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Soppresso il concorso per Dirigente Scolastico in Lombardia
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Da: So mia me19/11/2015 16:58:45
Che dici, abbiamo avuto la stessa insegnante di geografia ? Bando alle ciance io non ho motivo di rifare il concorso e leggo e commento le sconcerie. Come si può restare indifferente a fatti tanto gravi e guardare ciò che accade di stolto nei particolari ?
E' strano il modo di pensare. So mia me. Voia de parlà vien che me a dos!
Che dici tu potresti essere un privilegiato e vorresti guardare la paia e non le travi ?
Va mo a fa bianchin, pota.
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Da: bellissimo19/11/2015 19:53:11
c'è di tutto,il siciliano,il calabrese,il napoletano,il lombardo(forse acquisito)che si interessa solo sella campania(puzza la storia) ma la della lombardia non gli frega un c.... a nessuno?
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Da: @so mia me19/11/2015 20:50:33
Semplicemente noto che sei molto preparato/a in geografia e nella storia molto recente, ma poco sulle materie del concorso.
Rispondi

Da: @ so mia19/11/2015 21:40:28
È come il frate dulciniano del nome della rosa... Quello poliglotta che finì al rogo
Rispondi

Da: gnurant20/11/2015 11:07:10
Quello poliglotta era Salvatore :-D
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Da: @ gnurant20/11/2015 13:00:26
E Salvatore no n aveva frequentato i dulciniani gran caprone? Penitenziagete
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Da: @@gnurant20/11/2015 13:01:48
Comq quello li...  In ogni caso.... :-D
Rispondi

Da: VATICINIO20/11/2015 15:29:21
Ma... ma i seguaci di Fra Dolcino da Novara non è che per caso si chiamavano "dolciniani" e non "dulciniani"? E' vero, è vero, voi dotti latinisti potreste pur dirmi che l'historia fratris Dulcini heresiarche ama per amor vetusto le "u". Qui, però, non discettiamo su filologie. Parliamo così bene il dolce e contemporaneo idioma che quasi "mi brama dentro al core" dir "dolciniano" e confinar la "u" ai tempi antichi. Parola di Bernardo Gui, quello del gatto e delle streghe. Ah ah ah

Io, però, avevo "pur anco" studiato come "lo Cristo frate de' laudari" anche per il concorso... ma l'eresia, l'eresia..... ah ah ah ah

Ciao ciaoooooooooooooooo
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Da: VATICINIO20/11/2015 15:41:04
Ah ah ah : volutamente ho usato un mostretto  ortografico. ah ah ah ah
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Da: l''è lù20/11/2015 15:48:55
Incorreggibile Vati Vati, uomo di cultura (qui la "u" è indispensabile, a meno che si diletti anche di orti e coltivazioni).
Rispondi

Da: @ l''e20/11/2015 16:39:23
Anche perchè il vero errore è piuttosto la e al posto della i PENITENZIAGITE. ma comunque vaccino saprà affrontare il prossimo compito per il concorso,  sulle eresie e movimenti ereticali
Rispondi

Da: So mia me22/11/2015 12:46:52
Davvero non riesco a non comprendere come possa una qualsiasi persona restare indifferente dinnanzi a possibili situazioni di questo tipo:

"È la prima volta che, per vicende del genere, l'ufficio giudiziario partenopeo ipotizza l'«esistenza di una vera e propria organizzazione in grado di condizionare con mezzi illeciti tutti i settori della pubblica amministrazione che ricadono nell'ambito dell'Ufficio scolastico della Campana". Il pm parla esplicitamente di «associazione» i cui componenti agiscono, con «assoluta determinazione», per «condizionare» gli esiti di una selezione pubblica che ora, proprio a seguito dell'intervento dell'autorità giudiziaria, è stata "congelata"."


E' chiaro che se dovessero esistere situazioni similari pure altrove non esiterei a parlarne ugualmente.

Non trascuro la Lombardia. Perchè dovrei ?  Buste trasparenti e compiti ricorretti con esiti diversi e contraddittori. Annullamenti e ripescaggi. Ricorsi e controricorsi con dubbi di costituzionalità che potrebbero esplodere a breve, grazie a giudici attenti e scrupolosi.

Se gradite potrei parlarVi del Veneto e del ricorso per probabili lesioni costituzionali avanzate dalla giunta regionale per ragioni principali ed incidentali. Lo stesso potrei dire della Puglia, ecc. , col rischio di essere colpevole di conoscere la geografia e la storia recente. Questo, in ogni caso, non esclude che conosco quella meno recente e la radice del popolo lombardo. Conosco meno quella dei Borboni e dei Pontefici e non mi vergogno a dirlo.
Rispondi

Da: ***24/11/2015 19:03:10
A.T.A.F.I.C
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Da: ****25/11/2015 00:30:55
A.T.M.
Rispondi

Da: Parole di un preside25/11/2015 19:00:34
".....................................Quella violenza e quelle volgarità incredibili urlate in una Scuola davanti a ragazzine e signore è il prodotto di quella politica che non ha idee, che non sa che urlare ed insultare, che ha trasformato una attività didattica in un terreno di scontro che nulla ha a che fare con la cultura.

Mi dispiace: non è questa l'Italia vera."
Rispondi

Da: toc toc...28/11/2015 09:43:32
c'è nessuno?
Rispondi

Da: boh!28/11/2015 17:58:52
Non so chi c'è qui, ma nell'altro forum, concorso dirigenti scolastici 2011, una notizia mi ha turbato
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Da: Pendevano o non pendevano quei contenziosi28/11/2015 19:51:25
Il 4 novembre scorso, l'on. Marco Di Lello ha presentato un'interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca (al link: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=43651). In essa, partendo dalla premessa che alcuni candidati al concorso per dirigenti scolastici, bandito nel lontano 2004, nelle regioni della Campania e dell'Abruzzo, erano stati ammessi, nell'agosto scorso, al corso intensivo di formazione e alla relativa prova scritta finale, ai sensi dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107 - prova poi superata da tutti i partecipanti al suddetto corso, con immediata nomina a dirigenti scolastici - si puntualizzavano alcuni emblematici aspetti. In particolare si affermava che: "Il Consiglio di Stato si pronuncia in via definitiva sull'appello, respingendo e confermando per l'effetto la sentenza impugnata" e, più avanti, che:  "Le sentenze portano tutte date antecedenti l'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, e sono motivo di preclusione alla partecipazione al corso in quanto il ricorso non era più pendente ma definitivo". Al riguardo l'interrogante concludeva chiedendo: "quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;  quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso". Ebbene, a distanza di quasi un mese dall'interrogazione, nello stato dell'iter, risulta che esso è "in corso". Ministro, per cortesia non ci tenga sulle spine! Risponda alle domande che le sono state poste! Quella coincidenza dei nominativi dei candidati che hanno fruito delle apposite norme della legge sulla cosiddetta "buona scuola" con  quelli delle sentenze definitive del Consiglio di Stato, indicate dall'interrogante, è solo una pura coincidenza o si tratta proprio delle stesse persone? In altre parole, i partecipanti alle procedure applicative dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107, ai quali fa riferimento l'interrogazione, avevano o non avevano un contenzioso pendente all'atto dell'entrata in vigore della suddetta legge? Aspettiamo, fiduciosi, una risposta, possibilmente a breve! Grazie!

Rispondi

Da: Un nuovo posto libero ?29/11/2015 07:57:43
"Prima le polemiche, poi le richieste di spiegazioni del Miur: il preside dell'Istituto di Rozzano non ha retto la pressione.
E ha lasciato la reggenza della scuola cui aveva 'cancellato' gli eventi natalizi. Deve essersi sentito stretto in una morsa, Marco Parma. In mattinata, sabato 28 novembre, l'assessore all'Istruzione della Regione Lombardia, Valentina Aprea, aveva chiesto formalmente al direttore generale dell'Ufficio Scolastico per la Lombardia, la dottoressa Delia Campanelli, di convocare un incontro a tre con il preside della scuola di Rozzano perché "le istituzioni vogliono e devono comprendere le motivazioni che stanno alla base del grave gesto da lui compiuto nel cancellare ogni iniziativa scolastica che riguarda il Natale cristiano".
Di lì a poco, la richiesta è stata girata al preside, convocato d'urgenza per lunedì proprio dall'Usr lombardo. L'incontro a tre, però, non si farà mai: prima è trapelato che il preside 63enne avrebbe anche scritto una lettera allo stesso ufficio periferico del Miur. Per spiegare che la decisioni di non autorizzare feste di carattere religioso a scuola sia stata presa per non creare situazioni di disagio tra i bambini, soprattutto in un momento delicato come quello che si sta attraversando, dopo gli attentato di Parigi."
Rispondi

Da: @boh29/11/2015 09:05:01
Qual è la notizia che ti ha turbato?
Rispondi

Da: boh.29/11/2015 14:09:47
Sì parla di emendamenti per sistemare qualcuno è tener fuori altri
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Da: @bohboh29/11/2015 15:12:33
Capisco
Rispondi

Da: Prrrrrrrrrrrr !29/11/2015 19:37:31
Bella figura di m.... questo DS , che sia uno dei 96 ? Che pena , scappare con la coda fra le gambe , merita un bel pppppppppppppppppppppppppppppprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr !!!!!!
Rispondi

Da: @Prrrrrrr!!!29/11/2015 19:56:02
Va beh era la scuola di reggenza, in fondo gli conveniva lasciarla, per 700 euro al mese mettersi negli imbrogli...
Rispondi

Da: 70030/11/2015 08:40:02
lordi
Rispondi

Da: @70030/11/2015 11:36:16
Uno schifo totale...Meglio proporsi nei nuclei valutazione piuttosto che rischiare una reggenza..
Rispondi

Da: dsinpensione30/11/2015 11:39:47
Il collega 63enne Parma secondo me è in errore. E' vero che il Natale cristiano non rappresenta e non interessa  tutti gli alunni e relative famiglie: anche il prosciutto crudo (di Parma) non è gradito e consumato da tutti gli alunni e relative famiglie.
Che facciamo, lo togliamo dai menu delle mense scolastiche per non offendere ed emarginare chi non lo mangia?
Rispondi

Da: x dsinpensione30/11/2015 16:39:37
concordo ma si sono già scatenati i difensori della laicità della scuola...ma scusate non mi sembra che questi "integralisi laici"abbiano chiesto di abolire le vacanze di natale e pasqua...
Rispondi

Da: x dsinpensione30/11/2015 16:40:32
integralisti
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Da: Quanti contenziosi pendenti bisogna ancora sanare01/12/2015 17:29:43
Un tempo per diventare dirigente scolastico occorreva vincere un concorso estremamente selettivo, adesso invece basta partecipare a una tornata concorsuale e, anche dopo essere stati esclusi o bocciati,  mantenere in vita  un ricorso "pendente" ( anche se poi, come dimostrano alcuni recenti episodi del concorso del 2004, in alcuni casi tale "pendenza" è tutta da dimostrare ) in attesa di una sanatoria "salva presidi" che, prima o poi, anche dopo diversi anni, potrà arrivare. Il tutto in barba a quanti hanno studiato e si sono impegnati per raggiungere , senza alcun "salvataggio", l'agognato posto dirigenziale! Ma ne vale la pena si chiederanno questi ultimi? Altro che "Buona Scuola"! Questa l'ultima interrogazione, per il momento, sulla materia, a testimonianza di come s'intende selezionare la classe dirigente.
Senato della Repubblica
Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04886

Pubblicato il 26 novembre 2015, nella seduta n. 544

GINETTI , FASIOLO , MATTESINI , SCALIA , SOLLO , PADUA , IDEM , ORRU' - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
con decreto dirigenziale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 13 luglio 2011 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 luglio 2015, n. 56) veniva indetto un concorso per dirigente scolastico, il quale, dopo una fase preselettiva uguale per tutti i candidati, gestita direttamente dal Ministero, prevedeva una successiva fase con 3 prove, 2 scritte e una orale, organizzata e gestita dai diversi uffici scolastici regionali, con i candidati che avessero superato la fase preselettiva;
numerosi contenziosi, promossi dai ricorrenti dinanzi ai diversi TAR competenti, in base alla regione di partecipazione, hanno caratterizzato questa fase del concorso;
il T.A.R. Lombardia, già nel luglio 2012, ha sospeso gli esiti della procedura concorsuale, poi, con sentenza, ha ordinato la ricorrezione delle prove e con successiva sentenza definitiva ha annullato ancora, perché ritenuta illegittima, la procedura di ricorrezione effettuata ed infine, con una terza sentenza, ha annullato l'intera attività svolta;
tali pronunce, che sono state confermate dal Consiglio di Stato, hanno creato una situazione caotica ed in alcuni casi, problemi organizzativi che hanno moltiplicato il ricorso all'autorità giudiziaria da parte dei partecipanti al concorso;
lo stesso esito e le stesse difficoltà si sono manifestate per il concorso nella Regione Toscana, in cui la procedura concorsuale, da una certa data in poi, è stata annullata dal Tribunale amministrativo regionale della Toscana;
in considerazione delle difficoltà evidenziate, il legislatore, con la previsione contenuta nei commi da 87 a 90 dell'art. 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, ha introdotto quella che è stata definita la "sanatoria salvapresidi" con l'intento di tutelare le esigenze di economicità dell'azione amministrativa e di prevenire la ripercussione sul sistema scolastico dei possibili esiti dei contenziosi pendenti alla data di entrata in vigore della L.107/2015…";
stabilisce, infatti, il comma 88, lettera a), dell'art.1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, che è riservato un corso di formazione ai "soggetti già vincitori ovvero utilmente collocati nelle graduatorie ovvero che abbiano superato positivamente tutte le fasi di procedure concorsuali successivamente annullate in sede giurisdizionale, relative al concorso per esami e titoli per il reclutamento di dirigenti scolastici indetto con decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 13 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 56 del 15 luglio 2011" (dunque partecipanti al concorso annullato sia in Toscana sia in Lombardia); mentre con il comma 88, lettera b), dell'art.1, viene allargato l'ambito applicativo del corso di formazione consentendolo anche ai soggetti che abbiano avuto una sentenza favorevole o che non abbiano avuto alcuna sentenza definitiva nell'ambito del contenzioso riferito ai concorsi per dirigente scolastico banditi nel novembre 2004 e nell'ottobre 2006;
in concreto, le disposizioni di legge richiamate, anche per come saranno applicate, generano, in radice, l'impossibilità di soddisfare l'intento, pur dichiarato dal legislatore, di eliminare o attenuare il contenzioso in corso ed assicurare economicità ed efficienza all'azione amministrativa, in relazione anche al fatto che l'anomalia, che sta generando ulteriori contenziosi è la mancata ricomprensione nella cosiddetta "sanatoria salvapresidi", di coloro i quali hanno partecipato alla procedura concorsuale per dirigenti scolastici, indetta con decreto dirigenziale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 13 luglio 2011, che hanno impugnato giudizialmente gli esiti e non hanno ancora avuto, alla data di entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, una sentenza definitiva (diversamente rispetto a quanto è avvenuto per le regioni Toscana e Lombardia);
pur considerando positivamente l'intento del legislatore di prevenire i contenziosi ed introdurre, con la legge 13 luglio 2015, n. 107, la citata sanatoria, allo stato, si potrebbe manifestare una disparità di trattamento, non soltanto tra ricorrenti che hanno partecipato a procedure concorsuali per dirigente scolastico in anni diversi, ma anche tra ricorrenti che, nello stesso anno 2011, hanno concorso (e presentato ricorso) in Regioni diverse;
da tale difettività della normativa discende una evidente disparità di trattamento rispetto a coloro che, a posizione legittimante di fatto identica, di contro, avendo potuto usufruire del corso di formazione di 80 ore, con esame finale, previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, sono già entrati nel ruolo di dirigente scolastico dal 1° settembre 2015;
allo stato è rilevante, purtroppo, il numero di contenziosi contro tali disposizioni ed il relativo decreto ministeriale n. 499 del 20 luglio 2015, che pendono davanti al competente T.A.R. Lazio a far data dall'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107 ed è altrettanto rilevante il numero di richieste avanzate, affinché la Corte costituzionale eserciti il sindacato di legittimità costituzionale per la tutela, contro la disparità di trattamento tra cittadini aventi analoghe posizioni legittimanti,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle circostanze accennate;
quali rimedi intenda adottare per prevenire l'incremento dei ricorsi che verranno promossi, anche da parte dei candidati, che non hanno potuto beneficiare della cosiddetta sanatoria salvapresidi, di cui al comma 88 dell'articolo 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107 e frequentare il corso, pur avendo maturato i medesimi diritti;
se non ritenga di estendere, anche a questi ultimi, la possibilità di partecipare ad un corso di formazione, avente le medesime caratteristiche ed avere così la possibilità di entrare in ruolo.

Fonte: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=951026
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