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Esame avvocato Spagna
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Da: lii03 | 09/04/2014 17:43:49 |
ITALIA OGGI Saranno presentate oggi a Bruxelles le linee d'azione dell'Europa L'Ue spinge le professioni Internazionalizzazione, semplificazione, credito Dall'Europa sostegno alle professioni in cinque mosse: educazione all'imprenditorialità , miglioramento della capacità di affacciarsi sui mercati esteri, semplificazione degli oneri amministrativi, accesso al credito e rafforzamento della rappresentanza e della partecipazione a livello Ue. Sono queste le linee d'azione che saranno presentate oggi a Bruxelles nell'ambito della Conferenza europea per le libere professioni. In tale occasione, infatti, l'apposito gruppo di lavoro istituito nell'ambito del progetto Europa 2020 (al quale ha partecipato anche l'italiana Confprofessioni) illustrerà i possibili interventi, volti ad assicurare una crescita intelligente, sostenibile e solidale anche nel comparto delle professioni intellettuali. Il primo pacchetto di misure mira a spingere i professionisti a mettersi in proprio: a tale scopo, saranno implementate delle sinergie tra le organizzazioni (ordini e associazioni) e le università , così come verranno realizzati corsi in e-learning per diffondere i concetti essenziali dell'autoimprenditorialità . La Commissione Ue, poi, finanzierà in tutto in parte borse di studio e iniziative analoghe rivolte al mondo studentesco. Per quanto riguarda l'accesso ai mercati intracomunitari, invece, un ruolo determinante sarà giocato dagli stati membri. I governi nazionali dovranno collaborare con Bruxelles per adottare tutte quelle iniziative necessarie a favorire l'internazionalizzazione dei professionisti. D'altra parte, evidenzia la bozza del report conclusivo, i servizi (inclusi quelli professionali) rappresentano appena il 25% delle transazioni intra-Ue. Un risultato magro se confrontato al peso del terziario sul Pil comunitario (pari a circa il 70%). Terzo pilastro | |
Da: lii03 | 09/04/2014 17:45:40 |
Terzo pilastro del piano d'azione è lo snellimento della burocrazia. Tuttavia, come sottolinea il gruppo di lavoro, questo rappresenta forse l'aspetto più delicato. Da uno studio della Commissione emerge infatti che il livello di complessità di legislazioni e regolamenti nei vari paesi varia sensibilmente. Bruxelles ha comparato 27 ordinamenti per quanto riguarda avvocati, notai, commercialisti, architetti, ingegneri e farmacisti, con risultati contrastanti (in cinque paesi architetti e ingegneri non sono addirittura regolamentati, mentre i farmacisti sono quelli che mediamente fronteggiano le discipline più rigide). Per agevolare l'accesso al credito dei professionisti viene rilanciata la partecipazione al programma Cosme, che mette a disposizione 1,4 miliardi di euro nel periodo 2014-2020 anche per dare garanzie sui prestiti. Altri punti di intervento sono il miglioramento della cultura finanziaria dei professionisti, la possibilità di esplorare forme alternative di provvista (crowdfunding, finanza strutturata ecc.) e la partecipazione di esponenti delle libere professioni alla tavola rotonda sul miglioramento del credito alle pmi, che partirà nell'autunno del 2014. Il potenziamento della rappresentatività , infine, sarà perseguito attraverso la creazione di un comitato delle libere professioni, di un forum europeo che si riunirà una volta all'anno e di gruppi di lavoro su specifiche tematiche. Valerio Stroppa | |
Da: Caceres | 09/04/2014 18:02:52 |
@abogados hai detto bene"......e dopo un mese fanno domanda per essere stabiliti in italia" credo che io come molte altre persone serie che frequantano questo forum (alcuni conosciuti anche di persona) ci siamo fatti il sederino come un paiolo e può essere dimostrato tutto alla luce del sole e documentato. Dai ormai ci siamo e non rimangono che poche ore dopo dichè si saprà (speriamo) l'orientamento che ha preso la Corte che non credo, come già da altri colleghi, ribadito nelle precedenti pagine, sarà di stravolgimento delle pregresse direttive. | |
Da: pasajero -banned!- | 09/04/2014 18:21:14 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: pasajero -banned!- | 09/04/2014 18:27:30 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: pasajero -banned!- | 09/04/2014 18:28:40 |
- Messaggio eliminato - | |
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Da: Ph_D | 09/04/2014 18:42:08 |
@ El chico Ho già espresso il mio punto di vista (personale e, se vogliamo, anche discutibile). Il mero "law shopping", in materia di libere professioni, esclude alla radice l'abuso del diritto. E comunque, penso anch'io che l'Avvocato generale potrebbe parlare delle riforme spagnole. Che rafforzano la posizione degli abogados. Pensate cosa accadrebbe se i giudici stabilissero che c'è l'abuso del diritto. Spazzerebbero via 60 anni di diritto comunitario... Non accadrà . Semmai la Corte responsabilizzerà la Spagna, invitandola a valutare se conformare il suo percorso a quello degli altri Paesi Ue... :-) | |
Da: lii03 | 09/04/2014 18:54:55 |
Siamo all'assurdo con le corporazioni italiane, queste sanno che il futuro è l'internalizzazione dei servizi e, quindi, si posizionano e propugnano in questo modo e poi agli italiani che si internazionalizzano, senza passare alle forche Caudine dell'arcaico sistema italiano, si cerca di segare le gambe! Si capisce che c'è qualcosa che non va!!! | |
Da: pasajero -banned!- | 09/04/2014 18:55:07 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: lii03 | 09/04/2014 19:44:52 |
Auspico che sia così, che l'Italia venga quantomeno spinta ad un rinnovazione del tribunale speciale del CNF, un reperto storico di interesse archeologico cultural fasciocomunista!!! | |
Da: erebus | 09/04/2014 20:04:26 |
Ragazzi ma secondo voi coma mai l'altra volta tanto clamore ed oggi niente?!? | |
Da: lii03 | 09/04/2014 20:12:41 |
Domani saranno depositata la conclusioni dell'Avvocato Generale presso la Corte di giustizia. Spero che saranno pubblicate subito, così avremo qualcosa di concreto su cui dibattere. | |
Da: erebus | 09/04/2014 20:54:57 |
Sì, a meno che, non so se possa accadere in questo caso, ma ho visto che x talune cause intentate davanti alla Corte è successo, non decidano di saltare a piè pari le conclusioni x andare a doccia fredda già alla sentenza | |
Da: giocogioco78 | 09/04/2014 22:22:24 |
@ common @ Antequera Grazie per aver postato la dichiarzione di intesa. Vole chiedervi se uno dei limiti dell'avvocato stabilito è il mandato congiunto??? ma solo con l'avvocato di intesa o con tutti?? Grazie | |
Da: Abogado Madrid | 09/04/2014 23:56:26 |
@ gioco Non confondere mandato congiunto con intesa. Il primo e' solo rventuale e non rappresenta un limite ma solo una facoltà , il secondo nelle sedi giudiziali e' sempre necessaria | |
Da: lillolallo1 | 10/04/2014 10:01:02 |
ma che dite! misure corporative in italia? e fra gli avvocati? ma cosa dite mai, lo stabbieno sapeggiuto tutti che gli avvocati italiani sono i più europei, internazzzzionali, avanzati e progrediti al mondo, basta guardare la classe di chi li rappresenta in televisione, sui giornali e "politicamente"! gente raffinata che parla 5 lingue e 8 dialetti e dai modi principeschi! ciò detto, guardate questa notizia. scommetto che il "tesoretto" andrà agli avvocati anziani con forte accento locale e solide connessioni pelose/politiche: http://www.legalcommunity.it/fondi-europei-anche-i-professionisti FONDI EUROPEI ANCHE PER I PROFESSIONISTI Giovedì 10 Apr 2014 FONDI EUROPEI ANCHE PER I PROFESSIONISTI Anche gli avvocati tra i beneficiari delle risorse messe a disposizione da Bruxelles per competitività , ricerca e innovazione. Un tesoretto da oltre 80 miliardi. | |
Da: giocogioco78 | 10/04/2014 10:42:14 |
@ Abogado Madrid mi riferisco al mandato, saresti così cortese da posterlo?? | |
Da: legge uguale x tutti | 10/04/2014 11:11:43 |
pubblicate le conclusioni... sono sul sito della Corte... dai che non è andata male! :-) | |
Da: Willy Wonka | 10/04/2014 11:17:24 |
Il link grazie | |
Da: lii03 | 10/04/2014 11:18:05 |
Aspettiamo con ansia il link, grazie | |
Da: El chico | 10/04/2014 11:20:43 |
http://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2014-04/cp140059it.pdf | |
Da: El chico | 10/04/2014 11:25:30 |
Non è andata male , ma neanche benissimo. A tal riguardo, non può essere attribuita alcuna importanza al fatto che l'avvocato intenda approfittare di una normativa estera più favorevole o che egli presenti la domanda di iscrizione all'albo poco dopo aver ottenuto il titolo professionale all'estero. Pertanto, l'avvocato generale ritiene che una prassi come quella italiana possa pregiudicare, in tale Stato membro, il corretto funzionamento del sistema creato dalla direttiva e quindi compromettere seriamente i suoi obiettivi. L'avvocato generale sottolinea tuttavia che, qualora le autorità dello Stato membro ospitante, in un caso specifico, sospettino una condotta fraudolenta e, in seguito ad un'indagine approfondita, accertino che ricorrono entrambi gli elementi, oggettivo e soggettivo, di un abuso, non è loro precluso respingere una domanda in ragione di un abuso del diritto. In tali casi specifici, la direttiva prevede anche la possibilità di chiedere la collaborazione delle autorità dello Stato membro in cui il titolo è stato ottenuto. L'avvocato generale conclude pertanto che la direttiva sul diritto di stabilimento degli avvocati non ammette la prassi di uno Stato membro di rifiutare, con la motivazione dell'abuso del diritto, l'iscrizione all'albo degli avvocati, nella sezione speciale riservata agli avvocati che hanno ottenuto la qualifica all'estero, di cittadini di tale Stato membro che, poco dopo aver ottenuto il titolo professionale in un altro Stato membro, ritornino nel loro Stato membro di origine. | |
Da: legge uguale x tutti | 10/04/2014 11:25:41 |
Lo stabilimento è salvo (ben difficilmente la Corte si allontanerà dalle conclusioni dell'avvocato generale, che riproducono nella sostanza il parere della Commissione). A questo punto il CNF ha solo margini ridottissimi sull'integrazione, ma secondo me non può impedirla, perché i criteri stabiliti dalla legge sono stringenti: se uno dimostra 3 anni di esercizio effettivo passa da abogado ad avvocato quasi automaticamente. VITTORIAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!! | |
Da: legge uguale x tutti | 10/04/2014 11:25:46 |
Lo stabilimento è salvo (ben difficilmente la Corte si allontanerà dalle conclusioni dell'avvocato generale, che riproducono nella sostanza il parere della Commissione). A questo punto il CNF ha solo margini ridottissimi sull'integrazione, ma secondo me non può impedirla, perché i criteri stabiliti dalla legge sono stringenti: se uno dimostra 3 anni di esercizio effettivo passa da abogado ad avvocato quasi automaticamente. VITTORIAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!! | |
Da: Carlos I | 10/04/2014 11:31:05 |
sinceramente, da tale Avv. generale mi aspettavo conclusioni più rigorose. molto più rigorose. Naturalmente ora non rimane che aspettare la sentenza. P.S. vi è un "però" dell'Avv. Generale su cui la comtroparte andrà letteralmente a nozze, prepariamoci ad articoli trionfali (della controparte) | |
Da: El chico | 10/04/2014 11:34:09 |
@ legge uguale x tutti mah, il CNF ha avuto il trafiletto che voleva, e tanto gli basterà in futuro per respingere tutte le domanda, per il passato la vedo un pò più dura, non dimentichiamo che l'iscrizione,come in passato ho più volte rammentato, passa al vaglio del PM . "Pertanto, l'avvocato generale ritiene che una prassi come quella italiana possa pregiudicare, in tale Stato membro, il corretto funzionamento del sistema creato dalla direttiva e quindi compromettere seriamente i suoi obiettivi. L'avvocato generale sottolinea tuttavia che, qualora le autorità dello Stato membro ospitante, in un caso specifico, sospettino una condotta fraudolenta e, in seguito ad un'indagine approfondita, accertino che ricorrono entrambi gli elementi, oggettivo e soggettivo, di un abuso, non è loro precluso respingere una domanda in ragione di un abuso del diritto. In tali casi specifici, la direttiva prevede anche la possibilità di chiedere la collaborazione delle autorità dello Stato membro in cui il titolo è stato ottenuto" Attendiamo la sentenza, che è quello che conta. | |
Da: lillolallo1 | 10/04/2014 11:35:04 |
continuo a non capire per cosa esultiate. sono palesi gli abusi compiuti da certa avvocatura ed è altrettanto palese che nessuna vera sanzione abbia colipito individui che a parer mio si macchiano di condotte gravissime mettendo a rischio la tenuta della civile convivenza (è inaccettabile "ridere in faccia" sguiatamente alla legge e proclamare, de facto e maschiamente, "me ne frego" di fronte a norme chiarissime e sentenze chiarissime dei supremi organi giurisdizionali italiani ed europei). le condotte abusive (di certa avvocatura) continueranno, starete a vedere. e non cesseranno fino a quando gli "arruffapopolo" non saranno portati a rispondere nelle sedi più opportune delle loro INDIVIDUALI condotte :) | |
Da: -MI- | 10/04/2014 11:45:27 |
Di cosa continuiamo a discutere? Quanto scritto è chiarissimo. Poi dove sarebbe il rischio per l'integrazione? Mha!?? Così si chiude anche il discorso tra presunti abogados di serie A e di serie B: l'unico requisito è il certificato d'iscrizione. "La direttiva ha realizzato la completa armonizzazione dei requisiti preliminari all'esercizio di tale diritto. La presentazione all'autorità competente dello Stato membro ospitante (nella fattispecie: l'Italia) di un certificato di iscrizione presso l'ordine dello Stato membro di origine (nella fattispecie: la Spagna) è l'unico requisito necessario per l'iscrizione nello Stato membro ospitante, che consente alla persona di esercitare la sua attività in quest'ultimo Stato membro con il suo titolo professionale di origine. È ininfluente, ai sensi della direttiva, il fatto che l'avvocato abbia la cittadinanza dello Stato membro ospitante. Il legislatore dell'Unione non ha infatti inteso consentire agli Stati membri di attuare discriminazioni alla rovescia escludendo i propri cittadini dai diritti conferiti da tale direttiva. Inoltre la Corte ha già statuito che la direttiva non consente che l'iscrizione di un avvocato nello Stato membro ospitante possa essere subordinata ad ulteriori condizioni (come ad esempio un colloquio inteso ad accertare la padronanza della lingua o lo svolgimento di un determinato periodo di pratica o di attività come avvocato nello Stato membro di origine). Se non è richiesta alcuna precedente esperienza per esercitare, ad esempio, come «abogado» in Spagna, non vi è ragione di richiedere una tale esperienza per esercitare con il medesimo titolo professionale («abogado») in un altro Stato membro. A tal riguardo, non può essere attribuita alcuna importanza al fatto che l'avvocato intenda approfittare di una normativa estera più favorevole o che egli presenti la domanda di iscrizione all'albo poco dopo aver ottenuto il titolo professionale all'estero. Pertanto, l'avvocato generale ritiene che una prassi come quella italiana possa pregiudicare, in tale Stato membro, il corretto funzionamento del sistema creato dalla direttiva e quindi compromettere seriamente i suoi obiettivi. L'avvocato generale sottolinea tuttavia che, qualora le autorità dello Stato membro ospitante, in un caso specifico, sospettino una condotta fraudolenta e, in seguito ad un'indagine approfondita, accertino che ricorrono entrambi gli elementi, oggettivo e soggettivo, di un abuso, non è loro precluso respingere una domanda in ragione di un abuso del diritto. In tali casi specifici, la direttiva prevede anche la possibilità di chiedere la collaborazione delle autorità dello Stato membro in cui il titolo è stato ottenuto. L'avvocato generale conclude pertanto che la direttiva sul diritto di stabilimento degli avvocati non ammette la prassi di uno Stato membro di rifiutare, con la motivazione dell'abuso del diritto, l'iscrizione all'albo degli avvocati, nella sezione speciale riservata agli avvocati che hanno ottenuto la qualifica all'estero, di cittadini di tale Stato membro che, poco dopo aver ottenuto il titolo professionale in un altro Stato membro, ritornino nel loro Stato membro di origine. " | |
Da: legge uguale x tutti | 10/04/2014 11:49:16 |
Fatto salvo lo stabilimento (la Corte riprodurrà senz'altro le conclusioni dell'avv. gen., che coincidono con il parere della Commissione), il CNF non potrà rifiutare l'integrazione dopo i 3 anni. Ergo: sconfitta TOTALE del CNF. | |
Da: lillolallo1 | 10/04/2014 11:49:59 |
"Pertanto, l'avvocato generale ritiene che una prassi come quella italiana possa pregiudicare, in tale Stato membro, il corretto funzionamento del sistema creato dalla direttiva e quindi compromettere seriamente i suoi obiettivi. " mi spiegate cosa doveva dire di più l'avvocato generale? spiegare che c'è gente che si arroga i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario e li esercita con una volgarità e una arbitrarietà inaccettabili in qualsiasi contesto civile? a tacere delle campagne stampa diffamatorie... discorso diverso è quello di SINGOLI CASI di infraditos. ribadisco: il problema andava gestito in modo diverso e non con METODI DELINQUENZIALI E MAFIOSI. | |
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