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Esame avvocato Spagna
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Da: El chico | 23/04/2014 14:37:10 |
@ Avvocato CCBE dati= *basti | |
Da: pasajero -banned!- | 23/04/2014 16:42:39 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: abogado Ruggero De Ceglie | 23/04/2014 16:44:43 |
In merito alla vexata quaestio ejercente, no ejercente così ha risposto il C.N.F.. Che ne pensate?? I Consigli dell'Ordine chiedono se sia consentita l'iscrizione nell'Elenco degli Avvocati Stabiliti di un Abogado iscritto come "non esercente" nel corrispondente Albo degli avvocati spagnolo. Posted on 15 marzo 2014 Ritiene questa Commissione che al quesito debba essere data risposta positiva. La condizione di "non esercente" dell'iscritto nei Collegi di avvocati in Spagna deve essere collegata in genere ad una situazione d'incompatibilità dell'avvocato in ragione dell'esercizio d'altra funzione cui la legge la riferisce, quale ad esempio l'appartenenza ad un corpo politico rappresentativo o ad una carica istituzionale nella pubblica amministrazione; oppure ad una temporanea sospensione dell'esercizio della professione, riconducibile alla volontà dell'iscritto o alla sua impossibilità materiale di esercitare. Ma l'esercizio effettivo della professione nel Paese d'origine non è condizione per l'iscrizione dell'avvocato comunitario nell'Elenco degli Avvocati Stabiliti tenuti dai Consigli degli Ordini in Italia, essendone presupposto solo la cittadinanza comunitaria, la residenza nel Paese ospitante, l'iscrizione all'organizzazione professionale nello stato membro d'origine e l'assenza di eventuali incompatibilità ai sensi della L. 247/12, ferma restando la valutazione circa l'eventuale sussistenza di una fattispecie di abuso del diritto dell'Unione europea. Consiglio Nazionale Forense (rel. Allorio), parere 11 dicembre 2013, n. 114 | |
Da: lillolallo1 | 23/04/2014 16:48:28 |
per pasajero: per risolvere cotali e cotanti imposssssibbbbbilissimi adempimenti ingi stà abbisogno di una aggggginzzzzia. o comunque di un soggIetto che ti "assista". Ma scherziamo, cccchè, uno riesce da solo ad alzare il telefono e chiamare ambasciata/consolato e chiedere come produrre produrre una copia autenticata? come vogliebbberesti fare sennò? quà ingi vole una agggginzia. apppoco prezzo ci stà chi ti sà consigliare come fare. capisc' ammmeeeee | |
Da: pasajero -banned!- | 23/04/2014 16:55:52 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: nerone87 | 23/04/2014 17:00:02 |
Avvocato CCBE perchè non i vai a leggere i pareri del CSM rumeno, le sentenze della Corte di Cassazione rumena, non vai a vedere il sito del Ministero della Finanza rumena. Non crederai mica che quello che esce dal CNF che vuole distruggere tutti gli stabiliti sia la verità. Aspetta un pò di tempo e vedrai chi ha la ragione e intanto leggiti tutti quei documenti | |
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Da: El chico | 23/04/2014 17:30:42 |
@ nerone87 Per curiosità, cosa dice la legea rumena 51/95 art. 17? | |
Da: nerone87 | 23/04/2014 17:37:40 |
è l'articolo che parla dell'esame | |
Da: abogado Ruggero De Ceglie | 23/04/2014 17:43:03 |
silenzio molto eloquente sul mio post precedenti, vero agggggienti??? Più interessati alla Romania! prima vi scannavate per la questione che ho posto io | |
Da: Antequera | 23/04/2014 17:51:01 |
amico mio se uno è non esercente non può esercitare in Spagna. Se non può esercitare in Spagna non può farlo in Italia. Sarebbe come dare un'espansione al titolo originario, ma senza nessuna base di legge. Questo è il mio sommesso parere. Ci vuole il titolo di avvocato esercente fino all'integrazione. Poi con tutta franchezza visti gli ultimi risultati dell'ente che ha dato quel parere mi farei i fatti miei. Non vorrei che qualche pm la veda diversamente con una bella iscrizione ex art. 348 cp ;) | |
Da: Antequera | 23/04/2014 17:54:00 |
per concludere, tanto qui c'è rimasto poco da dire, mi spiega qualcuno che "ciazzecca" qui la via romena? | |
Da: El chico | 23/04/2014 18:16:54 |
@ nerone87 Ed è lo stesso esame che fanno quelli che vanno in Romania? Se non ho capito male l'art. 17 parla di un esame all'anno, mentre per gli italiani che vanno in Romania sono riservate più sessioni annuali, correggimi se sbaglio. @ Ruggero. A mio giudizio è nel nostro pieno interesse capire se questa via rumena va bene. Sai che putiferio, anche contro gli abogados se......., ma mi auguro di no. | |
Da: El chico | 23/04/2014 18:23:08 |
@ Ruggero questione no ejercientes, la soluzione , anche secondo me sta tutta nella negazione "no". Quindi condivido il pensiero di antequera. | |
Da: abogado Ruggero De Ceglie | 23/04/2014 18:43:44 |
@ amico Anteq: è una tua personalissima opinione, rispettabile, ma personalissima. Bisogna discernere le due iscrizioni, il 348 proprio non c'è. Difatti è l'iscrizione agli stabiliti che ti conferisce lo ius postulandi, che, al contrario, non avresti, anche se in Spagna fossi iscritto come ejercente, ma non iscritto agli Stabiliti (almeno di far passare la tua come prestazione occasionale e bla bla bla) @ El chico: questione advocats bota e questione abogados non hanno nulla a che vedere. I collegi spagnoli sono tutti riconosciuti e non sono istituiti a mo' di "strutture private". Ora bisogna vedere se è valida la "struttura" Bota: perché ha scelto quell'indirizzo per la sede ingannevole??? perché quel logo ingannevole? perché è stato condannato per il ns. 348 c.p.??? Se un ordine di avvocati in Romania si istituisce come un'impresa e le sentenze riconoscono la validità della struttura Bota, la sede ed il logo sono state scelte di mero marketing, allora per i diretti interessati tutto ok... a me non cambia nulla | |
Da: lillolallo1 | 23/04/2014 18:47:30 |
pasajero, posto che non capisco come un soggIetto che non parla spagnolo possa pretendere di diventare abogado (misteri delle agggenzie su cui sarebbe dovuta calare la spada dell'avvocatura italiana, invece di menare fendenti nel mucchio con volgarità, spirito corporativ-mafioso e anticoncorrenziale degno del peggior avvocato ignurante/dialettale) do per assodato che tu ti riferisca al caso della persona che intende avviare l'iter burocratico per ottenere l'omologazione, per portarsi avanti, pur non parlando AL MOMENTO la lingua spagnola (che si apprende agilmente in pochi mesi di studio serio e coscenzioso - alcuni mi dicono basti anche lo studio meticoloso dei tomi giuridici che risultano molto comprensibili anche ai profani viste le similitudini del linguaggio tecnico-giuridico). orbene, sovvengo in tuo aiuto nell'ipotesi suddetta: ti segnalo che all'ambasciata e al consoltato spagnoli in italia il personale è in grado di parlare o almeno comprendere l'italiano. pertanto: a che stabbi servuoggiubbuoto una aggggginzia o un agggIente/faccendiere/mediatore/prestatore di servizi/sostenitore psicologico? potreste cortesemente spiegarmelo? secondo me servirebbe solo a prestare occasione alla peggiore avvocatura italica per violentare (oltre che la lingua italiana e la buona educazione) una dozzina di principi costituzionali, comunitari e del viver civile :) a buon intenditor.... | |
Da: nerone87 | 23/04/2014 18:53:32 |
El chico ,i 2 UNBR in Romania non sono soggetti al controllo del Ministero della Giustizia rumeno, possono fare l'esame più volte all'anno ed è la legge 51/1995 che lo dice. | |
Da: El chico | 23/04/2014 19:13:36 |
@ Ruggero Io lo benissimo che le due questioni non hanno nulla in comune, ma quelli del cnf non perderanno l'occasione se vi fosse qualche sentenza sfavorevole agli avocat in Romania. @ nerone87 Mi auguro che tu abbia ragione, certo è che gli interrogativi posti da Ruggero, non paiono privi di logica. | |
Da: El chico | 23/04/2014 19:58:46 |
@ Ruggero a dire il vero che ti da lo jus postulandi sarebbe il giuramento in Spagna, ed i no ejercientes non giurano, infatti alcuni ordini, tra cui quello di agnello, non fanno giurare perchè ritengono che si dovrà giurare solo ad integrazione avvenuta. | |
Da: Antequera | 23/04/2014 21:21:48 |
le opinioni delgi intervenuti sono tutte molto profonde, ma non condivido il pensiero di una comunanza romena/iberica. Il problema spagnolo è: c'è abuso di diritto tenuto presente che il percorso è quello di legge della Spagna? Il problema romeno è: trattasi di una truffa colossale essendo il secondo "UNBR" probabilmente non legittimo se non addirittura del tutto fuori legge per la Repubblica di Romania? Siamo proprio agli antipodi. | |
Da: Antequera | 23/04/2014 21:26:56 |
Ruggero sul 348 ti rappresento che se emerge che stai esercitando senza titolo abilitante spagnolo quale stabilito poi senti le mazzate! Mi riferisco al fatto di esercitare in Italia come non esercente. Mettici un PM che ci capisce e poi ne riparliamo... . E già uno non può esercitare nel apese d'origine esercita come stabilito altrove con lo stesso titolo. il titolo è uno! Ovvio che non mi riferisco a te che sei esercente. | |
Da: lii03 | 23/04/2014 21:56:23 |
@Antequera, Premesso che non sono un penalista, ma comunque pratico il penale sono iscritto come eserciente a Madrid Ora vorrei capire (parlando astratto e generale): se mi iscrivo come avvocato stabilito ed esibisco documentazione di iscrizione come non eserciente, visto il parere del CNF e un domani qualcuno potrebbe avanzare possibili abusi ex art. 348 cp, dov'è che sta il dolo, pur anche generico, requisito fondamentale perché vi sia un reato? | |
Da: Ph_D | 23/04/2014 23:38:38 |
Lungi da me la difesa delle agenzie. Procedere autonomamente è possibile, ma per chi non ha voglia di ripetuti viaggi in Spagna (o di rischiare di vedersi rigettata la domanda per la mancanza di un timbro), un'agenzia può essere utile, se propone prezzi ragionevoli, commisurati all'utilita' del cliente. Anch'io potrei andare alla conservatoria dei registri immobiliari per chiedere le visure necessarie per una causa che sto trattando, ma preferisco delegare un visurista. Col tempo che risparmio mi faccio due cause in più... | |
Da: Antequera | 24/04/2014 07:22:41 |
@lii03 la tua considerazione purtroppo non opera in tema di 348. Oramai è acquistito che in tema di esercizio abusivo il reato c'è anche se uno opera nella convinzione di non operare contra legem. Si tratta di ignoranza della legge penale, la legge non ammette ignoranza. A quanto appena detto mi permetto di aggiungere che un giudice arguto motiverebbe che certamente l'esercizio della professione forense è indice di conoscenza approfondita del diritto comunitario in tema di esercizio della professione di avvocato. Quindi la buona fede te la sei giocata. Dai un avvocato spagnolo che non sa che in Spagna come non esercente non può esercitare!!!??? Detta tra amici: non sfidiamo la buona sorte. Fino ad oggi è andata fin troppo bene tra SS UU e CGE ;) | |
Da: El chico | 24/04/2014 09:31:02 |
@ Antequera Un laureato in giurisprudenza (anche se ha omologato) in Spagna, non può non sapere che il no ejerciente non può esercitare, ed anche se esercita in Italia oltre che all'articolo 340 CP italiano, potrebbe incorrere nello stesso reato in Spagna art. 403 codigo penal. Ma questo segue anche che uno che chiede lo stabilimento non può non sapere che in Italia non esiste la figura dell'avvocato dipendente ovvero cuenta ajena. | |
Da: lii03 | 24/04/2014 09:39:49 |
@ Antequera Guarda che non esistono reati in cui, per la loro configurazione, il dolo sia escluso. Tra l'altro l'art. 5 del cp è stato riformato, in seguito alla Corte costituzionale, nel senso che ci vuole consapevolezza, sia pure generica, perché una persona sia imputabile. L'ABC del diritto penale!!! | |
Da: metodo boffo | 24/04/2014 09:47:15 |
Ministro Della Giustizia Orlando, le linee programmatiche, incollo quelle inerenti l'accesso alla professione: "Una delle cause dell'inefficienza della giustizia italiana è infatti costituita da un rapporto tra il numero degli avvocati e il numero degli abitanti molto più elevato rispetto a quello presente negli altri paesi europei. In particolare in Italia sono presenti 349,6 avvocati per 100.000 abitanti, mentre in Francia, rispetto al predetto numero di abitanti, sono presenti 79,6 avvocati e in Germania 190,4 (dati Cepej 2012). Una prima proposta è volta ad eliminare tali cause di inefficienza del sistema giustizia regolamentando l'accesso alla professione forense mediante la previsione di un numero programmato basato sulla valutazione dell'offerta formativa prevista dalla legge di riforma dell'ordinamento della professione forense, con la finalità di garantire un livello di formazione adeguato dei futuri avvocati. L'introduzione di un numero programmato degli avvocati è una soluzione strutturale all'abnorme domanda di accesso alla professione. Le modalità per introdurre questa fondamentale innovazione sono molteplici: si può infatti intervenire sul numero di abilitazioni annue; o sul momento formativo, ad esempio disponendo che ogni aspirante avvocato debba effettuare un periodo di tirocinio presso un ufficio giudiziario (ciò avviene ad esempio in Germania). Ad ogni modo, la scelta dello strumento normativo migliore non può prescindere da una consultazione con la Commissione europea, per gli evidenti profili di diritto dell'Unione, relativi alla libertà di stabilimento o di prestazione dei servizi professionali." http://www.giustizia.it/giustizia/protected/1005584/0/def/ref/NOL1005462/ | |
Da: El chico | 24/04/2014 09:50:21 |
@ lii03 Un omologato in giurisprudenza non può non sapere che il no ejerciente non può esercitare, quindi non può non essere consapevole che sta praticando la professione forense senza averne i presupposti, per usare le parole dell'articolo 403 del codigo penal spagnolo ha la "capcitacion necesaria" però non è "legalmente abilitato". | |
Da: pasajero -banned!- | 24/04/2014 09:57:08 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: pasajero -banned!- | 24/04/2014 10:02:34 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: abogado Ruggero De Ceglie | 24/04/2014 10:38:45 |
@ lii03: inoltre, evitando della sterile polemica ed attacchi gratuiti e spiacevoli a colleghi, per una completezza di ragionamento, io leggerei bene riguardo al tema in fattispecie l'art. 47 c.3 c.p.. Richiamando tale articolo, riportando il parere del C.N.F. che ho postato ed un decreto di riconoscimento dei titoli emesso dal ministero a favore di un collega iscritto no ejercente, che si trova su internet, quale P.M. potrebbe condannare???? | |
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