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Esame avvocato Spagna
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Da: pasajero  -banned!-06/02/2014 22:33:37

- Messaggio eliminato -

Da: Tonimetiu 06/02/2014 22:34:47
@ common
Grazie per il chiarimento . Quindi se non rinviano per le conclusioni dell'avvocato generale possono pronunciarsi martedì prossimo

Da: corsario 06/02/2014 22:39:08
con tutto il rispetto, mi pare proprio che nell'angolo non ci siano loro. Poi se lo dobbiamo dire, che loro sono disperati, per parci coraggio allora va anche bene, eh eh eh.
Siamo tutti ultraventicinquenni, non raccontiamoci caxxate tra noi

Da: common law 06/02/2014 22:40:47

corsario...non è con i comunicati stampa che dimostri la non imparzialità ma attraverso le disposizioni del 267...

@ tonimetiu

se martedì l'avvocato generale esporrà la proprie conclusioni la corte poi si ritirerà per deliberare...non c'è la sentenza immediatamente.
quello che sarà interessante e cartina tornasole è conoscere le conclusioni dell'avv. generale

Da: Tonimetiu 06/02/2014 22:55:17
Grazie Common
Insisto su questo chiarimento perché entro metà marzo dovrei iscrivermi in Italia. E se la corte si pronunciasse prima con sentenza sfavorevole avrei le porte chiuse. Comunque dopo aver cercato di comprendere da ignorante la procedura della corte di giustizia ho rilevato che, qualora si ritenga che la causa non sollevi alcuna nuova questione di diritto, la Corte può decidere, sentito l'avvocato generale, che la stessa venga giudicata senza conclusioni.
Quindi questo potrebbe essere di buon auspicio

Da: pappacefalo68 06/02/2014 22:56:37
INSOMMA, SE L'11 LA DECISIONE NON ESCE, IO LA VIA SPAGNOLA LA TENTO...

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Da: common law 06/02/2014 23:05:13

la decisione ci sarà... la Corte metterà una parola fine, una volta per tutte, sulla questione.

io ribadisco quanto ho detto poc'anzi... non ho la sfera di cristallo ma mi sembra che, dal punto di vista giuridico, se lasciano sopravvivere l'art. 3, lo stabilimento è difficilmente attaccabile salvo comprovate situazioni di abuso soggettive che i coa non possono provare proprio causa l'art. 3.

ciò posto vorrei chiedere a corsario dove ha letto che, secondo qualcuno qui, il cnf sarebbe disperato...non mi pare nessuno l'abbia detto.
Si è solo detto che il cnf dimostra sempre più di essere una istituzione parziale e dipendente che difende solo se stessa.
Non difende neppure i neo avvocati ordinari, se è per questo... fan di tutto perchè siano espulsi dalla professione ovvero si riducano a lavorare in nero per i vecchi studi.

complimentoni...questa italia, che si becca un'infrazione al giorno dalla ue fa sempre più pena.

Da: lii03 06/02/2014 23:18:44
@ pasajero, condivido che ha breve ci sarà (o si tenterà di mettere) il numero chiuso.

Ma questa va contro l'interesse del CNF, il quale vedrebbe perdere il suo potere, in quanto il numero chiuso avverrebbe con esame all'interno dell'università. Al terzo anno si accederebbe per concorso alla professione legale, avvocati giudici e notai.

La ministra Cancelliere ci voleva provare, aveva già pronto il decreto, ma, stranamente, a momenti l'arrestavano (vedasi il caso Ligresti).

Da: lii03 06/02/2014 23:19:49
errata corrige, "a breve" senza acca!

Da: corsario 06/02/2014 23:37:18
common, leggi sopra, è stato scritto dal collega.
Nulla di male, ognuno ha la sua legitima opinione. il collega lo rispetto, io non concordo però: secondo me loro dormono benissimo. qualcuno di noi, non lo so.
Sui tuoi ragionamenti sulle norme, common, concordo pienamente. O.K.
Sulla prossima sentenza della corte, bah.....meglio se non mi esprimo.

Da: 100fuegos 06/02/2014 23:50:35
Non solo hanno omesso di dire che alcuni ordini sono stati sanzionati dall'antitrust, come ricordava Common, ma non hanno nemmeno menzionato le ssuu!
Corsario, cos'è che vorresti dire ma non ci dici?          Tanto oramai siamo alla resa dei conti.                           Che ti cambia esprimere un'opinione?

Da: corsario 07/02/2014 00:03:46
non ho notizie da dare, si tratta solo di una mia personale opinione, che conta poco. Comuque, secondo me questa sentenza dei danni ce li farà. Non però sulla base di concetti come esercenti o non.
Comunque le mie prime quattro righe sono solo chiacchiere.
Piuttosto non vi è stata possibilità di capire se il collega si è difeso con un buon avvocato, o se non si è difeso affatto. Questo rende difficile dire qualcosa di più.

Da: pappacefalo68 07/02/2014 00:08:10
@lii03 ma come IL NUMERO CHIUSOOOO???? NEL DIBATTITO PARLAMENTARE SULLA LEGGE DI RIFORMA DELLA PROFESSIONE FORENSE (N. 247/2012) NON SI è MAI PARLATO DI NUMERO CHIUSO... KE E' QUESTA STORIA???

Da: pasajero  -banned!-07/02/2014 00:26:49

- Messaggio eliminato -

Da: common law 07/02/2014 08:17:18

@ corsario

concetti tipo esercenti o no non sono neppure stati sollevati come questioni.
Essi sono già regolati da leggi nazionali (nella specie Spagna) e la Corte di certo non può intervenire in norme interne.

Sono d'accordo anch'io che non sarà una sentenza di vittoria a tutto campo; siamo oggettivi: alcune cose eccepite dal cnf come il mercimonio delle abilitazioni per poi tornare subito in Italia - intento dichiarato nelle pubblicità - non può passare inosservato ed è reale.

Rimane però l'ostacolo dell'art. 3... quindi, secondo me, lo stabilimento non potrà essere toccato.
resta quindi l'integrazione, dove i coa hanno il più ampio potere di verifica... basterà quindi alla Corte dichiarare che le indagini potranno essere fatte in sede di richiesta di integrazione; in quel momento, infatti, lo stabilito che a tempo di record ha omologato il titolo magari senza vedere la Spagna, chiede l'integrazione al preciso scadere dei 3 anni, dimostra che il suo scopo ab origine era diventare avvocato italiano utilizzando la norma comunitaria: abuso del diritto....

Da: common law 07/02/2014 08:51:46

... che vi dicevo?

la reclame del cnf degna del peggiore dei pubblicitari è cominciata:

adesso siamo falsi d'autore:

http://www.laleggepertutti.it/46744_avvocati-sempre-piu-falsi-dautore-con-titolo-in-spagna

il sunto iniziale poi batte il chiodo sulla scarsa preparazione e conseguente pericolo per chi si affida agli abogados; talchè chiunque si stabilisca in paese membro (ed in particolare  lo stabilito che non conosce perfettamente la lingua!) mette in pericolo la tutela dei diritti dei patrocinati.

questa non è neppure viltà.. è boh.. non esiste un termine abbastanza deprecabile per definire affermazioni simili contra ius non iure e contro ogni decenza...

Da: cri1974 07/02/2014 09:12:13
Questo è quanto riportato dal sito "la legge per tutti"

Avvocati: sempre più "falsi d'autore" con titolo in Spagna

Legali senza esame made in Spain: per il CNF, il turismo estero per l'abilitazione professionale mette a serio rischio la qualità degli avvocati italiani e il servizio offerto alla clientela. L'11 febbraio si deciderà la sorte degli abogados.



Per qualcuno è uno stratagemma per aggirare un esame di Stato che non si riesce a superare; per altri è un diritto - come qualsiasi altro - di ciascun cittadino europeo. Fatto sta che sempre più giovani buttano la spugna già al secondo tentativo e scelgono la via facile dell'abilitazione professionale all'estero, dove non c'è alcun esame. Tra questi Paesi la Spagna (scelta nell'83% dei casi) e la Romania (nel 4%).



Secondo il CNF ben il 92% degli avvocati iscritti nell'elenco degli avvocati stabiliti è di nazionalità italiana. Gli Ordini forensi che contano il maggior numero di avvocati stabiliti di nazionalità italiana, iscritti nell'elenco speciale, sono Roma (1.058), Milano (314), Latina (129) e Foggia (126).



Ad avviso del Cnf, la direttiva comunitaria sulla libertà "di stabilimento" [1] è diventata lo strumento utilizzato da parte di tanti aspiranti avvocati italiani per eludere la disciplina interna e, in particolare, per sottrarsi all'esame necessario per poter acquisire la necessaria abilitazione all'esercizio della professione forense in Italia.



In particolare, tale direttiva sul diritto di stabilimento consente agli avvocati comunitari di svolgere l'attività forense in uno Stato europeo diverso da quello nel quale hanno ottenuto il titolo professionale. Se lo scopo (condivisibile) di tale normativa è quello di promuovere la libera circolazione degli avvocati europei, essa di fatto viene utilizzata per mandare avanti anche chi "non ce la fa con l'esame" in Italia.



Addirittura sono nate molteplici associazioni e/o scuole volte unicamente ad assistere il candidato nell'iter volto a ottenere il titolo abilitativo all'estero: insomma, come con i tour operator, si vende un vero e proprio "pacchetto professionale" per chi decide di intraprendere questa strada.



"È evidente che queste pratiche falsano la corretta concorrenza tra avvocati nei Paesi Ue, ma soprattutto mettono a rischio i diritti dei cittadini che si affidano a questi professionisti per la loro tutela" ha detto Andrea Mascherin, consigliere segretario del Cnf.



"I giovani aspiranti avvocati italiani che seguono la corretta procedura dell'esame di abilitazione sono svantaggiati rispetto a coloro che ottengono il riconoscimento di un titolo acquisito all'estero con scorciatoie e furbizie".



Ultimo rischio, ma certo il più rilevante, è che questa crescita patologica metta in pericolo la qualità professionale delle prestazioni professionali e dunque i diritti dei cittadini.



Così il Cnf ha provato un'attività di contrasto contro tali pratiche ritenute "abusive". In particolare pende un importante rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia delle Comunità europee. La Corte si pronuncerà tra pochissimi giorni (il prossimo 11 febbraio) e l'udienza deciderà, in modo definitivo, le sorti di tutti gli abogados e degli avocat [2]. In ogni caso, non molto tempo fa l'Antitrust aveva già condannato le restrizioni imposte agli abogados dagli ordini forensi (leggi l'articolo: "Consigli dell'Ordine condannati per ostacolare gli abogados").





[1] Direttiva 98/5/CE, recepita in Italia col decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 96.

[2] C. Giust. UE, cause Torresi C-58/13 e C-59/13

Da: ilbova13 07/02/2014 09:57:58
Ragazzi ma non avete ancora capito che la campagna di diffamazione contro chi prende il titolo secondo il diritto comunitario tipo la LIBERTà DI STABILIMENTO, è una campagna di pure stile corporativo? ci vogliono ostacolare!!pensate se nessuno fa l'esame in Italia? che fine fanno quelli che scrivono i libri? chi se li compra? i corsi? e via dicendo...poi veramente una avvocatura che ravvisa l'abuso di diritto, è una COSA CHE STA FUORI DAL MONDO, DALL'UNIVERSO, DAL BIG BANG, DAI BUCHI NERI, E' PURA UFOLOGIA, NEANCHE GLI EXTRATERRESTRI PENSEREBBERO A QUESTO...se la CGE dice che c'è abuso finisce l'unione europea le risate ah ah ah ah ah

Da: oscardilla 07/02/2014 10:16:03
invece, l'aver passato l'esame in Italia, presuppone l'ottima preparazione del soggetto!...ma fatemi il piacere...
Ho assistito a molti esami ed è assurdo che un soggetto venga promosso senza aver risposto alla domanda: "che cos'è la comparsa di costituzione e risposta"...tanto per fare un esempio.
Ed ogni giorno incontro alcuni colleghi avvocati che sono veramante delle capre!
A questo punto, se "toccano" gli abogados, pretendo che venga rimesso in discussione l'esame di chi fino a pochi anni fa per diventare avvocato, andava in un altro paradiso: in meridione!

Da: Ph_D 07/02/2014 10:42:49
Premetto che quanto sto per dire è frutto di cknsiderazioni personali e che non intendo creare allarmismo o facili entusiasmi. Credo in ogni caso, che vi sono due elementi che giocano a favore degli abogados:
- la corte non è vincolata alla formulazione dei quesiti sottoposti ma li può riformulare e - data la loro cattiva formulazione - lo saranno;
- il sistema di tutela giurisdizionale attuato in Italia (mi confermate che è ancora cnf/ssuu cassazione?) non è comunque idoneo a individuare eventuali abusi di diritto, per i motivi del caso wilson; per cui, in ogni caso occorrerebbe riformare il sistema, garantendo ad esempio la giurisdizione del Tar.
Sulla vicenda art. 3 non metterei la mano sul fuoco. La ratio della direttiva 98/5 è consentire ad avvocati - che già ex direttiva 2005/36 potrebbero far riconiscere il loro titolo - di ottenere un percorso più agevole. Ne consegue che essa non dovrebbe applicarsi a chi non possiede i requisiti della 2005/36. Il caso koller, come sapete, indicava due requisiti: esami integrativi e qualche settimane di pratica forense in Spagna. Penso che un minimo di pratica in spagna sarebbe necessario per ottenere lo stabilimento in Italia. Il problema è che la direttiva 98/5 non la menziona... è vero. Ma neanche la 2005/36 lo faceva. Eppure nel caso koller tale direttiva (recte: la precedente versione) è stata interpretata come applicabile solo a chi aveva svolto anche una certa pratica.

Da: Caceres 07/02/2014 11:23:08
Buongiorno a tutti, dopo alcuni mesi di silenzio, mi rifaccio vivo poichè in questi ultimi giorni che ci separano dalla tanto attesa decisione, sui vari siti, forum, blog ecc.... si sente un pò di tutto.
La questione, però, che ritengo di maggiore gravità sta nel fatto che il cnf e tutti quelli che girano attorno a questo ente hanno seriamente minato la professionalità di tutti noi attuando una campagna mediatica che ritengo del tutto diffamatoria.

Mi auguro siate tutti daccordo che l'espressione " l'avvocato stabilito metta in pericolo la qualità professionale delle prestazioni professionali e dunque i diritti dei cittadini" sia del tutto lesiva e crei un danno di immagine alla nostra categoria!!!!
Se un presunto cliente legge un articolo del genere possiamo possiamo veramente credere che dopo questo si rivolgerà a noi?
Attendiamo l'11 e poi, almeno da parte mia mia la battaglia comincerà.
Alla fine non ho nulla da perdere tre anni addietro per iscrivermi in italia dopo 8 mesi di attività in spagna ne hanno inventate di tutti i colori commissioni, test in lingua, documentazione varia......sempre accontentati in quanto tutta l'attività svolta era regolarmente documentata.
Ora al prossimo passaggio la testa non va più chinata.

Da: cri1974 07/02/2014 11:24:26
In tutti i comunicati stampa (cnf, altalex, legge per tutti)  è stato omesso  IL RIFERIMENTO ALLE SANZIONI A 5 ORDINI DA PARTE ANTITRUST, NEPPURE LE SEZIONI UNITE DELLA CASSAZIONE (sentenza 22 dicembre 2011, n. 28340) E LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA CON IL CASO KOLLER..........

Da: common law 07/02/2014 11:27:30

Non sono d'accordo con Ph_D circa la Koller

Koller ha esercitato per 3 settimane un periodo di partica in Spagna...ma l'ha dedotto lui... la Corte non l'ha stabilito come requisito.

Il requisito stabilito dalla Corte è quello del titolo ossia una qualifica professionale ulteriore aconseguita attaraverso "diploma"

"38- In quanto titolare di un «diploma» ai sensi dell'art. 1, lett. a), della direttiva 89/48 modificata, una persona, quale il sig. Koller, beneficia, conformemente all'art. 3, primo comma, lett. a), di tale direttiva, dell'accesso alla professione regolamentata di avvocato nello Stato membro ospitante."

la Corte nomina solo come attività ultronea ed in via incidentale il fatto che abbia esercitato in spagna per 3 settimane ma , ripeto, non lo stabilisce come requisito.

Comunque le due direttive regolano due fattispecie completamente diverse: Koller chiedeva di accedere al riconoscimento non allo stabilimento che è specificamente regolato dalla 98/5 ed esclude qualsiasi periodo di pratica.

Non è questione di un percorso più agevole.. la direttiva 98/5 disciplina il caso dello straniero che si stabilisce ( e non chiede nessun riconoscimento) altrove.
E' proprio sul concetto di "agevole" che il cnf afferma l'abuso del diritto. Se passasse l'interpretazione che la direttiva dello stabilimento offre un percorso più agevole per diventare avvocati nel paese membro quali ordinari si darebbe ragione in toto al cnf.

Da: common law 07/02/2014 11:41:10

@ caceres

direi che trattasi di diffamazione pluriaggravata perchè commessa con il mezzo della stampa ed ai sensi del n. 9) art. 61 cp...oltre alla violazione del codice deontologico nazionale ed europeo...

Da: Caceres 07/02/2014 12:02:26
Concordo completamente e ritengo vi siano tutti i presupposti per procedere.
Alla luce di tutte queste ultime vicende, non mi sembra di ricordare che quando qualche anno addietro vi era una totale migrazione verso le corti d'appello del Sud ove su commissioni da 500 iscritti superavano l'esame in 490 vi sia stata una campagna mediatica e denigratoria di questo spessore come sta accadendo oggi con noi.
La cosa che fa specie ed ha del paradossale è che un collegio anzichè tutelare un proprio iscritto, che ha prestato regolare giuramente, che è stato iscritto non per grazia ricevuta ma perchè in totale regola con i requisiti previsti, ordinario o stabilito che esso sia, debba essere combattuto dallo stesso ordine!!!!!!!

Da: erebus 07/02/2014 12:08:49
salve a tutti,
sono una stabilita come tanti di voi, sono francamente molto delusa dal trattamento cbe  viene riservato non solo a noi, ma a tutti gli avvocati, specialmente i giovani. Molto giù perché si stanno avvicendando batoste una dietro l' altra come ad es i versamenti da effettuare alla Cassa ed ora anche questa. Francamente sto pure perdendo lucidità mentale su ciò che potrebbe succedere. Un opinione spassionata da colleghi nelle mie stesse condizioni su ciò che potrebbe accadere mi interessa quindi parecchio, se non altro per una voce amica e per riacquistare quel minimo di lucidità, che come vi ho poc'anzi detto, sta nettamente scemando…. che pensate che potrebbe succedere nella peggiore delle ipotesi che il responso della Corte non sia proprio pro nostro?

Da: common law 07/02/2014 12:14:15

@ erebus

che saranno cancellati tutti quelli che non avranno i requisiti che stabilirà il cnf in assoluta discrezonalità

Da: erebus 07/02/2014 12:17:29
ma i diritti acquisiti? noi ci eravamo anche iscritti sulla base di una sent della Cassazione

Da: common law 07/02/2014 12:22:15

non esistono diritti quesiti di fronte ad un'azione illegittima.
Se si stabilirà l'abuso del diritto che hai acquisito?

Da: ilbova13 07/02/2014 12:25:18
CI STANNO RUBANDO IL NOSTRO FUTURO NON ESISTE!!!!!!!!!!

CI STANNO DIFFAMANDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Assurdo tutto...l'abuso di diritto???Allora usciamo dall'unione europea, ma scherziamo...e il lato economico? quante persone hanno cariche all'interno dell'avvocatura e scrivono libri, codici, per i concorsi di avvocato? e non è un conflitto di interesse!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!e noi giovani a fare la pratica gratis, e se andiamo all'estero siamo degli abusivi....veramento uno schifo.

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