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docenti inidonei - decreto 104- 12/09/2013 novitá
6016 messaggi, letto 156483 volte

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Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 10:48:39
appena finito di parlare con un sindacato famoso


sapete che mi hanno detto? che forse il precariato conviene...
per questo lo stato lo promuove... si muovono i soldini... corsi ... ricorsi...punti... master.... sindacati... e nessuno entra...

che bel paese...
Rispondi

Da: ortini 12/11/2013 11:34:39
che schifo cosmico!c'è bisogno di una rivoluzione delle coscienze!
Rispondi

Da: Nostradamus-212/11/2013 11:36:14
Grande.
Ora mi piaci, peccato che hai sposato lo sceicco di Dubai.
ma se trova il petrolio ti ricorderai di me?
allora con o senza (mutande) no problem
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 12:01:56
lasciamo stare... lui sulla sdraio e io a gestire il cane innamorato dello sceicco che piange... deve tornà altro che petrolio!!!


ogni tanto lancia un ululato straziante... non sono riuscita neanche a farmi la doccia con decenza...  voleva farla con me ...ha pianto da matti quando ho chiuso la porta del bagno

i cani da caccia so belli... ma si appassionano troppo ai padroni...
:))))


Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 12:14:12
che poi queste aziende in crisi... prima almeno partivamo in due... adesso per risparmiare offrono il viaggio ad uno solo...

ma non era meglio fargli avere il premio a vattelapesca in Italia in due almeno gioivamo insieme? o invece del viaggio ci regalavano i soldi? almeno andavamo al ristorante e c'era un osso pure per il cane


no... il viaggio... perchè ci guadagnano pure lì... l'albergo gli imprenditori lo pubblicizzano  e l'azienda che premia i migliori  li illude con effetti speciali e risparmia
( poi se i migliori mettono le corna alla moglie con una che lavora nella stessa azienda... meglio no?... migliora il rendimento )

e noi famiglie separate....
ma va là il ciaaaaap!!!
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 12:22:08
anzi le voglio dì bene...me sò informata...

Và a dà via i ciapp! Va a quel paese!

Và a cà a petenà i gaenn! Vai a casa a pettinare le galline!

Và a scuà 'l mar! Vai a pulire il mare! 

x ortini
magariiii c'è bisogno si di una rivoluzione delle coscienze!
Rispondi

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Da: ........12/11/2013 12:55:25
Tra i chiarimenti che i sindacati devono chiedere all'Amministrazione circa l'attuazione del DL n.104, ci sarebbe anche quello di conoscere  come  potranno fare i docenti che NON sono utilizzati presso le scuole, ma, viceversa, presso il MIUR, gli Uffici scolastici regionali e provinciali (i quali, peraltro, costituiscono un contingente abbastanza numeroso) ad essere impegnati nelle attività previste dall'art.7 (attività contro la dispersione scolastica).
Rispondi

Da: gabriella inidonea12/11/2013 14:23:30
Ma invece di chiamare a visita i docenti gia' utilizzati che saranno circa 2500 non era cosa ben fatta chiamare i dirigenti scolastici e chiedere se i docenti utilizzati erano veramente utili nella loro scuola e soprattutto se il lavoro che portano avanti e' indispensabile per quella scuola? mi spiego meglio se un dirigente scolastico riesce a costo zero perche' il docente utilizzato e' gia' stipendiato, ad aprire uno sportello psico pedagogico, a realizzare alfabetizzazione per gli stranieri, a tenere aperte le biblioteche , a svolgere progetti formativi il dirigente stesso potrebbe relazionare e garantire il proficuo utilizzo del docente. Si parla di autonomia scolastica, si parla di dirigente-manager e poi i soliti docenti utilizzati stanno sullo stomaco a tutti.
Ora come giustamente ha detto il mio medico, si sprecheranno soldi, tempo ,energie per le visite di verifica.....
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 14:54:45
A questi di noi non gli importa niente... della scuola neanche... di presidi o DS femmine neppure ( il Dirigente Scolastico ha più responsabilità di molte carriere dirigenziali, ma è il meno pagato!)... di bambini neanche, tranne che per vendergli giocattoli e prodotti alimentari... gli interessano solo le escort (trans , trik e traK), i soldi e le droghe...
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 15:17:47
niente silenzio di tomba...i sindacati si sono dati alla macchia. ho fatto proprio bene a cancellarmi...gli ho dato pure troppi soldi...

se mi costringono alla visita e torno in classe, mi trovo una buona assicurazione che mi tuteli se un bambino cade o si fa male o se mi faccio male io...

perchè tanto... soli si nasce... soli si muore e su questi ,non è più il caso di contare.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 15:36:07
tra poco ci finiremo noi ah!ah!ah!:)

2013
I 17 Paesi meno liberi al mondo

Il rapporto di Freedom House sulla libertà nel mondo prevede una speciale sezione per i Paesi e territori con i peggiori risultati
di Gualtiero Sanfilippo

Lo stato del giornalismo americanoFreedom House ha pubblicato il rapporto annuale "La libertà nel mondo", un indice che raccoglie e schematizza i Paesi del mondo dividendoli secondo i criteri delle libertà politiche e civili. Il 2012 è stato il settimo anno consecutivo in cui a livello globale gli indici hanno mostrato più cali che incrementi.

Dopo la sezione Paesi liberi, parzialmente liberi, non liberi, il report ne mostra un'altra chiamata "il peggio del peggio": dei 47 Paesi e territori descritti come "non liberi", 17 sono stati inseriti nella classifica più bassa del report.

Tra il "peggio del peggio", alcuni Paesi dell'Europa orientale come la Bielorussia, dove dal 1994 governa Alexander Lukashenko, "l'ultimo dittatore d'Europa". Le autorità bielorusse hanno usato la violenza come arma per fronteggiare l'opposizione politica e dei media. Nel 2012, le ultime elezioni politiche sono state tutto fuorché libere ed eque.

Anche l'Uzbekistan e la Georgia hanno rappresentato questo lato del globo: il primo, insieme al suo presidente Islam Karimov, ha tenuto sotto controllo tutte le istituzioni del Paese come la magistratura e il Parlamente. Sono solo cinque i partiti rappresentati, e tutti appoggiano il presidente Karimov. La Georgia, invece, affida la sua politica a un'élite altamente corrotta che controlla ogni edizione delle elezioni politiche del Paese.

Infine, il Turkmenistan ha portato avanti delle politiche di repressione insieme al suo presidente Gurbanguly Berdymukhammedov, al potere dal 2006. Anche qui il governo controlla la vita politica e l'informazione.

Tra i Paesi del Medio Oriente e dell'Africa, l'Eritrea rientra nella classifica negativa di Freedom House. Sono numerosi gli abusi che hanno allarmato l'Onu. L'Eritrea è una nazione indipendente da vent'anni e da due decenni non si attuano elezioni nazionali. Il governo controlla i mezzi di comunicazione e censura e arresta quei giornalisti che si rivelano indipendenti. Secondo l'Onu, sono quasi 10 mila i prigionieri politici in Eritrea.

Anche il territorio del Sahara Occidentale è nella classifica. Il territorio è sotto il controllo del Marocco, che detiene il potere sulle elezioni, escludendo tutti quei politici a favore dell'indipendenza del Paese.

Nell'ultimo anno e mezzo, la Somalia ha formato un governo stabile dotato di una costituzione, un Parlamento, un presidente e un primo ministro, ma la situazione dei diritti umani è ancora grave, e rimane uno dei Paesi più pericolosi per i giornalisti.

Il Sudan è un Paese ancora dilaniato da conflitti interni. Nel 2012, il presidente Omar al-Bashir è stato posto sotto accusa dalla Corte penale Internazionale per crimini contro l'umanità e in particolare per il genocidio in Darfur.

Poi c'è la Siria, spaccata in due da una guerra tra l'opposizione ribelle e il regime di Bashar al-Assad. Un conflitto che ha portato a più di 100 mila vittime. Senza contare i milioni di rifugiati che hanno lasciato il Paese in fuga.

Anche l'Arabia Saudita occupa un posto nel report. Il suo governo, infatti, controlla in maniera serrata tutti i media, nonché l'accesso ai siti web. Vietata la pratica di qualsiasi altra religione che non sia l'Islam, mentre alle donne non sono riservati diritti fondamentali.

Chad e Guinea Equitoriale sono alcuni dei Paesi più corrotti al mondo. Il primo, nonostante una situazione di sicurezza leggermente migliorata, è vittima di gruppi ribelli che continuano a uccidere e torturare impunemente. Il secondo, invece, è governato dal pugno di ferro di Teodoro Obiang Nguema Mbasogo che è al potere dopo l'esecuzione di suo zio nel 1979. Gli oppositori politici di Mbasogo vengono torturati e uccisi. Ricchissimo grazie ai profitti ottenuti dai pozzi petroliferi del Paese, Mbasogo governa uno Stato dove i cittadini vivono con meno di un dollaro al giorno.

L'Asia è rappresentata rispettivamente da Cina, Corea del Nord, Laos e dal territorio del Tibet. Proprio la metà delle persone che vivono in Paesi "non liberi" vivono in Cina, stando a quanto riportato da Freedom House nel suo report. La Cina e il suo Partito comunista mantengono uno stretto controllo sul potere politico allontanando sempre più la speranza di poter vedere una liberalizzazione politica.

La Corea del Nord prevede la prigione per i nemici del governo. I prigionieri, all'interno di particolari gulag, vivono in maniera brutale. Quasi tutti gli aspetti della vita personale del cittadino sono controllati dal governo, che li classifica in base alla fedeltà della famiglia nei confronti del regime.

Il Laos è sotto il controllo del Partito Rivoluzionario Popolare con a capo il presidente Choummaly Sayasone, che si occupa di regolare ogni aspetto della vita del cittadino, compresa la libertà religiosa. In questo Paese le Ong vivono in un clima ostile e numerosi attivisti vengono arrestati ogni anno.

Il Tibet è al centro di un giro di vite che ha avuto inizio dopo le rivolte del 2008. Sono 84, solo nel 2012, i tibetani che si sono dati fuoco per protestare contro il regime cinese nella regione. Il governo minaccia torture e pestaggi violenti contro quelle persone che diffondono informazioni vietate. Anche le manifestazioni pacifiche sono spesso duramente punite.

Cuba chiude il report del "peggio del peggio". Il Paese continua a prendere di mira gli attivisti, monitorandoli e arrestandoli e nel luglio 2012, due dissidenti sono stati uccisi in circostanze sospette.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 15:45:48
circa le restrizioni...

11 novembre 2013
La politica del figlio unico
Dopo più di trent'anni, il governo cinese sta considerando l'ipotesi di modificare la sua politica di restrizione delle nascite
di Anna Ditta

Mal-educatiLi Xue ama lo studio ma non ha mai trascorso un giorno a scuola. Un secondogenito nato illegalmente sotto la politica del figlio unico in Cina, infatti, non ha diritto all'istruzione pubblica o all'assistenza sanitaria sovvenzionata dallo Stato.

La Cnn racconta che la madre delle due ragazze è rimasta inaspettatamente incinta nel 1993. Nonostante i rischi, è andata avanti con la gravidanza, ma lei e suo marito non hanno potuto pagare la penalità di 5.000 yuan (820 dollari) e così le autorità hanno negato a Li i documenti "hukou", che danno diritto ai cittadini a un alloggio e all'istruzione.

Secondo la stampa pubblica, il governo sta discutendo l'introduzione di una politica che consentirebbe di avere due figli piuttosto che uno a partire dal 2015, ma alcuni temono che i cambiamenti significativi arriveranno troppo tardi: la politica del figlio unico ha condotto il tasso di natalità a 1.4 bambini per donna, ben più basso del tasso necessario per mantenere il livello di popolazione (2.1 per donna). La Cina sta ormai invecchiando a un ritmo impressionante, e la forza lavoro si è notevolmente ridotta negli ultimi anni, rischiando di danneggiare lo sviluppo economico del Paese.

La politica del figlio unico si basa su un sistema abbastanza complesso: le coppie che vivono in città possono avere solo un bambino, le famiglie di campagna possono averne un secondo se il primo è una ragazza e le donne appartenenti a minoranze etniche hanno il permesso di dare alla luce due o tre bambini nel corso della loro vita. Ma il denaro è un fattore chiave: chi può permettersi di pagare le sanzioni può facilmente avere un secondo o un terzo figlio.

Nel corso degli anni, Pechino ha sottolineato i benefici che ne hanno tratto le coppie, mentre chi si è schierato contro tale politica sostiene che il numero delle nascite fosse già diminuito prima che questa entrasse in vigore e adesso anche coloro che la ritenevano necessaria concordano nel dire che non ve ne sia più bisogno.

Anche se tale politica è riuscita a rallentare la crescita della popolazione della Cina, essa è stata ampiamente criticata perché ha condotto ad aborti forzati illegali, che sono stati a volte utilizzati per farla rispettare.
Rispondi

Da: ortini 12/11/2013 17:22:11
il dereto attuativo ancora non c'è...i sindacati non rispondono....a questo punto o applicano il decreto così com'è(e fioccheranno ricorsi e diffide)...o si stanno organizzando con incontri informali con i sindacati di cui non sapremo nulla...
i docenti i penso debbano fare la medesima trafila degli altri inidonei degli Usr...anche il Conbs ha posto questo quesito....fra l'altro nella loro lista si discute se davvero, come dice Barone ,con l'applicazione del comma 7 l'orario ritorna quello di 18/24 ore....

il comunicato della Cgl,minaccia sciopero contro il dl 104, ma di noi dice solo che la soluzione è parziale...potete leggerlo sul loro sito.....
Rispondi

Da: ortini 12/11/2013 17:41:06
letto ora ....son senza parole....MESI per i decreti applicativi...e le nostre visite entro il 20 dicembre?...mahhh!Copdus Sassari
Da "La Tecnica della Scuola"

"La scuola riparte" è legge dello Stato di R.P.

Il decreto 104 è stato convertito nella legge n. 128 dell'8 novembre 2013 che entra in vigore il 12 novembre. Adesso si aspettano i decreti applicativi.

Le disposizioni del decreto 104 "La scuola riparte" sono legge dello Stato ed entrano in vigore il 12 novembre.
Il provvedimento (si tratta della legge 128 dell'8 novembre 2013) è stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 264 dell'11.11.2013.
Nulla di nuovo rispetto a quanto di sapeva già: la legge comprende 28 articoli: i primi 9 riguardano gli studenti e le famiglie, quelli dal 10 al 19 riguardano direttamente le scuole, mentre gli altri contengono disposizioni di vario genere comprese quelle relative alla copertura finanziaria. Nei prossimi giorni il Ministro dovrà iniziare a predisporre i diversi decreti applicativi: si tratta di un lavoro complesso che richiederà diversi mesi di tempo.

Rispondi

Da: ortini 12/11/2013 17:45:06
letto ora ....son senza parole....MESI per i decreti applicativi...e le nostre visite entro il 20 dicembre?...mahhh!Copdus Sassari
Da "La Tecnica della Scuola"

"La scuola riparte" è legge dello Stato di R.P.

Il decreto 104 è stato convertito nella legge n. 128 dell'8 novembre 2013 che entra in vigore il 12 novembre. Adesso si aspettano i decreti applicativi.

Le disposizioni del decreto 104 "La scuola riparte" sono legge dello Stato ed entrano in vigore il 12 novembre.
Il provvedimento (si tratta della legge 128 dell'8 novembre 2013) è stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 264 dell'11.11.2013.
Nulla di nuovo rispetto a quanto di sapeva già: la legge comprende 28 articoli: i primi 9 riguardano gli studenti e le famiglie, quelli dal 10 al 19 riguardano direttamente le scuole, mentre gli altri contengono disposizioni di vario genere comprese quelle relative alla copertura finanziaria. Nei prossimi giorni il Ministro dovrà iniziare a predisporre i diversi decreti applicativi: si tratta di un lavoro complesso che richiederà diversi mesi di tempo.

Rispondi

Da: gabriella inidonea12/11/2013 18:45:03
su orizzont scuol c'e' un articolo dove la ministra carrozza dice che i decreti attuativi sono gia' pronti.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 18:46:58
x ortini...

si sapeva che ci vorrà tempo... nn ho mai creduto si potesse fare in  poco ...

tu incrocia le dita che se non andiamo a visita rimaniamo in biblioteca... fino a nuova legge!!!! e del resto non ce ne cale nulla...

speriamo... speriamo...speriamo...

Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 18:47:57
;)))))

Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 18:56:09
va beh! ma decreti o no... se non possiamo andare a visita siamo salvi!!!! ( sogno sempre io!)

e se pure hanno fatto i decreti... ci vuole almeno qualche mese ( se sono regolari le visite anche con il membro  MIUR) a chiamarci tutti e ad organizzarle!!!


spero  che le parole della Stammati possano avverarsi...
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 19:01:29
2) dopo il convegno del 23 prossimo partiranno le diffide all'amministrazione in relazione alla questione dell'integrazione delle commissioni, dunque cercheremo di bloccare le visite.

x ortini
Il fatto che ci sia questo membro MIUR non identificato... credimi che se lede la nostra privacy... blocca tutto!!!!!!  e se non ci vai non ti fanno niente... perchè i diritti della persona vengono prima del resto

speriamo...speriamo...speriamo....
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 19:08:48
non ricordo bene... potreri sbagliarmi...ma  la legge ha bisogno dei decreti attuativi per poter funzionare...devono dare istruzioni ai nostri provveditorati e alle commissioni mediche... ( non possono andare allo sbaraglio)


se li fanno tardi meglio, se non li fanno... meglio...ancora....


speriamo...speriamo...speriamo...
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 19:13:29
di 5 giorni fa...

ROMA - Nuove risorse alla scuola, agli insegnanti, al loro aggiornamento, e misure significative come l'entrata gratuita nei musei e nei siti archeologici per i docenti, la connessione a internet di aule e istituti parificati, e premi per gli studenti dell'arte e della musica. Sono i contenuti del decreto legge sulla scuola approvato oggi.

Il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza ha dichiarato, a Rai News 24, che i decreti attuativi del dl Istruzione, che ha ottenuto oggi il via libera definitivo dall'aula del Senato, sono pronti. "C'è poi - ha spiegato - attenzione al welfare studentesco: si parla per la prima volta, per esempio, degli studenti che si devono spostare per frequentare un istituto. Sul diritto allo studio abbiamo inserito 100 milioni di risorse permanenti, e molta attenzione è stata data anche all'edilizia scolastica e all'università".

Il ministro ha aggiunto di essere ben consapevole che non ci si deve fermare alla norma primaria ma attuarla. "Vogliamo anche valorizzare l'autonomia scolastica: non vedo questo colosso centralizzato di Roma che comanda, ma bisogna dare fiato alla progettualità che la scuola sa esprimere".

"Al Senato - ha precisato il ministro - ho preso un impegno per il futuro che spero proprio di riuscire a mantenere: mettere un punto definitivo al modello di finanziamento degli atenei e al tema del turnover. Lavorerò fino all'ultimo minuto contro ogni blocco del turnover alla Ricerca e per stabilire cosa è una università virtuosa". "Finora - ha spiegato - l'approccio alla virtuosità è stato basato sui bilanci. Ma non basta: sono la didattica e la ricerca i compiti fondamentali degli atenei e serve una presenza territoriale delle università. Vorrei che la politica, quella buona, se ne occupasse di più, non portando allo sfinimento enormi comparti della ricerca".

"Abbiamo bisogno di più laureati non di meno laureati - ha concluso - chiediamo di lavorare meglio, il finanziamento deve essere finalizzato a questo, ovvero laurearsi negli anni previsti e con ottime competenze. E' ora che venga messo a punto un Testo unico su questo tema per discutere del futuro dell'Università".

Pd: "Ottimo lavoro". "Finalmente, dopo anni di tagli all'istruzione, un decreto che restituisce risorse e ripara i danni fatti dai governi procedenti", ha detto la capogruppo Pd in commissione istruzione a palazzo Madama, la senatrice del Pd Francesca Puglisi. "Il decreto - ha sottolineato - contiene scelte precise per combattere la dispersione scolastica, per dare alla scuola e agli insegnanti la stabilità che serve per garantire la continuità didattica agli studenti, e mette mano alla grande emergenza nazionale dell'edilizia scolastica. Dopo aver attivato un miliardo di euro con i precedenti decreti, prosegue attivando mutui per gli enti locali che vogliono mettere in sicurezza gli istituti scolastici". "Finalmente - ha concluso - l'istruzione è in buone mani".

Sc: "Bene ma manca una visione strategica". "Il nostro parere sul decreto istruzione è positivo - ha detto la senatrice di Scelta Civica e Stefania Giannini, relatrice sulla conversione in legge del dl istruzione -  perché finalmente si mette la scuola al centro delle priorità del governo, sia pur con un decreto che manca di visione strategica. Devo, tuttavia, esprimere il corale sentimento di disagio che il senato ha provato nell'approvare questo decreto in tempi strettissimi. In contrasto evidente con il nostro dovere e la nostra volontà di approfondire e migliorare il lavoro fatto alla camera".

"Le misure affrontate toccano temi innovativi che riguardano il welfare studentesco, cioè l'aiuto e sostegno nei confronti delle famiglie e degli studenti, il piano delle borse di studio, oppure l'articolo 10 sull'edilizia scolastica, da tempo ignorato. Mi auguro - ha concluso - che questo decreto rappresenti un primo passo per finanziare l'istruzione con investimenti veri e propri e non con accise su birra ed alcolici. L'istruzione dei nostri figli vale più di una birra
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 19:18:30
Il sito Internet dell'Agenzia ANSA  8/11/13       
Un pacchetto di assunzioni, il contenimento della spesa per i libri, stage in azienda per gli studenti delle superiori, il divieto di fumo anche nei cortili degli istituti scolastici. Dal Senato e' arrivata oggi la conversione in legge del decreto 104 che prevede interventi per scuola, università e ricerca stanziando a regime circa 450 milioni di euro. Un corposo provvedimento che propone anche una soluzione-tampone per la spinosa questione del 'bonus maturità', mette in campo interventi per la lotta alla dispersione scolastica (3,6 mln euro nel 2013 e 11,4 nel 2014) e per il rilancio di Accademie e conservatori (3 mln per erogare 'premi'). Soddisfatta Maria Chiara Carrozza. "E' un provvedimento importante, offre segnali importanti per tanti mondi. Si inverte la rotta e si torna a investire su scuola, università e ricerca" ha commentato dopo il varo della legge il ministro dell'Istruzione.

"Abbiamo preparato i decreti attuativi di questo provvedimento e siamo ben consapevoli che non ci si deve fermare alla norma primaria ma attuarla" ha assicurato aggiungendo di aver anche preso impegni importanti per il futuro. I nuovi posti di lavoro che il decreto porta in dote sono 85 mila (69mila destinati ai prof e 16mila riservati al personale tecnico-amministrativo). Le assunzioni saranno spalmate sul triennio 2014-2016, tenendo conto "dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno". Tra i nuovi docenti ci saranno anche 26mila insegnanti di sostegno con una novità: l'unificazione delle quattro aree disciplinari delle attività di sostegno nelle superiori (area scientifica, area umanistica, area psicomotoria ed area tecnica, professionale e artistica). Per gli insegnanti arriva anche un'altra importante novità: il periodo di servizio necessario per la richiesta di trasferimento in un'altra provincia si riduce da cinque a tre anni. Cambia inoltre la procedura per il reclutamento dei dirigenti scolastici: d'ora in poi sarà effettuato attraverso un corso-concorso selettivo di formazione bandito annualmente dalla Scuola nazionale dell'amministrazione. Sul fronte degli studenti (e delle famiglie), il decreto oltre a stanziare 15 mln di euro per favorire la mobilità dei ragazzi di medie e superiori e incrementare il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio agli studenti universitari (100 mln da ripartire tra le regioni), calmiera la spesa delle famiglie per l'acquisto dei libri. Un capitolo e' dedicato all'orientamento degli studenti: si dispone l'invio da parte del ministero a tutti gli studenti di un opuscolo informativo sulle borse di studio universitarie e la creazione di un portale telematico attraverso il quale gli studenti dell'ultimo biennio delle superiori potranno chiedere informazioni sugli interventi regionali per il diritto allo studio.

Sono previsti percorsi di orientamento e piani di intervento finalizzati alla realizzazione di tirocini formativi presso imprese o enti pubblici per gli studenti delle quarte classi delle scuole secondarie di secondo grado, con priorità per quelli degli istituti tecnici e degli istituti professionali. Attenzione anche alla salute a scuola. Il decreto varato oggi estende il divieto di fumo ai cortili delle scuole e mette la bando la sigaretta elettronica in classe. Per chi trasgredisce sono previste sanzioni pecuniarie, i cui proventi verranno utilizzati per attività formative finalizzate all'educazione alla salute. Con un occhio alla salute e un altro alla dispersione scolastica e' prevista la possibilità di inserire l'attività motoria nel piano dell'offerta formativa extracurricolare. Nel nutrito paniere di interventi anche un'ora settimanale di "geografia generale ed economica" negli istituti tecnici e professionali, il potenziamento dell'alternanza scuola lavoro, una maggiore durata dei permessi di soggiorno per motivi di studio, l'insegnamento già dalla scuola dell'infanzia dei primi elementi della lingua inglese. Gli interventi messi sul tappeto sono coperti finanziariamente attraverso aumenti delle aliquote di accisa relative a birra, prodotti alcolici intermedi, alcol etilico e modifiche alle imposte di registro, ipotecaria e catastale.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 19:28:13
confermo ortini ...ci sono:(((


pure l'ansa ne parla...

uahhhh!!!!!!!:'(


speriamo blocchino le visite... speriamo blocchino le visite





Rispondi

Da: riccardina  -banned!-12/11/2013 19:30:19
scusa gabry l'avevi detto tu


uahhhhh!!!!!!:'(
Rispondi

Da: SEM12/11/2013 22:08:01
Sarà possibile che tutti noi possiamo essere sottoposti entro il 20 dicembre 2013   a  nuova visita da  parte  delle  commissioni  mediche  competenti,  integrate secondo le previsioni di cui al comma 5, per  una  nuova  valutazione dell'nidoneità?
Rispondi

Da: ortini 12/11/2013 23:40:05
allora la cgl farnetica.....a questo punto non ci resta che attendere...per le visite mi sa che siamo iin mano alle diffide....speriamo e buonanotte....:-)
Rispondi

Da: gabriella inidonea13/11/2013 07:27:24
Secondo me bisogna chiedere nuovamente a chi ha risposto tipo la stammati oppure scrivere alla Carrozza che poi puntualmente non risponde ma meglio riscrivere, dai riccardina scriviamo in due magari a qualcuna risponde.
Rispondi

Da: ma13/11/2013 09:43:54
Ma cosa chiedete? cosa vi possono rispondere al di là di quello che c'è scritto nella legge? bisogna aspettare il decreto attuativo o la circolare applicativa.
La cosa importante è EVIDENZIARE  procedure dubbie, contraddizioni, azioni potenzialmente illegali, in modo che vi mettano riparo PRIMA dell'attuazione.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-13/11/2013 11:06:58
Riscriverô alla stammati tra qualche giorno.

Speravo nel garante della privacy

Per ma
Concordo... Ormai nn c'è piû nulla da chiarire. In merito al tuo quesito non credo che ce la faranno.
Rispondi

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