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Esame avvocato Spagna
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Da: TANGO2 09/02/2014 09:48:03
Stimato Erebus buon giorno....
Io non  Ho detto di fare ......ho solo detto se ben leggi....
......sarebbe interessante...........
Vedo che la tua opinione e' nettamente diversa e non posso che prenderne atto...parlare addirittura di inibente DIPLOMATICO.....pare eccessivo....
Buona domenica

Da: erebus  09/02/2014 09:55:45
Qui è tutto eccessivo purtroppo... Non è necessario, anche se qui siamo senza faccia, benché registrati, rivolgersi al collega, xché questo siamo, dicendo se ben leggi, basta ribadire senza queste affermazioni di gusto, oggettivamente è chiuso lì. Evitiamo x favore di problemi c'è ne sono già abbastanza x crearceli anche tra avatar.

Da: erebus  09/02/2014 09:59:14
Scusate errori ma sto scrivendo da cel

Da: pasajero  -banned!- 09/02/2014 10:03:04

- Messaggio eliminato -

Da: vomero 09/02/2014 10:34:36
il CNF si fa forte solo degli autogoal degli abogados che consistono in
aver reso pubbliche determinate modalità di omologazione  e iscrizione
non aver provveduto a adottare adeguate difese

il perché lo sapete voi

Da: vomero 09/02/2014 10:37:19
sulla questione di modalità di omologazione e iscrizione forse la colpa è da addebitare alle società più che ai singoli

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Da: common law 09/02/2014 10:41:49

il CNF può solo farsi la reclame attraverso gli spot come quello che si trova nel suo sito...

l'incidente diplomatico può essere solo mediante una istituzione di governo... nel caso di specie dovrebbe essere coinvolto il ministero...e voglio proprio vedere il giorno in cui il ministero avalla cose del genere (lo spot ad emulazione del gabibbo dei poveri).

Il ministero, quando approvò la riforma, neppure convocò i rappresentanti del CNF... ricordo ancora i comunicati e le lettere varie dai toni rosiconi del suddetto consiglio.

Credete che chi sia e cosa foglia fare nonchè dove voglia andare a parare il cnf sia oscuro all'estero?
Si limitano a riderci dietro...

Che l'Italia, paese principe in tema di corruzione, che ha per scopo la vessazione dei propri cittadini possa creare alcunchè fa sorridere solo a pensarlo.

Speriamo in una sentenza a breve, il più breve tempo possibile...io credo fermamente nell'onestà intellettuale, nella  preparazione giuridica e nella consapevolezza di chi realmente sia il cnf dei giudici alla UE.

E' l'Unione Europea, i suoi principi di globalizzazione ed abiura di ogni discrimen e di ogni casta che saranno, per noi, la miglior difesa. Non ha più di tanta importanza il resto.

io ci credo in questi principi pur se afflitta dalla sfortuna di essere nata sotto il marchio della cittadinanza italiana.

Da: vomero 09/02/2014 10:55:52
scusa ma non è coinvolto il governo? C'è una procedura di preinfrazione

Da: Statute Law  09/02/2014 11:13:22
Buon giorno, ciao Common:

mi scuso da subito perché scrivo con tel e a volte scrivo di getto

mi spiegate cosa c'entra la Spagna ovvero le varie autorità spagnole?

ci hanno dato asilo ma sono sicuro che tutto quello che sta accadendo nn lo volevano e nn lo vogliono

qualcuno parla di diplomazia, ma scusate la Spagna ha mai avuto problemi con i suoi avvocati considerate le vecchie modalità di abilitazione? credo di no

ci stiamo facendo prendere dallo sconforto e così diamo solo il fianco a certi soggetti che sanno di vecchio decrepito e obsoleto regio decreto e piccolo orticello

credo che la Spagna e le sue autorità nn debbano dare alcuna giustificazione sulle modalità di abilitazione ma le debbano dare le nostre autorità e nella fattispecie il CNF italiano che ha permesso lo stabilimento di gente che nn ne aveva i requisiti

poi come ho già detto si è cercato e si cerca di fare un unico calderone ( fa molto comodo a tutti fare un'ammucchiata)

io nn credo che l'art. 3  in parola possa essere disatteso solo da uno stato dei 26 dell'Unione
ho fiducia nella Cge perche ben conosce le dinamiche italiane e quelle degli esami spagnoli in terra italica in itagliano...nn scherziamo!

nn facciamoci prendere dallo sconforto, chi ha fatto un percorso regolar nn deve temere nulla

Saluti

Da: lii03 09/02/2014 11:21:09
Sul punto dell'abuso del diritto, la Corte si è già espressa.

Esso si verifica quando si ottiene lo stesso risultato eludendo la legislazione del Paese, in cui si dovrebbe ottenere quel risultato, con un passaggio meramente burocratico.

Ora nel caso di specie, non vi è un mero passaggio burocratico, ma bensì, vi è un'ulteriore prova di omologazione, con esami, presso università riconosciute in Spagna.

Anche l'iscrizione come stabilito viene effettuata in una sez. dell'Albo e non nell'Albo che vengono iscritti chi ha fatto un percorso in base alla legislazione dello Stato ospitante.

Per l'iscrizione nella sez. stabiliti bisogna avere acquisito il titolo, quindi non vi è richiesto un'esperienza professionale che si formerà nel Paese ospitante, anche con il supporto dell'avv. di intesa.

Ora alla luce di tutto quanto dedotto, si fa fatica a parlare di abuso del diritto, solo per il fatto che la cittadinanza (in un ragionamento, evidentemente, a ritroso) sia quella (la stessa) del Paese in cui è prevista una legislazione con un percorso diverso per quel titolo.

L'unico punto sindacabile, nel caso  di specie, è una violazione della normativa di quel Paese d'origine in cui si è acquisito il titolo. Ma ciò implica che l'Organo, che ritiene violate alcune norme, chieda al Paese di origine, (magari con una richiesta di parere) o in alternativa alla Corte di Giustizia, solo ed esclusivamente, se quel passaggio sia corretto e non per questo, come inopinatamente ed a mio avviso, opportunisticamente, il CNF chiede di invalidare l'intero percorso.

Questa strumentale spregiudicatezza, dimostrata dal CNF, ci indica una sola cosa, che l'Italia è in mano a corporazioni che sono poco consone ai diritti dei cittadini e quindi contrari alla Costituzione del nostro Paese!

Da: Sardegna02  -banned!-09/02/2014 11:21:12

- Messaggio eliminato -

Da: lii03 09/02/2014 11:27:53
@ Sardegna02, stai parlando del riconoscimento titolo, che hanno prove attitudinali, in Spagna sono anche più difficili. Non c'entrano niente con il dirittio di stabilimento con l'intesa di un avvocato.

Da: lii03 09/02/2014 11:33:59
L'abolizione dell'art. 3 della direttiva.

Incredibile, avrebbero dovuto chiederlo al Consiglio o in alternativa al Parlamento.

Bisogna salvaguardare, ed è questa la richiesta del CNF, l'esame di Stato in cui migliaia di cittadini sono a scopiazzare nei bagni, dopo essere perquisiti come fossero delinquenti.

Senza parole......

Da: 100fuegos 09/02/2014 11:41:50
X Sardegna
Il riconoscimento esiste anche da noi. Bisogna sostenere degli esami presso il cnf. L'integrazione è una cosa diversa, si può chiedere alla fine dei 3 anni di stabilimento

Da: common law 09/02/2014 11:46:33

@ Sardegna02

la direttiva 98/5 riguarda nello specifico SOLO gli avvocati e non i professionisti in generale.
Ne consegue che no sussistono, nel caso di specie, spazi interpretativi oltre quelli già da tempo forniti dalla Corte.

Come ti dice lii03 stai facendo confusione con la direttiva sil riconoscimento del titolo (che è cosa molto diversa dallo stabilimento) che riguarda tutte le professioni.

@ vomero

si parlava di incidente diplomatico tra Spagna ed Italia e non sulla procedura di preinfrazione che riguarda la Ue ed uno Stato.
Tra Spagna e Italia non è coinvolto nessun governo...

Da: Sardegna02  -banned!-09/02/2014 11:56:13

- Messaggio eliminato -

Da: Sardegna02  -banned!-09/02/2014 12:22:16

- Messaggio eliminato -

Da: common law 09/02/2014 12:26:11

@ Sardegna02

scusami Sardegna, ma non comprendo una cosa di quel che affermi; tu dici, in riferimento allo stabilimento:
"a riprova del fatto che liberta' di stabilimento e circolazione non vuol dire 'mi abilito in un qualsiasi stato, ed un minuto dopo posso patrocinare dianzi a qualsiasi Tribunale di qualsiasi paese dell'unione xke' e' un mio diritto..... purtroppo e' molto piu' complicato!!!! Sappiamo tutti benissimo che la Ratio della direttiva e' un altra!! "

Ora, a me risulta che la ratio della direttiva che, ripeto, è diretta ai soli avvocati, sia esplicitamente espressa nei suoi "considerando" che, expressis verbis, dicono il contrario di quel che affermi tu.
I considerando della direttiva costituiscono, appunto, l'esplicitazione degli scopi della direttiva stessa.
Mi potresti spiegare dove hai trovato, normativamente, la ratio di cui parli tu? O anche a livello giurisprudenziale, se credi..

Da: common law 09/02/2014 12:28:30

ho letto ora il tuo secondo intervento..

Io non faccio collage di pezzi di direttive o giurisprudenziali che fanno più comodo, ma cito la direttiva nel suo intero specifica che regola la fattispecie nonchè la giurisprudenza che affronta nello specifico il tema.

Vorrei che anche tu mi citassi le fonti da cui trai le tue deduzioni per capire meglio a che alludi.

Da: Rostow 09/02/2014 12:30:47
@ ABOGADO Common Law

Quanto ci si diverte tutti insieme nel rileggere i tuoi posts, cara avv. stabilito..
Avresti "iniziato il percorso spagnolo ben prima della triplice bocciatura", e quindi "possiedi il titolo che hai ambito conseguire?"
Illustrami un istante: se agognavi tanto a divenire abogado, perché mai sottoporsi alla triplice umiliazione della steccatura all'orale? Masochismo gratuito?... 

Sostieni "che quando sei all'estero mi spaccio per nazionalità francese/spagnola/inglese a seconda dei casi": invece quando operi nel Tribunale di Milano -dove hai più volte detto di esercitare- ti spacci per italiana o sfoggi il tuo fluente spagnolo?..
Cara Common, forse i tuoi seguaci credono alle tue fantasiose storielle, ma io no...
Buona domenica Abogado, hi hi hi

Da: Sardegna02  -banned!-09/02/2014 12:51:53

- Messaggio eliminato -

Da: dock  09/02/2014 13:01:35
Common law. Apprezzo il tuo coraggio di voler conoscere subito la decisione..io visto l'iter molto faticato resolucion attesa 6 mesi ,credencial attesa 5 mesi..iscrizione in Spagna tortuosa sono capitata nei mesi master si master no 6 mesi anche qui  investimento monetario non alla mia portata stabilimento a settembre 2013  vigliaccamente preferisco mettere la testa sotto la sabbia..

Da: Statute Law  09/02/2014 13:08:08
@Rostiw

tu che dici di essere un ordinario mi spieghi perché il CNF nn ha mai allertato le autorità italiane e spagnole sul comportamento di diverse agenzie e di alcune universita private spagnole? ... Ma sul serio investendo della cosa anche le Procure...

te lo dico io perché faceva comodo ( per nn dire altro) a qualcuno quel mercimonio di omologazioni e seguente stabilimento

Da: Svemir 09/02/2014 14:00:54
Buongiorno, scusate però, salvo la questione morale, ma se un università spagnola, sottoposta all'autorità del ministero ha avuto la possibilità di far fare gli esami in italiano in Italia ed il ministero conoscendo il fatto l'ha accettato, allora questo titolo è esattamente uguale a quello ottenuto in Spagna sostenendo gli esami lì. Se invece non ne era a conoscenza ed è vietato allora bisognerebbe prendere posizione nei confronti dell'università e di coloro che hanno sostenuto l'esame in tale modo. Inoltre mi sembra che l'articolo tre non faccia menzione di svolgimento della pratica nel Paese dove si è ottenuta l'abilitazione professionale. Non capisco come si faccia a sostenere l'abuso di diritto su quali basi. Se così fosse bisognerebbe che tutti i paesi avessero lo stesso modo per rilasciare le abilitazioni professionali se no ci sarà sempre abuso di diritto perché ci sarà un paese nel quale l'abilitazione sarà più facile. Sbaglio nel mio ragionamento ?

Da: Sardegna02  -banned!-09/02/2014 14:16:52

- Messaggio eliminato -

Da: pasajero  -banned!- 09/02/2014 14:29:04

- Messaggio eliminato -

Da: common law 09/02/2014 14:39:38

@ Sardegna02

i considerando che hai citato non riguardano in alcun modo il previo esercizio della professione nel paese d'origine prima della richiesta di stabilimento in altro Stato membro.

A ciò, infatti, risponde il PRIMO considrando che stabilisce:
"a norma dell'articolo 3, lettera c) del trattato, l'eliminazione fra gli Stati membri degli ostacoli alla libera circolazione delle persone e dei servizi costituisce uno degli obiettivi della Comunità; che, per i cittadini degli Stati membri, essa comporta, in particolare, la facoltà di esercitare, nell'ambito di un rapporto di lavoro autonomo o subordinato, una professione in uno Stato membro diverso da quello in cui essi hanno acquisito le loro QUALIFICHE professionali"

Interrogata sulla vincolatività dei requisiti di cui all'art. 3 dirett (presentazione del certificato d'iscrizione presso il Paese d'origine) e null'altro la Corte ha risposto che:
"abbia effettuato la completa armonizzazione dei requisiti preliminari richiesti ai fini dell'esercizio del diritto conferito dalla direttiva stessa» , ritiene che «la presentazione all'autorità competente dello Stato membro ospitante di un certificato di iscrizione presso l'autorità competente dello Stato membro d'origine risulta, in tal modo, l'unico requisito cui deve essere subordinata l'iscrizione dell'interessato nello Stato membro ospitante".

Il secondo considerando che tu citi dichiara appunto, che stabilimento non è riconoscimento (salvaguardate le norme interne del paese ospitante per l'accesso alla professione - e cioè come ordinario). Vuol dire che uno stabilito non è un ordinario del paese ospitante e quindi le norme interne di quel paese non sono state violate.

il 5 considerando che tu citi non fa altro che richiamare lo scopo del trattato e cioè la necessità di globalizzazione; infatti tu non citi la parte essenziale del 5 considerando dove:
"considerando che un'azione comunitaria in materia è giustificata non solo perché rispetto al sistema generale di riconoscimento offre agli avvocati un metodo più semplice che consente loro di integrarsi nella professione di uno Stato membro ospitante, ma anche perché, dando agli avvocati la possibilità di esercitare stabilmente con il loro TITOLO professionale d'origine in uno Stato membro ospitante risponde etc..." si sta parlando di globalizzazione... non di previa pratica all'estero ma esclusivamente di un previo TITOLO conseguito in altro Paese.

Tu continui ad affermare quel che sostiene il CNF ossia che uno "migra" per poi tornare ad esercitare etc... ma così sarebbe se lo stabilimento fosse riconoscimento e lo stabilito fosse eguale all'ordinario. Noi esercitiamo come Abogados.. non come avvocati quindi non vi è equivalenza.

@ Rostow

sei una fonte di espiazione, egregio "ordinario" (ma de che.. se sei un praticante rosicone è grasso che cola)...
visto che sei tanto curioso annotati che io ho sostenuto l'esame in italiano perchè ho la laurea italiana e quindi perchè no... ma senza mai contarci troppo.
Divenni abogado prima di sostenere il terzo orale (a proposito ma come mai in Italia si dice che è così arduo lo scritto? mah..)

Che lingua parlo in tribunale? ah.. dipende.. a volte pure il napoletano visto che non è infrequente che i giudici adottino questo idioma...circa lo spagnolo, sai, sarebbe difficile farsi comprendere qui... difficilmente i giudici ed i colleghi ordinari riescono a dire "Abogado" in modo corretto ed optano quasi tutti per "avvocato".

Rosticino, rassegnati... dato che, seppur nel tentativo di insultare, tu intervieni qui solo per parlare di Common Law, in questo, dimostri la tua inferiorità rispetto alla suddetta.
Io non sprecherei mai del tempo intervenendo in un forum od altrove per scrivere di te ed a te neppure per insultarti ;)

bye

Da: Sardegna02  -banned!-09/02/2014 14:57:47

- Messaggio eliminato -

Da: common law 09/02/2014 15:06:49

@ Sardegna02

... perdona.. ma che c'entra la sentenza Halifax???

in quel caso si trattava di una creazione di contratti piramidale tra controllate e controllante al solo scopo di evadere il fisco.
Nessuna reale prestazione fu mai eseguita. Halifax ha stipulato un contratto con una sua controllata al preciso scopo di recuperare le imposte...
Il soggetto passivo era solo fittiziamente debitore...

Si torna al concetto di condizione artificiosa, Sardegna, che, laddove l'azione è certificata da autorità di uno stato sovrano, non sussiste.

In altri termini vuol dire che dovrebbero contestare l'omologazione come fittizia, formale. Vallo a dire al ministero spagnolo che ha emesso titoli sulla base di elementi fittizi e non di esami realmente sostenuti...

Da: common law 09/02/2014 15:13:33

@ sardegna

ma no.. io non voglio dire che sostieni il cnf.. ma che quella è l'argomentazione del cnf.

tu  dici:
"Si parla di circolazione di professionisti (gia' abilitati!!!) ... non di studenti che circolano solo per abilitarsi e tornare indietro!!!!"

No.. si parla di:
"nell'ambito di un rapporto di lavoro autonomo o subordinato, una professione in uno Stato membro diverso da quello in cui essi hanno acquisito le loro qualifiche professionali;" (primo considerando ed art. 1 direttiva"

dove hanno ACQUISITO le LORO QUALIFICHE professionali...
e che è la qualifica professionale? E' l'autorizzazione all'esercizio al patrocinio.

"2. Ai fini della presente direttiva, si intende per
a) avvocato, ogni persona, avente la cittadinanza di uno Stato membro, che sia abilitata ad esercitare le proprie attività professionali facendo uso di uno dei seguenti titoli professionali:.." Art. 1 n. 2 dirett.

se avesse diritto di cittadinanza la tua interpretazione non avrebbe più alcun senso l'art. 3 della direttiva, che impone, come esclusivo requisito, produrre il certificato d'iscrizione (titolo abilitante)

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