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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
56952 messaggi, letto 1785524 volte
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Da: maurof13/01/2016 16:28:54
Ma.cosa scrivi .... sul sito intranet non c'e, ma prima di essere bloccato, bastava cliccare sull'indirizzo presente nelle mail per accedere.al.sito ....
Probabilmente , .... per pura democrazia, ... fra un po' faranno in modo da non Ricevere più  le mail!!!
Dirpubblca da' troppo fastidio a chi agisce ..... Democraticamente e seguendo i principi costituzionali!!!

Da: maurof13/01/2016 16:29:26
Ma.cosa scrivi .... sul sito intranet non c'e, ma prima di essere bloccato, bastava cliccare sull'indirizzo presente nelle mail per accedere.al.sito ....
Probabilmente , .... per pura democrazia, ... fra un po' faranno in modo da non Ricevere più  le mail!!!
Dirpubblca da' troppo fastidio a chi agisce ..... Democraticamente e seguendo i principi costituzionali!!!

Da: bla bla bla13/01/2016 17:19:19
nel frattempo qualcuno gode......    i soliti

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SOLOFISCO
Commissioni tributarie, arrivano 11 mln
Di Valerio Stroppa

Arrivano 11 milioni di euro per il personale amministrativo delle commissioni tributarie. Ma a percepire il compenso aggiuntivo, derivante dal gettito del contributo unificato versato dai contribuenti nelle liti con il fisco, saranno solo le commissioni «virtuose». Si tratta cioè di 33 Ctp e Ctr per il 2011 e di 85 per il 2012, che hanno raggiunto gli obiettivi di smaltimento dell'arretrato fissato rispettivamente al 5 e al 10%. Per quanto riguarda i dipendenti del Mef, il riparto ha trovato attuazione il 5 gennaio 2016 con la determina predisposta dal Dipartimento dell'amministrazione generale.

Le somme, pari a 2,4 milioni di euro per il 2011 e a 8,4 milioni per il 2012, saranno assegnate sulla base di un meccanismo variabile, che tiene conto sia della media del personale in servizio nelle annualità di riferimento presso ciascuna commissione sia del prodotto tra dotazione organica e flussi di ricorsi (pervenuti e definiti). I sindacati hanno sollevato diverse critiche a tale meccanismo di attribuzione. Una su tutte l'effetto paradossale per cui gli uffici "storicamente virtuosi", ossia quelli con elevate percentuali di definizione, si sono ritrovati esclusi dal premio in quanto privi di arretrati da smaltire. La concertazione tra il Mef e le sigle di categoria si è conclusa quindi con la non sottoscrizione della proposta presentata dall'amministrazione. «Auspichiamo che per gli anni a seguire ci possa essere una svolta radicale nella distribuzione di tali somme e si possa raggiungere un accordo che superi l'attuale applicazione letterale e restrittiva della norma», osserva la Fp-Cgil in una nota. Mentre il Cnpct, coordinamento del personale delle commissioni tributarie, sta predisponendo una class action finalizzata a estendere l'erogazione del gettito da contributo unificato a tutte le Ctp e Ctr.

La legge (art. 37 del dl n. 98/2011 e art. 12 del dl n. 16/2012) stabilisce che il 50% del contributo unificato incassato dall'erario debba essere destinata a incentivo delle commissioni virtuose: il 25% ai giudici tributari e il 25% al personale amministrativo. Il restante 50% del gettito, invece, viene distribuito a pioggia tra tutti i giudici (si veda ItaliaOggi del 20 giugno scorso).

Da: paese di pulcinella13/01/2016 18:25:46
Ma è normale che una POT nell'incontro con il personale dell'Ufficio dichiari apertamente che non ha esperienza dell'attività che l'Ufficio svolge e che non sa chi sia stato più incosciente:chi l'ha mandata o lei  che ha fatto la domanda
Ma i Direttori Provinciali non dovevano fare una valutazione dei curricula e delle esperienze professionali seria e trasparente?
Vi pare normale una cosa del genere: io la giudico un'ignobile farsa,espressione pura dell'arroganza di chi crede di avere un potere infinito e di non dover rendere conto a nessuno.E' gravissimo che in pubblico si faccia passare tranquillamente il messaggio che la scelta sia stata pilotata.

Da: ma perchè13/01/2016 18:44:43
Non danno un incarico art.19 comma 6 a Barra Giancarlo?
Lo meriterebbe per preparazione e sagacia

Da: bando alle ciance13/01/2016 18:52:09
Interrogando gli organigrammi comparsi ieri (tutte le DC e le DR, alcune DP):

-Gli ex POS capo ufficio audit interno ed esterno sono passati automaticamente ad audit manager (quindi senza alcun interpello)
-un certo Donatiello che lavorava in DR Lombardia ha ora l'incarico di dirigente esterno in DC Accertamento (come aveva anticipato qualche giorno fa Italiaoggi che ha ottimi agganci in quella DC e conosce le notizie prima di tutti gli altri), non è dato sapere se si è licenziato o è in aspettativa (come la Bandet.)
- alcune DR non hanno pubblicato l'esito delle POT (Veneto, Toscana) ma dagli organigrammi (mancano quelli delle DP della Toscana) alcune attribuzioni si possono vedere; il Veneto ha l'abitudine a non pubblicare gli esiti degli interpelli (nemmeno gli art. 17 e 18)
- non sarebbe utile avere anche tutti gli art. 18 (i 17 sono compresi negli organigrammi)?

qualcuno ha notato altre stranezze?

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Da: pos pot13/01/2016 19:19:25
Ormai ne escono un paio al giorno!!!!!ora ci sono le Pos per capi settore Grandi Contribuenti, semplice colloquio e vai!!!! Forza con i ricorsi!!! Versate!!!!!!!!!!!!!!!versate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: Lio13/01/2016 19:50:13
Illegalità diffusa e assoluta. Siamo allo schifo più totale, dov'è Zanetti!!!

Da: Certo che13/01/2016 19:53:03
bisogna ribellarsi non accettare supinamente quello che succede.
Non ci si può lamentare se non si agisce.....ma anzi ci si deve vergognare se ci si comporta da ignavi

Da: pos pot13/01/2016 20:28:53
Tutti ignavi!!! Versate!!!! Versate!!!!!!!!!!!!!!!! Vedrete che esito avranno i ricorsi..........................................

Da: E'' usuale13/01/2016 21:04:09
che chi non ha argomentazione risponde in modo sguaiato per spezzare ogni discussione quanto mai garbata e meritevole di civile contraddittorio. E se poi qualcuno ritiene  che il suo "velopendolo" se impugnato  è gratuito, presumibilmente perchè serve s.p.p  sono problemi suoi e non ci interessano. Si diffida dal continuare con offese e volgarità e lasciarci discutere per quale motivo bisogna pagare contributi per le cause dal momento che già si paga lo 0,5 % sullo stipendio per 13 mensilità al sindacato. Consentire di fare una domanda : anche chi paga sui 260 euro/anno per iscrizione al sindacato deve pagare l'avvocato ? Basta una semplice risposta e disposizioni in merito da parte di chi di competenza.

Da: cenerentola13/01/2016 21:16:54
anche io ritengo che gli iscritti possano essere esentati dal pagare i contributi per la causa. In tutto in considerazione che in caso di vittoria se ne avvantaggebbero tutti anche chi non è iscritto al sindacato.  Che ne pensate. ?

Da: scusate una domanda13/01/2016 21:21:50
se credete di rispondere quanto potrebbe costare una causa. ?

Da: Benessere organizzativo13/01/2016 21:26:10
Ora arriva il legittimo concordo a 175 e tutto ritorna come prima
Buonanotte rosiconi

Da: hai rotto, bello13/01/2016 21:30:34
io penso che ognuno è libero di fare quel che crede senza mandarla così per le lunghe come se fossimo davvero scemi da non capire il ..ehm ehm.. sottile intento di discredito per dirpubblica.
credo che uno sia furbo solo nella misura in cui gli altri hanno voglia di passare da scemi, quindi inutile insistere.
nella mia libertà e capacità di autodeterminazione sono iscritta e do anche i soldi per i ricorsi perchè VOGLIO che siano fatti.
ognuno faccia quel che gli suggerisce la coscienza e il portafoglio senza che ci sia bisogno di insistere a farlo diventare un argomento ripetitivo...era più intelligente il copia incolla infinito.
perchè dirpubblica dovrebbe raccogliere soldi e non si fa bastare quelli degli iscritti? mah, chissà, fatemi riflettere...forse perchè gli iscritti sono POCHI perchè la gente ha PAURA delle ritorsioni?
Quindi se i soldi non bastano o si finanziano le attività con le adesioni di chi non si iscrive ma appoggia le battaglie o non si fanno.
alcuni preferirebbero non si facessero, altri, chi dà i soldi, preferisce invece si facciano.
poi se uno vuole che si facciano i ricorsi ma ha la manina troppo corta per contribuire e preferisce scroccare quello che viene finanziato dagli altri, no problem, il mondo è pieno di scrocconi, soprattutto nella pa.
ciao.

Da: 12 o 13 mensilità.13/01/2016 21:31:02
LO 0,5 % da sottrarre dal proprio stipendio deve essere pagato col conto corrente ( e possibilmente sarebbe opportuno comunicare il numero ) o tramite bonifico bncario o attraverso la busta paga. ?
Si paga per dodici mesi o viene intaccata anche la tredicesima comunque già sofferente per i conguagli di fine anno. E inoltre bisogna calcolarla sul lordo o sul netto. Anche se qualcuno ritiene più giusto calcolarla sul netto dal momento che calcolarla sul lordo significherebbe una percentuale al di sopra dello 0,5 sullo stipendio netto. Voi che ne pensate. ?

Da: x hai rotto, bello13/01/2016 21:55:18
ritengo che le domande siano state formulate in senso civile e che è interesse da parte di chi si rende parte attiva di dare risposte adeguate ( come parzialmente effettuato ) senza fare polemica  e dire " hai rotto, bello ": Dalle domande non si legge alcun discredito verso nessuna istituzione e non capisco perchè in ogni domanda ci trovate malafede soprattutto se a rispondere sia un sindacalista cui   per professione spetta chiarezza di cui la chiarezza. E poi hai rotto bello,  tienilo per te , sia che tu sia bello e sia che tu sia un cesso. Non capisco per quale  motivo offendete in modo gratuito mentre ci chiedete soldi.

Da: Hai rotto, bello13/01/2016 22:02:31
Non è un'offesa ma una constatazione.
Se non li vuoi dare non li dare...e usa pure il singolare: ci chiedete i soldi, chi siamo noi e chi siete voi?
Ciao

Da: x Lio13/01/2016 22:02:49
A Zanetti non importa nulla degli incaricati. Ha provato a cavalcare l'onda solo per cercar di crescere di qualche punto nei sondaggi. Dopo aver constatato che i suoi proclami  (senza far seguire averlo un fatto) non incidevano nei sondaggi è sparito.
Sono tutti uguali.

Da: 22.02.4913/01/2016 22:07:21
Hai ragione. E' la triste realtà.

Da: dove sta Za......za.14/01/2016 07:54:47
pare incredibile fino a poco tempo questo sottosegretario che s'invocava come se fosse un Santo , qualcuno addiritttura gli dedicava un altarino ed ogni giorno accendeva un cero , c'era chi si era iscritto al suo partito sperando di poter avere qualche raccomandazione per vincere qualche concorso a dirigente, ogni pagina di questo forum c'era qualcuno che con la mano sinistra sbandierava la bandiera del suo Sindacato, sempre il solito, e con l'altra la bandiera di scelta civica, c'era finanche chi si era comprato gli occhiali col bordo a colori come fanno " i fichi", frequentava corso di dialetto veneto, baciava la sua immagine che quotidianamente usciva sui giornali , gli dedicava ogni giorno un articoletto su un giornale " indipendente" il Primato Nazionale scritto da un ignoto o ignota anchesso " indipendente ", c'era chi ogni giorno che appariva per televisione gli mandava i baci e altrettanto faceva per pace familiare la moglie, non disdegnavano di offrirgli un bicchiere di vino, ed allora ? Questi fanatici, dove sono andati a finire ?

Da: dove sta Za..za''''14/01/2016 08:03:08

Dove sta Zazá?

Era la festa di San Gennaro,
quanta folla per la via...
Con Zazá, compagna mia,
me ne andai a passeggiá.

C'era la banda di Pignataro
che suonava il "Parsifallo"
e il maestro, sul piedistallo,
ci faceva deliziá...

Nel momento culminante
del finale travolgente,
'mmiez'a tutta chella gente,
se fumarono a Zazá!...

Dove sta Zazá?!
Uh, Madonna mia...
Come fa Zazá,
senza Isaia?...
Pare, pare, Zazá,
che t'ho perduta, ahimé!
Chi ha truvato a Zazá
ca mm''a purtasse a me...
Jámmola a truvá...
sù, facciamo presto..
Jámmola a incontrá
con la banda in testa...
Uh, Zazá!
Uh, Zazá!
Uh, Zazá!
tuttuquante aîmm''a strillá:
Zazá, Zazá,
Isaia sta ccá!
Isaia sta ccá!
Isaia sta ccá!...
Zazá, Zazá,
za-za-za-za,
comm'aggi 'a fá pe' te truvá?!
I', senza te, nun pozzo stá...
Zazá, Zazá,
za-za-za-za....

Za-za-za-za-za-za-zá...

II

Era la festa di San Gennaro,
ll'anno appresso cante e suone...
bancarelle e prucessione...
chi se pò dimenticá!?

C'era la banda di Pignataro,
centinaia di bancarelle
di torrone e di nocelle
che facevano 'ncantá.

Come allora quel viavai,
ritornò per quella via...
Ritornò pure Isaia,
sempre in cerca di Zazá...

Dove sta Zazá?
Uh! Madonna mia...
Come fa Zazá,
senza Isaia?
Pare pare, Zazá
che t'ho perduta, ahimé!
Chi ha truvato a Zazá,
ca mm''a purtasse a me...
Se non troverò
lei, ch'è tanto bella,
mm'accontenterò
'e trová 'a sorella...
T'amerò,
t'amerò,
t'amerò,
pure a lei glielo dirò
che t'amerò:
T'amerò, Zazá!
T'amerò, Zazá!
T'amerò, Zazá!
Zazá, Zazá,
za-za-za-za...
che t'amerò ll'aggi''a cuntá...
Con tua sorella aggi''a sfugá...
Zazá, Zazá,
za-za-za-za...

Zazá, Zazá,
za-za-za-za...
comm'aggi''a fá pe' te truvá?!
I', senza te, nun pòzzo stá!
Zazá, Zazá,
za-za-za-za-za...

Za-za-za-za-za-za-zá...


Cutolo - Cioffi

Cantata da
Gabriella Ferri

Da: nuovo inno di scelta civica ?14/01/2016 08:07:57

Dove sta Zazá?

Era la festa di San Gennaro,
quanta folla per la via...
Con Zazá, compagna mia,
me ne andai a passeggiá.

C'era la banda di Pignataro
che suonava il "Parsifallo"
e il maestro, sul piedistallo,
ci faceva deliziá...

Nel momento culminante
del finale travolgente,
'mmiez'a tutta chella gente,
se fumarono a Zazá!...

Dove sta Zazá?!
Uh, Madonna mia...
Come fa Zazá,
senza Isaia?...
Pare, pare, Zazá,
che t'ho perduta, ahimé!
Chi ha truvato a Zazá
ca mm''a purtasse a me...
Jámmola a truvá...
sù, facciamo presto..
Jámmola a incontrá
con la banda in testa...
Uh, Zazá!
Uh, Zazá!
Uh, Zazá!
tuttuquante aîmm''a strillá:
Zazá, Zazá,
Isaia sta ccá!
Isaia sta ccá!
Isaia sta ccá!...
Zazá, Zazá,
za-za-za-za,
comm'aggi 'a fá pe' te truvá?!
I', senza te, nun pozzo stá...
Zazá, Zazá,
za-za-za-za....

Za-za-za-za-za-za-zá...

II

Era la festa di San Gennaro,
ll'anno appresso cante e suone...
bancarelle e prucessione...
chi se pò dimenticá!?

C'era la banda di Pignataro,
centinaia di bancarelle
di torrone e di nocelle
che facevano 'ncantá.

Come allora quel viavai,
ritornò per quella via...
Ritornò pure Isaia,
sempre in cerca di Zazá...

Dove sta Zazá?
Uh! Madonna mia...
Come fa Zazá,
senza Isaia?
Pare pare, Zazá
che t'ho perduta, ahimé!
Chi ha truvato a Zazá,
ca mm''a purtasse a me...
Se non troverò
lei, ch'è tanto bella,
mm'accontenterò
'e trová 'a sorella...
T'amerò,
t'amerò,
t'amerò,
pure a lei glielo dirò
che t'amerò:
T'amerò, Zazá!
T'amerò, Zazá!
T'amerò, Zazá!
Zazá, Zazá,
za-za-za-za...
che t'amerò ll'aggi''a cuntá...
Con tua sorella aggi''a sfugá...
Zazá, Zazá,
za-za-za-za...

Zazá, Zazá,
za-za-za-za...
comm'aggi''a fá pe' te truvá?!
I', senza te, nun pòzzo stá!
Zazá, Zazá,
za-za-za-za-za...

Za-za-za-za-za-za-zá...


Cutolo - Cioffi

Cantata da
Gabriella Ferri




Da: sono le otto e dieci14/01/2016 08:17:50
e nessuno risponde. Vuoi vedere che il solito sindacalista , addetto a distruggere ogni iniziativa della controparte, sta dormendo ? E se , lo licenziassero dal suo sindacato per assenza dal suo posto di lavoro. ? Ma no,i sindacalisti non sono licenziabili, perchè le loro opinioni anche se dette per televisioni entrono nello spirito critico del loro operato, possono solo essere licenziati i dipendenti che per contratto non possono rilasciare interviste. E poi, vai, c'è sempre Za..zà che ci potrebbe dare la mano. Non credo che possa essere tanto irriconoscente.

Da: mi potreste dire14/01/2016 12:06:03
chi chiese le dimissione del direttore dell'Agenzia delle Entrate. ? Perchè non si doveva lamentare che l'Agenzia stava morendo. ?

Da: ORPO SEMPLICE 14/01/2016 12:15:11
Dal Salfi


Audizione con l'OCSE presso l'Agenzia delle Entrate

-



Intervento della Delegazione SALFi



Si è tenuta nel pomeriggio del 13 gennaio u.s. la prevista audizione delle Organizzazioni Sindacali con l'OCSE, nelle persone del funzionario, dott. Raffaele Russo, Capo missione del team incaricato di istruire e redigere la relazione sulla due diligence, commissionata dal Ministro in ordine al buon funzionamento della macchina fiscale in Italia, e del Consigliere, dott. Ceriani.

Il precitato Organismo ha richiesto alle Delegazioni presenti al tavolo di rispondere alle seguenti due domande:

a)         Autonomia delle Agenzie fiscali;

b)        Effetti della Legge Madia sul sistema agenziale.

L'apertura dei lavori è stata preceduta da un'opportuna presentazione della Delegazione OCSE, a cura del Direttore dell'Agenzia.

Il Segretario Generale ha, sinteticamente, evidenziato i seguenti punti critici che hanno impedito ed impediscono un assetto ed un funzionamento fisiologico del sistema agenziale e che minano, oggi, qualsiasi prospettiva di consolidamento e sviluppo:

a)         Non totale comprensione del modello agenziale a cura dei diversi attori istituzionali e manageriali che ne hanno gestito, a diverso titolo, le sorti nel tempo;

b)        Errore strategico ultradecennale afferente il non tentativo di esportare il modello in seno alla P.A., concentrandosi invece su autorefenzialità, autodichia e autarchia, che hanno scatenato reazioni e interventi legislativi e giudiziari, i cui effetti sono all'evidenza di tutti;

c)         Intervenuto "pactum sceleris" tra finanziamenti, rivenienti dalle convenzioni triennali, ed autonomia gestionale, all'interno del quale si sono consumate "perdite di autonomia, sia organizzativa, sia gestionale, ma soprattutto finanziaria e mission, ruolo e DNA del sistema agenziale";

d)        Esistenza, all'interno delle patologie di cui sopra, di una serie di "concause inibitorie" del consolidamento del modello agenziale e della sua "non comprensione", sia all'esterno della P.A. che all'interno della medesima, fra le quali primeggia ancora il combinato disposto dei seguenti fattori: invadenza dell'intervento politico sull'autonomia gestionale, estremo rapporto fiduciario della dirigenza di vertice con il livello politico, inidoneità generalizzata della classe dirigente di difendere il modello, sviluppandone tutti i valori aggiunti insiti nel medesimo, laddove invece si sono concentrati, spesso, sulla conservazione dell'assetto personale e relative utilities;








              e)         Ripubblicizzazione del rapporto di lavoro, declinato sia attraverso interventi repressivi del legislatore sull'autonomia negoziale e contrattuale delle Agenzie, sia attraverso diversi interventi di razionalizzazione dei costi, lineari, che hanno nei fatti disconosciuto la specificità del Comparto ed in particolare l'autonomia regolamentare e, da ultimo, i "sistemi premiali" per il personale;
f)         Interventi legislativi di facciata, quali ad esempio Legge Delega riforma fiscale e Legge Madia, che, all'interno dell'alibi della manutenzione straordinaria del sistema e della riorganizzazione della P.A., hanno, nella sostanza e negli effetti, implicitamente abrogato la regolamentazione specifica delle Agenzie fiscali;

g)        Assenza di consenso sociale, di adeguata comunicazione esterna al sistema, di convinta difesa del modello a cura delle Confederazioni Sindacali e, da ultimo, delegittimazione governativa e giudiziaria, che hanno contribuito a indebolire il sistema agenziale, rendendolo oggetto di facili strumentalizzazioni e minandone il futuro;

h)        Legislazione fiscale assolutamente deviante sull'obiettivo politico proclamato, ma non vissuto, circa un'incisiva lotta all'evasione, che ha provocato come effetto finale non solo la non incisività dell'azione amministrativa, ma anche la non credibilità e soprattutto la non necessità di investire sul sistema agenziale in risorse, mezzi e sostegno politico;

i)          Esigenza che la storica governance, ancorata al MEF, sia rivisitata in termini di reale contributo a garantire una gestione degli obiettivi convenzionali, in termini qualitativi e di massima trasparenza;

j)          Esistenza di un'intollerabile forbice retributiva che, laddove sembra l'unico elemento positivo riveniente dal sistema per gli alti livelli retributivi della dirigenza, ha lasciato la massa delle lavoratrici e dei lavoratori senza contratto da sette anni, senza sviluppi professionali, senza salari accessori ed in particolare con politiche di formazione e di carriera e di sistemi valutativi, assolutamente fonte di contenzioso perenne, interno ed esterno;

k)         In merito alla Legge n. 124/15 (Legge Madia) e, in particolare agli artt. 8 e 11, trattasi di un intervento che, lungi dal rispettare e valorizzare le varie tipologie di autonomia del sistema agenziale, ha normato, in senso burocratico e pubblicistico, istituti non solo strategici, ma di competenza strettamente contrattuale - negoziale, quali ad esempio Testo Unico sulla trasparenza, l'assetto della dirigenza, il nuovo assetto funzionale organizzativo in materia di progressioni di carriera e semplificazione delle procedure, la rivisitazione dei sistemi di formazione, i nuovi conferimenti di incarichi dirigenziali, i relativi sistemi di valutazione, conferenza dei servizi, ecc..

In linea generale, quanto sopra dimostra che le tante criticità da tempo segnalate dalla Federazione CONFSAL-SALFi, in diverse sedi istituzionali, lungi dall'essere state sottovalutate, sono state colposamente ignorate e talvolta anche dolosamente, le cui soluzioni sono state rinviate sine die, cristallizzando così una "patologia di sistema" dalle prospettive le più imprevedibili, atteso che l'esistente "bivio" tra eliminazione delle Agenzie, ovvero ripubblicizzazione del rapporto di lavoro, hanno implicazioni complesse, delicate e tutte di rilevanza politica.

Da ultimo, il Segretario  Generale ha richiamato ulteriori aspetti patologici che impongono seri interventi, che saranno completamente esplicitati in seno al Consiglio Nazionale del 5, 6 e 7 febbraio p.v., quali, ad esempio, i sistemi premiali per il personale, il ripristino dell'attrattività delle Agenzie fiscali, i sistemi di valutazione per la "dirigenza di vertice" e la necessità, in sintesi, che il sistema dedichi attenzione oltre che ai due pilastri "pubblicitari," quali compliance e selettività dei controlli,  anche alle relazioni sindacali, fortemente penalizzate da normative quali la Brunetta et similia, alle esigenze ed alle aspettative del personale tutto, per evitarne una generale demotivazione, defidelizzazione e scollamento dagli obiettivi convenzionali, convinto com'è dell'assenza di prospettive di carriera e di remunerazione all'interno di un lavoro che, oltre ad essere eccessivamente sfidante, in termini di pretese e rendimenti, appare oggi per nulla apprezzato nel sistema Paese.



L'incipit del Segretario Generale ha registrato l'esternazione dell'orgoglio di appartenenza all'Agenzia delle Entrate e lo spirito assolutamente costruttivo nell'analizzare con "stile TAC" l'attuale situazione, laddove il pensiero era ed è rivolto alle migliaia di colleghe e colleghi che dall'esperienza del sistema agenziale, a tutt'oggi, poco o nulla hanno ricevuto.

Da: bla bla bla14/01/2016 14:05:51
segaioli paraculi

Da: ORPO SEMPLICE 14/01/2016 15:04:51
Stessa riunione, ma per la CISL

OBIETTIVO PRIMARIO: SUPERARE L'ACCORPAMENTO DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE CON L'AGENZIA DEL TERRITORIO

In Italia la lotta all'evasione fiscale sembra, secondo molti osservatori,  non essere stata una priorità per i Governi che si sono succeduti negli ultimi anni, ciò anche dal momento che tutta una serie di norme riorganizzative, varate fin dal 2013, hanno finito per indebolire senza alcuna ragione la macchina organizzativa dell'amministrazione fiscale.
Si tratta di misure che, attraverso accorpamenti delle diverse strutture amministrative, per lo più irrazionali, hanno peggiorato l'efficacia operativa delle Agenzie e, quindi, il contrasto all'evasione.
Di conseguenza, mentre nel nostro Pese dilaga l'evasione fiscale (stimata in circa 180 miliardi di euro) , la governance dell' Agenzia delle Entrate si sta preoccupando da anni di procedere on the job all'integrazione di realtà organizzative totalmente diverse ed incompatibili.
L'una, l'Agenzia delle Entrate, composta da circa 33.000 funzionari e dirigenti preposti alla gestione dei tributi e al contrasto all'evasione fiscale, l'altra, l'Agenzia del Territorio, costituita da circa 9.000 dipendenti, per lo più tecnici, preposti alla rilevazione e misurazione del patrimonio immobiliare.
Nell'accorpamento dell'Agenzia del Territorio con quella delle Entrate, nessuna razionalizzazione, nessuna sinergia, nessun significativo efficientamento è realizzabile, tanto diverse sono la gestione dei tributi e la rilevazione e misurazione del patrimonio immobiliare. Al contrario, è facile vedere come la fusione sia solo apparente, mentre è aumentata la complessità organizzativa e rallentata la velocità dei processi decisionali.
Si tratta, in sostanza, di una tipica operazione di facciata. Vengono accorpate strutture con mission e operatività del tutto differenti, la cui unione non comporta alcuna sinergia.
Anche dal confronto con i modelli organizzativi degli altri Paesi europei non emerge una tendenza all'accorpamento di entrate e catasto né, tantomeno, dei giochi alle dogane.
A questo punto delle due l'una: o l'efficacia del fisco non è tutt'ora considerata una priorità per l'uscita dalla crisi  - anche se tutto l'attuale dibattito politico direbbe il contrario -  oppure il Ministero dell'Economia e delle Finanze si dovrà dotare di  un presidio tecnico-giuridico più adeguato, che impedisca al Parlamento di introdurre misure organizzative e operative così inconcludenti ed equivoche ed elabori da subito una nuova strategia anti-evasione basata su poche efficaci misure di sicuro valore dissuasivo e di agevole applicazione.
A questo proposito vale la pena segnalare che il Ministro Padoan non ha delegato alcun Sottosegretario alla macchina del fisco.
La CISL FP ha espresso più volte ed in tutte le sedi la propria motivata e netta contrarietà agli accorpamenti sopra descritti, proponendo un deciso passo in avanti, una vera riforma cioè che preveda la istituzione di una unica Agenzia, che potrebbe essere denominata "Agenzia del Fisco", da strutturare in cinque Dipartimenti, quattro per ciascuna attuale funzione fiscale ed uno per l'accorpamento di tutte le attività NO CORE,  riducendo dunque ad unicità tutte le funzioni sovrapponibili, a partire, esemplificatamente, dalla gestione delle risorse umane.
AGENZIA DELLE ENTRATE: PER UNA AMMINISTRAZIONE VICINA AI CITTADINI
Analogamente la CISL FP si batte per una profonda revisione dell'assetto organizzativo interno, oggi centrato sull'allocazione a livello provinciale delle strutture di controllo con progressiva riduzione degli uffici territoriali.
La CISL FP ha ripetutamente contestato questo sostanziale arretramento della presenza del fisco sul territorio che ha ridotto il numero degli uffici con funzioni di controllo fiscale e di servizio ai cittadini
STABILIZZARE IL SISTEMA DI FINANZAMENTO
Il finanziamento delle Agenzie è oggi fortemente esposto alle contingenze annuali della finanza pubblica che, come è naturale,  non tengono conto della differenza essenziale che esiste tra le Agenzie Fiscali e la generalità delle amministrazioni pubbliche: l'Agenzia delle Entrate, infatti, piuttosto che una struttura di spesa, è soprattutto una struttura di entrata, dato che assicura al bilancio dello Stato e degli enti territoriali, e quindi all'intera collettività nazionale, circa l'80% delle entrate tributarie.
Va ribadito inoltre come il costo del personale dell'Agenzia non è semplicemente una spesa a titolo "fornitura di servizi", ma è, in sé, una spesa produttiva, destinata a generare (a beneficio di tutta la collettività nazionale e dei servizi che sono chiamate a fornire le amministrazioni pubbliche) molte più risorse finanziarie di quante non ne consumi.
L'attuale sistema di finanziamento delle Agenzie presenta un'evidente contraddizione di fondo. Da un lato, le Agenzie, sulla base di una convenzione triennale, assumono precise obbligazioni di risultato nei confronti del proprio principal, rappresentato dall'autorità di Governo, e a fronte di queste obbligazioni vengono ad esse assegnate, per il triennio di riferimento, determinate risorse finanziarie. Dall'altro lato, però, l'esigibilità di queste risorse non è affatto assicurata - come sarebbe in qualunque rapporto obbligazionario giuridicamente perfetto - ma può essere sempre revocata dalla parte politica in relazione ai tagli disposti annualmente dalla legge finanziaria o dai provvedimenti di contenimento della spesa pubblica.
Una lucida considerazione dell'interesse generale dovrebbe invece portare alla conclusione che è indispensabile garantire alle Agenzie stesse risorse finanziarie certe per conseguire gli obiettivi sempre più elevati posti dall'autorità politica e dal Paese in generale.
Per le ragioni evidenziate, è di vitale importanza pervenire a un sistema di finanziamento il più possibile "sganciato" dalle logiche contingenti di equilibrio della finanza pubblica, che garantisca la disponibilità giuridica delle risorse in modo coerente con il carattere triennale della Convenzione pur in presenza di un opportuno sistema di controllo strategico, di gestione e operativo.
Andrebbe inoltre  espressamente prevista l'assoluta "blindatura" nei confronti di ogni intervento volto al contenimento della spesa pubblica. Tale blindatura rappresenta un irrinunciabile presupposto per mettere al riparo l'azione amministrativa delle Agenzie da successivi e imprevisti interventi di riduzione degli stanziamenti, che finirebbero per influire negativamente sugli effetti quali-quantitativi delle loro attività.
A tale riguardo si può citare l'esempio di un Paese europeo, la Spagna, che nel proprio ordinamento prevede espressamente che le dotazioni finanziarie assegnate alla propria Agenzia tributaria (AgenciaEstatal de Administración Tributaria) rientrano nel novero di quelle spese rispetto alle quali nessun intervento successivo di finanza pubblica può avere effetto, atteso il ruolo cruciale svolto dall'Agencia nell'interesse primario della collettività
SUPERARE LO SPOIL SYSTEM
Uno dei punti cardine della riforma dell'ex Ministero delle Finanze in Agenzie Fiscali è stato, appunto, la separazione tra indirizzo politico e gestione. Le Agenzie traducono in atti amministrativi le scelte di politica fiscale. Ciò premesso, la CISL FP contesta la motivazione che ha indotto il legislatore ad estendere le norme dello "spoil system" anche ai direttori delle Agenzie.
Il sistema dello spoil system  -  che in assoluto lascia tutt'ora spazi a dubbi e incertezze anche sul piano della legittimità costituzionale per il rischio evidente della "politicizzazione" della dirigenza a discapito del principio di imparzialità previsto dall'art.97 della Costituzione - applicato alle Agenzie Fiscali potrebbe avere un effetto devastante, laddove la sostituzione di un direttore di Agenzia non fosse legata a valutazioni di tipo meritocratico ma alla vera o presunta appartenenza a schieramenti politici di vario colore.
Non a caso, infatti, la Costituzione Italiana non ammette il referendum abrogativo  su leggi tributarie,   proprio perché il fisco, in quanto garanzia di sopravvivenza per lo Stato, non può piegarsi a interessi di natura politica (seppur diffusi). Tanto meno, ritiene la CISL FP, può essere piegato alla politica chi, la macchina del fisco la guida. 
ACCESSO ALLA DIRIGENZA E PERCORSI DI CARRIERA
Anche su questi temi, secondo la CISL FP le Agenzie Fiscali debbono legittimamente chiedere al legislatore speciali e contingenti misure derogatorie al sistema di reclutamento ordinario incapace di intercettare le professionalità migliori, mantenendo cioè i principi del modello della executive agency di provenienza anglosassone, sui cui principi è tutt'ora ispirato il sistema delle Agenzie fiscali italiane. Contestiamo insomma il modello di reclutamento della dirigenza semplicemente basato su concorsi - magari a quiz -  con selezioni comunque sganciate dalla valutazione di percorsi di carriera che, inevitabilmente, se introdotte nelle Agenzie fiscali (ma non presenti in altre amministrazioni pubbliche come il settore diplomatico, le prefetture, la Banca d'Italia) provocando una sostanziale "despecializzazione" del quadro dei dirigenti del fisco rischierebbero di impedire il raggiungimento dei risultati e demotiverebbero l'iniziativa dei funzionari.

Da: ORPO SEMPLICE 14/01/2016 15:06:07
Vorrei un commento sull'ultimo capoverso, non triviale...

Da: Tutti inattendibili 14/01/2016 15:29:48
Quindi secondo la cisl il concorso demotiverebbe i dipendenti?
Magari anche se con una riserva del 50%?
Vabbè.....questi vivono su Marte o in un universo parallelo....

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