>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Esame avvocato Spagna
61277 messaggi, letto 962632 volte
 Discussione chiusa, non è possibile inserire altri messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum    


Su questo thread è assolutamente vietata la compravendita di quiz e dispense.
Qualsiasi messaggio postato in tal senso verrà immediatamente segnalato alla Guardia di Finanza.

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 1562, 1563, 1564, 1565, 1566, 1567, 1568, 1569, 1570, 1571, 1572, ..., 2038, 2039, 2040, 2041, 2042, 2043 - Successiva >>

Da: X per Lillovero05/02/2013 12:20:31
Non credo che in Spagna si sosterrà il master e l'esame di stato, visto che sono in corso proposte ed emandamenti alla legge di accesso alla professione.
In ogni caso, anche qualora si dovesse svolgere tutto l'iter, sarebbe comunque preferibile a quello italiano, aleatorio e massacrante.

Da: Carlos I05/02/2013 12:42:12
vabbè, diciamo che era un po' nell'aria. Io stesso ho spesso sostenuto che o la questione iberica andava a tramontare, oppure prima o poi qualcuno si sarebbe incavolato parecchio.
Quanto alla questione "se possono toccare i già stabiliti", secondo me sicuramente. Senza dubbio, soprattutto gli stabiliti "freschi". (proporzionalità). Ma è evidente che in caso di pronunciamento sfavorevole nessuno è salvo senz'altro, vecchio o giovane che sia.
Il mio pronostico inoltre non è favorevole perché i quesiti sono "chiusi" (e questo è un dato di fatto).
All'inevitabile è inutile opporsi 

Da: x CARLOS I05/02/2013 12:47:47
Secondo me  la questione sarà risolta favorevolmente, i quesiti chiusi non c'entrano nulla, non è che la CGUE non saprà come rispondere.
Si sta creando allarmismo a parer mio.
Sono tutti liberi di abilitarsi altrove, l'importante è che sia svolto tutto in materia regolare. Anzi, sentendo l'aria che gira, credo che nei prossimi anni la questione sarà risolta del tutto, senza problemi per gli stabiliti o integrandi.

Credo anche che il numero di nuovi avvocati, in virtù del calo di iscrizioni a legge e della nuova riforma che certo non verrà modificata, sarà destinato a decrescere nei prossimi anni.

Gli stabiliti non potranno essere toccati perchè hanno già superato il vaglio, mentre gli stabilendi potranno vedersi qualche ordine restìo all'iscrizione, ma in pochi anni, se non mesi, calerà definitivamente il sipario.


Da: xgiurisprudenzainlotta05/02/2013 12:56:15
http://www.corriere.it/economia/13_febbraio_05/avvocati-ricorso-cnf-corte-giustizia-ue_abf2f82e-6ee2-11e2-8e9f-4060dbd697f2.shtml

Da: xcommon law05/02/2013 13:00:31
informati se è vero che la possima settimana ci sarà un coa straordinario per decidere degli abogados dopo il rinvio del CNF.
Ciao

Da: common law 05/02/2013 13:09:04

@ Carlos I

il vero quesito del CNF è questo:
"se l'art. 3 della direttiva Direttiva 98/5/CE, così interpretato, debba ritenersi invalido alla luce dell'art. 4, paragrafo 2, TUE nella misura in cui consente l'elusione della disciplina di uno Stato membro che subordina l'accesso alla professione forense al superamento di un esame di Stato laddove la previsione di siffatto esame è disposta dalla Costituzione di detto Stato e fa parte dei principi fondamentali a tutela degli utenti delle attività professionali e della corretta amministrazione della giustizia."

E questo l'art. 3 direttiva 98/5/CE
"Iscrizione presso l'autorità competente
1. L'avvocato che intende esercitare in uno Stato membro diverso da quello nel quale ha acquisito la sua qualifica professionale deve iscriversi presso l'autorità competente di detto Stato membro.
2. L'autorità competente dello Stato membro ospitante procede all'iscrizione dell'avvocato su presentazione del documento attestante l'iscrizione di questi presso la corrispondente autorità competente dello Stato membro di origine. Essa può esigere che l'attestato dell'autorità competente dello Stato membro di origine non sia stato rilasciato prima dei tre mesi precedenti la sua presentazione. Essa dà comunicazione dell'iscrizione all'autorità competente dello Stato membro di origine.
3. Ai fini dell'applicazione del paragrafo 1:
- nel Regno Unito e in Irlanda, gli avvocati, che esercitano con un titolo professionale diverso da quelli del Regno Unito e dell'Irlanda si iscrivono presso l'autorità competente per la professione di "barrister" o di "advocate", oppure presso l'autorità competente per la professione di "solicitor".
- nel Regno Unito, l'autorità competente per un "barrister" irlandese è quella competente per la professione di "barrister" o di "advocate" e per un "solicitor" irlandese è quella competente per la professione di "solicitor".
- in Irlanda, l'autorità competente per un "barrister" o un "advocate" del Regno Unito è quella competente per la professione di "barrister" e per un "solicitor" del Regno Unito quella competente per la professione di "solicitor"."

Dimmi tu se la Corte Europea potrà dire che, per l'Italia, è invalido. Non ne ha neppure i poteri.
Inoltre, questo NON è un quesito chiuso.

Circa i già stabiliti il vaglio è già stato fatto. Ma tutto questo non si renderà necessario.

@ x common law

una sessione straordinaria del consiglio?
tutto può essere... a mio avviso emaneranno una comunicazione circa le nuove istanze che saranno sospese sino alla decisione dell'Europa.

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: xxxx05/02/2013 13:11:34
ah, non dobbiamo allarmarci. Ma stai fuori. Se esce come di certo sarà una pronuncia che comunque andrà a condannare certi tipi di percorsi, mi spieghi quale sarà il comportamento del CNF, te lo dico io. Tutti fuori.
Io e chiedo venia, sono stato il primo a definire troppo presto terrorista chi diceva occhio fate la tre giorni. Ora mi rendo conto che alla fine chi versamente ci ha rovinato sono i leoni da forum. Tutto bene, bla bla e bla. Ecco il risultato andrò con uno studio avviato a chiedere a un avvocatucolo di farmi da prestamone. Poi c'è un altro fatto di cui i leoni non parlano. Da oggi in poi che facciamo. Di certo non si può più prendere una pratica sapendo che c'è in sospeso una simile decisione. E' scorretto non solo a livello deontologico. Quindi a questo punto per non rischiare annullamenti devo predere tutto congiuntamente all'avvocato.

Da: xxxx05/02/2013 13:14:17
xcommon. Qui si discute di abuso di diritto. Se la corte dice che nei casi sospetti si applica la cavallera, quello che hai postato sopra, come ben sai, vale meno della carta da wc usata....

Da: capito!05/02/2013 13:17:02
x xxxxxx
infatti, il problema non è la norma, ma l'uso eterodosso della stessa. Se c'è abuso di diritto sarà necesssario che ognuno di noi certifichi un percorso iberico degno di tale nome. In parole povere anni di lavoro in Spagna. Bene, a quel punto tanto vale abbandonare.

Da: DoLLoRRe05/02/2013 13:25:09
«No agli abogados, chiediamo più verifiche»
Ecco l'ultima crociata del Consiglio Forense
Lente sui giovani praticanti che acquisiscono il titolo all'estero per bypassare l'esame di Stato: «Verifiche sostanziali degli Ordini»

«No, nessun tentativo di resistenza degli Ordini professionali. Qui siamo per difendere il merito. Ma attenzione: se si ritiene l'esame di Stato (per diventare avvocato, ndr.) ormai inadeguato si cambi l'articolo 33 della Costituzione. Noi non ci opporremo, a patto che i corsi di laurea in giurisprudenza si trasformino in corsi di studio professionalizzanti (con annesso tirocinio durante gli anni di studio, ndr.) come avviene in Germania». Ubaldo Perfetti, vice-presidente del Consiglio Nazionale Forense chiarisce a Corriere.it l'ultima crociata del Cnf.

«IL RINVIO PREGIUDIZIALE» - L'organismo di rappresentanza dell'avvocatura ha deciso di inoltrare un "rinvio pregiudiziale" alla Corte di Giustizia Ue sull'articolo 3 della ormai vecchia direttiva europea 98/5, che è volta a facilitare la libera circolazione dei professionisti nei paesi membri dell'Unione. Dice Perfetti che il Cnf (in qualità di giudice speciale delle impugnazioni sollevate in contrasto alle decisioni dei consigli "circondariali") ha deciso di sollevare la questione degli "abogados" alla Corte Ue per stabilire se si tratta di un abuso di diritto quello dei giovani praticanti che si recano oltreconfine per acquisire il titolo di avvocato senza superare l'esame di abilitazione in Italia, iscrivendosi così per tre anni nell'elenco degli "Avvocati Stabiliti" dell'Ordine fino alla perfetta equiparazione con gli avvocati di casa nostra: «Ci chiediamo se è una lesione della concorrenza nei confronti degli omologhi italiani che invece superano l'iter previsto dal nostro ordinamento per l'accesso alla professione», dice Perfetti.

LE VERIFICHE - La questione verte tutta intorno alla possibilità da parte degli Ordini provinciali di poter fare una verifica (sostanziale, non solo formale) sui requisiti portati dai giovani avvocati spagnoli, ma di cittadinanza italiana, all'atto dell'iscrizione all'albo: «Con questo ricorso - spiega Perfetti - chiediamo alla Ue se possiamo arrogarci il diritto (discrezionale, ndr.) di chiedere a un giovane se ha mai sostenuto una causa a Madrid, oppure domandargli dove ha svolto il tirocinio. Quello che vogliamo contrastare è questa pratica fittizia di recarsi in Spagna. Che ha generato in questi anni un indotto di tutto rispetto, ma distorsivo della concorrenza», rincara Perfetti. «Nessuna preclusione nei confronti dell'avvocato residente all'estero che voglia esercitare la professione da noi, ma deve essere dimostrabile la sua buona fede. Per questo chiediamo alla corte Ue di esprimersi», aggiunge.

L'ESAME DI STATO - Argomento caldo. Molto. Soprattutto se riguarda migliaia di giovani in tutta Italia. Alle prese con un esame di Stato che a Roma (ad esempio) somiglia più alle forche caudine che a un test per misurare le competenze dei futuri avvocati. Eppure al netto delle difficoltà di chi dopo gli anni di studio all'università, i successivi due di tirocinio e appunto il temutissimo esame di Stato la questione - secondo il Consiglio Nazionale Forense - è un'altra. E investe il terreno (scivoloso) del merito e della concorrenza, proprio in un ceto professionale percepito dall'opinione pubblica come tra i più attivi in Parlamento per la sua folta rappresentanza.

LE SOCIETA' MULTI-PROFESSIONALI - Giudicato (e anche l'ultima riforma forense approvata sul rush finale della legislatura testimonierebbe il suo alto potere persuasivo) come una lobby tesa a difendere più che altro l'esistente. Come conferma Dario Greco, presidente di Aiga (associazione italiana giovani avvocati) che parla di una «profonda convinzione per le società multi-professionali che aprirebbero di fatto il mercato», invece bocciati dall'ultima riforma. Ma anche il rappresentante dei giovani professionisti del foro accoglie con positività il ricorso del Consiglio Nazionale Forense «se valorizza il merito e contrasta chi vuole fare il furbetto». Per capire la sottile differenza tra buona fede e dolo stavolta ci pensa l'Unione Europea.

Da: lillovero loriginale05/02/2013 13:32:45
se questa marmaglia anticoncorrenziale otterrà una risposta anche solo dubitativa dagli organismi comunitari sarà un dramma... faranno di tutto per eliminare la concorrenza

Da: Carlos I05/02/2013 13:33:22
quello è il secondo.
Il primo quesito è un po' tipo "se c'è abuso possiamo opporci agli stabilendi"?
Mi pare proprio un quesito chiuso. Tuttavia è il quesito posto,  è così.
COMUNQUE, a prescindere, sapevamo che se il rilievo mediatico, numerico ed economico della questione non fosse diminuito, il problema sarebbe scoppiato. Lo sapevo io, lo sapevamo noi.
 

Da: x common05/02/2013 13:38:35
Per essere uniti serve una posizione comune, cosa che purtroppo non c'e'.

Da: lillovero loriginale05/02/2013 13:40:03
se non vengono colpite le agenzie e le omologazioni facili e se i mafiosi non vengono esplulsi dal cnf, dai congili dell'ordine e dall'avvocatura in generale il problema non sarà risolto :)

Da: Velazquez05/02/2013 13:46:46
La direttiva parla chiaro, chi vuole esercitare in un paese membro deve iscriversi nella sezione speciale di tale stato. Altri requisiti non ci sono. Dimostrare un periodo di lavoro in Spagna o altri paesi membri, non è contemplato.
Il CNF può opporsi agli abusi? Certo, e tutti si augurano che lo facciano.
Ma cosa vuol dire abuso? Ad esempio chi ha conseguito esame in Italia senza commissione spagnola o rumena ecc....
L'Italia non può sindacare le modalità di accesso alla professione di uno stato membro.
Il CNF dice questo.
L'abuso non esiste quando si esercita un diritto.
Se la risposta fosse negativa, non solo si disapplicherebbe di fatto la direttiva sullo stabilimento, ma cadrebbe una delle colonne portanti dell'U.E.
Chi ha fatto il percorso in regola, non ha nulla da temere.

Da: common law 05/02/2013 13:53:05

@ Carlos I

il primo quesito è del tenore: io sono il giudice: se ho a che fare con un amicida posso condannarlo" ?  E' ridicolo... e non credo che la Corte abbia voglia di farsi pigliare per i fondelli...

Comunque, per stabilire quali siano, a loro avviso, gli elementi oggettivi han chiesto alla Corte di abrogare l'art. 3 della direttiva.
Non ne ha neppure i poteri.
Ne segue che una decisione che risponde sì al primo quesito ma no al secondo è del tutto inutile ai loro illeciti scopi.

Sempre che la Corte non dia una risposta ai limiti dell'offensivo visto il palese tentativo di prenderla per...
Agli altri che, invece di ragionare in diritto, sbragano dicendo di cause future (per i già stabiliti!!) da non assumere o di "casi sospetti" in presenza di pure illazioni dico: lasciate la professione...non fa per voi.
Un legale deve saper SEMPRE ragionare in punto di diritto.
Diversamente opinando si arriverebbe a consentire, con questi atteggiamenti, ogni tipo di abuso vero e prevaricazione...neppure fossimo nel medioevo.

@ x common

è vero... non c'è. E' stato e sarà sempre il guaio fin dall'inizio...

Da: Rosica05/02/2013 13:57:35
Common,
è inutile discutere di diritto. Alla fine, su questo forum, sono rimasti solo in tre-quattro persone che discutono di leggi, per l'appunto.
Il CNF conduce una battaglia su due fronti, con le consuete armi. Da una parte inasprisce fuori di misura l'accesso alla professione, dimenticando che, come ben sopra scritto, in futuro si potranno aprire altre vie in Europa.
In Inghlterra, ad esempio, per esercitare come solicitor basta frequantare un corso non troppo impegnativo.  L'arma, pertanto, risulta già in partenza essere spuntata.
Dall'altro lato terrorizza gli stabilendi con delle argomentazioni che presentano numerose falle di diritto.
L'argomento principe è che l'abogado ritorni in patria esercitando come un avvocato. Niente di più errato: lo stabilito esercita si, ma con delle limitazioni che non possono renderlo uguale ad un ordinario. Di qui, a mio parere, si può dedurre una grossa falla nel ragionamento del CNF.
Perdona, ma avendo a che fare con il diritto del lavoro (ed in particolare di contratti a termine) ho ben potuto notare come la Corte difende a spada tratta i principi dell'UE, come quello della libera circolazione del professionista all'interno dell'Unione stessa.
Temo che il CNF non cerchi solo di ritardare l'antitrust, ma che, come sempre, i comporti come un bullo da paese.

Da: x velazquez05/02/2013 13:57:56
Non so cosa abbia in testa il CNF, pero' la domanda contro l'abogado di Tenerife e' fatta al solo scopo di colpire tutti gli abogados di nazionalita' italiana, ed in caso di sentenza negativa non sarebbe piu' al sicuro nemmeno Tortorici il quanto la CGCE e' il massimo organo giudicante in Europa.

@ common
Non eri tu che dicevi che solo dei pazzi avrebbero  adito alla CGCE dopo la cassazione, qualcuno te lo aveva detto che lo avrebbero fatto... tu naturalmente gli avevi risposto piccata.......eccoti servita.

Da: Rosica05/02/2013 14:01:50
Beh, bisogna veder come gli rispoderà la Corte. L'italia è stata più volte sanzionata per la sua tendenza a trasgredire le norme comunitarie.
Si faranno quattro risate...

Da: lii03 05/02/2013 14:09:00
Io dico, che è bene considerare che con queste corporazioni neofasciste, magari finanziati da Stato estero, con tendenze neofasciste che vuole sperimentare in italia un controllo, apparentemente democreatico delle popolazioni, tutto è possibile, anche il ritorno di un novello medioevo. L'unica è confidare nell'Europa, che ha sempre rigettato tali posizioni.

Da: x common05/02/2013 14:12:11
Non e' che  i nostro collega abogado possa richiedere alla Corte di effettuare il procedimento in spagnolo?
Non e' che si possa intervenire ad adiuvandum?

Da: pro integrandi05/02/2013 14:12:58
comunque vada sarà uno successo leggere come i giuristi stranieri si dimostreranno disponibilii ad accogliere i loro somari trasformatisi in torelli con toga e parruccone

Da: x pro integrandi05/02/2013 14:19:20
E se la CGCE dicesse ai ricorrenti magari in modo educato ma fermo: "tornate a studiare".

Da: retroattività sentenza CGUE05/02/2013 14:23:00
Soltanto in via eccezionale la Corte di
giustizia potrebbe essere indotta, in
base ad un principio generale di certezza del diritto, inerente all'ordinamento giuridico comunitario, e tenuto
conto dei gravi sconvolgimenti che la
sua sentenza potrebbe provocare per il
passato nei rapporti giuridici stabiliti
in buona fede, a limitare la possibilità
degli interessati di far valere la disposizione così interpretata per rimettere
in questione tali rapporti giuridici.

Da: NOVANTA05/02/2013 14:25:14
IL NUMERO DELLA PAURA DEGLI ABBROCCATOS!!!!wahahahahahahahahahaHAHAHAHAHAHAHQHQHAHAHAHAHAHAHHAAA

Da: Abogado Madrid05/02/2013 14:26:33
La maestrina questa volta ha motivato bene... Non capisco solo perché non aveva aderito in altri tempi alla mia tesi, ovvero Dell abuso di diritto rivolto solo a coloro che effettuano una MERA  duplice iscrizione, ripresa dal combinato koller/cavallera:

Comunque sia non pare esserci dubbio alcuno, il cnf naviga nel buio, unico enigma, ma possibile che il medesimo sia così impreparato?

Penso che la finalità sia diversa da quella che si palesa... Mi auguro che non salti fuori un coniglio dal cilindro... Unica garanzia è' la corte europea poi ma dire mai.

In ogni modo siamo ancora sotto inchiesta; il problema che se la corte ci darà ragione il cnf continuerà a non essere convinto, per converso se darà ragione al cnf, quest ultimo di colpo griderà che non si può andare contro la pronuncia della corte europea!!!

Ritengo che la colpa sia anche un po' nostra, a non aver fatto nulla per aver una maggior e più autorevole rappresentatività, nonostante che ci siamo i numeri,

Da: 9905/02/2013 14:28:45
il tuo numero fatto cento.

Da: Carlos I05/02/2013 14:33:38
Non sarebbe la prima volta che la corte torna -un po'- sulle sue opinioni
Su quello che dirà la corte, intendo, non ho una previsione positiva.
Lo dicevamo da tempo: alcuni di noi si sono cercati una professione alternativa, altri hanno dato l'esame etc.
Che si pensava che avrebbero tollerato invasioni di stabiliti senza colpo ferire? Ma via

Da: x abogado Madrid05/02/2013 14:34:22
Si e' colpa a chi dava dell'agente  a chiunque  mettesse  in guardia di cose che sarebbero comunque accadute, prima o poi.
Meglio nascondere la testa sotto la sabbia , vero Carlos I?

Da: Velazquez05/02/2013 14:36:29
E' vero che il CNF ha voluto colpire l'abogado di Tenerife per colpirli tutti, ma è anche vero che se la Corte si conformerà alla direttiva, nonchè ai precedenti giurisprudenziali, si chiuderà definitivamente la questione.
Peraltro, secondo me, il ricorso è anche inammissibile poichè la Corte si è già pronunciata sul punto.

Il CNF potrebbe e dovrebbe colpire solo gli abogados dai percorsi irregolari. Altri requisiti non sono richiesti, né tantomeno quello dell'esercizio della professione in paese membro.

L'unica soluzione e mettere il numero chiuso all'università, così da diminuire il numero.

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 1562, 1563, 1564, 1565, 1566, 1567, 1568, 1569, 1570, 1571, 1572, ..., 2038, 2039, 2040, 2041, 2042, 2043 - Successiva >>


Torna al forum