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Esame avvocato Spagna
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Da: lii03 | 11/04/2014 09:28:41 |
Se la parte riguardante il rinvio pregiudiziale, dal p.82 al 104 viene confermata dalla Corte, non sarà possibile rigettare le domande da parte del COA, in quanto non residua discrezione. Giustamente bisogna vedere se la prima parte riguardante la terzietà del Giudice a quo viene confermata, poiché, lì si che permangono dei dubbi. Io non so se i componenti del CNF sono avvocati esercenti la professione, nel senso che nel periodo di cui fanno parte del CNF sospendono la professione, perché se così non è il conflitto sarebbe macroscopico! | |
Da: El chico | 11/04/2014 09:29:18 |
@ il barone Mi space , ma qui ti sbagli, sono i diretti interessati che chiedono alle agenzie un modo per risparmiare. Ai no ejercientes consiglierei di leggersi l'articolo 403 del codigo penal spagnolo. | |
Da: idrocarburo -banned!- | 11/04/2014 09:32:47 |
OVVIO CHE... L'AVVOCATO GENERALE E IL COLLEGIO CHE DECIDE SONO LORO STESSI AVVOCATI E GIURISTI STRANIERI CHE PRATICANO ANCHE IN ALTRI PAESI.... COSA PENSAVANO DI OTTENERE AL CNF?!? ANZI IL SENTIRSI DIRE CHE SONO ANCHE LORO POSSIBILI ABUSIVI SE ESERCITANO IN ALTRI STATI... L'AVV. GEN. HA SUONATO LA CARICA... LA CORTE TRAVOLGERÀ!!! L'EURISTICA E' FONDAMENTALE AL DI LÀ DELLE MILLE INTERPRETAZIONI... | |
Da: El chico | 11/04/2014 09:36:17 |
@ il barone Dopotutto, quante volte , anche su questo forum, si sono cercati dei modi per eludere il domicilio spagnolo, l'iscrizione all'Agenzia delle Entrate spagnola ed ovviamente la mutulidad. | |
Da: Willy Wonka | 11/04/2014 10:32:18 |
Ragazzi, iscrivetevi al profilo Twitter Abogados Italiani. @abogadosITA Più siamo e meglio è. Facciamo sentire la nostra voce e camminiamo a testa alta !! | |
Da: cri1974 | 11/04/2014 11:01:51 |
Leggetevi la rassegna stampa di oggi nel sito del consiglio nazionale forense......... LEGALI, SI' ALL'ESAME IN SPAGNA (G.Negri) 2 22 Italia Oggi 11/04/2014 SI APRE LA STRADA AGLI ABOGADOS (G.Ventura) 3 20 Libero Quotidiano 11/04/2014 CHI DIVENTA AVVOCATO IN SPAGNA PUO' ESERCITARE ANCHE IN ITALIA (A.Spampinato) 4 26 Il Sole 24 Ore 11/04/2014 UN PO' D'ORDINE TRA GLI AVVOCATI EUROPEI (F.de.) | |
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Da: common law | 11/04/2014 12:12:15 |
Non ci credo che negheranno la giurisdizione del CNF...sarebbe affossarli del tutto. A quel punto, se così fosse, Alpa dovrebbe dimettersi... Il ragionamento di Wahl è piuttosto contorto e non condivisibile... è palese l'intento di non voler loro negare la giurisdizione. Neppure credo che Wahl abbia formulato le conclusioni senza previi colloqui con gli altri giudici. E' una scelta politically correct... | |
Da: tananak | 11/04/2014 12:16:59 |
... prego, attendere il prossimo giro.... verrà il giorno in cui gliela negheranno! | |
Da: MR.Help | 11/04/2014 12:17:27 |
Mi rallegro della soluzione estremamente equa e bilanciata nelle conclusioni dell'Avv. generale: esclusione dell'abuso nell'analisi della condotta in astratto; clausola di salvezza quando dice "qualora tuttavia le autorità dello Stato ospitante, in un caso specifico, sospettino una condotta fraudolenta e, in seguito ad un'indagine approfondita, accertino che ricorrono entrambi gli elementi, oggettivo e soggettivo, di un abuso, non è loro precluso respingere una domanda". Quindi se non fraintendo, i vari COA o accertano una concreta condotta di abuso oppure debbono iscrivere. Posto che davo per scontato che i veri Abogados non potevano aver nessun timore, rimane aperta questa porta per i vari COA in correlazione ad effettive singole e da accertare condotte di abuso. Soluzione che mi pare molto appropriata. | |
Da: Liberale | 11/04/2014 12:45:31 |
CITO: Da: il barone 11/04/2014 3.47.58 i no ejercentes non possono essere iscritti o esercitare in Italia perche secondo la legge spagnola non si possono nemmeno firmare abogados.... solo che alle agenzie fa comodo iscrivere come no ejercente visto che e' piu economico. BARONE CIò CHE AFFERMI E' STATO SMENTITO IL 15 MARZO 2014 DAL CNF !!! http://www.codicedeontologico-cnf.it/?p=30272 | |
Da: common law | 11/04/2014 12:58:35 |
@ Help eh già.. ma come l'accertano se l'art. 3 impedisce loro di chiedere qualsiasi altra informazione eccetto il certificato d'iscrizione? Dovrebbero chiedere la collaborazione alla Spagna su alcuni mezzi discutibili di omologazione (omologarsi in Italia) per accertare la condotta solo formale e quindi fraudolenta. Per me oramai al cnf conviene solo fermarsi... per tacere del fatto che è il coa a doverlo fare e non il cnf. Un errore potrebbe costare carissimo. Rimane il diniego quando vi è notizia di reato... com'è per tutti quanti avvocati compresi. Lo stabilimento non è mai stato davvero posto in discussione e non lo sarà mai più. I coa, se proprio vorranno, si potranno rifare mettendo i bastoni tra le ruote con l'integrazione (sempre che la corte non si pronunci sul punto). | |
Da: lillolallo1 | 11/04/2014 13:20:16 |
common law, una domanda non retorica né polemica: la normativa era chiara dall'inizio, anche prima della sentenza della cassazione, prima della sentenza Koller e prima delle recenti conclusioni dell'avvocato generale. ciò non ha impedito a diversi coa, avallati dal cnf, di porre in essere abusi e soprusi intollerabili in qualsiasi paese civile. cosa ti fa essere così sicura che ora improvvisamente gli abusatori che si annidano nei coa diverranno dei gentiluomini rispettosi della legge - e padroni della lingua italiana, aggiungerei :) - | |
Da: SimonaB.0 | 11/04/2014 13:23:33 |
Ciao a tutti, ho seguito come tutti qui la vicenda e sono soddisfatta nel poter dire che pare finalmente questa strada si stia aprendo definitivamente! Non ho grande fiducia nell'unione erupea in generale, ma almeno questa volta sembra si possa trarre almeno un vantaggio dall'entrata nei paesi membri dell'unione. Dopo aver letto il parere dell'Avvocato Generale, resta fermo un punto che mi è poco chiaro, che avevo chiesto in qualche precedente post ma non ha ricevuto risposta, mi auguro che qualcuno come Common Law, che sembra ferrata e bendisposta possa risolvere questo mio dubbio : Come avevo accennato probabilmente per ragioni personali sarà possibile che io svolga la professione sia in Italia che in Spagna, o in ogni caso non è da escludere che dopo un periodo in Spagna tornerò in Italia ad esercitare , ora la mia domanda è , qul'è esattamente la differenza pratica ( quindi non nominativa o di prestigio) tra essere Avvocato ordinario o Avvocato stabilito? ( ovviamente intendo oltre al dover agire di intesa con un Avvocato italiano), cosa mi è precluso esattamente se sono Avvocato Stabilito? Inoltre, qualora facessero problemi con l'integrazione ( nel mio caso sarebbe inappropriato visto che eserciterò realmente all'estero), o se non dovessi ritenere per me conveniente richiedere l'integrazione, è possibile restare Avvocato stabilito per un tempo indeterminato? Oppure c'è un limite oltre al quale non mi sarebbe più concesso esercitare in Italia con questo titolo? Resto in attesa e fiduciosa di una risposta esaustiva e infine ringrazio tutti voi che con l'assidua partecipazione al forum date la possibilità a chi ha poco tempo disponibile come me di avere dei pareri seri e degli aggiornamenti sulla questione in poco tempo! | |
Da: common law | 11/04/2014 13:51:08 |
@ lillo gentiluomini non si diventa... ma più furbi sì. Se vanno a toccare ancora lo stabilimento si ritroverebbero a pagare un'infinità di danni. Non è questione di essere galantuomini.. è questione di guardare ai propri interessi. Ascolta Lillo... Wahl per non mettere in discussione la direttiva (l'interpretazione vale per tutti gli Stati) ha salvato chi realmente ha abusato del diritto.. e mi riferisco a chi non si è spostato da casa sua ed ha comperato l'omologazione al preciso scopo di diventare avvocato italiano dopo 3 anni di stabilimento senza fare l'esame italiano. Il CNf su costoro aveva ragione. E' che s'è l'è giocata malissimo ed ha perso. E quando si perde si perde. Non credo che Alpa e & troveranno molti sostenitori dovessero andare avanti nella "crociata".. ne han piene le tasche tutti quanti. Si potranno rifare mettendo i bastoni tra le ruote con l'integrazione, al limite... @ Simona Non c'è alcun limite oltre l'intesa nè alcuna preclusione; puoi rimanere stabilito a vita se vuoi. | |
Da: common law | 11/04/2014 13:53:36 |
se l'è...sorry | |
Da: common law | 11/04/2014 14:00:00 |
Mi correggo Simona: da stabilito non puoi essere avvocato d'ufficio e secondo qualche coa neppure accedere al gratuito patrocinio. Sull'avvocato d'ufficio il diniego è corretto; sul gratuito no perchè lo stabilito ha diritto ad esercitare alle stesse condizioni dell'ordinario laddove riceva il mandato alla difesa di fiducia. Credo che siano coa piccolini, comunque, quelli che pongono il diniego... milano non lo pone, per es. | |
Da: SimonaB.0 | 11/04/2014 14:00:29 |
Lillolallo1 nel frattempo ti pongo io una domanda : Pensi che la sentenza Koller abbia lo stesso valore e le medesime ripercussioni di questa? Io non credo. La sentenza Koller non era esaustiva e non chiarificava i punti cruciali del dibattito come invece è successo almeno con il parere dell'Avv. Generale ( la sentenza la vedremo ma non credo possa essere più vaga, al massimo più specifica). Questo parere e si spera anche la futura sentenza mettono a tacere definitivamente le argomentazioni del CNF stabilendo che se anche la ragione del percorso all'estero fosse esclusivamente quella di eludere il la normativa italiana solo perchè più complicata rispetto ad un altra, questo, non può essere un motivo per respingere la domanda di stabilimento. Non mi risulta che questo punto, che è quello cruciale per il CNF sia stato discusso in questi termini nella sentenza Koller. E' ovvio che questo pone le basi affinche tutti noi, avendo la certezza che queste ragioni risulterebbero non sufficienti, in caso di diniego da parte del CNF ci muoveremmo immediatamente per fare ricorso. Ricorso che stando al suddetto parere, vinceremmo sicuramente, perchè il CNF dovrebbe quindi agire contrariamente a quanto stabilito dall'Unione Europea pur sapendo che questo non portebbe altro che cause perse, con conseguenti rimborsi, sanzioni etc...? Certo non c'è limite alla stupidità umana, ma penso che gli illustrissimi bembri del CNF facendosi due conti potrebbero senz'altro risparmiarsi tempo, fatica e soldi sapendo che non porterebbero a nessun risultato. | |
Da: SimonaB.0 | 11/04/2014 14:03:33 |
Grazie Common per la preziosa e precisa risposta. Ho finalmente chiarito il mio dubbio più "grave" sulla questione! | |
Da: aureliogio -banned!- | 11/04/2014 14:12:39 |
Non so perché non ci sia ma stai sicuro che è come dico io. | |
Da: common law | 11/04/2014 14:15:16 |
Prego Simona! :) Comunque l'Avv. Generale non ha mai detto che è consentito eludere la norma interna ha detto che è consentito usare la norma più favorevole a patto che non si verifichino queste condizioni: "84...la constatazione dell'esistenza di un abuso richiede, in primo luogo, un insieme di circostanze oggettive dalle quali risulti che, nonostante il rispetto formale delle condizioni previste dalla normativa dell'Unione, l'obiettivo perseguito da tale normativa non è stato raggiunto. Essa richiede, in secondo luogo, un elemento soggettivo che consiste nella volontà di ottenere un vantaggio derivante dalla normativa dell'Unione mediante la creazione artificiosa delle condizioni necessarie per il suo ottenimento " (Sentenza Starke) L'attività solo formale ed artificiosa per intenderci poi più dettagliatamente affrontata anni dopo con la sentenza Halifax. | |
Da: lillolallo1 | 11/04/2014 14:19:36 |
io non sono sicuro che sia come voi dite. il "tasso di volgarità" ha raggiunto il punto di non ritorno in troppi ambienti forensi.... davvero in alcuni ambiti è passata l'idea di essere al di sopra della legge. ho individuato solo io i contenuti sovversivi, delinquenziali e mafiosi di certi comunicati? | |
Da: common law | 11/04/2014 14:23:40 |
lillo.. per parafrasare Einstein :" solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana.. ma sull'universo nutro qualche dubbio". Per carità.. mai dire mai...ma sarebbe veramente una cosa da interrogazione parlamentare, a quel punto... Quanto ai comunicati, come vedi, il CNF ha imitato i suoi "rappresentanti" che intervenivano qui (alludo al tricheco svampito e compagni di merende)... si sono defilati e senza alcuno stile... | |
Da: abogado Ruggero De Ceglie | 11/04/2014 14:28:10 |
Ciao sono tornato! Scusate l'assenza. Ciao common! Devo sottolineare una cosa: non sento più quel belato "stritulo" e fastidioso di un certo agnello (alias todos Caballeros.. alias italoabogado asino...etc etc) ... Che succede: è Pasqua e se l'è data a gambe per salvarsi la pelle o è stanco di aver fatto l'ennesima figura di mxxxxxa???? | |
Da: aureliogio -banned!- | 11/04/2014 14:37:05 |
è una merda.... Agnello ed è nel posto che si merita, cioe una latrina | |
Da: Borja | 11/04/2014 14:59:00 |
Buon giorno a tutti,è da tempo che seguo il forum, mi sono laureato in giurisprudenza quest'estate (città nord-est) e avendo la ragazza spagnola ho deciso di trasferirmi in Spagna. Tra erasmus,eramus placement, e altri periodi più o meno lunghi sono quasi tre anni che vivo in Spagna. Ad ottobre ho iniziato il Master en Abogacía presso un'università (pubblica!) e in collaborazione con l'Ilustre Colegio della città. A luglio sosterrò la prueba de aptitud per la omologazione della laurea, a dicembre 2014 dovrei finire il master e nei primi mesi del 2015 dovrei sostenere l'esame di abilitazione. Premesso che non ho ancora deciso cosa farò dopo, visto che qua in Spagna avrei l'opportunità di lavorare in un importante studio legale, avrei dei dubbi che spero possiate risolvere. Nel caso decidessi di tornare in Italia come abogado i dubbi sono sostanzialmente due: - Ho notato nel sito web del COA della mia città che non ci sono avvocati stabiliti iscritti all'albo, inoltre nella pagina web del COA non ci sono moduli o formulari relativi allo stabilimento, motivo per cui credo che non sarà facile ottenere l'iscrizione. Nel caso in cui decida di stabilirmi in italia, credete che dopo la sentenza della Corte e visto il mio percorso di abilitazione (master più esame di stato) il comportamento del COA cambierà? -Se scegliessi la strada del riconoscimento e dell'esame al CNF, si potrebbe applicare l'art. 2 del decreto legislativo 206/2007, secondo il quale "se il richiedente è in possesso di titolo professionale conseguito a seguito di percorso formativo analogo a quello richiesto dall'ordinamento italiano, l'esame consiste nell'unica prova orale"? Nei vari decreti di riconoscimento pubblicati dal Ministero della Giustizia scrive che "il riferimento al "percorso formativo analogo" debba essere interpretato nel senso che la limitazione alla sola prova attitudinale orale debba essere applicata solo nel caso di piena corrispondenza del percorso formativo acquisito dal richiedente rispetto a quello previsto dal nostro ordinamento, attualmente basato sui tre presupposti fondamentali della laurea, del periodo di tirocinio e del superamento dell'esame di abilitazione". In base questi tre presupposti, una volta ottenuta l'omologación, concluso il periodo di tirocinio formativo (master) e superato l'esame di abilitazione, dovrebbe applicarsi l'art 2, no :) ? Grazie a chi vorrà rispondermi :) | |
Da: common law | 11/04/2014 15:38:54 |
Ciao Borja 1) non vedo come possano negarti l'iscrizione... 2)Se non hai fatto il tirocinio non credo che causa il master ti esentino dallo scritto. L'Italia per "percorso analogo" è molto severa. E' solo la mia opinione naturalmente... sul sito del ministero ci sono i numeri per contattarli per informazioni. Potresti provare. | |
Da: MR.Help | 11/04/2014 15:59:32 |
Ciao Common: hai detto "Rimane il diniego quando vi è notizia di reato... com'è per tutti quanti avvocati compresi.". perfetto, proprio questo volevo dire. L'inciso dell'Avv. Generale credo proprio riguardi questo. | |
Da: lii03 | 11/04/2014 16:13:11 |
Al ministero danno una prova scritta solo se hai fatto la compiuta pratica dei 18 mesi in Italia, altrimenti ti appioppano due prove scritte. Certo, ciò non toglie che puoi proporre la tua esperienza formativa. Io avevo chiesto lo sconto di una prova perché in possesso del diploma di suola forense specializzata SSPL, ma non c'è stato niente da fare, la conferenza dei servizi si attiene alle direttive.. | |
Da: lii03 | 11/04/2014 16:14:41 |
errata corrige: scuola | |
Da: common law | 11/04/2014 16:34:03 |
@ Help mah.. vedi.. una volta che si dichiara ineludibile l'art. 3 tutto il resto sono voli pindarici. L'art. 3 è una norma-elenco e non può essere interpretata a come più piace.. peraltro la Corte già disse che l'art. 3 è posto a presidio della garanzia dell'uniformità di comportamento tra Stati (Sentenza Wilson citata da Wahl). In sostanza Wahl ha detto: fatti salvi i principi sull'abuso del diritto come canonizzati nella sentenza Starke e Halifax (espressamente richiamate dall'Avv. Generale) laddove un cittadino europeo utilizzi la norma più favorevole per ottenere l'abilitazione in un certo stato e decida di STABILIRSI in altro Stato, pur se quello di cittadinanza, chiedendo non di diventare nel caso italiano "avvocato" ma di esercitare con il titolo di "abogado" se l'attività posta in essere non è solo formale ovvero costituisca reato in che modo compromette i valori vantati dal CNF? come si è detto un milione di volte abogado non è eguale ad avvocato e viceversa quindi l'art. 3 circa lo stabilimento non può essere eluso. Francamente io non riesco a capacitarmi dell'ingenuità dimostrata dal Cnf... dovevano giocarsela molto meglio e non tentare di colpire tutti gli stabiliti/stabilendi indiscriminatamente... una loro vittoria sarebbe stato dire che la direttiva e di conseguenza lo stabilimento, nei fatti, non esisteva più...per tacere della discriminazione secondo la cittadinanza. | |
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