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NUMERO CHIUSO a Giurisprudenza o Controriforma?
653 messaggi, letto 13645 volte

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Da: zeneize29/11/2012 21:42:01
E cmq pensa che se passasse questa riforma verrebbero cancellati subito 30.000 avvocati che con questo mestiere ci vivono...io conosco una coppiadi avvocati subordinati che è nata da poco una bambina...passasse la riforma ciao titolo e ciao lavoro...gli dici di andare a fare un concorso o gli dici Vabbe hai studiato per anni hai esercitato e ora tranquillo ti troverai un lavoro?? Prova a fare un concorso?? O gli dici dai ti sei fatto il mazzo ora vai a fare la commessa ammesso che trovi un negozio, perche le casta vuole cosi...Eh dimmi un pochino..solo perché la casta vuole assicurare il posto a figli e nipoti..??
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Da: NO alla riforma!!29/11/2012 22:14:50
L'avvocatura unita compatta chiede la riforma forensedicevano fino all'altro ieri. Compatta la patta. La riforma forense non è affatto condivisa .Al congresso di bari quando ha parlato "quello" del cnf s'è presa la sua bordata di fischi, al che ha minimizzato sostenendo che essi provenivano da una frangia marginale dalla visione miope.La votazione al congresso di bari è stata di 795 favorevoli, 298 contrari e 98 astenuti ovvero circa il 40% è contraria o non la ritiene nè utile ne disutile. Il fatto è che numerosi ordini non appprovano per niente la riforma e taluni organismi rappresentativi che pur hanno votato a favore l'hanno fatto solo perchè non c'è più tempo per altre disamine ma l'hanno ugualmente aspramente criticata.. .Ma dite un pò il vostro ordine ha mai fatto un corso di deontologia avente a riguardo la riforma forense? S'è mai ascoltata la base?La riforma non serve .Gli avvocati vogliono essere liberi di occuparsi anche d'altro, basta non avere confliti d'interesse e rispettare il codice deontologico.No a divieti, imposizioni, prevalenza, continuatività, esclusività. Numero chiuso all'università e via. Tale problema l'avevano anche i medici circa un ventennio fa. Ce n'erano uno ogni 200 abitanti. L'ordine fece ed ottenne l'unica cosa sensata.
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Da: Per Zeneize29/11/2012 23:10:35
Scusa... mi sta venendo un dubbio... di cosa stai parlando?
Guarda che gli uffici legali degli enti pubblici non sono compresi nelle incompatibilità... e se uno non ha clienti propri ma fa il "dipendente" non formale di un altro Avvocato semplicemente si farà inserire nel mandato insieme al suo "dominus a vita"...

... comunque certo, migliaia di Avvocati part-time o facchini o che hanno aperto uno studio legale a 30 anni pensando che i clienti sarebbero corsi da loro cambieranno lavoro e ne faranno uno che nulla c'entra con il diritto... non perché l'Ordine è brutto e cattivo... ma perché l'Italia si sta adeguando agli standard europei che di certo non si riferiscono a 240.000 Avvocati per circa 60 milioni di residenti...: migliaia di Avvocati italiani non riusciranno a sostenere le relative spese semplicemente perché non ci sono clienti per tutti (anche i 50enni "piccoli" Avvocati di paese stanno guadagnando pochissimo, non solo i giovani). Che cosa ti aspettavi?

Un lavoro che nulla c'entra con il diritto è la fine che potrei fare io nonostante abbia alle spalle solo successi scolastici... questi successi li hanno altre centinaia di persone ogni anno... non migliaia.
Il problema, infatti, è che nell'Avvocatura ci sono migliaia di persone che non rappresentano i migliori studenti dei licei o delle Università...: prima c'è il livellamento delle lauree... poi quello dei titoli d'Avvocato. Perché ad entrambi ci arriva prima o poi CHIUNQUE (tranne gli Abogados).

Infatti, come dici tu, un semplice test d'ingresso corretto a computer uguale per tutti gli italiani e relativo alle materie fondamentali non avrebbe portato certo a 240.000 Avvocati, su questo ci puoi giurare...

... speriamo che lo mettano.

Ciao
Rispondi

Da: zeneize30/11/2012 02:16:20
Però a me basta leggere all articolo 19 o 20 della riforma ora nn ricordo che le incompatibilita che ho citato non valgono per chi svolge incarichi politici...come mai? Mistero?...si gli enti pubblici so che nn ce incompatibilita ma prova un po a entrarci....cmq tornando al punto io non credo che sia così semplice come dici te...ok ci sono avvocati che guadagnano poco ma se gli levi il titolo poi...che fanno guadagnano ancora meno...e i sacrifici che hanno fatto?? ...pensione a 40 - 50 anni sia semplice rimettersi in gioco...è difficile per chi lavorava in fabbrica e ora è a casa e lo sarà ancor di.più per quelli che hanno preso un titolo è se lo vedono sfilare così ( manco la cassa integrazione visto che erano liberi professionisti)...così che si fa girare l economia???...poi scusa quanta gente si laurea in economia...quanti tra laureati e ragionieri cannoni commercialisti?? Ma nn sento tutte ste menate da casta dorata...
Rispondi

Da: zeneize30/11/2012 02:19:44
Scusa volevo scrivere fanno i commercialisti e non cannoni...colpa della tastiera  del cellulare...
Rispondi

Da: xsopra30/11/2012 03:54:31
NUMERO CHIUSO ALL'UNIVERSITA'
AVVOCATI IN PENSIONE A 70 ANNI E CANCELLARE DALL'ALBO I POLITICI.
VIA LA CASTA!
Rispondi

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Da: zeneize30/11/2012 08:15:36
Concordo appieno con il post qua sopra...bissognava mettere il numero chiuso a giurisprudenza almeno uno si rendeva subito conto a cosa sarebbe andato incontro...basta casta dorata servita, riverita e privilegiata e gli altri poveretti lasciati a scannarsi tra loro...
Rispondi

Da: zeneize30/11/2012 08:16:36
Bisognava no bissognava...sorry...
Rispondi

Da: grillinoo30/11/2012 08:25:56
http://firmiamo.it/abolizione-della--inutile--casta-dei-notai

Un titolo che la dice tutta dato che i notai NON SERVONO ASSOLUTAMENTE A NULLA; in tutto l'Universo saranno 2 o 3 le nazioni che foraggiano queste inutili sanguisughe che potrebbero essere tranquillamente sostituite con un Ufficiale certificatore già pagato, tra l'altro, dallo Stato (ovvero noi poveri polli). E poi, sarà vero che le tariffe sono imposte dallo Stato? Chissà perché i prezzi per la stessa prestazione variano da un notaio all'altro. Avete mai provato a chiedere loro lo sconto e la ricevuta?
Rispondi

Da: Ah ecco...30/11/2012 10:49:10
... comunque, anche se a me non interessa perché non è certo quello il problema, non c'è l'incompatibilità:
- con la politica semplicemente perché il lavoro del politico dovrebbe essere temporaneo (ed è quello verso cui l'Italia deve andare...);
- con il ruolo di Professore universitario perché, in teoria, chi va ad insegnare dovrebbe essere uno che il lavoro lo fa (il fatto che in Italia una fetta dei Professori non sappia cosa sia un Tribunale non significa che sia il resto da correggere).

Tu ti fai carico di quale lavoro farà questo o quello? Io no. Perché, come ho già detto, da un lato ci sono migliaia di laureati illusi dal mal governo... dall'altro se tu vuoi spiegare agli italiani che non tutti possono studiare e lavorare poco ottenendo 3.000euro  di netto al mese e lasciando le campagne agli stranieri in nero fai pure... io penso che questa cosa sarà indotta dalla crisi e chi si attaccherà alle speranze di fare "lavori a metà" finirà comunque a fare la casalinga (non per la riforma...).

Inoltre... scusa... ma... QUALE CASTA?!

Mi sembra di sentir parlare una che non ha studiato Giurisprudenza e non ha fatto la pratica.

Tu parli di una strettissima cerchia di privilegiati che nulla c'entra con il degrado dell'Avvocatura. Io sto vedendo fiumi di capre "figlie di nessuno" che l'esame-farsa lo passano esattamente come quelle "figlie di...". Uscita dal mondo patavino, ho scoperto che chiunque è laureato quindi chiunque reclama diritti inesistenti.... ed anche che nessuno era d'accordo con un esame senza codici annotati.... i risultati sono questi.

Non so voi, ma io propagando i test corretti a computer per due motivi...:
- alzare il livello della selezione scolatica e renderla uguale ovunque;
- abbreviare i tempi;
- rendere effettivo l'anonimato (che negli esami orali non c'è);
- non lasciare i posteri in balia di qualche MALATA/O che gira in ogni Università (tranne in quelle in cui la laurea la compri).
Quando ci si gioca il lavoro dev'essere così.

Questi discorsi non piacciono... alle capre.
Rispondi

Da: Zeneize30/11/2012 11:36:37
allora tu dici..la politica dovrebbe essere un lavoro temporaneo lo è un lavoro temporaneo?
Scusa l'incompatibilità servirebbe per garantire l'indipendenza dell' avvocato giusto?...anche ART. 16. del codice deontologico recita testualmente - Dovere di evitare incompatibilità.
E' dovere dell'avvocato evitare situazioni di incompatibilità ostative alla permanenza nell'albo, e, comunque nel dubbio, richiedere il parere del proprio Consiglio dell'ordine.
I. L'avvocato non deve porre in essere attività commerciale o comunque attività incompatibile con i doveri di indipendenza e di decoro della professione forense.
Allora spiegami un secondo un politico che durante la pendenza del suo mandato parlamentare esercita la professione di avvocato part - time è più indipendente di un sig. nessuno che è un "avvocato subordinato" o anche avvocato part - time...?
Rispondi

Da: A parte il fatto che...30/11/2012 12:20:56
... abbiamo già chiarito che l'Avvocato "dipendente" non è minimamente messo in discussione da questa riforma...

... non potrà esserci (... esattamente come non può esserci ora ...) l'Avvocato "part-time" che fa altri lavori e pensa che il diritto possa essere studiato tra una torta e l'altra confezionata per la pasticceria sotto casa...

... né l'Avvocato "part-time" che semplicemente lavora poco e punto... non perché l'Ordine vuole controllare i propri iscritti ma perché questi soggetti non riusciranno a far fronte alle MOLTISSIME spese che una "libera" professione presuppone... soprattutto nell'era del "libero mercato" ossia delle banche e degli istituti di previdenza... prova ad andare a dire ad un Avvocato francese che la selezione scolastica italiana ha portato a 240.000 Avvocati che non riusciranno a pagare la Cassa...

... certo che c'è il rischio di non-indipendenza se uno fa il politico e l'Avvocato... ma... allora un politico dovrebbe essere un non-professionista (quindi anche non-medico, non-ingegnere, ecc.)? In Italia devono essere mandati fuori dai c------- dai cittadini i politici che non si scollano dalla sedia (e ciò sta avvenendo eccome, solo che per svegliare le capre ci vuole tempo)... non trovare strani espedienti. Un politico dev'essere temporaneo, il dipendente in senso stretto (part-time o a tempo pieno) può avere il contratto a tempo indeterminato...

... altro?

Non ce l'ho con te, sia chiaro... semplicemente uno dei mille motivi per cui sono basita è che certi discorsi sono comprensibili da soggetti che non sanno un tubo di diritto o di come girano le cose nel mondo del lavoro (non scritte sulla carta) che li facciano i miei coetanei laureati... mi stupisce.
Rispondi

Da: Zeneize30/11/2012 12:33:41
-"abbiamo già chiarito che l'Avvocato "dipendente" non è  
  minimamente messo in discussione da questa riforma"
  Ma questo è  da vedere, prima troviamo avvocati che firmano  
  mandati congiunti..se mai capitasse che vai via dallo studio dove
  hai fatto pratica e hai creato un rapporto col dominus, voglio
  vedere trovare un altro avvocato che ti firma un  mandato
   congiunto...una parte difesa da 10 avvocati...
  Allora se cmq è facile come dici te bastava emendare la riforma aggiungendo che è vietato lavoro subordinato privato tranne quello presso altri colleghi e quindi era semplice e lineare come dici te

- "né l'Avvocato "part-time" che semplicemente lavora poco e punto"
     Logico concordo con te sul fatto che non puoi fare il pasticcere e
     l'avvocato, ma il politico ha tutto sto  tempo da dedicare all'
      avvocatura??

-"certo che c'è il rischio di non-indipendenza se uno fa il politico e  
  l'Avvocato"
   E allora spiegami perchè per l'avvocato- politico non si 
   configurerebbe il rischio di non indipendenza e invece per 
   l'avvocato- pasticcere citato sopra si configurerebbe non
    indipendenza?

- "In Italia devono essere mandati fuori dai c------- dai cittadini i
    politici che non si scollano dalla sedia"
  questo sta avvenendo secondo te????? vediamo se ti viene in mente
  un nome (non voglio certo che lo fai se ti viene in mente) di chi ha
  mollato la seggiola
Rispondi

Da: xbastacoglioni30/11/2012 12:54:10
Non vogliamo l'avvocato dipendente, ma lo schiavetto praticante o il neo-abilitato che si trasforma in cameriere a vita, senza tutele e per pochi centinaia di euro al mese sì?
Bella europeizzazione e modernizzazione della professione!
Rispondi

Da: Zeneize30/11/2012 12:55:36
Be direi che la riforma non migliora la condizione del praticante eh.. il mio discorso era incentrato su una parte di articoli..ma si potrebbe discutere su tutta la riforma..
Rispondi

Da: :)30/11/2012 13:02:41
Ehm...:

1) chi (come i tuoi amici) già lavora per altri Avvocati o per uffici legali continuerà a farlo perché il lavoro ce l'ha, se scrivi frasi a caso senza spiegare (con i numeri e le norme) non so onestamente come risponderti;

2) infatti probabilmente non troverai un dominus che "t'inserisca nel suo mandato" perché ci sono 240.000 e probabilmente dovrai trovarti un lavoro che nulla c'entra con il diritto (come hanno fatto migliaia di altri laureati in legge che, appunto, non servono);

3) il politico non ha molto tempo per fare l'Avvocato... no... in un Paese serio, infatti, delega la professione in maniera temporanea e dopo 5-10-15 anni torna a fare l'Avvocato a tempo pieno;

4) "sta avvenendo" nel senso che se un partito come "quello di Grillo" (che piaccia o no) ottiene una marea di voti significa che l'Italia sta iniziando (finalmente) ad essere un Paese che si rinnova.

È INCREDIBILE come si cerchi di parlare di astrologia invece che dei veri problemi inerenti alla SINGOLA professione.

L'Avvocatura non è preceduta da una selezione scolastica seria, impersonale ed equa... quindi ora è COMUNQUE succube del "libero mercato" anche se molte capre sono convinte che ci sia l'Ordine Fascista... non ti piacciono i risultati del "libero mercato" (che non significa certo che puoi fare quel cazzo che vuoi...)? Strano.
Avevo il dubbio, infatti, che molte persone non avessero capito che i moniti provenienti dall'UE nulla c'entrassero con l'Avvocatura italiana (ma con altre professioni di cui non ho intenzione di parlare perché mi sono stufata di scrivere le stesse cose).
Rispondi

Da: Zeneize30/11/2012 13:10:08
ah la mia è astrologia...beh

Bene ci sono altri 240.000 praticanti benissimo
allora invece di varare riforme che colpiscono chi già è a metà strada facciamo cosi
o mettiamo il numero chiuso a giurisprudenza....potranno entrare solo coloro che sono usciti col 100 dal classico...e  ne ammetteremo solo 2 o 3...almeno sai che loro sono preparati...infatti al liceo si       studia tutto sto diritto che voi del classico arrivate già cassazionisti.
oppure mettiamo un limite di acceso alla pratica la fa solo chi è uscito con 110 e lode e bacio accademico e nn ha neanche mai starnutito in aula per non disturbare il professore che spiegava storia del diritto romano
oppure per stare piu tranquilli che non ci saranno piu avvocati morti di fame che come dici te no n riescono a pagare la cassa chiudiamo il corso di giurisprudenza per 20  - 30 anni cosi non correte alcun rischio voi menti illuminate...
Rispondi

Da: Esatto:30/11/2012 13:11:19
la riforma in sé non migliora per ora la posizione del praticante... perché ci sono 40.000 praticanti che non solo non servono ma che una volta divenuti Avvocati non troveranno clienti nella maggioranza dei casi (ed avranno perso una valanga di soldi e tempo)...

... la riforma, però, apre la porta alla seconda fase: all'introduzione di una precedente selezione che porti ad un numero inferiore di praticanti:  meno schiavi e frustrati senza un futuro come Avvocati. Pochi ma con una possibilità superiore di fare poi quello per cui hanno studiato.

È la parte fondamentale annunciata dalla e scritta nella riforma.
Rispondi

Da: Zeneize30/11/2012 13:16:09
si ok ma chi ora è a metà strada...ha investito tempo, denaro, fatica....dice vabbè volevo fare sta profesione ma non rientro nei limiti ed è giusto che ci sia la selezione ho investito dieci anni della mia vita mi vado ad iscrivere al centro per l impiego? vado a lavorare in assicurazione? provo tutti i concorsi di sta terra?...tutti infatti  abbiamo altro tempo..  a saperlo uno lo faceva prima senza perdere altro tempo
Rispondi

Da: Zeneize30/11/2012 13:16:52
professione...no profesione...prima di incorrere in linciaggi..
Rispondi

Da: Ah ecco...30/11/2012 13:18:48
... non sei una "secchiona".

Quindi la tua soluzione è, come sta avvenendo ora, "chiunque prima o poi ci arriva" e poi, tutti a 30 anni nel caos più totale o morti di fame.

Bello.

No, non tutte le stronzate che hai scritto...

... solo un test d'ingresso uguale per tutti gli italiani e corretto a computer quando hai 19 o 22 o 24 anni... per gli altri ci sono le migliaia di attività inerenti all'economia, i posti da 1.200 Euro al mese, i lavori part-time, le piccole attività che vanno male solo quando ci sono le crisi... o la campagna.
Rispondi

Da: xbastacoglioni30/11/2012 13:33:34
Il numero chiuso all'università e l'eliminazione dei codici commentati all'esame di abilitazione sin da ora non danneggerebbe nessuno, così come i test di ingresso per saggiare una preparazione di base accettabbile prima di accedere al tirocinio. A 18 anni è facile trovare un altra facoltà più appetibile nel mercato, oppure se non si è preparati invece del tirocinio si può scegliere altri settori professionali.
un periodo transitorio quinquennale nell'applicazione della riforma permetterebbe ai neo-abilitati di crescere per affrontare meglio le nuove  e più onerose incombenze fiscali e previdenziali.
Rispondi

Da: no alla riforma forense.30/11/2012 13:34:00
Intervento del senatore Pietro Ichino sulla continuità ed effettività professionale.
Ad oggi tale abnormità ancora è presente nella controriforma forense all'art. 21.
Attualmente il senatore Ichino, nonostante l'invito a ritirare in commissione giustizia,  da parte del presidente Berselli(PDL), ha detto che non ritirerà alcun emendamento e ne chiederà il voto.
E' vergognoso che Berselli affermi già a priori il parere negativo della commissione giustizia sugli emendamenti al testo.

Tratto da :
Selezione degli interventi nel dibattito al Senato sulla riforma dell'avvocatura, tratti dal resoconto stenografico delle sedute del 9, 10, 11 e 16 novembre 2010

SUL CONTROLLO DELLA CONTINUITA' ED EFFETTIVITA' DELL'ESERCIZIO PROFESSIONALE ESERCITATO DAL CONSIGLIO DELL'ORDINE

ICHINO (PD). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ICHINO (PD). Signora Presidente, il Gruppo del Partito Democratico voterà contro questo articolo, non solo perché non contiene le integrazioni che abbiamo chiesto e proposto con i nostri pochi ma precisi e puntuali emendamenti, bensì anche per la presenza di una norma che riprende un'altra disposizione già approvata in precedenza aggravandone in questo caso il contenuto e gli effetti. Mi riferisco alla norma di cui al comma 1, lettera g), dove si stabilisce che il consiglio dell'ordine esercita il controllo della continuità e effettività dell'esercizio professionale, con il conseguente potere di escludere dall'esercizio della professione i colleghi che siano ritenuti non in posizione tale da rispondere a tale requisito.
Questa disposizione preoccupa gravemente decine di migliaia di avvocati italiani che oggi vedono con vera, profonda apprensione l'idea di poter essere cancellati dall'albo da propri colleghi i quali potranno prendersi l'arbitrio di stabilire che taluni non esercitano la professione con la necessaria effettività e continuità. Ma ve lo immaginate un provvedimento di questo genere? Avremmo colleghi del consiglio dell'ordine che si rivolgerebbero ad altri avvocati per dir loro che dall'indomani sono fuori perché non esercitano la professione con le modalità che il consiglio ritiene necessarie.
Data l'importanza di questa norma mi sono procurato le leggi o regolamenti che disciplinano la professione forense in Danimarca, Slovenia, Repubblica federale tedesca, Regno Unito, Spagna e Francia: non ho trovato, in queste leggi e regolamenti, una sola parola che sia in qualche modo paragonabile alla norma che ci stiamo accingendo a votare.
Torno a proporvi, e non solo in riferimento a questa parte della legge ma anche in riferimento a tante altre leggi che qui approviamo, l'opportunità di adottare il criterio della comparazione come criterio fondamentale delle nostre scelte. Se in tutta Europa non esiste una norma di questo genere ci sarà pure un motivo; se siamo inseriti in un mercato europeo che è mercato comune anche dei servizi legali, come possiamo non percepire l'esigenza di armonizzare il nostro ordinamento rispetto alla totalità degli ordinamenti forensi in Europa, che ci consiglia di non introdurre un vincolo che graverebbe soltanto sugli avvocati italiani? A me sembra che questa sia un'esigenza elementare.
Vi chiedo che di questo si tenga conto nell'emanare norme che davvero vanno contro l'interesse di gran parte degli avvocati italiani.
Rispondi

Da: V E R G O G N A Riforma forense30/11/2012 13:47:45
"Riforma forense entro Natale". È più di un spiraglio quello aperto ieri dal presidente della Commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli, nel corso del convegno ''L'avvocato e i diritti fondamentali:  diritti civili, difesa della persona, tutela della vita", organizzato  dal Cnf in occasione della IV edizione del Salone della Giustizia, che si tiene a Roma fino a domenica.
Spiega Berselli: "Abbiamo già il parere della commissione Bilancio che ha rilasciato il nulla osta sul testo e bocciato 9 emendamenti", per assenza di copertura. Così dei 212 emendamenti iniziali 60 sono stati dichiarati inammissibili per la cosiddetta doppia conforme. "Mentre sui 143 residui - continua Berselli - il Governo darà parere contrario su tutti, tranne soltanto una decina per i quali si rimetterà alla Commissione che voterà contro". Insomma la corsa è "per lasciare la riforma così come è uscita dalla Camera, su questo i gruppi sono tutti d'accordo tranne i radicali eletti nel Pd".

La corsia preferenziale al Senato

E siccome la lotta principale rimane quella contro il tempo, Berselli ha chiesto al presidente Schifani di votare la riforma  forense in commissione Giustizia anche durante la  sessione di bilancio, con una apposita deroga. "Una richiesta che ci  auguriamo sia accolta", commenta il presidente del Cnf Guido Alpa. "L'Avvocatura, dal suo XXXI Congresso, ha  chiesto infatti l'approvazione del testo così com'è, data la  scadenza imminente della legislatura''.
Speriamo che Schifani non deroghi!
Rispondi

Da: Per Zeneize:30/11/2012 13:58:52
se non hai trovato un dominus che ti dà una prospettiva futura... cambia lavoro. Vai a prenderti i tuoi 1.200 Euro netti al mese in una qualsiasi altra attività.
Rispondi

Da: Il periodo di transizione...30/11/2012 13:59:29
... è e rimarrà di 2 anni.
Rispondi

Da: Inutile ora guardare ogni foglia che cade...:30/11/2012 14:00:45
sapremo la settimana prossima se ci saranno delle novità serie.

Ciao a tutti.
Rispondi

Da: zeneize30/11/2012 15:10:47
Ma io il dominus con cui sto bene ora ce l ho.. anzi... io stavo analizzando la riforma...se poi voi siete concordi con la riforma e la trovare utile per il momento storico dell italia inutile discutere...se per voi è giusto dire ci provo poi se mi levano il titolo amen come un qualunque dipendente di super mercato allora va bene così..tutti felici...
Rispondi

Da: Interessante...:30/11/2012 15:48:37
hai un dominus che ti paga qualcosa per quello che fai in studio? Tu stai imparando a fare atti (corretti meticolosamente da lui) udienze, cancelleria e contabilità? Ti ha detto che quando passerai l'esame (---) ti terrà nel suo studio continuando la collaborazione con te facendoti intendere che sarà sempre più intensa e corredata da una divisione proporzionale degli incassi?
Rispondi

Da: riforma forense? No grazie03/12/2012 13:45:32
Il presidente della commissione giustizia Senatore Filippo Berselli ( P D L ) ha fatto sapere che esprimerà parere negativo sugli emendamenti proposti dai senatori Ichino Perduca Poretti Ghedini chiedendo l'approvazione della riforma senza modifiche. L'avvocato senatore Berselli bazzica il  parlamento da quasi 30 anni e così mentre i veri avvocati stentano e sbattono ogni giorno questo non vede probabilmente un'aula da decenni e parla a nome degli avvocati che vogliono la riforma? Ovviamente i parlamentari sono esentati dal dimostrare la continuità l'esclusività la prevalenza dell'attività forense previa cancellazione dall'ordine secondo l'art. 21 pseudo riforma forense.  Ma c'hanno presi per degli avvocati Tafazzi, il personaggio del trio Aldo Giovanni e Giacomo che si batte sull'inguine  a mò di bottiglia di plastica la riforma forense?? Ma perchè per coerenza non corre a cancellarsi lui ! Gli organismi che la vogliono e che al congresso di bari l'hanno votata rappresentano  se stessi ( ovvero il 2%) e non di certo la maggioranza degli avvocati. Intanto la riforma viaggia a fari spenti  tenendo all'oscuro l'avvocatura ( del resto al congresso di Bari  lo Stesso Alpa, dopo essere stato sonoramente fischiato, ha glissato sui punti critici dicendo agli intervenuti che la riforma è quella che ha comunicato già? Quale?). Chiedete pure ai vostri ordini ovvero quelli che la sostengono all'oscuro della maggioranza degli iscritti, ragguagli circa la riforma forense. Shhhh silenzio totale, tanto a fine anno vi regaleranno l'agendina legale!!
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