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Ma c'è lavoro in Italia ? altro che ripresa.....
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Da: Grazie Berlusconi08/08/2011 15:36:50
avete sentito l'Italia sta dopo la Spagna.....cioè stiamo messi molto molto molto maleeeeee :(

Da: Mah08/08/2011 15:45:36
il fatto è che agli italiani piace essere presi per il culo.
abbiamo consegnato il paese ad una barzelletta: il nano, bossi, il trota.
oltre alla restante marmaglia.

ma ancora si può dormire.
tra qualche anno quando moriranno di fame forse si sveglieranno  e capiranno appunto di essere stati presi per il sedere da un gruppo di persone idiote e sottosviluppate.

se diventa un capo popolo uno come bossi si deve dichiarare lo stato di fallimento.

emigrate gente!

Da: ..08/08/2011 16:13:18
purtroppo temo che hai ragione.... ho paura...per quello che ci accadrà..

Da: Grazie Berlusconi08/08/2011 16:37:51
Gli italiani stanno alla canna del gas !!!!!!!! quando ci sarà la crescita.....boh

con questi individui che ci ritroviamo in Italia.....il nano, bossi, il trota, che banda di paraculi.....

Da: paolpaol08/08/2011 16:42:42
eh eh oramai l'italico stato e' tenuto in vita dalla BCE che ne compra i titoli altrimenti saremo gia' allo sfascio completo.

Da: news08/08/2011 21:25:10
Non facciamo satira, la lasciamo fare a chi è più bravo di noi, noi ci limitiamo a prendere per il c..lo un vecchio nano pelato mafioso puttaniere e pedofilo !!

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Da: Mah09/08/2011 09:44:40
Ebbene fino all'altro giorno i barzellettieri non erano paghi di aver riempito il nord Italia di mafie varie, di aver demolito le istituzioni, di aver premiato i demeriti (non fai carriera se non sei ricattabile avendo almeno nell'armadio una bancarotta fraudolenta, un omicidio, qualche bomba), volendo anche l'uscita del nostro paese dall' Unione Europea.

il mentecatto che parla come un idiota, il figlio pesciforme, il sig. calderoli, insomma tutta gente abile a prendere per i fondelli quei poveri bifolchi che pensano di risolvere i problemi infierendo contro i deboli (stranieri, impiegati pubblici, gay) poiché non possono certo liberalizzare il paese, liberarlo dall'intreccio di poteri che ormai grazie al nano drogato di viagra governa il paese strozzandolo.

tutta questa gente "illuminata" ora si confronta con un economista che in due governi non ha saputo varare neanche una misura di rilancio dell'economia, limitandosi a tagliare qua e là, e raccontando altre barzellette...

ora questo fiore di intellettuali dice che bisogna seguire l'Europa!!

non ci si crede: in due gg hanno cambiato totalmente parere.
hanno smesso di attaccare l'u.e. e ora vogliono seguirla.

eh già, ci ha tolti dal baratro. ha evitato a costoro il rischio di una uinsurrezzione popolare, non contro i negri stavolta, ma contro 300 abusivi mafiosi e le loro zoccole siliconate ( a spese nostre).

nessuna dimissione. ovvio. molti finirebbero in galera. altri non saprebbero come rubare senza avere in mano la possibilità di farsi le loro leggi.
il nano ormai viene raggirato dai suoi stessi servi che gli rubano come possono, e intanto veniamo commissariati dall esterno perché ormai siamo vicini al fallimento del paese.

demolita la scuola, il merito, il lavoro, la sanità, ecc.ecc., davvero ci chiediamo cosa vogliano ancora.

Da: news09/08/2011 13:56:25
Eurodebito/ L'imprenditore Ernesto Preatoni ad Affaritaliani.it: "Ormai siamo in depressione. La Bce stampi moneta"

Ormai "siamo in depressione e rischiamo l'iperinflazione e le rivolte sociali, proprio come quelle inglesi". Mentre le Borse continuano ad essere funestate dalle vendite, l'imprenditore Ernesto Preatoni, l'uomo che nelle sue precedenti analisi con Affaritaliani.it, aveva previsto il peggioramento della situazione soprattutto sul mercato dei bond sovrani, torna a fare il punto e avverte: "L'unico modo per risolvere la crisi dell'eurodebito è che la Bce si decida a stampare moneta, anche creando inflazione". Altrimenti "l'unica possibilità per l'Italia sara quella di uscire dall'euro e ritornare alla lira"

Da: losmilzo 09/08/2011 13:57:33
stiamo messi male!!!!!!!

Da: ..09/08/2011 16:57:16
per mah... hai ragione però mi sono venute le lacrime agli occhi.... perchè questi mafiosi schifosi e le loro dannacce non pagheranno nulla per le loro malefatte noi invece, salvo famiglie ricche che ti possono sostenre o matrimoni con ricchi, faremo una vita di stenti pur con lauree, abilitazioni, specializzazioni ecc....
mi viene da piangere....

Da: CALMA ragazzi09/08/2011 17:36:49
va tutto bene!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
c'è la RIPRESA per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: BASSOTTO 09/08/2011 19:08:53
io emigro! questo paese ora pur bello non offre niente! trovarsi ultratrentenni a casa con i genitori non per scelta e' un sintomo di una paese davvero poco civile!

Da: ...............09/08/2011 19:41:20
Di avvocati, ingegneri, dottori commercialisti sempre più vecchi (ma anche sempre più numerosi). E di giovani laureati disillusi, che fanno altro, si mantengono con attività magari contigue e affini al loro titolo di studio, ma fuori dall'albo professionale.

Insomma, all'esame di Stato non si iscrivono nemmeno più e non tornano sui libri a pianificare un'iscrizione che comunque non cambierebbe il loro status di lavoratori atipici con partite Iva e contratti parasubordinati. Lo rileva l'ultima fotografia scattata dal Miur sui candidati alle prove di abilitazione nell'anno accademico 2009/2010.

In soli cinque anni gli aspiranti professionisti sono diminuiti del 20,4%: 35mila laureati in meno che hanno deciso di non tentare neppure la strada dell'Albo. A registrare la diminuzione più significativa dei candidati sono gli agronomi (-61 per cento). Tra le professioni più "affollate" spiccano gli architetti (-36%) e gli ingegneri (-31%) e sono in diminuzione anche gli aspiranti avvocati (-13%) e i commercialisti (-10 per cento).

Un calo di vocazioni che si spiega solo in minima parte con la riduzione del numero di laureati che nello stesso periodo ha accusato una flessione del 2,4 per cento appena. Questi i dati sulle nuove leve, mentre lo stock complessivo dei professionisti continua a crescere e nel 2010 secondo il Censis ha superato i due milioni.

Tratto da Il sole 24 ore

Da: IL VENDICATORE09/08/2011 21:03:31
Non emigrare però a Londra, bassottina mia, qui almeno a Roma sarete sempre sotto la mia protezione e non rischierete di bruciarvi, forse...................

Da: losmilzo 10/08/2011 11:26:34
però la situazione globale che c'è in giro........veramente triste!!!!!

Da: ..10/08/2011 11:35:41
infatti...
ricchi arraffoni egoisti e strafottenti sempre più ricchi medi e poveri sempre più poveri... ingiustizie sociali a sbafo .....
ragazzi ma faranno venire una guerra..... e noi di questa generazione che faremo!!!
io di anni ne ho 32 non 80 .... cosa sarà della mi vita e di quella di tutti i giovani come me....

Da: Mah10/08/2011 13:00:03
io ho vissuto anche se per brevi periodi in città tipo monaco, new york, washington, e posso raccontare quanto sia meraviglioso vivere in un paese che non ti imbroglia, che riconsce i diritti, sia a livello di vertice che a livello del vivere sociale, dove la gente operosa ha una certa libertà di scegliersi l'esistenza che desidera.

qui invece la vita personale tutta si imbattesempre nella merda che ti getta addosso certa classe politica che parla sempre di libertà e democrazia definendo i poveri ed indifesi come pericolosi e violenti.

c'è un nano puzzolente che ha paura di morire, e per questo non è mai pago della sua ricchezza, cercando come fa in tutti i modi di esorcizzare la paura della fine (sua) attraverso il malaffare, la cricca, l'ossessione sessuale, giungendo ad una totale capacità di fare un minimo di bene.

ovvio che in tale porcheria la gente per bene, ma anche quella così e così, si dilegua, rimanendo vicino al capo solo quelli a lui simili: signori che hanno perso il lume della normalità stanno strozzando il paese.

non c'è nulla che il nano tocchi che non diventi qualcosa di infido e maleodorante.
avvezzo com'è a comprare coscienze e consenso per lui è sempre un problema di affari (suoi) mai di bene di una intera comunità.

la tristezza nostra è quella di vedere dipendere la nostra felicità dai suoi umori.
siamo caduti in un tardo ed anacronsitico feudalesimo:
giovanardi, frattini,verdini,cosentino, tremonti, bossi,calderoli,maroni, etc.etc.:
in qualunque parte del mondo starebbero a pulire le strade. qua dettano legge.

io sono convinto che se tizio dicesse al male assoluto: vedi che puoi fare questa cosa che non costa nulla rende la vita collettiva migliore.
lui risponderebbe: ma freghiamo qualcuno? sottomettiano gente che ci può essere utile?
no?
allora non mi interessa.

io ho comprato una prelibatezza che tengo da parte. la consumerò quando lo vedrò cadere nella sua miseria di una vita di malaffare.

Da: ...10/08/2011 14:58:39
http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/08/10/news/crisi_fiera-20271225/?ref=HREC1-2

Da: zip10/08/2011 16:27:02
bassotto, hai ragione. fai bene. anche se ora è un po' più difficile anche fuori, per ovvie ragioni. non solo per la crisi.. ma a cominciare dallo standing (scusate sto cominciando a parlare come un'offerta di lavoro ormai) di chi ci rappresenta. io veramente non mi sento rappresentata per niente, ma vai a convincere i potenziali datori di lavoro che non sono abituata a fregare gli altri - non mi sono comprata i titoli di studio - non faccio le corna in pubblico. scusate, sono le solite parole, i soliti sfoghi. finito. ciao  

Da: ..10/08/2011 16:42:18

MOTORI


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Crisi, il lavoro è un terno al lotto
a Bari l'estrazione per un posto in Fiera
Più di 9000 domande per 300 addetti che saranno impiegati per 10 giorni a settembre: 450 euro lo stipendio. Oggi il sorteggio davanti al notaio. L'economista Viesti: "Il segno di un momento tragico"

Si chiama Caterina, 29 anni, nata a Reggio Calabria la prima fortunata vincitrice di un posto di lavoro: 10 giorni come hostess presso gli stand della Fiera del Levante di Bari, la campionaria internazionale in programma a settembre. Compenso: circa 450 euro lordi. Caterina è la prima estratta tra le 8702 domande di lavoro arrivate in due settimane all'ente fieristico barese che ha messo in palio - per così dire - 300 posti per figure professionali come operatori di accoglienza agli stand, impiegati e addetti alle biglietterie. Le domande pervenute, esattamente 9286, sono per Gianfranco Viesti, economista da pochi mesi alla guida dell'ente Fiera, "il segno di un momento tragico". "Tantissima gente - spiega - giovani e donne soprattutto, ha bisogno di lavorare e non trova. Così tutti si rivolgono alle pochissime possibilità che ci sono. Per fortuna noi rispondiamo in modo trasparente: che sia la fortuna a decidere e non altro".

GUARDA LE IMMAGINI DELL'ESTRAZIONE DEI POSTI DI LAVORO

Quanto

al singolare sistema del sorteggio, Viesti difende la scelta pur considerandola un metodo occasionale. "Ricorrere a un'agenzia esterna per valutare le domande in maniera più consona a titoli ed esperienze - dice - avrebbe comportato costi eccessivi" e così i candidati sono stati divisi in dodici liste. Per ciascuna delle figure individuate, come da indicazioni degli uffici dell'Ente, è stata riservata una quota per 'i veterani': il 25%, riservata a chi ha già lavorato agli stand e tra gli impiegati, il 50% agli impiegati delle biglietterie delle scorse edizioni. "E' il settore più delicato - spiega il segretario generale Leonardo Volpicella - dove occorre garantire in ogni turno la presenza di ragazzi esperti che guidino gli altri".

Posti riservati rigorosamente a metà per uomini e donne. Il sorteggio tra le liste composte per ordine di arrivo telematico delle domande è avvenuto davanti al notaio Gisella Simone; poi, con un semplice programma di generazione casuale dei numeri, si è svolta l'estrazione. Caterina e gli altri 299 fortunati possono consultare il sito della Fiera del Levante per conoscere l'esito.

GLI ELENCHI ECCO I CANDIDATI AL POSTO DI LAVORO

Secondo Viesti, "sarà una Campionaria di transizione" quella che aprirà i battenti il 10 settembre prossimo. "Cerchiamo di offrirla al meglio  nel formato che somiglia a quello tradizionale - dice - poi dall'anno prossimo proveremo a fare qualche ulteriore cambiamento". Sulla presenza dei grandi operatori economici dell'industria e della finanza nazionale Viesti non si nasconde una certa preoccupazione, data la difficilissima congiuntura: "I segnali non sono buoni perché basta leggere i giornali per rendersi conto che le imprese sono tutte molto preoccupate per gli andamenti dei mercati. Dovremmo sostanzialmente confermare i dati di presenze dell'anno scorso e questo sarebbe già un buon risultato, visti i tempi che corrono".

Da: RIPRESA10/08/2011 16:47:22
per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: il nano10/08/2011 22:24:39
Il Trota ha detto che quando avrà un figlio farà come Berlusconi lo chiamerà Piertrota

Da: Povera Italia10/08/2011 22:27:01
Il sorteggio per un posto di lavoro per circa 450 euro lordi.....la guerra dei poveri.

Da: Povera Italia10/08/2011 22:28:00
in italia mettono le tasse......ma i posti lavoro????dove sono....io ho 36 anni disoccupato!!!!!!!

Da: Povera Italia10/08/2011 22:33:32
quando fanno i tagli a questi politici di merda ??????

Da: Alice 10/08/2011 22:33:48
Sei ancora giovane, non ti perdere d'animo.

Da: Povera Italia10/08/2011 22:34:41
x alice
perchè quanti anni hai ?

Da: Alice 10/08/2011 22:36:14
Meno di 30.

Da: werty10/08/2011 22:40:31
Il ministro della Pubblica istruzione Renato Brunetta è stato nuovamente contestato nel corso di un suo intervento pubblico. E' accaduto il 25 luglio durante il Festival della cultura digitale quando Mario Sechi, direttore de Il Tempo, ha "tentato" di intervistare Brunetta.
Il Ministro è stato fischiato non appena ha iniziato a parlare, raccontando delle sue origini e di quando, sin da giovanissimo, passava le estati a lavorare.

I fischi sono proseguiti in modo sempre più insistente e tra una risata nervosa e l'altra il ministro -che qualche settimana fa aveva brunetta_5detto ad alcuni precari che lo contestavano "siete l'Italia peggiore" -  ha apostrofato i suoi contestatori come "cretini e poveretti".

Da: Mah11/08/2011 08:42:40
Proprio come aveva preannunciato il 5 agosto, con uno scatto quasi d'ira in Parlamento, anche ieri Silvio Berlusconi è rimasto "in trincea". Col corpo, certo, il premier è lì, nel suo buen retiro di villa La Certosa, tra palme, laghi artificiali e vulcani finti. Ma con lo spirito resta in prima linea e tiene in testa un poco politico, e molto imprenditoriale, elmetto.

Mentre quello che suo padre chiamava "l'orologio rotto della Borsa" riprendeva in chiusura un po' di fiato, i titoli Mediaset e Mondadori hanno continuato a segnare rosso fisso (rispettivamente meno 47,14 % in un anno e meno 25,92 in sei mesi). E nemmeno il leggero recupero di Mediolanum (+1,92%) è bastato per ridare al Cavaliere il buon umore. Pure a guardare il grafico del gruppo gestito dal socio Ennio Doris vengono, del resto, le vertigini: qui l'asticella dal febbraio a oggi è scesa del 38,61%. Il tutto in una Piazza Affari che in un anno ha perso solo (si fa per dire) il 25 per cento.

Eh sì, il Cavaliere ha un bel ripetere che le "Borse hanno una vita scostata da quella economica". Può benissimo tentare di usare Palazzo Chigi per invitare i cittadini a comprare azioni del suo gruppo ("io se avessi risparmi importanti da parte, investirei prepotentemente nelle mie aziende" ha detto in conferenza stampa pochi giorni fa). E può persino (non senza qualche ragione) ricordare che la crisi è internazionale e generalizzata. Resta però un fatto. Anzi ne restano due. Il primo: negli ultimi dieci anni (otto dei quali con Berlusconi al governo) il Pil italiano è cresciuto in media dello 0,25% ogni 12 mesi: un dato migliore solo a quello di Haiti e Zimbabwe. Il secondo: la storia italiana del Berlusconi imprenditore di successo, che proprio per questo avrebbe saputo cosa fare con la nostra economia, è appunto una storia. Anzi una favola.

E non perché il politico più ricco del mondo una volta andato al potere sia diventato improvvisamente un incapace. Ma perché il Cavaliere ha applicato al sistema Italia le stesse tecniche che utilizzava nella gestione delle sue aziende. Scorciatoie, trucchi, poco o nessun rispetto delle regole. Sistemi buoni per fare cassa, per salvarsi per il rotto della cuffia, ma non certo per modernizzare e rendere competitivo un paese.

Così, se un tempo i suoi manager per evitare problemi con le tasse versavano mazzette alla Guardia di Finanza (lo ha fatto l'attuale senatore Pdl, Salvatore Sciascia), Berlusconi per tre volte, tra il 2001 e il 2009, tira su qualche miliardo, facendo approvare lo scudo fiscale. La tangente (legalizzata) è del 5 per cento e mette l'evasore al riparo al riparo da ogni conseguenza. Per chi non ha conti all'estero il premier, inventa invece due condoni tombali (2003 e 2009) e una legge che depenalizza di fatto il falso in bilancio (2001).

Anche in campo economico a Palazzo Chigi si va avanti allo stesso modo, prendendo a modello ciò che si era fatto con la vecchia e gloriosa Fininvest tra il 1992-93. Si scommette per anni sulla ripresa internazionale (che quando poi è arrivata non si è peraltro stati in grado di agganciare), ma si evita di procedere con le ristrutturazioni. Per rendersene conto basta leggere alcuni documenti: i verbali delle riunioni dei manager del Biscione allora redatti dall'ex segretario di Berlusconi e attuale senatore Guido Possa. A quel tempo i debiti totali del gruppo ammontavano 4.550 miliardi di lire, contro i 3.300 comunicati ai giornali. I manager temevano il default e suggerivano dismissioni e profondi cambiamenti. Niente da fare. Il colpo di genio di Berlusconi è una furbata: aspettare, spingere la Rai a smetterla con la concorrenza e risparmiare così "300-350 miliardi di lire l'anno". Come? Il Cavaliere, scrive Possa, ordina di trovare dei nomi di manager da inserire in Rai con un'operazione di lobby con i quali sia possibile "raggiungere un buon accordo". Poi decide di entrare in politica. Vince il piatto e in Rai si mette a comandare. Una mossa da gambler spregiudicato. Utile di certo per salvare un'azienda. Perfettamente inutile oggi per tentare di far progredire un Paese.

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