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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: un covo17/01/2016 10:12:09
apri un topic sulle pensioni dei sindacalisti, raccoglie adesioni e fai un ricorso mettendoci soldi tuoi, così come abbiamo fatto noi per quel che ritenevamo giusto.
i tuoi argomenti sono ripetitivi noiosi ma utili a farci capire come ancora non riusciate ad accettare una pronuncia della corte costituzionale dopo 10 mesi....mentre noi abbiamo dovuto ingoiare i vistri abusi per 15 anni...altrimenti eravamo frustrati ecc ecc.
anche tu, ma cosa è tutta questa fristrazione per i sindacati? se ci sono degli abusi non ti lamentare, vai, impugna, agisci...siamo uomini o caporali?

Da: VIVA IL CONCORSO17/01/2016 10:30:03
SEMBRA NORMALE ESIGERLO!!
SEMBRA LOGICO PENSARLO!!
SEMBRA GIUSTO CONCEPIRLO!!
.....INVECE NO,NO, NON E' POSSIBILE!!
NON E' POSSIBILE E NON E' STATO MAI POSSIBILE PERCHE' DOVREBBE ESSERE "SERIO" E "RIGOROSO" E NELL'AGENZIA DELLE ENTRATE QUESTI SONO TERMINI CHE SI USANO SOLO PER SOLLECITARE TEORICAMENTE L'ATTEGGIAMENTO DA TENERE SUL LAVORO DA PARTE DEGLI SCHIAVIZZATI DIPENDENTI!!
SONO TERMINI CHE NON SI RIESCONO AD APPLICARE ALLA SELEZIONE DELLE CAPACITA' E DELLE IDONEITA' A RIVESTIRE RUOLI DI VERTICE.
SONO TERMINI CHE NON SI RINVENGONO NEL REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE PERCHE' IN QUESTO MIRABILE REGOLAMENTO C'E' SOLO PREVISTA LA FACOLTA'
DI INCARICARE DI FUNZIONI DIRIGENZIALI A VITA "CHI CAZZO MI PARE E PIACE". VIVA LA LIBERTA'!!
E QUALCHE EMERITO CRETINO VA ANCORA PREDICANDO L'AUTONOMIA DECISIONALE E DI STILE PRIVATISTICO COME L'UNICO SISTEMA PER RAGGIUNGERE LA MASSIMA EFFICIENZA ED EFFICACIA!!! MA, PER CASO, TANTI DI QUESTI DIRIGENTI APICALI,TRANNE QUELLI DI NOMINA GOVERNATIVA, NON AVEVANO VINTO UN CONCORSO??? E QUINDI?  E' PER LORO UNA MANIFESTAZIONE DI INCOERENZA STUPIDA E MESCHINA RITENERE CHE I CONCORSI NON SELEZIONINO I PIU' CAPACI!!! E TUTTI LORO COME CI SONO ARRIVATI AI FAVOLOSI STIPENDI PUBBLICI DA DIRIGENTI PUBBLICI??? PURTROPPO LE FACCE COME IL CULO REGNANO SOVRANE IN QUESTO SQUALLIDO PANORAMA DI PREVALENTI MONTATI!!! E NON E' STATA ANCORA SUFFICIENTE LA FIGURA DI MERDA CHE HANNO FATTO!!!

Da: Hiram17/01/2016 10:39:14
Colpito ed affondato...finalmente sei uscito allo scoperto, infiltrato della malora. Quanto ti pagano quelli della UNADIS? È noto che dopo aver scucito 4.000 euro per il ricorso contro chi vi dava da mangiare, pagare il mutuo e comprare il macchinone, il vostro legale ha ritirato il ricorso! tutti chiacchiere e distintivo.... oramai state solo vegetando, neanche la Orlandi risponde ai vostri appelli. Da lunedì si aprirà un mondo... salutami gli espatriati..

Da: Quarto 17/01/2016 10:46:21
Come mai Fico e Di Maio non si sono dimessi?
M5s: puah! Un PD qualsiasi

Da: PER HIRAM17/01/2016 10:48:04
Puoi essere più esplicito?? Grazie!!

Da: ORPO SEMPLICE 17/01/2016 12:54:19
4000 cucuzze e ciccia... Bellooooo

Giulio De Santis per il "Corriere della Sera" - Edizione Roma

MARCO MILANESE
MARCO MILANESE
La procura ha disposto la citazione in giudizio di Marco Milanese con l' accusa di finanziamento illecito a un politico per la ristrutturazione della casa di via di Campo Marzio, di cui avrebbe goduto Giulio Tremonti tra il 2010 e il 2011 quando era titolare del dicastero dell' Economia. I lavori nell' immobile di 200metri quadri di proprietà dell' associazione religiosa Pio Sodalizio dei Piceni costarono 60mila euro.

milanese
MILANESE
Soldi che, secondo l' accusa, Milanese, titolare del contratto d' affitto dell' appartamento, non fece pagare al ministro, nonostante Tremonti - che per la vicenda ha patteggiato quattro mesi di reclusione, poi convertiti al pagamento di 30 mila euro di pena pecuniaria - fosse il reale beneficiario dell' ammodernamento della casa dove visse per un anno dal luglio del 2010.

A sostenere le spese fu l' imprenditore edile Angelo Proietti, che svolse la ristrutturazione gratuitamente con l' intento di ingraziarsi l' ex ufficiale della Finanza. Anche Proietti è stato citato in giudizio dal pm Paolo Ielo con le stesse accuse mosse all' ex politico del Pdl. Il caso, esploso nell' estate del 2011, provocò una frattura insanabile tra il ministro e Milanese, arrivato a chiedere la restituzione di una parte degli affitti non pagati a Tremonti. L' allora ministro giustificò la necessità di vivere durante la settimana in via di Campo Marzio con ragioni di sicurezza.

GIULIO TREMONTI E MARCO MILANESE
GIULIO TREMONTI E MARCO MILANESE
La storia emerse quando dalle carte dell' inchiesta napoletana sulla cosiddetta P4 saltò fuori l' esistenza della «casa concessa in locazione a Milanese per un canone mensile di 8.500 euro e di fatto utilizzata dal ministro Tremonti». L' allora braccio destro del dicastero firmò il contratto di locazione nel febbraio del 2009 accordandosi con l' ente religioso per scomputare dal canone le spese dei lavori che nessuno finì per pagare.

Di certo non Tremonti, che, secondo quanto ricostruito dalla procura, scelse anche i divani della casa. Il ministro, nel periodo di residenza presso l' abitazione, versò 4000 euro al mese al suo braccio destro, ma, appena la vicenda divenne pubblica, abbandonò il «pied-à-terre» senza dare più un centesimo a Milanese.

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Da: Mirco417/01/2016 13:42:22
Salve. Mi rivolgo ai funzionari non incaricAti di nulla, ma titolari di diritti assunti con un concorso bandito dallo Stato,  non da Befera, Romano o Orlandi. Alcuni sono stati tolti dalla strada, come me, grazie all Ente e non hai mitici Dirigenti.
Ho in mente, in breve ma certamente,  di ricorrere con nota informativa al Presidente Mattarella già  giudice costituzionale, evidenziando la disprezzane trascuratezza che i dirigenti continuano a mostrare verso il proprio personale e la loro dignità, i tentativi infatili e inutili di raggirare regole chiare minime e semplici a presidio dei diritti umani. Non credo sia inutile. Inutile e sciocco è  l intervento plurimo e variegato di Unadis che non porterà  a nulla ma di sicuro. Sarebbe una nota che se sostenuta da tanti funzionari preparati, ma vado avanti anche da solo, unica, forte e ammirevole ricca di riferimenti normativi veri giusti chiari precisi, di una volontà per il Paese e i padri costituenti e della Corte Costituzionale e delle sue parole fortemente rispettosa. Contenente richiamo ad un possibile ricorso alla Corte dei diritti umani. Non mi dilungo piu. Scrivo quindi per capire se ci sono adesioni, se si lascerò  e mail per accogliere,  condividere il contenuto della nota breve intenso e amorevole, e prima di incamminarsi da solo entro fine gennaio con tutte le mie forze contro questo modo tradizionale di pensare e fare dell agenzia e del sindacato che tanto mi ricorda non un frutto marciò ( quello un tempo era buono) ma il ramo secco al freddo inutile e staccatosi dall albero ormai a terra per  la  sua caduta. Loro sono a terra per la prima volta e quelli a terra da una vita si rialzerranno e non ci saranno ripensamenti dinanzi a lacrime fasulle per conquiste e meriti fasulli. Vi aspetto numerosi.

Da: ORPO SEMPLICE 17/01/2016 14:26:28
Mio bene... Mattarella ha bel altri scaz...


VALERIANO MUREDDU
VALERIANO MUREDDU
Il suo rifugio ufficiale sino a poche settimane fa era un' elegante mansardina nel centro storico di Arezzo. Qui gli uomini dell' Agenzia delle dogane bussarono nel marzo del 2014 per perquisire la sua abitazione e contestargli i reati di associazione per delinquere, contrabbando oltre a una milionaria evasione fiscale.

Ma negli ultimi tempi di Valeriano Mureddu si sono perse le tracce. Forse perché da settembre è indagato dalla procura di Perugia, insieme con almeno altre cinque persone, anche per la violazione della legge Anselmi, quella sulle associazioni segrete. Infatti con una piccola agenzia investigativa illegale (messa in regola nel luglio 2014, dopo le perquisizioni) avrebbe realizzato dossier su persone e aziende.

Mureddu, 46 anni, è originario di Rignano sull' Arno, il paese del premier Matteo Renzi, è un massone ed è intimo amico del presunto fondatore della Flavio Carboni. Ma, come ha rivelato Libero nei giorni scorsi, questo uomo dei misteri, ha condiviso diversi affari pure con Tiziano Renzi e con l' ex vicepresidene di Banca Etruria Pierluigi Boschi.
FLAVIO CARBONI
FLAVIO CARBONI

Signor Mureddu lei è indagato per colpa di una misteriosa struttura: la Sia.
«Non ha mai operato e non opera nemmeno ora, da quello che so io almeno».

Però quando gli investigatori hanno portato via i dossier della Sia lei gli ha suggerito di lasciarli al loro posto perché era materiale scottante, collegato ai servizi.
«Può essere».

Tra le carte che le hanno sequestrato c' era pure il numero di telefono di Licio Gelli. È partecipe di qualche suo segreto?
«Non glielo direi nemmeno sotto tortura».

Il suo lavoro qual è?
«Ho relazioni in giro per il mondo. Mi vengono proposti degli affari e io a mia volta li propongo a chi penso che possa portarli a termine».

È amico di Carboni?
«Certo, ci conosciamo da almeno 8-9 anni. Gli voglio bene come a un padre, forse anche di più. Non voglio contraddire quello che dice Flavio...».
FLAVIO CARBONI
FLAVIO CARBONI

Carboni dice che lei lavora per servizi segreti.
«Io non lo sostengo...».

Non ha mai messo in giro questa voce?
«Guardi ho detto quanto basta, poi se la gente si fa i film...Mettiamo il caso che io faccia o abbia fatto qualcosa per aiutare un corpo o un' istituzione perchè deve essere detto? Che importanza ha?».

Perché ha organizzato delle riunioni nell' ufficio romano di Carboni con Boschi per trovare un direttore generale per Banca Etruria?
«Ho la disgrazia, forse, di conoscere un po' di persone. Conosco anche Boschi e l' ho presentato al mio amico fraterno Flavio».
Pier Luigi Boschi e i vestiti della figlia Maria Elena
PIER LUIGI BOSCHI E I VESTITI DELLA FIGLIA MARIA ELENA

Carboni dice che loro due, poi, si sono visti molte volte.
«Io c' ero solo in un' occasione, quando gliel' ho presentato, poi dopo non so...».

Perché non andò in porto il piano di salvataggio pensato nell' ufficio del presunto fondatore della P3?
«La Banca d' Italia non era d' accordo nel far diventare una Spa la Popolare dell' Etruria e allora il fondo del Qatar, il Qvs, che avevamo trovato si è tirato indietro».

Quando ha conosciuto l'ex presidente di Bpel Lorenzo Rosi?
«Due anni fa, nel 2014, e poi non l' ho più rivisto dall' agosto-settembre dello stesso anno».

Che idea si è fatto di lui?
lorenzo rosi pier luigi boschi
LORENZO ROSI PIER LUIGI BOSCHI
«Di una persona precisa, ma non all' altezza della situazione e non per mancanza di capacità, ma perché si trovava in una situazione un po' pesante che non gli permetteva di svolgere il suo lavoro».

Per lei non era un vero banchiere?
«No, non penso proprio».

E Boschi che tipo è?
«Di poche parole, veloce ad arrivare al dunque».

Perché due banchieri, per quanto improvvisati, si sono rivolti a uno senza esperienza nel settore per salvare Banca Etruria?
PIER LUIGI BOSCHI
PIER LUIGI BOSCHI
«Forse hanno visto in me qualcuno che ha una serie di conoscenze in giro per il mondo e quindi adatto per uscire un po' dalla piazza d' Arezzo...magari per trovare qualcuno che in pochi minuti potesse parlare con qualcuno altro che dicesse io potrei conoscere tizio».

Lei conosce Matteo Renzi, anche perché siete entrambi di Rignano sull' Arno. Che cosa pensa di lui?
«Ritengo che sia una brava persona, che ha fatto tutto quello che poteva per cambiare un sistema. Che riesca ad andare avanti è un altro discorso».

Lei ha frequentato pure Tiziano Renzi. Che rapporti avete?
«Mah... da quando il figlio è diventato premier non mi va di andare a disturbare».
tiziano renzi
TIZIANO RENZI

Nel 2007 Tiziano e il suo amico imprenditore Andrea Bacci vendettero un terreno a sua moglie, lo ricorda?
«Come no... Però un pezzo di quel terreno lo presi prima io. Vede che le sue informazioni sono incomplete».

In paese dicono che quell' acquisto fu per lei poco conveniente.
«Tiziano non mi ha mai dato una fregatura, anzi. È una persona che stimo molto».

Carboni sostiene che lei avrebbe fatto grandi favori sia a Pierluigi che a Tiziano è vero?
«Quello che dice Flavio per me è sempre vero. Mai contraddirlo. Però la gentilezza non va scambiata per altro».

Li ha aiutati solo per amicizia?
tiziano renzi sulla gru
TIZIANO RENZI SULLA GRU
«Si».

Carboni non pare dello stesso avviso: ci ha detto che se lei parlasse di quei favori cadrebbe il governo...
«Addirittura, allora meglio non parlarne».

Lei e Carboni avete frequentato pure Sergio Tulliani, il suocero di Fini. È vero?
«Non ho grande stima di quella persona. Ho preferito non proseguire i rapporti».

Mi risulta che si siano raffreddati pure quelli con Pierluigi Boschi...
«Erano buoni fino a pochi mesi fa, poi non l' ho più rivisto.  Forse perchè lui non cerca me ed io non cerco lui. Ma non ne ho capito il motivo».

Ritorniamo a Banca Etruria?
«So che è una banchetta».
TIZIANO E MATTEO RENZI
TIZIANO E MATTEO RENZI

Perché ha accettato di interessarsene?
«Ho visto che Boschi e Rosi erano disperati, ho capito il marasma che aveva lasciato la gestione precedente. La situazione era drammatica e a ogni proposta la Banca d' Italia gli chiudeva la porta in faccia o almeno questo era ciò che percepivo. Li ho visti così giù».

E quindi lei gli ha dato una mano?
«Dovevo dargli una mano per forza».

A quel punto lei ha chiamato Carboni che ha chiamato Ferramonti...
«Ferramonti, chi è Ferramonti?».

Non lo conosce? È l' imprenditore, amico di Licio Gelli a cui si è rivolto Carboni.
«Boh, non so. Sta parlando di Gianmario?».

Sì. Mi risulta che non abbia preso parte a quelle riunioni...
«E se io le dicessi che a tutte le riunioni c' era Ferramonti?».

Potrebbe essere interessante...
(Ride)
massoni segreti
MASSONI SEGRETI

Lei è massone?
«Perché negarlo».

Lo sono anche Boschi e Renzi?
«Non ci crederei nemmeno se li vedessi».

Qual è la sua loggia?
«Per fortuna non ho logge io... Ho aderito all'Umsoi (Unione massonica stretta osservanza iniziatica ndr), ma sono in sonno da moltissimo tempo».

Mi suggerisca una domanda cruciale che non le ho fatto...
«Lei mi ha fatto un sacco di nomi, ma non mi ha fatto quelli più interessanti, le mancano dei tasselli fondamentali. Anzi le sfugge il più importante».

Che cosa manca al mio elenco?
«Caro signore le mancano diverse cose. Possiamo parlarne domani? Per oggi basta. Domani la potrò sicuramente illuminare».

Da: amateci 17/01/2016 14:30:58
Ribaltare il modo di pensare dell'obsoleto potere italico è impresa quasi impossibile.
Avevo qualche speranza nel PD Renziano, nei 5 stelle ma il primo è troppo colluso .....i secondi cominciano a farmi riflettere su ciò che realmente sono
buoni principi, ottime battaglie politiche. Poi, però, se si vanno a guardare i candidati che proporranno per es. a Milano, per le prossime elezioni e allora mi viene qualche dubbio...per non parlare della vicenda del comune campano.... lì la questione il Grillo la sta gestendo malissimo... la cosa mi fa pensare...
Dovremmo andare oltre i sindacati, la politica, i vari potentati, che convergono sempre verso un unico fine: il non rispettare le regole a seconda delle convenienze di ognuno....nello specifico i sindacati hanno solo timidamente criticato l'operato dell'agenzia, anche dopo la sentenza 37;, però sono riusciti a strappare per tutti i loro iscritti,  soprattutto, facendola, come al solito passare per una conquista, un passaggio di fascia...per tutti coloro che vivono di anzianitàsoprattutto...anche per gli altri...ma i primi si erano sentiti spacciati dopo l'ultima riqualificazione in cui si era iniziato a parlare anche di altro ...lauree master etc.
Non basta la class action
Spero che si possa partecipare ad un concorso vero, perchè la professionalità acquisita illegittimamente da certi soggetti, per quanto indiscutibile, è avvenuta a danno di tutti gli altri grazie a certi escamotage che non si possono tollerare

Da: Ciccio Bello 196417/01/2016 15:04:44
per Mirco4
Ma vattela a piglià...Unadis, Corte di Giustizia? ma che minchia stai farneticando. Vai a lavorare!!!
allora ha ragione Hiram.
La raccolta fondi falla altrove. Noooon ce' sooooono sooooldi.

Da: Mirco417/01/2016 15:11:51
Non occorrono soldi Ciccio bello 1964

Da: bla bla bla17/01/2016 15:34:41
il pagliaccio fiorentino è la cartina di tornasole della chianina

Matteo Renzi, l'ultima marionetta dei poteri forti
di Gianluca Ferrara | 30 dicembre 2015
COMMENTI (244)
 
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Gianluca Ferrara
Saggista e direttore editoriale di Dissensi Edizioni

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L'Italia dopo la seconda guerra mondiale entrò a far parte della sfera d'influenza americana e la locuzione Conventio ad excludendum, fu usata per indicare l'impossibilità di governare sia per il Partito Comunista, in quanto partito rientrante nella sfera sovietica, sia per il Movimento Sociale, perché partito di derivazione fascista. Per circa 40 anni non fu possibile quell'alternanza di governo che è la caratteristica principale di un moderno stato democratico.

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Giorgio Galli, con il termine bipartitsmo imperfetto indicava proprio quell'impedimento fisiologico ad avere un'alternanza tra esecutivi. Una mancanza di alternativa democratica che in Italia paralizzò l'azione dei governi che si sono succeduti all'indomani del secondo conflitto mondiale. L'impedimento di una fisiologica alternanza ha generato quel consociativismo che ha agevolato il fiorire di una sottocultura truffaldina e criminale le cui conseguenze nefaste sono evidenti a tutti.

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Dopo i decenni governati dalla Democrazia Cristiana si è proseguito con i governi Craxi e poi con il ventennio del suo erede di Arcore per poi trovare in linea di successione Matteo Renzi che, con il suo partito della nazione, è in perfetta continuità con gli interessi dei colonizzatori del pensiero unico: massoneria, industria degli armamenti, banche e multinazionali.

Il cambiamento non ci sarà rottamando un politico con le rughe e i capelli bianchi e sostituendolo con uno che ha la pelle liscia e i capelli scuri. Il cambiamento non si ha nominando delle ministre carine. Questi giochini da prestigiatore purtroppo continuano a funzionare con i tanti ancora lobotomizzati da stagioni televisive che hanno determinato nel nostro Paese una vera e propriatrasformazione antropologica. Senza il terreno fertile di questa pianificata società dell'effimero, alle carnevalate in power point dell'attuale Presidente del Consiglio senza mandato elettorale, seguirebbero un coro di pernacchie. Ma nonostante gli articoli di giornali e i servizi televisivi grondanti bava che descrivono le gesta del premier abusivo, sempre in più si destano e chiedono un reale cambiamento.

Il vero cambiamento è avere il coraggio di tentare di abbattere la struttura su cui si regge questo Paese alla deriva. Mi riferisco al potere delle mafie, della massoneria, delle banche e delle corporation, in particolare quelle degli armamenti e del settoreagroalimentare. Il vero cambiamento sarebbe ripristinare una sovranità monetaria come vigeva prima del divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia del 1981, spingere anche a livello internazionale per una legge come la Glass-Steagall Act che negli Usa separava le banche d'investimento da quelle commerciali. Rispettare l'articolo 11 della Costituzione e quindi uscire subito dalla Nato e smantellare le basi statunitensi che 70 anni dopo la seconda guerra mondiale sono ancora presenti sul nostro territorio con i loro ordigni atomici.

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Abbattere le vergognose diseguaglianzerispettando, per esempio, l'articolo 53 della Costituzione; promuovere la tutela dell'ambiente mettendo in discussione il paradigma del Pil e la folle presunzione di poter crescere in maniera infinita in un pianeta finito. Il cambiamento è percorrere la strada di Rifiuti Zero e non bruciare, costruendo a spese del contribuente già truffato dai cip 6, inceneritori che oltre a seminare cancro distruggono delle risorse.

Il cambiamento è costruire nuove scuole e non caccia da combattimento difettosi. Il cambiamento è rendere l'informazione davvero indipendente ciò significa garantire una prospettiva che sia dalla parte dei cittadini e non dei potentati economico finanziari. Il cambiamento è invogliare la partecipazione ed estendere gli spazi democratici e non ridurli (si veda la riforma Boschi) come propugnato dalla massoneria.

Il vero cambiamento per questo Paese ci sarebbe punendo i tanti lestofanti, che a partire dalla politica, hanno persino perso il senso del pudore e della dignità. Nel nostro Paese non ci si indigna quasi più dinanzi alla corruzione dilagante. Ma il principale cambiamento consiste nel ribaltare i rapporti di forza che negli ultimi decenni hanno reso la politica del tutto succube dell'economia. Le politiche monetarie adottate da Mario Draghi, oltre a rimpinzare ancora una volta le banche, forse permetteranno agli odierni politici marionetta d'intrattenere ancora per un poco il pubblico. Ma lo spettacolo sta per finire. E' giunto il tempo direcidere i fili.

Da: ancora una volta17/01/2016 16:19:10
Supposto che la pensione di un semplice sindacalista distaccato, per la sommatoria dei controibuti da entrambe le parti, anche con la 5^ elementare, possa essere di gran lungo superiore a quella degli incaricati laureati a cui venivano versati i contributi solo sulla parte non accessoria, sorge spontanea un'altra domanda : i sindacalisti distaccati hanno un orario di lavoro, timbrano  il cartellino, presentano certificati medici, chiedono le ferie o sono sempre in ferie ? Una volta per sempre togliamoci questi dubbi altrimenti  si potrebbe esssere in difficoltà nel raccogliere fondi in nome della giustizia, equità, uguaglianza, per chiedere l'appiattimento carrieristica dell' AGE con la soppressione delle figure degli incaricati, Pot, Pos e successivamente volendo e potendo anche dei capi team e funzionari. Si potrebbe avere una volta per sempre una risposta seria e sicura. ?

Da: si dice17/01/2016 17:27:42
fai quello che dico io ma non quello che faccio io.

Da: si dice17/01/2016 17:28:14
fai quello che dico io ma non quello che faccio io.

Da: si dice17/01/2016 17:28:45
fai quello che dico io ma non quello che faccio io.

Da: risposta seria17/01/2016 17:46:11
Dirpubblica non ha da diversi anni distacchi sindacali da quando non aderisce più a confedir
Unadis li ha? Non lo so. I confederali invece si ma chiedi a loro chi li paga

Da: ma...17/01/2016 17:53:27
a noi che c... ci interessa dei sindacati??? Sono tutti inutili per non dire alto.... se non ci fossero l'Ade funzionerebbe molto meglio!!!!!

Da: Giuanni17/01/2016 18:53:20
Sono d'accordo con te.

Da: NON17/01/2016 20:24:31
ho fatto mai nomi di sigle sindacali. Ho rispetto per tutte. Ringrazio chi mi ha dato risposta seria ma invito ma , si proprio ma , a maggior rispetto verso gli altri.

Da: NON17/01/2016 20:25:01
ho fatto mai nomi di sigle sindacali. Ho rispetto per tutte. Ringrazio chi mi ha dato risposta seria ma invito ma , si proprio ma , a maggior rispetto verso gli altri.

Da: Quarto17/01/2016 20:32:28
Fico e Di Maio, dimissioni subito

Da: piddino di merda............17/01/2016 21:27:24
....................

Da: ...................17/01/2016 21:28:46
........vi da noia chi interferisce con i vostri loschi traffici, eh?

Da: bho17/01/2016 21:28:49
.....

Da: risposta seria18/01/2016 06:57:31
Il rispetto non si può chiedere ma va guadagnato in primo luogo rispettando per primi gli altri

Da: Quarto 18/01/2016 07:57:09
Fico e Di Maio, tutti uguali. Dimissioni
Siete un PD qualsiasi
Voi M5S state su questo forum a fare lezioni di morale
La verità strappa tutti i drappi

Da: yuri18/01/2016 08:45:09
Basta!! vogliamo legalità

Da: ORPO SEMPLICE 18/01/2016 09:13:34
Ahi ahi ahi

La scrivente O.S. sta ricevendo molte  segnalazioni in relazione ai recenti avvisi per il conferimento di posizioni organizzative speciali (POS) che denunciano come, all'interno di tali provvedimenti, si sia stabilito che la valutazione dei candidati debba seguire criteri e modalità del tutto diverse rispetto alle precedenti determinazioni per il conferimento di POS. 
In particolare colpisce la mancata previsione di qualsiasi forma di prova oggettiva di selezione, quando in precedenza, per incarichi di identico rilievo e grado di responsabilità,  l'Agenzia delle entrate aveva stabilito ben due fasi di verifica.
Tutto ciò premesso la scrivente, sorpresa e sconcertata per tale palese, incomprensibile difformità procedurale,  non può che richiedere un immediato e motivato chiarimento relativo alla scelta ora compiuta.
Tuttavia per quanto sopra affermato la scrivente  - pur valutando con soddisfazione che gli ultimi avvisi, (aderendo giudiziosamente alle previsioni dell'art. 23 quinquies della legge n.135/2012 che, come noto, non prevede il possesso del diploma di laurea)  non indicano tra i requisiti il possesso, appunto, del diploma di laurea -  ritiene indispensabile che sulla materia venga convocato un urgente incontro dal momento che, invece, precedentemente la laurea è stata "conditio sine qua non". 
Roma, 14 gennaio 2016​f.to/SILVERI

Da: x orpo18/01/2016 13:16:22
potresti relazionare chi è questa scrivente O.S: ? Nemmeno ho capito se per il conferimento del Pos ( secondo lo scrivente ) è necessaria o no la laurea o è bastevole il diploma di laurea ( magari conseguita via on-line ) o addirittura basta la licenza elememntare.  grazie. Alla fine le cose come stanno.

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