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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
10148 messaggi

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Da: appunto28/07/2016 07:07:13
E' troppo remunerare con 600 euro mensili un avvocato con esperienza minima di 3 anni, cioè soggetto munito di laurea, che ha svolto per 2 anni il tirocinio gratuito e dopo un altro anno ha conseguito l'abilitazione e poi ha maturato tre anni di esperienza, totale sei anni dopo la laurea.
600 euro mensili sarebbero adeguati per un avvocato cassazionista, il quale ha oltre un decennio di esperienza.
Rispondi

Da: occasione d''oro28/07/2016 12:37:01
Cercasi avvocato con esperienza specifica in DIRITTO D'AUTORE. Disponibilità immediata. Rimborso spese iniziale Euro 800,00 oltre oneri. Orari studio lun/ven 9/13 e 15/19
Rispondi

Da: AAA28/07/2016 12:40:54
Cercasi idraulico con esperienza. Retribuzione: 2500 euro netti/mese. Disponibilità immediata.
Rispondi

Da: occasione doro28/07/2016 21:06:06
Non ci voglio credere che il guadagno di 3 avvocati muniti di esperienza specifica non supera lo stipendio di un idraulico.
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Da: professionisti cognitivi in calo29/07/2016 08:00:18
Il Sud Italia doppia il Centro Nord nel 2015 nella crescita dell'occupazione grazie all'espansione del lavoro in agricoltura (+5,5%) e nel turismo (+8,6%). Dalle anticipazioni del rapporto Svimez 2016, nel Mezzogiorno gli occupati aumentano infatti dell'1,6%, con 94 mila unità in più, mentre nelle altre aree la crescita si ferma allo 0,6% (+91 mila unità).
Il Meridione rimane comunque al di sotto del livello del 2008 di quasi mezzo milione di occupati (482 mila) mentre il resto del paese è quasi al livello pre-crisi. Altri elementi di preoccupazione, secondo Svimez, sono il calo del lavoro nella manifattura in senso stretto (-1,6%), che porta il rapporto a parlare di «crescita senza industria», e il downgrading (letteralmente degrado) dell'occupazione, sempre più concentrata su impieghi a bassa qualificazione. Le professioni cognitive altamente qualificate hanno perso, tra il 2008 ed il 2015, oltre 1,1 milione di unità in Italia (-12,8%), un calo che nel Mezzogiorno è stato molto più accentuato (-18,7%) rispetto al Centro-Nord (-10,8%).

Il 2015 è stato un anno «eccezionale per il Mezzogiorno»: ha interrotto sette anni di cali del
prodotto e «ha realizzato una crescita maggiore di quella del Centro-Nord», il +1% contro il +0,7%. Lo afferma lo Svimez nelle anticipazioni del rapporto 2016.
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Da: avvocati ignorati29/07/2016 14:49:55
"Siamo esterrefatti che non ci sia stata concessa la parola, é una cosa inaudita e senza precedenti". E' la protesta del presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Bologna Giovanni Berti Arnoaldi Veli, dopo che alla cerimonia di insediamento del procuratore della Repubblica Giuseppe Amato sono intervenuti il procuratore reggente, il presidente della Corte di Appello, il procuratore generale, oltre al nuovo capo della Procura e il presidente facente funzioni del tribunale, ma non i rappresentanti dei legali. "I magistrati nei loro interventi hanno dato atto della qualità del foro bolognese e dei buoni rapporti di collaborazione, ma se la cerimonia deve segnare un nuovo corso, ci auguriamo che non sia il corso della non collaborazione.
Speriamo si sia trattato di un incidente di percorso, episodico", ha detto Berti alla fine della presa di possesso, in una dichiarazione. (ANSA)
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Da: numeri29/07/2016 21:28:19
Nel 1985 gli avvocati iscritti all'albo erano solo 48.327. A fine 2015 erano ben 237.132. Si potrebbe pensare che l'impennata è dovuta, in parte, all'incremento demografico. E invece non è così. Nel 1985 la popolazione residente era di 56,5 milioni di persone; a fine 2015, il numero è passato a 60,5 milioni: un aumento insignificante se si pensa che, nel frattempo, il numero degli avvocati è cresciuto di circa il 500%.

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Da: umiltà30/07/2016 08:43:07
Ci dicono che assicura un futuro lavorativo, e che ci saranno molte porte aperte; VERO A METÀ. Senza dubbio è una laurea più spendibile di altre, ma sappiamo bene che l'80% degi studenti che si iscrivono puntano all'avvocatura, almeno all'inizio; nessuno chiarisce agli studenti che dopo il conseguimento della laurea dovranno lavorare un anno e mezzo praticamente gratis per fare il praticantato (continuando a studiare), e che per i risultati degli esami di abilitazione dovranno almeno aspettare sei mesi, senza contare che solo una minoranza dei praticanti passa l'esame al primo colpo. Insomma, facendo una stima realistica, consideriamo 5 anni di università + almeno altri 3 anni in cui sarete ancora economicamente dipendenti. Anche passato l'esame di abilitazione, non è facile essere assunti in uno studio: è chiaro che a questo punto consiglio di intraprendere questa via a coloro che hanno già uno studio di avvocati in famiglia.

3- Ci dicono che la nostra è una facoltà di prestigio, un corso di studi ammirato e più difficile degli altri; NO. Chiedo come favore personale di smettere di fare questi pensieri. Nelle dinamiche universitarie, gli studenti di giurisprudenza sono spesso mal visti poichè si credono di molto superiore a coloro che fanno altri tipi di studi. Cerchiamo di tenere a mente che ogni percorso di studio ha le sue difficoltà, e che una piccola lezione di umiltà serve allo studente troppo convinto (fidatevi: meglio abbassare la cresta ora che aspettare ve la facciano abbassare nel mondo del lavoro).
Art
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Da: escamotage per risparmiare30/07/2016 10:04:34
AZIENDA OSPEDALIERA CITTA' DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO

Concorso (Scad. 1 settembre 2016)

Avviso pubblico per la ricerca di n. 2 Praticanti Avvocato interessati a svolgere la pratica Forense presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.

In esecuzione della deliberazione del Direttore Generale n.897/2016 del 07.07.2016, è indetto pubblico avviso per la ricerca di n. 2 praticanti Avvocato in possesso dei requisiti prescritti per l'iscrizione al Registro dei Praticanti tenuto dagli Ordini degli Avvocati della Regione Piemonte, ai sensi dell'art. 17 della legge 31.12.2012, n. 247, da inserire presso la Struttura Complessa "Affari Legali" dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.
Il periodo di pratica prevede lo svolgimento delle seguenti attività: assistenza udienze, predisposizione degli atti giudiziali e stragiudiziali, analisi dei quesiti, ricerca e redazione pareri mediante:
· utilizzo di sistemi informatici, telematici e cartacei;
· affiancamento a più avvocati interni alla struttura;
· collaborazione con gli uffici per gli adempimenti esterni presso uffici giudiziari;
· partecipazione a riunioni con uffici interni all'Ente;
· partecipazione alle udienze.
Il periodo di praticantato da svolgere presso questa Azienda, non può essere superiore a 12 mesi, rispetto al tempo minimo richiesto di diciotto mesi, per essere ammessi agli esami per l'iscrizione nell'albo professionale. L'Azienda può interrompere lo svolgimento della pratica in qualsiasi momento, sia per sopravvenuti mutamenti organizzativi sia su indicazione degli avvocati interni affidatari, qualora il praticante non garantisca un impegno costante o si dimostri negligente.
L'impegno minimo richiesto è pari a 30 ore settimanali, con orario giornaliero articolato secondo le attività della Struttura Complessa "Affari Legali".
Ai praticanti verrà riconosciuto un compenso di complessivi euro 454,55=. mensili al lordo delle imposte eventualmente dovute, quale rimborso spese, trascorsi i primi sei mesi di tirocinio, computando anche quelli eventualmente svolti presso altri Enti pubblici e/o Studi Legali.
COSTITUISCONO TITOLI PREFERENZIALI
1. Se già iscritti nel registro speciale dei praticanti presso il Consiglio dell'Ordine non avere un'anzianità di iscrizione superiore a 6 mesi.
2. Età non superiore a 28 anni
3. Diploma di Laurea in Giurisprudenza con votazione non inferiore a 100/110
4. Conoscenze specifiche: Conoscenza pacchetto Office (in particolare Word) e conoscenza di internet per ricerche normative e giurisprudenziali.
5. Aver discusso la tesi nel campo del diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto civile (in particolare nell'ambito sanitario), diritto processuale amministrativo o diritto processuale civile.
I requisiti per ottenere l'ammissione alla selezione devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito nel bando per la presentazione della domanda.
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE
Gli interessati possono partecipare alla selezione inviando la propria domanda di candidatura nel termine di scadenza del presente avviso, firmata, scannerizzata in formato PDF ed inviata - unitamente alla copia, in formato PDF, sia di un valido documento di riconoscimento, sia di un curriculum vitae et studiorum da sottoscriversi a cura dell'interessato - tramite PEC - all'indirizzo protocollo@pec.cittadellasalute.to.it -, specificando nell'oggetto "BANDO PER LA PARTECIPAZIONE ALLA SELEZIONE PER LA PRATICA FORENSE PRESSO L'AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA CITTA' DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO" oppure a mezzo raccomandata postale con avviso di ricevimento, al seguente indirizzo:
Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino Struttura Complessa "Affari Legali"
Corso Bramante 90
10126 Torino
Non saranno accettate domande consegnate manualmente.
Per quanto riguarda le domande spedite a mezzo raccomandata postale farà fede il timbro a data dell'Ufficio Postale accettante. Il termine di scadenza è perentorio.
Pertanto le domande e/o la relativa documentazione inoltrate oltre a tale termine saranno inammissibili, così come l'eventuale riserva di successivo invio di documenti è priva di effetto.
L'Amministrazione non si assume alcuna responsabilità per la dispersione di comunicazioni a seguito di inesatta indicazione del recapito da parte del concorrente oppure la mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, nè per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a terzi, a caso fortuito o a forza maggiore.
Nella domanda di partecipazione ciascun candidato - consapevole che in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell'art.76 del D.P.R. 445/2000 e s.m.i., verranno applicate le sanzioni previste dal Codice Penale e che, ai sensi dell'art.75 del citato D.P.R. 445/2000 e s.m.i., decadrà dal beneficio ottenuto con la dichiarazione non veritiera - deve dichiarare:
a) cognome e nome;
b) luogo e data di nascita;
c) la propria residenza;
d) codice fiscale;
e) il possesso dei requisiti necessari per l'iscrizione al Registro dei Praticanti tenuto dagli Ordini degli Avvocati della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 17 della legge 31.12.2012, n. 247; f) l'eventuale periodo di praticantato già avviato;
g) recapito cui indirizzare le eventuali comunicazioni.
La mancanza della firma in calce alla domanda e/o della copia di un documento di identità personale in corso di validità, comporta l'esclusione dalla selezione.
Alla domanda, debitamente datata e sottoscritta, deve essere altresì allegato un curriculum vitae et studiorum da sottoscriversi a cura dell'interessato.
MODALITA' DI SVOLGIMENTO DELLA SELEZIONE
La selezione sarà effettuata dall'Avvocato direttore della S.C. Affari Legali o suo delegato ed avverrà sulla base di un colloquio volto ad identificare l'attitudine del candidato a svolgere attività di praticante Avvocato, anche sulla base della disponibilità offerta in relazione allo svolgimento della collaborazione, all'impegno richiesto ed alla motivazione del candidato a svolgere l'attività presso questa Azienda. Il colloquio avrà lo scopo di verificare inoltre, oltre alla conoscenza della lingua italiana sia scritta che orale, la padronanza delle materie consistenti titolo preferenziale, ove dichiarate (diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto civile, diritto processuale amministrativo o diritto processuale civile) e di valutare eventuali altre esperienze lavorative o titoli di studio indicati nel curriculum.
Il diario e la sede dei colloqui saranno comunicati agli interessati al recapito indicato nella domanda.
In ogni caso, la procedura di selezione non darà luogo alla formazione di alcuna graduatoria, ma avrà lo scopo di determinare l'ordine di preferenza per l'inserimento dei candidati ritenuti più idonei.
L'Azienda si riserva di utilizzare la rosa di idonei così formatasi al fine di procedere all'individuazione di un nuovo praticante, per il periodo residuo, nell'ipotesi in cui il precedente rapporto di praticantato dovesse cessare per qualunque causa.
Lo svolgimento dell'attività di pratica professionale non determina l'instaurazione di alcun rapporto di lavoro subordinato ovvero autonomo, e pertanto lo stesso non dà luogo a valutazioni ai fini di carriere giuridiche ed economiche, né a riconoscimenti automatici a fini previdenziali.
E' riconosciuta ad ambo le parti la facoltà di recedere dal rapporto di praticantato previo avviso di almeno 30 giorni
Rispondi

Da: escamotage per risparmiare31/07/2016 12:42:36
L'impegno minimo richiesto è pari a 30 ore settimanali, con orario giornaliero articolato secondo le attività della Struttura Complessa "Affari Legali".
Ai praticanti verrà riconosciuto un compenso di complessivi euro 454,55=. mensili al lordo delle imposte eventualmente dovute, quale rimborso spese, trascorsi i primi sei mesi di tirocinio, computando anche quelli eventualmente svolti presso altri Enti pubblici e/o Studi Legali.
Rispondi

Da: F Gregg Meagher01/08/2016 12:07:02
Cercando Avvocati con le mente aperti, onesti, con valori alti e interessi nella salvaguardia della Gente: Bambini, Singoli, le Famiglie, le Aziende e cosi avanti sia ai livelli nazionali sia a livello internazionali. http://worldnews-livereality-learn.esy.es/worldnews_livereality_007.htm
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Da: divorzista02/08/2016 13:24:55
Gli annunci di cui sopra non sono per l'avvocato medio che ha mentalità impiegatizia, ma per vere e proprie eccellenze.
Rispondi

Da: nonsapevochifossevoltron 02/08/2016 15:25:47
abbandonate il prima possibile questo paese allo scatafascio ormai discarica di immigrati di mezzo mondo, dove non ci stanno manco più i soldi per togliere l'immondizia che invade la capitale...altro che avvocatucoli che iniziano a lavorare a 40 anni..altro ordine di corrotti che andrebbe abbattuto a cannonate, laurea in giurisprudenza che andrebbe chiusa per una ventina d'anni per farla tornare a livelli semidecenti
Rispondi

Da: scottex02/08/2016 16:22:50
Abbandonata la vecchia visione della professione, come qualificante, bella e, perché no, remunerativa, oggi a mettere i bastoni tra le ruote ai professionisti del diritto e ad affossare l'antico mestiere ci pensano sempre più provvedimenti (o non provvedimenti!) di dubbia convenienza. Vediamo quali.
Niente numero chiuso

Uno tra tutti?

L'assenza di numero chiuso per l'accesso alla laurea e alla professione…

Attualmente solo alcune facoltà sono numero chiuso: Architettura, Medicina e chirurgia, Medicina in lingua inglese, Odontoiatria e protesi dentaria, Scienze della formazione, Veterinaria. Sono a numero chiuso anche i corsi triennali delle professioni sanitarie.

Ma per la laurea in giurisprudenza non c'è il numero chiuso, con la conseguenza che ci sono molti più avvocati di quante siano le reali esigenze di assistenza e che molti studenti si riversano sulla facoltà di giurisprudenza solo perché non hanno "di meglio" da fare o perchè non sono riusciti ad accedere ad altre facoltà.

Nonostante in maniera sempre più insistente si stia valutando la possibilità di inserire giurisprudenza tra le facoltà a numero chiuso e anche di limitare l'accesso alla pratica forense, di certo quello del numero eccessivo, anche valutando il complesso del sistema universitario e di accesso alle professioni italiano, si è posto storicamente come uno dei primi problemi del declino dell'avvocatura.

Intanto l'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione forense e per la valutazione delle prove scritte e orali è stato modificato, con la pubblicazione del relativo decreto in Gazzetta Ufficiale lo scorso 7 aprile.
Aumento del contributo unificato

In ogni caso quello dell'accesso alla professione non è di certo l'unico problema.

Si pensi, ad esempio, all'aumento del contributo unificato, che, volto a deflazionare l'eccessivo arretrato che grava sui tribunali, ha scoraggiato i cittadini dal far valere giudizialmente le proprie ragioni.
Chiusura delle sedi distaccate

A tutto ciò si è aggiunta la chiusura di molte sedi distaccate di tribunale e giudice di pace, che ha contribuito a lasciare ai margini alcuni degli avvocati "di periferia". Situazione, peraltro, che rischia di essere ulteriormente aggravata se la riforma della geografia giudiziaria attualmente in discussione finirà per andare in porto.
Diminuzione degli onorari e aumento dei costi di previdenza

E in termini strettamente economici? Non possiamo dimenticare che mentre da un lato sono diminuiti gli onorari degli avvocati, in forza di numerosi interventi che li hanno aggrediti su più fronti, dall'altro si è resa obbligatoria per tutti gli iscritti all'albo l'iscrizione anche a Cassa Forense e sono stati addirittura aumentati i contributi previdenziali.

Rendendo per i giovani avvocati l'avvio autonomo della professione quasi un'utopia.
Esercizio continuativo della professione

Ultimamente, poi, è stato pubblicato in Gazzetta ed entra in vigore oggi il decreto con il quale sono stati stabiliti i requisiti in assenza dei quali gli avvocati non possono più restare iscritti all'albo.

Per poter continuare ad esercitare, in particolare, è necessario che l'avvocato sia titolare di una partita Iva attiva o faccia parte di una società o associazione professionale titolare di partita Iva attiva; abbia l'uso di locali e di almeno un'utenza telefonica destinati allo svolgimento dell'attivita' professionale; abbia trattato almeno cinque affari per ciascun anno; sia titolare di un indirizzo p.e.c.; abbia assolto l'obbligo di aggiornamento professionale e abbia sottoscritto una polizza assicurativa a copertura della responsabilità professionale.
Divorzio senza avvocato

Come se non bastasse, si è incentivato il "fai da te" dei cittadini.

Ci si riferisce, in particolare, alla possibilità di divorziare, seppur con dei limiti, senza l'assistenza di un avvocato sia in Tribunale che in Municipio.

È chiaro insomma che l'immagine della professione ha perso completamente il suo scintillio, del tutto immeritatamente.

Ben lontani dai vecchi avvocati quando la professione era sinonimo di ricchezza e prestigio, oggi chiamare gli avvocati "i nuovi esodati" non è poi del tutto azzardato.

Rispondi

Da: escamotage per risparmiare02/08/2016 17:07:54
L'ANAS ha diramato un avviso di selezione, per titoli e colloquio, per l'attuazione di una graduatoria per l'accettazione al tirocinio professionale. Ecco i requisiti richiesti dall'azienda:

    cittadinanza europea;

    detenere la laurea in Giurisprudenza acquisita in Italia o all'Estero, a condizione che sia identificata equivalente, con un punteggio minimo di 105/110;

    non risultare iscritti all'albo dei tirocinanti avvocati da oltre sei mesi alla data di esibizione della domanda di partecipazione di tale procedimento selettivo;

    non aver compiuto i 25 anni di età alla scadenza di codesto bando;

    esperienza nell'impiego del PC, in maniera particolare all'uso di programmi di videoscrittura, nonché per svolgere ricerche mediante l'applicazione di banche dati giuridiche;

    aver sostenuto tutti quanti gli esami stabiliti al punto 4 lett. f), con le corrispondenti valutazioni trascritte in base alla scala in trentesimi.

Si precisa, che ai tirocinanti avvocati accolti a svolgere il tirocinio professionale tramite ANAS S.p.A. viene legalmente riconosciuta come rimborso 'forfettario' per le spese avute, la somma equivalente di 500,00 euro al mese
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Da: laurea in legge carta igienica03/08/2016 08:17:54
Avvocati: come lavorare 12 ore al giorno senza guadagnare un centesimo
Il mondo dell'avvocatura alle prese con una crisi epocale di categoria
di Redazione - Che gli avvocati siano diventati oramai una delle nuove categorie di poveri non è certo una novità. Ne abbiamo parlato più volte sul nostro giornale (v. Avvocati: i nuovi esodati) ed è sorprendente che anche facendo una ricerca su Google con le parole "avvocati e architetti" la maggior parte dei primi risultati che restituisce il motore siano proprio dedicate alla crisi delle due categorie.

Non si tratta solo del fatto che clienti hanno sempre più difficoltà ad anticipare le spese e pagare le competenze del proprio avvocato. Oggi è diventato difficile persino recuperare le spese legali dalla controparte salvo che non si tratti di un ente pubblico, di una banca, di un'assicurazione o di una controparte economicamente solida.

Ma se guadagnare poco significasse anche lavorare poco saremmo tutti più propensi ad accettare questi nuovi tempi di magra. Se non altro avremmo più tempo da dedicare alle nostre famiglie, e ai nostri interessi. Sta di fatto però che quel poco lavoro che gli avvocati riescono a poter svolgere è significativamente appesantito da una serie di inefficienze del sistema pubblico che si riversano sulla categoria rendendo il lavoro inutilmente farraginoso.

Se un tempo l'avvocato poteva concentrarsi sul merito e le questioni di procedura erano davvero cosa da poco, oggi un avvocato deve districarsi tra le tantissime trappole procedurali facendo attenzione a non commettere errori di forma e a non incappare in qualche decadenza. E c'è sempre meno tempo da dedicare a ciò che conta davvero per il cliente: il diritto sostanziale.

E non finisce qui: il processo telematico che avrebbe potuto alleggerire il lavoro dell'avvocato è stato progettato in maniera incompleta e talmente complessa che spesso si perde più tempo a fare un deposito telematico che a raggiungere di persona al tribunale. Per non parlare poi del fatto che ogni beneficio viene spesso vanificato dalla richiesta di copie di cortesia.
Che dire poi del fatto che il sistema sovente si blocca facendo perdere un sacco di tempo?

Quando poi si deve andare in udienza (e non si comprende come mai il PCT non sia stato progettato sin da subito per gestire anche le udienze in via telematica) si ha spesso a che fare con file interminabili e per svolgere un compito che richiederebbe soltanto un quarto d'ora bisogna perdere l'intera mattinata.

Sembra che oggi non possa più salvare gli avvocati neppure la legge dell'80/20 messa a punto dall'economista e sociologo Vilfredo Pareto, secondo cui il 20% dei clienti sarebbe in grado di generare l'80% del fatturato.

In passato sarebbe bastato filtrare un pò per concentrarsi su quel 20% di lavoro in grado di produrre il maggior profitto, oggi però c'è una quantità infinita di fattori che non lascia più scampo e a complicare le cose non è più tanto il tipo di cliente ma proprio l'esasperata burocratizzazione dell'attività forense che necessita di un radicale intervento legislativo di semplificazione.

Ma si sa i burocrati sono sempre pronti a frapporre ostacoli a qualsiasi tipo di soluzione rendendo così impossibile anche ciò che si potrebbe realizzare con estrema semplicità. Non resta che sperare che il legislatore
si renda conto delle estreme difficoltà della categoria e si decida una volta per tutte a porvi rimedio.



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Da: laurea in legge carta igienica04/08/2016 09:33:49
agricoltura"L'incremento - aggiunge Coldiretti - si registra sia tra i ragazzi (+16%) che per le ragazze (+5%), a testimoniare che l'appeal del settore agricoltura i giovani è ormai trasversale ai generi. Un risultato record rispetto al dato generale che vede l'occupazione giovanile nei vari settori crescere dell'1%, frutto di un avanzamento del 2% per commercio, alberghi e ristoranti e del 3% negli altri servizi, mentre arretra, sia pure leggermente, l'industria". La stagione d'oro per l'agricoltura praticata dalle nuove generazioni è l'estate. In questo periodo, come attesta l'associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura, "nei campi sono occupati quasi 150.000 giovani di età inferiore ai 35 anni" sia nelle attività tradizionali di raccolta sia in quelle innovative che vanno dall'animatore negli agriturismi alla manutenzione del verde, dall'addetto alla vendita diretta di prodotti tipici nei mercatini alla cura degli animali fino agli addetti ai campi estivi per i più piccoli.

agricoltura_trattore_campo

agricoltura_trattore_campoPer i giovani lavorare nei campi significa, oltre che prendere contatto con il mondo del lavoro, anche fare "una esperienza diretta in simbiosi - spiega la Coldiretti - con la natura, i suoi prodotti e una cultura che ha fatto dell'Italia un Paese da primato a livello internazionale nell'offerta di alimenti e vini di qualità". Non è un caso che più di due giovani italiani su tre (68%) 'sognano' di lavorare d'estate in campagna, partecipando alla raccolta della frutta o alla vendemmia, ma anche negli agriturismi. Tra chi invece fa dell'agricoltura una scelta di vita, la vera novità sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione.

Secondo un'analisi della Coldiretti/Ixè, tra le new entry giovanili nelle campagne, ben la metà è laureata, il 57% ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74% è orgoglioso del lavoro fatto e il 78% è più contento di prima. La scelta di diventare imprenditore agricolo è per altro apprezzata per il 57% anche dalle persone vicine: genitori, parenti, compagni o amici
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Da: laurea in legge carta igienica04/08/2016 16:21:31
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2016/4-agosto-2016/diplomato-la-sufficienza-riceve-5-offerte-lavoro-un-giorno--240767230041.shtml

il caso
Diplomato con la sufficienza
riceve 5 offerte di lavoro in un giorno
Nell'isola felice degli istituti tecnici bolognesi, dove il 64% dei 300 maturati annui ha un impiego appena terminati gli studi. Stipendio iniziale di 1.183 euro netti, che presto cresce

Studenti fuori dalle scuole Aldini-Valeriani a Bologna
BOLOGNA - Se ha fatto notizia il caso del neodiplomato modello (100 e lode) che ha collezionato 15 proposte di lavoro il giorno dopo l'esame, ancor di più dovrebbe farne il suo compagno che ne ha ricevute cinque, due delle quali a tempo indeterminato e «a scatola chiusa», nonostante un voto di 64 centesimi, appena oltre la sufficienza. Eppure è la norma, o quasi, nell'isola felice degli Istituti tecnici bolognesi (Aldini-Valeriani, Odone Belluzzi, Ettore Majorana) dove il 64% dei circa 300 maturati annui ha già un lavoro appena terminati gli studi; e un altro 25% che sceglie di proseguire con l'Università â€" di solito Ingegneria o altre facoltà tecnico scientifiche â€" continua ad essere bersagliato di offerte, tanto che il 13% cede alle lusinghe e rinuncia alla laurea.

Come resistere, del resto, quando sul piatto c'è un primo stipendio medio da 1.183 euro netti al mese, ma con il grosso, oltre il 33%, oltre i 1.300 euro a soli tre anni dal diploma e l'11% oltre i 1.500? Classi di reddito, poi, che secondo il Rapporto 2016 realizzato dal Servizio Orientamento e Lavoro del Comune in collaborazione con la Fondazione Aldini-Valeriani, si sono gonfiate nell'ultimo biennio: del 16% la prima, di tre volte la seconda.

«I minimi contrattuali? Non sappiamo nemmeno cosa siano â€" dice Gianmatteo Barbieri, ad della storica azienda meccanica bolognese Calzoni specializzata in dispositivi per la difesa â€". Ormai nessuno può sperare di assumere un perito o un ingegnere senza un incentivo economico. Per alcuni profili, come i montatori o gli addetti all'assistenza all'estero, arriviamo a stipendi che negli anni possono salire ben oltre i 2.500 euro al mese. Sono le leggi del mercato». La Calzoni, 170 dipendenti, ha assunto quest'anno 15 giovani, «ma ha ancora 10 posizioni scoperte» dice Barbieri.

Le «big four» della packaging valley, addirittura, hanno firmato una sorta di «patto di non aggressione» per evitare di strapparsi talenti prima ancora della conclusione degli studi. Il che rischiava di avvenire, spiega Annalisa Mili, responsabile del servizio di Orientamento al lavoro presso le Aldini-Valeriani, quando la diffusione dell'alternanza scuola lavoro ha messo in contatto aziende e giovani talenti ancor prima del diploma. Così Florenzo Vanzetto, fondatore di Vrm (motori) ha firmato un accordo «di fornitura » con un istituto tecnico della Basilicata. E Angelo Benedetti, presidente della ravennate Unitec che produce impianti automatici per il confezionamento dell'ortofrutta, è arrivato a lanciare un appello ai giovani di buona volontà comprando paginate di giornale.

Nessuna meraviglia, quindi, se il Rapporto 2016 sul lavoro tecnico segnala anche l'aumento del 2% della quota di occupati totali, 7 punti in più per i contratti a tempo indeterminato, il 95% che si dichiara soddisfatto del proprio lavoro. E la crisi? Per molte aziende meccaniche è alle spalle; per altri settori nemmeno si è vista: il packaging continua a fare numeri da record e ad assorbire il 54% dei neo diplomati; soprattutto periti meccanici, informatici, elettronici ed elettrotecnici. Senza dimenticare, sottolinea Barbieri, «l'impatto dei grandi progetti di Philip Morris e Lamborghini che hanno contribuito ad aumentare la pressione sul mercato del lavoro».
Rispondi

Da: Andrea04/08/2016 16:38:27
Buongiorno, sono un idraulico con trent'anni di esperienza, ho quarantacinque anni. Sono disponibile per un colloquio o prova. 
Se interessati o per maggiore informazioni chiamare il 3475130967
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Da: Andrea04/08/2016 16:44:20
Buongiorno, sono un idraulico   con trent'anni di esperienza su impianti civili ed industriali , ho quarantacinque anni. Sono disponibile per un colloquio o prova  
Se interessati o per maggiore informazioni chiamare il 3475130967
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Da: baronetto accademico04/08/2016 19:22:46
Vi consiglio di iscrivervi in giurisprudenza, avrete tanti sbocchi lavorativi nella pubblica amministrazione, nelle aziende private, nei concorsi pubblici, e nella libera professione quale schiavetto di studio che, dopo un decennio, vi aprirà la strada agli eccellentissimi guadagni di eccellenza forenze.
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Da: 04/08/2016 19:39:10
forense si scrive con la "s" non con "z".....
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Da: baronetto accademico04/08/2016 22:01:57
Hai ragione dovevo scrivere eccellentia forense.........................
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Da: laurea in legge carta igienica05/08/2016 09:16:37
Cambiare vita. Riporre la laurea in giurisprudenza in un cassetto, lasciarsi alle spalle la prospettiva di una precaria carriera forense e abbandonare senza alcun rimpianto Milano, la città in cui si è vissuti negli ultimi dieci anni. Cambiare vita per ritrovare se stessi e riscoprire quell'entusiasmo che si era smarrito, anno dopo anno, nelle lunghe ore trascorse prima tra i libri per conseguire l'agognato titolo di dottore e poi dietro una scrivania a riscuotere crediti nelle vesti di praticante avvocato. È questo l'incipit della storia, che non è altro che la loro vita, di Roberto Aguggia e Margherita Salom, una giovane coppia di trentenni - i famosi Millennials di oggi - che quasi per caso e con la giusta dose di incoscienza e innegabile intraprendenza ha deciso di imboccare una strada diversa da quella sognata dalle loro famiglie e inseguita con tanti sacrifici e buoni propositi da loro stessi per quasi dieci anni.

Lui, classe 1985, nasce a Vercelli e lavora da circa tre anni in uno studio legale di Milano come praticante avvocato, quando durante le vacanze di Natale del 2012 scende insieme alla sua fidanzata Margherita in Toscana, a Lucca, dove lei è nata e cresciuta. Allora Roberto Aguggia ancora non poteva sapere che quella che doveva essere una pausa dal lavoro di soli tre giorni si sarebbe trasformata nella svolta della sua vita e che quella piccola città circondata da un'imponente cerchia muraria sarebbe diventata la sua nuova casa. Lì, nella città natale della sua futura moglie, nel giro di pochi anni aprirà e gestirà con successo insieme a lei un Bed and Breakfast in continua espansione, amatissimo dai clienti e ultra premiato da portali come Booking.com e TripAdvisor, si sposerà, tornerà finalmente a sorridere della sua vita e riuscirà anche a trovare l'entusiasmo e il tempo per andare a correre sulle Mura di Lucca.
È sempre insieme a lei, a Margherita Salom - classe 1986, laureata in giurisprudenza all'Università Cattolica di Milano, dove vive stabilmente dall'età di 19 anni, e un praticantato notarile in corso -, che in quel Natale del 2012 decide di cambiare vita, di non tornare mai più a Milano e di trasformare un appartamento ereditato dalla sua futura moglie in un B&B di sole tre camere situato nel cuore del centro storico e curato in ogni dettaglio. Così dopo solo tre mesi di duro lavoro, questa giovane e instancabile coppia riesce a realizzare il suo sogno, nato un po' per caso e maturato tanto in fretta quanto con entusiasmo: il B&B, chiamato Guest Apartment Margherita, viene inaugurato il 15 marzo 2013 e sin dal primo giorno di attività arriva un'inaspettata sorpresa: le prime due prenotazioni tramite il portale Booking. Il Guest Apartment Margherita sembra proprio essere nato sotto una buona stella.

Da allora Margherita e Roberto non si sono più fermati e il loro B&B ha collezionato un successo dopo l'altro, registrando nel periodo dell'alta stagione turistica sempre tutto esaurito. E in questi primi anni di attività non sono mancati neppure premi e riconoscimenti.
Oggi Margherita e Roberto sorridono alla vita e a se stessi e non rimpiangono mai il passato, Milano o quella laurea riposta almeno per il momento in un cassetto; e ciò nonostante, come ammettono loro stessi, all'inizio sia stata dura. "Quando abbiamo preso la decisione di aprire un B&B a Lucca - racconta Roberto - le nostre famiglie erano sconvolte: non capivano la nostra scelta, pensavano fosse solo una perdita di tempo e non accettavano l'idea che i loro figli laureati potessero preferire fare le pulizie e preparare colazioni ai turisti piuttosto che trascorrere le giornate in un ufficio legale". Ora le cose sono cambiate e parenti e amici hanno accettato, smentiti prima dall'impegno e dalla serietà di questi due ragazzi e poi dai risultati ottenuti, il loro nuovo lavoro. "La verità è che ci divertiamo tantissimo - confessano - e invece di trascorrere dodici ore al giorno in uno sterile e freddo ufficio, stiamo a contatto con persone sempre nuove che se entrano da noi come clienti, quando se ne vanno sono ormai diventati degli amici". "Noi ce la mettiamo tutta - confessa Margherita - e non ci stanchiamo mai di sorridere e creare un rapporto umano con i nostri clienti". E chissà che non sia proprio in quel sorriso il loro segreto.

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Da: per la firm05/08/2016 15:34:43
http://www.corriere.it/economia/16_maggio_16/studi-legali-principi-fatturati-a60ae544-1b40-11e6-92fb-c69e56231518.shtml

Ma il dato più sorprendente è rappresentato dal valore complessivo dei ricavi generati dal gruppo di testa della comunità legale attiva nel Paese che è stimato in 1,9 miliardi, in crescita del 14,8% rispetto al risultato dell'anno precedente. Si tratta di un vero e proprio balzo in avanti dopo anni (il 2012 e 2013) di sostanziale stasi (-0,4% e -0,2%) e i primi, timidi, accenni di ripartenza (nel 2014) chiusi con una leggera inversione di tendenza (+2,6%). Le ragioni di questo miglioramento sono molteplici ma facilmente individuabili: la ripartenza dell'm&a che ha registrato 520 operazioni per un valore complessivo di 52 miliardi di euro (+4%). In questo ambito, una grossa fetta di lavoro è arrivata dal private equity, anch'esso tornato a macinare big deal. Mentre ad aggiungere ulteriore sprint alla consulenza ci hanno pensato la voluntary disclosure, sul fronte tax, e la gestione delle sofferenze bancarie, i cosiddetti non performing loans, su quello banking & finance.
La terza via

«La novità più evidente â€" sottolinea Nicola Di Molfetta, direttore di Legalcommunity.it â€" è che si sta affermando un nuovo modello di studio legale: quello della super boutique che è iper specializzata ma formata da un numeroso organico di professionisti. Fino a poco tempo fa invece si pensava che il futuro dei servizi legali fosse polarizzato: o grandi studi multitasking o piccoli studi iper specializzati. Invece la realtà ci dice che esiste una terza via».Tra i protagonisti del settore, nel 2015, vanno segnalati anzitutto gli avvocati di quelle che si possono definire superboutique. Sono gli studi che contano un centinaio o poco più di professionisti e che vantano una reputazione di altissimo livello nel settore.
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Da: AVVOCATO196905/08/2016 17:56:05
Buongiorno Egregi Contributori del forum, mi permetto di entrare nel discorso dopo aver letto innumerevoli messaggi di giovani praticanti / avvocati che lamentano di non essere pagati e quant'altro.
Brevemente espongo il mio percorso.
Figlio di un impiegato ed una casalinga mi sono laureato all'età di 24 anni - nel contempo svolgendo svariati lavori e mantenendomi personalmente - alla Statale di Milano non frequentando posto che la situazione economica non permetteva.
Venivo immediatamente assunto in una banca - vecchi contratti tempo indeterminato - ma il mese dopo mi dimettevo per seguire la pratica legale. (Mia  madre piangeva...).
Dopo il primo anno da un dominus che non mi ha mai pagato (ma ho imparato "rubando" il mestiere), mi mettevo da solo come praticante abilitato (sposandomi nel contempo all'età di 25 anni).
Passavo l'esame a Milano al secondo tentativo e, figlio di nessuno, lavoravo e scarpinavo tanto (facevo e faccio solo civile ed oltretutto da solo senza segretarie praticanti sfruttati etc.) di talchè, negli anni, controparti (soddisfatte del mio lavoro che le aveva viste soccombenti) diventavano miei clienti.
Nel contempo all'età di 35 anni mi separavo lasciando tutti i contributi messi nella casa alla mia ormai ex moglie.
Compravo, sempre e solo con le mie forze, in questi anni un'appartamento dignitoso ove vivo ed uno studio (ndr. ad oggi tutto pagato e niente mutui).
Ora, a 47 anni, ho un fatturato che ai fini IVA è stato ancora superiore a 100K (ndr. contando solo su me stesso e non su clienti tipo banche ed assicurazioni) ed è comunque in discesa rispetto agli ultimi anni causa crisi.
Morale: in proporzione a quello che faccio ritengo non più soddisfacente tale risultato economico e pertanto è mia intenzione - ndr. pur essendo un appassionato di un certo successo, e credo che la mia storia non sia disprezzabile - abbandonare questo settore che è un ramo secco a causa dell'affollamento e della qualità molto mediocre  di molti soggetti che scrivono "in nome del Popolo Italiano".
Morale: lamentarsi di meno e darsi da fare di più e se ci si scandalizza che l'idraulico prende di più pensare di fare l'idraulico se si guarda il soldo.
E' vero che non vi è più - ma vi è mai stata ? -  la selezione naturale poichè imbecilli figli di avvocati o di benestanti saranno sempre avvocati  ma vi sarà sempre una piccola parte di gente qualunque con qualcosa in più che potrà fare il professionista con le proprio forze e con tantissimo sacrificio della propria vita con ciò facendo selezione naturale più dura e selvaggia ma più vera.
Tutto qua...     
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Da: in sintesi05/08/2016 23:02:49
Ti sei laureato 23 anni fa, cioè nel 1994, quando gli avvocati erano un quarto del numero attuale.
Ti sei rimboccato le maniche e finchè la concorrenza non era spietatissima sei riuscito a crescere e ad accumulare qualcosa.
Ora che stai combattendo la crisi e prevedi ulteriori cali di reddito (reddito =fatturato detratte spese, tasse, assicurazione, contributi previdenziali, che di solito incidono almeno al 50% etc.), pensi che sarebbe meglio spendersi in qualche settore più proficuo, ma anche più umano rispetto all'avvocatura.
Sottolinei che il settore dell'avvocatura, che conosci bene è oltre che in crisi per la concorrenza spietata, anche non meritocratico.
Ma se sei il primo a lamentare i difetti del sistema avvocatizio (io vi includerei anche il sistema universitario del quale rappresenta una logica ed immediata conseguenza), come puoi pretendere che gli altri ne parlino bene e non ne evidenziano i difetti oggettivi e la rovina imminente?
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Da: E quindi?05/08/2016 23:44:09
Alla fine di questa storia non si è ben capito quali siano i tuoi piani per il futuro: cambiare settore del diritto? Abbandonare la professione? Andare a fare l'idraulico per dimostrare che non ti limiti a lamentarti? Fare un bel concorso pubblico da usciere? O ancora ritirarti su un isola tropicale a goderti i tuoi risparmi?

Ps  dal tuo racconto sembra che la tua quasi ventennale nel mondo dell'avvocatura ti ha lasciato un appartamento di proprietà (per la gioia del fisco), un divorzio alle spalle e immagino alimenti da pagare (se non sono indiscreto quanti vuole l'ex-sanguisuga?) e forse qualche risparmio di non meglio precisata consistenza ma credo scarsa ;)
Non era forse meglio tenersi il posticino in banca ben pagato e usare il tempo libero per andare a caccia di qualche bella ( anche brutta) pollastra piena di grana da impalmare per vivere di rendita il resto dei tuoi giorni e allora ma solo allora iniziare a giocare all'avvocato per ammazzare la noia della vita coniugale ??
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Da: Domanda05/08/2016 23:50:16
Quanto guadagnate mediamente come avvocati al mese? Parlo per la fascia compresa fra i 30 e 40 anni.
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Da: Disperato8 06/08/2016 08:18:47
1200 euro
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