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Ma c'è lavoro in Italia ? altro che ripresa.....
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Da: rte06/07/2011 10:26:34
Pensioni/ Il 42% dei giovani sara' sotto i 1.000 euroMercoledi, 6 Luglio 2011 - 10:08
Il 42% dei giovani (25-34 anni) lavoratori dipendenti di oggi andra' in pensione intorno al 2050 con meno di 1.000 euro al mese. E' quanto emerge dai risultati del primo anno di lavoro del progetto 'Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali' di Censis e Unipol.

Da: paol06/07/2011 11:06:49
si ma queste sono previsioni fatte non tenendo conto di possibili cambiamenti in peggio (probabili che dite?) che nel frattempo potranno intervenire. Quindi potrebbe andare a finire che l'80% di quelli che andranno in pensione nel 2050 ci andranno con 200 euro al mese!

Da: ...06/07/2011 12:15:39
infatti ragazzi.... pensiamo ad oggi.... se le cose continueranno ad andare di male in peggio altro che pensione....

Da: daddy!06/07/2011 12:22:18
hahhahaha pensione????????? ma se la maggior parte dei giovani non lavora come fa ad andare in pensione...........

Da: RIPRESA06/07/2011 17:22:41
per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: islanda07/07/2011 10:32:14
http://informarexresistere.fr/2011/07/06/nessuna-notizia-dallislanda/

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Da: .....................07/07/2011 11:33:44
Ripresa nel di dietro, altro che

Da: paris hilton07/07/2011 22:52:40
in Italia per vivere devi fare il politico imbroglione !!!!!!!!!!!!! tanto questa paese va avanti con gente come questo TREMONTI.

vergogna per un paese evoluto

Da: paris hilton07/07/2011 23:47:39
La questione previdenziale nel nostro paese è da allarme rosso: nel 2030 gli anziani over64 saranno più del 26% della popolazione locale, e vi saranno quattro milioni di non attivi in più e due milioni di attivi in meno. A crescere sarà, pertanto, il tasso di dipendenza degli anziani (che passerà a livello nazionale dal 30,9% del 2010 al 43,6% del 2030), andamento di fronte al quale qualunque sistema pensionistico dovrà confrontarsi, con seri, inderogabili «problemi di compatibilità e di equità». Se gli interventi nel settore pensionistico degli anni 90 hanno garantito la sostenibilità finanziaria a medio termine, oggi a preoccupare è il costo sociale della riduzione delle tutele per le generazioni future. Secondo le proiezioni della ragioneria dello stato, a fronte di un tasso di sostituzione del 72,7% calcolato per il 2010, nel 2040 i lavoratori dipendenti beneficeranno di una somma pari a poco più del 60% dell'ultima retribuzione (andando in pensione a 67 anni, con 37 anni di contributi); andrà peggio ai lavoratori autonomi, i quali vedranno calare il tasso fino a -40% (a 68 anni, con 38 anni di contributi). Già adesso, inoltre, si legge nel rapporto, i servizi sanitari vengono sempre più spesso pagati di tasca propria, poiché soltanto il 19,4% delle famiglie può fare a meno di rivolgersi ai privati. Il ministro del welfare Maurizio Sacconi bolla come «opinabili» i dati Censis-Unipol. Subito dopo, però, sottolinea l'esigenza di organizzare in maggior numero «forme di previdenza e sanità complementari».

Da: ..............07/07/2011 23:48:11
la ripresa del deretano continua..........

Da: paris hilton07/07/2011 23:51:25
Intanto i politici combinano i fatti loro.....

Lo stato ha appena acquistato 2 ELICOTTERI DEL VALORE DI 100 MILIONI DI EURO'', per cosa? PER GLI SPOSTAMENTI DEI POLITICI

Da: .............09/07/2011 13:54:07
Saldi/ Allarme consumatori: un flop. Vendite giu' dell'8-10%Sabato, 9 Luglio 2011 - 11:25
Gli andamenti dei saldi risultano ancora peggiori delle previsioni: le vendite sono calate tra l'8 e il 10%. E' questo l'allarme lanciato da Adubsef-Federconsumatori, che fanno un bilancio della prima settimana dei saldi estivi. "La grave situazione economica e la conseguente riduzione del potere di acquisto delle famiglie, tanno incidendo piu' pesantemente di quanto previsto", sostengono. Secondo le stime iniziali dell'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, la riduzione degli acquisti a saldo avrebbe dovuto attestarsi al -4% / -6% rispetto al crollo del 2010. Le famiglie coinvolte, sempre secondo i primi calcoli, avrebbero dovuto essere pari al 37% (9,120 mln), con una spesa complessiva di 1 mld e 285 mld, pari ad una spesa di 141 Euro a famiglia, ovvero 56 Euro a testa. "Gia' questi dati mettevano in evidenza l'estrema difficolta' delle famiglie, sempre meno invogliate a fare acquisti neppure in occasione dei saldi. Oggi, alla luce dell'andamento registrato durante la prima settimana dei saldi, dobbiamo rivedere ulteriormente al ribasso le prime stime fatte. Secondo i nostri dati, infatti, la caduta degli acquisti a saldo sara' tra il -8 e il -10%! Attestando la spesa complessiva a poco piu' di 1,2 mld con una spesa a famiglia di 134 Euro".

Da: phil09/07/2011 15:17:52
si legge pure che le famiglie fanno prestiti bancari per andare in vacanza, ma vaff...

Da: mmmmm11/07/2011 14:44:33
Altro che ricoperture: dopo il crollo di venerdì, la Borsa di Milano è ancora bersaglio delle vendite. Soffrono le banche: ko Bpm, Mediobanca, Mps. Giù le Fiat. Non basta il divieto Consob di vendere allo scoperto. Tremonti tenta di rassicurare: "La manovra sarà approvata in una settimana". Napolitano: "Serve coesione". Continua la corsa dello spread Btp-Bund: nuovo record oltre 270 punti. Ko la moneta unica. La Merkel chiama Berlusconi: "L'Italia mandi segnali urgenti. Germania e Ue difenderanno l'euro".

Da: RIPRESA11/07/2011 18:09:19
spread: 285 bp
ripresa per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: Alice 11/07/2011 18:10:44
Sarò costretta a scendere in campo, non ho altra scelta.

Da: kkk15/07/2011 11:57:39
Crisi/ Istat: Nel 2010 oltre 8 milioni di poveri in ItaliaVenerdi, 15 Luglio 2011 - 11:26
Nel 2010, in Italia, sono 8 milioni e 272mila le persone povere pari al 13,8% dell'intera popolazione. E' quanto sottolinea il rapporto dell'Istat sulla povertà. Le famiglie in condizione di povertà relativa sono 2 milioni e 734mila (l'11% delle famiglie residenti). La povertà, spiega l'istituto di statistica, risulta "sostanzialmente stabile" rispetto al 2009: se l'11% delle famiglie è relativamente povero, il 4,6% lo è in termini assoluti (queste ultime sono composte da individui "più poveri tra i poveri", spiega l'Istat). La povertà in Italia è dunque stabile, anche se non per tutti.

Da: RIPRESA15/07/2011 16:43:01
per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: omar15/07/2011 17:05:16
ripresa in culo

Da: bis15/07/2011 21:22:18
sempre più nel deretano...................

Da: RIPRESA21/07/2011 18:09:01
per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: paris hilton26/07/2011 08:39:32
avete letto in italia la borsa come sta.....????sotto zero....poi ci dicono che l'Italia sta meglio degli altri paesi europei, che stiamo dopo la Germania.........in Tv si senteno solamente politici/personaggi corrotti di malaffare......che paese fuori controllo.

Da: paolopal26/07/2011 08:58:30
si' proprio come la Germania stiamo dove un operaio guadagna 2500 euro netti!

Da: bis26/07/2011 09:08:41
sempre più nel deretano...................

Da: secondo voi26/07/2011 13:44:52
Quanto ci metteremo a fare la fine della grecia?

Da: paris hilton26/07/2011 21:39:59
avete sentito la questione dei Ministeri al nord.....,che cosa pensate?con la crisi che c'è in giro sti polentoni vogliono anche queste istituzioni, poi parliamo di UNITA' D'ITALIA......ci vuole la divisione !!!!!!

Da: RIPRESA27/07/2011 17:02:25
per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: Italian29/07/2011 11:15:21
avete sentito il nano di brunetta......siete dei cretini !!!!!!!!! vorrei vederlo lui con un posto precario o disoccupato......egoista di merda.

Da: Allarme Sud/ 2 giovani su 3 senza lavoroVenerdi, 229/07/2011 14:58:09
Al Sud e' "emergenza giovani: 2 su 3 sono a spasso". A lanciare l'allarme e' il rapporto Svimez 2011. Nel Mezzogiorno il tasso di occupazione giovanile (15-34 anni) si attesta nel 2010 ad appena il 31,7% (il dato medio del 2009 era del 33,3%; per le donne nel 2010 non raggiunge che il 23,3%), segnando un divario di 25 punti con il Nord del Paese (56,5%). "La questione generazionale italiana - sottolinea il rapporto - diventa quindi emergenza e allarme sociale nel Mezzogiorno". In generale al Sud, le famiglie meridionali sono "in difficolta'" sul fronte dei consumi, anche alimentari. Insomma, se "dal 2000 al 2010 la spesa delle famiglie al Nord e' cresciuta dello 0,5%, al Sud e' scesa dello 0,1%. Piu' elevata nel periodo la spesa della p.a: +1,4% al Sud, +1,6% nel Centro-Nord". Sempre dal fronte lavoro, anche gli ultimi dati Istat non sono confortanti: l'occupazione nelle grandi imprese - al netto della stagionalita' - a maggio su aprile rimane invariata al lordo dei dipendenti in Cig e diminuisce dello 0,1% al netto dei dipendenti in Cig. Ma nel confronto con maggio 2010 scende dello 0,6% al lordo dei dipendenti in cassa integrazione guadagni (Cig) e dello 0,4% al netto di questi ultimi. Infine, dal Centro Studi di Confindustria si segnala un calo della produzione industriale dello 0,4% a luglio su giugno, quando era stato stimato un incremento dello 0,2% sul mese precedente. La variazione di giugno e' stata rivista al rialzo rispetto all'indicazione preliminare (-0,1%) in base ai consuntivi comunicati dalle imprese. Il livello di attivita' risulta del 16,9% inferiore al picco precrisi (aprile 2008) e in recupero del 12,4% dai minimi di marzo 2009. La produzione media giornaliera in luglio e' stazionaria sui dodici mesi (+0,1%), contro il +1,4% di giugno. Le aziende che lavorano su commessa segnalano una riduzione del volume degli ordini: -0,2% mensile, -1,9% annuo. In giugno erano cresciuti dello 0,4% su maggio e dell'1,2% annuo. Per gli esperti di viale dell'astronomia, "il dato di luglio conferma l'arresto della debole ripresa industriale italiana, in un contesto di progressivo rallentamento globale, che frena la domanda estera, e di una stagnazione della domanda interna. Il terzo trimestre inizia con un abbrivio negativo: la variazione acquisita, cioe' quella che si avrebbe in caso di invarianza della produzione nei successivi due mesi, e' di -0,4%".

Da: Italia129/07/2011 17:28:40
Al Nord invece tutto bene.....che cazzate sparano!!!!!!

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