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Esame avvocato Spagna
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Da: Antequera 28/04/2014 15:58:29
@Ruggè, in parole diverse ma che portano allo stesso risultato tanto io che Common ti abbiano detto che se il titolo estero non permette l'esercizio nel apese d'origine il reato c'è. Ora non sto qui a fare il penalista della situazione, ma se due che fanno penale in maniera quasi esclusiva dicono la stessa cosa forse qualcosa di giusto c'è!
Ora, visto che tu sei fuori dal discorso essendo esercente, evita di rimarcare ciò che potrebbe far danno a terzi. Il parere del CNF vale più o meno quanto il tuo, il mio o quello di Common. E' dal 1969 che la cassazione dice che se agisci in buona fede ma non puoi esercitare il reato c'è per ignoranza sulla legge penale inescusabile. Mica lo dico io o common ma la cassazione! Quindi, diamoci una chiusa fatto salvo che mi indicate giurisprudenza della suprema corte che dice il contrario.

Da: abogado Ruggero De Ceglie 28/04/2014 16:45:09
Non te la prende a male Anteq,rispondevo ad un utente.... esprimevo una mia opinione, che, come tale, resta. Poi non te scaldà sennò lillo ce scambia per aggggggenti. Ciao caro

Da: Antequera 28/04/2014 16:51:06
non mi scaldo affatto. Il problema è che per uno che scrive mille leggono e purtroppo ho avuto modo di riscontrare che in molti leggono pure a comodo. Intendo che leggono ciò che più gli conviene e come gli torna utile.

Da: abogado Ruggero De Ceglie 28/04/2014 17:03:40
Guarda che tutto il problema è nato dal fatto che common avrebbe dovuto leggere questa cassazione che io non conoscevo: Cass. penale, sez. VI, 21-02-1997 (06-12-1996), n. 1632Â". Il discorso di base sarebbe il vs., ovvero conoscenza rigorosa della normativa, se, come sottolineavo io, non ci fosse il c.d. comportamento positivo da parte degli organi amministrativi, che nel caso in fattispecie c'è (C.N.F. e ministero della giustizia). Poi ognuno la può pensare come vuole. Il diritto non è una scienza esatta. Ti saluto amico. A presto

Da: Antequera 28/04/2014 17:23:50
allora: un abogado non esecente può esercitare in Spagna, chiaro che no! L'abogado lo sa! Quindi non regge la buona fede a prescindere! 
Il problema del non esercente nasce dal fatto che c'è gente che non è in grado di andare mezza giornata in Spagna ad aprire un cc e alte piccolezze. Se versi in Italia con il modello A1 non versi in Spagna ... dai basta sapere massimo 100 parole di spagnolo. E' che c'è gente che manco ha idea di dove è sita la Spagna, questo è il vero problema diciamolo...

Da: common law 28/04/2014 17:58:44

Ruggero, guarda che difficilmente io faccio voli pindarici.

In questo caso la condotta sarebbe punita a titolo di dolo eventuale per i seguenti motivi:

- impossibilità che l'abogado invochi l'ignoranza della legge spagnola che afferma il divieto di utilizzo del titolo nonchè il divieto di esercitare la professione;

- impossibilità per lo stabilito di invocare l'ignoranza sulla direttiva che regola lo stabilimento che espressamente afferma che lo stabilito deve utilizzare il titolo del paese d'origine(che in questo caso il paese d'origine vieta di utilizzare... sorvolo sull'esercizio o la faccio troppo lunga)

- legittimazione SOLO in capo al Consiglio dell'Abogacia di emettere un parere in merito all'uso del titolo di Abogado; in altre parole in CNF non è legittimato... come dice Antequera il parere del CNF vale come il parere di chicchessia;

- visto quanto sopra, dato che l'Abogado è a conoscenza del divieto espressamente posto ex lege dal paese d'origine di esercitare come no ejerciente nonchè di utilizzo del titolo, dato il parere non vincolante e di un organo non legittimato ad emetterlo (il CNF) sull'uso di titoli stranieri che, si ripete, è materia esclusivamente riservata al consiglio dell'abogacia spagnolo, il no ejerciente ben consapevole del divieto, corre il rischio (dolo eventuale) della condotta illecita utilizzando ai propri scopi un parere di un organo non legittimato in materia.

Comprendi?

se poi vogliamo fare quelli che vogliono fare i ciechi ed i sordomuti è un'altra storia.

@ Antequera

l'ignoranza della legge penale c'entra marginalmente. Qui non si può dire che vi è ignoranza sulla legge spagnola che regola l'esercizio della professione.
Si configura così l'elemento soggettivo, il dolo.

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Da: abogado Ruggero De Ceglie 28/04/2014 18:37:30
sempre facendo l'errore di base di non distinguere i due momenti: in Spagna non puoi esercitare e lo devi tenere in conto se in Italia vuoi esercitare offrendo prestazione occasionale; in Italia sì, se iscritto agli stabiliti... gli organi amministrativi dicono così e così è... STOP... a prescindere da quello che dicono common, ruggero (potrei convenire anche con la tua interpretazione) o antequera... In Romania dicono che l'ordine Bota è legale, in Italia non ti iscrivono senza minimamente fregarsene delle sentenze rumene (se poi esitono veramente... io so solo che Bota  è stato veramente condannato in passato per il ns. 348 c.p.

Da: Ph_D 28/04/2014 18:44:10
Il Cnf, piaccia o no, può certamente pronunciarsi sulla direttive comunitarie e sulle norme italiane.  Il parere del Cnf vale come il parere della istituzione apicale del sistema ordinistico. L'abogado che esercita in Italia, spagnolo o italiano che sia, risponde al Cnf. Non direi il Cnf sia "chicchessia". L'aver seguito un suo parere esclude l'elemento soggettivo del reato...

Qui si tratta di interpretare la normativa italiana sull'esercizio della professione (eventualmente filtrata da quella comunitaria), non quella spagnola, per cui il Cnf è titolatissimo a farlo.

Perché questo gusto sadico di dare sempre addosso al Cnf, anche quando (paradossalmente) assume posizioni meno ostili agli stabiliti? Che poi, in concreto, il Cnf giunga a posizione opinabili o errate, questo è altro paio di maniche...

Comunque - visto che Antequera ha sollevato un problema reale - non dimentichiamo che a livello processuale (in Italia) e disciplinare (in Spagna) è da temerari esercitare in Italia come "no ejerciente", A MENO CHE NON SIANO LE AUTORITA' SPAGNOLE A CONFERMARE LA TESI DEL CNF.

Da: idrocarburo  -banned!-28/04/2014 18:57:47
Errore su legge extrapenale.... LIBERI TUTTI....

Da: El chico 28/04/2014 19:01:43
@ Ph_D
Se è per questo il cnf non lo capisce nemmeno l'avvocato Wahl..
Comunqe il no ejerciente in Spagna non può esercitare, in Italia si, lo dice il cnf, poi si può essere d'accordo o meno.
Il resto al prossimo parere, che sicuramente avverrà a bocce ferme, ovvero dopo la sentenza.
Il cnf, che probabilmente sarà inviperito dal risultato ottenuto dalla corte, potrebbe anche pensare, come consigliato dal Wahl,  di chiedere spiegazioni al CGAE di Madrid, sulle varie modalità di iscrizione in Spagna.

Da: common law 28/04/2014 19:06:32

Il Cnf non è assolutamente legittimato ad interpretare la norma spagnola che vieta l'esercizio della professione al no ejerciente.

sarebbe come dire che il Consiglio spagnolo è legittimato a sindacare sulla legge forense italiana...

discende tutto da lì: il divieto dell'abogacia all'uso ed esercizio della professione.
Non c'entra l'esercizio della professione in Italia se tale facoltà di esercizio ti è data da uno Stato straniero.


PD... secondo te, come lo vai a spiegare ad un pm che il "NO EJERCIENTE" esercita e non c'è il dolo?
indifendibile...peraltro essendo teoricamente un tecnico non puoi neppure invocare la fattispecie colposa..

Il dolo eventuale è proprio questo: la consapevolezza del proprio status, la consapevolezza del divieto e tenere la condotta illecita comunque sulla base di una interpretazione di un organo che in quella materia non è legittimato ad emetterla.

Diverso sarebbe stato se il cnf avesse detto (sbagliando) che lo stato ospitante conferisce lo ius postulandi anche in presenza del divieto del paese d'origine. pur sull'errore, ma si verserebbe in quell'ipotesi di legittimo affidamento sulla norma pur se malinterpretata.

Ma il cnf non ha detto questo.. ha detto altro confondendo la pratica in Spagna con il divieto ad esercitare.

Comunque domattina ho una udienza preliminare. Ne approfitterò per esporre al pm la questione.

Da: gemella69 28/04/2014 19:29:17
El chico
Ho letto i tuoi post, intuisco che a breve potrebbero riaprire i termini, mi dai  conferma perfavore, anche se ho già iniziato il master ti sarei grata se avessi notizie di comunicarmelo.....

Da: skygate 28/04/2014 19:38:30
@sardegna02
E' ovvio che se ti iscrivi e non eserciti, non inizi a maturare i 3 anni, ma per pura soddisfazione personale pago volentieri quei 200/250 euro all'anno di quota di iscrizione..

Per quanto riguarda i costi del ricorso, preferisco non dire nulla per rispetto dello studio che mi sta seguendo.

Da: El chico 28/04/2014 20:07:07
@ gemella69

Continua con il master, al momento solo voci di corridoio.......nessuna conferma.

Ovvio che comunicherò.




Da: lii03 28/04/2014 20:36:37
Chiedo un parere, una mia amica, a cui è stato rigettato l'iscrizione come stabilita al Ordine del nord famoso, come abuso del diritto, r.g. 50/.. cnf, violazione art. 4 tfe ecc., ha intenzione di ripresentare la domanda di iscrizione allegando le conclusioni dell'A.G. CGUE, sempre allo stesso Ordine.

Conviene aspettare la sentenza della CGUE oppure è ragionevole presentarla subito con l'allegata conclusione dell'A.G. del 10.4. scorso?

Da: lillolallo1 28/04/2014 21:58:49
c'è poco da fare.se i Sommi Giuristi del coa stabbiono decidibbieggiuto che stà abbbuso, che fai, contraddici i Sommi Giuristi? quelli sono avvocatoni!
ingi vole una aggginzia :)

scherzi a parte: io ricorrerei al cnf e vediamo fin dove arriva il senso dell'INdecenza e quanto la volgarità più becera ha permeato certi ambiti.

Da: 100fuegos 28/04/2014 23:39:56
@lii
Quello di attendere la sentenza mi sembra il minimo. O almeno io farei così. La Corte potrebbe dire qualcosa di diverso dall'avv generale, anche se è difficile che si discosti da quanto precisato nel parere. Poi, in ogni caso, anche depositando ora, è molto probabile che sospendano cmq in attesa della sentenza. L'unico vantaggio, in teoria, è che potrebbero far decorrere l'iscrizione dal momento del deposito della domanda.

Da: Antequera 29/04/2014 07:41:47
@lii - 100fuegos.
a che serve stare a rifare domande. Bisogna essere pragmatici. Uno si sposta di qualche chilometro e va da un altro coa. Non credo che dopo le conclusioni un consiglio sano di mente adotti decisioni contrarie .... diversamente uno rischia di rimanere mesi e mesi a non lavorare, x fare ke?
io sono sempre del parere che bisogna stare con chi ti vuole. Un coa che comunque è ostile lo sarà sempre. quindi prevenire è meglio che curare. la vita dello stabilito è sempre piena di incognite come ad esempio l'integrazione e rogne varie, se uno ci mette anche un coa ostile è finita.
Io la vedo così, se c'è un problema e lo si può eludere è meglio ;)

Da: lii03 29/04/2014 09:42:06
Sul punto esposto, personalmente sarei per presentare subito la domanda al Coa reticente, le conclusioni dell'A.G. sono qualcosa in più di un parere, ma una sintesi completa della questione, una relazione che integrata dalla Corte al quale è affidato il dispositivo.

Comunque apprezzo la prudenza concreta d 100fuegos, meglio avere in mano una sentenza dalla CGUE che dirime il punto su cui fu posto il diniego.

Condivido la posizione di  Antequera fino ad un certo punto, in mancanza della sentenza, che si auspica favorevole, sarebbe bene spostarsi in un Coa che riconosce il diritto, ma nel caso di una sentenza che rispecchi le conclusioni, non vedo il motivo di spostarmi altrove, anche perché ulteriori domiciliazioni hanno un costo.

Se ci sarà una sentenza che conferma le conclusioni, a mio avviso, nessun Coa potrà negare l'iscrizione con l'assurda motivazione dell'abuso del diritto!!!

Da: Antequera 29/04/2014 10:09:43
una cosa. Potete postare gli estremi del parere del CNF sul non esercente?

liio3 - io faccio di necessità virtù. portare avanti un tira e molla x mesi forse è meno conveniente di andare ad esempio a MIlano... certo se ne fai una questione di principio va bene tutto. però nel contempo non lavori....

Da: AbogadoMi32 29/04/2014 10:24:44
Vi racconto un aneddoto di vita vissuta.
Ogni tanto, mi capita di andare in Tribunale, non dirò quale né in quale sezione.

Mai avuto problemi nelle circa 35 udienze fatte in due anni, sia come "dominus" della causa (coprocuratore) sia come mero sostituto.

Questa mattina, un giudice con un carattere un po' fumantino, nonostante avessi posto in essere tutta l'attività prodromica al giudizio da lui richiesta, si è permesso senza motivo di apostrofarmi con una parola poco carina, facendomi intendere che sono un mero ignorante. Il tutto così, solo perché schifato dal mio titolo.
Ho con il rispetto dovuto (alla figura, non alla persona) fatto notare l'offesa, peraltro immotivata, chiedendogli cortesemente di non esternare le sue considerazioni personali se non legate alla causa in corso o direttamente al mio operato.
Con una faccia "un po' così, mi ha salutato cordialmente.

Piccolo episodio negativo dopo, ripeto, due anni. Peraltro, mai successo nella mia attività professionali "tipica", ovvero contrattuale, con nessuna controparte, anche "di nome".
Peccato, non ci sono rimasto male ma il tutto non è stato simpatico.



Da: abogado Ruggero De Ceglie 29/04/2014 11:04:41
Ptronti Anteq.. Buona lettura: http://www.codicedeontologico-cnf.it/?p=30272

Da: AGNELLO HISPANICO 29/04/2014 11:21:56
@ AbogadoMi32

Stranissimo quanto ti è accaduto, impossibile, voi non siete mai e poi mai discriminati in alcun modo!
Dev'essere la prima volta che accade nella storia..ma non accadrà mai più, tranquilli, ormai l'Europa vi ha preso nel proprio corroborante grembo, ah ah ah

@Barrista
Ben tornata cara, hai appreso la sottile arte dell'elaborazione dei cocktails in terra d'Albione?
Ti metto subito alla prova..per me un Blood&Sand grazie, non esagerare con il Martini però

Da: AbogadoMi32 29/04/2014 11:46:10
@Agnello

Vedi, nonostante - come detto - a me non siano mai capitati episodi di questo genere, anche in sedi di ben altro rilievo rispetto all'aula di questa mattina, non sono tra quelli che crede che non ci siano mai discriminazioni legate alla propria professione, ancorché legate alla semplice esposizione di un titolo.
Anzi.
So di avvocati bastonati in udienza da magistrati poco rispettosi, come anche di operazioni buttate al vento con GC incazzati con gli Advisor per negligenze varie.
La questione è che se appunti devono farsi, QUANTOMENO che siano legati a fattori professionali, connessi a quello che si sta facendo.

Tu sei invece il classico provocatore che vuole risolvere la questione a monte: sei abogado, dunque ignorante ed è giusto che ti scherniscano.
Ognuno ha la sua opinione, ma il modo di esternarla è di sicuro un indice di quanto approfondita sia stata la precedente riflessione.
Nel mio caso, ti posso assicurare, il titolo di fronte al cognome non mi ha impedito di avere una rapida carriera all'interno dello Studio in cui presto la mia collaborazione.



Da: El chico 29/04/2014 12:10:48
@ AGNELLO HISPANICO

caro Agnello, Vedo voi di Brescia continuate a vedere le cose da una prospettiva capovolta, non è che l'Europa ci ha preso nel proprio corroborante grembo, siete voi che proprio non volete capire anzi, non riuscite a seguire, come dice wahl, che vi sono norme che vanno oltre persino la nostra costituzione.

Ah, ma certo, Wahl non fatto l'esame a Catanzaro..... ecco perchè non riesce a seguirvi.

Da: corsario 29/04/2014 12:12:10
l'episodio narrato sopra, benché poco simpatico, è uno dei tanti.
Poi dipende dal singolo magistrato, come sempre.
Esercitare col titolo straniero, piaccia o non piaccia, è molto meno agevole che esercitare col titolo italiano

Da: lillolallo1 29/04/2014 12:20:37
l'episodio descritto è frutto della campagna denigratoria e diffamatoria condotta anche su quotidiani nazionali e su ogni piattaforma comunicativa, campagna diffamatoria e denigratoria per la quale nessuno è stato chiamato a rendere conto, nemmeno i soggetti più volgari e indecenti che in contesti minimimamente civili sarebbero immediatamente posti in condizione di non nuocere alla civile convivenza e alla pace sociale.
ma che ci vuoi fare, quelli sono avvocatoni, e devi ringraziare che non hanno voluto dare una ripasatta anche alle donne di famiglia, con la loro nobile eleganza. giusto?

Da: lillolallo1 29/04/2014 12:25:19
è veramente una cosa assurda. gente che scrive in maniera sgrammaticata con errori da matita blu e parla mezzo in dialetto si permette di diffamare con volgarità belluina una intera categoria di professionisti potenzialmente concorrenti. solo in italia, non scherzo, solo in italia ciò può accadere.
e solo in italia una frangia con atteggiamenti delinquenziali e mafiosi può arrivare a dettare la linea a una categoria importante come quella forense. non c'è limite alla vergogna.

Da: lillolallo1 29/04/2014 12:25:24
è veramente una cosa assurda. gente che scrive in maniera sgrammaticata con errori da matita blu e parla mezzo in dialetto si permette di diffamare con volgarità belluina una intera categoria di professionisti potenzialmente concorrenti. solo in italia, non scherzo, solo in italia ciò può accadere.
e solo in italia una frangia con atteggiamenti delinquenziali e mafiosi può arrivare a dettare la linea a una categoria importante come quella forense. non c'è limite alla vergogna.

Da: common law 29/04/2014 14:24:46

Buongiorno a tutti.

a chi interessa la questione trattata ieri riferisco quanto dedotto dal pm da me interpellato stamane approfittando dell'udienza preliminare che si doveva discutere.

La mia soluzione circa il dolo eventuale è stata giudicata pregevole... ma troppo dottrinale; per il pm la questione è molto più semplice dato il tenore letterale dell'art. 348 c.p.:
mi ha fatto osservare che l'espressione " speciale abilitazione dello Stato" esclude qualsiasi deroga al conferimento dello ius postulandi ( che abilita alla raprresentanza e patrocinio in giudizio)da parte di un organo quale il cnf.
Nel nostro caso (il no ejerciente) l'abilitazione non è conferita dallo Stato italiano ma la locuzione deve riferirsi allo Stato straniero che al non esercente la nega.
Visto che il no ejerciente sa bene che la Spagna gli nega il patrocinio e visto che lo Stato italiano non gliel'ha conferita si consuma appieno il reato a titolo di dolo generico.
Secondo il magistrato solo un'interpretazione autentica dell'art. 348 cp in riferimento al no ejerciente che consenta il patrocinio potrebbe escludere la condotta illecita.

Non sto a dire la battuta che ha fatto sull'eventuale caso in cui alla sua scrivania approdasse una notizia di reato sul non esercente che pretende di esercitare...

Pare comunque che le Procure siano informate del fenomeno... mi ha comunque invitata a controllare lo status dell'abogado che dovessi incontrare come avversario vista la radicale nullità di ogni atto da lui posto in essere.

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