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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: ORPO SEMPLICE 15/01/2016 18:34:08
Perchè è scarso nel copia incolla, testina

Da: ORPO SEMPLICE 15/01/2016 19:51:35
Dal sito FLP

Si è svolta nel pomeriggio di ieri presso l'Agenzia delle Entrate un incontro tra la delegazione OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e le OO.SS. nazionali del comparto sul modello e sul funzionamento delle Agenzie fiscali.
L'OCSE rappresentata dal Dott. Raffaele Russo, Senior Management Team del "Center for Tax Policy and Administration", accompagnato dal Dott. Vieri Ceriani Consigliere economico del Ministro dell'Economia, ha ricevuto a fine 2015, unitamente al FMI (Fondo Monetario Internazionale), un incarico dal Ministro Padoan per svolgere uno studio sull'esperienza di questi quindici anni di vita delle Agenzie fiscali, delle criticità manifestatesi e delle possibili evoluzioni organizzative e istituzionali.
In quest'ambito la delegazione OCSE ha voluto incontrare anche le OO.SS. L'incontro si è sviluppato su tre quesiti posti dall'OCSE:
ï‚· Valutazione delle OO.SS. del trend organizzativo e gestionale.
ï‚· Valutazione della riforma della PA in connessione con i progetti di riforma delle
Agenzie fiscali.
ï‚· Formulazione di osservazioni e di proposte.
La FLP ha valutato come assolutamente negativo il trend di questi anni.
Il modello voluto dal legislatore nel 1999 ha perso sempre più, anno dopo anno, le caratteristiche di originalità che potenzialmente pure aveva.
Potenzialmente per l'appunto, perché già nasceva con numerose criticità connesse ad un meccanismo di finanziamento, di rapporto con il Ministero vigilante, di autonomia regolamentare, di politiche contrattuali, di riconoscimenti professionali, appena abbozzati in termini innovativi, in quanto frenati da un assetto normativo generale rigido e immodificato e comunque perseguiti solo per i primi 4, 5 anni.
L'aziendalizzazione degli obiettivi sempre più spinta sulla base dell'esigenza dei Governi che si sono succeduti, da una parte di "fare cassa" e dall'altra ipocritamente di voler ricercare un rapporto più "umano" con i contribuenti, ha reso sempre più complessa e difficile l'attività dei lavoratori del fisco.
Lavoratori e lavoratrici alle prese con una normativa sempre in cambiamento e un clima esterno compromesso da chi identifica nelle Agenzie fiscali un braccio operativo di uno Stato vissuto non come strumento di regolazione degli interessi e fattore di equità, ma come qualcosa di diverso e nemico, perché funzionale agli interessi di caste pronte a servirsene per i propri interessi di parte.
A fronte di tale scenario, sui lavoratori pubblici e, quindi, sul personale delle Agenzie, si è abbattuto un vero ciclone fatto di campagne di delegittimazione sulla funzione svolta e sulla professionalità posseduta, di blocco dei contratti e delle carriere, addirittura, per noi, di vero e proprio dimezzamento del salario accessorio rispetto ai primi anni 2000.
Di tagli lineari e di chiusura di Uffici.
Una deriva mai contrastata dai vertici delle Agenzie che hanno preferito continui ripiegamenti sulle grandi questioni, accontentandosi dell'avallo avuto invece per scorciatoie autoreferenziali quali quelle della gestione dell'accesso "domestico" ed unilaterale alla dirigenza e alle altre figure professionali apicali.
Insomma quanto è avvenuto è ancora peggio di quanto potessero pensare i più inguaribili pessimisti.
Noi della FLP abbiamo proposte e idee per cambiare registro.
Le abbiamo rappresentate in questi mesi nel corso delle audizioni parlamentari ,
le abbiamo esposte nelle linee generali anche ieri sera.
Proposte operative che vanno dal chiedere l'attivazione del meccanismo di autofinanziamento delle Agenzie che potrebbero trattenere a valle la quota parte di risorse necessarie al funzionamento ed allo sviluppo, invece di aspettare il trasferimento a babbo morto da parte del MEF, alla modifica del rapporto con il Ministero vigilante basato non su Convenzioni stereotipate e ripetitive, su controlli occhiuti e punitivi della Ragioneria che predica bene e razzola male, ma su moderni Contratti di servizio che individuano i macro-obiettivi della gestione ed i risultati complessivi da raggiungere.
Un sistema incentivante moderno che potendo contare su risorse proprie corrisponde quanto spettante in modo congruo ai risultati raggiunti, in tempo reale ed in corso d'opera, non a distanza di tre, quattro anni.
Politiche di reclutamento e di sviluppo professionale adeguate all'obiettivo da raggiungere e non ingabbiate e mortificate in ossequio a presente compatibilità generali, che impediscono non solo il riconoscimento professionale, ma abbassano il livello qualitativo e quantitativo dell'azione amministrativa.
Cose impossibili ? Fantascienza ?
No. E' quanto avviene da tempo in altri Enti pubblici non economici ( quelli veri, non la fotocopia sbiadita che sono le Agenzie fiscali ) come ad esempio quelli previdenziali.
Il problema però per la FLP è come si suol dire, squisitamente politico, non (solo) tecnico o scientifico.
Non ha senso parlare di modelli astratti se non si calano questi all'interno delle scelte che la politica vuole fare.
Se la Pubblica amministrazione è considerata un costo e non una opportunità, se l'approccio è quello di tagliare, ridimensionare, demansionare, ridurre il salario e i diritti , precarizzare, licenziare, di che parliamo ?
Se la strada scelta anche da questo Governo è quella di proseguire nelle scellerate politiche precedenti, mettendo in campo l'ennesima riforma che altro non è che una controriforma, priva di respiro prospettico, che aumenta ancora il tasso di autoritarismo mediante la prosecuzione della rilegificazione su tutti gli aspetti del rapporto di lavoro,
l'unica risposta "riformatrice" che rischia di arrivare è quella dell'ennesimo e cervellotico accorpamento a tavolino, in ossequio alla spending review.
Del resto un'importante occasione il Governo e i vertici delle Agenzie l'hanno già persa con il decreto delegato sulla riorganizzazione delle Agenzie emanato a ottobre 2015, che dopo un attesa di anni ha partorito veramente un topolino ( limitandosi all'unificazione a partire dal 2016 della quota incentivante e del comma 165, a neutralità finanziaria e come tetto massimo erogabile la media del triennio 2013/2015 ... guarda caso la più bassa dal 2001 ad oggi !!!).
La maggiore autonomia se gestita con oculatezza e senso dello Stato non significa arbitrio o mancato rispetto delle regole. Così come il modello Ministeriale non garantisce di per se strutture gestionali caratterizzate da certezze della regole e trasparenza nelle scelte.
Bisogna rendere credibile e percorribile un sistema moderno di "governance" basato sulla vera distinzione dei ruoli tra politica e amministrazione, ma con un obiettivo ed una mission comune.
L'incontro comunque, sicuramente almeno per un aspetto, è stato utile.
Portare a livello internazionale le problematiche che vivono i lavoratori delle agenzie fiscali ed i dipendenti della pubblica amministrazione e rappresentare la situazione di abbandono in cui versano le nostre amministrazioni.
Denunciare l'inesistenza di un vero confronto con le rappresentanze dei lavoratori, non solo sugli aspetti relativi all'organizzazione degli Uffici, ma soprattutto su quelli riguardanti il rapporto di lavoro, per la pervicace chiusura del nostro Governo al rinnovo dei contratti ed alla ripresa della contrattazione.
Non è un caso che i rappresentanti dell'OCSE abbiano voluto ascoltare il sindacato su questi temi mentre incredibilmente l'Autorità politica da decenni rifiuta costantemente il confronto su qualsivoglia aspetto, facendo del nostro paese una delle realtà forse meno avanzate nel sistema di relazioni sindacali dei paesi industrializzati.
La presenza del Consigliere economico fiscale del Ministro in questa occasione finalmente ha permesso di poter avere almeno, ed in parte, una prima interlocuzione con l'Autorità politica. Che non può ovviamente finire qui.

Da: siete fuori dal mondo15/01/2016 20:43:05
e quindi? un riassunto? chi scrive post più lunghi di 6 righe non ha un kaiser da fare

Da: ha ragione15/01/2016 20:48:06
Sono d'accordo che Agenzia delle Entrate e quelle del Territorio sono due entità con compiti e responsabilità diversi. IL dirigente dell' agenzia del Territorio è retto da laureati in ingegneria con una laurea di 5 anni minimo di Università e con un numero di esami quasi il doppio dei laureati in economia e commercio o legge. Alcuni addirittura fatti dirigenti con la minilaurea. E' come nel settore Sanitario si mettessero allo stesso livello i medici speclialistici con i fisioterapisti. Questa Unificazione è stata voluta da Monti dello stesso partito del commercialista Zanetti.

Da: FINALMENTE QUALCUNO LO HA CAPITO15/01/2016 20:56:50
perchè i sindacalisti ormai specializzati nelle controversie legali non hanno fatto sentire la loro voce e ribellarsi, nell'interesse di entrambe le Agenzie evitando un'erba un fascio con la riduzione dei posti carrieristica. 

Da: chi ?15/01/2016 21:01:14
Chi ha avuto questa felce idea di diffidare di nominare dirigenti e vice dall'interno, di chiedere addirittura la diminuizione delle figure dirigenziali, di deuperare possibilità di carriera interna man mano che si alternavano i pensionamenti, di chiedere addirittura soppressione delle altre posizioni organizzative, facendo la fortuna e gli interessi del datore di lavoro. Le cause si dovevano impostare divero e non un'erba un fascio : si dovevano perseguire chi occupava un posto non spettante,gli incapaci, i non idonei,  non avendo i titolo e la specializzazione e farlo sostituire con chi avente diritto, sempre interno. . Si doveva fare causa esclusivamente al raccomandato, al politicizzato o al sindacalizzato privo dei requisiti per occupare quel posto e cederlo a chi ne aveva diritto MA SEMPRE DALL'INTERNO e non dall'esterno. CHI HA AVUTO QUESTA MANIA DI AUTODISTRUZIONE ? Magari, e chissà, preso dalla megalomania o, poveretto, affascinato da qualche uomo politico, che resosi conto di aver sbagliato tutto è scomparso dal video. magari iniziative prese da chi per titoli o non appartenenza all'Agenzia e quindi privo di aspirazione carrieristica ha pensato " muoia Sansone con tutti i Filistei " ben sapendo che lui non è Sansone e nè un filisteo. ? Bha, ragazzzi riflettiamo con serenità e onestà, pregando i sindacalizzati di non entrare nella discussione dal momento di guai già ne hanno fatto troppo.,

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Da: bla bla bla15/01/2016 23:24:01
segaiolo

Da: ORPO SEMPLICE 16/01/2016 07:10:58
....
La sera di venerdì 15 gennaio 2016 l'avvocato Carmine Medici ha spedito il ricorso di DIRPUBBLICA contro le POT (Posizioni Organizzative Transitorie) nell'Agenzia delle Entrate, elusive della sentenza 37/2015 della Corte Costituzionale e incostituzionali di per sé stessi. Fra le numerose censure, sono state proposte, infatti, tre eccezioni d'incostituzionalità.

Continua, invece, la raccolta fondi per le POT nell'Agenzia delle Dogane che negli ultimi giorni ha avuto una battuta d'arresto. Se questo è il segnale che non si debba procedere lo potremo verificare alle ore 24.00 di lunedì 18 gennaio 2016, come stabilito nel flash del giorno 8 gennaio 2016 (vedi http://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1581). Nell'ipotesi in cui non si raggiunga il plafond verranno restituiti gli importi già versati, nel modo prescritto dal regolamento allegato alla MEZZA PAGINA del 23 dicembre 2015 (vedi http://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1574). Intanto, ringraziamo tutti coloro che sono finora intervenuti contro le POT nelle Dogane, in modo particolare la forte compagine del Ministero del Lavoro.

Da: bla bla bla16/01/2016 08:49:16
buongiorno agenzia entrate da lunedì il tempo cambierà..................

Da: soldi persi16/01/2016 09:16:05
Tutti i ricorsi verranno respinti e i soldi rimarranno nelle tasche degli avvocati!!! Pos e Pot resteranno ai loro posti fino alla conclusione dei concorsi da 175 e 403!!! Rassegnateviii!!!

Da: chi....,.16/01/2016 09:24:52
Chi ha avuto questa felce idea di diffidare di nominare dirigenti e vice dall'interno, di chiedere addirittura la diminuizione delle figure dirigenziali, di deuperare possibilità di carriera interna man mano che si alternavano i pensionamenti, di chiedere addirittura soppressione delle altre posizioni organizzative, facendo la fortuna e gli interessi del datore di lavoro ? Le cause si dovevano impostare diversamente e non un'erba un fascio : si dovevano perseguire chi occupava un posto non spettante,gli incapaci, i non idonei,  non avendo i titolo e la specializzazione e farlo sostituire con chi aveva diritto, sempre interno. . Si doveva fare causa esclusivamente al raccomandato, al politicizzato o al sindacalista o al galoppino del sindacato privo dei requisiti per occupare quel posto e cederlo a chi ne aveva diritto MA SEMPRE DALL'INTERNO e non dall'esterno. CHI HA AVUTO QUESTA MANIA DI AUTODISTRUZIONE ? Magari, e chissà, preso dalla megalomania o, poveretto, affascinato da qualche uomo politico, che resosi conto di aver sbagliato tutto è scomparso dal video. magari iniziative prese da chi per titoli o non appartenenza all'Agenzia e quindi privo di aspirazione carrieristica ha pensato " muoia Sansone con tutti i Filistei " ben sapendo che lui non è Sansone e nè un filisteo. ? Bha, ragazzzi riflettiamo con serenità e onestà, pregando i sindacalizzati di non entrare nella discussione dal momento di guai già ne hanno fatto troppo. Il problema è particolarmente serio, ormai tutte queste vertenze hanno creato un attrito tra il lavoratore e il datore di lavoro : ne vedremo di bello. Licenziamenti, soppressione del permesso sindacale, questo sì che è una ingiustizia da fare ccontroversia dal momento che non è giusto che in un ufficio un lavoratore si debba caricare anche il lavoro del collega in permesso sindacale. E poi il permesso sindacale deve essere motivato e documentato altrimenti niente è impossibile che si possa organizzzzare una riuniuone per parlare di pallome e poi chiede una giornata di permesso sindacale. Facciamo un'analisi sincera e imparziale e mettiamo da parte il segaiolo che magari l'unica mansione che ha è di raccogliere fondi per il sindacato e niente esclude che possa successivamente raccogliere fondi per preparare una controversia intesa ad eliminare il contributo alle spese mediche che dà l'Agenzia dal momento che i dirigenti si ammalano di più.

Da: 16/01/2016 11:25:02
ma dove cazzo vivi?

Da: Hiram16/01/2016 12:14:07
Chiederemo il risarcimento danni all'Agenzia.
Gli ex incaricati hanno fatto ricorso con il sindacato UNIDAR, da un lato, DIRPUBBLICA, dall'altro, Il blocco sovietico SALFI & CO. contro....praticamente un fuoco incrociato..Orlandi sarà costretta a dimettersi.

Da: ORPO SEMPLICE 16/01/2016 12:51:30
Mah...

Da: w Unadis16/01/2016 13:39:32
UNADIS!!! Gnurant!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: UNA DOMANDA16/01/2016 14:01:50
DISTACCO SINDACALE
Il distacco sindacale è l'istituto a
ttraverso il quale viene riconosciuto ai
dipendenti pubblici il diritto a svolgere
, a tempo pieno o parziale, attività
sindacale, con la conseguente sospensione
dell'attività lavorativa. Il periodo
trascorso in distacco sind
acale è equiparato, a tutti
gli effetti, al servizio
prestato presso l'amministrazione; infa
tti, viene regolarmente retribuito, con
esclusione solo delle indennità per lavoro straordinario e dei compensi
collegati all'effettivo svol
gimento delle prestazioni.
Per poter essere collocato in
distacco, è necessario che:
a)
il dipendente abbia un rapporto di
lavoro a tempo indeterminato;
b)
il dipendente sia componente degli organismi direttivi delle
confederazioni o delle organizza
zioni sindacali rappresentative;
c)
la confederazione o l'organizzazione cui la contrattazione abbia
attribuito, in proporzione al grad
o di rappresentatività, un apposito
contingente di distacchi, ne facci
a richiesta all'amministrazione di
appartenenza del dipendente.
Il distacco può essere revocato, in qualsiasi momento, dalle
confederazioni e dalle organizzazion
i sindacali rappresentative di
appartenenza.
L'amministrazione è obbligata ad
accogliere sia la richiesta di
collocamento in distacco sind
acale che quella di revoca.
SAREBBE IL MASSIMO, SE UN DISTACCATO SINDACALE, PAGATO DALL'AMMINISTRAZIONE , PASSASSE IL SUO TEMPO SU QUESTO FORUM A SPARLARE CONTRO CHI LO PAGA SENZA LAVORARE. E COME SI FA A CONTROLLARE QUALORA IL BENEFICIARIO INVECE DI INTERESSARSI DEI PROBLEMI SINDACALI SE NE STIA AL MARE CON LA FAMIGLIA. ESISTE UN CONTROLLO FISCALE COME PER I DIPENDENTI AMMALATI. ? E POTREBBE SUCCEDERE, IO NON LO SO, CHE DOPO TANTI ANNI POSSA ACCUMULARE  FERIE NON GODUTE CHE AUMENTANO LA PENSIONE ? . GIURO CHE NON LO SO, ED E' UNA SEMPLICE RIFLESSIONE IN BUONA FEDE. MI POTREBBE RISPONDERE UNO DEI SOLITI SINDACALIZZATI PRESENTI 24 ORE AL GIORNO SU QUESTO FORUM.

Da: ORPO SEMPLICE 16/01/2016 17:43:26
Spiritosone

Da: ORPO SEMPLICE 16/01/2016 17:46:16
Per le ferie chiederò ad una mia amica che x altra amministrazione ha ottenuto il distacco x 6 mesi... Di sicuro la sua capa incaricata è rimasta scioccata visto che ha perso chi lavorava x lei e faceva gli obiettivi... Ma si tratta di un ente locale... Chissà

Da: capra capreee16/01/2016 18:10:08
x una domanda

Faccio la solita premessa, per evitare che le solite teste di ca... inizino a blaterale: NON SONO ISCRITTO A NESSUN SINDACATO.

Detto questo, l'handicappato di cui sopra ha scritto

SAREBBE IL MASSIMO, SE UN DISTACCATO SINDACALE, PAGATO DALL'AMMINISTRAZIONE , PASSASSE IL SUO TEMPO SU QUESTO FORUM A SPARLARE CONTRO CHI LO PAGA SENZA


Brutta Capraa ignorante, il distaccato sindacale è pagato dagli iscritti al sindacato....
Siete di una ignoranza che fa venire i brividi.

Ma come si può discutere con certe capre? come??

Da: La dipendente16/01/2016 18:24:49
distaccato sindacale pagato dagli iscritti opperbacco allora lo stipendio non gli arriva piu'....porello

Da: x capra16/01/2016 18:33:33
da chi è pagato il distaccato sindacale ?????  e tu saresti uno di quelli preparati :-):-)


Da: X CAPRA CAPRESE16/01/2016 20:48:01
SE NON SEI ISCRITTO A NESSUN SINDACATO E QUINDI, PRESUMO, NON SEI NEMMENO UN SINDACALISTA COME FAI A FARE SIMILI AFFERMAZIONI ? LO DICI IN QUANTO LO SAI O PER LOGICA ?. POTESTE CONSULTARE INTERNET E POI RISPONDERMI. . ANCHE SE L'UNICO MODO CHE HAI PER RISPONDERE  E' QUELLO DI OFFENDERE DEVI AVERE L'ONESTA' MORALE E INTELLETTUALE DI COLLEGARTI AL SITO DEL MINISTERO PRIMA DI RISPONDERE ED EVENTUALMENTE CHIEDERE SCUSA IN CASO DI ERRORE. RIFORMULO LA DOMANDA : IL SINDACALISTA DISTACCATO E' PAGATO DALLO STATO O DALLA SUA AMMINISTRAZIONE. ?  SE SEI UNA PERSONA PREPARATA DOVRESTI SAPERE CHE NON SEMPRE QUELLO CHE APPARE LOGICO E' CONFORME ALLE NORME DI LEGGE. SPERO CHE TU NON SCOMPAIA ED ABBIA L'ONESTA' DI RISPONDERE.

Da: ma perchè16/01/2016 21:00:14
Non danno un incarico art.19 comma 6 a Barra Giancarlo?
Lo meriterebbe per preparazione e sagacia

Da: x ma perché16/01/2016 21:14:58
SONO D'ACCORDO CON TE, TUTTO TORNERREBBE A POSTO E L'AGENZIA FUNZIONERA' COME UN OROLOGIO SVIZZERO (ROTTO). PECCATO CHE HA SUPERATO I LIMITI DI ETÀ. ......

Da: x capra caprese16/01/2016 22:48:49
Da: X CAPRA CAPRESE    16/01/2016 20.48.01
SE NON SEI ISCRITTO A NESSUN SINDACATO E QUINDI, PRESUMO, NON SEI NEMMENO UN SINDACALISTA COME FAI A FARE SIMILI AFFERMAZIONI ? LO DICI IN QUANTO LO SAI O PER LOGICA ?. POTESTE CONSULTARE INTERNET E POI RISPONDERMI. . ANCHE SE L'UNICO MODO CHE HAI PER RISPONDERE  E' QUELLO DI OFFENDERE DEVI AVERE L'ONESTA' MORALE E INTELLETTUALE DI COLLEGARTI AL SITO DEL MINISTERO PRIMA DI RISPONDERE ED EVENTUALMENTE CHIEDERE SCUSA IN CASO DI ERRORE. RIFORMULO LA DOMANDA : IL SINDACALISTA DISTACCATO E' PAGATO DALLO STATO O DALLA SUA AMMINISTRAZIONE. ?  SE SEI UNA PERSONA PREPARATA DOVRESTI SAPERE CHE NON SEMPRE QUELLO CHE APPARE LOGICO E' CONFORME ALLE NORME DI LEGGE. SPERO CHE TU NON SCOMPAIA ED ABBIA L'ONESTA' DI RISPONDERE.

Da: amateci 16/01/2016 23:38:31
Si faranno 2 concorsi:
uno vero, con prove ...
l'altro lo chiamo il 175 ed è ad invito come nelle feste ....

Da: E se facessimo class-action17/01/2016 07:37:03
Le pensioni dei sindacalisti sono, a parità di regole per il calcolo della pensione, in media più vantaggiose di quelle dei lavoratori dipendenti. Emerge dall'indagine "Porte aperte" dell'Inps che ricorda come per uno stesso periodo i sindacalisti possono cumulare la contribuzione figurativa del lavoro in aspettativa a quella dell'impegno nel sindacato. I sindacalisti in aspettativa non retribuita o in distacco sindacale (aspettativa retribuita utilizzata nel settore pubblico) hanno diritto nel periodo di assenza dal lavoro all'accreditamento dei contributi figurativi ma spesso hanno per lo stesso periodo versati anche contributi dal sindacato che, per i dipendenti del settore pubblico, vengono ancora valorizzati applicando le regole precedenti al 1993 che prevedono il calcolo della pensione sull'ultima retribuzione percepita.

Da: non è giusto.  !!17/01/2016 07:48:09
dove sta la legalità, l'uguaglianza, i pari diritti di tutti i lavoratori ?  Altro che pensione di un incaricato Agenzia delle Entrate. A costoro venivano calcolati i contributi esclusivamente sulla parte retributiva ( di funzionario ) e non sulla parte accessoria di incarico dirigenziale. Chi si prende il compito di agire , in presenza di accertamento di tali agevolazione, di raccogliere fondi affinchè la legge sia uguale per tutti? Bisogna agire fino ad avere una sentenza dell Corte Costituzionale ( W la Corte Costituzionale ) o il sindacato che insegue ogni iniziativa contro gli incaricati, i pot, i Pos, se ne vuole occupare personalmente. Ci faccia sapere a quando corrisponde il contributo per abbattere questo privilegio.

Da: verace17/01/2016 08:02:45
sono d'accordo a controllare se davvero le cose stanno così. ED allora fateci sapere a quale avvocato dobbiamo mandare il nostro contributo per togliere tutte le agevolazioni concesse ai sindacati. Mi pare che sia arrivata l'ora di passare al contrattacco : non si può esclusivamente subire per tutta la vita. Anche i sindacalisti distaccati devono tornare al lavoro, timbrare il cartellino prima di lavorare, rischiare di essere licenziati per omissioni o per provvedimenti disciplinari. hanno chiesto ed ottenuto notevole riduzione dei numeri dei dirigenti, hanno distrutto  la possibilità di carriera  di tanti laureati dall'interno , ora è il caso di ridurre il numero dei sindacalisti, anch'essi devono essere nominati per concorso, abbiamo bisogno di essere tutelati da gente che protegge i lavoratori capaci e imparziali. Si faccia un concorso serio e rigoroso per diventare dirigente, non per alzata di mano , non assegniamo questo compito a chi strilla di più, ma ai più meritevole. Concorso, concorso per tutti. VIVA IL CONCORSO:

Da: VIVA IL CONCORSO17/01/2016 10:05:49

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