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NUMERO CHIUSO a Giurisprudenza o Controriforma?
653 messaggi, letto 13667 volte

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Da: Roberto4421/11/2012 23:49:12
ah ah ah Geniale l'ipotesi n°4!
Rispondi

Da: :)22/11/2012 10:49:14
Sfacciati.
Rispondi

Da: augusto g.22/11/2012 16:28:44

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: avvpezzenti24/11/2012 15:18:07
A tre giorni dal voto delle primarie, però, mi rivolgo soprattutto ai miei colleghi professionisti - avvocati, commercialisti, notai… - per spiegare loro perché io, proprio in quanto professionista, domenica 25 novembre sosterrò la candidatura di PIERLUIGI BERSANI.

Una certa vulgata giornalistica ha preso di mira le famose «lenzuolate» - ovvero i due decreti del 2006 e del 2007 che hanno recepito, anche nel nostro Paese, una serie di istanze dell'Unione Europea in termini di liberalizzazione delle professioni e di tutela dei consumatori, in una linea che è stata confermata anche dal «decreto liberalizzazioni» del Governo Monti nel marzo 2012 - per dipingere il Segretario del PD come il «nemico» degli ordini professionali. E' sicuramente vero che il primo concreto tentativo di PIERLUIGI BERSANI di ridisegnare il ruolo delle professioni liberali nel nostro Paese ha creato resistenze ed ha anche provocato qualche disagio nella pratica professionale quotidiana, ma - indubbiamente - ha segnato una nuova prospettiva per il lavoro professionale in Italia.

L'intento di PIERLUIGI BERSANI, infatti, non è stato certo colpire questa o quella realtà professionale, ma iniziare ad attuare concretamente quel processo riformatore del nostro Paese che oggi viene auspicato da più parti, con la consapevolezza che - come egli stesso ha avuto occasione di scrivere recentemente nel suo indirizzo di saluto al Presidente Giancarlo Laurini in occasione del XLVII Congresso del Consiglio Nazionale del Notariato - «dovrebbe essere compito prioritario della politica occuparsi costantemente di processi concreti di innovazione e modernizzazione della società, dell'economia e delle istituzioni».

Tuttavia, lo sforzo riformatore non può essere richiesto solo alla classe politica, ma deve essere accompagnato da una serie di evoluzioni - e anche da qualche rinuncia - da parte delle diverse parti sociali, ivi comprese le categorie professionali. E questo vale anche per il Notariato, di cui io stessa faccio parte: anche al nostro Ordine sono, infatti, state sottratte alcune competenze,  provocando una riduzione degli introiti per la categoria, ma - questo è il dato positivo - permettendo una concentrazione dell'attività professionale su quelle «funzioni sempre più specialistiche e complesse» - come si legge ancora nel saluto del Segretario del PD al Congresso - «che il Notariato può garantire nell'ambito di una più complessiva rivisitazione dei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese».

Per questo, alle Primarie di domenica 25 novembre voterò per PIERLUIGI BERSANI. E lo farò perché - come cittadina - voglio contribuire a modernizzare questo Paese e - come professionista - sono disposta a dare il mio concreto contributo favorendo una sana e positiva evoluzione della mia attività professionale.
Rispondi

Da: IL 40XCENTO DEGLI AVV E'' CONTRARIO A CONTRORIFORMA25/11/2012 00:18:02
Avvocati, fischi per tutti "Questa riforma forense non può essere approvata"

Venerdì 23 Novembre 2012

Contestazioni provenienti da una parte dei circa duemila avvocati che da tutta Italia affollano il Petruzzelli in questa tre giorni di congresso.

I più «arrabbiati» come li ha definiti anche il presidente dell'Ordine degli avvocati di Bari, Manuel Virgintino che ha inaugurato tra gli applausi il congresso, sono i rappresentanti dell'Associazione nazionale forense. A sostegno della fazione contraria alla riforma c'è anche il sindacato degli avvocati baresi. Ma lo stesso Leone ha mostrato aperture nei confronti delle motivazioni della protesta: «La riforma non è ancora terminata, si potrà mettere mano a qualche punto».
Contestato anche il presidente del Cnf Guido Alpa, che al termine del suo intervento in cui ha auspicato al più presto l'approvazione della riforma, ha minimizzato parlando di «alcune frange non rappresentative numericamente dei giovani avvocati». Proprio i giovani che si affacciano alla professione sono il motivo principale dello scontro: secondo l'Anf la riforma rischia di estrometterli dal mondo del lavoro. Secondo il presidente Guido Alpa, invece, la riforma forense va approvata senza modifiche: «Non c'è più tempo per navette parlamentari, vista la imminente fine della legislatura». Nel suo intervento Alpa elenca le novità: dalle associazioni multidisciplinari al rafforzamento del segreto professionale e alla libera determinazione dei compensi, fino alla corresponsione di un compenso per i praticanti. «Possibili migliorie - ha evidenziato il presidente del Cnf - si possono studiare nel futuro».
Maurizio De Tilla, presidente dell'Oua, la rappresentanza politica forense, ha portato al congresso gli auguri di buon lavoro inviati dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Nel suo intervento De Tilla ha invocato maggiore unità della categoria, dando spazio alla base e ai giovani: «Dei 168mila legali iscritti alla Cassa il 22 per cento guadagna meno di 10mila euro».
Il congresso proseguirà finoa domani, giorno in cui è stata confermata la presenza del presidente del Senato, Renato Schifani, del senatore Pdl, Gaetano Quagliariello e del presidente della Regione, Nichi Vendola. In forse la presenza del ministro della Giustizia, Paola Severino.

(http://associazionenazionaleforense.it)
Rispondi

Da: ALPA FISCHIATO AL CONGRESSO DI BARI25/11/2012 00:33:02

http://www.associazionenazionaleforense.it
Rispondi

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Da: Colleghi continuiamo a protestare uniti:25/11/2012 01:07:33
INVIATE  E FATE INVIARE FAX DI PROTESTA RISPETTIVAMENTE ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA SEVERINO CONTRO LA RIFORMA, SCRIVENDO:

"NO ALLA CONTRORIFORMA FORENSE ALFANO-BONGIORNO"

AI NUMERI
06/67793543 E 06/6889795

NON SIAMO PIU NEL 1933 SIAMO NEL 2012,

VOGLIAMO CONCORRENZA E LIBERO MERCATO APERTO A TUTTI I GIOVANI LAUREATI IN GIURISPRUDENZA:

COLLEGHI TUTTI, PROTESTIAMO DEMOCRATICAMENTE E FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE!

NON LASCIAMO CHE SI PRENDANO IL NOSTRO FUTURO!!!
Rispondi

Da: X Veramente ...25/11/2012 01:30:50
HAI SCRITTO IN UN PRECEDENTE POST:

... forse il mio futuro e sicuramente quello dei più meritevoli della nuova generazione sarà salvato proprio da questa riforma.

Iena Plinsky, con Psycho bisogna trattare, altrimenti ci fa annegare nei suoi fiumi di parole. Ormai, tra l'altro, ce lo dobbiamo tenere con affetto perché potremmo essere responsabili del suo futuro tentativo di suicidio...

NON X DIFENDERE PSYCHO E TUTTI QUELLI CHE, ANCHE SE MERITEVOLI, SI TROVANO NELLA SUA STESSA SITUAZIONE:

MA NON TI VERGOGNI DI SCRIVERE QUESTE GRANDI FREGNACCE?
E TU SEI QUELLO CHE DOVRESTI UN DOMANI DIVENTARE AVVOCATO?
MA NON LO SAI CHE SCRIVENDO QUANTO HAI SCRITTO HAI GIA'COMMESSO UN REATO?
MA NON TI VERGOGNI?
NON HAI UN MINIMO DI DECENZA E DI RISPETTO PER TE STESSO?

SEI UN MISERABILE CHE NON HA NESSUN RISPETTO PER GLI ALTRI... NON LO SAI CHE I COMPITI NON VENGONO LETTI?
A CHE SERVE RIFORMARE SE SI LASCIA L'ESAME DI STATO?

L'ESAME DI STATO DI AVVOCATO E' UN ESAME DI MERDA, FATTO DALLA M****, PER AGEVOLARE LA M***A, DI CUI TU SEI L'ESPRESSIONE PIU' AUTENTICA E GENUINA...

COMPLIMENTI GRANDE PEZZO DI MERDA!
Rispondi

Da: X Nooooooooooooooo ...25/11/2012 01:43:25
IDEM
Rispondi

Da: X Nooooooooooooooo ...25/11/2012 01:54:14
http://www.radioradicale.it/scheda/364498/intervista-a-marco-beltrandi-sulla-riforma-dellordine-forense

Rispondi

Da: :)25/11/2012 11:33:19
1) non ho commesso alcun reato (l'ultima volta che qualcuno mi ha accusata di averlo fatto non è finito bene quindi non addentrarti in una via senza ritorno);
2) a Psycho ormai si vuole bene, peccato continui a cambiare nome ed a scrivere in stampatello frasi senza senso... diciamo che è quasi scontato che Psycho sia tu;
3) certo che l'attuale esame è una farsa, infatti va cambiato e reso molto più serio con aggiunta di precedente selezione per vedere se un computer conferma che uno almeno le basi di civile, penale e delle 2 procedure le ha o le ripassa;
4) se tu non avessi seri problemi ti renderesti conto che sono l'unica ad averti dato un consiglio pacato e da conoscente ("amica" è un parolone) perché:
- se non sei in grado di passare un esame senza codici annotati fai parte di quei 4/5 di gente che in un'Università seria mai si sarebbero laureati;
- ormai il mercato, come ti abbiamo già detto in molti e come tu stesso dovresti aver visto, non esiste più: se non saprai affrontare un esame molto pesante un grande Avvocato comunque mai lo diventerai e se attualmente non hai seri agganci (ossia un dominus che ti dà un futuro) nemmeno sopravviverai dato che alcuni clienti a cui fare decreti ingiuntivi e sfratti non bastano... quindi è meglio se cambi lavoro (come hanno fatto anche moltissimi fuoriclasse);
5) se preferisci puoi continuare nelle tue illusioni della libera concorrenza e ad intasare questa discussione, ma la realtà è che grazie ad Università (sia di media difficoltà sia farsa) che all'anno fanno laureare 20.000 persone che dormono sui libri ed imparano qualcosa per osmosi e ad un "esame" che fa passare, anche al primo colpo, i peggiori (ma che tu, guarda caso, non vuoi rendere più serio), le restanti 5.000 cercano, per la maggioranza, altri lavori, essendo ormai quasi solo una questione di soldi e conoscenze (non certo di bravura) riuscire a non fallire o a prendere 1.000 euro  netti al mese nel modo dell'Avvocatura;
6) ovviamente tutto quanto sopra tu fai finta di non vederlo, perché ti fa comodo non capire che ad un Avvocato di 65 anni che fattura milioni di Euro al mese nulla interessa di me o te... a quelli che la carriera l'hanno già fatta interessa solo la crisi (l'unica cosa che li può far guadagnare di meno)... sono i giovani ad essere in una "guerra tra poveri" quindi è ora che passino solo quelli che studiano davvero;
7) una persona seria non è minimamente preoccupata da questa riforma perché passerà sicuramente il nuovo esame... una persona seria è incazzata nera perché, grazie al qualunquismo propagandato dai mediocri, il mercato è pieno zeppo di capre che si sono messi in proprio troppo giovani o che fanno i facchini negli studi avviati dove, invece, dovrebbero stare i migliori studenti (che avrebbero anche le carte per pretendere la dovuta retribuzione);
8) è ovvio che io non piaccia a gente come te (o come "x Nooooo") perché io sostengo che solo 1 persona su 5 del totale (percentuale che varia moltissimo in base alla sede universitaria) dovrebbe avere oggi in mano la laurea in Giurisprudenza: questo discorso, evidentemente, non piace ai mediocri in Parlamento che non possono che difendere i FANNULLONI come loro, quindi si giunge alla selezione post-laurea (dato che le professioni non si limitano alla vendita di scatolette...) che implica sceneggiate (napoletane...) in tutta Italia di strani soggetti convinti di essere Principi del Foro.

Sono una fanciulla.

Pezzo di merda è chi, pur sapendo perfettamente di essere una capra, ha ancora il coraggio di parlare di "libera concorrenza" pur avendo sotto gli occhi la diaspora dei migliori dal mondo dell'Avvocatura per i motivi già detti... pezzi di merda sono quelli che per anni non hanno proposto e votato test seri corretti a computer (in più momenti del percorso universitario, sia all'inizio sia per accedere alle specializzazioni) uguali per tutti gli italiani.
Rispondi

Da: [messe]25/11/2012 11:41:39
L'Avvocatura è quasi tutta a favore di questa riforma, dentro e fuori dal Parlamento, solo voi non ve ne accorgete (anche su ciò, ponetevi delle domande)... ci sono singole critiche su singoli punti della riforma, quasi tutte relative al CNF... l'accesso da TUTTI è voluto più selettivo (anche Bersani ed il PD... spero, per voi, non vi siate illusi del contrario)...

... speriamo ci arrivino a fare test omologati per l'ingresso alla facoltà o almeno per quello alle specializzazioni... speriamo non inizino le pagliacciate relative ai crediti ed ai voti (altrimenti si tornerà alla fuga verso Castellanza, Parma, Catanzaro, ecc.)
Rispondi

Da: x tutte le merdacce antiliberali: TACETE!25/11/2012 18:21:42
ABBIATE LA DIGNITA' DI TACERE ALMENO.....

LO SANNO TUTTI CHE ALL'ESAME CORRUZIONE E MALAFFARE REGNANO SOVRANI,

MA SOPRATUTTO, PRIMA DI SPARARE CAZZATE A RAFFICA DA PERFETTE CAPRE QUALI SIETE, ANDATE A STUDIARE IL DIRITTO COMUNITARIO:

IN PRIMIS, GLI ARTICOLI DEL TRATTATO DI LISBONA RIGUARDANTI LA CONCORRENZA;

QUINDI, LA DIRETTIVA SUI SERVIZI PROFESSIONALI DEL 2006:

L'ESERCIZIO DI IMPRESA E' IDENTICO ALL'ESERCIZIO DI UN'ATTIVITA' PROFESSIONALE E, DUNQUE, E' LIBERO;

NELLA FATTISPECIE, NON  POSSONO PIU' ESSERCI RESTRIZIONI QUANTITATIVE NELL'ACCESSO ALLE PROFESSIONI
(NON POSSONO ESSERVI RESTRIZIONI LEGATE AL NUMERO DI PROFESSIONISTI PRESENTI SUL MERCATO,

E CIO' ANCHE QUALORA QUESTI FOSSERO GIA' IN SOVRANNUMERO...)

LA REPUBBLICA ITALIANA HA RECEPITO LA DIRETTIVA SERVIZI COL DECRETO LEGISLATIVO N. 59/2010 E, QUINDI, DEVE NECESSARIAMENTE APPLICARLA.

LA STAGIONE DEGLI ALIBI, E' FINITA...

L'ESAME-FARSA DI AVVOCATO (FATTO DALLA M***A, X AGEVOLARE LA MER**, COME GIA' IN PRECEDENZA SCRITTO DA MOLTI COLLEGHI, IN DIVERSI POST NEI MESI SCORSI),

IN QUANTO VOLUTO DAGLI ORDINI PER IMPEDIRE L'ACCESSO

E SBARRARE LA STRADA AI GIOVANI

DEVE ESSERE ELIMINATO, E CIO' IN QUANTO INCOMPATIBILE CON LE SUDDETTE DISPOSIZIONI COMUNITARIE.


SE POI CONTINUATE A NON CAPIRE, O NON VOLETE CAPIRE,

OLTRE CHE IN MALAFEDE, GRETTI E MISERABILI SIETE ANCHE IGNORANTI E, PERTANTO, NON VI RESTA CHE ANDARE A LAVARE I CESSI (MA FORSE NON SIETE DEGNI NEPPURE DI FARE QUESTO...)


L'ABOLIZIONE DELL'ESAME DI AVVOCATO E' UNA NECESSARIA CONSEGUENZA DELLA RIFORMA DEI PERCORSI UNIVERSITARI AVVIATA DAL 2001, ED E' FRUTTO DELLA NATURALE EVOLUZIONE DEL DIRITTO STESSO:

LA LAUREA QUINQUENNALE IN GIURISPRUDENZA E' ORA SPECIALISTICA-MAGISTRALE (COME QUELLA IN MEDICINA PER INTENDERCI);

IL LAUREATO IN GIURISPRUDENZA POSSIEDE GIA' TUTTE LE COMPETENZE SPECIALISTICHE PER SVOLGERE LA PROFESSIONE DI AVVOCATO, TANTO QUANTO IL LAUREATO IN MEDICINA DI SVOLGERE LA PROFESSIONE MEDICA;

SONO GLI ORDINI, INVECE, CHE VOGLIONO FARCI CREDERE IL CONTRARIO
(PERCHE' A LORO FA COMODO SCREMARE IL NUMERO DEGLI ASPIRANTI FACENDO UNA SELEZIONE QUANTITATIVA,
A DISCAPITO DELLA QUALITA',

RAGION PER CUI FAVORISCONO SPESSO, PER RAGIONI DI CONCORRENZA, I MENO MERITEVOLI E QUELLI DI PREPARAZIONE MEDIO-BASSA).


COMUNQUE, RASSEGNATEVI ...IL DIRITTO COMUNITARIO PREVALE NECESSARIAMENTE SULLE SINGOLE NORME DEGLI ORDINAMENTI NAZIONALI:

I PAESI ADERENTI ALL'U.E., HANNO LIMITATO LA LORO SOVRANITA' A VANTAGGIO DELL'ORDINAMENTO SOVRANAZIONALE (L'UNIONE EUROPEA) E, POICHE' L'ITALIA HA RECEPITO NEL 2010 LA DIRETTIVA SERVIZI ...

L'ACCESSO ALLA PROFESSIONE DEVE ESSERE LIBERO (SENZA ALCUNA LIMITAZIONE QUANTITATIVA QUALE DETERMINATA DALL'ATTUALE ESAME-FARSA DI STATO), E CIO'
COME ESPRESSAMENTE PREVISTO DALL'ARTICOLO 3, COMMA 5, LETT. A) DEL DECRETO-LEGGE 138/2011,

E DAL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA (DI RIFORMA DI TUTTE LE PROFESSIONI, COMPRESA QUELLA DI AVVOCATO) DEL 7 AGOSTO 2012...

RAGION PER CUI LA CONTRORIFORMA FORENSE ALFANO, VOLUTA SOLO DAGLI ORDINI (CHE VOGLIONO CONTINUARE A MANTENERE IL CONTROLLO SULL'ACCESSO) E DAL CNF, NON PUO' ESSERE APPROVATA PERCHE' CONTRARIA AL DIRITTO COMUNITARIO, OLTRE CHE INCOSTITUZIONALE.

STUDIATE MERDACCE MARCIE !!!!!

(STUDIATE TUTTA LA NORMATICA COMUNITARIA, LE DIRETTIVE IN TEMA DI SERVIZI E QUALIFICHE PROFESSONALI, I DECRETI DEL GOVERNO DA LUGLIO 2011 AD OGGI),

MERDACCE E CORROTTI CHE NON SIETE ALTRO, PRIMA DI SPARARE FREGNACCE, INFORMATEVI  E STUDIATE:

NON BASTA ESSERSI FATTI RACCOMANDARE DAL PRIMO ESAME UNIVERSITARIO FINO ALL'ABILITAZIONE PER ESSERE AVVOCATI...

IL SUPERAMENTO DI UN ESAME-FARSA CON ILLEGALITA' E MALCOSTUME NON AUTORIZZA A DANNEGGIARE IL PROSSIMO GRATUITAMENTE E AD IMPEDIRE L'ATTIVITA' PROFESSIONALE A MIGLIAIA DI GIOVANI, ASPIRANTI AVVOCATI, CHE HANNO SOSTENUTO SERIAMENTE GLI ESAMI ALL'UNIVERSITA'
(NON COME AI TEMPI DEL 68 COL 18 POLITICO)...

VICEVERSA, AD UNA MOLTITUDINE DI AVVOCATI SESSANTOTTINI  E' CONSENTITO DI AFFOLLARE LE AULE DI GIUSTIZIA, E DI SPENDERE LA PROPRIA  "ECCELSA" PROFESSIONALITA' A  DIFESA DELLE PROPRIE TASCHE,
FACENDO CREDERE AL POPOLO ITALIANO DI BATTERSI PER DIFENDERE I DIRITTI DEI CITTADINI ....

MA CHE IN PAESE CREDONO DI VIVERE GLI AVVOCATI ITALIANI? NON SANNO CHE DAL 1948 SIAMO DIVENTATI UNA REPUBBLICA E
CHE FACCIAMO PARTE DELL'UNIONE EUROPEA, OVE VIGE IL PRIMATO DEL DIRITTO COMUNITARIO?
O FORSE SONO RIMASTI ALL'ITALIA DEI FASCI E DELLE CORPORAZIONI DEL 1933?
Rispondi

Da: Forza Merkel!25/11/2012 20:26:43
Ti dico solo:
1)A medicina ci sta esame di stato e numero chiuso!
2)Leggiti la Costituzione.
3)Leggiti la direttiva servizi.
Rispondi

Da: Abbiamo già cercato di farti capire25/11/2012 20:44:59
che sei tu a non capire un tubo di quello che leggi perché "accesso libero ad una professione" non significa né che non ci siano test d'ingresso all'università (basta cambiare termine, invece che utilizzare quello di "numero chiuso"... e le tue belle direttive hanno già finito di poter essere utilizzate) né che non ci siano esami relativi all'abilitazione per verificare che uno sappia qualcosa di diritto prima di poter firmare atti che finiscono in Tribunale.

Siccome io sono molto più liberale di un ciarlatano che parla di libera concorrenza, ti spiego (perché il dramma è che tu ed altre 20.000 persone avete proprio bisogno di spiegazioni da coetanei)  che le professioni sono equiparate certamente all'esercizio di un'impresa per quanto riguarda, per esempio, le tariffe (che non possono essere pre-fissate per legge), la possibilità di iscriversi e togliersi dagli albi liberamente senza vincoli di reddito minimo e di passare da una professione all'altra (dopo il superamento dell'Esame di Stato)... tutte cose che il CNF non voleva ma che dovrà accettare perché siamo nell'UE...

... tanto per dirne una, è proprio l'UE che impone l'assicurazione obbligatoria ad un professionista (che in teoria, invece, uno potrebbe decidere di non volere dato che a molti Avvocati mai è servita)...

... libertà non significa che una capra possa diventare Avvocato.
Con il tuo modo di pensare (a cui in realtà nemmeno credi, semplicemente ti fa comodo ora dirlo) anche uno con la terza media potrebbe essere Avvocato perché a quel punto potrebbero non esistere più le Università.

Ah, ovviamente non è necessario io ripeta che le Università sono molto peggio di quelle del '68: non solo ormai c'è il 18 politico quasi ovunque, in alcune sedi la laurea proprio la si può comprare.

L'unica utilità che puoi avere tu è quella d'incentivare gli indecisi a chiudere la facoltà perché quelli come te alla laurea non devono proprio arrivarci, sono dei pericoli pubblici.


Uno che, tra l'altro, fa il paragone tra i fiumi di capre laureate in legge ed i medici selezionati a 19 anni (esempi di studenti che, frequentando un'Università definibile tale e che nulla c'entra con la nostra, poi godono di una "liberalizzazione" in senso lato/sostanziale)... si auto-classifica.
Puro delirio.

Che tu sia un racconta balle (oltre che malato) questo è scontato.

Mi auguro solo che la Redazione di Mininterno.net trovi il modo di non farti più scrivere su questo forum.
Rispondi

Da: Mi scuso per tutte le varie imprecisioni25/11/2012 21:13:11
ma sono stufa di rispondere ad un malato che fa copia ed incolla delle sue teorie sul liberismo quindi scrivo velocemente...

... abbiamo già i politici da sopportare: speriamo che la Redazione ci liberi da questo imbonitore del diritto.
Rispondi

Da: iena plinsky26/11/2012 10:57:01
che capra
Rispondi

Da: 26 novembre 201226/11/2012 19:56:18
Sì alla riforma della professione forense. Con una maggioranza schiacciante il Congresso nazionale forense svoltosi a Bari dal 22 al 24 novembre, ha approvato la mozione n. 15 chiedendo l'immediata approvazione della riforma nel testo adottato dalla Camera dei deputati che manderà in soffitta la legge del 1933. Accolto, quindi, l'invito espresso dal Presidente del Consiglio Nazionale forense Guido Alpa che aveva evidenziato la necessità del varo della riforma, senza ulteriori passaggi dilatori. Un quadro normativo organico e non frantumato in mille regolamenti adottati sulla base dell'emergenza è indispensabile per permettere agli avvocati di svolgere la propria funzione essenziale per i cittadini e per lo stesso funzionamento della giustizia.
Questi i numeri che indicano un'unità di intenti dell'avvocatura che nei tre giorni di Bari ha discusso in modo anche animato ma che è arrivata a una conclusione ampiamente condivisa: 747 sì, 21 astenuti e 308 no. Il 70% dei delegati è così favorevole alla proposta degli organi del Consiglio nazionale forense. Meglio una riforma che certo deve essere perfezionata piuttosto che affidare il funzionamento e le regole della professione a decreti ministeriali privi di organicità e che possono mettere in crisi una professione alle prese con molte difficoltà. Che non può rischiare di vedersi sopraffatta da regole di mercato che inseguono il profitto e la totale liberalizzazione pensando al mercato e non alla qualità della professione.
Il Congresso ha anche approvato la mozione n. 35 proposta dai giovani avvocati (Aiga), d'accordo sull'approvazione della riforma, che hanno anche chiesto l'introduzione del numero programmatico nelle facoltà di giurisprudenza e l'affidamento delle regole sulle specializzazioni alla stessa avvocatura.
Non è passata, invece, la mozione statutaria dell'Oua che chiedeva un prolungamento del mandato del vertice dell'organismo per un terzo biennio (se fosse passato lo stesso Presidente Maurizio De Tilla avrebbe potuto ottenere un terzo incarico). La platea non ha condiviso il prolungamento del mandato con 829 voti contrari alla mozione, 35 astenuti e 243 voti a favore.
Accanto alla riforma della professione forense, il Congresso si è espresso in modo unitario sulle liberalizzazioni, sulla mediazione e sulla necessità di evitare la soppressione degli uffici giudiziari. Le riforme introdotte di recente non solo non convincono gli avvocati ma sono considerate come vere e proprie minacce per la tutela dei diritti fondamentali.
Raggiunta così l'unità anche sulla richiesta di abrogazione del filtro in appello che - precisa la mozione n. 18 - è iniquo dal punto di vista sociale. Fronte comune sulla mediazione: il Congresso ha sottolineato, nelle mozioni n. 25 e n. 42, l'importanza della decisione della Corte costituzionale che decretando l'incostituzionalità apre la strada a un ripensamento dell'istituto. Partendo però dal no alla obbligatorietà che non solo rende i procedimenti più costosi ma ostacola l'accesso alla giustizia, violando così norme fondamentali della Costituzione e delle convenzioni internazionali a tutela dei diritti dell'uomo.
Per quanto riguarda la geografia giudiziaria, il Congresso ha chiesto la sospensione dei decreti di attuazione (mozioni n. 39 e n. 47). La preoccupazione è che soprattutto i cittadini con maggiori difficoltà economiche possano bloccarsi nell'esercizio dei propri diritti anche a causa delle distanze dei distretti e dei tribunali, essenziali, tra l'altro, a presidiare il territorio.
Tra le riforme, il Congresso auspica un allineamento sul fronte della responsabilità civile dei magistrati alle richieste arrivate dalla Corte di giustizia Ue (mozione n. 9: 804 sì, 77 astenuti e 93 no)).
Proprio l'attenzione alla tutela dei diritti fondamentali ha compattato gli avvocati nell'approvazione della mozione sulle carceri. Il sovraffollamento annulla la funzione di reinserimento nella società della pena che si trasforma in una misura unicamente punitiva e quindi contraria alla Costituzione. Necessari provvedimenti specifici effettivi che rendano le carceri italiane in linea con gli standard di tutela dei detenuti imposti da Strasburgo.
Nell'ottica poi di un  miglioramento della qualità e guardando ai giovani, il Congresso ha puntato sulla modifica del percorso di studi universitari (mozione n. 26).
L'appuntamento nel 2014 a Venezia.

Rispondi

Da: Estratti26/11/2012 19:59:08
"Il Congresso ha anche approvato la mozione n. 35 proposta dai giovani avvocati (Aiga), d'accordo sull'approvazione della riforma, che hanno anche chiesto l'introduzione del numero programmatico nelle facoltà di giurisprudenza e l'affidamento delle regole sulle specializzazioni alla stessa avvocatura."

"Nell'ottica poi di un  miglioramento della qualità e guardando ai giovani, il Congresso ha puntato sulla modifica del percorso di studi universitari (mozione n. 26)."
Rispondi

Da: avvpezzenti27/11/2012 08:23:37
Da: Abbiamo già cercato di farti capire    25/11/2012 20.44.59
Uno che, tra l'altro, fa il paragone tra i fiumi di capre laureate in legge ed i medici selezionati a 19 anni (esempi di studenti che, frequentando un'Università definibile tale e che nulla c'entra con la nostra, poi godono di una "liberalizzazione" in senso lato/sostanziale)... si auto-classifica.
Puro delirio.

Da: Forza Merkel!    25/11/2012 20.26.43
Ti dico solo:
1)A medicina ci sta esame di stato e numero chiuso!


Condivido.
Il percorso dei medici prevede dopo la laurea un'altra selezione molto dura: l'ingresso alle scuole di specializzazione.
In questa fase verranno giustamente retribuiti, ma dovranno rompersi la schiena per accedervi e dovranno lavorare al pari dei loro maestri con connessa responsabilità professionale, obbligo di rispettare il contratto collettivo di lavoro, per il numero di ore di lavoro settimanale, obbligo dei turni notturni, etc.
Il baccalaureato in giurisprudenza invece, dopo un corso di studi universitario all'acqua di rose, non incontra nessuna selezione per iscriversi al registro dei praticanti avvocati. E' obbligato a guardare come si svolgono 20 udienze ogni semestre. Anche se dorme ad occhi aperti e non capisce un kax di quello che succede, avrà adempiuto ad ogni formalità per accedere dopo 1 anno e mezzo  all'esame di abilitazione. Quindi il praticante avvocato non è responsabile professionalmente, non ha obblighi derivanti da un contratto collettivo, non ha responsabilità professionale: di conseguenza, a differenza del medico specializzando, è normale che gli si applichi il principio niente fai e niente avrai!
Si potrebbe obiettare che fa il lavoro di cancelleria, fa le fotocopie, va alla posta a spedire le raccomandate, risponde al telefono etc., ma come si evince nitidamente si tratta di mansioni che possono essere svolte da una segretaria per la quale è più che sufficiente la terza media.
Quando verrà abrogato il tirocinio e verrà sostituito con una scuola di specializzazione quinquennale gestita in parte dall'università e in parte dall'ordine forense e dalla corte d'appello, si eviterà lo sfruttamento per demansionamento del praticante avvocato, oltre a ridargli la dignità perduta.

Rispondi

Da: Forza Merkel!27/11/2012 09:28:54
Sconvolgente l'Italia.
Si rischia che l'Ilva chiuda! Formalmente già è caput, però sostanzialmente qualche speranza c'è ancora.
Io non dico che il diritto alla salute non sia importante, o che i responsabili non debbano pagare, ma ragazzi tutto questo era non noto ma notissimo da anni ed anni!
Il dado però è stato lanciato in un periodo di profondissima recessione economica, non oso immaginare il Natale che passeranno 20.000 famiglie in media 60.000 persone....
Come si comporterà lo Stato? In questo caso può fare ben poco.... Astrattamente potrebbe nazionalizzare, ma con quali soldi?
La cassa integrazione si sa non è illimitata...... Può andar contro la propria magistratura? creerebbe un precedente pericolosissimo!
Si tratta veramente di una situazione di merda....... Perché oltre a chi perderà direttamente il posto di lavoro ci sarà poi da considerare  tutto l'indotto!
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Da: Forza Merkel!27/11/2012 09:46:02
posto questo articolo di giornale:
Il patto «d'acciaio» di Nichi Vendola e le primarie del Pd con l'Ilva di mezzo. Sui miasmi politici e ambientali del polmone (malato) siderurgico di Taranto di cui è stata ieri annunciata la chiusura (che prevede l'allontanamento di 5mila operai), e sulla cui vicenda il governo ha convocato le parti sociali (con il ministro dell'Ambiente Clini che accusa la magistratura: «assurdo chiudere gli impianti»), su quei miasmi, appunto, la procura della città dei due mari punta in alto.
E a sorpresa si ritrova a intercettare il governatore pugliese, a trascrivere negli atti il nome di Bersani, a inguaiare deputati e senatori democratici oltre che l'ex assessore all'ambiente di partito.
Nell'indecisione di indagare o meno il presidente della Regione Puglia i pm decapitano i vertici dell'impianto siderurgico (domiciliari-bis per il patron 86enne Emilio Riva e detenzione in carcere per il vicepresidente Fabio Riva, indagati l'attuale numero uno ed ex prefetto candidato a sindaco di Milano col Pd, Bruno Ferrante, e il suo predecessore, Nicola Riva, già agli arresti casalinghi dal luglio scorso) e corrono dritti al terzo livello, appunto quello politico-istituzionale. Personaggio cardine dell'inchiesta sembrerebbe essere Girolamo Archinà, responsabile per le relazioni istituzionali dell'azienda. Intanto i sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm che hanno proclamato lo sciopero di 24 ore dei lavoratori di tutto lo stabilimento a partire dalle ore 7 di oggi. Per il gip sono infatti «numerosi e costanti contatti di Girolamo Archinà direttamente, e di Fabio Riva, indirettamente, con vari esponenti politici tra cui il governatore della Puglia Nichi Vendola». Del quale il giudice Patrizia Todisco individuerebbe la «regia» nelle «pressioni» per «far fuori» il direttore generale dell'Arpa Puglia, Giorgio Assennato, protagonista di un duro braccio di ferro con la multinazionale dell'acciaio. Vendola, che alla luce delle telefonate trascritte agli atti si ritrova in una posizione a dir poco imbarazzante, proprio ieri ha ricevuto un avviso di garanzia bis sottoforma di avviso di proroga indagine nell'ambito dell'inchiesta sull'ospedale Miulli di Bari. Gli indagati veri e propri sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, disastro ambientale e concussione per aver cercato di pilotare e ammorbidire le analisi sul livello di inquinamento prodotto. Le relazioni tecniche - secondo l'accusa - dimostrerebbero che l'Ilva non ha mai smesso di produrre e di immettere nell'aria sostanze velenose provocando un «gravissimo pericolo per la salute pubblica e dei lavoratori, contaminazione di terreni ed acque». E questo nonostante le ripetute iniziative a tutela dell'ambiente promosse da Enti locali e azienda che il gip definisce «grossolana presa in giro». La diossina c'era prima, e ha continuato ad esserci anche dopo la legge anti-diossina voluta da Vendola simile alla tela di Penelope perché autorizza di notte ciò che vieta di giorno. È il 19 dicembre 2008 quando la Regione vara un testo normativo che «obbliga» l'Ilva ad abbattere le esalazioni nocive, scendendo dai 7 nanogrammi di diossina per metro cubo emesse con la produzione a pieno regime ai più «tollerabili» 2,5 nanogrammi per giungere, in un anno, alla soglia dettata dall'Ue, di 0,4 nanogrammi. Il governatore sbandiera la nuova legge come un'eccezionale conquista ambientale. In realtà di lì a tre mesi la Regione tira fuori il bianchetto e vara una norma correttiva di «interpretazione autentica» della legge precedente che sa di revisione. Anzitutto, il termine per l'assestamento delle emissioni a 2,5 nanogrammi slitta a giugno 2009 invece che ad aprile. L'inganno è dietro l'angolo come ricostruito da Carlo Vulpio nel coraggioso libro La città delle nuvole: la norma correttiva della Regione elimina il campionamento continuo delle emissioni nocive (unica garanzia per i cittadini). Il monitoraggio è ridotto a tre fasi, a settimane alterne e solo nelle 8 ore di giorno. Una farsa. I cronisti locali ricordano un raggiante Vendola con Fabio Riva all'inaugurazione di un impianto di aspirazione polveri. Fino a due anni fa Nichi accostava il «modello Ilva» all'«ambientalizzazione della produzione». Era amore. Poi, a maggio, come spesso gli accade, il suo sesto senso giudiziario gli consiglia di interrompere l'idillio e di infierire sui Riva accusandoli di essere i mandanti dell'attacco confindustriale alla sua giunta. Fa sempre così, il Sommo intercettato: attacca sempre poco prima di essere attaccato. Ma come fa?


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Da: :) ...27/11/2012 11:03:33
... cosa c'entra questo articolo?... :)

Volevo far notare che in Italia ogni anno si laureano circa 7.000 medici... ormai i laureati in Giurisprudenza superano i 25.000 mila... e non servono. NON SERVONO. Fanno altri lavori o quelli relativi all'economia.

Ci sono articoli di giornale che paragonano il numero totale dei medici con quello complessivo degli Avvocati... con tanto di calcoli matematici... qualcuno spiega ai giornalisti che, per ogni singolo cittadino, la necessità di rivolgersi ad un Avvocato è molto inferiore a quella di avere un medico?
Sono incredibili le cose che vengono scritte. La gente invece... ci crede!!!

La storiella dei "pochi laureati in Italia" è come quella dei "pochi figli in Italia"... sono già in numero esagerato e si fa credere ai buoi che siano pochi.

Comunque perfino in montone campano dice una verità (solo una...): il collegamento laurea-lavoro dovrebbe essere immediato. Ormai a lui hanno detto che è un Dottore in Giurisprudenza... ed invece finirà ai mercati rionali.
Oggettivamente non è giusto ed alla fine diventano solo soldi buttati via per uno studio TECNICO che non serve.
Rispondi

Da: [un]27/11/2012 11:05:46
[il]
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Da: Forza Merkel!27/11/2012 12:10:52
C'entra!
X' soldi e controlli in quel caso non ci sono.... ben si poteva investire in quell'impresa....
Mentre per le baronie universitarie soldi a go go....
Rispondi

Da: Non si sa quali siano gli emendamenti proposti:27/11/2012 19:19:32



Roma, 27 nov. "La riforma forense procede
speditamente, pur in presenza di 211 emendamenti, di cui 60
ritenuti inammissibili. Sono stati già illustrati tutti gli
emendamenti e per domattina alle ore 8,50 sono previsti i pareri
di relatori e Governo. Non si potrà invece procedere al voto in
assenza del parere della Commissione Bilancio". Lo ha affermato
in una nota Filippo Berselli (Pdl), presidente della commissione
Giustizia del Senato.

"La commissione Giustizia, quindi, sta facendo tutto quanto di
sua competenza - ha sottolineato l'esponente azzurro - per
giungere al più presto all'approvazione definitiva della legge
nel medesimo testo licenziato dalla Camera. Non ci sarebbe più
tempo, infatti, per una quarta lettura e non si deve vanificare
l'enorme e proficuo lavoro fatto dal Parlamento dall'inizio della
Legislatura ad oggi, anche in funzione della sollecitazione
espressa a larghissima maggioranza nei giorni scorsi
dall'avvocatura in occasione del congresso nazionale di Bari".

Rispondi

Da: Ecco la Sinistra Italiana:27/11/2012 20:17:43



Roma, 27 nov. La nota della senatrice Della Monica
che, "pur registrando i rilievi critici formulati dall'avvocatura
nell'audizione in Commissione Giustizia, prende atto che non ci
sarebbe oramai il tempo di ritornare alla Camera e, di
conseguenza, comunica la volontà del Gruppo del Pd di approvare
il disegno di legge forense senza apportarvi modifiche, e le
dichiarazioni dello stesso tenore del presidente Berselli devono
spingere ad atteggiamenti conseguenti". E' quianto viene
sottolineato in una nota dell'Unione delle camere penali.
Rispondi

Da: Se ci fosse ancora qualche dubbio sul PD :27/11/2012 20:22:29



Roma, 27 nov. "I senatori del Pd in commissione
Giustizia di Palazzo Madama condividono l'esigenza già espressa
dai colleghi della Camera di favorire la rapida approvazione del
ddl sulla riforma forense". Lo ha dichiarato in una nota Silvia
Della Monica, capogruppo democratica in commissione Giustizia a
palazzo Madama.

"Le critiche al ddl fatte dalle associazioni di categoria sentite
in commissione Giustizia - ha proseguito Della Monica - colgono
effettivamente alcuni punti deboli del provvedimento come
l'accesso dei giovani alla professione, la loro selezione
rispetto al merito, le specializzazioni, la formazione continua,
la distinzione delle funzioni ordinamentali da quelle
disciplinari, tutte critiche fondate ma che potranno e dovranno
essere affrontate nella prossima legislatura. Non c'è tempo
infatti - ha concluso - per un ulteriore passaggio alla Camera".





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Da: no alla riforma forense27/11/2012 22:32:15
E se Monti uccidesse il cane e salvasse le zecche ?
tratto sal blog il Cappio de: Avvocato Riccardo Cappello

........ In un Congresso che si è svolto nella più totale indifferenza dei cittadini nel cui interesse gli avvocati affermano di operare, quasi lo 0,50 degli iscritti all'Albo ha chiesto l'approvazione definitiva di un disegno di legge per garantire la dignità e il decoro dell'avvocato nella determinazione di una adeguata retribuzione; il divieto d'ingresso di soci di puro capitale nelle società professionali, l'esclusiva della consulenza legale e tanti privilegi singolarmente insignificanti ma che, uniti, blindano il settore. E' una statalizzazione della professione con l'adeguata retribuzione che corrisponde alla retribuzione minima del pubblico impiego. Ma tale riforma, se diventasse legge, produrrebbe effetti devastanti non solo per i cittadini e per il Paese ma anche per gli stessi avvocati che, politicamente assecondati e guidati con la bussola elettorale, sarebbero bypassati dalla tecnologia e spazzati via dagli omologhi stranieri cui è concessa la possibilità di operare senza i vincoli che ci paralizzano. Basterebbe tendere lo sguardo al di là dei nostri confini per rendersi conto di come gli altri paesi abbiano, e già da tempo, adeguato l'assetto delle professioni alle esigenze del mercato ma, evidentemente, altrove esistono professionisti che privilegiano il benessere collettivo a quello della categoria e governanti che prescrivono le medicine necessarie e non quelle volute dal malato. In Italia, invece, c'è una banda di ristoratori che si occupano soltanto di attrarre clienti senza saper cucinare e rischiando di avvelenarli. Così i suggerimenti degli economisti e degli studiosi, i richiami dell'Unione Europea, la comparazione con gli altri paesi, le proteste delle imprese e le pubblicazioni sul tema sono soltanto sterili esercizi intellettuali. Le idee non servono; è solo un problema matematico. Le categorie ottengono privilegi in proporzione al numero di elettori che sono, o fanno credere di essere, in grado di portare al seggio, così come l'economia favorita solo se organica al mondo dei partiti.

Monti, chiamato a risolvere i problemi del Paese, deve fare i conti con i partiti correndo il rischio di uccidere il cane e salvare le zecche.
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Da: Ecco un esempio di articolo-spazzatura...:27/11/2012 23:32:00
opinioni imbastite in un discorso che a colpo d'occhio potrebbe sembrare logico... invece è pieno di aria fritta non supportata da dati numerici (perché inesistenti). Basti pensare a quanti sono gli Avvocati negli altri Stati.

Volevo anche ricordare che l'UE non solo obbliga all'assicurazione professionale ma, chiaramente, vuole gli Avvocati come impiegatucci delle banche (possibilmente a 1.200euro  al mese)...: sotto quella veste, tali automi se sapessero fare solo d.i. con laurea comprata in un'università farsa andrebbero benissimo.

Ovviamente il Montone Campano (alias Psycho) non se ne accorge e pensa che l'UE sia un'entità divina pronta a salvare i giovani... sarà l'UE che ci manda gli Angeli benefattori della "libera concorrenza"?
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