>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Avvocato Spagna Abogado / ricorso in Spagna e Italia
36896 messaggi, letto 1214261 volte
 Discussione ad accesso limitato, solo gli utenti registrati possono scrivere nuovi messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, ..., 1225, 1226, 1227, 1228, 1229, 1230 - Successiva >>

Da: Ph_D  19/02/2017 19:32:13

- Messaggio eliminato -

Da: Statute Law 19/02/2017 19:45:08
El Chico

Forse mi sono espresso male causa il poco tempo che a volte dedico al forum, la digitazione frettolosa con lo smartphone ed altri impegni personali.....ne chiedo scusa!

Personalmente ( Sarò fortunato!) di "atti o affari" per provare la mia continuità professionale ne ho, ad oggi ho tre giudiziari un paio di proc. civili e un buon numero di diffide richieste ad enti vari ed altre piccolezze stragiudiziali...e da "qualche anno" che frequento i tribunali ed altri uffici...per cui...

Quindi se il mio Coa non richiede cose strane tipo Varese ( e non sto a dire cosa richiede) io già adesso sarei a posto..

La cosa che mi da noia e che se si rispetta la lettera delle norme comunitarie e volendo applicare la lettera della norma rectius legge professionale i Coa non dovrebbero chiedere nulla...poi se si attengono ai 5 "affari"...potrei anche sorvolare ma ritengo che se qualche Coa "si inventa" regolamenti ad hoc per gli stabiliti... bhe c'è solo da impugnare altrimenti altro che altri due/tre anni....

Da: balkis  19/02/2017 19:51:24

Vedremo ...

Da: Bernat  19/02/2017 19:53:30
@ PHD

Il tuo ragionamento è senz'altro degno di merito, ma io ritengo che poiché il  significato di continuità professionale è stato oggetto di previsione normativa, allora ci si debba rifare a quello soltanto, altrimenti si cadrebbe nella piena discrezionalità.

Ad esempio, chi dice che una controversia di valore alto, sia più complessa di una di valore basso?
Oppure, perché un abogado che esercita esclusivamente nel recupero crediti, dovrebbe sentirsi penalizzato se allega una ventina di decreti ingiuntivi?

A scanso di equivoci, sebbene non sia un super professionista, anche io ho un buon numero di incarichi e moltissime collaborazioni di valore alto e sto in un Coa correttissimo, ma penso ai colleghi di tutta Italia che con questa crisi potrebbero avere difficoltà a trovare clienti.

Senza considerare che alcuni Coa integrano con pochissimo, altri invece chiedono la luna e non vedo perché io Abogado debba produrre la luna stessa, quando I medesimi colleghi ordinari se la cavano con 5 affari.

In fondo, la ratio è la stessa :garantire il cliente, fare in modo che il professionista che ci si appresta a incaricare abbia la giusta esperienza per esercitare.

Inoltre, il requisito dei 5 affari esula completamente dal criterio qualitativo e questo lo ha voluto chi ha fatto la Legge la cui applicazione è stata prevista anche per gli stabiliti. Se,  dunque, così stanno le cose, per una volta che possiamo contare su qualcosa di favorevole, io credo che dovremmo gioirne...tutto qua!



Da: Ph_D  19/02/2017 20:09:01
Bernat stavolta non ti seguo. Mi dici dove sta scritto che uno stabilito, nei primi tre anni, deve dimostrare la continuità? Semmai liceità ed effettività... Ma si tratta di cose diverse. Se il decreto non prevede accertamenti entro i 5 anni, in forza di quale norma dici il contrario?

Da: Bernat  19/02/2017 20:25:46
@PHD

Lo stabilito che voglia ottenere la dispensa deve dimostrare di aver esercitato per almeno 3 anni con regolarità.

Ora, come ha scritto anche El Chico in precedenza, regolarità vuol dire continuità...dunque, poiché ex lege professionale la continuità è data dalla sussistenza di alcuni requisiti, mi pare chiaro che lo stabilito che intenda chiedere la dispensa debba, appunto, dimostrare quei requisiti.

Tuttavia, se lo stabilito non intenda per suoi motivi integrarsi, come accadde per gli ordinari, non sarà tenuto a dimostrare la continuità per i primi 5 anni.

Quello che intendo dire è che ognuno può chiedere di integrarsi quando vuole, ma al momento in cui lo farà I requisiti saranno uguali per tutti.

Non tutti gli abogados sono uguali, come non lo sono gli ordinari ed è per questo che non deve sussistere discrezionalità.

Ad esempio, molti avvocati e abogados collaborano con gli studi in cui esercitano e non hanno tempo e possibilità per trovare clienti. Ad altri,  semplicemente non è consentito per via di accordi presi con il titolare.
Ragion per cui essi potranno dimostrare la continuità anche con incarichi conferiti da altri avvocati, come espressamente previsto dalla L. Professionale e dalle Sezioni Unite 2016.

Insomma, ogni caso è a sé, ma ciò non toglie che un ragionevole criterio unitario permetterebbe un giudizio unanime per tutti i 250.000 professionisti iscritti in Italia .

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: cap.harlock  19/02/2017 20:27:46
Auguriamoci che i coa per l'integrazione non si mettano a sindacare sulla qualità del lavoro...15 decreti ingiuntivi spalmati nei 3 anni devono bastare. Altrimenti si va nel discrezionale e potrebbero essere volatili per diabetici anche per chi crede di avere lavorato tanto, perché per il coa potrebbe non bastare mai. E poi ricorri...e gli anni passano.

Da: El chico  19/02/2017 21:43:25
Statute.
Se sei iscritto dove c'e la "famosa" segretaria, allora per l'integrazione ti chiederanno l'applicazione del loro regolamento.

Da: Statute Law 19/02/2017 21:47:16
El Chico

Non so a chi fai riferimento....dammi un indizio almeno!

Da: El chico  19/02/2017 22:50:17
Ne avevi parlato in un Post alcuni mesi da.

Da: Statute Law 19/02/2017 23:06:48
Se fai riferimento al Coa ambrosiano non so a quale delle segretarie fai riferimento..

Da: Ph_D  19/02/2017 23:09:08
Va bene, se siete convinti che "regolare" significa che si applica la continuità, fate pure... Non sono nessuno per convincervi del contrario (e tanto sappiamo che in fin dei conti decidono i Coa).

Io la penso diversamente. Regolare, in italiano, significa "senza interruzioni". Non significa che devi fare un tot di atti. Per quello c'è la effettività.

Da: Bernat  20/02/2017 00:14:49
@ PHD

Figuriamoci Collega, è sempre un piacere leggerti ed il tuo parere sempre molto apprezzato... Non è questione di convincere qualcuno.

Un'ultima cosa però consentimi di dire.
Le Sezioni Unite 2016 (non ricordo gli estremi) specificano cosa si intenda per esercizio effettivo e regolare.

Vado a memoria, ma per esercizio effettivo intende esercizio non fittizio, mentre per esercizio regolare quello svolto senza interruzioni se non quelle della normale vita quotidiana.

Ora, a mio parere, un esercizio senza interruzioni è un esercizio svolto con continuità :ed ecco che si rinvia ai parametri stabiliti dalla L. Professionale.

Da: CapitanoAlatriste  20/02/2017 00:23:01

La dimostrazione della continuità professionale può essere richiesta dai coa dopo 5 anni di iscrizione. Questo è quello che so io. Ma perchè complicate le cose? Bha

Da: Bernat  20/02/2017 00:25:31
Art. 12 d. Lgs. 96/01

2.Per esercizio effettivo e regolare della professione di cui al comma 1, si intende l'esercizio reale dell'attività professionale esercitata senza interruzioni che non siano quelle dovute agli eventi della vita quotidiana.

Quindi esercizio SENZA INTERRUZIONI...é previsto anche dal d. Lgs. specifico per gli stabiliti.

Notte a tutti

Da: lii03 20/02/2017 00:45:31


Diciamo che il buon senso, ci fa capire, al di là dei regolamenti che pure esistono, per essere integrati dopo tre anni ci deve essere una minima pratica dimostrata.

Non è che l'iscrizione alla sez. stabiliti ti faccia maturare, di per se, avvocato ordinario automaticamente.

Cert, Ph ha una visione interpretativa, a mio avviso, particolare che comunque producono e si vedono poi gli effetti.

Siamo obbligati alla frequenza dei convegni autorizzati per almeno 15 crediti annui, quindi si presume che siamo obbligati, sia ai fini della permanenza che per l'integrazione a fare almeno 5 procedimenti giudiziari e almeno tre stragiudiziali all'anno.

Parlando astratto e generale, in questo periodo di crisi chiedere la metà dei profitti paventando un maggior competenza, francamente mi pare un assurdo!











Da: lillolaglio01 20/02/2017 12:05:16
I REQUISITI SONO 6

a) essere titolari di una partita i.v.a. o fare parte di un'associazione o di una società fra avvocati dotata di partita i.v.a.;
b) avere "l'uso di locali e di almeno un'utenza telefonica destinati allo svolgimento dell'attività professionale, anche in associazione professionale, società professionale o in associazione di studio con altri colleghi o anche presso altro avvocato ovvero in condivisione con altri avvocati";
c) avere "trattato almeno cinque affari per ciascun anno, anche se l'incarico professionale è stato conferito da altro professionista";
d) essere titolare di un indirizzo di posta elettronica certificata, regolarmente comunicato al Consiglio dell'Ordine;
e) avere assolto l'obbligo di formazione continua;
f) avere una polizza di responsabilità civile professionale (sempre che nel frattempo venga emanato il decreto attuativo sulle "condizioni essenziali e sui massimali minimi dell'assicurazione obbligatoria", come previsto dall'art. 12 n. 5 della legge forense, in assenza del quale l'assicurazione professionale non è ancora obbligatoria).

Se uno non possiede i requisiti A, B, C, e D probabilmente neanche esercita e quindi cosa si integra a fare?!

Gli unici veri requisiti sono quelli: della formazione continua (fesso chi non la fa) e della polizza professionale (meglio non rischiare).

Mai dare nulla per scontato, per carità, ma qualora si abbia davvero lavorato e si trovino illegittimi ostacoli frapposti da parte di qualche indefesso e antidiluviano rappresentante corporativo, certo di farla franca perché al CNF non vi sarà condanna alle spese (sembra quasi un ricorso amministrativo gerarchico) e il ricorrente avrà tutto da perdere a fare ricorso avendo ragione forse tra un paio d'anni... sentenza poi che magari non andrà neanche eseguita e necessiterà di giudizio di ottemperanza. 
Un consiglio, informatevi e scegliete bene dove integrarvi.

Da: nerone87 20/02/2017 12:26:40
Ciao a tutti, volevo chiedervi se avete mai pensato di iscrivervi alla Mutualidad spagnola e cancellarvi da Cassa forense ? Ho visto sul sito di Cassa forense che è possibile farlo se iscritti a casse estere.

Da: cap.harlock  20/02/2017 14:06:41
lillolaglio01. Giusto ragionamento. Quale coa consigli ? Questo è un argomento interessante.

Da: lillolaglio01 20/02/2017 14:18:04
Personalmente spero di non trovare difficoltà nel mio COA di stabilimento.
Comunque, mi informerò a tempo debito sentendo cosa accade a colleghi che mi precedono.

Da: ioamopinchera  20/02/2017 15:50:56
Ritengo il post delle 19.32 di ieri estremamente offensivo. Cosa sarebbero gli "atti dementi"?

Nessuno può permettersi di affermare che determinati atti siano "dementi"... E se anche ci fosse un collega che fa solo d.i. nessuno avrebbe il diritto di mettere in dubbio la sua professionalità neanche in maniera implicita

Pretendo che l'autore del post si scusi per quanto affermato.

Da: cesenatico 20/02/2017 17:50:49
ma diamoci una chiusa con questa storia di post "offensivi".
Quando faceva comodo, c'erano le pubblicità di lato, c'era gente che diffamava sistematicamente con nomi e cognomi, pur di attirare utenti. Ora, sia pure con poco stile (non è il suo forte), phd ha fatto una mera riflessione. Si, un D. I. è un atto privo di approfondimento giuridico. Lo può fare chiunque. Uno che fa anche 100 D.I. all'anno non è uno che esercita la professione legale, è un copia-incollista! (Passi il termine poco tecnico). Stesso dicasi per chi si cimenta solo in infortunistica stradale e extragiudiziale... .
Il medico vero si vede quando uno sta male, stesso per l'avvocato! L'avvocato risolve problemi veri, per il resto ci sono gli studi di infortunistica, recupero crediti e mediazione ...

Da: Bernat 20/02/2017 18:28:54
@ CESENATICO

Scusami, ma non condivido.

L'infortunistica stradale è una delle materie più complesse che siano con una giurisprudenza sempre in fermento.
Le problematiche sono sempre molte e se non le si approfondiscono a dovere si rischia di danneggiare il cliente.
Basti pensare alle problematiche sull'indennizzo diretto, sul diritto/possibilità di citare il responsabile civile, sulla quantificazione del danno secondo parametri oggetto spesso di pronunce giurisprudenziali, sul risarcimento del danno iure proprio e ai prossimi congiunti con particolare riferimento ai nipoti, ad esempio, oppure ancora alla problematica dell'insidia ex art. 2051 e relativo onere della prova ecc...
Ci sono fior di studi legali che si occupano di ciò, altro che!!!
E anche occuparsene in via meramente stragiudiziale implica capacità notevoli.
Se non si va dall'avvocato per ottenere il giusto risarcimento del danno, allora non vedo per quali altre ragioni ci si debba andare.

Anche per lo stragiudiziale il discorso è simile. Anzi, secondo il parere di molti, le A.D.R. sono il futuro perché il processo non è più in grado di garantire la tutela dei diritti del cittadino.
Quindi, un avvocato che si occupa meramente di stragiudiziale è un avvocato con la A maiuscola o, comunque, un professionista che esercita la propria attività in un modo consentito.

Infine, per i decreti ingiuntivi, dubito che vi sia qualcuno che faccia solo procedimenti monitori, ma tant'e' che esistono anche avvocati che si occupano solo di recupero crediti.
E' sempre attività legale...e, dunque, finché è attività legale vuol dire che chi la svolge esercita la professione.

Non possono essere mica tutti Perry Mason!

Da: Vanagloria transit 20/02/2017 18:34:39
A mio avviso, oggi come oggi, uno stabilito che chiede l'integrazione è un autolesionista.
Chi è iscritto come avvocato stabilito, dopo 12 anni di iscrizione, diventa di diritto cassazionista. E su questo dubbi non ce ne sono.
Dopo che sei diventato ordinario, te lo scordi il patrocinio in cassazione

Da: Ph_D 20/02/2017 18:56:42
Io non volevo offendere chi fa tanti d.i. (beati loro!).

Il d.i. è un atto giuridico (quasi sempre) semplice, ma UTILISSIMO.

E, chi fa giudizi ordinari quando potrebbe fare un d.i., non fa gli interessi del cliente...

Il punto è un altro.

Se un abogado è sveglio, farà di tutto per essere inattaccabile nella parte in cui siamo più deboli... la "discrezionalità" sulla attività "effettiva". Siccome sappiamo come ragionano alcuni Coa (non tutti!), io dico che, dovendo fare una battaglia, meglio evitare di farla su un terreno scivoloso.

A un collega che mi porta 15 d.i. gli direi: aspetta altri 12 mesi e integra con altri atti più complessi. Non voglio dare strane idee ai Coa e, quindi, non aggiungo altro...

Da: Ph_D 20/02/2017 19:02:29
Bernat, ho grande stima per te... Ma questa sulla infortunistica stradale, non la condivido neanche un po'...

2043 c.c. (e basta!), spesso davanti a G.d.p. Al limite si discute su come quantificare il danno. Tu alleghi i fatti e le cartelle cliniche, chiedi una cifra altissima, poi ci pensa CTUa ridurre e giudice liquida...

Ne ho viste parecchie di queste cause. Non è la stessa cosa di una causa per violazione di un marchio, per fare un esempio a caso...

Da: Bernat  20/02/2017 19:23:29
@ PHD

Grazie per la stima che ovviamente ricambio.

Tuttavia, lo schema di controversia da te indicato è solo uno dei possibili...ossia 2043 e CTU...

Ma la materia è assai complessa spesso e ho visto molti colleghi non "esperti "avere problemi.
Ad esempio con l'introduzione dell'indennizzo diretto sono sorte molte questioni sulla legittimazione passiva, recentemente tornata in auge con una sentenza del 2016 che non ti illustro per evitare di annoiarti.
Anche per quanto attiene al danno occorre stare molto attenti...bisogna provarlo in un certo modo soprattutto se si parla di danni morali.
Per non parlare degli altri danni agli eredi ecc...

Per il resto concordo con te. È ovvio che il decreto ingiuntivo è un atto utilissimo ma per questioni di opportunità eviterei di presentarmi al coa con solo questi atti.

Tuttavia c'è anche da dire che l'abogado ha spesso pochi anni di esperienza...diciamo circa 3 o 4 e nella normalità dei casi non si può pretendere che abbia chissà quali incarichi, soprattutto con la crisi attuale.

Inoltre, bisognerebbe fare un distinguo secondo me: se si predilige un profilo quantitativo (come io credo), allora si può produrre qualsiasi cosa atta a dimostrare che nel triennio si è lavorato, ma se si predilige un profilo qualitativo atto ad accertare anche alcune competenze allora per assurdo l'abogado italiano, dunque madrelingua e laureato in Italia e probabilmente anche con la pratica forense alle spalle, non dovrebbe produrre quasi niente!

Lo so, questi sono semplici discorsi tra noi, perché invece è importante non offrire spunti al COA.



Da: ioamopinchera  20/02/2017 19:46:46
Egregio collega,

Credo sia inaccettabile il termine "atti dementi".

Ti invito almeno a scusarti, se non a far rinuovere il post. È inaccettabile che un collega si riferisca così a parte della mia attività.

Se ciò non avverrà, ti comunico fin da ora che valuterò di intervenire nelle sedi opportune.

Da: PratIncaz 20/02/2017 20:03:13
Ogni lavoro, purché onesto, è dignitoso e deve essere rispettato. Questo mi è stato insegnato quando ero piccolo.
Ritengo che le modalità con le quali si sia espresso Ph_d intendano il termine "demente" come privo di intelletto. Nel voler poratre un esempio concreto al suo ragionamento ha illustrato i Decreti ingiuntivi i quali sono tra gli atti, per quanto fondamentali, tra i più semplici, la cui compilazione può avvenire anche ad opera dei meno esperti e senza quelle capacità proprie dei più esperti.
Senza voler togliere dignità a chi redige unicamente D.I., ritengo che la semplicità degli stessi rispetto a tutti gli altri atti giuridici permetta la loro compilazione anche da parte di principianti e/o segretarie di studio.
Sono mesi che gli attacchi a Ph_d e altri hanno sortito come unico effetto quello di infastidire me e altri, pur non sapendo che cosa gli stessi abbiano combinato, ma questa richiesta, mi sia concesso, la reputo alquanto assurda.
Questa è la mia opinione senza voler arrecare offesa a nessuno.
Saluti

Da: lillolaglio01 20/02/2017 21:07:52
Sono opinioni, io ad esempio ho fatto da poco un Decreto ingiuntivo in materia di lavoro.

Il D.Ing non è proprio una minchiata

Io ho dovuto studiare la pratica, studiare l'esenzione dal contributo unificato (se reddito IRPEF nucleo è inferiore a lo triplo della soglia per il patrocinio a spese dello stato), ho chiamato in cancelleria perché non riuscivo a capire se fosse prevista per il contributi unificato un dimezzamento o due dimezzamenti del contributo unificato, ho dovuto studiare per capire da quando iniziavano a decorrere interessi e rivalutazione, no

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, ..., 1225, 1226, 1227, 1228, 1229, 1230 - Successiva >>


Torna al forum