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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
10148 messaggi

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Da: cellina11/02/2009 20:15:03
io ne ho vinti due mentre lavoravo nel pubblico
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Da: chiocciola x confusa 1  - 11/02/2009 20:41:33
ho visto solo ora questo topic. Anch'io sono avv da poco più di 2 anni ma lavoro da 7 in una p.a. con qualifica b2 avendo vinto un concorso x diplomati. Essendo appena passata a tempo indeterminato non ho potuto partecipare ai concorsi interni,ma tutto sommato non mi lamento dello stipendio, diciamo che i 1300 li supero,poi ci sn buoni pasto,incentivi,qualche ora di straordinario ogni tanto...Che posso dirti,ogni tanto rimpiango la professione perchè fare l'avv era il mio sogno,ma in fin dei conti sono contenta della scelta che ho fatto perchè vedo tanti giovani avv. che fanno realmente la fame e darebbero chissà cosa x un posto fisso. Piuttosto non puoi provare se l'avv. ti tiene solo x il pomeriggio?ovviamente lavorando in una p.a. non puoi andare in tribunale nè iscriverti all'albo,ma puoi sempre collaborare x la redazione degli atti. poi,come diceva qcn, considera anche l'orario di lavoro, un avv. non ha orari,io da semplice praticante lavoravo anche la domenica,pensa uno che fa l'avv di professione, e una donna che probabilmente diventerà mamma deve anche pensare a queste cose.
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Da: manu7611/02/2009 21:07:42
confusa come ti capisco !! anche io aspetto di essere assunta  per un concorso per diplomati ( che sicuramente non mi darà uno stipendio che mi farà navigare nell'oro...) ma quando ripenso alla professione e alla pratica forense ( senza orari...senza clienti...sottoposti pur sempre al titolare di studio senza certezze..senza soldi...) forse penso sia stata la scelta giusta quella di lasciare la professione...beh secondo me l'importante è non accontentarsi infondo se si ha la fortuna di vincere altri concorsi per laureati e con stipendi più alti si può sempre cambiare...o magari trovarsi un secondo lavoro sempre attinente al diritto ( collaborazione part time in uno studio ..) comunque è un bel dilemma !!! ti capisco 
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Da: confusa11/02/2009 22:57:02
...grazie...mi fate sentire meno sola...
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Da: ex avvocato12/02/2009 21:12:25
La professione è un' altra cosa! Ho avuto il privilegio di svolgerla per cinque anni ed ho imparato tanto. Il guadagno era dignitoso ma quanta fatica e quanto tempo. A fronte di una giornata di minimo 10 ore, con pensieri, domeniche non domeniche, clienti che ti perseguitano, spese di studio, tasse, contributi e quant'altro per incassare 2000 euro mensili ne dovevi almeno produrre il doppio. Però le soddisfazioni non mancavano. Poi quando ormai nonci credevo più vinco un conccorso per funzionario nella P.A. Dubbi atroci mi hanno accompgnato per settimane, poi ho utilizzato il part time per provare a conciliare ma non riuscivo a far bene nessuno dei due lavori. Dopo quasi due anni di part time alla età di 38 anni decido. Lascio l'avvocatura: troppo casta, troppo sfruttamento, troppo bella. Il lavoro pubblico che svolgo oggi è però soddisfacente, pagato dignitosamente e, soprattutto mi consente di fare il ....papà, il ...marito. Insommami consente di vivere. Il lavoro non è tutto anche se molto importante. Tuttavia, se si entra nel giro del contenzioso giusto con guadagni molto elevati allora il discorso è diverso ma vi assicuro che trattasi di una minoranza di legali!
Che dire allora....come diceva una canzone di Tenco "una vita inutile vivrai se non farai di te quel che vuoi mi disse un uomo guardando il mare..." allora in bocca al lupo a tutti Voi!
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Da: confusa15/02/2009 18:45:34
x ex avvocato: tu avresti lasciato la professione a 29/30 anni x ave rvinto un concorso da diplomati fatto tanto tempo prima?

Il problema sta tutto qui..di fronte ad un posto da funzionario avrei meno dubbi xchè potrei smettere di studiare...Con il posto da diplomati invece se vuoi migliorare devi continuare a studiare e chiudere con gli avvocati (xchè il doppio lavoro toglierebbe altro tempo...): E nessuno mi garantirebbe di vincere un concorso ex novo...

E' questo che mi demoralizza... :-(
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Da: olly16/02/2009 10:32:37
io se fossi in te....sceglierei la certezza dell'oggi...
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Da: depresso16/02/2009 11:05:06
ma quale professione? buttati sui concorsi! io sono 5 anni che svolgo la professione di avvocato e non guadagno niente...alla veneranda età di 32 anni mi sono messo a fare concorsi! che vita di cazz...
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Da: . . .16/02/2009 11:14:48
x depresso
Non ti scoraggiare. La tua è una condizione diffusa.
Nello studio di famiglia vedo passare praticanti che si abilitano e che non riescono per anni ad affermarsi, finchè non succede qualcosa...
c'è chi vince un concorso in pa e lascia la professione,
c'è chi ha trovato uno sbocco con il gratuito patrocinio,
c'é chi sta sfondando grazie all'essersi superspecializzato in un settore.
La laurea in giurisprudenza, purtroppo, non offre a nessuno sbocchi immediati.
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Da: ciro16/02/2009 11:26:25
io lavoro in studio per 1200 al mese...ma sto in ufficio dalle 7.30 alle 7.30...mettici un0ora per arrivare a casa, cenare, ed è gia ora di andare a dormire= non ho più tempo per fare nulla...palestra, amici, niente di niente...ho solo la domenica per fare le faccende domestiche (vivo solo)
mi chiedo ma questa è vita?
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Da: .      .16/02/2009 11:35:53
no, non è vita se dura in eterno.
Se però fai in modo di rendere molto formativo il lavoro che fai e tieni gli occhi aperti per cogliere le occasioni che ti si presentano...
allora avrà senso. Qualcosa prima o poi cambierà.
Meglio vivere così che aspettare la manna dal cielo.
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Da: UGO LA MADAMA16/02/2009 12:02:13
quoto al 99% ex avvocato.
L'1% restante è legato al fatto ke nn mi piace Tenco.
Ma x il resto ora faccio il marito, il papà, il musicista, il lettore, il sommelier
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Da: avvocato musicista16/02/2009 20:29:52
io sono avvocato, ma la professione nn rendeva, rende di + e mi diverto di + facendo il musicista...
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Da: UGO LA MADAMA16/02/2009 22:01:47
grande musicista, cosa suoni?
io piano e tastiere
vogliamo mettere su un gruppo di avvocati pentiti?
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Da: piccina17/02/2009 09:57:07
il problema è che chi lavora cosi tanto non ha tempo per studiare
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Da: pensiero stupendo17/02/2009 16:52:49
secondo me c'è una differenza tra chi si abilita per il titolo e chi per fare la professione.
in fondo ognuno sa perchè si è abilitato, e le scelte successive vengono in automatico, senza rimpianti o grosse incertezze.
o no?
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Da: avvocato 1  - 17/02/2009 19:06:14
non ce la faccio più a fare l'avvocato rivoglio la mia vita e i miei tempi
Rispondi

Da: confusa17/02/2009 20:18:10
x pensiero stupendo: magari esistessero tante certezze...nella vita si cambia anche idea...Io tre anni fa odiavo il mondo degli avvocati ed ero disposta a qualunque concorso anche x diplomati....Ora che sono avvocato sono più motivata a tentare la professione...e gli sforzi x i concorsi mi sembrano montagne insormontabili...in più ho vinto un concorso x diplomati...ma non è che mi soddisfi un granchè...
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Da: avvocato18/02/2009 17:23:55
solo a Roma ci sono 22.000 avvocati la maggior parte dei quali fa la fame nel vero senso della parola
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Da: x confusa19/02/2009 12:13:02
posso assicurarti, se può aiutarti, che se vai a lavorare in p.a. pensando di valere troppo per quel posto, di aver faticato troppo sui libri per meritare di avere un capo ufficio diplomato ( succede più spesso di quanto si immagini), allora sarai costretta a inghiottire rospi durissimi quotidianamente.
Esempio: " Mio figlio studia legge, non penso però che farà la tua fine" detto dal capo con diploma alla sottoposta avvocato...
Poi c'è anche il diritto amministrativo, sconosciuto alla maggior parte degli impiegati con diploma, che li porta a tenere atteggiamenti stranissimi... Per paura di violare la normativa sulla privacy tengono nascosti atti conoscibilissimi, oppure, per sentirsi depositari dello scibile, nascondono le circolari, non sapendo che chi vuole sa procurarsele comunque...
Se vuoi andare in p.a. lo devi fare tranquilla e serena per la scelta fatta (puoi sempre metterti in aspettativa per studio o puoi anche licenziarti dopo) e con l'atteggiamento curioso ed entusiasta di chi non si sente sprecato. Altrimenti sarà dura!
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Da: amici19/02/2009 12:15:38
PER EX AVVOCATO ... HO FATTO LO STESSO PERCORSO E LA PENSO ESATTAMENTE COME TE
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Da: Tiziana per confusa19/02/2009 14:25:07
Ciao, anch'io ho lasciato la professione per fare i concorsi, ne ho vinto uno per un ente locale in c1, con stipendio di 1200/1300 euro al mese, non sono tutte rose e fiori, ma non c'è paragone con l'incertezza che la professione da, anche se ripagata dalle soddisfazioni, poi sai, per una donna non c'è niente da fare, è difficile conciliare studio e famiglia e seguire bene entrambi, ti consiglio di pensarci molto bene prima di rifiutare un posto fisso, anch'io non voglio rimanere impiegata a vita, sicuramente dovrò studiare ancora per potermi valorizzare, ma conosco persone che nella pa ci sono riuscite, perchè non dovremmo riuscirci anche noi??
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Da: titti19/02/2009 14:46:00
io non so cosa darei per vincere un concorso pubblico, fosse anche da diplomati. è dura lavorare oltre 12 ore al giorno senza certezze....e non avere tempo per fare nulla
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Da: confusa19/02/2009 20:38:21
X Tiziana: x assenza di voglia di studiare....

X titti: tu che fai di preciso?
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Da: titti20/02/2009 08:12:40
io lavoro come te in uno studio legale...con partita iva...e prendo nette al mese 1150 euro...non ho tutele...se ce da lavorare sabato lo faccio pure...le ferie sono un miraggio...e se decidessi di avere un figlio niente maternità e rischio il posto....è successo ad una mia collega, che rimasta incinta è stata lasciata a casa....quindi...vedi te....
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Da: Vero avvocato20/02/2009 08:24:52
La professione offre soddisfazioni,anche a livello economico,solo se ci si è dedicati a questo fin dal primo giorno di pratica effettiva!..
e non si è perso tempo dietro ai vari concorsi .
Giorno per giorno si costruisce la propria carriera,con sacrifici immani,soprattutto all'inizio.
Se la professione di avvocato diventa un capriccio,magari da affiancare ad un posto pubblico (e per chi non lo sapesse,la prof. di avvocato è incompatibile)..non c'è da aspettarsi che scarsa preparazione,scarsi guadagni e screditare la categoria di chi investe anima e corpo per questo lavoro!
Quindi..fate vobis
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Da: ex avvocato20/02/2009 18:12:01
Per vero avvocato. Quello che dici in generale è vero. Tuttavia dipende molto anche dalle piazze in cui ti trovi ad esercitare. Ci sono alcune piazze in cui la saturazione degli avvocati è notevole, tanto da far pensare allo OUA ed al consiglio nazionale forense alcune soluzioni restrittive circa l'esercizio della professione. In questi casi è veramente molto complesso e difficile affermarsi nella professione. Personalmente per cinque anni ho esercitato con assoluta continuità poi sono entrato nella P.A. con l'unico concorso svolto. Certo, sono stato fortunato ma ho seri dubbi che continuando avrei potuto fare di più. La situazione negli ultimi anni è veramente precipitata perchè c'è una concorrenza quantitativa e anche qualitativa enorme. Forse nel lungo periodo, in una prospettiva lunga potrebbe avere ragione Vero AVVOCATO ma, intanto gli anni passano e non sempre si è disposti a pagare un prezzo così alto per un obiettivo possibile, al più probabile! Saluti
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Da: x Vero avvocato20/02/2009 20:18:27
se sei tanto vero avvocato che ci fai sul forum dei concorsi? A leggere cosa fanno gli altri? Mi sembra moooolto strano....
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Da: Vero avvocato21/02/2009 08:24:27
Mi piace semplicemente navigare sui forum..e qui mi pare si parli un pò di tutto,e quando ho visto una discussione sulla professione di avvocato,mi sono sentito di dire la mia...tutto qui
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Da: x Vero avvocato21/02/2009 11:47:07
Questo è un forum di concorsi...cmq ognuno può dire la sua ci mancherebbe...Ti ricordo che oggi i concorsi pubblici richiedono molta piu' preparazione dell'esame di avvocato...Secondo me sono molto piu' ignoranti alcuni avvocati rispetto a tanti giovani che lavorano nelle P.A. (che oltretutto hanno pure passato l'esame di Stato)...I tribunali pullulano di ignoranza e di gente traffichina che non sa nulla di diritto...
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