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docenti inidonei - decreto 104- 12/09/2013 novitá
6016 messaggi, letto 156474 volte

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Da: riccardina  -banned!-09/10/2013 17:08:56
...l'italia va al contrario...io sto preparando i documenti....ormai lo so torno in classe!
Rispondi

Da: ghughi09/10/2013 17:23:44
Io non posso tornare in classe, sai le lamentele dei genitori e dei colleghi ! ti logorano tantissimo insieme al dirigente.  Quando rientri non sai più cosa fare, ti fai solo dei gran pianti. Auguro a te che non ti succeda!
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-09/10/2013 17:51:24
....lo so...sono disperata!!!ma nn voglio andare alla pubblica amministrazione....ho vinto solo concorsi per fare l'insegnante....ho titoli e capacità solo in quest'ambito....preferisco morire in classe!;)
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-09/10/2013 18:00:31
Meglio i bambini che gli uomini...dopo 3 anni di segreteria....di uffici nn voglio sentire piû parlare...preferisco lavorare con le anime belle e pure dei piccolini!!!!almenp mi dicevano maestra...come sei bella...mi riempivano di coccole e baci al mattino...sorridevano pieni di allegria e gioia
Le persone sono piene di invidia e cattiveria,sopratutto se seisriseibravo....no...no...mai piû.voglio rimanere a scuola insieme ai miei piccolini.
Rispondi

Da: ghughi09/10/2013 19:51:48
Se non stai bene non ti faranno rientrare in classe. Anche se tutte noi docenti inidonee vorremmo non essere mai state male,  ne portiamo le conseguenze anche in famiglia. Io in questi anni non sono guarita e le assenze in una classe si pagano a caro prezzo nel senso che sarai scansata dai genitori e dai colleghi soprattutto se sanno che stai male. Non sono pietosi neanche con te perchè sei bella.
Rispondi

Da: prosecco.d.o.c.09/10/2013 20:27:46
riccardina buona sera...se ritorni maestra io mi scrivo di nuovo nella materna...chè goduria quando mi devi portare in bagno!

per l'amica tua, poco seria non ho capito de ata oppure inidonea quella con il nik riccard-ina,   quella sara una topolona pettegola assetata di membro no umano ma di vitello!
Rispondi

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Da: riccardina  -banned!-09/10/2013 21:04:44
X gughy

Quando avró problemi con la voce....tornerò a fare logopedia e prenderó la malattia...lo stesso farô con il mio cuore...

Io ho scelto...se devo morire per lavorare...voglio morire da maestra!!!:)

Rispondi

Da: riccardina  -banned!-09/10/2013 21:06:24
X prosecco
:)
Rispondi

Da: ghughi09/10/2013 21:08:32
Ritorniamo a questioni serie dobbiamo accettare comunque anche dopo la visita di controllo il passaggio ad ATA o no?
Non capisco perchè gli Ata sfottono, potrebbero fare a meno di intervenire per sciocchezze, anche loro rischiano di perdere l'ingresso in ruolo. Cosa fanno i sindacati?
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-09/10/2013 21:16:37
X gughy
Il passaggio ata è volontario...nn lo acccceeeeetttarrrreee!!!!!! Vieni demansionata!!!! Se poi preferisci uno stipendio che rimarrá lo stesso e una pensione ridotta...scegli...ma io come direi a mia sorella te lo sconsiglio....aspetta la mobilitá. Queste però sono scelte personali...nessuno può dirti cosa fare...lo puoi sapere solo tu!:)
Nb.sono normale...i miei bambini mi adoravano...e mi dicevano che ero bella...ma sono una persona qualunque!;)

Rispondi

Da: prosecco.d.o.c.09/10/2013 21:28:40
ghugi tu c sei ho c fai....secondo me c sei...dopo3 anni non sai un cazz..

gli ata già hanno perso troppo...tu sei peggio dell'ossessione chè tieni...credimi fatti un viaggio a lurdis...crisantenea..
Rispondi

Da: prosecco.d.o.c.09/10/2013 21:31:40
ghugi in quale regione lavori ?
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-09/10/2013 21:36:15
X gughy

Nn ti preoccupare chiedi...tuttj abbiamo dubbi...io ci sono! Ho capito che tu vuoi passare ata...forse giá lavori in segreteria! Ma il tuo stipendio si ridurrà a quello ata e l'assegno che ti daranno non è pensionabile!!!ascolta il tuo Ds e nn farti demansiinare!!!!è illegittimo...ingiusto... Capisco che hai paura...di perdere il lavoro...ma aspetta...
Rispondi

Da: caoc10/10/2013 08:10:41
Qual è la nostra situazione aggiornata?
Rispondi

Da: coac10/10/2013 08:20:04
Per il momento gli Ata hanno perso solo 800 posti di lavoro perchè gli inidonei che hanno scelto il ruolo ata sono tale numero: è adesso che si devono preoccupare perchè gli inidonei hanno tutti paura!
Rispondi

Da: coac10/10/2013 08:41:13
Mi sa che sia un prendere o lasciare!
Rispondi

Da: chiuso10/10/2013 11:37:58
A mio marito che lavorava per un'importante società di telefonia che ora è passata alla Spagna hanno dato 3 anni di mobilità con l'80 per cento di stipendio perchè alla fine dei 3 anni avrebbe raggiunto 40 anni di servizio, non un'incentivo, niente. E' uscita  la legge Fornero con cui non bastavano più 40 anni ! Esodato! Siamo stati 3 anni malissimo, poi per fortuna è dall'INPS è arrivato un foglio era stato salvaguardato ed è riuscito ad avere una misera pensione!
Rispondi

Da: Chiuso10/10/2013 11:45:35
Sul sito non appare la pagina 3
Rispondi

Da: ::::::::10/10/2013 12:25:34
SUL SITO NON APPARE LA PAGINA 3
Rispondi

Da: COAC10/10/2013 13:12:19
.......
Rispondi

Da: ghughi10/10/2013 15:11:23
Purtroppo siamo in crisi, dicono che nella scuola non ci saranno tagli e i nostri cosa sono? Forse perchè siamo pochi e malati non contiamo nulla
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-10/10/2013 16:54:58
La situazione sembra stabile.
Io come penelope aspetto...certo che è logorante...

Rispondi

Da: riccardina  -banned!-10/10/2013 17:14:16
X gughy

Purtroppo le minoranze nn contano nulla
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-10/10/2013 20:07:03
Qualcuno di voi, è venuto a conoscenza di novitá?
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-10/10/2013 20:13:26
X caoc

La mobilitá intercompartimentale...esiste nn è licenziamento.al limite ti lasciano dove sei...
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-10/10/2013 20:19:33
X coac info circa la tua domanda
Redazione
RIFLESSIONI SUL NUOVO DECRETO
L'analisi del D.L. 104 pubblicato in G.U. indubbiamente obbligherà a tirare le somme sui moltissimi mesi di mobilitazione, sulle rispettive capacità e possibilità di influire su Governo e Parlamento, sul fatto che la proposta "magica" di un emendamento possa davvero scalfire dei decreti emergenziali emanati da governi "a termine" e traballanti.

Rileviamo piuttosto che l'annuncio ripetuto per giorni dell'abrogazione del transito obbligatorio nel ruolo Ata ha il sapore di una funambolica beffa da parte di governi che continuano a maltrattare la Scuola italiana, affidandola alle presunte competenze di persone che occupano ruoli senza una vera preparazione specifica.

Nei fatti, abrogati i commi della S.R. 2012, resta in vigore la L.111/2011 (di Gelmini e Brunetta), che prospetta il transito volontario nel ruolo ATA o in alternativa impone la mobilità intercompartimentale quale sbocco residuale obbligato.

NOVITA' RISPETTO AL DECRETO GELMINI
Questa mobilità intercompartimentale viene adesso ristretta all'ambito provinciale e in deroga ai bilanci dei vari Enti: ciò significa che questi potranno pareggiare i propri organici, deficitari a causa del blocco delle assunzioni.
Ma verso quali livelli di carriera condurrebbe tale mobilità e con quali speranze di successo/stabilità nel tempo per le persone interessate? Cosa accadrebbe poi degli inidonei numericamente in eccesso rispetto alle disponibilità di posti?
E quali prospettive avrebbero quei docenti che usufruiscono della L.104 (per se stessi o per parenti) e che hanno diritto all'inamovibilità o, in alternativa, a scegliere la sede viciniore?
Del resto queste preoccupazioni risalgono a vecchia data. Invece la "novità" più significativa del decreto risiede nell'indicazione che gli attuali docenti permanentemente inidonei saranno sottoposti a nuova visita e che a questa sarà presente un "membro Miur".
Al riguardo le perplessità sono molteplici: da chi e fra chi sarà scelto costui? con quali competenze? e con quali funzioni e prerogative parteciperà alla Commissione MEDICA? Non dimentichiamo che sono pochissimi i dipendenti Miur esperti di Disagio e Malattie professionali e che negli ultimissimi corsi di formazione sulla Sicurezza tali temi spesso non sono stati nemmeno nominati.
Inoltre si pone il problema della riservatezza delle diagnosi (legata al segreto professionale dei medici componenti le Commissioni) e non si capisce come il "membro Miur" possa affiancarle (a titolo consultivo? per pareri sul funzionamento delle varie mansioni?) senza presenziare ed accedere ai dati sensibili.
Oltre a ciò suscita perplessità il fatto che chi opta per il ruolo Ata possa sottrarsi alle visite in questione: molti referti di inidoneità non sono sufficientemente chiari circa una valida destinabilità verso i compiti amministrativi.
Inoltre nel decreto non si parla delle inidoneità temporanee e forse questo è l'unico punto positivo, che lascia aperto almeno uno spiraglio come via di fuga alle malattie professionali -riconosciute e non- dei docenti.

LO STRUMENTO DISPENSA
Altra perplessità riguarda la possibilità di dispensa.
Le Commissioni così composte saranno autorizzate a concedere l'inidoneità "permanente assoluta" (secondo la dicitura del DPR 171/2011 ufficialmente accettata per la dispensa) o si assisterà al balletto di verbali "fantasiosi" e impossibili da interpretarsi, con dannosi, estenuanti rimpalli tra UST, CMV e INPS?
Ma c'è di più: qualunque mobilità professionale ci porterà a non essere più "in aggiunta" all'organico ma inquadrati a tutti gli effetti nel personale. Vediamo dunque come si renda urgente e primario affrontare il problema sfoltendo il settore, con l'avvio di un primo turno di dispense per  anziani ed invalidi, che di per sé tolgono in partenza ogni credibilità e legittimità a queste discutibili operazioni di mobilità.
Poniamo anche all'attenzione il fatto che tornando indietro alla normativa 2011 si riattualizzano le disposizioni sulla dispensa, tralasciate dalle norme più recenti: nel decreto attuativo della L.111/2011 (D.M. 79/2011 *) la dispensa veniva recuperata dal CCNI 2008 ** tuttora in vigore  ed indicata quale opzione per quanti non possono adeguarsi né alla mobilità interna (ruoli AA e AT) né a quella intercompartimentale.
E' lecito domandarsi se l'opzione dispensa è ancora attuale o se potrebbe essere citata incontrovertibilmente in un futuro decreto attuativo.

UNA FALSA SOLUZIONE
Ciò detto ci sembra che il provvedimento abbia come unica motivazione la possibilità di sbloccare le immissioni in ruolo degli AA e AT  -già sollecitate dal Consiglio europeo - ed esaudisca con banali giochi verbali  la "richiesta di abrogazione dei commi della S.R.", ma di fatto evidenzi l'impotenza politica a farsi carico del problema della inidoneità nella docenza.
Al contrario il MIUR dovrebbe indicare una buona volta come intende gestire il problema delle malattie professionali -riconosciute e non - del personale docente, così come accade in altri Comparti: Sanità, Forze armate ecc. Non è più possibile che lo Stato finga di non vedere che il problema è strutturale ed in crescita numerica (quand'anche silenziato) e che quindi non va superficialmente "risolto" con leggi finanziarie ma va affrontato con provvedimenti specifici: se non risultasse possibile adesso per motivi economici, si potrebbe congelare la questione per 12 o 24 mesi, in attesa della ripresa economica o di una maggiore armonizzazione europea della materia istruzione.
Il Conbs ha già formulato varie ipotesi per una più efficiente fruizione dei servizi resi dai docenti utilizzati e mette la propria "esperienza sul campo" a disposizione di Ministero e OO.SS.
Nel contempo chiede che gli argomenti fin qui  illustrati vengano affrontati negli imminenti incontri Miur - Sindacati e si ponga fine, con ogni strumento normativo possibile, alla liquidazione antistorica dei docenti inidonei, che si tenta senza riflessione alcuna da ben 11 anni.

 
I docenti utilizzati in altri compiti aderenti al Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici


* [Art. 2 - Comma 2: Il personale che viene riconosciuto permanentemente inidoneo, per motivi di salute, allo svolgimento della funzione di docente o di educatore, nelle more dell'espletamento delle procedure di mobilità, può, a domanda:
[....]      b) essere dispensato dal servizio per motivi di salute. ]

**  [Art.4.4 Considerato che il passaggio in altro ruolo comporta il cambiamento di stato giuridico, il personale interessato può chiedere, in alternativa ai passaggi di ruolo di cui ai commi 12 e 15 della richiamata legge 111/2011, di essere dispensato dal servizio per motivi di salute, secondo le modalità previste dalla normativa vigente al momento della domanda.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-10/10/2013 20:22:01
X coac...purtroppo c'è poco circa la mobilità...:(
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-10/10/2013 20:33:03
X coac ancora per te...ma è roba vecchia dell'anno scorso l'articolo 19 ai commi 12, 13, 14 e 15 stabilisce di fatto l'inquadramento coatto del personale docente dichiarati dalla commissione medica operante presso le aziende sanitarie locali permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti, nei ruoli del personale ATA;
si tratta di docenti che hanno scelto di continuare a lavorare nella scuola, con mansioni diverse, pur in presenza di riconosciute condizioni di inidoneità all'insegnamento e che svolgono mansioni di supporto alle funzioni istituzionali della scuola, quali il servizio di biblioteca e documentazione, organizzazione di laboratori, supporti didattici ed educativi;
i docenti utilizzati in altri compiti - specialmente nelle biblioteche - hanno partecipato a corsi di formazione e aggiornamento, master, progetti finalizzati al miglioramento dell'offerta formativa e sono in gran parte portatori di specifiche competenze;
tale misura sembra essere funzionale solo ad attuare ulteriori tagli di posti ATA, personale per lo più precario, e costituisce, se attuato, un inaccettabile demansionamento di docenti la cui professionalità è fondamentale per il funzionamento non solo delle biblioteche ma anche delle segreterie scolastiche, sulle quali già gravano pesanti tagli agli organici;
anche sulla base della nota protocollo AOODGPER6626, del dipartimento per l'istruzione, direzione generale per il personale scolastico - ufficio V - del 10 agosto 2011, si è di fatto stabilito che: il passaggio al ruolo ATA non prevede la scelta della sede; l'assegnazione di sede definitiva è attribuita solo a decorrere dall'anno scolastico 2012/2013; al personale che transita nei ruoli ATA viene mantenuto il livello stipendiale mediante assegno riassorbibile che non aumenta fino all'equiparazione con il personale ATA e, per la parte dell'assegno, non è pensionabile; nel ruolo di personale ATA si sarà considerati sani, ovvero idonei alla funzione, e pertanto la normativa riguardante l'idoneità sarà diversa: eventuali richieste di inidoneità ATA dispenseranno soltanto da alcune mansioni; il passaggio al ruolo ATA è irreversibile, ovvero per tali docenti non vi è più la possibilità di reintegro in cattedra in caso di miglioramento dello stato di salute; il passaggio ad altra amministrazione è obbligatorio ma deve essere emanato un decreto per la sua attuazione; fino a quando non vi è il decreto per il nuovo inquadramento si resta docenti fuori ruolo;
non è chiaro tuttavia: quali saranno i criteri (punteggi, precedenze, e altro) per l'assegnazione provvisoria della sede, né quelli per l'assegnazione definitiva; i posti accantonati sarebbero un terzo dei presunti aventi diritto, per cui occorre capire cosa faranno i rimanenti due terzi; bisognerà assegnare i posti rimasti liberi al personale ATA, non è chiaro inoltre come verranno determinate pensioni e liquidazione, come avverrà la formazione in servizio per chi non ha le competenze amministrative necessarie, quanto durerà e come verrà pagata; cosa succederà nel caso in cui un docente passato al ruolo di ATA non fosse più nelle condizioni di svolgere tutte le mansioni attribuite né se si potrà usufruire della mobilità intercompartimentale; coloro che usufruiscono della legge 104 per sé o per un familiare sono inamovibili pertanto occorre definire come tale situazione si concili con l'assegnazione ad una diversa sede nel ruolo ATA o con la mobilità intercompartimentale che dovrebbe essere regolata da apposito decreto di prossima emanazione;
all'interrogante risulta che solo pochissimi docenti in Italia abbiano fatto domanda di passaggio al ruolo ATA;
a Palermo, ad esempio, risulta che tali domande siano solo 20 contro i 52 posti accantonati per il primo anno;
molti docenti inidonei, in attesa dei decreti, si stanno muovendo per chiedere la dispensa, per anticipare il pensionamento e per provare a rientrare nel ruolo docente;
secondo l'interrogante si potrebbero utilizzare i docenti di cui sopra, che già lavorano con competenze utili per il funzionamento delle biblioteche scolastiche, prevedendo quanto si fa in altri uffici e cioè che, sulla base del numero di alunni, dell'entità del patrimonio, dei bisogni dell'offerta formativa e altro, il personale utilizzato, con le competenze acquisite nel tempo, con autoformazione ed esperienza, faccia parte di un contingente che, a richiesta delle scuole, possa svolgere il servizio di responsabile della biblioteca e sia disponibile a formarsi in tal senso;
inoltre, dal momento che un buon numero di personale inidoneo presenta problemi di salute, nei casi più gravi, questi potrebbero essere affiancati, secondo dei criteri che rispettino e privilegino il loro stato e le potenzialità lavorative che ne derivano, l'esperienza maturata e le competenze acquisite;
in molte biblioteche scolastiche c'è un patrimonio pari o superiore a quello di qualche biblioteca pubblica che in alcuni casi rischia di andare perduto per incuria o perché non esiste l'insegnante documentalista -:
se alla luce di quanto illustrato in premessa non ritenga di dover assumere iniziative normative dirette a ripensare a quanto stabilito con il decreto-legge n. 98 del 2011, e definire un ruolo specifico nell'amministrazione per i docenti inidonei;
se non ritenga possibile istituire un contingente di docenti fuori ruolo che, a richiesta delle scuole, possa svolgere il servizio di responsabile della biblioteca, garantendo continuità e competenza ad un lavoro che, ad oggi, è spesso affidato alla libera iniziativa e a competenze personali non sempre condivise e condivisibili;
se non ritenga altresì di dover chiarire i tanti interrogativi di cui in premessa circa l'inquadramento dei docenti inidonei nei ruoli del personale ATA.
Risponde il sottosegretario Marco ROSSI DORIA


L'onorevole interrogante chiede una serie di chiarimenti sul particolare inquadramento dei docenti dichiarati permanentemente inidonei all'espletamento delle funzioni nei ruoli del personale ATA, ai sensi dell'articolo 19 del decreto-legge n. 98 del 2011 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011), e se il Ministero non ritenga possibile istituire un contingente di docenti fuori ruolo da destinare, a richiesta delle scuole, al servizio di responsabile di biblioteca.
Riguardo al primo punto si osserva che l'inquadramento dei soggetti in esame nei profili professionali del personale ATA rappresenta una facoltà loro attribuita in alternativa alla mobilità intercompartimentale prevista dalla medesima legge.
Non appare condivisibile l'affermazione che il citato articolo 19 sarebbe funzionale soltanto a decurtare l'organico ATA, in quanto una quota considerevole del personale docente inidoneo è ormai da anni utilizzato nei compiti amministrativi delle segreterie scolastiche.
Quanto alle modalità di applicazione della citata normativa, con la nota ministeriale n. 6626 del 10 agosto 2011 e con il successivo decreto ministeriale n. 79 del 12 settembre 2011, sono state diramate le prime indicazioni operative.
A tale proposito si osserva che la scelta della sede è stata disciplinata secondo la normativa vigente per tutto il personale della scuola; in tale contesto si inseriscono l'assegnazione della sede provvisoria e, poi, di quella definitiva, secondo le regole generali della mobilità di tutto il personale.
Per quanto riguarda il trattamento giuridico ed economico, la relativa definizione è rigidamente contemplata dalla richiamata legge; l'amministrazione assumerà pertanto i provvedimenti consequenziali in sintonia con le citate disposizioni.
Si precisa poi che il passaggio al ruolo ATA non è irreversibile, in quanto all'articolo 5 del citato decreto ministeriale n. 79 è previsto che il docente inquadrato nei profili ATA possa optare per la mobilità intercompartimentale.
Per quel che concerne i posti accantonati, da assegnare al personale in argomento, i contingenti risultano sufficienti ad assorbire
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Da: ghughi10/10/2013 22:07:25
In poche parole bisogna aspettare l'esito della Visita Fiscale, e se riconosciuti inidonei non fare alcuna scelta. Ho sentito dire che la Commissione compila dei moduli che son poco chiari riguardo all'inidoneità. Ribadisco che spesso gli inidonei che sono in biblioteca sono costretti, soprattutto nelle piccole biblioteche, a fare quello che decidono i docenti dopo aver deliberato al collegio docenti. A me durante le mie ferie, senza dirmi niente, hanno tolto tutto da un'aula rimesso tutto in un'altra.  Hanno buttato dei libri di aggiornamento insegnanti che erano la memoria storica della nostra Scuola e aggiunto libri vecchi della loro bibliotechina non catalogati. Da allora io non sono più intervenuta e ho lasciato tutto come sta. Avevo organizzato la biblioteca pedagogica per argomenti con il codice Dewey, loro hanno tolto le etichette e messo tutto a casaccio. Mi hanno tolto il mio computer dove era tutto catalogato. Per fortuna avevo stampato tutto e adesso il catalogo è nella cassaforte. Hanno detto che dovevano mettere in ordine!
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-10/10/2013 22:47:29
...mi dispiace...gughy...

Si devi aspettare la visita ( ma è collegiale nn fiscale) e poi...passare alla pubblica amministrazione.almeno resti con lo stipendio e la pensione che meriti...ma aspettiamo...dobbiamo capire...
Rispondi

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