NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.
Ma c'è lavoro in Italia ? altro che ripresa.....
778 messaggi, letto 12640 volte
Discussione chiusa, non è possibile inserire altri messaggi
Torna al forum |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, ..., 21, 22, 23, 24, 25, 26 - Successiva >>
Da: DISOCCUPATA DISPERATA | 09/03/2011 21:30:40 |
Ormai c'è rimasta solo la rivoluzione, non ci sono più alternative. | |
Da: ..... | 09/03/2011 21:32:33 |
noi con la guerra dei poveri...invece questi hanno più benefici di noi tutti......ecco come funziona l'italia!!!!!! | |
Da: disoccupato organizzato | 10/03/2011 22:34:11 |
il motivo che l'italia va così....????sono i politici dinosauri che abbiamo al parlamento........un vero scandalo per il nostro paese | |
Da: Silvin | 13/03/2011 15:49:31 |
un vero schifo questa politica in italia.....ci sono cani e porci | |
Da: fabius75 | 14/03/2011 21:14:24 |
c'è di tutto, poca serietà nei confronti dei giovani. | |
Da: news | 16/03/2011 15:29:39 |
situazione lavoro in italia......fanalino di coda!!!!!! | |
E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android. Scaricala subito GRATIS! |
Da: xxxxxxxxxxxxxxxxxx | 16/03/2011 17:24:32 |
Il 30% disoccupati..........................l'ITALIA deve esserne orgogliosa e fiera. Calo degli iscritti all'università?........fanno bene perchè tanto con la laurea non si può migliorare la propria posizione. | |
Da: Serpente75 | 16/03/2011 17:29:26 |
Trovare lavoro in Italia???? Pura e semplice utopia è da un anno che cerco lavoro......neanche risposte di cortesia. | |
Da: Laureati e lavoro: la crisi continua | 16/03/2011 17:55:56 |
Il nuovo Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani ha coinvolto 400.000 persone, tra laureati del 2009 (oltre 113mila di primo livello; 48.500 biennali specialistici; oltre 13mila a ciclo unico, ovvero i laureati in medicina, architettura, veterinaria, giurisprudenza) intervistati nel 2010, a un anno dal conseguimento del titolo; laureati del 2007, intervistati dopo tre anni - per la prima volta vengono indagati 30.355 laureati biennali specialistici a distanza di tre anni dal titolo; laureati del 2005, intervistati dopo cinque anni (pre-riforma). Tra i laureati del 2009 emerge che la disoccupazione aumenta, seppure in misura inferiore all'anno scorso. Fra i triennali la crescita è dal 15 al 16% mentre l'anno precedente l'incremento era stato intorno al 4%. La disoccupazione cresce anche fra i laureati specialistici biennali, quelli con un percorso di studi più lungo: dal 16 al 18% - la precedente rilevazione aveva evidenziato una crescita di oltre 5 punti percentuali -. Ma sale pure fra gli specialistici a ciclo unico: dal 14 al 16,5% rispetto all'aumento di 5 punti percentuali registrato dall'indagine precedente. La crescita del numero di laureati nel nostro Paese ha certamente elevato la soglia educazionale della popolazione estendendo la possibilità di intercettare e valorizzare le eccellenze. Ma la crescita si è arrestata. Il numero di laureati ha iniziato a ridursi nel 2008 ed è destinato a contrarsi ulteriormente. Nell'intervallo 2004-2009, la quota di laureati nella popolazione di età 30-34 è cresciuta del 3,3%, partendo da un valore inferiore al 16%. Un livello molto lontano da quello, pari al 40%, che la Commissione Europea ha individuato come obiettivo strategico da raggiungere entro il 2020. Una soglia educazionale di così ridotto profilo, sottolinea AlmaLaurea, è probabilmente all'origine della difficoltà a comprendere appieno il ruolo strategico degli investimenti in istruzione superiore e in ricerca per lo sviluppo del paese: sull'uno e sull'altro versante il nostro Paese investe quote di Pil assai inferiori a quanto vi destinano i principali competitor a livello mondiale. Pochi sono infatti gli investimenti in istruzione, ricerca e sviluppo. La documentazione ufficiale più recente dice che, fra i 28 paesi dell'Oecd considerati, il finanziamento italiano, pubblico e privato, in istruzione universitaria è più elevato solo di quello della Repubblica Slovacca e dell'Ungheria: la Penisola vi destina lo 0,88% del Pil, contro l'1,07 della Germania, l'1,27 del Regno Unito, l'1,39 della Francia e il 3,11 degli Stati Uniti. Le cose non vanno meglio nel settore strategico della ricerca e sviluppo: il nostro Paese nel 2008 vi ha destinato l'1,23% del Pil, risultando così ultimo fra i paesi europei più avanzati, che infatti indirizzano a questo settore percentuali prossime o spesso superiori al 2% - come Svezia 3,75%, Germania 2,63%, Francia 2,02%, Regno Unito 1,88% -. In questo settore risulta debole anche l'apporto proveniente dal mondo delle imprese. Il concorso del mondo imprenditoriale è pari allo 0,65% del Pil, poco più della metà dell'investimento complessivo. Nella gran parte dei Paesi più avanzati il contributo è almeno doppio: l'1,21% nel Regno Unito; l'1,27% in Francia; l'1,84 in Germania; il 2,78% in Svezia. Nonostante i giovani con una preparazione universitaria costituiscano nel nostro Paese una quota modesta, risultano ancora poco appetibili per i mercati del lavoro interno. Il problema dell'Italia, secondo AlmaLaurea, non è tanto quello dei "cervelli in fuga", ma lo scarso appeal dei nostri atenei e centri di ricerca per studenti e ricercatori d'oltre confine. Per ogni cervello che entra, infatti, ne esce uno e mezzo. Secondo l'indagine del Consorzio interuniversitario, inoltre, i laureati specialistici biennali con cittadinanza italiana del 2009 che lavorano all'estero, a un anno dal titolo, sono il 4,5% (erano il 3% nel 2009). Il 29% degli occupati all'estero proviene da ingegneria, il 16,5% dal gruppo linguistico, il 16% da quello economico-statistico e il 12% dal politico-sociale. A un anno dalla laurea, ha un lavoro stabile il 48% degli italiani occupati all'estero, 14 punti percentuali in più rispetto al complesso degli specialistici italiani occupati in patria. In Italia, inoltre, il lavoro nero resta una piaga. I laureati che lavorano senza contratto, a un anno dal conseguimento del titolo di studio, raddoppiano tra gli specialistici biennali raggiungendo il 7%; per i laureati di primo livello passano dal 3,8 al 6%; gli specialistici a ciclo unico passano dall'8 a quasi l'11%. | |
Da: ma va'' | 16/03/2011 18:01:56 |
ma che bella scoperta, ormai lo sanno anche i sassi che in italia la laurea NON SERVE A UN CAZZO!!! | |
Da: Serpente75 | 16/03/2011 18:25:52 |
Meglio apprendere una professione da subito che sprecare soldi e fatica per studiare e ritrovarsi con tutte le porte chiuse e la capacità di non saper fare niente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: C''è la ripresa | 16/03/2011 18:26:50 |
Per il culo...... | |
Da: x Serpente75 | 16/03/2011 18:31:25 |
sagge parole le tue, il problema era saperlo prima e non si può tornare indietro........... | |
Da: Serpente75 | 16/03/2011 19:01:58 |
Quindi? che facciamo?????????????????????? | |
Da: silvia 74 | 22/03/2011 02:05:28 |
io sarò una delle tante disoccupate che forse rientrerà in italia mi trovavo all'estero per lavoro ma mi conviene tornare?o rimanere clandestina in america...grande problema ho anche due figlie ma non credo che hai politici italiani gliene frega un cazzo della mia situazione | |
Da: ?????? | 22/03/2011 22:42:41 |
ma tornare in italia ????? in questo momento non c'è nulla in campo lavorativo, le aziende fanno le valigie dal nostro paese....!!!!!!ma ci sono delle prospettive....il viagra di berlusconi.....!!!!!!! x silvia 74 | |
Da: AMX | 23/03/2011 11:30:38 |
Salve a tutti Ho letto un pò tutto il thread, dal mio punto di vista, la laurea non è una perdita di tempo, premetto non sono laureato (ho iniziato presto a lavorare). la lauera è un accrescimento culturale che permette di avere un buon punto di partenza per il mondo del lavoro ma non basta, servono corsi di specializzazione mirati al tipo di professione che si vuole intraprendere. L'altro punto è invece di non essere sudditi del nostro paese, e come facciamo ciò? Il cittadino italiano ha dei diritti e dei doveri e i politici devono lavorare per il bene del paese (questo devono fare). Ci vuole un messaggio forte (sfruttando internet, un bel appuntamento sotto al parlamento). E iniziare a protestare in maniera forte ma composta contro di loro (usare la violenza mista a rabbia ci porta solo dalla parte del torto nonstancheche di ragione ne abbiamo a tonnellate). Iniziare a picconare la concussione, la raccomandazione e far valere la dignità e i nostri diritti di cittadino italiano. Inoltre un giorno intero senza fare benzina vedi come le aziende petrolifere abbassano le penne. (Usare internet per organizzarsi è bene e poi non facciamo che diciamo di si e poi dopo "si vabbè poi vediamo") NON VEDIAMO NIENTE QUESTI CI HANNO MESSO LE MANI IN TASCA E CI STANNO RUBANDO SOLDI DIGNITA' E FUTURO e se non ci MUOVIAMO si andrà SEMPRE PEGGIO. La manna non arrivierà dal cielo. LA MANNA SIAMO NOI. Come si suol dire ON FEET e move IN PIEDI E MUOVIAMOCI USIAMO FACEBOOK e tutti glia altri social network, inziamo se no le cose non cambiano | |
Da: ehehe | 23/03/2011 11:42:24 |
non credo nelle manifestazioni di questo tipo...non cambierebbe nulla, piuttosto non andate a votare e vedete se qualcosa cambia..questa è la mia soluzione..se vedono che i 30enni sono lontani dalla politica vedi come si svegliano, altrochè!!!saluti | |
Da: news | 23/03/2011 15:10:38 |
viviamo in un paese senza un futuro stabile per il lavoro in italia, ci sono studenti universitari grandi di età che non hanno neanche un minimo di esperienza lavorativa(conosco amici di 35anni che studiano,certi invece non hanno idea di cosa sia un lavoro, senza aver fatto mai nulla, neanche ci pensano)......forse meglio un ignorante senza nessun titolo,tanto sono quelli che fanno successo nel nostro paese, come si dice questa è l'italia. (Un ignorante trova sempre un altro più ignorante che lo ammira). | |
Da: news | 23/03/2011 15:12:56 |
viviamo in un paese senza un futuro stabile per il lavoro in italia, ci sono studenti universitari grandi di età che non hanno neanche un minimo di esperienza lavorativa(conosco amici di 35anni che studiano all'università,mah??????,certi invece non hanno idea di cosa sia un lavoro, senza aver fatto mai nulla, neanche ci pensano)......forse meglio un ignorante senza nessun titolo,tanto sono quelli che fanno successo nel nostro paese, come si dice questa è l'italia. (Un ignorante trova sempre un altro più ignorante che lo ammira). | |
Da: Serpente75 | 23/03/2011 15:59:28 |
La laurea è un accrescimento culturale personale e basta, che oggi come oggi non ti consente di migliorare la tua posizione. | |
Da: x serpente75 | 23/03/2011 16:15:14 |
infatti......!!!!!!! | |
Da: x serpente75 | 23/03/2011 16:17:20 |
assurdo conosco certi che hanno fatto 15anni di università senza mai lavorare !!!!!!!!! ahahaha assurdooooo | |
Da: mah | 23/03/2011 16:59:40 |
15 anni? | |
Da: Serpente75 | 23/03/2011 17:35:50 |
Forse qualcosa si sta muovendo......telefonata inaspettata.....;) | |
Da: Serpente75 | 23/03/2011 21:25:07 |
Da: Serpente75 | 23/03/2011 21:35:28 |
X AMX Penso sia un appello che rimarrà inascoltato, non c'è solidarietà e c'è molta superficialità ed indifferenza. | |
Da: news | 24/03/2011 13:59:39 |
Il 9 aprile studenti in piazza con i precari: "Il nostro tempo è adesso" Contro i tagli a scuola e università, contro i tagli al diritto allo studio, contro il precariato e contro la guerra. Con queste motivazioni gli studenti scenderanno in piazza il 9 aprile accanto ai lavoratori precari, verso lo sciopero generale del 6 maggio L'Unione degli Universitari e la Rete degli studenti medi hanno fatto sapere che l'appello alla mobilitazione del 9 aprile lanciato dai precari non poteva non essere colto anche dagli studenti, in mobilitazione da mesi contro i tagli a scuola e università, alle borse di studio e contro il precariato che riguarderà anche loro non appena metteranno piede nel mondo del lavoro. Gli studenti chiedono l'attenzione del mondo politico, non sono disposti a scomparire dall'agenda dei politici, ne' a rassegnarsi ad un esilio forzato. Chiedono attenzione ai loro problemi, vogliono essere valorizzati anche in un momento di crisi come questo e tornare ad essere protagonisti nel loro Paese. "Non potevamo non cogliere l'appello a questa mobilitazione, non siamo più disposti ad aspettare, a delegare ad altri il nostro presente, a berci ancora una volta la storiella del futuro che prima o poi arriverà, quel lontano futuro in cui finalmente sarà il nostro momento.Noi vogliamo poter contare ora e subito, vogliamo imporre al Paese il dramma di più generazioni per cui ormai la precarietà si è fatta vita, dimensione esistenziale. Questo autunno lo abbiamo rivendicato dalle nostre piazza, con un grande movimento studentesco che ha scosso l'Italia, ma ora non vogliamo fermarci, non siamo disposti a scomparire ancora una volta dall'agenda politica di questo Paese, chiediamo risposte e cambiamenti immediati. Questo governo sta distruggendo il nostro presente e il nostro futuro. In un periodo di crisi ormai cronica come questo distrugge scuole e università con tagli indiscriminati e riforme scellerate, dequalifica il lavoro che non è più un diritto ma un privilegio, condannandoci a una dipendenza a vita dalle nostre famiglie, a dover vivere con l'angoscia di un contratto che scade e una borsa di studio che non ci viene più data. Oppure ci condanna all'esilio forzato, a cercare all'estero qualcun altro che riesca ad apprezzare le nostre competenze e la nostra voglia di impegnarci per il bene comune. Noi però abbiamo deciso di non rassegnarci, di cambiare a tutti i costi questo Paese. | |
Da: news | 24/03/2011 14:00:46 |
Per questo il 9 aprile saremo in piazza, ancora una volta, per riprenderci le nostre città, la nostra dignità, i nostri spazi e la nostra cittadinanza, in un Paese che ha bisogno di noi e contro chi, invece, ci umilia e vuole spingerci oltre confine. Vogliamo moltiplicare la partecipazione a questa giornata insieme a tutte le studentesse e gli studenti che nelle proprie città vogliono riprendersi uno spazio che ci hanno rubato." Tante le associazioni che hanno già aderito all'appello dei precari: Uds, Articolo 21, Prossima Italia, Valigia Blu, Pugliamo l'Italia, Errori di Stampa, Popolo Viola, Reset Italia, European Alternatives. Poi i Lavoratori Phonomedia in lotta di Catanzaro, Donne di Classe, Arte della Resistenza e, tra i personaggi del mondo dello spettacolo, Silvia Avallone, Valerio Mastandrea, Jasmine Trinca, Dario Vergassola, Ascanio Celestini, Luciano Gallino, Giulia Innocenzi, Michele Serra e Margherita Hack. | |
Da: berlusconi | 24/03/2011 14:29:54 |
stiamo uscendo molto bene dalla crisi economica, meglio degli altri paesi europei.........ma che cavolo dici ????? | |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, ..., 21, 22, 23, 24, 25, 26 - Successiva >>