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Ma c'è lavoro in Italia ? altro che ripresa.....
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Da: asd | 05/04/2011 18:41:18 |
Fascismo/ Pdl, via divieto rifare partito. Schifani, ritirare DdlMartedi, 5 Aprile 2011 - 18:09 Via dalla Costituzione la dodicesima disposizione transitoria e finale che vieta la riorganizzazione del partito fascista. A chiederlo e' un disegno di legge costituzionale presentato in Senato da Cristiano De Eccher del Pdl (anticipato dall'Agi venerdi' scorso). Cofirmatari sono i tre senatori del Pdl Fabrizio di Stefano, Francesco Bevilacqua e Achille Totaro, e il collega di Futuro e liberta' Egidio Digilio. Il testo, dal titolo 'Abrogazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione', e' stato depositato a Palazzo Madama il 29 marzo e annunciato in Aula il giorno seguente, ma non e' ancora stato assegnato a una commissione per l'inizio dell'esame. Dura la reazione del presidente Renato Schifani. Il presidente e' rimasto sorpreso ed esterrefatto, a quanto si e' appreso. E pur nel rispetto delle loro prerogative costituzionali, avrebbe auspicato che i firmatari della proposta possano rivedere la loro iniziativa. Ha invece difeso il ddl uno dei cofirmatari, Francesco Bevilacqua. "Sono passati 65 anni e che 'transitoria' e'?", contattato telefonicamente, "da transitoria sta diventando definitiva". Da qui, secondo i senatori, l'esigenza di cancellare la norma. Il comma di cui si chiede l'abrogazione e' il primo. "E' vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista", si legge. I padri costituenti aggiunsero poi un secondo comma, nel quale si stabilirono per un massimo di cinque anni dall'entrata in vigore della Costituzione "limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilita' per i capi responsabili del regime fascista". Sulla base del primo comma, nel 1952 fu approvata la 'legge Scelba' che sanci' il reato di 'apologia del fascismo'. L'opposizione ha fatto muro. "Trovo molto grave e offensivo per la storia del Paese e della Repubblica e per la nostra democrazia che il Pdl voglia abolire, attraverso un disegno di legge, il reato di apologia del fascismo", ha commentato Anna Finocchiaro. "Sarebbe l'ennesimo piccolo gesto mirato, sistematico ma molto significativo, che il Pdl sta usando per distruggere i pilastri della nostra Costituzione", ha aggiunto. | |
Da: ???? | 06/04/2011 22:13:52 |
in italia ormai siamo arrivati alla frutta.....il permesso di soggiorno per i clandestini che arrivano con i barconi......fra un pò hanno anche il lavoro......stanno meglio di noi italiani !!!!!! QUESTA e' L'ITALIA | |
Da: AMX | 07/04/2011 12:05:25 |
Una cosa vorrei ricordare a parte gli immigrati che sono una patata bollente che dovremmo noi cittadini fronteggiare e non sappiamo come. UNA COSA IMPORTANTE NON DIMENTICHIAMO IL REFERENDUM. Andiamo a votare e ditelo a tutti pure le persone anziane spiegando cosa si deve votare e le frasi che troverrano e come dire NO al nucleare no al legittimo impedimento no alla privatizzazione dell'acqua. E' importante ciò poiche se non andiamo qui le tasse aumentano e gli stipendi per chi ancora li ha diventano sempre più miseri, poi veramente ci tocca fare gli immigrati in altri paesi perchè scappiamo non da una guerra ma da un governo d' incompetenti che ci sta rovinando la vita presente, futura e quella dei nostri figli. RICORDATE DI ANDARE A VOTARE SE NON VOLETE FARVI TOGLIERE I SOLDI E AVERE SEMPRE PIU DIFFICOLTA'. DITELO anche agli altri che è importante, spiegate bene le frasi se non le conoscete cercatele e documetatevi, se i canali d'informazione non dicono nulla beh l'iformazione facciamocela per conto nostro. Cerchiamo quello che ci serve per sapere e rispondere correttamente al referendum. | |
Da: ... | 07/04/2011 12:16:31 |
è vero... | |
Da: tyu | 07/04/2011 12:40:02 |
nucleare? legittimo impedimento? privatizzare l'acqua??? ma scusate sono questi i problemi di noi italiani?? xchè non facciamo invece un referendum x togliere il blocco delle assunzioni nelle pa? in questo modo vincitori e idonei verrebbero assunti e si darebbe lavoro ai giovani. Questo sarebbe uscire dalla crisi.......... | |
Da: ... | 07/04/2011 12:56:28 |
anche ma non solo... tutto ci riguarda | |
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Da: GiuseppeTA | 07/04/2011 13:08:26 |
Lavori in Italia!!!!! Doveeeeeeee?????????? Ditelo a me porca zozza, dov'è questo lavoro. Porca p...... sono un ex cc, ex gpg e, ora dopo tre anni di cigs sono in mobilità per due anni e, in tutti questi anni non sono riuscito (come me anche gli altri colleghi) a trovare uno straccio di lavoro. Spero solo che tutto questo abbia subito una fine, altrimenti sono convinto che si arriverà alle maniere forti. | |
Da: Wer | 07/04/2011 13:28:18 |
non penso proprio che questo schifo avrà subito una fine, anzi non c'è nessuna attenzione a questo problema da parte di nessuno, come se non esistesse. Comunque penso anch'io che (purtroppo) si arriverà alle maniere forti, ma ci vorrà ancora un po' di tempo... | |
Da: GiuseppeTA | 07/04/2011 15:10:02 |
Ancora altro tempo!!! Spero di no. A questo punto spero davvero che anche in Italia inizi una rivolta. | |
Da: Serpente75 | 07/04/2011 15:46:17 |
L'unica rivolta che inizierà in Italia sarà perchè non si da aiuto ai migranti...........con buona pace di tutte le nostre esigenze. andare al referendum!!!!!!!!! Ma se siamo circondati di centrali nucleari molto più vecchie ed insicure di quelle Giapponesi!!!!! | |
Da: RIPRESA | 07/04/2011 17:08:30 |
per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: new | 07/04/2011 20:19:41 |
Il Ministero dell'Economia ha comunicato nei giorni scorsi i dati sulle entrate 2010, commentandoli in modo eccessivamente ottimistico. Secondo il Ministero infatti, le entrate sono aumentate dell'1,6%, il che complessivamente sarebbe anche vero. Peccato che non sia proprio così perché in quell'1,6% di aumento sono contabilizzati anche i 5 miliardi di euro provenienti dallo scudo fiscale e il miliardo in più incassato da Equitalia a volte con metodi quanto meno discutibili, specialmente nei confronti di piccole e medie imprese o cittadini privati. Senza le una tantum, le entrate tributarie sono in realtà diminuite dello 0,6%, il che vuol dire una mezza catastrofe se si pensa che il 2009 è stato l'annus horribilis del fisco, anche perché il PIL è calato di oltre 5 punti percentuali. Tutto questo vuol dire che, almeno per ora, l'evasione fiscale continua imperterrita a farla da padrona. In questo quadro, fa discutere il mancato accorpamento dei referendum alle elezioni amministrative e il decreto legge omnibus varato dal governo e per il momento non accettato dal Presidente della Repubblica, subito denominato "mille poltrone". Il decreto permetterebbe di aumentare i consiglieri comunali delle grandi città da 48 a 60 e gli assessori fino al numero di 15. Inoltre, reinserirebbe i compensi, aboliti dalla manovra dello scorso anno di Tremonti, per i consiglieri di circoscrizione (detti anche municipali). "Speriamo che la reintroduzione, pur parziale, delle misure sulla tracciabilità dei compensi inizi a dare dei frutti - questo il commento di Vincenzo Patricelli, responsabile del Dipartimento politiche economiche e fiscali della Confederazione Indipendente Sindacati Europei (CSE) - visto che dall'evasione fiscale devono arrivare i soldi per la crescita del paese. Nel 2010 non ci pare che ciò sia accaduto". Marco Carlomagno, Segretario Generale CSE, è ancora più netto: "In una fase in cui soffrono le persone a reddito fisso ed è in vigore il blocco dei contratti dei dipendenti pubblici, tutto ci aspettavamo tranne che un provvedimento che favorisce la casta politica. "Non siamo particolarmente interessati all'esito dei referendum ma sprecare oltre 200 milioni invece di accorparli alle amministrative ci pare una follia. "Abbiamo presentato lo scorso anno una contromanovra finanziaria basata proprio sul taglio dei costi della politica. Immaginare di aumentare il numero di persone che vivono di politica senza trovare i soldi per lo sviluppo del paese è molto triste". | |
Da: GiuseppeTA | 07/04/2011 20:24:25 |
E' merda totale | |
Da: ripresa | 08/04/2011 14:44:12 |
per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: news | 08/04/2011 17:15:14 |
Roma, 8 apr - ''Domani, 9 aprile, in tante, tantissime piazze d'Italia finalmente le ragazze e i ragazzi di questo Paese scenderanno in piazza. E' una novita' assoluta. Per la prima volta una generazione scende in piazza contro la precarieta'''. E' quanto afferma la segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Liberta' (Sel), aderendo alla giornata di mobilitazione di domani. Al corteo di Roma saranno presenti tra gli altri Nichi Vendola, Umberto Guidoni, Marco Furfaro, Loredana De Petris, Ciccio Ferrara, Paolo Cento. Una precarieta' -prosegue la segreteria di Sel- che diventa ordinaria, che si fa vita di tutti i giorni, E' la generazione 'senza futuro', quella del 'lavoro mai'. Quella sulla bocca di tutti, della politica, delle forze sociali, dei media. Per essere raccontati sempre da altri, senza mai che siano loro a farlo. La generazione delle statistiche impietose, che parlano di una disoccupazione giovanile senza eguali in Europa, quella della fuga dei cervelli. La generazione dove il lavoro e' sempre sotto inquadrato e sotto pagato rispetto al titolo di studio acquisito. Ma anche quella che si trova nei call center, nelle fabbriche, che un lavoro lo trova, ma che vive in ogni caso la propria esistenza come all'interno di una porta girevole dove la vita e' un giro continuo intorno all'incertezza. ''C'e' veramente bisogno -conclude la nota di Sel- di una 'rivoluzione culturale'. Ma di una rivoluzione che veda la politica tornare a occuparsi di politica e non di propaganda''. | |
Da: xxx | 08/04/2011 17:32:41 |
era ora................................... | |
Da: aaa | 08/04/2011 19:18:28 |
Un sondaggio pubblicato a Giugno 2010 dai quotidiani "La Provincia" a Como e Varese aveva mostrato come la maggior parte della popolazione locale vedeva di buon occhio un trasferimento delle due province dall'Italia alla Svizzera. Sembra però che dall'altra parte del confine non siano entusiasti di accogliere i nuovi venuti e l'ostilità verso gli italiani è diventato parte integrante del programma elettorale per le elezioni cantonali in programma domenica nel Ticino. La Lega dei Ticinesi, partito che s'ispira alla Lega Nord di Bossi, per la sua campagna elettorale si scaglia contro i lavoratori italiani residenti in Italia ma che ogni giorno varcano il confine per andare a lavorare in Svizzera. Secondo gli ultimi sondaggi la Lega ticinese è in ascesa e dovrebbe riuscire a conquistare un secondo seggio nel governo locale. Da li l'obiettivo è esercitare pressioni su Berna affinchè adotti un atteggiamento più duro nei riguardi dell'italia. Il tasto dolente è la questione dei ristorni, le tasse pagate dai lavoratori italiani in Svizzera non residenti, che la Confederazione restituisce all'Italia e che vengono poi girate alle province in cui risiedono queste persone. L'accordo risale al 1974; ora però la Lega ticinese chieda che questi trasferimenti vengano sospesi e che la Svizzera prema sull'Italia affinchè anche ai lavoratori svizzeri in Italia non residenti (pochi a dire il vero) venga riconosciuto il diritto ai rimborsi fiscali. In questa sua richiesta la Lega dei Ticinesi non è sola, anche il Partito Popolare di Centro si è espresso affinchè questi trattati bilaterali vengano rivisti. La questione è emersa in un momento in cui i rapporti fra Roma e Berna non sono buoni anche per altri motivi, sempre di natura fiscale. In un'intervista al Corriere della Sera il Presidente della Confederazione Calmy Rey ha parlato esplicitamente di crisi fra i due paesi e ha indicato nel ministro Tremonti il responsabile di tale situazione. In particolare la Rey ha accusato l'Italia di non voler trovare un accordo con Berna per evitare la doppia imposizione fiscale benchè la Svizzera avesse adottato un approccio più conciliante. Con queste premesse è possibile immaginare che la richiesta della Lega Ticinese possa incontrare maggiori favori a livello federale rispetto al passato. Oltre che sulle questioni fiscali anche il tema dei profughi dalla Tunisia potrebbe incidere sul voto e aumentare i consensi per la Lega ticinese. Negli ultimi giorni diversi clandestini fuggiti da Lampedusa sono stati fermati poco oltre il confine di Chiasso e rispediti in Italia.Berna ha rafforzato i controlli mandando un numero maggiore di poliziotti a ridosso dei confini con l'Italia e ha attivato anche dei droni in dotazione all'esercito che sorvegliano la zona dall'alto.Per gli abitanti di Como, Varese, Verbania e Sondrio la Svizzera è un sogno. Ma per gli Svizzeri queste province (padane o meno che siano) sono un problema col quale regolare i conti, con ogni mezzo e a tutti i livelli. | |
Da: L''Italia..... | 10/04/2011 17:14:27 |
POVERA ITALIA. SEMPRE PEGGIO... E LA GENTE TIRA A CAMPARE A MALAPENA | |
Da: RIPRESA | 10/04/2011 17:17:21 |
per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: eee | 11/04/2011 12:46:05 |
In attuazione della Legge delega 183/2010, la Funzione Pubblica, in maniera totalmente subordinata al ministero del Lavoro, propone uno schema di Decreto Legislativo che riduce e rende difficilmente fruibili i permessi studio, parentali e 104. Nella logica dell'esercizio dei diritti come spreco di risorse, viene attaccata la possibilità di utilizzare permessi retribuiti finalizzati all'assistenza di familiari, al diritto di studio, alle cure dei figli. Tale normativa accomuna lavoratori pubblici e privati e non tiene conto delle difficoltà attuali di usufruire di tali permessi nei singoli posti di lavoro. La limitazione dei permessi, accomunata ai tagli ai bilanci dei servizi sociali dei Comuni e Enti Locali e allo Stato Sociale, diventa un ulteriore strumento di espulsione di lavoratrici e lavoratori dal mercato del lavoro. | |
Da: ripresa | 11/04/2011 15:20:33 |
per il culo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: ............ | 12/04/2011 10:34:39 |
Secondo stime dell'ordine ingegneri di torino lo scorso anno a Torino 520 ingegneri dipendenti hanno perso il posto di lavoro. Vogliamo parlare della disoccupazione intellettuale degli ingegneri cinquantenni con famiglie relativamente giovani (sapete che prima si studia, poi si cerca un lavoro dopo il militare, poi ci si fidanza, poi ci si sposa, poi si figlia)... | |
Da: mah | 12/04/2011 11:12:16 |
ormai siamo alla frutta, manco gli ingegneri trovano + lavoro.......... | |
Da: AMX | 12/04/2011 12:02:44 |
A parte tutto quello che sta succedendo una cosa rimane da fare mandare a casa chi fa danni in primis andiamo TUTTI e dico TUTTI al referendum ditelo anche alle persone che non vanno su internet prendete bene le info per decidere ciò che è corretto. Il popolo viola sta facendo proprio campagna d'informazione e anche noi dobbiamo farla. Alle elezioni quando la gente dice: "E chi voto" e poi "Alla fine rivoto lo stesso tanto le cose non cambiano" SBAGLIATO cambiano in peggio:PRIMA COSA VOTARE anche se non è bello IL MENO PEGGIO LA STORIA INSEGNA CHE I GOVERNI TIPO BERLUSCONI hanno solo fatto DANNI ergo una cosa è sicura NON VOTARLO. Non dico che gli altri non hanno fatto peggio ma con lui le cose hanno raggiunto e superato il limite disopportazione è anche un'indecenza avere un presidente invischiato in queste cose e per di più anche se non lo sei (ahahahahah) LA DIGNITA' di un uomo corretto e coerente dice "MI DIMETTO per correttezza e sincerità" Con questo comportamento dimistra solo che il marcio c' è e tanto VOTARE AL REFERENDUM TUTTI VOTARE Ahimè il meno peggio (Al momento anche se nello schieramento di opposizione di gente in gamba c'è chi vedi LA BONINO che ha esperienza VEDI VENDOLA anche se alcuni non li condividono sicuramente sono meglio di tanti altri) | |
Da: ... | 12/04/2011 12:10:14 |
hai ragione... ma dobbiamo diffondere queste notizie su internet..... organizzarci... ragazzi questi ci hanno rubato non solo il futuro bensì la vita!!! | |
Da: 123 | 12/04/2011 12:20:33 |
la storia insegna, MAI votare un partito che fa capo a una sola persona, MAI concentrare il potere in mano a una persona sola, che poi si chiami tizio o caio o sempronio non cambia nulla, la società si trasforma in una dittatura o in un regime. Diventiamo tutti vittime dei capricci di una persona sola. Eppure ogni volta c'è qualcuno che ci casca..... | |
Da: ......... | 12/04/2011 12:58:51 |
Dopo la mannaia rigorista voluta dal ministro Tremonti, che sottratto alla scuola pubblica 8 miliardi e 133.000 posti di lavoro, con la conseguente precarizzazione del lavoro e l'ingresso nella fascia dei disoccupati di lavoratori con alta professionalità e competenze; dopo le pseudo-riforme della scuola, anche quelle pre-Gelmini, che ne hanno cambiato il volto e la funzione sociale, il processo di privatizzazione si sta compiendo. Con lo stravolgimento dei contratti nazionali - dalla presunta valutazione alle fasce di reddito fino alla licenziabilità per "scarsa produttività"- la trasformazione delle relazioni sindacali, la regionalizzazione ed il massiccio ingresso delle fondazioni private, la scuola non è più l'ente fondamentale per lo sviluppo e la crescita della società, ma un erogatore di "servizi" in funzione degli interessi privati della produzione. Come è stato possibile tutto questo? Quale ruolo hanno svolto i sindacati in difesa degli interessi dei lavoratori della scuola? Perché non c'è stato un fronte unitario per frenare questa deriva? I sindacati servono? A chi? Quali sono i veri obiettivi dei Governi e della Confindustria sulla scuola? | |
Da: ......... | 12/04/2011 13:05:21 |
e aggiungo anche: COME ABBIAMO POTUTO PERMETTERE QUELLO CHE STA ACCADENDO OGGI IN ITALIA??????? | |
Da: Bertolaso: con i soldi del terremoto le assunzioni | 13/04/2011 14:03:27 |
La moglie di un sottosegretario. I figli dei giudici amici, dei generali amici e dei boiardi amici. Perfino la nipote di un cardinale. Tutti assunti (a tempo indeterminato) dalla Protezione civile un minuto prima del cambio della guardia. Con soldi sottratti ai terremotati. Questo si chiama "mettere in sicurezza", solo che più dell'Italia sommersa dalle alluvioni la Protezione civile sembra esperta nel rendere sicure le poltrone del suo personale. E così mentre tutto frana, Guido Bertolaso stabilizza i suoi fedelissimi: 150 precari, spesso d'alto rango, vengono assunti nel botto finale della gestione che ha alternato successi a scandali fino a diventare nel bene e nel male simbolo del modello berlusconiano di governo. Tutto grazie a una nuova legge che prevede "l'assunzione di personale a tempo indeterminato, mediante valorizzazione delle esperienze acquisite presso il Dipartimento dal personale titolare di contratto di collaborazione coordinata e continuativa". Mentre la pubblica amministrazione falcia i ranghi e il precariato diventa condizione di vita, negli uffici che dipendono da Palazzo Chigi c'è un'ondata di piena di assunzioni che garantisce lo stipendio per figli di magistrati e di prefetti, per mogli di sottosegretari e nipoti di cardinali. Tutti benedetti da una selezione su misura, alla quale ha potuto partecipare solo chi aveva già un contratto precario con il Dipartimento. Un esame affidato a una commissione interna, con poche domande rituali e procedure concluse entro l'estate: così gli ex cococo sono ormai a tutti gli effetti in pianta organica. E rilette oggi, dopo i crolli di Pompei, le motivazioni che sostengono questa falange di assunzioni hanno un po' il sapore della farsa di fine impero: il testo della deroga al blocco imposto da Tremonti sostiene la necessità di quel personale "anche con riferimento alle complesse iniziative in atto per la tutela del patrimonio culturale". Ma è solo il botto finale: quando Bertolaso nel 2001 mise piede sulla tolda di comando l'organico si basava su 320 unità, passate a 590 nel 2006 e schizzate a quasi 900 alla fine del suo mandato. Cinquecento persone in più in nove anni, con uffici lievitati emergenza dopo emergenza, sempre a colpi di ordinanza e mai in forza di un concorso. Un vero e proprio esercito in cui spiccano gli oltre 60 autisti, distaccati dalle forze dell'ordine, per i dirigenti. L'apoteosi di un sistema di potere nato con il Giubileo del 2000, spalancando le porte degli uffici a figli, nipoti, familiari e amici dell'establishment istituzionale. E poi, sono arrivati i fedelissimi coltivati a Napoli nelle molteplici crisi dei rifiuti. Un posto per tutti grazie alle parentele giuste nell'esercito o nei servizi segreti, a Palazzo Chigi o in Vaticano, al Viminale o in magistratura, fino a creare una ragnatela di relazioni che sembra plasmata ad hoc per creare consenso verso le attività del Dipartimento e per non disturbare il suo manovratore. Le parentele scomode iniziano ovviamente da Francesco Piermarini, l'ingegnere-cognato del sottosegretario Bertolaso, mandato tra i cantieri della Maddalena. Ma scorrendo la lista dei beneficiati si svela una rete di favori senza soluzione di continuità. Tra i primi ad essere stabilizzati, a metà di questo decennio, sono stati gli uomini della scorta di Francesco Rutelli in Campidoglio. Dieci "pizzardoni" passati senza semafori dalla polizia municipale di Roma al dipartimento di Palazzo Chigi. Dal fil rouge che lega il Giubileo alla Protezione civile spuntano anche tre supermanager del calibro di Agostino Miozzo, Marcello Fiori e Bernardo De Bernardinis. Facevano parte dell'unità di staff del Giubileo e, grazie al decreto rifiuti del 2008, entrano nel Gotha dei dirigenti generali della presidenza del Consiglio con norma ad personam, e un contratto da 180 mila euro l'anno. Ma sono stati ingaggiati anche ottuagenari che arrotondano la pensione grazie ai munifici gettoni delle emergenze: è il caso dell'83enne Domenico Rivelli, chiamato come "collaboratore per le problematiche amministrativo-contabili per i rifiuti a Napoli". Storie vecchie, mentre con la stabilizzazione di fine mandato arriva Barbara Altomonte, moglie del sottosegretario Francesco Giro, docente di scuola superiore ed ora dirigente del Dipartimento. E non è certo un caso che in questa ondata la parte del leone la facciano uomini e donne legati a doppio filo con la Corte dei conti, ossia la magistratura che deve vigilare anche sulle spese della Protezione civile. Proprio nella "sezione di controllo" della Corte un magistrato e due funzionari possono vantare le assunzioni dei propri figli al Dipartimento: si tratta del giudice Rocco Colicchio, di Carmen Iannacone, addetta al controllo degli atti della presidenza del Consiglio, e della segretaria generale Gabriella Palmieri. Spazio anche a Marco Conti, figlio di un altro giudice contabile. Invece Giovanna Andreozzi è stata chiamata dopo il sisma dell'Aquila con l'incarico di direttore generale per vigilare sugli appalti: proviene dalla sezione campana della Corte, presieduta da Mario Sancetta, magistrato sfiorato da più di un sospetto nell'inchiesta sulla Cricca per le relazioni con Angelo Balducci, l'ex numero uno delle opere pubbliche. Tra l'altro, per la Andreozzi è stato attivato un servizio di navetta ad personam tra Roma Termini e gli uffici del Dipartimento. Quanto alla magistratura, tra gli assunti c'è anche Giovanni De Siervo, figlio del vicepresidente della Consulta Ugo: era entrato come precario con l'ordinanza per l'esondazione del Sarno ora è fisso al reparto "relazioni con gli organismi internazionali". Con l'ultima chiamata per i fedelissimi di Bertolaso, arriva il posto definitivo per Carola Angioni, figlia del pluridecorato generale Franco, capo della missione italiana in Libano ed ex parlamentare Pd. Carola Angioni è entrata come collaboratrice per l'emergenza traffico di Napoli e, dopo essersi occupata di smog, è passata ordinanza dopo ordinanza ai temporali del Veneto, dedicandosi, nel frattempo a qualche puntata in Croazia come ambasciatrice del dipartimento. La legge offre certezza occupazionale anche a Marta Sica, figlia del vicesegretario generale di palazzo Chigi; alla nipote del cardinale Achille Silvestrini; alla figlia del prefetto Anna Maria D'Ascenzo, (ex capo del dipartimento dei vigili del fuoco) e a quella del colonnello Roberto Babusci (una volta responsabile del centro operativo aereo della Protezione civile). A loro, infine vanno aggiunti altri parenti illustri, legati all'ex presidente Rai Ettore Bernabei, al sindacalista della presidenza del Consiglio Mario Ferrazzano e a Giuseppina Perozzi, capo del personale di palazzo Chigi. Una manifestazione di potere assoluto cui si oppongono i sindacati, con un ricorso contro i metodi selettivi di quest'ultima raffica di assunzioni che verrà discusso a febbraio prossimo di fronte al Tar del Lazio. Anche perché l'ultima ondata dei Bertolaso boys costerà ben otto milioni di euro, in gran parte sottratti ai fondi per l'Abruzzo terremotato. | |
Da: Montecitorio l''iPad è diventato onorevole | 13/04/2011 14:38:00 |
Marco Milanese è un deputato del Pdl, braccio destro del ministro Giulio Tremonti. Mentre alla Camera il dibattito era paralizzato dall'ostruzionismo dell'opposizione sul processo breve, il parlamentare, con un abile gesto dell'indice, ha mandato il bomber a un impatto straordinario: la palla ha scavalcato la barriera e si è infilata sotto l'incrocio dei pali, col portiere vanamente proteso in tuffo. Un'improvvisa vampata dell'aula con applauso ha scosso Milanese, il quale per una frazione di secondo si era forse risvegliato all'Olimpico di Roma (di Torino). Grazie iPad è il caso di dire. Qualche tempo fa a essere beccato era stato Simeone Di Cagno Abbrescia, deputato del Pdl che ad inizio febbraio era stato fotografato mentre consultava un sito di escort. E ora tocca a due esponenti del neonato Fli di Gianfranco Fini. Durante il dibattito sul "processo breve" gli onorevoli Roberto Menìa e Daniele Toto, in questo ben imitati da altri al loro fianco che per passare il tempo consultavano il loro pc o leggevano il giornale, sono stati fotografati mentre giocavano a Racket Bird 3D sul loro Ipad. Solo quando hanno sentito il rumore dello scatto prodotto dai fotografi piazzati, come sempre, sopra di loro, si sono voltati sorridendo e al tempo stesso coprendo lo schermo con le mani anche se ormai la frittata era fatta. Ma non finisce qui. In Aula si è svolta la classica sfida fra cyber eserciti perfettamente progettati per la craniata frontale: ogni deputato, di destra e di sinistra, pareva fare e dire in base al software, e fino alla parodistica scena di Tonino Di Pietro che interviene per le dichiarazioni di voto col codice di procedura penale sul banco. Persino allo schema a sorpresa, di quelli lungamente studiati in allenamento, non è riuscito di sparigliare: Roberto Giachetti, segretario d'aula del Pd si era impegnato in uno sfiancante su e giù per le scale, a raggiungere i colleghi di partito con foglietti di carta ognuno dei quali conteneva - si sarebbe scoperto poi - un articolo della Costituzione. E meno male, dunque, che c'è l'iPad. Una profusione di tavolette. Specie a destra, non c'è parlamentare che non lo possegga e non lo maneggi. A parte quelli ispirati da Milanese, e afflitti dalla difficoltà di centrare il sette, i più scorrazzavano lungo i video di YouTube e le piccanterie di Dago. Il leghista Giacomo Chiappori si applicava a un solitario di carte. L'ex ministro Antonio Martino a una specie di Tetris. Il pidiellino Giulio Marini era alle prese con un complicatissimo gioco di pallette da tennis, o qualcosa del genere, che tendono a moltiplicarsi fino a invadere lo schermo. La sfortuna di costoro è di alloggiare proprio sotto le tribune dei giornalisti mentre i deputati di sinistra sono sovrastati dalle tribune degli ospiti che ieri sono state occupate anche da una delegazione di diplomatici iraniani, e soprattutto diplomatiche col velo nero, contro i quali si è rivolta, con gesti e urla, l'onorevole Souad Sbai, nata in Marocco e particolarmente sensibile alle questioni femminili nel mondo arabo. Giusto un diversivo, perché per il resto la litania non si è interrotta neppure in serata, dopo la sospensione per la cena. Lo schema era chiaro. Quelli del Pdl tutti zitti per non perdere tempo (la legge bisogna votarla entro oggi, quando la seduta riprenderà, perché non ci siano ripercussioni penali sul presidente del Consiglio e di carriera sui suoi eletti). Quelli del Pd (terminata la Costituzione) per le medesime ragioni sono intervenuti nel numero massimo possibile, e sostanzialmente per dire vergogna, sfregio, maledizione, poveri magistrati, eccetera. Quelli dell'Italia dei Valori non erano da meno: la loro era una Spoon River dell'Italia contemporanea, un deputato ricordava i morti dell'Aquila, un altro quelli di Viareggio, un terzo quelli della Thyssen, e nella loro opinione rimarranno senza giustizia a causa della prescrizione. Ecco, proprio mentre era il turno del cognato di Di Pietro, Gabriele Cimadoro, le pallette gialle avevano già invaso metà schermo dell'iPad di Giulio Marini, che tuttavia si batteva con vigore e coraggio... | |
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