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VICEDIRIGENZA Bis
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Da: Maurizio231/03/2011 10:22:32
A leo'... non eravate solo voi 300!

"Dietro" - a pararvi il "lato b" - c'erano circa 6000 "opliti ateniesi", forse un po' meno "professionals" di voi ma difficili da "masticare" almeno quanto voi.

Per non dire dei 2000 guerrieri del fronte delle Citta'-Stato greche!

E dunque: o cosi' e... niente vicedirigenza!!!
Rispondi

Da: Re Leonida31/03/2011 21:08:58
Fratello,
disattenti  narratori ti informarono non correttamente.
I pur valorosi opliti atenesi di cui parli non parteciparono alla battaglia delle Termopili bensì a quella non meno gloriosa di Maratona.
Alle Termopili nel momento della battaglia suprema solo gli alleati Tespiesi diedero man forte agli spartani sacrificando la loro vita anche se i libri di storia ingiustamente non ne danno conto.
Ma ora, 24 secoli dopo, la storia si ripete uguale: il tiranno megalomane che tenta di sottomettere una delle ultime polis in cui ancora alberga qualche mente libera, masse sterminate di mercenari bassomediolivellati che sotto la guida dei satrapi maialoni si pongo oggettivamente al suo servizio, la maggior parte dei cittadini che è vilmente tentata di accettare la sottomissione, tutto, proprio tutto è come allora, non manca nemmeno l'Efialte di turno e forse fra tanti ci sarebbe pure un Leonida.
Ma ditemi : dove sono i 300 valorosi spartani e gli alleati Tespiesi?

Rispondi

Da: the Sentinel01/04/2011 13:11:36
eroe!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Rispondi

Da: Scettico03/04/2011 22:44:03
Sul sito di Dirpubblica si parla della impugnazione davanti alla Corte costituzionale della Legge 15 nella parte  che riguarda la VD...
Se la Corte si pronunciasse entro il prox contratto e la sentenza fosse favorevole si potrebbe nutrire qualche remota speranza...
Rispondi

Da: cocca04/04/2011 14:59:39
magari!!
Rispondi

Da: padulo05/04/2011 10:46:52
il padulovola e non si sa dove si posa....
Rispondi

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Da: x...  scettico05/04/2011 12:57:02
notizia interessante. Ma in questo caso cosa si propone alla corte ? non il giudizio sull'ilegittimità di una norma, che c'è, ma la sua mancata applicazione.
Rispondi

Da: the Sentinel06/04/2011 15:05:17
impugnare e resistere!
Rispondi

Da: Scettico07/04/2011 15:20:18
Segnalo che sul sito dell'UGL c'è un comunicato che fa il punto della situazione....
Rispondi

Da: the Sentinel12/04/2011 19:14:55
mai più vicedirigenti?
Rispondi

Da: Russo_200014/04/2011 13:46:49
Che forte la fotografia sul Pubblico Impiego
fatta da "Funzionario locale"...
BRAVO... bravo!
Rispondi

Da: bingo bongo15/04/2011 06:45:55
i vicedirigenti i nuovi schiavi negri della p a
Rispondi

Da: Spartacus115/04/2011 21:27:30
Schiavi vicedirigenti, spezziamo le catene...
Rispondi

Da: i vicedirigenti15/04/2011 22:04:40
nel loro piccolo si inc......no
Rispondi

Da: Cocca16/04/2011 17:52:20
muoviamoci!!
Rispondi

Da: Re Leonida17/04/2011 22:20:01
Che la lettura di questo brano del divino Omero (Iliade, Libro Decimo) sia per voi  fonte di conoscenza....


Né d'altra parte ai forti Teucri Ettorre
permette il sonno; ma de' prenci e duci
chiama tutti i migliori a parlamento;
e raccolti, lor apre il suo consiglio.
Chi di voi mi promette un'alta impresa
per grande premio che il farà contento?
Darogli un cocchio, e di cervice altera
due corsieri, i miglior dell'oste achea
(taccio la fama che n'avrà nel mondo).
Questo dono otterrà chiunque ardisca
appressarsi alle navi, e cauto esplori
se sian, qual pria, guardate, o pur se domo
da nostre forze l'inimico or segga
a consulta di fuga, e le notturne
veglie trascuri affaticato e stanco.
Disse, e il silenzio li fe' tutti muti.
Era un certo Dolone infra' Troiani,
uom che di bronzo e d'oro era possente,
figlio d'Eumede banditor famoso,
deforme il volto, ma veloce il piede,
e fra cinque sirocchie unico e solo.
Si trasse innanzi il tristo, e così disse:
Ettore, questo cor l'incarco assume
d'avvicinarsi a quelle navi, e tutto
scoprir. Lo scettro mi solleva e giura
che l'èneo cocchio e i corridori istessi
del gran Pelìde mi darai: né vano
esploratore io ti sarò: né vôta
fia la tua speme. Nell'acheo steccato
penetrerò, mi spingerò fin dentro
l'agamennònia nave, ove a consulta
forse i duci si stan di pugna o fuga.
Sì disse, e l'altro sollevò lo scettro,
e giurò: Testimon Giove mi sia,
Giove il tonante di Giunon marito,
che da que' bei corsieri altri tirato
non verrà de' Troiani, e che tu solo
glorïoso n'andrai. - Fu questo il giuro,
ma sperso all'aura; e da quel giuro intanto
incitato Dolone in su le spalle
tosto l'arco gittossi, e la persona
della pelle vestì di bigio lupo:
poi chiuse il brutto capo entro un elmetto
che d'ispida faìna era munito.
Impugnò un dardo acuto, ed alle navi,
per non più ritornarne apportatore
di novelle ad Ettorre, incamminossi.
Lasciata de' cavalli e de' pedoni
la compagnia, Dolon spedito e snello
battea la strada. Se n'accorse Ulisse
alla pesta de' piedi, e a Dïomede
sommesso favellò: Sento qualcuno
venir dal campo, né so dir se spia
di nostre navi, o spogliator di morti.
Lasciam che via trapassi, e gli saremo
ratti alle spalle, e il piglierem. Se avvegna
ch'ei di corso ne vinca, tu coll'asta
indefesso l'incalza, e verso il lido
serralo sì, che alla città non fugga.
Uscîr di via, ciò detto, e s'appiattaro
tra' morti corpi; ed egli incauto e celere
oltrepassò. Ma lontanato appena,
quanto è un solco di mule (che de' buoi
traggono meglio il ben connesso aratro
nel profondo maggese), gli fur sopra:
ed egli, udito il calpestìo, ristette,
qualcun sperando che de' suoi venisse
per comando d'Ettorre a richiamarlo.
Ma giunti d'asta al tiro e ancor più presso,
li conobbe nemici. Allor dier lesti
l'uno alla fuga il piè, gli altri alla caccia.
Quai due d'aguzzo dente esperti bracchi
o lepre o caprïol pel bosco incalzano
senza dar posa, ed ei precorre e bela;
tali Ulisse e il Tidìde all'infelice
si stringono inseguendo, e precidendo
sempre ogni scampo. E già nel suo fuggire
verso le navi sul momento egli era
di mischiarsi alle guardie, allor che lena
crebbe Minerva e forza a Dïomede,
onde niun degli Achei vanto si desse
di ferirlo primiero, egli secondo.
Alza l'asta l'eroe, Ferma, gridando,
o ch'io di lancia ti raggiungo e uccido.
Vibra il telo in ciò dir, ma vibra in fallo
a bello studio: gli strisciò la punta
l'omero destro e conficcossi in terra.
Ristette il fuggitivo, e di paura
smorto tremando, della bocca uscìa
stridor di denti che batteano insieme.
L'aggiungono anelanti i due guerrieri,
l'afferrano alle mani, ed ei piangendo
grida: Salvate questa vita, ed io
riscatterolla. Ho gran ricchezza in casa
d'oro, di rame e lavorato ferro.
Di questi il padre mio, se nelle navi
vivo mi sappia degli Achei, faravvi
per la mia libertà dono infinito.
Via, fa cor, rispondea lo scaltro Ulisse,
né veruno di morte abbi sospetto,
ma dinne, e sii verace: Ed a qual fine
dal campo te ne vai verso le navi
tutto solingo pel notturno buio
mentre ogni altro mortal nel sonno ha posa?
A spogliar forse estinti corpi? o forse
Ettor ti manda ad ispïar de' Greci
i navili, i pensieri, i portamenti?
O tuo genio ti mena e tuo diletto?
E a lui tremante di terror Dolone:
Misero! mi travolse Ettore il senno,
e in gran disastro mi cacciò, giurando
che in don m'avrebbe del famoso Achille
dato il cocchio e i destrieri a questo patto,
ch'io di notte traessi all'inimico
ad esplorar se, come pria, guardate
sien le navi, o se voi dal nostro ferro
domi teniate del fuggir consiglio,
schivi di veglie, e di fatica oppressi.
Sorrise Ulisse, e replicò: Gran dono
certo ambiva il tuo cor, del grande Achille
i destrier. Ma domarli e cavalcarli
uom mortale non può, tranne il Pelìde
cui fu madre una Dea. Ma questo ancora
contami, e non mentire: Ove lasciasti,
qua venendoti, Ettorre? ove si stanno
i suoi guerrieri arnesi? ove i cavalli?
quai son de' Teucri le vigilie e i sonni?
quai le consulte? Bloccheran le navi?
O in Ilio torneran, vinto il nemico?
Gli rispose Dolon: Nulla del vero
ti tacerò. Co' suoi più saggi Ettorre
in parte da rumor scevra e sicura
siede a consiglio al monumento d'Ilo.
Ma le guardie, o signor, di che mi chiedi,
nulla del campo alla custodia è fissa.
Ché quanti in Ilio han focolar, costretti
son cotesti alla veglia, e a far la scolta
s'esortano a vicenda: ma nel sonno
tutti giacccion sommersi i collegati,
che da diverse regïon raccolti,
né figli avendo né consorte al fianco,
lasciano ai Teucri delle guardie il peso.
Ma dormon essi co' Troian confusi
(ripiglia Ulisse), o segregati? Parla,
ch'io vo' saperlo. - E a lui d'Eumede il figlio:
Ciò pure ti sporrò schietto e sincero.
Quei della Caria, ed i Peonii arcieri,
i Lelegi, i Caucóni ed i Pelasghi
tutto il piano occupâr che al mare inchina;
ma il pian di Timbra i Licii e i Misii alteri
e i frigii cavalieri, e con gli equestri
lor drappelli i Meonii. Ma dimande
tante perché? Se penetrar vi giova
nel nostro campo, ecco il quartier de' Traci
alleati novelli, che divisi
stansi ed estremi. Han duce Reso, il figlio
d'Eïonèo, e a lui vid'io destrieri
di gran corpo ammirandi e di bellezza,
una neve in candor, nel corso un vento.
Monta un cocchio costui tutto commesso
d'oro e d'argento, e smisurata e d'oro
(maraviglia a vedersi!) è l'armatura,
di mortale non già ma di celeste
petto sol degna. Che più dir? Traetemi
prigioniero alle navi, o in saldi nodi
qui lasciatemi avvinto infin che pure
vi ritorniate, e siavi chiaro a prova
se fu verace il labbro o menzognero.
Lo guatò bieco Dïomede, e disse:
Da che ti spinse in poter nostro il fato,
Dolon, di scampo non aver lusinga,
benché tu n'abbia rivelato il vero.
Se per riscatto o per pietà disciolto
ti mandiam, tu per certo ancor di nuovo
alle navi verresti esploratore,
o inimico palese in campo aperto.
Ma se qui perdi per mia man la vita,
più d'Argo ai figli non sarai nocente.
Disse; e il meschino già la man stendea
supplice al mento; ma calò di forza
quegli il brando sul collo, e ne recise
ambe le corde. La parlante testa
rotolò nella polve. Allor dal capo
gli tolsero l'elmetto, e l'arco e l'asta
e la lupina pelle. In man solleva
le tolte spoglie Ulisse, e a te, Minerva
predatrice, sacrandole, sì prega:
Godi di queste, o Dea, ché te primiera
de' Celesti in Olimpo invocheremo;
ma di nuovo propizia ai padiglioni
or tu de' traci cavalier ne guida.
Disse, e le spoglie su la cima impose
d'un tamarisco, e canne e ramoscelli
sterpando intorno, e di lor fatto un fascio,
segnal lo mette che per l'ombra incerta
nel loro ritornar lo sguardo avvisi.
Rispondi

Da: funzionario ribelle19/04/2011 20:35:31
Caro Leonida,
siamo rimasti in pochi a lottare e ingiuste sentenze, dettate forse da fabbisogni di cassa, ci lasciano nel limbo dei riqualificanti.
Catastrofi nucleari, shock asimmetrici e supermanovre per salvare i debiti sovrani ci attendono: ci si muove verso un destino tragico.... 
Rispondi

Da: Fantomas19/04/2011 20:53:35
Ciao ragazzi, son tornato e Vi abbraccio affettuosamente...problemi di salute,ma sembra stia recuperando... Vi leggo con affetto e saluto il grande Leonida,sì veramente grande !!
Note vicedirigenziali?Il problema  sta sempre nei quattrini...vero Giulio?
Rispondi

Da: Scettico20/04/2011 21:47:21
VICEDIRIGENTI!!!

Tutti partiti per lunghe vacanze di Pasqua all'estero grazie ai lauti stipendi percepiti da funzionari?

E ci credo che la vicedirigenza non vi interessa...
Rispondi

Da: rtiy21/04/2011 09:52:36
news?
Rispondi

Da: Funzionario locale21/04/2011 14:28:33
Il problema del mancato riconoscimento della V-Dirigenza pubblica non è, come ben sappiamo tutti, solo un problema di quattrini.

La privatizzazione del pubblico impiego è stata parte di una strategia più ampia,
di liberalizzazione e di globalizzazione (di smantellamento dello Stato di questi ultimi 25 anni).

Lo si capisce ora sempre più chiaramente, il "costo" della privatizzazione della PA si sta rivelando,
con il fallimento del modello mondiale di liberalizzazione anglosassone, (a cui si erano appoggiate, le Sinistre in Europa)  anche politicamente, molto elevato.  

Lo Stato (democratico) è garanzia di libertà e di benessere, …per tutti i suoi cittadini e non è solo: "… l'apparato al servizio della borghesia…".

Un articolo che tocca in parte questo tema è quello di Massimo Muchetti sul corriere della Sera
del 21 aprile  2011, in prima pagina,

dal titolo: "Noi Europei fanatici di Wal-Mart".
Rispondi

Da: x ..21/04/2011 14:48:15
scusa ma se Cameron vuole tagliare 500.000 statali   se da noi siamo considerati una zavorra
se poi tutti (anche i dipendenti pubblici)votano governi liberisti.
Il problema che si è passati da uno stato gestore ad uno regolatore  poi controllore  poi ???? Da noi Tremonti ha detto che bisogna lasciare in pace le imprese. Troppi controlli??? E l'enorme evasione  e1/5 del PIL e gli oltr 1300 morti sul lavoro dell'anno scorso??? MAH?
La privatizzazione è stata superata perchè la logica è che il privato è bello il pubblico brutto e inutile.

 
Rispondi

Da: Scettico23/04/2011 23:33:30
Le ideologie come tutte le cose umane hanno un inizio e una fine...
Temo però che l'ideologia "ufficiale" liberista del mercato buono  e dello Stato  peso morto durerà  ben oltre le nostre vite.
A quanto pare i disastri finanziari del 2008 (dove pure lo Stato malvagio dovette salvare importanti istituzioni finanziarie private a suon di miliardi di euro e di dollari) non l'ha minimamente scalfita..
Ci vorrà dell'altro (una catastrofe ecologica, un'invasione aliena o chissà cos'altro) per metterla in discussione...
Mettiamoci l'animo in pace e cerchiamo di trascorrere serenamente questa Pasqua.
Rispondi

Da: ALFA26/04/2011 21:50:32
Quando al governo c'è il csx i sindacati amici del csx fanno il bello e il cattivo tempo e i sindacati vicini al cdx non contano una cippa...
ora che al governo c'è il cdx i sindacati vicini al cdx continuano a non contare una cippa...
Direi proprio che siamo molto sfortunati ad essere rappresentati da questi sindacati...
Rispondi

Da: Scettico28/04/2011 21:28:20
NOTIZIE DAL MEF OTTIME COME SEMPRE!!!!!
Il FUA 2010 sarà finalmente attrribuito secondo un parametro unico per ogni area!!!
A giudicare dai comunicati sindacali le cose sono andate così:
-l'amministrazione avanza una proposta di ripartizione simile a quella degli anni precedenti (simbolica differenziazione);
-la cisl parte all'attacco invocando il parametro unico;
-gli altri sindacati si accodano;
-il sindacato che dice di  rappresentarci si dice contrario;
-l'amministrazione si dice d'accordo anche per "difficoltà di calcolo" che potrebbero insorgere in caso di maggiore differenziazione;
-il sindacato che dice di rappresentarci alla fine firma l'accordo per evitare ritardi nella distribuzione dei fondi;
-i grossi sindacati presentato il tutto come una loro vittoria anche in vista delle futuree elezioni RSU;
-le masse impiegatizie plaudono contente e voteranno come ci si aspetta da esse;
-il personale più professionalizzato per esperienza e titolo di studio situato nelle fasce più alte lo prende ancora una volta dove non batte il sole.
Rispondi

Da: neopensionato.ag.fisc.30/04/2011 22:21:48
laureato e 9° liv. dall' 1.1.1987!
poi, C3 e anche super;
quindi 3^ area fascia 6^ (ultima disponibile!)
cioé tanti passi indietro in (vana) attesa della vicedirigenza e
infine rottamato (dic. 2010) per compiuto quarantennio.
Cari funzionari pubblici, vi faccio tanti auguri:
che almeno possiate farcela Voi.

Rispondi

Da: x ALFA30/04/2011 23:03:43
ma se sono vicini a chi ci considera una zavorra  per forza che non contano una cippa. Si direbbe elementare
Rispondi

Da: funzionario ribelle01/05/2011 08:47:15
un saluto all'amico neopensionato rottamato senza vicedirigenza quando si parla di allungamento dell'età pensionabile
Rispondi

Da: Scettico02/05/2011 19:24:18
Faccio i migliori auguri al neopensionato dell'agenzia..e gli auguro un lunga e serena pensione che gli dia le soddisfazioni che la vita lavorativa gli ha negato.
Temo però che nel giro di qualche anno l'intera categoria dei vicedirigenti sarà rottamata senza aver visto...la vicedirigenza.
Legge 145=legge della vergogna.
Rispondi

Da: padulo05/05/2011 07:43:35
preparatevi a tagli del trenta per cento dello stipendio, è la germnia che lo vuole.......
Rispondi

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