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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: x Un Ds04/05/2010 20:13:36
Riporto un post di DT2010 del 17/04/2010


Circa la figura del DS in Italia, si può trovare abbondante letteratura riguardo la loro inadeguatezza nell'espletare il ruolo di dirigente e come ciò costituisca uno dei punti di criticità delle nostre istituzioni scolastiche. I DS hanno, ovviamente, tutti la stessa provenienza: l'insegnamento. I compiti e le funzioni che devono svolgere sono indubbiamente complessi e inpegnativi; nella stragrande maggioranza dei casi mancano di adeguata preparazione, ma non è tutta colpa loro; sono stati investiti del ruolo, non si sono formati come manager, né qualcuno si è preoccupato di farlo seriamente.
Il programma annuale, l'assestamento dei bilanci, la rendicondazione, etc. è quasi sempre affidato ai DSGA. Costoro spesso sono dei semplici diplomati, che si trovano a svolgere un compito ope legis.
La gestione delle risorse umane, la ricerca didattica, l'organizzazione e quant'altro richiede l'autonomia, restano intenzioni; se tutto va bene, si cerca di tamponare una falla qui o là, ma la nave inesorabilmente continua ad imbarcare acqua: è un Titanic, che neanche tanto lentamente, cola a picco.
La mancata verifica delle responsabilità dirigenziali e l'assenza  controllo dei risultati, fa illudere parecchi  DS, chiusi in una strettissima autoreferenzialità, meri terminali del ministero e dell'USR.
Potrei continuare, ma non voglio annoiare oltremodo nessuno.
Certamente, come in tutte le cose, ci sono delle eccezioni....ma essenzialmete delle eccezioni
Rispondi

Da: x DT 201004/05/2010 20:40:48
visto che traccia un quadro così chiaro sulla figura del d.s.,vorrei chiedere a dt2010 di delineare con altrettanta lucidità il ruolo del futuro d.t. : intendo quale sarà e quale dovrebbe essere . Io ho letto qualcosa sui sistemi europei e per me l'Ofsted è " il modello " ma nel Regno Unito l'Office for Standards in Education è un dipartimento non-ministeriale ( e qui sta l' enorme differenza a nostro sfavore, dove il d.t. è totalmente incardinato nel ministero ) e le sue competenze sono 1) verificare gli standards delle scuole indipendenti e di stato . 2) informare annualmente il Parlemento - pubblicano un rapporto annuale - sulla qualità dell'istruzione. 3) dare " advice " ( N.B. loro danno consigli al Governo ) sulle strategie per migliorare , a tutti i livelli ,il sistema.
L'indipendenza nei giudizi,l'assunzione di responsabilità sono qualità che , oltre alla competenza , fanno il buon ispettore ...ma in Inghilterra. Crede che qui tali qualità siano apprezzate ?
Rispondi

Da: ...04/05/2010 20:58:47
occhio ai Prof. dalla penna rossa: "Parlemento" ... :)
In questo forum, gli errori si pagano con l'ergastolo.

Non mi trova d'accordo quando dice "per me l'Ofsted è il modello ".

Ispezione e accountability (rendere conto) nel sistema scolastico inglese di G. B.
"Una volta accreditati dallâOfSTED dopo il corso di formazione, gli ispettori vengono assunti per singole ispezioni, senza avere un posto fisso. "
"In pratica, tutti coloro che hanno conseguito il certificato OfSTED, una sorta di âpatenteâ, possono essere chiamati per unâispezione. Cominciano così a nascere le agenzie esterne che forniscono gli ispettori, lavorando con contratti di tipo commerciale-professionale e sempre più il mondo della scuola diventa parte delle logiche di mercato (Ball, 2008)"
http://www.ofsted.gov.uk/
Rispondi

Da: ...04/05/2010 20:59:58
... ma e' possibile che mi sbagli ...
Rispondi

Da: x DT 201004/05/2010 21:14:12
la ringrazio ( anche per la simpatica correzione della mia svista ) perchè la nascita di agenzie esterne che forniscono ispettori per singole ispezioni è , a mio avviso , un risvolto negativo di quella che a me pareva la caratteristica positiva , cioè l'indipendenza di questi funzionari dal ministero,cioè in definitiva dall'esecutivo. Lei mi ha mostrato invece il...bicchiere mezzo vuoto e a questo serve un confronto costruttivo...a vedere più in là !
Rispondi

Da: ...04/05/2010 21:26:53
Giusto.
Comunque, credo che "l'Ofsted" sia orientato ad una valutazione di tipo esclusivamente "esterno". Mi sembra che altri paesi europei, compresa l'Italia, si stiano orientando ad una valutazione di tipo misto.
Rispondi

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Da: giulia arditi04/05/2010 21:33:58
oh.. finalmente si viene al dunque..bravi
vogliamo confrontarci anche sulla funzione ispettiva in Italia?
Rispondi

Da: burraco04/05/2010 21:55:00
Ciao a tutti.
Vorrei iniziare a studiare i sistemi scolastici europei. Qualcuno ha qualche titolo da consigliarmi?
Grazie
Angela
Rispondi

Da: ...04/05/2010 22:47:52
X burraco
Non conosco testi utili, i sistemi europei li studio on-line
www.eurydice.org
Qui trovi molto materiale, credo ci sia anche una versione italiana.

La funzione ispettiva in Italia ?
E' un bel dilemma.
A parte gli aspetti normativi, credo che tutti noi ormai ci siamo fatti un'idea, mi e' sempre di grande aiuto rileggere il bando (art.6).
Ogni volta mi sembra di capire meglio qualcosa, cosa cercare e quali parti studiare e approfondire.
Credo che tale funzione debba gestire le situazioni problematiche senza mettere in crisi il sistema (scuola), debba risolvere problemi, proporre soluzioni e strategie.
Ma forse mi sbaglio.

Non ho idea di quanto sarà possibile andare avanti con questo confronto positivo e costruttivo, speriamo bene.

Rispondi

Da: vito04/05/2010 23:04:27
Potrebbe tornare utile leggere un breve profilodel D.T.. Buona lettura....
Come accade per altre figure (es. : per i dirigenti scolastici), la trama giuridica da ripercorrere è fitta ed articolata, nel corso degli anni è stata esposta a sovrapposizioni ed interventi modificativi parziali, non è mai stata resa oggetto di una ridefinizione sistematica, complessiva, compiuta.

Ciò provoca conseguente e oggettiva difficoltà nel descrivere il compito ispettivo e le connotazioni di fondo di detta attività professionale.

L'assenza di un quadro normativo organico cui attingere alimenta anche il diffondersi di variegate e contrastanti opinioni, in qualche caso manifestate in modi sommari e apodittici, circa il ruolo sostanziale che l'ispettore deve assolvere nella scuola dell'autonomia e le prospettive che ciascuno personalmente immagina per la "categoria", da intendersi come corpo professionale di cui dispone il comparto dell'Istruzione (insieme ad alcuni altri comparti pubblici).

Una riviviscenza di tale difficoltoso ed animoso dibattito, talvolta sviluppato trascurandosi attenzione all'intricato contesto ordinamentale in cui oggi è collocato il Sistema di Istruzione e Formazione italiano, si è registrata in occasione dell'indizione del concorso ordinario a posti di "dirigente tecnico" (questa è l'odierna denominazione del ruolo professionale) di cui al decreto 30.1.2008, pubblicato nella G.U. - serie speciale concorsi ed esami - n. 10 del 5.2.2008.

La riattivazione dell'ordinaria procedura di reclutamento è stata innescata dopo una lunghissima pausa temporale, durante la quale i posti disponibili in organico venivano occasionalmente coperti mediante incarichi dirigenziali individuali, conferiti ai sensi dell'art. 19, comma 5 bis, del d. lgs. n. 165/2001.

Il reinnesco delle normali procedure di reclutamento ha fatto sorgere il problema di individuare le norme cui fare riferimento.

In passato gli ispettori scolastici, che non possedevano la qualifica dirigenziale, erano stati reclutati secondo regole poi confluite nel decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 (testo unificato delle leggi dell'Istruzione), attraverso concorso di tipo "settoriale", tutto interno al comparto scuola (v. art. 420), con prove scritte di esame vertenti su problemi pedagogico-didattici, su argomenti attinenti agli insegnamenti compresi nei relativi settori disciplinari, sugli ordinamenti scolastici italiani ed esteri, con particolare riguardo a quelli dei Paesi della Comunità europea (v. art. 422).
Rispondi

Da: rosella04/05/2010 23:12:31
x  UN DS
Tutto quello che hai scritto è assolutamente corretto ma, credo che tu sia una docente che non sopporta la funzione gerarchica non adeguata al propio ruolo.Ti auguro che diventi D.t con una discreta forma mentis.
Rispondi

Da: vito04/05/2010 23:12:57
Segue.....In altre parole, per l'ispettore scolastico - non essendo figura equiparata, né a fini giuridici, né a fini economici ai dirigenti pubblici - era prevista una formazione di ingresso tutta e solo declinata sul versante pedagogico-didattico, esattamente come accadeva e tuttora accade per i concorsi a posti di insegnamento.

La situazione, tuttavia, è radicalmente mutata dopo l 'unificazione del ruolo ispettivo (i preesistenti ruoli di ispettore tecnico centrale e di ispettore tecnico periferico sono stati unificati nel ruolo unico nazionale degli ispettori tecnici, dall'art. 5 del decreto-legge 6.11.1989 n. 537 conv. con modificazioni dalla legge 27.12.1989 n. 417) e, vieppiù, dopo il contratto collettivo nazionale quadro del 17 maggio 2000.

La figura dell'ispettore tecnico è stata ricompresa, ad ogni effetto giuridico ed anche economico, nella più ampia area della dirigenza del comparto ministeri, il cui reclutamento è invece disciplinato in maniera identica a quello di tutti gli altri dirigenti delle amministrazioni pubbliche, ossia dall'articolo 28 del decreto legislativo n. 165 del 2001 e dal successivo d. P.R. del 24 settembre 2004 n. 272, in cui è ricompresa anche la dirigenza tecnica.

A fronte di tale sopravvenuta commistione normativa - che peraltro ha recato oggettivi benefici individuali agli interessati - si è reso indispensabile, per poter predisporre il bando di concorso, reinterpretare l'assetto della disciplina normativa che può dirsi oggi in vigore. Per questa ragione si è ritenuto necessario acquisire un avviso chiarificatore da parte del Consiglio di Stato.

I giudici amministrativi (parere n. 2360 dell'11 luglio 2007), condividendo quanto rappresentato dal Ministero della Pubblica Istruzione ed alla stregua del quadro legislativo vigente, hanno precisato che per reclutare nuovi ispettori non si può procedere all'applicazione in via esclusiva del Testo Unico Istruzione (d. lgs. n. 297/1994) oppure, in alternativa, dell'articolo 28 del decreto legislativo n. 165 del 2001 (testo unificato relativo al pubblico impiego ed alla dirigenza).

I requisiti di accesso, le modalità di reclutamento, le modalità di concorso devono oggi essere necessariamente desunte dalle due diverse fonti regolatrici (sia il T.U. n. 297/1994, sia il decreto legislativo n. 165/2001), combinandole tra di loro.
Rispondi

Da: ...04/05/2010 23:33:34
dal punto di vista giurisprudenziale vito ha certamente descritto un quadro perfetto ed esaustivo, se appare confuso lo è certamente non per colpa sua.
Ma, semplicemente credo che si debba focalizzare l'attenzione sul TU Art. 397 Funzione ispettiva, che sembra, almeno in parte, ripercorrere quanto prevede il bando di concorso
Rispondi

Da: giulia arditi05/05/2010 01:06:25
Vito
complimenti veri e grazie.. dopo mesi di sciocchezze e lamentele varie , finalmente un apporto utile
sarebbe bello se potessimo confrontarci sempre così
cercherò anch'io di dare il mio contributo
Rispondi

Da: bia05/05/2010 07:32:16
Pare si sia riusciti a dare un "senso"a questo forum che non siano invettive o pettegolezzi.
Pongo una questione che credo interessi tutti.
Qualcuno  ha riflettuto sulla prova cosidetta "disciplinare"?
Se si...come potrebbe essere articolata?
Nessuna idea sulla due prove generali e nessuna sulla prova disciplinare...se ci scambiamo opinioni forse riusciamo...per grandi linee...a immaginare come potrebbe essere posta.
Sulla funzione ispettiva in Italia in giro (libri)c'è molto poco.Un testo di Molinari e uno di Scurati,i quali trattano la questione in maniera marginale discutendo invece estesamente degli aspetti normativi e generali della scuola.
In realtà credo che tali difficoltà provengano dal fatto che sino ad oggi tale funzione venga vista come funzione di controllo piuttosto che di supporto ed aiuto al sistema istruzione.
Quindi una figura nuova da inserire in una nuova visione dell'istruzione non più pertanto centrata sugli aspetti di "ispezione" ma piuttosto immaginata come una complessa figura di supporto tecnico alle Scuole (progettazione,azione,valutazione).
Questa è almeno l'idea che io mi sono fatto.
Rispondi

Da: vito05/05/2010 08:24:47
x bia. Per le linee generali hai ragione. appena trovo qualche minuto di rempo pubblicherò gli obiettivi che si pone il D.T. secondo uno studio effettuato e le disposizioni legislative in atto.  adesso vado a scuola.buon lavoro.
Rispondi

Da: Ancona 205/05/2010 08:37:09
Ciao,
anch'io sono di Ancona,
di che settore, anzi sottosettore, sei?
Rispondi

Da: Valeria05/05/2010 12:19:19
onestamente vorrei ringraziare anche io "un Ds" che ha proposto la traccia...
Rispondi

Da: vito05/05/2010 15:05:00
sono del sotosettore 10.
Rispondi

Da: Ancona 205/05/2010 15:56:58
per Vito,
hai cominciato a studiare anche per la  terza prova scritta?
Rispondi

Da: burraco05/05/2010 17:39:52
Ringrazio "..." per l'indicazione sui testi relativi ai sistemi scolastici europei. Conosco il sito Eurydice, ma non masticandobene l'inglese sono tagliata fuori da molti documenti.
Sulla figura del dirigente tecnico ho trovato questo commento reperibile al seguente indirizzo http://www.istruzionefc.it/uopsa/art_stampa.asp?ID=197
Rispondi

Da: BOLOGNA5705/05/2010 17:43:48
QUALCUNO E' A CONOSCENZA DI TESTI E/O MATERIALE BIBLIOGRAFICO PER LA PREPARAZIONE ALLE PROVE SCRITTE ? GRAZIE
Rispondi

Da: ...05/05/2010 17:46:32
x burraco
la versione italiana di eurodyce:
http://www.indire.it/eurydice/index.php
Rispondi

Da: aiaiaiiiiii05/05/2010 18:38:04
@ bia,aiaiaiaiiiiiiiiiiiiii,sei messo male
Rispondi

Da: Francesca05/05/2010 19:21:12
Cari tutti,
ho saputo proprio oggi che è stato rinnovato il contratto per i dirigenti scolastici...quindi non c'è più tanta differenza di stipendio con i dirigenti tecnici. Se a questo sommiamo il fatto dell'incertezza oltre che dell'esito delle prove, anche della sede, penso che venga meno molta della motivazione iniziale.
A questo punto ho pensato che forse questo concorso non è poi così conveniente ...
Che ne dite?
Rispondi

Da: x Francesca05/05/2010 19:33:45
Non penso che si partecipi a questo concorso solo per una questione di soldi.......
Rispondi

Da: Francesca05/05/2010 19:41:03
No,certamente,
ma i soldi servono, specialmente se ti devi spostare in un'altra città e devi pagare un affitto e, siccome non mi pare che questo tipo di studio sia facile, non vorrei, oltre a dover studiare molto di più che per il concorso a ds,  doverci anche rimettere.
Erano solo delle considerazioni in più.
Poi comunque mi sono sbagliata, è ripresa la trattativa che prevede delle risorse aggiuntive molto cospicue, ma il contratto ds non è ancora stato firmato.

Rispondi

Da: x francesca05/05/2010 20:32:54
5 milioni di euro una tantum da dividera tra 10500 DS circa..........calcola quanto siano cospicui!!!!
Rispondi

Da: un DS05/05/2010 20:45:42
Mi pongo il problema delle necessarie sottocommissioni e dello svolgimento unificato o differenziato della prova orale, nella quale devono evidenziarsi aspetti del sottosettore di riferimento...
Rispondi

Da: x un DS05/05/2010 20:53:18
ma tu credi di arrivare agli orali?
Rispondi

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