>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

NUMERO CHIUSO a Giurisprudenza o Controriforma?
653 messaggi, letto 13645 volte

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum  - Rispondi    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22 - Successiva >>

Da: Già...13/11/2012 11:48:57
... questa (penosa) difesa dell'inderogabilità delle tariffe minime non solo rappresenta l'unico vero elemento anti-liberale "senza se e senza ma", ma fomenta l'opinione negativa e tradizionale che si ha della "nostra" categoria.
La gente, infatti, ancora non ha realizzato che i Notai sono molto benestanti mentre metà degli Avvocati stanno elemosinando clienti e relative parcelle.

Attualmente, comunque, è inutile illudersi: nemmeno è in discussione la separata categoria dei Notai ed è impensabile che lo sia visto il numero fantozziano degli Avvocati.
Se riusciranno a riportare al livello della decenza questi ultimi, forse un giorno (molto lontano) si arriverà alla svolta definitiva, ossia ad un'unica categoria di giuristi.
Rispondi

Da: [sta]13/11/2012 12:28:40
Oggi alle 14.30, In deliberante, riprende l'iter del Ddl sulla disciplina del condominio. In sede referente, invece, si proseguirà nell'esame dei seguenti Ddl: fenomeni di infiltrazione della criminalità nel settore del gioco; affido condiviso; tribunale della famiglia; magistratura onoraria; lavoro dei detenuti a favore di onlus; equa riparazione per eccessiva durata del processo; ripartizione fondo unico giustizia; tutela penale del patrimonio culturale e paesaggistico; esercizio abusivo della professione; introduzione del reato di tortura.
Alle 21, audizioni sulla riforma forense: Ucp, Cnf, Oua, Aiga, Uncc, Anf, Cnpaf e Mga.
 
Domani alle 10, sempre in referente, proseguirà l'esame del Ddl sulla riforma della professione forense e il seguito degli altri argomenti non conclusi. Alle 14.30, in riunita con la Affari costituzionali e in referente, si discuterà il Ddl sull'ineleggibilità e incompatibilità dei magistrati.
Rispondi

Da: Forza Merkel!13/11/2012 13:05:28
Invece di darla contro ai notai io cercherei di prenderli ad esempio....
Una delle poche cose che in Italia funziona.
Rispondi

Da: Veramente...13/11/2012 14:07:54
... una delle cose che non funziona in Italia è proprio la categoria dei notai (per i motivi già elencati).
Non per colpa loro ovviamente, anzi... salvi i corruttori, sono tendenzialmente persone che meritano di guadagnare (non però in maniera "omologata" come succede a loro tutti...) considerato il concorso che (attualmente) devono superare.
Ce ne fosse una di categoria ben regolata dal punto di vista scolastico e dell'accesso, come in altri Paesi dell'UE, sarebbero tutti (Avvocati e non più Notai) piccoli o medi o grandi benestanti... in base agli altri fattori che subentrano nella libera professione... con la certezza di poter dare un lavoro fisso a più segretarie.
Uno che è d'accordo con le tariffe minime non può poi parlare di liberismo quando fa comodo.
In ogni caso, i notai possono scordarsele, com'è ovvio che sia... e gli Avvocati non dovranno più preoccuparsene se una riforma universitaria verrà fatta.
Rispondi

Da: avvpezzenti13/11/2012 14:15:56
Concorso notai verso nuovi scandali?



   

Il concorso notarile 2012 si terrà la prossima settimana (14,15 e 16) ma già qualcuno solleva i primi dubbi sull'imparzialità della commissione giudicatrice, composta due docenti di altrettante scuole notarili. Come se non fosse accaduto niente due anni fa quando il concorso fu sospeso per motivi di ordine pubblico.
Il 29 ottobre 2010, infatti, la terza prova che si svolgeva alla Fiera di Roma con circa 3.300 partecipanti per 200 posti è stata sospesa e successivamente annullata dopo una vera e propria sollevazione di numerosi candidati indignati per il fatto che la traccia sulla redazione di un testamento fosse una di quelle sulle quali si erano esercitati, qualche settimana prima, gli aspiranti notai nel corso di una esercitazione svoltasi nella scuola del Consiglio notarile di Roma «Anselmo Anselmi».
Tornando ai giorni nostri, lo scorso ottobre 2012 il ministro della Giustizia ha reso noti i nomi dei componenti della commissione d'esame e fra i 15 membri ci sono due nomi che hanno attirato l'attenzione: Giuseppe Ramondelli notaio in Roma e Marco Luongo Notaio in Sant'Angelo dei Lombardi, entrambi docenti di scuole notarili dove gli aspiranti notai dietro pagamento di cospicue rette d'iscrizione partecipano a simulazioni d'esame, lezioni e corsi di preparazione al concorso notarile.
Marco Luongo è infatti docente della Scuola notarile Casale di Napoli, in particolare tiene una delle tre prove del «Corso esercitativo per le prove scritte concorsuali 2012». Giuseppe Ramondelli è invece docente alla Scuola notarile Anselmo Anselmi di Roma. La stessa che fu coinvolta nello scandalo del concorso notarile del 2010. A condire la cronaca un ulteriore spunto che promette indignazione.
Se nel 2010 aveva fatto notizia la partecipazione al concorso del figlio del giornalista Bruno Vespa e quello dell'ex ministro della difesa Ignazio La Russa, a questo giro si sarebbe iscritto, ma non si sa se parteciperà, il figlio dello stesso notaio Giuseppe Ramondelli. Ogni anno quasi 4 mila aspiranti notai investono tempo e denaro per prepararsi al concorso notarile. Spesso hanno già partecipato al concorso precedente di cui stanno ancora aspettando i risultati ma sono costretti a iscriversi comunque a un nuovo concorso con evidente spreco di tempo e di denaro.
Non solo, partecipando a due concorsi senza aver avuto l'esito del primo alcuni rischiano di diventare notai due volte. Certo, nessuno è colpevole prima di una sentenza tanto meno prima di avere commesso un illecito. Ma se il ministero della giustizia fosse «vigilante» potrebbe pur sempre prevenire potenziali conflitti di interesse_ Anche perché in molti, fra gli aspiranti notai, sono già sulle barricate_
Rispondi

Da: Forza Merkel!13/11/2012 14:47:47
Compito di una scuola notarile è quello di prepararti per il concorso.
Per cui dove sta lo scandalo se le prove si assomigliano?
Calcolate che il concorso è anonimo, che in commissione d'esame oltre a notai ci sono magistrati e professori universitari.
Rispondi

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: Forza Merkel!13/11/2012 14:57:10
@veramente.....
Ribadisco che la categoria notarile funziona bene.
Su ciò che fa un notaio le controversie sono dello 0,00.....
Poniamo che dall'oggi al domani decidessero di abolire i notai (spero non succeda mai) le funzioni a chi andrebbero? ai 240.000 avvocati? ai quasi 200.000 commercialisti?
Sapete che quando pagate un notaio il 90% sono imposte per lo stato e che il notaio è sostituto di imposta ed è controllato dal ministero di giustizia ogni 3x2???
Rispondi

Da: Chiariamo...13/11/2012 14:58:51
... l'articolo, riportato da quello che sopra ha uno strano nome, si riferisce allo scandalo di un concorso che ha proposte le tracce già svolte in una scuola: è illegale.

In ogni caso, una fetta di marcio per ogni esame/concorso (e sede universitaria) c'è sempre stata e sempre ci sarà, un mondo perfetto non esiste, ma se la MAGGIORANZA dei Notai e dei Magistrati il titolo se lo sono guadagnato con anni di studio matto e disperatissimo direi che è una buona cosa.
Su questo nulla da dire anche per quanto riguarda i Notai.
Il problema è riformare i percorsi in modo che la selezione venga anticipata: per abbreviare i tempi successivi relativi all'accesso alla professione e per cercare di renderla più uniforme e meritocratica possibile anche per gli Avvocati.

Ci sentiamo.
Rispondi

Da: Forza Merkel!13/11/2012 15:02:41
Sapete che il concorso notarile è senza codici commentati e che non si possono consegnare gli elaborati per più di tre volte?
Sapete che le prove consistono in 3 atti da redarre con determinate regole per cui per passarlo non basta saper scrivere un contratto o sapere la differenza tra legato ed istituzione d'erede?
Ma soprattutto avete mai provato ad affrontare un concorso notarile?Dato che siete così bravi dovreste sbaragliare la concorrenza.....
Rispondi

Da: Post scriptum13/11/2012 15:07:47
Guarda che... ti ho già risposto: attualmente è impensabile che venga meno la categoria selezionatissima dei Notai.
Solo, però, perché le cose non sono state modificate almeno 30 anni fa come le ho descritte sopra.
Sostituti d'imposta? Trovi una brillante descrizione di cosa fanno davvero i Notai dal punto di vista sostanziale (dopo aver passato un concorso da urlo) a pagina n.6.
Ovviamente chi è intervenuto ha fatto un errore di battitura e voleva scrivere "usurari" e non "usurai".

Non ho tempo di ripetere ogni discorso n. X volte! ;)

Ciao
Rispondi

Da: Forza Merkel!13/11/2012 15:12:08
La prova nel concorso in esame era simile, non uguale!
Poi dico che è l'unico concorso in cui i candidati hanno avuto la forza di ribellarsi, che succede, invece, in altri concorsi pubblici? molto ma molto ma molto peggio......
Sono  più che favorevole all'introduzione del numero chiuso a giurisprudenza, sarei per una rivoluzione contro le baronie nelle università.... Perché non vi incazzate su questo? 
Rispondi

Da: Forza Merkel!13/11/2012 15:13:46
Si sono sostituti d'imposta.... Vatti a studiare la legge notarile.....
Rispondi

Da: Forza Merkel!13/11/2012 15:15:10
La chiudo qui x' non mi sembra sappiate cosa sia la professione notarile....
Rispondi

Da: Ehm...13/11/2012 15:40:08
... era una domanda retorica.

Comunque sì, devo studiare sicuramente molto, ma la perspicacia fortunatamente è una dote naturale.

Sperando che tu non sia DI NUOVO lo stesso noioso soggetto che ripropone non solo il "x' " ma anche i discorsi già fatti sui notai (molto chiari ma anche inutili dato che né verranno meno né, viceversa, salveranno le loro tariffe minime)...

... ti ri-saluto.
Rispondi

Da: ahahahhhh13/11/2012 16:43:19
Hihihihi

Su un forum di avvocati si parla di notai


ahhahahahaha. Beati sodali.
Rispondi

Da: abogadi verdi fritti alla fermata del treno13/11/2012 17:50:26

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: Ah... non sapevo... quindi tu...13/11/2012 18:37:40
... a quale categoria appartieni?
Rispondi

Da: Sole 24 ore14/11/2012 12:29:16
 
La pratica forense
Vien così confermato dall'articolo 41, al pari di quanto oggi disposto per il tirocinio in tutti gli ordini professionali (si veda > n. 36/2012 pag. 38) che la pratica forense ha la durata di diciotto mesi, e può svolgersi per tutto il periodo, come già d'uso, presso lo studio di un avvocato, purché con anzianità di iscrizione all'albo non inferiore a cinque anni . Essa può anche iniziare, per i primi sei mesi, durante l'ultimo anno del corso di laurea, purché in presenza di apposite convenzioni tra università e Cnf. È consentito inoltre che, per non più di un anno, la pratica venga svolta o presso l'Avvocatura dello Stato, o presso l'ufficio legale di un ente pubblico o presso un ufficio giudiziario, o infine anche col conseguimento del diploma delle "Scuole Bassanini"; comunque per almeno sei mesi essa deve venir svolta presso un avvocato o presso l'avvocatura dello Stato, venendo ammesso lo svolgimento anche presso avvocati stranieri per non più di sei mesi. Il praticante avvocato è poi tenuto anche a seguire con profitto per il periodo di diciotto mesi i corsi di formazione previsti dall'articolo 43, secondo quanto verrà regolato dal Ministro della giustizia, sentito il Cnf.
 
Lo ius postulandi - Non son poste preclusioni allo svolgimento della pratica contestualmente ad attività di lavoro subordinato, pubblico e privato che sia, purché con modalità ed orari idonei a consentirne l'effettivo e puntuale svolgimento e in assenza di specifiche ragioni di conflitto di interesse. Ciò non collima con quanto disposto in via generale per l'avvocato, cui è tradizionalmente preclusa ogni attività di lavoro subordinato, e la discrasia suona peculiare nell'ipotesi in cui il praticante, dopo sei mesi di tirocinio, sia ammesso all' "ius postulandi", ossia venga abilitato (purché laureato in giurisprudenza) al patrocinio, cioè ad esercitare attività professionale in sostituzione dell'avvocato presso il quale svolge la pratica e comunque sotto il controllo e la responsabilità dello stesso, anche se si tratti di affari non trattati direttamente dal medesimo, in ambito civile di fronte al tribunale e al giudice di pace: sembra quindi senza alcun limite; la norma aggiunge però che in ambito penale l'esercizio è ammesso nei procedimenti di competenza del giudice di pace, in quelli per reati contravvenzionali e in quelli che, in base alle norme vigenti anteriormente alla data di entrata in vigore del Dlgs 19 febbraio 1998 n. 51, rientravano nella competenza del pretore.




Quelli di Guida al Diritto danno per scontato che anche le scuole obbligatorie di specializzazione avranno durata di 18 mesi.
Rispondi

Da: avvpezzenti14/11/2012 15:28:44
Da: ____________---------    14/10/2012 9.50.20
Da: Ci Sono Differenze    13/10/2012 15.07.22
Commetti un errore di base quando dici " Non ho detto che gli atti che redige un notaio siano facili. Ho detto che s'imparano lavorando, esattamente come in tutti gli altri settori." Non puoi imparare lavorando, ma scherziamo? Rogitando dai pubblica fede ad un atto con tutto ciò che ne consegue, l'atto quando esce dalla tua stanza deve essere giuridicamente perfetto, certo poi gli errori ci stanno ma devono essere dello 0,000000000001
Rispondi


Sì come no, con il taglia copia incolla, tutti gli impiegati dello studio notarile, muniti di maturità scientifica o classica, riescono a compilare l'atto di vendita o donazione standard, che rappresenta più del 90% del lavoro di uno studio notarile (limitandosi in questi casi il notaio ad apporre la firma ed intascare l'assegno).
Per quanto riguarda la materia testamentaria, anche gli avvocati che studiano bene la pratica possono  prestare la loro consulenza al fine di consacrare la volontà del testatore nel testamento olografo, (in pratica l'avvocato lo redige al computer e il testatore se sa scrivere lo ricopia e sottoscrive) che ha lo stesso valore del testamento pubblico.
In materia di mutui, le banche hanno i loro schemi che inviano al notaio, il quale incarica l'impiegato a copiarlo nel foglio protocollo e poi si sottoscrive di fronte al cliente, (non vedo la grande utilità del notaio, se non nell' accertamento dell'identità del cliente, non credo proprio che ci siano notai in grado di dire che quel mutuo è a tasso usuraio).
Lo stesso dicasi per gli atti costitutivi, statuti e verbali di società, tutti predisposti dai commercialisti, o nell'ipotesi delle multinazionali (che non  si affiderebbero mai solo ai notai) dagli avvocati e consulenti delle grosse law firm, i quali curano tutti gli aspetti giuridici ed economici e tributari dell'atto che verrà poi ricopiato dall'impiegatuccio dello studio notarile. Lo vorrei proprio vedere un notarino di nuova nomina, ma anche quelli decrepiti, a redigere operazioni straordinarie, con implicazioni di diritto internazionale, senza l'assistenza delle law firm, che paperate combinerebbe e in quale responsabilità professionale.  inciamperebbe. C'è il difetto che tali consulenti (mi viene difficile definirli avvocati, poichè generalmente non si occupano di contenzioso), guadagno in un giorno quanto guadagno un notaio in un anno, direi meritatamente, e in regime di libera concorrenza, senza usufruire della rendita di posizione del numero chiuso.
Quindi l'unica caratteristica che connota positivamente il notaio, è non la sua superiore preparazione giuridica rispetto ad avvocati, commercialisti, revisori contabili, giuristi delle law firm, ma la sua posizione di terzietà per cui, come il giudice, non rappresenta il cliente, e nell'atto pubblico, la pubblica fede di ciò che dichiara avvenuto in sua presenza, a pena di querela di falso.
Per quanto riguarda l'autenticazione delle sottoscrizioni private potrebbe farla qualsiasi altro pubblico ufficiale, o anche gli avvocati,i quali possono stipulare preliminari di vendita di miliardi di euro, e quindi non penso che non siano in grado di stabilire che un contratto è illecito se prevede la vendita di un appartamento costruito abusivamente, o il contratto di usufrutto  di un immobile per  l'esercizio della prostituzione.
Rispondi

PER CASO DI RIFERISCE A QUESTO BATTI E RIBATTI:

Da: ____________---------    14/10/2012 9.50.20
Da: Ci Sono Differenze    13/10/2012 15.07.22
Commetti un errore di base quando dici " Non ho detto che gli atti che redige un notaio siano facili. Ho detto che s'imparano lavorando, esattamente come in tutti gli altri settori." Non puoi imparare lavorando, ma scherziamo? Rogitando dai pubblica fede ad un atto con tutto ciò che ne consegue, l'atto quando esce dalla tua stanza deve essere giuridicamente perfetto, certo poi gli errori ci stanno ma devono essere dello 0,000000000001
Rispondi


Sì come no, con il taglia copia incolla, tutti gli impiegati dello studio notarile, muniti di maturità scientifica o classica, riescono a compilare l'atto di vendita o donazione standard, che rappresenta più del 90% del lavoro di uno studio notarile (limitandosi in questi casi il notaio ad apporre la firma ed intascare l'assegno).
Per quanto riguarda la materia testamentaria, anche gli avvocati che studiano bene la pratica possono  prestare la loro consulenza al fine di consacrare la volontà del testatore nel testamento olografo, (in pratica l'avvocato lo redige al computer e il testatore se sa scrivere lo ricopia e sottoscrive) che ha lo stesso valore del testamento pubblico.
In materia di mutui, le banche hanno i loro schemi che inviano al notaio, il quale incarica l'impiegato a copiarlo nel foglio protocollo e poi si sottoscrive di fronte al cliente, (non vedo la grande utilità del notaio, se non nell' accertamento dell'identità del cliente, non credo proprio che ci siano notai in grado di dire che quel mutuo è a tasso usuraio).
Lo stesso dicasi per gli atti costitutivi, statuti e verbali di società, tutti predisposti dai commercialisti, o nell'ipotesi delle multinazionali (che non  si affiderebbero mai solo ai notai) dagli avvocati e consulenti delle grosse law firm, i quali curano tutti gli aspetti giuridici ed economici e tributari dell'atto che verrà poi ricopiato dall'impiegatuccio dello studio notarile. Lo vorrei proprio vedere un notarino di nuova nomina, ma anche quelli decrepiti, a redigere operazioni straordinarie, con implicazioni di diritto internazionale, senza l'assistenza delle law firm, che paperate combinerebbe e in quale responsabilità professionale.  inciamperebbe. C'è il difetto che tali consulenti (mi viene difficile definirli avvocati, poichè generalmente non si occupano di contenzioso), guadagno in un giorno quanto guadagno un notaio in un anno, direi meritatamente, e in regime di libera concorrenza, senza usufruire della rendita di posizione del numero chiuso.
Quindi l'unica caratteristica che connota positivamente il notaio, è non la sua superiore preparazione giuridica rispetto ad avvocati, commercialisti, revisori contabili, giuristi delle law firm, ma la sua posizione di terzietà per cui, come il giudice, non rappresenta il cliente, e nell'atto pubblico, la pubblica fede di ciò che dichiara avvenuto in sua presenza, a pena di querela di falso.
Per quanto riguarda l'autenticazione delle sottoscrizioni private potrebbe farla qualsiasi altro pubblico ufficiale, o anche gli avvocati,i quali possono stipulare preliminari di vendita di miliardi di euro, e quindi non penso che non siano in grado di stabilire che un contratto è illecito se prevede la vendita di un appartamento costruito abusivamente, o il contratto di usufrutto  di un immobile per  l'esercizio della prostituzione.
Rispondi
Rispondi

Da: Forza Merkel!14/11/2012 16:05:28
@avvpezzenti
Tirando le somme, per fare ciò che fa un notaio ci vogliono:
Commercialisti, avvocati, impiegati, banche.....
Non oso immaginare la somma delle parcelle, povero cliente/ cittadino....
Sulla preparazione del notaio? Beh i notai sono circa 5.000 e hanno superato un corso pubblico nazionale che si svolge in Roma, gli avvocati, invece, sono 240.000 +- e non hanno superato alcun concorso. 
Il singolo notaio non può essere paragonato ad una law firm, perchè in quest'ultima ci stanno tot. persone che si occupano di civile, tot. di amministrativo, tot. di internazionale ecc..... Mi sembra quindi logico che il prodotto di 100 persone sia superiore al prodotto di una persona....
Infine le persone che lavorano nelle law firm/boutique del diritto saranno all'incirca 3.000 su 240.000
Rispondi

Da: A me pare che sia tu...14/11/2012 16:16:06
... a non saper leggere.

Non c'è scritto che "per fare quello che fa il notaio" ci vogliono tutte quelle persone, anzi...

... comunque davvero, sei di una pesantezza sconvolgente.

Abbiamo già confermato che l'UNICO motivo per cui ancora esistono i Notai è proprio perché da decenni loro vantano una selezione durissima, gli Avvocati sono stati in balia di una farsa.
Ma il successivo lavoro per nulla corrisponde alla diversa precedente selezione.

Hai finito per favore?

Non ce ne frega un cazzo dei Notai... perché, purtroppo, attualmente non sono né possono essere messi in discussione, come già detto X volte.

Ora attendiamo notizie sugli Avvocati. Punto.
Rispondi

Da: Forza Merkel!14/11/2012 16:34:20
@A me pare che sia tu...

A me sembra sia tu a non saper leggere.....
Rispondi

Da: Seh, va beh, buongiorno...14/11/2012 16:40:40
... per gli altri (diversi da RattoNotaio, ossia uno che probabilmente il concorso non lo passerà visto quanto è sveglio):
ci sentiamo!
Sperando in notizie serie.
Rispondi

Da: Forza Merkel!14/11/2012 16:44:33
Detto dall'imperatrice dei Ratti :-)
Rispondi

Da: È l''unico titolo che potrò vantare...14/11/2012 16:53:33
... se non riformano l'Università di Giurisprudenza (o se non riuscirò a passare qualche concorso pubblico).

Saluti
Rispondi

Da: primus15/11/2012 09:58:36

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: Veramente...15/11/2012 10:19:50
... anch'io potrei essere una futura pluribocciata e proprio per questo sono contentissima tolgano i codici annotati... sarà un regolamento di conti per me e tutti "quelli come me"...

... peccato "solo" che da tempo immemorabile siano passate capre di ogni genere che ora inquinano il mercato (il quale, appunto, non seleziona davvero il merito per quanto riguarda le professioni) ed hanno pure il coraggio di fare i bulli.
Rispondi

Da: Proseguiamo, comunque, con le novità:15/11/2012 10:22:40
14/11/2012 - Scarica il testo ufficiale della riforma forense AS 601-B  
"L'Avvocatura aspetta da 70 anni un nuovo Statuto. Questa riforma è importante perché le restituisce dignità e garantisce la tutela i diritti dei cittadini. Per questo chiediamo al Senato di portare a compimento il percorso parlamentare senza modificare il testo entro la prima metà di dicembre".
Il presidente Guido Alpa ha aperto ieri sera il ciclo di audizioni sul testo della riforma dinanzi alla commissione giustizia del Senato, sottolineando la necessità che si proceda velocemente all'approvazione del testo senza modifiche vista l'imminente fine della legislatura.

Intanto nella seduta di oggi la commissione giustizia ha fissato al 26 novembre la scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti.

Il Cnf apprezza l'impegno che il Parlamento, con un confronto parlamentare approfondito, ha profuso nel definire il testo che è una buona sintesi tra il necessario rispetto dell'autonomia e indipendenza dell'avvocatura e le esigenze di ammodernamento della professione. E ha piena fiducia nel Senato.

Rileva anche che tutti gruppi parlamentari e le altre componenti dell'avvocatura sono consapevoli che la legislatura volge al termine. Tenendo conto dunque delle ferie natalizie e delle scadenze elettorali, se la riforma non fosse approvata in via definitiva entro la metà di dicembre sarebbe grave per l'avvocatura, provata dal grave momento di crisi, perdere questa occasione.

Nel senso di una approvazione senza modifiche si è espressa la quasi totalità degli Ordini,anche attraverso le Unioni, che hanno inviato al Senato delibere di sostegno alla riforma.
Rispondi

Da: avvpezzenti15/11/2012 10:26:41
Per coloro che affermano la superiorità etica e di preparazione oltre che di funzione di sostituti d'imposta dei notai.
Io dico: Avete ragione! I notai sono i migliori sostituti d'imposta che esistano! Anzi più che sostituti d'imposta, sostituti del fisco e della Banca d'Italia

Torino: evasione fiscale, indagati una decina di notai

Una decina di notai di Torino, usavano un trucco di tipo "lessicale" per raggirare i clienti: nei repertori, al posto dei compensi, si parlava di rimborsi per le spese anticipate per conto del cliente. In totale sono emersi 2,9 milioni di euro di imponibili non dichiarati. In un caso sono stati evasi ben 715 mila euro in un solo anno. Le prove raccolte sono state inoppugnabili e i professionisti hanno aderito integralmente alle conclusioni del verbale di constatazione dell'Agenzia delle Entrate.

L'operazione è stata eseguita dai funzionari delle due Direzioni provinciali di Torino dell'Agenzia delle Entrate, seguendo uno specifico percorso di indagine. E' stato infatti analizzato il registro dei repertori notarili e sono stati selezionati per il controllo i notai che risultavano applicare un tariffario notevolmente inferiore alla media di mercato. I funzionari del fisco hanno controllato, voce per voce, i giustificativi delle somme incassate dagli studi notarili, parcella per parcella.

La verifica non ha lasciato dubbi: nella parcella per il cliente venivano riportati il compenso e l'anticipo delle imposte di registro per gli atti rogati dai notai coinvolti. In più, veniva sistematicamente riportata una cifra consistente catalogata alla voce "altri costi addebitati": non erano altro che una parte dei compensi mascherati da "rimborsi spese" e come tali non tassabili. Con questo sistema consolidato, gli studi notarili esaminati hanno occultato buona parte dei loro compensi, in un range variabile" tra il 15 ed il 25 per cento dei ricavi reali.
Rispondi

Da: avvpezzenti15/11/2012 10:34:35
Quelle appena postate sono notizie risalenti a fine luglio 2012, ma ora ve ne sono più fresche sull'utilità economica e per il sistema sociale e produttivo, proveniente da enti e istituzioni definite da lor signori "comunisti" oppure di "liberismo selvaggio":

Un gruppo di "rentier" che caricano di costi le imprese, accaparrandosi di fatto buona parte dei miglioramenti compiuti per alleggerire le procedure di avvio di una attività: a denunciarlo è il rapporto sull'Italia della Banca Mondiale, presentato oggi a Roma e dal quale emerge un dato eclantante. I "servizi professionali" rappresentano in media più del 70 per cento dei costi per avviare una impresa. Per essere più precisi il 72,2 per cento, che viene assorbito dai "costi notarili". "Una vera tassa", ha commentato il ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca, intervenendo alla presentazione dello studio. "Ci sono professionisti che si accaparrano dei miglioramenti fatti sui tempi di avviamento si una attività. Si tratta di una vera tassa sull'attività di impresa che viene da una categoria di rentiers". Barca ha peraltro lamentato che a fronte di questi costi elevati corrisponde una mancata competizione nel settore, anche tra le città. Ed è la stessa Banca Mondiale a puntare il dito sul problema, affermando nello studio come "avviare una impresa in Italia è rapido ma costoso". In media nelle 13 città monitorate avviare un attività comporta 6 diverse procedure, con un tempo totale di soli 9 giorni, ma quando si guarda ai costi si raggiunge ben il 14,5 per cento del reddito procapite. Con queste caratteristiche la città media italiana si piazza 96esima tra 185 economie mondiali del rapporto generale Doing Business. Nella graduatoria generale l'Italia invece si colloca al già non esaltante 73esimo posto. Maglie nere suo costi sono Milano e Roma.
Rispondi

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22 - Successiva >>


Aggiungi la tua risposta alla discussione!

Il tuo nome

Testo della risposta

Aggiungi risposta
 
Avvisami per e-mail quando qualcuno scrive altri messaggi
  (funzionalità disponibile solo per gli utenti registrati)