpo di grazia a un'avvocatura morente.
Rispondi

Da: Ah, beh...23/10/2012 16:07:24
... se avessero creato un collegio solo di laureati in Giurisprudenza e Avvocati a cui affidare tutto ciò che attualmente finisce dai G.d.P., dagli arbitri e dagli spazzini che hanno fatto il corso per diventare mediatori... non saremmo stati in un Paese governato da spastici.

DALLA PIAZZA AL MINISTERO. Attorno alla manifestazione del 23 ottobre, insomma, regna una grande confusione. Per esempio, tra gli aderenti c'è chi, sulla pagina facebook dell'Oua, definisce «tavolo della contromanifestazione», l'incontro convocato al ministero della Giustizia da Paola Severino per il pomeriggio della stessa giornata del 23 ottobre.
Peccato che a quel tavolo è prevista proprio la presenza dell'Oua, sempre con il suo presidente Maurizio De Tilla. L'avvocato, dopo aver incrociato le braccia per protestare contro «media-conciliazione obbligatoria, revisione della geografia giudiziaria e (ritardo nella) riforma dell'ordinamento forense», ha confermato la partecipazione al tavolo dove i temi in agenda sono: «la task force per lo smaltimento dell'arretrato e le conclusioni sulla riforma dell'accesso».
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Da: Aspettando i fatti, ecco le ultime interviste:23/10/2012 20:41:05
E' iniziata oggi all'Auditorium del Carmine a Parma la tre giorni del congresso nazionale dell'Unione Nazionale Camere Civili. Il congresso è intitolato 'Avvocati, concorrenza e mercato. La parola alle Camere Civili'.Stamattina era annunciata, alle ore 10, la presenza del Ministro della Giustizia Paola Severino ma l'intervento alla fine non c'è stato. Al suo posto il sottosegretario alla Giustizia Salvatore Mazzamuto. L'evento si è aperto con l'inno nazionale e l'inno dell'Unione Europea.

IL SOTTOSEGRETARIO MAZZAMUTO SUL DDL ANTICORRUZIONE
"Attendo ovviamente il documento del Csm, ma quello che posso dire è che non ci sono così grandi novità rispetto al testo approvato dalla Camera, solo alcune correzioni. Le critiche andavano fatte al testo della Camera anche se capisco che il Csm abbia i suoi tempi, comunque, ripeto, attendo di leggere il testo. Certamente, il nostro è un provvedimento che affronta alcuni aspetti, non può risolvere tutte le questioni poste dalla corruzione anche perché il tema non è solo questione di legge ma anche di autoriforma dei partiti, di pulizia dell'azione amministrativa - ha voluto sottolineare il sottosegretario - Questa legge sul piano della prevenzione è comunque un importante passo in avanti - ha concluso - L'Europa é per noi una platea molto condizionante e ci chiedeva un segnale. Prendiamo questo provvedimento anche in questa prospettiva: non emanare questa legge avrebbe avuto un costo dal punto di vista della credibilità".

Sì ad una riforma urgente per l'accesso alla professione forense, no al tribunale delle imprese e a nuove misure che rischiano ancora di mortificare la magistratura. E' stato questo l'appello lanciati al Governo e al Ministro Paola Severino, che però non era in sala come previsto. "Perché questo governo, nonostante l'ultimo pronunciamento della Corte costituzionale, continua ad assumere misure che vogliono mortificare la magistratura, anche dal punto di vista economico? - ha domandato nella sua relazione il presidente dell'Unione Nazionale delle Camere Civili, Renzo Menoni -

"Non ultimo, c'é il decreto stabilità 2 che sarà nei prossimi giorni in discussione in parlamento e che rischia ancora di colpirci". "Siamo poi contrari ai tribunali dell'imprese - ha proseguito il presidente dell'Uncc - Rischiano di creare una giustizia di serie A per le imprese, che dovrebbe essere, ma non lo sarà, più celere e con i migliori magistrati, ed una di serie B per i comuni cittadini. Necessario poi il recupero dei magistrati fuori ruolo e di quelli ancora scoperti.

Questo vale anche per i posti di cancelliere di cui, da anni, non si fa più un concorso. E non diciamo che non ci sono le risorse: solo lo scorso anno l'Italia è stato condannata per oltre 84 milioni di euro per l'irragionevole durata dei processi. Ci sono poi molti milioni di euro da recuperare, come, ad esempio, i famosi braccialetti elettronici o quella squadra di calcio, che milita in serie D, e che viene pagata dal ministero della Giustizia". Bene invece la volontà del Guardasigilli di arrivare ad un riforma dell'accesso alla professione forense.

"E' un problema annoso - ha commentato il presidente Menoni - In Italia ci sono duecentoquarantamila avvocati; non sono tanti, non sono troppi, sono semplicemente una follia. Questo non lo dice solo l'avvocatura, ce lo dicono gli inoppugnabili numeri. In Francia, ad esempio, ci sono quarantamila avvocati. Abbiamo quindi accolto con estremo piacere la disponibilità del ministro Severino di aprire un tavolo sul tema dell'accesso alla professione e grande merito andrà a questo governo se saprà intervenire con un provvedimento urgente". "Oggi nell'avvocatura - ha concluso l'avvocato Menoni - non prevalgono i più bravi ma i più raccomandati, quelli che hanno i maggiori contatti".
Rispondi

Da: mantovani geniale24/10/2012 00:38:54
il sogno, chi lo ha raggiunto e poi e ne ha inseguito un'altro. Vi pongo un domanda a cui non potete non rispondere. Chi?
Rispondi

Da: Una buona notizia:24/10/2012 16:28:09
come avrete già letto, la Consulta ha silurato oggi la mediazione.

Ora vedremo cosa riuscirà a fare la Severino.


24/10/2012 - Riparte la diretta sui lavori di Montecitorio. Leggi l'intervista al consigliere segretario Mascherin sulla votazione dei primi articoli   I parlamentari che fanno parte del comitato dei nove    
L'AC 3900 torna oggi all'esame dell'aula della Camera. Dalle 16.00 riprenderà la votazione degli articoli dal 17 in poi. Nella votazioni avvenute lo scorso 9 ottobre sono state approvate numerose norme. E' passata la riserva di consulenza pur con alcune modifiche, il preventivo sarà obbligatorio solo se richiesto dal cliente e i parametri potranno essere invocati in caso di disaccordo. Modello speciale di società tra avvocati, senza socio di puro capitale.
 
Rispondi

Da: Ovviamente...24/10/2012 22:20:20
... hanno eliminato il riferimento al reddito per rimanere iscritti all'albo.

Oggi la Camera dei deputati ha ripreso la votazione della riforma forense (AC 3900), approvando fino all'articolo 34.
 E' stato votato l'articolo 21 che condiziona la permanenza nell'albo all'esercizio della professione in modo effettivo, continuativo, abituale e prevalente con esclusione di ogni riferimento al reddito professionale. La iscrizione all'albo comporterà la contestuale iscrizione alla Cassa forense.
Viene salvaguardata la indipendenza degli avvocati con le regole sulla incompatibilità tra professione e altre attività di lavoro autonomo o di impresa.
Selezione più rigida per accedere all'albo dei cassazionisti.
Approvate anche le norme sui Consigli dell'Ordine che dovranno istituire uno sportello per i cittadini volto a fornire informazioni e orientamenti sulle prestazioni professionali degli avvocati e sull'accesso alla giustizia.
Riequilibrio tra generi nelle elezioni ai Coa e al Cnf.
Nella votazioni avvenute lo scorso 9 era stata approvata la riserva di consulenza pur con alcune modifiche, le nuove regole sul preventivo (obbligatorio solo se richiesto dal cliente) e sui parametri (che potranno essere invocati in caso di disaccordo). Modello speciale di società tra avvocati, senza socio di puro capitale. L'aula proseguirà i suoi lavori domani a partire dalle ore 9.30 . 
Rispondi

Da: CRI8325/10/2012 10:35:03
"L'iscrizione all'albo comporterà la contestuale iscrizione alla Cassa forense"

Sono curioso di vedere quanti neo avvocati si iscriveranno all'albo sapendo che ciò comporterà l'automatica iscrizione alla cassa...
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Da: Veramente...25/10/2012 11:57:18
... non sfotterei i giovani praticanti dato che nella maggioranza dei casi (essendo in troppi e, di conseguenza, non servendo) non vengono seguiti nella maniera più assoluta per quanto riguarda la vera pratica.

Comunque, finalmente, s'inizia a ragionare in più parti d'Italia:

L'Aiga Avellino continua nel suo impegno sul nazionale. Il Direttivo, riunitosi lo scorso 10 ottobre,  è al lavoro per organizzare la  sua partecipazione al Congresso Straordinario Nazionale Aiga a Napoli e Benevento, "Idea(re) Avvocatura", in programma dal 25 al 27 ottobre. "La partecipazione al secondo Congresso Nazionale straordinario è un appuntamento importantissimo per la nostra associazione e per il mondo dell'Avvocatura in generale - ha dichiarato il Presidente Aiga, l'Avvocato Walter Mauriello -. Si tratta di un incontro necessario per strutturare le nostre proposte che riguardano l'accesso alla professione a partire dal mondo accademico e universitario.  La professione di avvocato deve essere il frutto di una libera scelta e non un mero ripiego, per questo va previsto un percorso universitario nel quale vi sia un numero di anni comune per tutti e un biennio specialistico per chi intende accedere alle professioni di avvocato e magistrato, il quale deve essere necessariamente in collegamento con il mondo del lavoro e dare contezza di ciò che si farà successivamente nello svolgimento della professione. Il biennio specialistico -ha continuato Mauriello- deve permettere allo studente di prendere cognizione di ciò che sono gli atti giudiziari, e di frequentare le aule di giustizia per capire come si svolgono i processi. In questo discorso diventa necessario, quindi, cambiare  l'accesso all'università, introducendo il numero chiuso fondamentale per regolare, poi, l'accesso alla professione. In merito alla pratica forense l'Aiga sostiene che debba essere svolta presso uno studio legale perché il periodo della pratica è un investimento, non solo per il praticante avvocato, ma anche per lo studio, e che occorre un controllo ancora più pregnante sull'effettività della pratica; controllo che potrebbe essere affidato alla figura del Tutor, ossia un altro avvocato nominato dal Consiglio dell'Ordine. Oggi purtroppo, la giovane avvocatura si indebolisce sempre più e non riesce a trovare nuova linfa professionale, vedi i numerosi concorsi che non permettono la partecipazione agli avvocati. Questo stato di cose deve cambiare e se il mondo dell'avvocatura riuscirà a dimostrarsi coeso, durante il Congresso Nazionale, potremo ottenere grandi risultati".
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Da: Purtroppo è Alpa in trattative...25/10/2012 15:34:16
... comunque...:

"La necessità di una proficua collaborazione tra le Università e l'avvocatura è stata d'altra parte al centro dell'incontro di ieri tra Alpa e il presidente della facoltà di giurisprudenza dell'università di Roma La Sapienza, Giorgio Spangher."
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Da: Aggiornamenti sulla riforma:25/10/2012 17:15:56
L'Assemblea della Camera, nella seduta n. 709 del 25 ottobre 2012, è giunta a votare sull'art. 68 del progetto di legge di riforma forense (Atto Camera 3900) .E' PREVEDIBILE CHE GIA' MARTEDI 30 OTTOBRE 2012 LA CAMERA AVRA' APPROVATO L'INTERA PROPOSTA DI LEGGE E LA INVIERA' AL SENATO OVE SI SPERA SARANNO EFFETTUATE LE INDISPENSABILI MODIFICHE.
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