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VICEDIRIGENZA Bis
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Da: Sails 31/08/2011 08:19:11
Credo che questo td da un bel pezzo sia diventato inutile e più un racolta di "lagne" che di proposte, visto che ormai è assodato che la vd è una legge "defunta" (sopratutto è inutile alla tutela dei funzionari).
Ma voglio dissociarmi da quello che è stato scritto sopra da "scettico" che trovo profondamente offensivo visto che è stato scritto su un forum dedicato ai concorsi pubblici. Io ho ormai vari amici che sono riusciti a vincere conocrsi da dirigente e posso garantire che hanno dovuto fare molti sacrifici ed impegno per ottenere quello che hanno ottenuto. Poi sul lavoro trasferimenti a molti chilometri anche con familgie altrove e impegno e responsabilità. Secondo scettico (esempio notevole di "autoreferenzialità burocratica") "non lavorano, lavora lui al posto loro" 
Io, adesso sono in ferie, ma sto sui libri, perchè solo così si può ottenere qualcosa (ed altri così hanno ottenuto). L'ultimo orale che ho fatto non si sono accontetati di una sola lingua straniera, due lingue nelle quali ho dovuto rispondere a domande su chi sono cosa voglio fare ecc.
Non parliamo poi dei concorsi in primo grado; ha mai sentito parlare della situazione di tanti giovani vincitori non assunti a causa di questo governo votato da te e da altri  con lo specchieto delle allodole della vd? Questa maggioranza che sta privando me e tanti funzionari di possbilità di carriera con i brillanti "tagli lineari" delle dotazioni organiche; che ha appena detto che i sacrifici li fanno solo i pubblici dipendenti ( tfr, tredicesima, contributo di solidarietà solo per noi)

Concludo chiedendo se sia opportuno chiudere questo thread visto che diventa un ricetacolo di "opinioni" profondamente offensive nei confronti di tutti coloro che fanno grossi sacrifici per i concorsi. "Opinioni" come quelle sopra nelle quali ci si lagna di non avere suffucienti raccomandazioni per diventare dirigente!
Rispondi

Da: funzionario pubblico31/08/2011 12:51:51
Caro Sails
Non vi è proprio nulla contro i dirigenti pubblici vincitori di un concorso pubblico.
Ma non bastano buoni generali a vincere le battaglie.
Chi scrive ha ottenuto l'idoneità a Dirigente con un regolare  corso concorso pubblico ancora nel lontano 1994. Nella  Amministrazione in cui lavoro  è poi il potere politico  che si riserva di chiamare (e di rinnovare ) chi coprirà la funzione effettiva di dirigente.

La privatizzazione della PA, voluta dalla sinistra, a partire dalla metà degli anni '80 e realizzata nei primi anni 90 è stata  su questo Forum bene  documentata,   sine ira ac studium, anche in alcuni suoi risultati negativi.

L'inserimento nella Amministrazione della dirigenza esterna ( a volte con meccanismi di vera e propria patrimonializzazione  e la trasformazione  della stessa dirigenza pubblica nel New Public Management),  bene sono stati documentati su questo Forum .

Nel Forum si è anche evidenziato come questa riforma abbia  accentuato  lo spirito capitalistico  di politici e managers a cui Weber contrapponeva lo spirito legale della burocrazia, oggi vituperata, mentre si  seguendo il mito del libero mercato mondiale e poche energie si dedicano per conservare gli stati /nazione democratici.

Nel Forum si è stigmatizzato  la mancanza di critiche da parte degli studiosi al meccanismo,  costosissimo del NPM , che ha smantellato il sistema dei controlli ex ante e che  ha fatto esplodere i costi delle Consulenze pubbliche e delle Agenzie semipubbliche….

Nella Gran Bretagna vi è un forte movimento di opinione su questi temi  che è costato la vittoria ai socialisti liberali britannici  nelle ultime elezioni ( si veda, online in lingua inglese : " bonfire quangos"  )

Nel Forum si è evidenziato che dal 1986 non vi sia ancora  una legge che  imponga alla  PA ed ai sindacati  di riconoscere,  nei contratti di lavoro del Pubblico impiego,  i titoli e che abilitano all'esercizio delle alte professionalità . Titoli che vengono rilasciati dalle Università italiane dal  1986.

Si è evidenziato sine ira che i  sindacati nelle loro  piattaforme contrattuali  riducono al  minimo il  riconoscimento dei titoli di Studio della laurea mentre quelli post laurea non sono nemmeno trattati.

Le lauree (come i titoli di Dirigente), non sono titoli nobiliari, ecclesiastici  o  aristocratici, ma sono titoli  guadagnati con il sudore della fronte,  dai singoli e dalle loro famiglie, famiglie che appartengono a  tutti gli strati sociali.

Punto centrale,  nel Forum si è evidenziato che non viene data attuazione  ad una legge dello Stato quale quella sulla Vice dirigenza pubblica  (dura lex sed lex). E qui si apre ( e subito si chiude)  il discorso sul ruolo dei sindacati in Italia, fermo ad un modello vecchio e superato di sviluppo anni 70.

Il quadro è allarmante e tocca la  politica tutta.

E' stato evidenziato dal Forum che in questo quadro  serve (non solo una buona dirigenza pubblica) ma anche  una burocrazia riformata,  professionale,  neutrale e  di carriera, che abbia il compito di aiutare il Paese nella difficile strategia di  sviluppo a fronte di competitori sempre più  economicamente aggressivi  e  tenaci.

  La legge sulla Vice dirigenza è  ci sembra un tassello necessario  per una nuova stagione del nostro Paese.
 
Rispondi

Da: Scettico31/08/2011 18:53:19
x Sails

Caro amico,
comprendo il tono del tuo intervento e ti auguro di realizzare i tuoi progetti quanto prima.
Purtroppo  però i FATTI  sono questi:
-accedere alla dirigenza per chi non frequenta certi ambienti è difficilissimo. Gran parte degli incarichi dirigenziali vengono dati dal potere politico su base fiduciaria. Nella mia Regione lavorano decine se non centinaia di dirigenti, non mi risulta che sia mai stato bandito un concorso pubblico.  Altrettanto dicasi per la Provincia., l'ASL, ecc. Il Comune ne aveva bandito uno più di un anno fa, il nuovo sindaco ha revocato il bando e  ha attribuito il posto ad personam. Quand'anche si pervenga a bandire un concorso pubblico spesso questo è "orientato" p.es attribuendo un peso spropositato a determinati titoli per non dire di peggio.
La mia opinione è che non più di un dirigente su cento è stato nominato per effettivo merito connesso allo studio.
Per quanto attiene alla quantità di lavoro svolta dai dirigenti vorrei solo che tu riflettessi sul fatto di come fanno numerosi dirigenti a "reggere" un altro (o a volte due o tre) uffici oltre a quello di cui sono titolare. Come fanno se sono tanto impegnati nell'ufficio di cui titolari?
Quanto alla VD secondo me a qualcosa serve...se il personale di elevata professionalità non si "separa" in qualche modo dal resto del personale collocandolo in una apposita area non si vedrà mai riconosciuta la propria specificità.
Quanto infine alle parole "pesanti" che avrei usato per i funzionari (peraltro offendendo anche me stesso visto che ne faccio parte) credo che siano pienamente giustificate anche queste dai fatti.
Non essere riusciti in ben 9 (dico: nove) anni a non farsi applicare una legge dello stato)  è un chiaro esempio di inettitudine.
Ma tanto, per ingannare la mente,  si può sempre studiare per i concorsi a dirigente...
Rispondi

Da: funzionario locale15/09/2011 14:07:46
Stati deboli e Stati forti 

Il fatto che alcuni Stati BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) sono disposti ad operare Investimenti Esteri Diretti  in Europa e in Italia è un fatto che deve fare riflettere le nostre elites.
Questi Stati, a differenza del Nostro, non hanno subito in questi ultimi venti anni l'egemonia del pensiero neoliberale che di fatto significato l'annichilamento del ruolo centrale dello Stato e della burocrazia pubblica. 
In Italia questo è stato reso possibile dalla accettazione, acritica , operata nelle università dal nostro ceto accademico ideologicamente subordinato.  
Questi Stati BRIC, hanno saputo mantenere nella teoria e pratica, una propria CENTRALITA' del ruolo dello Stato nel processo di sviluppo (Developmental State), in risposta alla teoria della globalizzazione. 
In breve, le caratteristiche del loro approccio sono state: nazionalismo economico, enfasi sulla massimizzazione delle quote di mercato rispetto alla massimizzazione del profitto, protezione dell'industria interna, una sviluppata burocrazia di governo, corporativismo (alleanza tra Stato, lavoratori e industrie della media ed alta tecnologia), scetticismo verso il neoliberismo e il Washington Consensus, priorità della crescita economica sulle riforme politiche.
***
In Europa,….

le Regioni più piccole contano 1 milione di abitanti e quelle  più grandi 20 milioni di abitanti.

E' con queste realtà territoriali che si deve misurarsi e competere, oggi, non domani.

Per questo motivo ad esempio la Svizzera ha individuato, nella seconda metà degli anni '90, sette Grandi regioni in cui comprendere i suoi 26 cantoni per alcune importanti funzioni regionali.

Uno dei motivi
E' stato calcolato, che le prime venti università di ricerca di classe mondiale hanno un bilancio annuo di spese in R&S, di 1 miliardo di dollari, il che equivale ad una base territoriale ed economica di una Regione ricca, di circa 5, 6 milioni di persone.

Per mantenere, o raggiungere questi obiettivi Gran Bretagna e Francia stanno fondendo ognuna, alcune loro università principali.

Con l'obiettivo di avere (almeno) una università nazionale, nelle prime cento università del mondo, l'Italia dovrebbe organizzarsi in tre Macro-Territori di riferimento: Nord, Centro e Sud e puntare, in queste aree, a delle meta funzioni di  R&S, attorno ad una singolo Grande-polo universitario…. Non semplice e non facile.
    
  


Rispondi

Da: the Sentinel23/09/2011 13:17:52
La Grecia è sempre più vicina
Rispondi

Da: Re Leonida23/09/2011 21:06:47
I fratelli greci stanno combattendo in questo periodo la loro sanguinosa battaglia delle Termopili che li porterà alla rinascita e alla vittoria nei prossimi anni.
Gli eredi dei pur gloriosi Romani si crogiolano invece ancora in orge e cene luculliane pensando che l'impero provveda per essi.
Ma l'impero non esiste più e il risveglio sarà tragico.
Rispondi

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Da: Re Leonida29/09/2011 19:37:18
I causidici chiudano il codice e corrano a trovare una spada affilatissima sulla quale gettarsi per riscattare con una morte gloriosa il loro fallimento.

Gli Eroi si avanzino e mostrino tutto il loro coraggio e la loro possanza: il futuro della Vicedirigenza ora appartiene solo a loro.

      Vicedirigenza pubblica addio        


Le leggi istitutive della vice dirigenza pubblica ci sono, e sono ormai datate, non ci sono però i vice dirigenti, non perché irreperibili nei comparti di competenza, ma solo per la ostinata presa di posizione della P.A. che colpevolmente non applica le leggi dello Stato.

Il contenzioso scatenato da tale negligenza dinanzi alla giustizia amministrativa e poi dinanzi alla Corte di Cassazione ha avuto esito negativo perché sia il Consiglio di Stato che le SS.UU. della Suprema Corte hanno stabilito che la giurisdizione competente a pronunciarsi sulla inadempienza della P.A. non può essere quella del giudice speciale, ed è invece competente a conoscerne il giudice ordinario nel presupposto che trattasi di tutela di un diritto soggettivo e non già di un interesse legittimo.

Non è il tempo né il luogo per discettare sul giudicato della Cassazione, anche perché non c'è più spazio per un prosieguo ulteriore. Resta però il fatto che il Ministero delle Finanze e quello della F.P. hanno puntigliosamente resistito uscendo vittoriosi da entrambi i giudizi. L'obiettivo perseguito era di avere le mani libere, il risultato ottenuto è stato premiale. Infatti ora l'A.P. può non attivare la vice dirigenza, come finora è stato, ma se decidesse di darvi corso può non sentirsi vincolata al rispetto delle fonti normative, come del resto dimostra l'increscioso andazzo in fatto di nomine dirigenziali, di recente ed a giusta ragione censurate dal giudice amministrativo.

Se non ci si vuol sottrarre dal dare il nome proprio ai fatti, non v'è chi si esima dal constatare che ancora una volta è stata consacrata una rendita di posizione, purtroppo usuale malvezzo del nostro tempo. Con crudezza, ma anche con convinta, consapevole e serena obiettività, è doveroso invitare gli aspiranti alla vice dirigenza a prendere atto di non avere più frecce al loro arco, salvo il ricorso al giudice ordinario che significherebbe però incamminarsi in un percorso impervio dove ad attenderli vi è una inutile e dispendiosa avventura, sorretta soltanto dalla magra
aspettativa di improbabili riconoscimenti risarcitori.


Arcangelo D'ambrosio
Pietro Paolo Boiano
Segreteria generale Dirstat

Rispondi

Da: fini tortellino29/09/2011 21:39:09
leonida alle termopili hai venduto i tuoi compagni e  buttato nel cesso quello che rimane  del tuo senno
funziona sempre  così 
Rispondi

Da: fini tortellino29/09/2011 21:39:16
leonida alle termopili hai venduto i tuoi compagni e  buttato nel cesso quello che rimane  del tuo senno
funziona sempre  così 
Rispondi

Da: fini tortellino29/09/2011 21:39:17
leonida alle termopili hai venduto i tuoi compagni e  buttato nel cesso quello che rimane  del tuo senno
funziona sempre  così 
Rispondi

Da: bersani tortello29/09/2011 21:44:51
La battaglia delle Termopili ebbe luogo nell'agosto del 480 a.C. tra una alleanza di città-stato greche e l'Impero persiano degli Achemenidi.
Rispondi

Da: fini tortellino01/10/2011 20:35:30
piacere '0 cazzo
Rispondi

Da: AZ6701/10/2011 22:27:47
"La valle di lacrime della vicedirigenza pubblica" 
15/09/2011 16:36
Roma, 15 settembre 2011 - Pubblichiamo di seguito la nota del prof. avv. Antonello Capunzo, su segnalazione di Pietro Paolo Boiano, segretario nazionale Dirstat: " Ill.mo Presidente, con la presente per comunicare che con ordinanze n. 14656/ Il del 05.07.2011, n. 14940/11 del 07.07.2011, n. 14943/11 ciel 07.07.2011, n. 14945/11 del 07.07.2011, n. 14946/11 ciel 07.07.2011, n. 14944 del 07.07.20 Il, n. 14947 del 07.07.2011, n. 14942/11 del 07.07.2011, n. 14952/11 del 07.07.2011, n. 14941/11 del 07.07.2011, n. 14950/11 del 07.07,2011, n. 14949 del 07.07.2011, 14948/11 del 07.07.2011, n. 14951/11 del 07.07.2011, n. 14939 del 07.07.2011 (che si allegano tutte), da noi tempestivamente richieste alla cancelleria e solo in data 06.09.2011 materialmente acquisite, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, pronunciandosi sui regolamenti di giurisdizione proposti dallo scrivente studio legale ai fini della individuazione del Giudice Amministrativo quale unico organo competente a conoscere della controversia, hanno invece ritenuto di dover individuare nel Giudice ordinario l'unico interlocutore innanzi al quale attivare i contenziosi epigrafati. L'ordito argomentativo sotteso alle citate ordinanze (reso in forma pressoché stereotipata ed unica per ciascuno dei regolamenti proposti) costituisce ad una lettura nemmeno troppo attenta, una delle più lungimiranti ed innovative opere di ingegneria giuridica. Peccato che quest'opera sfoci nel metagiuridico attraverso la prospettazione e qualificazione di diritti soggettivi in luogo' di interessi legittimi che controvertono acquisizioni teoretiche condivise da oltre 100 anni. Si intende in particolare alludere all'inciso secondo cui innanzi ad un potere (o potestà della P.A.) di indirizzo non si contrappone, in termini dicotomici, un interesse legittimo bensì un diritto soggettivo! Così come si è ritenuto che l'adozione del decreto interministeriale concernente la definizione dei profili di equivalenza funzionale tra gli afferenti ai Comparti non ministeriali con i cc.dd. ministeriali -debba ritenersi un tutt'uno con la contrattazione collettiva. La qualcosa in realtà costituisce un atteggiamento pilatesco nella misura in cui, attribuendosi alla detta contrattazione, un ruolo sovrano e dirompente, qualsivoglia forma di inerzia e di lassismo viene imputata alle strategie governative evidentemente non sindacabili, ne attaccabili in via giudiziaria. Come potrebbe fondatamente ritenersi che il Giudice ordinario possa esigere, a carico dell'ARAN e delle 00.SS. l'esecuzione di un obbligo di facere o come potrebbe altrettanto plausibilmente ritenersi il Giudice ordinario in grado di tutelare un diritto soggettivo - come qualificata la pretesa dei futuri vicedirigenti .. in assenza dell'istituzione a cura proprio della contrattazione collettiva dell'Area della Vicedirigenza, in un primo momento configurata come un'Area unica valevole per tutti i comparti ed, in prosieguo (cfr. art. 8 Legge n. n. 159/2009), ammessa per ciascun singolo Comparto? La realtà è che ciascun futuro vicedirigente -in attesa che la contrattazione faccia il suo corso (attesa che potrebbe anche perpetuarsi in eterno), ed alla luce delle elucubrazioni delle SS.UU.. della Corte di Cassazione -allo stato dovrà accontentarsi di agire (innanzi al G.O.) esclusivamente per il risarcimento dei soli danni conseguenti all'inerzia ministeriale, non rientrando tra le attribuzioni tecniche del G.O. quella di imporre un facere alla P.A. D'altro canto come già analiticamente significato in precorse corrispondenze l'obiettivo che lo scrivente studio legale si era prefissato allorquando si era data la stura all'epigrafato contenzioso innanzi al G.A., non era quello di agire per il riconoscimento della qualifica di vicedirigente (che alcun Giudice ne amministrativo ne ordinario avrebbe mai potuto positivamente scrutinare all'esito di azioni giudiziarie ad hoc, ben consapevoli da sempre che la creazione dell'area della vicedirigenza era e rimane di pertinenza esclusiva della contrattazione collettiva), piuttosto quello di implementare la procedura tesa alla creazione di quella stessa Area nella misura più conforme possibile alla ratio della legge n. 145/2002 istitutiva della vicedirigenza. Si pensi ad esempio all'impugnazione della direttiva ministeriale od atto di indirizzo che si era genericamente limitata ad una raccomandazione all'Aran di introdurre misure atte a valorizzare le cc.dd. Elevate Professionalità quando, in realtà, si sarebbe dovuto procedere all'istituzione tout-court della vicedirigenza nella quale far confluire il personale in possesso dei requisiti idoneativi normativamente previsti. Si pensi ad esempio, vieppiù, al decreto interministeriale per l'approvazione dei profili di equivalenza funzionale tra i 'vari comparti che, pur all'esito delle istruttorie del caso (nulla osta della conferenza Stato-Regioni, vidimazione dopo rinvio, della III Sezione ­Atti normativi del Consiglio di Stato), non è stato mai...

Rispondi

Da: fini tortellino03/10/2011 23:36:11
19 settembre 2011

AGENZIA DELLE ENTRATE - NULLITÀ DI 800 POSTI DIRIGENZIALI

Comunicato Stampa

La sentenza del TAR Lazio, Sezione II, depositata il 01/08/2011, con la quale è stata dichiarata la nullità di 767 (su un totale di 1.100) incarichi dirigenziali conferiti nell'Agenzia delle Entrate, a Personale non in possesso della relativa qualifica, è stata oggi notificata all'Avvocatura Generale dello Stato, al MEF e all'Agenzia delle Entrate.

L'Amministrazione dispone, ora, di 60 giorni per impugnare la sentenza di fronte al Consiglio di Stato ed eventualmente chiedere, in via cautelare, la sospensione dei suoi effetti.

Al di fuori dei termini processuali, ovviamente, non possono escludersi, da parte del Governo, "sanatorie" di tipo legislativo.

La Federazione DIRPUBBLICA difenderà, su ogni fronte, il risultato ottenuto dopo oltre 10 anni di battaglie politiche e legali.

Nell'attuale contesto di grave crisi delle Istituzioni, per uscire dalla situazione venutasi a creare rispettando l'Ordinamento, le Agenzie fiscali (sono coinvolte anche le Dogane e il Territorio) utilizzare le graduatorie degli idonei alla dirigenza dei concorsi già svolti e di porre a regime l'istituto della vicedirigenza (previsto dalla legge, ma disapplicato), in grado ad assicurare alle giovani leve una legittima prospettiva di progresso con accesso alla dirigenza e, alle Amministrazioni, un regolare approvvigionamento di dirigenti.

A questo punto, però, sarebbe auspicabile che i Colleghi, i Sindacati, le Amministrazioni pubbliche, i governanti e il legislatore traessero spunti di attenta riflessione dalla sentenza appena notificata.

La situazione che è emersa rende evidente il fallimento del sistema privatistico nel pubblico impiego e l'incapacità della contrattazione collettiva di assicurare al Personale pubblico un legittimo e morale avanzamento in carriera. Elemento, questo, che conferisce autorevolezza alle Istituzioni che se ne avvantaggiano (quelle escluse dalla privatizzazione) e garanzia d'imparzialità della funzione esercitata.

Dopo 18 anni di "privatizzazione del pubblico impiego", mediante l'applicazione di circa 80 leggi emanate in materia, questo è il risultato raggiunto! È chiaro, infatti, che il PAGINA 2 DI 2

decisionismo e il dirigismo, anche sopra le regole, del sistema "privato" non potevano funzionare (e non hanno funzionato) in un sistema (quello pubblico) che non è governato dal mercato ma dalle leggi e dove il datore di lavoro non è una persona fisica (sempre attenta al funzionamento dell'azienda), ma la Collettività stessa che esercita il controllo attraverso le Istituzioni e le leggi. Eludendo tale controllo viene meno il ruolo sociale della Pubblica Amministrazione e, quindi, il bene collettivo. I fatti confermano queste affermazioni!

Nella realtà delle Agenzie fiscali (la situazione non manda esenti le Agenzie del Territorio e delle Dogane) è stata costituita complessivamente una classe dirigenziale di precari di oltre 1.000 soggetti ai quali è stata spacciata una moneta falsa: quella di poter essere designati fuori dall'Ordinamento. Per il resto sono state sacrificate due generazioni di pubblici impiegati: quelli oramai anziani (ai quali è stata negata ogni possibilità di progresso) e i giovani (i quali vedono sbarrate le porte del loro futuro professionale). A parte, dunque, ogni questione giuridica, la vicenda manifesta effetti gravissimi sul piano umano con danni economici e morali ingentissimi. In buona sostanza, gli "amministratori" di questo sistema sono stati in grado di dividere il Personale loro affidato in tre gruppi contrapposti e in conflitto fra loro. Al di là della propaganda, infatti, il sistema per rendere neutrale il Fisco italiano nei confronti del fenomeno dell'evasione è stato quello di costituire delle Agenzie che governassero in modo tale da "… introdurre e consolidare nel tempo una situazione complessiva di grave violazione di principi fondamentali di regolamentazione del rapporto di pubblico impiego e delle garanzie relative all'accesso alle qualifiche, alla selezione del personale e allo svolgimento del rapporto", come ha inteso precisare il TAR.

Oggi il Paese è sull'orlo del "default"; sarebbe utile che, con ciò che resta dagli sprechi, si rafforzasse la P.A. anziché farne oggetto di ulteriori tagli, ripristinando un regime interno di legalità e di sobrietà.

Roma, 19 settembre 2011.

L'UFFICIO STAMPA
Rispondi

Da: funzionario ribelle04/10/2011 07:52:46
C'è poco da rallegrarsi sarebbe meglio l'abolizione dei concorsi così non perderemmo tempo a studiare per concorsi nei quali vige un'eccessiva discrezionalità.
Rispondi

Da: Scettico04/10/2011 22:33:46
Sul sito di Dirpubblica si parla dell' ormai prossima discussione in Cassazione della vertenza tra Balice e Ade per la mancata istituzione della VD...
L'unica speranza è che la Suprema Corte dia ragione a Balice e condanni l'Amministrazione ad un grosso risarcimento.
Rispondi

Da: Scettico04/10/2011 22:37:50
Nel frattempo non pensate che le lotte dell'UGL non diano risultati....

Polverini, posti d'oro agli amicidi Emiliano Fittipaldi Non le bastava aver assunto il suo ex braccio destro all'Ugl, a 189 mila euro l'anno. Adesso ha portato in regione anche la compagna di lui: oltre 400 mila euro fino al 2015. Il suo compito? «Verificare l'attuazione del programma»
(03 ottobre 2011) C'è un ufficio, a Roma, che assume sempre. Anche in tempi difficili, anche se il Tar (come successo qualche settimana fa) annulla le delibere con cui hai chiamato sei dirigenti senza la «trasparenza e pubblicità» necessaria, anche se la crisi economica imporrebbe una stretta agli sprechi, alla Regione Lazio la regola non cambia mai. Per gli amici di Renata Polverini o per gli amici dei suoi amici c'è sempre una scrivania pronta.

Stavolta, però, la governatrice si è superata, e ha riunito una coppia che la sorte aveva diviso, facendo felice ancora una volta il suo sindacato preferito. L'Ugl, ça va sans dire, di cui è stata potente segretario fino a due anni fa.

Andiamo con ordine. Nel giugno 2010 la Polverini ha voluto come suo braccio destro Salvatore Ronghi, ex dirigente dell'Ugl a cui ha concesso un contratto da 189 mila euro lordi l'anno. Ex vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Ronghi - che anni fa ha lasciato An e oggi è tra i fondatori del movimento Forza del Sud - è così diventato il primo napoletano a sedere sulla poltrona di Segretario generale della Regione Lazio.

Ronghi è chiacchierato per le sue simpatie considerate troppo a destra ( Salvatore Ronghi (a destra) nella foto a sinistra, pubblicata su Facebook, lo si vede abbracciato con un fascista che mostra orgoglioso la croce celtica), ed è finito sui giornali perché capo di Federica Gagliardi, la "dama bianca" che accompagnò Silvio Berlusconi in alcune visite di Stato.

Ma i mugugni, in Regione, ora riguardano l'ultima assunzione messa a segno da lui e la Polverini.

L'anno scorso Renata ha infatti creato una nuova «Struttura Verifica dell'attuazione delle Politiche regionali e del programma di governo», ufficio istituito presso il segretariato generale. E dallo scorso 1 ottobre ha chiamato per gestirlo la compagna di Ronghi, la napoletana Gabriella Peluso ( LEGGI: la delibera di conferimento di incarico). Che, di fatto, sarà il "Gianfranco Rotondi" della Polverini.

La signora ha 37 anni ed è felice: fino alla settimana scorsa curava ufficio stampa del Consiglio regionale della Campania, ora ha un contratto da dirigente fino alla fine della legislatura (guadagnerà 122 mila euro l'anno, 10 mila in più del suo predecessore, in tutto sono oltre 400 mila euro) e lavorerà nella Capitale fianco a fianco con Salvatore.

La Peluso è una giornalista professionista, e qualche tempo fa s'è fatta notare perchè in un comunicato ufficiale del Consiglio ha confuso l'allora amministratore delegato della Cai (Compagnia aerea italiana) Rocco Sabelli con l'opinionista Claudio Sabelli Fioretti.

Fa specie, col senno di poi, rileggere alcune sue dichiarazioni rilasciate all'Ansa un anno fa, contro «la malapolitica che tenta di calpestare i dipendenti regionali (del Consiglio regionale campano, ndr) attraverso il ricorso selvaggio e immotivato a consulenze esterne». La Peluso inveì pure contro l'«utilizzo clientelare dell'istituto del comando» e le «assunzioni incostituzionali ed illegittime». In che veste la nuova preferita della Polverini rilasciava dichiarazioni così indignate? Come componente della segreteria regionale di un sindacato. Quale? Ma l'Ugl, naturalmente!
Rispondi

Da: funzionario locale05/10/2011 13:48:33



Il problema è per chi votare al fine di dare un voto a difesa
del ruolo dello Stato e della Vice dirigenza pubblica.

 
Rispondi

Da: funzionario ribelle05/10/2011 21:19:23
come va il ricorso Balice? qualcuno ha notizie? che ne pensate la grecia fallisce? e l'Italia? ci tagliano il fua e le 13?
Rispondi

Da: ci crediamo 07/10/2011 07:47:30
nella giornata di ieri, il giudice
di lavoro di Pordenone, confermando
quanto già sentenziato nel novembre
2010, ha riconosciuto la qualifica di
vicedirigente a due colleghi del
ministero dell'interno.
Rispondi

Da: funzionario ribelle07/10/2011 08:24:57
Grande notizia!
Rispondi

Da: W Villa!07/10/2011 12:58:57
Votare? Per il Giudice dellavoro di Pordenone... e' ovvio...
Rispondi

Da: x x07/10/2011 13:01:38
e vai
ottima notizia
qualcuno può postare gli estremi della sentenza  o postarla?
Rispondi

Da: ci crediamo 07/10/2011 16:05:22
occorre qualche giorno di pazienza
e un po' di piu' per le motivazioni.
il dispositivo, ad ogni modo, è identico
a quello di novembre 2010, scaricabile
dal sito ugl statali
Rispondi

Da: ci crediamo ma...07/10/2011 20:46:32
...speriamo che vi sia una condanna al risarcimento danni  a carico dell'Amministrazione...
altrimenti potrebbe essere solo un fatto simbolico...
Cioè c'avete ragione...e la ragione si sa di chi è...
Rispondi

Da: funzionario ribelle08/10/2011 15:07:14
Ma sul ricorso Balice ci sono notizie? Mi sembra che fosse il primo ad arrivare in Cassazione.
Rispondi

Da: ci crediamo 10/10/2011 13:53:26
il 26 c'e udienza di discussione
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Da: Scettique11/10/2011 18:58:34
Una causa tra un insignificante impiegato direttivo e lo sTATO (s minuscola voluta) che se vinta dall'impiegato costerebbe allo stato centinaia di milioni di euro...
E' un po come Davide contro Golia...solo che ora, con il bilancio statale con l'acqua alla gola, non mi sembra  più tempo di vittorie giudiziarie rivoluzionarie.
Comunque sperare non costa nulla.
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Da: funzionario locale19/10/2011 13:59:11
Il progetto di " Grande società" che doveva sostituirsi allo Stato,  è fallito, sta fallendo e speriamo…. non ci travolga.

La Sinistra paga il fatto di aver fatto propria negli ultimi venti  anni,  l'ideologia neoliberista ( la  cosiddetta terza via, dei socialisti britannici) che si è risolta nello smantellamento di gran parte  dello Stato e della sua burocrazia professionale.

Prima che lo sfarinamento dello Stato raggiunga un punto di non ritorno è necessario ricostruire una struttura pubblica  che possa guidare l'economia,  la società e dare sicurezza alle famiglie.
Si deve ricostruire un apparato statale forte, non  sovra dimensionato,  ma contemporaneamente  un   settore privato forte,  e dove è necessario, per la sua crescita e sviluppo,  protetto per il tempo necessario per  poter competere a livello internazionale.
Per questo progetto è necessario il ripristino di strutture verticali e la ri-centralizzazione  di molte delle  strutture  di Agenzia prodotte dalla fallimentare politica del New public management.

Indipendentemente dai benefici economici è necessario il ripristino di una  burocrazia  professionale e dunque la creazione di  una Vice dirigenza pubblica.

La magistratura  deve applicare le leggi.

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Da: Scettico120/10/2011 21:32:51
Bravo, locale...
Un settore pubblico forte e un settore privato forte...chi non lo vorrebbe?
Ma qui abbiamo un settore pubblico e un settore privato forti si...ma solo con i deboli...
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