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Ma c'è lavoro in Italia ? altro che ripresa.....
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Da: disoccupato organizzato | 11/05/2011 22:30:50 |
Disoccupazione in italia: oggi se non sei laureato trovare lavoro è più facile | |
Da: SI | 12/05/2011 02:00:21 |
in Italia il lavoro ce n'è poco eppure precario. Per precario bisogna intendere tutta una serie di circostanze che non sono necessariamente la paga bassa, oppure la mancanza di ferie, contributi e quant'altro. Precaria in Italia è la mentalità lavorativa, oggi ti ritrovi a dover fare lavori con orari assurdi, dove ti chiedono di fare 2000 cose insieme, dove la risorsa non viene formata a dovere e sulla quale l'azienda non investe, e cosa ben più grave, non ha alcun interesse a farlo. Questa è la dura reltà purtroppo, e ci si scanna nella peggiore delle guerre tra poveri per un misero posto fisso in qualche comune o ministero. | |
Da: Italian | 12/05/2011 18:44:23 |
roba umma umma.... | |
Da: RIPRESA | 13/05/2011 15:13:10 |
per il culo!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: uovo di pasqua | 16/05/2011 15:04:58 |
anche nei corsi di formazione per disoccupati c'è un richiesta di requisiti fuori dal normale, Praticamente fanno in modo di rendere difficile anche un semplice corso, anche se favoriscono sempre i soliti, poca chiarezza nella stesura di corsi per disoccupati. | |
Da: uovo di pasqua | 16/05/2011 15:07:16 |
rif. HR Value srl e Jobbing Centre srl | |
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Da: Italian | 16/05/2011 15:08:32 |
solite cose italiane !!!!!!! cretinate... | |
Da: RIPRESA | 16/05/2011 15:13:08 |
per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: x ripresa | 16/05/2011 15:21:31 |
che ripresa.......da quando sono nato che leggo e sento sempre le stesse cazzate in Italia,c'è sempre stata la crisi lavorativa,ma intanto i giovani se la prendono sempre in quel posto......adesso, sempre di più con il nano che non fa nulla per risollevare la triste storia, ci fa solamente sentire le sue barzellette del momento, praticamente siamo sempre pressi in giro......SVEGLIA POPOLO ITALIANO !!!!!!! | |
Da: berlusca | 16/05/2011 15:28:58 |
Me ne succedono di tutti i colori: una giornalista giovane e bella mi ha intervistato e mi ha detto di voler essere invitata al bunga-bunga' esordisce il premier, che racconta come la ragazza gli avesse appena detto di aver lasciato il fidanzato trentottenne perche' era troppo vecchio. 'Se lui e' vecchio, io che sono?', 'Lei e' un mito e i miti non hanno eta" avrebbe replicatola ragazza. Poi il premier racconta una storiella: 'C'era una volta un uomo troppo cattivo, un dittatore, un tiranno, che dominava l'Italia, che aveva tv, giornali, una squadra di calcio. Il bambino a quel punto domanda: e adesso? E adesso c'e' ancora' conclude Berlusconi sommerso dagli applausi. | |
Da: berlusca | 16/05/2011 15:29:01 |
Me ne succedono di tutti i colori: una giornalista giovane e bella mi ha intervistato e mi ha detto di voler essere invitata al bunga-bunga' esordisce il premier, che racconta come la ragazza gli avesse appena detto di aver lasciato il fidanzato trentottenne perche' era troppo vecchio. 'Se lui e' vecchio, io che sono?', 'Lei e' un mito e i miti non hanno eta" avrebbe replicatola ragazza. Poi il premier racconta una storiella: 'C'era una volta un uomo troppo cattivo, un dittatore, un tiranno, che dominava l'Italia, che aveva tv, giornali, una squadra di calcio. Il bambino a quel punto domanda: e adesso? E adesso c'e' ancora' conclude Berlusconi sommerso dagli applausi. | |
Da: ... | 16/05/2011 16:09:26 |
appunto e noi giovani...siamo fottuti... scusate la volgarità.... | |
Da: x .... | 16/05/2011 16:25:50 |
noi giovani non siamo fottuti... noi giovani ce ne dobbiamo andare... questa è l'unica cosa da fare... questo paese è finito... | |
Da: Mac | 17/05/2011 10:13:49 |
Laureati, senza tutele, obbligati spesso a scegliere la libera professione pur di lavorare, quasi mai soddisfatti del loro lavoro e dei loro ordini professionali. Sono i professionisti italiani o aspiranti tali, cinque milioni e mezzo di lavoratori del nostro Paese costretti - senza grandi differenze tra autonomi e dipendenti - a fare i conti con un'economia che non riconosce competenze e compensi adeguati. E soprattutto, in tanti (i due terzi) pronti a scappare anche all'estero se questo servisse a migliorare le proprie condizioni di lavoro e di vita. E' l'ultimo rapporto dell'Ires a delineare il quadro in chiaroscuro delle professioni in Italia, con scenari in alcuni casi inediti. Dati su dati che sovvertono il tradizionale clichet del professionista affermato (appena il 17 per cento degli intervistati si sente tale), con la maggior parte costretta a fare i conti con redditi bassi (l'83 per cento guadagna sotto i 30 mila euro all'anno) e prospettive di carriera minime quando sono alle dipendenze. Lavoro intermittente. Nell'indagine promossa dalla Consulta delle professioni della Cgil e dalla Filcams e presentata questa mattina a Roma, si scoprono le condizioni di categorie spesso diversissime tra loro, ma assillate da identiche difficoltà e preoccupazioni: come avere compensi equi, ma soprattutto tutele sociali in caso di malattia, infortunio, maternità, disoccupazione. Tanto più, che 6 liberi professionisti su 10 dichiara di essere stato costretto ad alternare lavoro e periodi di disoccupazione anche lunghi negli ultimi cinque anni, con punte dell' 88 % tra gli operatori dello spettacolo. La metà guadagna meno di 15 mila euro. E quando si lavora, si lavora con ritmi troppo serrati per il 66 % degli intervistati - che rendono difficile conciliare il proprio percorso esistenziale e avere figli (53,6%) - in cambio di redditi, nella maggioranza dei casi, piuttosto magri. Guadagnano meno di 15 mila euro netti annuali tra gli occupati nello spettacolo (il 64,5%), dell'informazione ed editoria (59,6%), tra i docenti e gli educatori (67,8%), i ricercatori (52,6%), anche per l'estrema difficoltà di contrattare i compensi (il 72 % degli operatori dell'informazione lo dichiara). L'auto-percezione ripropone la figura del "libero professionista senza tutele", che deve fare ricorso, di fronte a opportunità di guadagno non elevate e discontinuità occupazionale rilevante, all'aiuto dei genitori che diventano "una forma necessaria di ammortizzatore sociale" nel 53 % dei casi. Di fronte a una situazione che sembra senza via d'uscita, in molti si dichiarano pronti a cambiare città o a lasciare l'Italia (2 intervistati su 3). I dipendenti. E anche quando il professionista lavora come dipendente, gli elementi di insoddisfazione sono molteplici. La maggior parte vede poche prospettive di carriera (l'84,1%) non è soddisfatto del trattamento economico (80,3%), delle opportunità di conciliare la vita lavorativa con quella famigliare (62,8%), del riconoscimento delle competenze (74,7%), mentre più della metà giudica poco coerente il lavoro che effettivamente svolge rispetto alla propria professione. Se questa sono le condizioni per chi lavora, accedere al mondo professionale comporta per i tirocinanti e gli stagisti una lunga attesa - tre anni per un avvocato o un consulente del lavoro - per riuscire a strappare un compenso minimo. Ordini e Welfare. In assenza di uno stato sociale all'altezza, che dovrebbe secondo i professionisti tutelare di più malattia e infortunio, incentivare la stabilizzazione dei contratti, sostenere i disoccupati, molte aspettative sono rivolte agli ordini professionali che quando sono riconosciuti però, non tutelano - secondo gli iscritti - abbastanza la concorrenza e i giovani (più del 70 per cento lo pensa), mentre i dipendenti sono in genere poco sindacalizzati (21 per cento). Nell'85 per cento dei casi, la professione non è regolata dal contratto. "C'è molto da fare - spiega il segretario della Filcams, Franco Martini, facendo riferimento alla trattativa in corso sugli studi professionali - il contratto può essere utile per introdurre, attraverso meccanismi di bilateralità, garanzie per i lavoratori". | |
Da: Povera Italia | 17/05/2011 10:55:38 |
abbiamo una classe politica da paese del terzo mondo..... | |
Da: GYU | 17/05/2011 11:01:19 |
siamo sprofondati in una sorta di medioevo moderno, i più accorti di noi hanno già fatto le valige e sono andati a lavorare all'estero... a saperlo prima non avrei sprecato tempo, soldi ed energie a laurearmi, ma ormai non si può tornare indietro, bisogna guardare avanti....ma guardare cosa????? c'è solo il nulla, niente di niente......boh! | |
Da: ciccia | 17/05/2011 14:23:30 |
vaffankullllllllllllllll | |
Da: RIPRESA | 17/05/2011 14:46:47 |
per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: Italian | 17/05/2011 15:09:27 |
la politica italiana pensa solamente alle cazzate....invece di pensare alle problematiche dell'Italia......!!!!!!!!!!! | |
Da: ....... | 17/05/2011 16:35:11 |
se guardate il televideo c'è una notizia riportata del censis: dal 2000 al 2010 in italia si sono persi più di 2 milioni di cittadini italiani di età compresa tra i 15 e i 34 anni, mentre invece sono aumentati gli over 65.......l'Italia non è un paese x giovani... | |
Da: Aumma | 17/05/2011 16:39:32 |
Sono 8.000 gli ex Lsu ATA della Scuola che stanno per essere messi alla porta, nell'assoluta indifferenza delle istituzioni, dopo quindici anni di lavoro e con un'età media che supera abbondantemente la cinquantina. Il prossimo 30 giugno, a scadenza degli appalti, verranno infatti licenziati per volontà del Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che ha operato ingenti tagli alle risorse per il servizio di pulizia nelle scuole. Sfruttati dal 1995 al 2000 dallo stesso Ministero dell'Istruzione come Lavoratori socialmente utili, ricoprendo il ruolo dei collaboratori scolastici a tutti gli effetti ma retribuiti con un misero sussidio dell'Inps, con contributi figurativi e senza riconoscimento del rapporto di lavoro, gli ex Lsu ATA sono stati costretti nel 2001 ad una pseudo stabilizzazione nelle cooperative. Grazie ad un accordo quadro fra MIUR e sindacati concertativi, che di fatto ha consentito l'esternalizzazione senza gara del servizio di pulizia in oltre 4.000 scuole, i lavoratori hanno dovuto vivere nella precarietà e con uno stipendio di 800 Euro. Oggi li si ripaga con licenziamenti o il concreto rischio di dimezzamento degli stipendi. | |
Da: Martina77Idonea | 17/05/2011 16:48:39 |
giusto i tagli della gelmini. Ora io devo pagare per questi coglioni dei 50enni???? Andassero a scaricare le cassette di pomodori | |
Da: RIPRESA | 17/05/2011 16:49:47 |
della cacca!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: LOLLY1 | 17/05/2011 17:26:14 |
noi giovani stiamo pagando x delle colpe mai commesse, è giusto che a pagare siano anche quelli nati prima di noi che hanno avuto l'opportunità di lavorare ai tempi d'oro! | |
Da: incazzato nero | 18/05/2011 14:21:23 |
è tutto uno schifo.............. | |
Da: RIPRESA | 18/05/2011 16:05:45 |
della cacca!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: Italian | 18/05/2011 17:35:47 |
c'è proprio crisi in questo paese non vedo luce positiva !!!!!! poi dicono che l'Italia sta meglio degli altri paesi europei(Berlusconi).....ma quando mai !!!!!!! I politici sono una massa di egoisti......dovrebbe cambiare lo spirito di fare politica in Italia, invece si pensa solamente alla loro cupola mafiosa. | |
Da: Italian | 18/05/2011 17:36:08 |
c'è proprio crisi in questo paese non vedo luce positiva !!!!!! poi dicono che l'Italia sta meglio degli altri paesi europei(Berlusconi).....ma quando mai !!!!!!! I politici sono una massa di egoisti......dovrebbe cambiare lo spirito di fare politica in Italia, invece si pensa solamente alla loro cupola mafiosa. | |
Da: Silvin | 18/05/2011 17:44:48 |
comunque nella politica italiana non sento mai qualcosa di veramente importante. Un vero schifo da paese del terzo mondo. | |
Da: RIPRESA | 18/05/2011 17:46:24 |
per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
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