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concorso DIRIGENTI AGENZIA ENTRATE
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Da: enricomario | 17/10/2011 19:54:44 |
La corte dei conti intervenga; non solo incarichi di funzioni dirigenziali ma soggetti che dal Lazio si spostano in Lombardia o dalla Liguria al Lazio e dal Veneto a Roma delle Direzioni centrali.... con i pagamenti di alberghi e/ residence ,vitto e viaggi con maggiorazioni sulla indennità di pozione. quacuno intervenga | |
Da: legalità | 17/10/2011 20:08:55 |
L'arrabbiatura aumenta quando si vede che quacuno ( se vogliamo Agenzie e i sindacati cosiddetti rappresentativi...) vorrebbe vedere non il ripristino della legalità ma soccombere in giudizio Dirpubblica che ha difeso la legalità per una sua presunta carenza di legittimazione ad agire. Insomma l'illecito sarebbe giusto e chi lo denuncia sarebbe da condannare al silenzio. Che cavolo di Paese siam diventati. | |
Da: Sindacalista | 17/10/2011 21:19:17 |
Iscrivetevi ad un sindacato e avrete risolto i vostri problemi... | |
Da: ** | 17/10/2011 22:29:40 |
i sindacati non hanno rappresentato gli interessi dei lavoratori ora è un pò tardi sopratutto dopo l'intervento dei giudici. | |
Da: ilCattivendolo | 18/10/2011 00:00:33 |
UFFICIALE! CONCORSO DIRIGENTE II FASCIA AGENZIA ENTRATE DEFINITIVAMENTE SOSPESO A TEMPO INDEFINITO. PER MAGGIORI INFORMAZIONI - AGENZIA ENTRATE - DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE. | |
Da: psty | 18/10/2011 09:46:38 |
Allora Imparato è in aperto conflitto d'interessi. Farebbe bene ad astenersi ed a dedicarsi alle questioni più rilevanti per la categoria. | |
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Da: mm | 18/10/2011 10:47:31 |
x il cattivendolo:ma scherzavi o è vero?puoi copiare l'articolo??? | |
Da: mm | 18/10/2011 13:01:37 |
per funzionario AE Verona. Ciao, anche io ,con pochi altri colleghi ho presentato il ricorso contro il concorso e anche noi stiamo aspettando la data di fissazione dell'udienza. Insieme al mio avvocato abbiamo preso contatti con la Dirpubblica e stiamo valutando di poterci costituire ad adiuvandum nel giudizio di secondo grado che si dovrebbe svolgere dopo l'impugnazione della sentenza da parte dell'Avvocatura , soprattutto perchè in tal modo, l'unica eccezione, relativa al difetto di legittimazione della Dirpubblica dovrebbe venir meno e una sentenza favorevele del Consiglio di Stato potrebbe di sicuro essere utile nei nostri ricorsi privati. Che ne pensi al riguardo? | |
Da: psty | 18/10/2011 14:11:31 |
x mm Sulle problematiche connesse all'intervento in appello nel processo amministrativo, ti riporto lo stralcio di un interessante sentenza del tar Lombardia, (Sentenza 17 dicembre 2010 - 4 febbraio 2011, n. 354). Le questioni che devi affrontare prima di spiegare l'intervento sono le seguenti: devi vantare un interesse di fatto collegato a quello azionato in via principale; non si deve trattare di un interesse legittimo che ti avrebbe consentito di proporre il ricorso in via principale (tieni presente che i tar si incazz... moltissimo quando con l'intervento si prova ad aggirare il temine di decadenza per proporre l'impugnazione). La vicenda è resa complicata dal fatto che il ricorso da te proposto contro il bando potrebbe difettare dell'attualità della lesione (salvo che sia manifesta l'impossibilità di vincerlo per un non incaricato in guisa da realizzare l'immediata lesione del tuo interesse legittimo, cosa probabile alla luce delle motivazioni di entrambe le sentenze). Poi doversti distinguere tra intervento nell'appello relativo all'art. 24 del regolamento ed quello relativo al bando di concorso. Più semplice (apparentemente) è la posizione degli incaricati che potrebbere sempre intervenire in appello con un intervento adesivo a favore dell'ae. Il problema in quel caso riguarda gli effetti di un eventuale sentenza del CDS confermativa di quella emessa dal giudice di prime cure che accertasse la nullità dell'incarico con effetti diretti e non riflessi nei confronti degli interventori ( ma in tale ipotesi possiamo dire caz.. loro). Diritto Preliminarmente deve essere definita l'eccezione di inammissibilità degli atti di intervento ad adiuvandum, proposti tutti successivamente alla scadenza del termine di decadenza per la proposizione di ricorso autonomo avverso i decreti di nomina succitati - emessi in data 23 aprile 2010 e pubblicati sul B.u.r.l. del 29 aprile 2010. Sul punto, si osserva che, per giurisprudenza costante, nel processo amministrativo l'intervento ad adiuvandum, la cui finalità è sostenere le ragioni del ricorrente, è ammissibile se ed in quanto l'interveniente risulti titolare di un interesse di fatto dipendente da quello azionato in via principale o ad esso accessorio, che gli consente di ritrarre un vantaggio indiretto e riflesso dall'accoglimento del ricorso (Cons. Stato, Sez. IV, 8 giugno 2010, n. 3589; Sez. V, 3 dicembre 2009, n. 7589). È, invece, inammissibile l'intervento ad adiuvandum spiegato da un soggetto ex se legittimato a proporre il ricorso in via principale, in quanto in tale ipotesi l'interveniente non fa valere, come è tipico per l'istituto dell'intervento, un interesse di mero fatto, bensì un interesse personale all'impugnazione dell'atto gravato in via principale, immediatamente lesivo della sua posizione giuridica e, come tale, direttamente impugnabile nei prescritti termini di decadenza (TAR Lazio, Sez. II, 2 febbraio 2010, n. 1413). In ogni caso, l'intervento ad adiuvandum è ammissibile in quanto tale, cioè nella parte in cui non propone profili di censura diversi da quelli dell'istante, poiché all'interveniente adesivo, avente posizione correlata e subordinata rispetto a quella del ricorrente, è precluso far valere, per di più oltre i normali termini di impugnazione, nuovi profili o motivi di gravame (TAR Lazio, Sez. III, 20 febbraio 2009, n. 1707; TAR Lombardia, sez. I, 30 aprile 2004, n. 1574). È dunque inammissibile l'atto di intervento, ove con esso vengano prospettati soltanto vizi ulteriori rispetto a quelli fatti valere con il ricorso principale cui accede, in quanto l'interveniente ad adiuvandum non può ampliare il thema decidendum, quale delimitato dall'atto introduttivo del giudizio, e quindi non può aggiungere motivi nuovi, ma solo sviluppare quelli dedotti dal ricorrente | |
Da: psty | 18/10/2011 15:00:20 |
IL Salfi si giustifica e ci fa sapere: "Oggi, realmente, dedichiamo uno spaccato della nostra attività difensiva ai cosiddetti "reggenti", per diverse intuibili argomentazioni, una delle quali attiene alla indubbia circostanza che molti di loro militano nelle nostre fila". Chi sa come mai? Ribadisco excusatio non petita accusatio manifesta, sparemo dove indirizzare i nostri voti nelle elezioni per le rsu. Invito ancora gli iscritti non incaricati a revocare le tessere. | |
Da: ....mah | 18/10/2011 15:54:42 |
Sapete se a breve usciranno altri concorsi da dirigente di seconda fascia? Avevo sentito dire l'INPS..... | |
Da: mm | 18/10/2011 16:03:19 |
per psty quindi tu ritieni che potrebbe essere più efficace un intervento proposto da semplici funzionari non incaricati e che non abbiano alcun ricorso pendente avverso l'ae?Il fatto è che con la famosa lettera di b.è stato chiesto a noi incaricati di appoggiare l'ae io invece la contrario, avendo già a suo tempo presentato il ricorso pensavo a qualcosa che potesse rafforzare la posizione della dirpubblica da poi utilizzare a nostro favore.poichè vedo che sei ferrato sull'argomento, tu quale mossa proponi? | |
Da: Il diritto e lo storto | 18/10/2011 20:19:53 |
"Nel processo amministrativo potrebbero (...) figurare altre parti, non necessarie, ma, per cosi' dire, eventuali o 'accessorie': si tratta di intervenienti (taluno dice: interventori). Piu' in particolare, nel processo di impugnazione (tanto di sola legittimita' quanto di legittimita' esteso al merito), la giurisprudenza ammette - tra le varie figure di intervento - l'inteervento adesivo, nel senso che con il medesimo l'autore dell'intervento lo fa per appoggiare e sostenere la tesi dell'una o dell'altra delle parti necessarie (ricorrente e P.A. resistente). Nella prima ipotesi si parla di intervento ad adijuvandum nella seconda di intervento ad opponendum". (Italo Franco, Manuale del nuovo diritto amministrativo). Se l'AE ha "invitato" il suo gregge ad intervenire ad adijuvandum si potrebbe ipotizzare precisamente un intervento in senso opposto. Ci tengo a dire che non sono un 'fan' di Dirpubblica - che, invero, "conta" un numero nepputre tanto esiguo di 'incaricati di funzioni dirigenziali', come li chiamano, proprio nell'AE - MA CREDO CHE SAREBBE OLTREMODO NECESSARIO SOSTENERLA IN QUESTA BATTAGLIA! | |
Da: mm | 19/10/2011 12:38:42 |
ho saputo che gli incaricati che avrebbero aderito a favore dell'amministrazione sono circa 500...questo è il gregge che ha deciso di continuare a belare......... mediterò sul da farsi.ma penso che al di là della posizione del sindacato dovremo tutti cercare il ripristino di un minimo di forma di legalità .ma di cosa si ha paura?un concorso fatto solo per titoli e colloquio è assurdo, i concorsi per assuemre semplici funzionari devono fare due prove scritte, un tirocinio, essere sottopagati e magari venire bocciati all'orale...e noi funzionari da tanti anni non siamo in grado di superare una prova scritta?forse è di questo che si ha paura!!!!!di perdere un privilegio ottenuto senza meritarlo! | |
Da: facezio | 19/10/2011 14:09:43 |
cari amici, avevte letto il comunicato del salfi?. qualcuno ne ha postato uno stralcio poco sopra. è davvero indegno che ci considerino così stupidi, che pensino di poterci raggirare con documenti del genere: "abbiamo chiesto passaggi di fascia per tutti, passaggi di area per tutti, reggenze per tutti, cchiù pilu pi tutti". vergognatevi SalFI!!! con stima ed amicizia | |
Da: è vero | 19/10/2011 15:13:22 |
leggete l'articolo sul sole della setimana scorsa e vedete come il salfi difendeva l'autonomia delle agenzie: come se autonomia significa fottersene delle regole. vergognaaaaa!!!!! con stima ed amicizia | |
Da: Bisogna fare qualcosa | 19/10/2011 16:57:05 |
Forse DirpubblicA aspetta che l'Avvocatura depositi l'appello per prendere le inoziative piu' opportune. Intanto cerchiamo di suggerire qualcosa di concreto. Per ora, lo abbiamo capito, l'appello si basera' esclusivamente sul difetto di legittimazione del sindacato. Pertanto dobbiamo pensare a delle iniziative per tacitare questa tesi | |
Da: mm | 19/10/2011 16:59:56 |
ma se i funzionari non incaricati manifestassero il loro appoggio per la dirpubblica sicuramente si potrebbe dmostrare che la tesi del difetto di legittimazione è infondata. il problema è che i miei di colleghi ..."dormono"...nei vs uffici che intenzioni hanno? | |
Da: Dedalus | 19/10/2011 18:42:09 |
Dall'ANSA: DA 2013 CONCORSI UNICI IN P.A. - "A decorrere dal 1° gennaio 2013 il reclutamento dei dirigenti e delle figure professionali comuni a tutte le amministrazioni pubbliche si svolge mediante concorsi pubblici unici". E' quanto prevede la bozza del dl Sviluppo. "I concorsi unici - prosegue l'articolo 66 - sono organizzati dal Dipartimento della funzione pubblica previa ricognizione del fabbisogno presso le amministrazioni interessate" | |
Da: Qualcuno | 19/10/2011 19:06:43 |
Qualcuno sa con quali argomentazioni il Consiglio di Stato in passato ha denegato la legittimazione di DirpubblicA? | |
Da: mm | 20/10/2011 12:05:46 |
su sito della dirpubblica in archivio c'è gran parte degli atti.....mi pare ci sia una sentenza del consiglio di stato di luglio 2010, ma la questione era un pò diversa. la carenza di interesse è stata poi nuovamente eccepita dall'avvocatura di stato nel giudizio relativo all'art. 24 del regolamento, si veda la sentenza interlocutoria mi pare di novembre 2010 in cui cmq il tar lazio rigetta l'eccezione peliminare di inammissibilità . | |
Da: W Villa! | 20/10/2011 14:09:39 |
Eppure, forse c'è un giudice a Berlino, un giudice "basso", ma c'è! Sotto gli auspici del "brunetto", infatti, l'articolo 66 della bozza del prossimo "decreto sviluppo", prevede il CONCORSO UNICO per accedere alla P.A. Una modalità che: 1) riguarda anche le AGENZIE FISCALI, 2) 'a cose fatte" prevede soltanto lo scorrimento delle graduatorie formate in base a tali concorsi e 3) contiene la previsione di deroghe - nel senso di poter autorizzare lo svolgimento di concorsi da parte di singole amministrazioni al di fuori del "concorso unico" - SOLTANTO PER L'ACQUISIZIONE DI SPECIFICHE PROFESSIONALITA'. E se questa non è la tomba degli incaricati è la loro... "fossa cumune"! L'AE, infatti, HA SEMPRE RIFIUTATO DI COSTRUIRE AL SUO INTERNO UN'ARTICOLAZIONE DI FUNZIONI SPECIFICHE (L'ODIATO "ORGANIGRAMMA", LA VITUPERATA "CARRIERA"), sia per avere le mani libere in materia di "titoli nobiliari da istituire ad hoc", tipo i vari "ordinicchi della giarrettiera" creati in questi ultimi anni, sia per poterne gestire senza vincoli giuridici (ovvero con il famoso interpello o chiamata "caporalesca" degli amici e compari) l'assegnazione a benemeriti "conti" e "contesse" di Salisbury!!! Adesso: o l'AE pre-costituisce un'articolazione di funzioni specifiche (come sarebbe logico e come esiste in qualsiasi amministrazione fiscale moderna) e, poi, si fa autorizzare forme concorsuali da gestire autonomamente oppure gli "amatissimi incaricati" faranno il "concorso unico", finendo per fare la fine dei polli di Renzo! | |
Da: Funzionario AE Verona | 20/10/2011 18:33:04 |
Per mm e psty non ignoro i problemi che avete sollevato, che sono al vaglio del nostro avvocato (credo che si stia anche sentendo con l'avvocato di Dirpubblica). Al di là dell'interessante dibattito le cose importanti sono le seguenti (almeno secondo la mia opinione): 1) nel caso in cui il ricorso di Dirpubblica venisse respinto in appello per la carenza di legittimazione, occorre organizzare qualcosa per procedere nuovamente ad una impugnazione della norma del regolamento che permette gli incarichi sine die ai funzionari; 2) mi pare che la stessa Agenzia ritiene possibile una vittoria in secondo grado soltanto su tale aspetto (processuale). Quindi è da ritenersi improbabile una sconfitta nel merito; 3) se l'Agenzia perde il secondo grado sono sicuro che tenteranno la strada di un decreto o qualcosa di simile che in nome dell'urgenza e della necessità , dovrebbe lasciare le cose come stanno. Credo che in questo caso, sarebbe accettabile sul piano costituzionale soltanto una norma transitoria e provvisoria in attesa di un concorso (vero). Altrimenti dobbiamo cercare di organizzare un ricorso (individuando il giusto atto da impugnare) e chiedere l'intervento della Corte Costituzionale per cassare una eventuale norma che contrastasse con il principio del concorso previsto dalla Costituzione. 4) occorre ribadire ai sindacati (tutti, dico tutti) che i paventatati conflitti tra funzionari e incaricati sono delle bufale: nel senso che se anche fossero veri, l'unico modo che l'uomo ha inventato per dirimere tali contrasti è il diritto. E il diritto in questo caso è l'art. 97 della Cost. e il Dlgs 165/2001 relativamente alle norme sulla dirigenza. Tutto il resto è un meschino opportunismo o una grande ignoranza. Lascerei perdere la questione della legge di stabilità sul concorso unico, perché allo stato esiste anche per la SSPA e sapete bene qual'è la frequenza del concorso. | |
Da: Yellow sea | 20/10/2011 21:38:36 |
Il concorso unico? Scordatevelo...ora (forse) c'è ma non c'è il decreto sviluppo per mancanza di fondi. Quando ci sarà il decreto sviluppo non ci sarà più il concorso unico...(e se ci sarà sarà un concorso "addomesticabile"). Sogni d'oro... | |
Da: x Funzionario AE Verona | 20/10/2011 22:09:52 |
In merito al punto 1) del tuo intervento, e' proprio necessario aspettare che il Consiglio di Stato accolga l'appello dell'Agenzia o non sarebbe meglio organizzare qualcosa adesso, e prevenire la possibilita' che il CdS dichiari la carenza di legittimazione? Se per esempio tutti gli iscritti a Dirpubblica si dichiarassero favorevoli alla linea del sindacato, penso che non sarebbe possibile dichiarare una sua mancanza di legittimazione processuale. | |
Da: Funzionario AE Verona | 20/10/2011 23:44:43 |
Temo che non basterebbe una ipotetica presa di posizione di tutti gli iscritti a Dirpubblica (peraltro impossibile sul piano pratico). La questione non è da discutere sul piano pratico ma su un piano giuridico. Leggete la sentenza del Consiglio del 16 07 2010 n 4600 e capirete meglio. Bisogna anche dire però che Dirpubblica nel ricorso ha inteso riferire l'interesse collettivo sia in capo ai dirigenti che ai funzionari. Quindi potrebbe essere (come spero) che questa volta il Consiglio di Stato non veda tale scissione e ritenga omogeneo l'interesse a ricorrere di Dirpubblica e quindi ritenere legittimato il sindacato. Ribadisco che una bocciatura sul piano meramente processuale deve spingerci tutti quanti a intraprendere un ricorso individuale collettivo (come funzionari che intendono far valere il loro interesse a un concorso pubblico per svolgere le funzioni dirigenziali). | |
Da: Loquace | 21/10/2011 01:31:39 |
Viva il merito :) | |
Da: facezio | 21/10/2011 10:03:39 |
sempre W il merito | |
Da: x Funzionario AE Verona | 21/10/2011 16:51:07 |
Non puo' esservi alcuna scissione tra l'interesse individuale degli iscritti e interesse del sindacato, perchè l'iscritto che ha un rilevante interesse individuale contrario a quello del sindacato cui appartiene, deve esprimere il proprio dissenso uscendo dal sindacato. Se non lo fa, significa che la divergenza tra il proprio interesse e la linea sindacale non e' rilevante e come tale non deve essere presa in considrazione dal giudice (de minimis non curat praetor) | |
Da: truman burbank | 21/10/2011 19:14:24 |
forte 'sto forum! Chi ci scrive, Marzullo, che si fa le domande e si dà le risposte? | |
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