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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
10148 messaggi

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Da: 1200 euro?06/08/2016 09:25:40
E' già oro colato.
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Da: prove di lecchinaggio forense07/08/2016 18:36:42
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/05/scontro-treni-in-puglia-in-una-foto-lavvocato-di-un-indagato-bacia-il-piede-alla-pm-csm-esamina-il-caso/2958685/

Scontro treni in Puglia, avvocato di un indagato "bacia" il piede alla pm. Csm esamina il caso
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Da: rischi del mestiere07/08/2016 21:25:11
Usa, condannato per molestie sessuali accoltella il procuratore nell'aula del tribunale

Joshua Harding, un 35enne sotto processo con l'accusa di molestie sessuali nei confronti di due bambini aggrediti in un cimitero, mentre era nell'aula del tribunale di Lansing (la capitale del Michigan, Usa) per ascoltare il verdetto emesso dalla giura, subito dopo aver sentito di essere stato condannato, si è scagliato contro il procuratore Jonathan Roth. Ha, quindi, estratto dalla manica della camicia un coltello e ha cercato di pugnalarlo. Solo grazie all'intervento di un agente, Harding è stato fermato. Il video dell'incidente - pubblicato dal Lansing State Journal - ha suscitato notevoli polemiche sul fronte della sicurezza. Lo sceriffo ha spiegato che nessuno si è accorto del coltello perché quando i detenuti vengono portati in tribunale direttamente dal carcere non passano sotto metal detector e body scanner. Ora Harding, oltre alla condanna per violenza sessuale, dovrà rispondere anche di aggressione tornando il prossimo mese in tribunale per il processo
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Da: riforma08/08/2016 14:21:00

Avvocati: l'elenco di tutte le novità e delle leggi approvate in questi mesi estivi
Nel mese di luglio e agosto sono entrati in vigore una serie di decreti favore dei professionisti del diritto: vediamo quali.
novità lavoro per legali di tutt'Italia
novità lavoro per legali di tutt'Italia
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In questi mesi estivi sono stati approntate una serie di misure nei confronti degli avvocati che incideranno direttamente o indirettamente sull'esercizio della professione. Altre novità sono invece contenute nel disegno di riforma del processo penale. Iniziamo quindi con quanto disposto dal testo di legge sulle intercettazioni che se dovesse essere approvato anche dalla Camera ( dopo l'OK al Senato) introduce una stretta sulle intercettazioni per evitare la diffusione delle conversazioni dal contenuto irrilevante.

Nello specifico infatti viene previsto che degli atti contenenti registrazioni di comunicazioni o conversazioni o telematiche informatiche ed altre intercettazioni non utilizzabili e custodite in archivi non può essere effettuata copia da parte del giudice e degli avvocati delle parti. È prevista però un eccezione ovvero nei casi in cui sia il giudice a ritenere rilevanti tali intercettazioni. In tali casi è possibile ottenere la trascrizione in forma peritale e copia degli atti. Il PM in relazione alla richiesta di giudizio immediato, può anche richiedere lo stralcio delle comunicazioni, conversazioni informatiche o telematiche inutilizzabili. Queste ultime inoltre non potranno essere oggetto di "trascrizione sommaria".
Giudici di Pace: ripristinate 51 sedi e in arrivo concorso per cancellieri

Un' altra buona notizia a favore degli avvocati è il ripristino di 51 uffici del #giudice di pace che erano stati soppressi, a seguito del DM della Giustizia sulla G.U. del 2 agosto 2016. Gli Enti locali interessati hanno richiesto il mantenimento degli uffici del giudice di pace soppressi, anche con un accorpamento, con spese di funzionamento e di assunzione del personale amministrativo a loro carico.

Nel decreto in questione è stato indicato l'elenco di tutti gli uffici ripristinati o suddivisi per distretto di corte d'appello. È stato inoltre convertito in legge il decreto n. 117/2016 sul processo amministrativo telematico che posticipa la digitalizzazione degli atti del processo amministrativo al 1° gennaio 2017, mentre la sperimentazione può proseguire fino a fine anno. L'ennesima proroga stabilisce anche un bando per le assunzioni di 1000 nuovi cancellieri. Tale decreto infatti autorizza il ministero della giustizia ad assumere nuove risorse entro il prossimo 30 agosto. Tali assunzioni verranno realizzate  nel triennio 2016-2018 per compensare appunto la carenza di organico.

Le modalità di assunzione avverranno sia con procedure di concorso pubbliche disciplinate con decreto dello stesso ministero, sia con lo scorrimento delle graduatorie. Altre 366 unità di personale amministrativo verranno inserite con le procedure di mobilità. Il ministro della giustizia Orlando ha infatti previsto uno stanziamento di un miliardo e 600 milioni di euro, che porterà ad assumere 4000 persone.
Compensazione crediti e casse previdenziali

Per risolvere il problema del ritardo nella corresponsione dei compensi gli avvocati tramite un decreto, avranno la possibilità di effettuare una compensazione per l'attività di gratuito patrocinio da essi prestata. La compensazione può essere attuata con ogni tassa, imposta maturati e non ancora saldata. Sono esclusi dalla compensazione i contributi previdenziali. La domanda può essere presentata dal 17 ottobre sino al 30 novembre, con la piattaforma elettronica di certificazione previsto dal ministero dell'Economia e delle Finanze. Per le Casse professionali previdenziali è prevista la possibilità di puntare su fondi di investimento. Le Casse non potranno dedicare al loro investimento più del 10% del fondo.
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Da: 08/08/2016 16:45:42
             
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Da: @ Domanda08/08/2016 19:49:28
Ho 31 anni, e guadagno circa 400 euro  al mese lorde, un disastro, spero di entrare in banca a Settembre
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Da: risposta08/08/2016 22:30:24
Io mi accontenterei anche di un posto di netturbino, con ferie, contributi e malattia pagate.
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Da: lotta per la ricchezza accumulata09/08/2016 08:09:28
da giustificare il ricorso alla Giustizia amministrativa" dichiarano gli avvocati Andrea Di Leo e Francesca Romana Correnti dello Studio SLCG, incaricati di assistere Roma Start up
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Da: lotta per la ricchezza accumulata09/08/2016 08:10:42

Roma Startup si costituisce contro i notai
L'associazione presieduta da Gianmarco Carnovale si oppone al ricorso presentato al Tar dal Notariato contro la possibilità per gli startupper di utilizzare la firma digitale per costituire la società. "Dimostreremo che la loro azione non ha un interesse tale da giustificare il ricorso alla giustizia amministrativa" dicono gli avvocati incaricati

Corporazioni e innovazione

Gianmarco CarnovaleGianmarco CarnovaleL'associazione Roma Startup ha deciso di costituirsi in opposizione al ricorso dei notai contro la norma che consente alle startup di ricorrere alla firma digitale per la costituzione della società.

Il 4 maggio il Consiglio nazionale del Notariato ha presentato ricorso contro il decreto legge 3/2015, articolo 4 comma 10 bis: si tratta del decreto ribattezzato Investment Compact e approvato il 24 marzo 2015, che, tra le altre cose, prevede la possibilità di costituire startup ricorrendo alla sola compilazione di un modulo standard "rinforzato" con firma digitale.

►Qui tutte le novità introdotte dall'Investment Compact

Possibilità che è diventata realtà dal 20 luglio scorso. Ma, proprio pochi giorni dopo quella data, è arrivata la doccia fredda per gli startupper: il ricorso al Tar dei notai, che dovrebbe essere preso in esame il prossimo 30 agosto

â–ºStartup e firma digitale, i notai ricorrono al Tar

La costituzione delle startup innovative online con la cancellazione della "gabella" al notaio, si legge in un comunicato diffuso oggi dall'Associazione presieduta da Gianmarco Carnovale, è una conquista di equità e modernità nei confronti di soggetti che sono per lo più "tentativi di impresa". Il ricorso al TAR del Notariato è pretestuoso, tutt'altro che disinteressato all'aspetto economico, e getta un'ombra sul tentativo dello Stato Italiano di accreditarsi internazionalmente come luogo favorevole alla nuova imprenditorialità. Roma Startup pertanto si costituisce ad opponendum nel procedimento.

Per accertare una cosa che con l'altra mano è gestita dallo Stato stesso, cioè l'identità, esistono strumenti innovativi già regolati dallo Stato come la firma digitale e lo SPID. Costituire online, quindi - prosegue la nota - dovrebbe essere possibile già oggi per qualsiasi genere di persona giuridica.

Ora però è particolarmente opportuno considerare questa modalità nel caso dell'identità di persone che registrano una specifica forma di società di capitali, che è la startup innovativa definita con la L.221/2012, cioè la forma italiana per la startup nel modello anglosassone, innovativa e ad alto potenziale, che nasce intorno ad un'idea e si sostiene nella crescita attraverso investitori: se è vero che un certo numero di startup che nasce tramite gli acceleratori si costituisce con investitori già in compagine, ed è naturale che  in tali casi le costituzioni avvengano usando avvocati e Notaio per regolare accordi complessi tra soci, è ben più ampio il caso delle startup che nascono ad opera di giovani o ricercatori con ridotti mezzi finanziari, che hanno bisogno di costituire la società per sancire accordi tra fondatori, proteggere la proprietà intellettuale, iniziare un lavoro sul prodotto basato sul lavoro gratuito dei soci, senza avere entrate e investitori all'orizzonte.

"Per evitare una batosta che dal Sud al Nord  varia tra 1500 a 2500 euro di spese notarili" dichiara Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup "molti neo-imprenditori cercano alternative e le trovano con costituzioni di imprese all'estero, che in molti casi sono gratuite o quasi. Queste soluzioni, se il loro giro d'affari nascerà e crescerà, comporteranno senz'altro di dover andare in seguito da un Notaio o uno studio legale per revisioni statutarie pagando cifre maggiori di quelle italiane. Ma in quel momento, essendoci del business o degli investitori, ci saranno i soldi per farlo serenamente, senza toglierli da altre voci di spesa o rischiare di buttarli. E' proprio questo lo schema che i Notai dovrebbero apprezzare: si tratta di non chiedere soldi che non ci sono e che non è necessario spendere all'atto della costituzione, ovvero attendere che un passaggio notarile divenga possibile e necessario a tempo debito". 

"Al di là delle singole questioni giuridiche di merito, tra le quali la tesi, strumentalmente sostenuta dal Consiglio del Notariato, secondo la quale il MiSE avrebbe escluso in toto la possibilità di costituire la s.r.l. tramite atto notarile, essendo al contrario fermo il principio di alternatività e libera scelta, cercheremo di evidenziare al TAR come l'intera azione dei notai non sia assistita da un interesse tale da giustificare il ricorso alla Giustizia amministrativa" dichiarano gli avvocati Andrea Di Leo e Francesca Romana Correnti dello Studio SLCG, incaricati di assistere Roma Startup.


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Da: meritocrazia nei concorsi pubblici09/08/2016 12:26:46
Porre un voto minimo di laurea tra i presupposti per poter partecipare a un concorso pubblico non è più cosa giusta.

La legge delega numero 154 del 2015, del resto, occupandosi del riordino della disciplina del lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione, prevede la necessaria soppressione di tale requisito per la partecipazione alle relative selezioni.

E dalle aule di giustizia è arrivata negli ultimi tempi una prima conferma di tale nuovo orientamento: per partecipare al concorso pubblico recentemente bandito dalla Banca d'Italia non è forse più necessario essersi laureati con un punteggio di almeno 105 su 110.

Mentre le classi di laurea per poter partecipare restano ovviamente le stesse, al voto può ancora guardarsi?

Secondo quanto stabilito dal T.A.R. del Lazio con il decreto presidenziale numero 5673 del 16 dicembre scorso sembrerebbe di no.

Una simile previsione, infatti, contrasterebbe con l'articolo 17 della citata legge delega sulle semplificazioni amministrative.

Peraltro, la finalità della riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche è proprio quella di rendere i criteri di valutazione per l'accesso al lavoro il più uniformi possibile.

In realtà, nel caso di specie, si tratta solo dell'accoglimento, in presenza del fumus boni iuris e del periculum in mora, di un'istanza cautelare con la quale si chiedeva la possibilità, anche per i candidati con votazione inferiore a quella indicata, di partecipare al concorso.

Infatti sono state reputate sufficienti le possibilità di un esito positivo del concorso ed è stato ritenuto sussistente il pericolo che il mancato accoglimento dll'istanza avrebbe potuto causare un danno.

Ora non resta che attendere la decisione definitiva: se quanto deciso in sede cautelare dovesse essere confermato, l'effetto potrebbe essere quello di una riapertura dei termini per permettere a tutti gli esclusi di prendere parte al concorso.
Rispondi

Da: meritocrazia nei concorsi pubblici09/08/2016 16:39:19

Accentramento dei concorsi pubblici, soppressione del voto minimo di laurea, valorizzazione del lavoro flessibile, superamento delle piante organiche come parametro per tarare le assunzioni, consulta dei disabili. Sono queste le principali novità contenute nella Delega Pa che il governo dovrà attuare entro 18 mesi in arrivo per l'accesso alle pubbliche amministrazioni.

In particolare per quanto riguarda i concorsi pubblici, la Delega reca l'introduzione di meccanismi valutativi volti a valorizzare l'esperienza professionale acquisita da coloro che abbiano avuto rapporti di lavoro flessibile con le amministrazioni pubbliche e l'accentramento dei concorsi per tutte le amministrazioni pubbliche, con la revisione delle modalità di espletamento degli stessi e l'introduzione di strumenti atti a garantire l'effettiva segretezza dei temi d'esame e di forme di preselezione dei componenti le commissioni che ne garantiscano l'imparzialità.

In sostanza chi ha lavorato in forma precaria nelle Pa potrà ottenere un "punteggio" aggiuntivo in sede di concorso utile a stabilizzare il rapporto di lavoro. Si prevede poi che lo svolgimento dei concorsi, per tutte le amministrazioni pubbliche, in forma centralizzata o aggregata, con effettuazione delle prove, deve essere condotto in ambiti territoriali sufficientemente ampi da garantire adeguate partecipazione ed economicità delle svolgimento della procedura concorsuale, e con applicazione di criteri di valutazione uniformi, per assicurare omogeneità qualitativa e professionale in tutto il territorio nazionale per funzioni equivalenti. Inoltre, è stato precisato che la gestione dei concorsi per il reclutamento del personale degli enti locali debba avvenire a livello provinciale. Le future assunzioni saranno comunque basate sugli effettivi fabbisogni delle pubbliche amministrazioni e non piu' dai "vuoti" determinati sulle piante organiche anche al fine di garantire la mobilità tra pubbliche amministrazioni.

Con l'accentramento dei concorsi ci sarà anche la possibilità di svolgere unitariamente la valutazione dei titoli e le prove concorsuali relative a diversi concorsi, in un'ottica di semplificazione. Altre novità riguardano la soppressione del requisito del voto minimo di laurea; la specifica previsione a livello legislativo dell'accertamento della conoscenza della lingua inglese e di altre lingue, quale requisito di partecipazione al concorso o titolo di merito valutabile dalle commissioni giudicatrici, secondo modalità definite dal bando anche in relazione ai posti da coprire; la valorizzazione del titolo di dottore di ricerca; l'introduzione di un sistema informativo nazionale volto ad orientare la programmazione delle assunzioni.
Rispondi

Da: avvocato fallito10/08/2016 12:27:41
Non ce la faccio più. Vorrei cambiare lavoro ma non ci riesco. Non sono sicuro e non so cosa fare". Se state attraversando una fase difficile della vostra vita lavorativa, e state mettendo in discussione la vostra scelta professionale, un primo suggerimento è quello di "rallentare". La decisione di appendere al chiodo la toga e smettere di occuparsi di questioni legali potrebbe essere la cosa giusta da fare. Ma, tenuto conto dei rischi e dei costi connessi, si tratta di una opzione da prendere in considerazione solo dopo aver capito quello che vi sta davvero succedendo.

Il momento in cui molti avvocati si rivolgono ad un consulente o ad uno psicologo del lavoro, è spesso quello in cui si sentono ormai falliti ed "esauriti". Depersonalizzazione, ridotta realizzazione personale, senso di inadeguatezza, desiderio di scappare e "mollare tutto"... sono tra i sintomi tipici di un esaurimento emotivo. In altre parole, si tratta di manifestazioni psicologiche e comportamentali riconducibili alla sindrome del burn-out, termine traducibile con "scoppiato", "bruciato".

Le cosiddette "helping professions", che, in virtù della loro stessa natura, hanno una finalità di aiuto e sociale, e sono basate sulle interazioni e sui rapporti interpersonali, sono caricate da una duplice fonte di stress: quello personale e quello della persona (o della collettività) che rappresentano.

Chi soffre di burn-out, attraversa un lento processo di "logoramento" o "decadenza" psicofisica (mancanza di energie, incapacità di sostenere lo stress accumulato), per cui vorrebbe prendere decisioni drastiche, spinto dalla disperazione, piuttosto che da una ispirazione o da una forte motivazione propositiva. Poiché il pensiero, in questi casi, manca spesso di chiarezza, è importante prendersi del tempo per riflettere.

Anche se non tutti i problemi che gli avvocati incontrano lungo il loro cammino professionale, possono essere attribuiti all'attività lavorativa, il fatto che essi sperimentino tassi particolarmente elevati di burn-out suggerisce che alcuni fattori stressanti, tipici dell' essere avvocato, devono essere considerati, quantomeno, delle concause.

Pressioni di varia natura, sovraccarico di lavoro, competitività, necessità di tenersi costantemente aggiornati, difficoltà di coniugare vita provata con obblighi professionali, relazioni interpersonali spesso esasperate e con persone difficili... In aggiunta a questi fattori di stress esogeni, ci sono, evidentemente, elementi e tratti della personalità che possono rendere gli avvocati meno inclini a sopportare lo stress e le dinamiche tipiche della professione. Tra questi, il più significativo è il "perfezionismo".

Dal momento che la pratica della legge richiede un'analisi logica oggettiva e un'attenzione ai dettagli, la professione legale attira i perfezionisti i quali, spesso visti come inflessibili e poco inclini al cambiamento, tendono ad essere maniaci del lavoro, ossessionati dal controllo pur non essendo convinti di possederne. Poiché la perfezione non può essere raggiunta, lottare per essa può essere motivo di costante insoddisfazione.

Un'altra ragione per cui alcuni avvocati vivono l'esperienza del burn-out è legata al fatto che i valori e i principi fondamentali non sono sempre in linea con i comportamenti adottati. A volte questo problema si traduce in un conflitto psicologico interno, da cui deriva un cronico senso di colpa e un perenne sentimento di infelicità.

Se i sintomi non sono gravi, tali da suggerire l'intervento di uno specialista, vi sono una serie di tecniche di auto-aiuto che vale la pena provare. In primo luogo, si dovrebbe capire che la risposta allo stress umano passa attraverso una sequenza di quattro eventi:

Stimolo > Pensiero > Emozione > Comportamento

Di solito, un evento (o stimolo) scatenante innesca una risposta. La risposta iniziale si presenta sotto forma di una valutazione mentale conscia o inconscia e il pensiero provoca una risposta fisiologica interna. Questa si traduce in una o più emozioni, le quali guidano i comportamenti esterni di ciascuno.

Rispondi

Da: laurea in legge carta igienica11/08/2016 09:07:51
Chissà quante decina di migliaia di avvocati stanno aspettando l'usicita del bando di concorso per cancelliere?
Rispondi

Da: avvocato fallito11/08/2016 15:27:10
La stessa folla di decine di migliaia di legulei falliti parteciperà al concorso INPS
Rispondi

Da: ..........11/08/2016 19:11:56
un avvocato che prova a diventare cancelliere ha fallito...non diamo la colpa alla laurea...
Rispondi

Da: Felice di11/08/2016 19:15:48
essere fallito.
Rispondi

Da: x il troll11/08/2016 19:52:30
xchè ce l'hai con gli avvocati?
Rispondi

Da: ..........11/08/2016 20:19:23
tutt'altro, non ce l'ho con gli avvocati... io amo la professione e vorrei  che gli scarsoni non facessero la professione.. solo i migliori possono fare gli avvocati...
gli altri si devono buttare sui concorsini per laureati falliti..
Rispondi

Da: avvocato fallito11/08/2016 20:37:53
Solo le eccellenze dovrebbero laurearsi in legge, il resto, cioè la stragrande maggioranza, invece di diventare avvocati falliti, si sarebbero potuti dedicare ad altro, se l'università fosse stata selettiva e meritocratica anzichè un  mercato delle vacche.
Rispondi

Da: Ah, sei tornato?11/08/2016 20:42:18
Sentivamo la tua mancanza.
Rispondi

Da: ..........11/08/2016 23:36:52
sono tornato per dire la verità e la verità fa male ai mediocri che preferiscono dare la colpa ai vecchi avvocati squali, ai raccomandati o ad altre sciocchezze..se sei bravo fai i sodi, se sei scarso fai i concorsini da fallito..
Rispondi

Da: ..........11/08/2016 23:37:30
sono tornato per dire la verità e la verità fa male ai mediocri che preferiscono dare la colpa ai vecchi avvocati squali, ai raccomandati o ad altre sciocchezze..se sei bravo fai i soldi, se sei scarso fai i concorsini da fallito..
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Da: laurea in legge carta igienica12/08/2016 07:02:48
Ma intanto vedo nei giornali avvocati  che leccano i piedi come cagnolini a chi rappresenterebbe la controparte processuale, che ha vinto un concorso pubblico.
Vincere un concorso pubblico dove possono partecipare gli avvocati falliti è PIU' DIFFICILE DI VINCERE UN TERNO AL LOTTO, perchè su ogni posto messo a concorso, i partecipanti sono presenti nel rapporto di uno a cento.
Se ci sarà un futuro concorso di 700 cancellieri, gli avvocati falliti che vi parteciperanno saranno almeno settantamila.
Laurea in legge uguale a carta igienica.
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Da: 12/08/2016 09:53:08
Per diventare avvocato ricco secondo me non è necessario essere bravo ma avere la clientela. Tanto poi,  fanno lavorare giovani bravi pagandoli poco e questi ultimi anche se sono bravi, preferiscono fare il concorso. Questa, in linea di massima, è la realtà di oggi.
Rispondi

Da: ..........12/08/2016 10:05:59
tra i requisiti per la partecipazione al concorso da cancelliere avremo: laurea in legge carta igienica, abilitazione alla professione di avvocato fallito, dichiarazione in carta semplice in cui il candidato ammette di essere un fallito.
Rispondi

Da: 12/08/2016 10:12:32
sempre meglio che essere un troll...
Rispondi

Da: Crisi! 12/08/2016 10:16:50
Siamo in recessione e ancora pensate di fare gli avvocato?? Qui e' un si salvi chi può!!
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Da: Povero troll,12/08/2016 10:21:27
costretto a scrivere le solite cavolate per riempire la propria vuota e insoddisfacente vita.
Rispondi

Da: ..........12/08/2016 13:52:42
poveri falliti, speriamo che vi fanno uscire il concorsone..
Rispondi

Da: intanto....12/08/2016 13:56:20
hai fatto fallire l'italiano...visto come hai scritto "speriamo che vi fanno uscire..."
Rispondi

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