>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
56952 messaggi, letto 1785524 volte
 Discussione ad accesso limitato, solo gli utenti registrati possono scrivere nuovi messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 531, 532, 533, 534, 535, 536, 537, 538, 539, 540, 541, ..., 1894, 1895, 1896, 1897, 1898, 1899 - Successiva >>

Da: bla bla bla10/01/2016 16:58:20

ATA0
GEN2
10 - 01 15:00
BOL0
CHI1
10 - 01 15:00
TOR0
EMP1
10 - 01 15:00
SAM-
JUV-
10 - 01 20:45
FRO1
NAP5
10 - 01 15:00
HEL0
PAL1
10 - 01 15:00
INT0
SAS1
10 - 01 12:30
ROM1
MIL1
09 - 01 20:45
FIO1
LAZ3
09 - 01 18:00
CAR2
UDI1
09 - 01 15:00

Condividi:


Commenti:
32
L'eterna balla sull'evasione
Confindustria predica che senza evasori crescerebbero lavoro e pil, ma non guarda in casa sua


Nicola Porro - Sab, 09/01/2016 - 16:46
commenta
Ci risiamo con l'evasione fiscale causa di tutti i mali italiani. Nessuno la giustifica, ma sarebbe meglio forse ricordare che il nostro disastro deriva dall'eccesso di spesa pubblica, da un debito mostruoso e dall'incapacità di ridurre la pressione e l'oppressione fiscale.


E invece no. È molto più finanziariamente corretto parlare di evasione. Il centro studi di Confindustria ha recentemente calcolato la nostra evasione in 122 miliardi di euro. Il presidente della Repubblica ha ripreso il dato nel suo discorso di fine d'anno. Peraltro gettando alle ortiche i calcoli fatti da un organo dello Stato, che si chiama ministero dell'Economia, e che stima l'evasione in 90 miliardi. La posizione di Confindustria ha fatto scalpore non solo perché con i suoi numeri smentisce, in peggio, quelli ufficiali, ma anche perché sostiene la seguente teoria: se si dimezzasse l'evasione ci sarebbe una maggiore ricchezza del 3,1% e la bellezza di 335mila occupati in più. Bingo. Evviva.

Criticare la Confindustria è difficile, anche per la nota serietà dei suoi studiosi, per di più quando è così politicamente corretta. Chi può contestare una sana indignazione contro l'evasione e soprattutto chi se la sente di farlo se sull'altro piatto della bilancia c'è più lavoro e più Pil per tutti? Ci permettiamo di fare alcune domande.

1. Cari industriali come calcolate l'evasione fiscale in Italia? O meglio, spiegate il metodo per calcolare quella relativa all'Iva, stimata in 40 miliardi, ma la restante (sono vostre parole) viene calcolata anche grazie ad «assunzioni eroiche» sul sommerso.

2. È mai possibile fornire dati così clamorosi su assunzioni che sono solo ipotetiche o teoriche? Il medesimo principio, altrettanto teorico, di presunzioni e precauzioni porterebbe, in un altro campo sensibile come quello ambientale, a far chiudere metà delle vostre imprese per possibili danni ambientali. Sul modello del sindaco del paesotto vicino ad Ivrea che ha staccato i Wi-Fi perché potenzialmente dannosi. Voglio dire che se affidiamo a modelli presuntivi ed eccessivamente precauzionali i nostri possibili comportamenti chiudiamo bottega.

3. Il punto precedente vi sembra esagerato? Allora seguite questo ragionamento, che poi è il vostro, ma ora riferito alla tutela dell'ambiente. Prendete il livello accettabile di inquinamento (dell'aria, dell'acqua e della terra) stabilito dalle direttive comunitarie o da ragionevoli stime teoriche. Poi rilevate i dati reali (l'equivalente del gettito fiscale) delle sostanze inquinanti e realizzate presunzioni teoriche quando non i dati reali dovessero mancare. La differenza è l'evasione ambientale fatta dagli italiani. Da andare tutti in galera. Accettereste questo tipo di calcolo?

4. Proprio voi industriali come fate a pensare che l'emersione coercitiva dal sommerso crei maggiore lavoro? Dovreste sapere bene come talvolta l'eccessiva fiscalità ha semplicemente fatto scomparire un certo tipo di imprese dal nostro Paese. Altro che generare nuovo Pil. Si distruggerebbe quello illegale (e ciò è cosa buona e giusta) ma purtroppo non si creerebbe una maggiore e simmetrica produzione.

5. Se l'evasione è una tale piaga, superiore addirittura a quella calcolata dal governo, perché cari industriali non cacciate dalla vostra nobile associazione nazionale e locale, tutti coloro che hanno avuto problemi con il fisco?

6. Cosa ne pensate dei patteggiamenti fiscali? Un'impresa, l'ultima la Apple (ma ci sono centinaia di vostri associati nelle medesime condizioni) che chiude un contenzioso con il fisco da diversi milioni di euro, è degna di restare in viale dell'Astronomia?

7. Perché invece di tanti modelli teorici, non realizzate un documento reale, vero, basato sui fatti. E cioè chiedete per questionario (se preferite anonimo) quanti dei vostri associati hanno avuto una sanzione fiscale e di quale importo. Sarebbe interessante capire, ad esempio, quale parte dei 14 miliardi riscossi nel 2014 arrivi dal sistema delle imprese italiane. Potremmo finalmente convincerci che l'evasione è sempre quella che fanno gli altri: che so, il piccolo idraulico, il commerciante o l'insegnante con le sue ripetizioni.

Non se la prenda Confindustria e il responsabile di questo progetto (Andrea Bolla), ma consiglieremmo loro di leggere una bella tabella pubblicata dal quotidiano di famiglia: il Sole 24 Ore. Essa analizza tutte le spese della legge di Stabilità comma per comma. Arriviamo al 601: Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Ebbene questo governo lo ha tagliato di 809 milioni per il 2016, 413 e 411 milioni per gli anni dopo. Il fondo che avrebbe dovuto ridurre le imposte anche in virtù dei recuperi dell'evasione fiscale è stato svuotato di più di 1,5 miliardi in un triennio. Questa non è teoria, è pratica. I governi di qualsiasi colore purtroppo ci hanno raccontato che riducendo l'evasione si sarebbero ridotte le aliquote per chi le imposte le paga. Balle, come quelle che dovremmo sentirci per i prossimi decenni, sull'evasione in Italia a 122 miliardi.

Da: bla bla bla10/01/2016 17:04:49
Raffica di accertamenti fiscali sui lavoratori dipendenti
Accertamenti fiscali a tutto spiano, ed ora non solo per professionisti e imprenditori, ma anche per lavoratori dipendenti, nonostante la comune convinzione secondo cui la capacità di evadere di tali soggetti sia ridotta


Mario Valenza - Sab, 09/01/2016 - 13:08
commenta
Accertamenti fiscali a tutto spiano, ed ora non solo per professionisti e imprenditori, ma anche per lavoratori dipendenti, nonostante la comune convinzione secondo cui la capacità di evadere di tali soggetti sia ridotta: a confermare la legittimità, da parte dell'Agenzia delle Entrate, di una indiscriminata selezione dei soggetti da verificare è una recente sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Roma.


I giudici tributari hanno sdoganato l'accertamento cosiddetto "sintetico" sulla base della verifica del tenore di vita e degli acquisti sostenuti dal contribuente. Se, infatti, la capacità di spesa del lavoratore subordinato è superiore rispetto al reddito da dipendente che percepisce (e dichiara) mensilmente, il fisco può legittimamente notificare l'avviso di accertamento e rettificare le imposte dovute dal contribuente.

Dunque, la condizione di lavoratore dipendente non mette al riparo da eventuali controlli fiscali, né esclude la legittimità dell'accertamento nel caso in cui il contribuente disponga di entrate extra, utili a finanziare investimenti dai quali scaturiscono incrementi patrimoniali. Legittimi, dunque, gli accertamenti in banca e quelli con il redditometro. Come riporta laleggepertutti.it, a sollevare il caso è stata una lavoratrice, destinataria dell'avviso di accertamento, era risultata proprietaria di diversi immobili, oltre a disporre di un'abitazione principale, di un'auto e di avvalersi di una collaboratrice domestica. La stessa, in giudizio, aveva offerto prove generiche, senza dimostrare quali somme di quelle presenti nei conti correnti e nei libretti postali cointestati fossero state impiegate per mantenere il proprio tenore di vita e, soprattutto, per finanziare gli investimenti. Da qui è scattato l'accertamento.

Da: ah black!!10/01/2016 17:08:23
preistoria

Da: mooolto beneeeee10/01/2016 18:48:07
questo forum è veramente scandaloso!!!! Eliminano gli interventi che non vanno a genio a certa gente.... quindi oltre al sito hanno anche il forum!!!!! Mooolto beneeee

Da: Funzionario legittimo 10/01/2016 18:53:22
Domani chiude la raccolta di Dirpubblica, affrettatevi a fare i versamenti, un piccolo contributo per la legalità e la lotta contro il malaffare.

Da: mooolto beneeeee10/01/2016 18:58:01
Come volevasi dimostrare.........

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: x moolto bene10/01/2016 19:04:46
scusami come hai constatato che vengono eliminati interventi non graditi ? Potresti indicare il giorno e l'ora. ? Appunto x verificare se quanto da te verificato corrisponda al vero.

Da: mooolto beneeeee10/01/2016 19:14:06
Il giorno 10/1 dalle 00.42 alle 11.02 ???????

Da: bla bla bla10/01/2016 19:22:04
Home
Chi Siamo
Contribuisci
Stampa

Search in site...
Search

IL PRIMATO NAZIONALE

HOME
ECONOMIA
ESTERI
POLITICA
CRONACA
CULTURA
SCIENZA E TECNOLOGIA
SPORT
SPETTACOLO
VIDEO
facebook
twitter
Google-plus-icon
Dirigenti incaricati all'Agenzia delle Entrate: parla un funzionario
Aggiunto da Redazione il 14 maggio 2015.
37
Condivisioni
FacebookTwitter


agenzia entrateRoma, 14 mag - A distanza di qualche giorno dall'ultimo tentativo di blitz salva-incaricati pare proprio che i massimi dirigenti dell'Agenzia delle Entrate ci riprovino al prossimo consiglio dei ministri con un nuovo progetto di decreto legge modificato nella forma ma identico nella sostanza. Insomma, si tratterebbe di una sorta di sanatoria mascherata. Proprio per questo il Primato Nazionale ha ritenuto giusto intervistare un dipendete dell'Agenzia delle Entrate, che ha voluto restare anonimo (lo chiameremo Carlo, nome di fantasia), per capire lo stato d'animo e il pensiero di chi questa situazione la sta vivendo sulla propria pelle dall'interno. Si tratta di un funzionario, in Agenzia dal 2002, che ha svolto diverse mansioni ed attualmente è in servizio presso una direzione regionale del nord Italia.

Carlo, come avete accolto la sentenza della Corte Costituzionale?

Come un piacevole fulmine a ciel sereno. Ormai il sistema degli incarichi era talmente radicato che avevamo perso ogni speranza che potesse essere posto un limite a tale consuetudine. Con le vicende poi dell'ultimo concorso per 403 dirigenti era palese il messaggio che l'Agenzia bandiva concorsi con regole fatte apposta per essere bloccati dal Tar e poter continuare ad assegnare dirigenze ad personam.

Il sistema dell'assegnazione di incarichi dirigenziali ad personam era tanto inefficiente?

Non si tratta di inefficienza, si tratta di trasparenza, legalità e rispetto delle regole. Nel mio lavoro in Agenzia ho incontrato bravissimi dirigenti sia vincitori di concorso che incaricati e pessimi dirigenti, sia vincitori di concorso che incaricati. Quindi non si deve ridurre il tutto ad una mera questione di selezione dei più meritevoli, sarebbe sbagliatissimo. Il punto fondamentale è che l'Agenzia delle Entrate non è un ente commerciale privato in cui l'imprenditore sceglie i propri collaboratori senza rendere conto ad alcuno dei criteri di scelta. Quando si parla di stipendi da dirigente si parla di soldi pubblici ed inoltre si parla dello svolgimento di funzioni di polizia tributaria pertanto vanno rispettate procedure che garantiscano la trasparenza ed il rispetto della legge. E la legge parla chiaro in questo caso: l'accesso alla dirigenza avviene tramite procedura concorsuale. A ciò aggiunga che le procedure di interpello per l'assegnazione degli incarichi spesso sono state prive di quella trasparenza che richiederebbe una procedura di selezione così delicata ed in diversi casi sono stati assegnati incarichi addirittura senza interpelli. E questo non va assolutamente bene.



Al di là della violazione delle norme di legge il sistema di assegnazione degli incarichi presentava altri problemi?

Sicuramente un rischio concreto era la ricattabilità dell'incaricato. Si trattava pur sempre di un funzionario incaricato di funzioni dirigenziali revocabili in qualsiasi momento. E pertanto viene da chiedersi con quale serenità, autonomia ed indipendenza avrebbe potuto ricoprire quel posto. Un dirigente di ruolo, ossia vincitore di concorso, non avrebbe avuto timore di essere retrocesso a mansioni inferiori. E questo in alcuni casi poteva diventare un bel problema. Inoltre spesso le nomine avvenivano in un contesto non proprio limpido, favorito dalla mancanza di trasparenza di cui sopra, e così i sospetti, le dicerie e le malignità si sprecavano facendo venir meno il necessario grado di autorevolezza che un dirigente dovrebbe comunque avere.

Qual è la situazione negli uffici attualmente?

Da parte dei funzionari, dopo il primo momento di disorientamento, c'è stata una dimostrazione di senso di responsabilità a dir poco encomiabile che si è tradotta nel continuare a svolgere le proprie funzioni anche in assenza di una situazione organizzativa chiara. Tra i dirigenti decaduti invece c'è stato chi in modo altrettanto encomiabile, e con un senso dello Stato a dir poco eccezionale, ha accettato le deleghe di firma senza indennità continuando a svolgere le proprie funzioni come se niente fosse accaduto, ma ci sono stati moltissimi casi di decaduti che hanno tirato i remi in barca dando dimostrazione che il loro interesse alle mansioni superiori era limitato allo stipendio e non di certo a motivi etici.

Come vivete questi tentativi di sanatoria di cui si parla da marzo?

Male. Spero che si tratti solo di voci perché se fosse vero (e ripeto che spero che non lo sia) significherebbe che l'Agenzia, ed il governo qualora accettasse, vorrebbero porsi al di sopra o, comunque, al di fuori della legge e della Costituzione. E nel nostro lavoro sarebbe inaccettabile. Dovrebbero capire che è stato bello, per loro, finché è durato ma adesso sia il Consiglio di Stato che la Corte Costituzionale hanno messo dei vincoli che non possono essere saltati a piè pari.

E i sindacati in tutta questa situazione cosa stanno facendo?

Vorremmo saperlo anche noi dipendenti. E' da due mesi che se ne stanno alla finestra e che, a parte qualche presa di posizione morbidissima e pro forma per il rispetto della legalità, tengono un comportamento strano ed ambiguo. C'è poi anche un sindacato che ha preso apertamente le difese degli incaricati, posizione che non condivido ma che rispetto, anche se magari sarebbe da evitare di etichettare come 'invidiosi' o 'falliti' coloro che pretendono il rispetto della legge.

Come risolverebbe la situazione che si è venuta a creare?

E' indubbio che nel lungo termine, con appena 300 dirigenti per 1.100 posizioni, la situazione è insostenibile. Almeno una parte degli uffici devono essere diretti senza interim. Non ho idea della soluzione tecnica applicabile, ma so solo che sarebbe necessario codificare una procedura di selezione che non sia, nella sostanza, una semplice sanatoria per far tornare in sella  una nutrita fetta di dirigenti decaduti. E comunque la soluzione definitiva è il concorso, magari gestito dalla neo costituita Scuola Nazionale di Amministrazione e senza riconoscimento di punteggi aggiuntivi per coloro che hanno svolto funzioni dirigenziali illegittime. Deve essere riconosciuta a tutti la possibilità di giocarsela alla pari e dimostrare nelle diverse prove concorsuali le proprie capacità professionali.

Walter Parisi

Da: bla bla bla10/01/2016 19:26:04
we are the heroes just for one day

https://youtu.be/AGOx0ZpMrrU

Da: X tutti 10/01/2016 19:49:09
Chi scrive un post più lungo di 6 righe non può fare il firigebte

Da: scusate .10/01/2016 20:09:12
potreste cortesemente dirmi per semplice curiosità  se Walter Parisi è un giornalista ? SE è iscritto all'ordine dei giornalisti. ? Possibilmente, se credete e potete a quale orientamente politico appartiene. SE scrive solamente sul Primato Nazionale o su altri giornali ? SE scrive solamente per problematiche degli ex incaricati o ha firmato altri articoli. Potreste dirmi se gli articoli li scrive per sua iniziativa o se su commissione. ? E sapreste dirmi, qualora la domanda sia lecita, e se effettivamente scrive per commissione, chi gli dà questa commissione.

Da: ORPO SEMPLICE 10/01/2016 20:09:52
Hai un roplena colT9

Da: grazie orpo semplice10/01/2016 20:21:14
ma che vuol dire roplena colT9 ?

Da: bla bla bla10/01/2016 20:25:35
ttoQuotidiano.it / Politica

Riforme, la battaglia del referendum comincia da Montecitorio: l'Aula approva il ddl Boschi, i giuristi spiegano il "no"
Riforme, la battaglia del referendum comincia da Montecitorio: l'Aula approva il ddl Boschi, i giuristi spiegano il "no"
Politica
Il comitato contrario alle modifiche alla Carta volute dal governo: "Non lasciamo che diventi un plebiscito personale del premier"
di Paola Zanca | 10 gennaio 2016
COMMENTI (864)   
   
Più informazioni su: Governo Renzi, Italicum, Maria Elena Boschi, Matteo Renzi, Referendum, Riforme, Riforme Costituzionali, Riforme Istituzionali
Mentre nell'aula di Montecitorio, lunedì prossimo, la maggioranza dei deputati dovrebbe dare il via libera alla quarta lettura del ddl Boschi, qualche corridoio più in là, nell'aula dei gruppi parlamentari, alle 15,30,, una decina di autorevoli giuristi italiani proverà a spiegare perché al referendum che dovrà confermare quella riforma bisogna votare No. A motivare le ragioni, giuridiche e politiche, della scelta ci saranno Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, Domenico Gallo, Alfiero Grandi, Lorenza Carlassare, Alessandro Pace, Gaetano Azzariti, Massimo Villone, Felice Besostri, Gianni Ferrara. Tutti convinti che la riforma che prevede l'abolizione del Senato elettivo, insieme alle "incostituzionalità" introdotte dall'Italicum, potrebbero "provocare una torsione autoritaria nella democrazia italiana".

Pubblicità

Già, perché la questione è duplice e per questo il Comitato sta lavorando su due fronti. Primo, il referendum: non si può, è il succo della questione, lasciare che Matteo Renzi lo usi come un plebiscito su se stesso. Così, diversi deputati di Sinistra Italiana e dei Cinque Stelle si sono impegnati a presentare la richiesta di referendum un minuto dopo l'approvazione della legge. Una mossa contro il referendum confermativo che il premier, nella conferenza stampa di fine anno, ha trasformato in una partita personale: "Se perdo me ne vado", ha detto. Con la raccolta delle firme di un quinto dei parlamentari, 126 deputati per la precisione, si potrà chiedere un referendum "oppositivo", come preferiscono chiamarlo quelli del comitato per il No. "Vogliamo evitare - spiega il professor Domenico Gallo - che sia il governo a chiederlo come bagno di consenso dell'opinione pubblica". "Perché questa idea del governo che lancia la sfida - gli fa eco Sandra Bonsanti - è insopportabile".

Ma c'è un altro fronte su cui dare battaglia, dicevamo: l'Italicum. Prima di Natale sono stati presentati due quesiti abrogativi della legge elettorale. La raccolta firme comincerà ad aprile e andrà avanti fino a giugno. L'idea è quella di approfittare dei banchetti per "dar vita nei fatti a una coalizione sociale", spiega ancora Gallo, che tenga insieme entrambe le sfide del 2016.

Gallo e gli altri promotori del Comitato per il No stanno facendo una serie di incontri per costruire sul territorio una rete che tenga insieme le realtà dell'associazionismo, del sindacato, della politica. Per ora hanno incassato il sostegno di Sinistra Italiana e del Movimento Cinque Stelle (solo sul tema del referendum costituzionale però, non sull'Italicum). Cgil, Arci, Anpi, Libera stanno ancora discutendo che tipo di contributo dare. Libertà e Giustizia spiega di voler "gettare le basi del dibattito". Ma sa che i costituzionalisti non bastano. "Serve una generazione nuova - auspica Sandra Bonsanti - Bisogna che i giovani si rendano conto che con questa riforma si ritroveranno con delle istituzioni più deboli, una sola Camera fatta di nominati, senza contrappesi. Dobbiamo riuscire a spiegare, e non è facile, qual è il devastante risultato finale di queste riforme". Alcune sedi territoriali del Comitato sono già state aperte in Veneto e in Toscana, presto toccherà alla Sicilia. L'auspicio è che si crei una struttura capillare che possa organizzare e sostenere la macchina referendaria, che di strada da fare ce n'è parecchia.

Twitter: @paola_zanca

Da Il Fatto Quotidiano del 4 gennaio 2015

Da: x bla bla bla10/01/2016 20:35:20
scusami, ma ha detto Orpo Semplice che tu hai roplena colT9. Ma che vuol dire : Che cosa è roplena colT9 ? Gli potresti domandare cosa significa. ? grazie.

Da: x bla bla bla10/01/2016 20:37:26
potreste cortesemente dirmi per semplice curiosità  se Walter Parisi è un giornalista ? SE è iscritto all'ordine dei giornalisti. ? Possibilmente, se credete e potete a quale orientamente politico appartiene. SE scrive solamente sul Primato Nazionale o su altri giornali ? SE scrive solamente per problematiche degli ex incaricati o ha firmato altri articoli. Potreste dirmi se gli articoli li scrive per sua iniziativa o se su commissione. ? E sapreste dirmi, qualora la domanda sia lecita, e se effettivamente scrive per commissione, chi gli dà questa commissione.

Da: bla bla bla10/01/2016 20:37:37
se fossi andato il 25 marzo 2015 ore 21 a Scandicci avresti trovato tra gli intervenuti il giornalista Walter Parisi

Wednesday, 25 March 2015, 21:00 Comune di Scandicci - Sala Consiliare

EVASIONE A SCANDICCI

Incontro aperto a tutta la cittadinanza sull'accertamento fiscale da 6,2 milioni di euro contestato alla giunta comunale e che rischia di pesare sulle tasche dei cittadini.

Interverrano:
Leonardo Batistini - Consigliere Comuale
Walter Parisi - Giornalista
Davide Petronici - Difendi Scandicci

A Margine invitato anche il sindaco di Scandicci Sandro Fallani


Home
Chi Siamo
Contribuisci
Stampa

Search in site...
Search

IL PRIMATO NAZIONALE

HOME
ECONOMIA
ESTERI
POLITICA
CRONACA
CULTURA
SCIENZA E TECNOLOGIA
SPORT
SPETTACOLO
VIDEO
facebook
twitter
Google-plus-icon
Dirigenti agenzie fiscali: il governo andrà contro la Consulta?
Aggiunto da Redazione il 17 maggio 2015.
30
Condivisioni
FacebookTwitter


agenzia entrate ufficioRoma, 17 mag - Gli ultimi sviluppi sulla vicenda dei dirigenti incaricati delle agenzie fiscali confermano quanto avevamo già anticipato. I vertici delle agenzie starebbero infatti insistendo per una soluzione mediante decretazione d'urgenza nella quale, di fatto, verrebbe ristabilito l'ordine precedente, nonostante le chiare pronunce della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato in materia.

E non vi erano dubbi che anche nel Consiglio dei ministri di lunedì vi sarebbe stato un nuovo tentativo di sanatoria. Ma questa volta, nell'attesa del Consiglio, è accaduto un fatto che ha portato a conoscenza di tutti quella che dovrebbe essere la proposta dei dirigenti di vertice delle agenzie al governo. E' successo, infatti, che su un forum nel quale veniva dibattuta la questione in oggetto sia stata pubblicata una lettera che, a dire della "gola profonda" che l'ha pubblicata, un sindacato avrebbe inviato ai propri massimi responsabili e che, nelle intenzioni del mittente, avrebbe dovuto ovviamente restare riservata. La lettera riportava, tra l'altro, i punti di massima della proposta di decreto così riassumibili:

- pubblicazione di un bando di concorso che dovrebbe concludersi entro il 31 dicembre 2016 con l'assunzione di un congruo numero di dirigenti;



- attivazione di posizioni organizzative speciali per l'Agenzia delle Entrate, e di funzioni delegate o posizioni similari per l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per un numero pari alle posizioni dirigenziali decadute;

- l'iter legislativo per l'attuazione del punto precedente dovrebbe essere quello di un decreto, seguito, nel caso delle posizioni organizzative speciali, da un successivo accordo sindacale che inquadri dette figure all'interno dell'ordinamento professionale vigente;

- la retribuzione dovrebbe aggirarsi sull'80-90% della retribuzione della corrispondente posizione dirigenziale;

- il tutto dovrebbe avere attuazione intorno alla metà del prossimo mese di giugno.

A distanza di tre giorni dalla pubblicazione, il sindacato accusato di aver inviato la lettera non ha smentito la sua veridicità e il contenuto della missiva confermerebbe, qualora ribadiamo tutto fosse vero, quanto avevamo già sostenuto nelle settimane scorse, ossia il tentativo delle agenzie di prendere tempo con il concorso, permettendo intanto di tornare in carica per almeno un altro anno e mezzo agli ex dirigenti decaduti, garantendo loro solo una decurtazione minima di stipendio pari, al massimo, al 20% della retribuzione precedente.

A prescindere dalla veridicità o meno della lettera pubblicata, è evidente che l'introduzione di posizioni organizzative speciali (o di qualsiasi strumento similare) che garantissero uno stipendio quasi uguale a quello precedente -ed in più il fatto che le procedure per le assegnazioni assicurerebbero la riassegnazione degli incarichi ai dirigenti decaduti- configurerebbero un vero e proprio aggiramento della sentenza della Corte Costituzionale che ha provocato tutto lo sconquasso di cui ormai andiamo discutendo da due mesi.

Viene quindi automatico porsi la domanda se il governo, che ha incassato in appena un bimestre già tre colpi micidiali dal giudice delle leggi (agenzie fiscali, rivalutazione delle pensioni e tassa sulle sigarette elettroniche) se la sentirà di andare contro alle sue pronunce, tenuto conto anche che l'appena approvata legge elettorale è anch'essa sub judice per presunti profili di incostituzionalità.

Walter Parisi

Da: pos pot10/01/2016 20:43:31
Le pos e le pot sono una realtà,  il resto sono solo chiacchiere!!!!!!

Da: x bla bla bla10/01/2016 20:49:59
grazie x avermi risposto. E grazie per i tuoi interventi che leggo sempre con piacere. E che mi tengono compagnia e che mi consentono d'imparare cose nuove. Quando più analitiche e descrittive e zeppe di particolari sono, più mi affascinano.

Da: bla bla bla10/01/2016 20:54:32
grazie sei meraviglioso

Da: Tutti inattendibili 10/01/2016 23:33:25
Ma Walter Parisi e Cristina Bartelli sono la stessa persona?
Scrivono sempre le stesse cose o notizie complementari.
Vuoi vedere che.....

Da: famelici 2: siamo governati da sti soggetti11/01/2016 00:06:25
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/10/renzi-nasconde-regali-di-stato-non-solo-rolex-ricevuti-nel-viaggio-arabia/2361808/

Da: Come finisce?11/01/2016 02:33:57
Nulla é cambiato, forse qualche volto nuovo, ma il metodo resta lo stesso.
Prima incaricati adesso POS o peggio POT, in ogni caso trasparenza zero.
Gli insulti, le invettive, oltre ad offendere a che servono?
Ma sopratutto a chi sono rivolti?
Agli ex incaricati decaduti?
Ai dirigenti?
Ai Pos?
Ai Pot?
Ai funzionari?
Bersagli sbagliati!
Spesso incolpevoli.
Di certo qualcuno avrà usato mezzi e mezzucci per un incarico, una Pos, una Pot.
Di certo qualcun altro no!
Ma è più facile pensare le cose più semplici, tutti uguali, tutti indegni.
Ho passato molto tempo a leggervi, a volte indignato, sono un "illegittimo", ma sempre attento, in fondo, questo forum è stata una vera piazza di confronto.
Spero il buon senso possa dissuadere i molestatori e provocatori a continuare la loro insulsa azione.
Agli altri chiedo se esiste un altro spazio di confronto, magari moderato, su questo tema, magari riservato ai funzionari AE, che con Pos, Pot e mancati concorsi dovranno conviverci temo ancora per molto.
Grazie e buon 2016 a tutti.
Uno normale.

Da: Gli unti del Signore11/01/2016 02:54:44
Cos'é? Un epitaffio?

Da: il compare11/01/2016 07:44:18
n tema di sottoscrizione per delega degli avvisi di accertamento, l'inadeguatezza dell'atto che trasferisce il potere di firma si riflette sulla legittimità del provvedimento finale, determinandone l'annullamento per violazione dell'articolo 42 del dpr 600/73. Tale vizio non è soggetto a sanatoria e, dunque, l'amministrazione finanziaria non può invocare la salvezza dell'atto irritualmente sottoscritto, eccependo che comunque il suo contenuto non sarebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. È quanto affermato dalla Corte di cassazione, nella sentenza n. 25017/2015. Quando la delega per la sottoscrizione degli avvisi di accertamento non riporta il nominativo del delegato (c.d. delega in bianco), riferendosi genericamente alle cariche rivestite dai funzionari delegati (capo team, capo area, ecc.), detta situazione integra un profilo di invalidità dell'atto impositivo, comportandone l'annullamento. In tal senso, spiegano gli ermellini, non può invocarsi alcuna sanatoria e, in particolare, non è applicabile la disposizione recata dall'articolo 21-opties, comma 2, della Legge n.241/90, secondo cui «non è annullabile il provvedimento adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato». Ciò perché, in primis, il citato articolo 21-opties non appare direttamente applicabile al diritto tributario e, nondimeno, ogni nullità tributaria, a differenza di quanto avviene in diritto amministrativo, discende o da una specifica indicazione della legge, che ha valutato la gravità della violazione, o dalla violazione di un qualche principio fondamentale dell'ordinamento.

Deve ricordarsi che il difetto di delega si traduce in difetto di qualifica del funzionario che sottoscrive l'atto impositivo; ciò dunque, va valutato in relazione al fatto che l'accertamento tributario sia certamente un atto complesso, la cui emissione richieda una specifica capacità tecnica che è lecito aspettarsi da un funzionario di alto rango gerarchico. Esprimendo queste valutazioni, la Cassazione ha cassato, con rinvio, la sentenza della Ctr Sicilia impugnata dal contribuente, nella quale il giudice di seconde cure aveva valutato come irrilevante l'eccepito vizio di sottoscrizione, ritenendo applicabile il principio della conservazione dell'atto amministrativo.

Questa e altre sentenze tributarie nella Selezione pubblicata su ItaliaOggi Sette in edicola dal 11 gennaio 2016

Da: diciannove comma 611/01/2016 07:45:06
Intanto a breve ufgicializzeranno i 19 comma 6.
Inutile dire a chi andranno gli incarichi profumatamente pagati..
Ma la guardia di finanza dov'e? E quell
a dei conti?

Da: ORPO SEMPLICE 11/01/2016 08:09:15
Era un modo di scherzare... Il T9 è il programma di completamento sui cell....

Da: 11/01/2016 08:25:16
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Amministrazione+trasparente/Bandi+di+concorso/Concorsi+non+ancora+scaduti/Selezione+per+il+conferimento+di+incarichi+dirigenziali+presso+DC/Bando/Avviso+DC+OMI+SE+e+DC+CCPI+dic+2015+%282%29.pdf

Da: Inae11/01/2016 11:06:42
Scusate, ma per coerenza dovete impugnare (e versare ancora tanti oboli) per impugnare tutti i bandi che stanno uscendo.
Altrimenti chi è stato impugnato si sente un privilegiato per la vostra attenzione....

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 531, 532, 533, 534, 535, 536, 537, 538, 539, 540, 541, ..., 1894, 1895, 1896, 1897, 1898, 1899 - Successiva >>


Torna al forum