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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: attenzione!16/10/2012 16:18:34
Attenzione ai tre puntini. Se reiterati potrebbero rappresentare
segno di riconoscimento e quindi di nullità delle prove.
Rispondi

Da: Il concorso ha16/10/2012 16:35:48
Allora non sei fuori di testa!
Sei un gran burlone...
Comunque un sognatore...
Ascoltati la canzone di Peppino di Capri e pensa a goderti la vita...
Rispondi

Da: assunzioni16/10/2012 17:34:06
inutile sperare, saranno i soliti noti
Rispondi

Da: assunzioni16/10/2012 18:03:58
voi pensate che conti il merito? passeranno i frequentatori del ministero e degli USR?
Rispondi

Da: OLTRE LORIZZONTE16/10/2012 18:55:37
Avete letto del caso di quel dirigente del MIUR con due lauree dichiarate ma mai conseguite, in forza al dipartimento di Biondi, con un compenso di circa 109.000 euro/anno? Un gran furbone, docente presso università e responsabile di attività ispettive riguardanti i fondi FSE.
Al MIUR si occupa di:
"Analisi degli scenari politico programmatici, giuridici ed economici a supporto della politica finanziaria del Ministero. Attività propedeutica alla definizione delle linee di programmazione strategica ed attuativa della politica finanziaria del Ministero".

Viviamo tempi bui, speriamo che passino ai raggi x tutti i dipendenti ministeriali.
Rispondi

Da: Lucia 116/10/2012 20:29:13
@ OLTRE LORIZZONTE

...no....me la ero ancora risparmiata ma adesso ho le idee più chiare: ecco da quali teste consulenti escono le sparate tipo quella delle 24 ore!!
Gente che non si è presa nemmeno la briga di sudarsi una laurea, anzi, "due" e con un codice etico che ve lo raccomando, sicuramente presume che la propria esperienza di parassita sia da estendersi anche agli altri, quindi: ... che vuoi che sia aumentare di un terzo il "non lavoro" di qualcuno (si presume infatti che venga svolto con la  professionalità, l'impegno, l'attaccamento  e l' "etica" dimostrati dal
figuro quando millanta qualsivoglia merito)!
Davvero tempi bui...soprattutto per i nostri ragazzi, costretti ad avere docenti che, ogni mattina, devono reprimere il disgusto per le umiliazioni subite da certa gentaglia e trasmettere loro quella speranza per il futuro (un futuro "normale", dove governi con equità chi ne ha la competenza, il merito e l'investitura democratica) che stiamo perdendo
Rispondi

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Da: MARCUS 16/10/2012 20:36:54
Ancora sulle 24 ore.

Mi sembra evidente che i Ministri Tecnici hanno dei pregiudizi sul lavoro degli insegnati. Sono "ignoranti" (nel senso etimologico del termine), non sanno cosa si fa a scuola. Come può venire in mente di aumentare il carico orario di un terzo? Cosa succederebbe se Marchionne decidesse che gli operai devono lavorare 53 ore e mezza alla settimana (invece di 40) con lo stesso salario? In Europa si chiede di investire sull'istruzione, non di distruggerla. Come si può, nel giro di poco tempo, bloccare i contratti, bloccare gli scatti di anzianità, bloccare l'indennità di vacanza contrattuale e portare le ore di attività didattica da 18 a 24 ore? Ma si rendono conto, questi signori, che gli insegnanti saranno anche soggetti alla revisione delle detrazioni IRPEF, all'aumento dell'IVA e a tutte le vessazioni che colpiscono tutti gli altri cittadini? Ma che razza di scuola vogliono? Insegnanti sempre più anziani, demotivati, stanchi e una scuola pubblica che non ci sarà più.
Rispondi

Da: profumo fornero  monti16/10/2012 20:55:49
Che gentaglia!!!
Che schifo.
Concordo con Marcus, si tratta di caproni ignoranti o di farabutti in malafede.
Rispondi

Da: Bia. 16/10/2012 21:19:00
http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=12245
è un articolo di Tiriticco sulla "questione 24 ore".Da leggere!
Rispondi

Da: attenzione!16/10/2012 21:51:09
Ma che sognatore e sognatore!
Sono un povero insegnante
che finge completamente
e dice che è dolore
il dolore che davvero sente!
povero me
e povera scuola!
Adieu!
Rispondi

Da: terza prova16/10/2012 22:31:34
non capite che i dt in futuro dovranno essere a loro volta burocrati, fustigatori, ecc
Rispondi

Da: MARCUS 17/10/2012 16:33:26
Scusate se insisto sull'argomento delle 24 ore, ma mi sembra di enorme importanza.
Non so se i "nostri" Ministri Tecnici hanno mai sentito parlare di "burn out negli insegnanti", io credo di si, comunque vorrei citare un importante studio sull'argomento.
Lo studio Getsemani, partendo dall'analisi degli accertamenti sanitari per l'inabilità al lavoro, svolta dai Collegi Medici della ASL Città di Milano nel periodo 1/92 - 12/01 per un totale di 3.049 casi clinici, ha operato un confronto tra quattro macrocategorie professionali di dipendenti dell'Amministrazione Pubblica (696 insegnanti, 596 impiegati, 418 sanitari, 1340 operatori). In controtendenza con gli stereotipi diffusi nell'opinione pubblica, i risultati dimostrano che la categoria degli insegnanti è soggetta a una frequenza di patologie psichiatriche, indipendentemente da fattori quali il sesso e l'età, pari a due volte quella della categoria degli impiegati, due volte e mezzo quella del personale sanitario e tre volte quella degli operatori. Pur non essendo a tutt'oggi contemplata nel DSM-IV (classificazione internazionale delle patologie psichiatriche) è verosimile ritenere che la sindrome del burnout, quando trascurata, possa trasformarsi in patologia psichiatrica. Lo studio Getsemani approfondisce inoltre cause, fattori predisponenti, reazioni di adattamento individuale, aspetti sociali, ipotesi d'intervento nella classe docente, stratificata per livello d'insegnamento (scuola materna, elementare, media, superiore). Viene rilevata la necessità di ulteriori approfondimenti epidemiologici, affiancati da contestuali interventi operativi volti a contrastare tempestivamente la sindrome del burn out negli insegnanti. Lo studio si conclude auspicando l'apertura di un dibattito che coinvolga istituzioni, parti sociali, amministrazioni scolastiche, associazioni di categoria, studenti, famiglie e comunità medico-scientifica, in ragione della portata e della multidimensionalità del problema che interessa gli ambiti sanitario, sociale, culturale, economico e istituzionale.
Ecco, non vorrei esagerare, ma l'ipotesi di aumentare il carico orario di lavoro in classe appare come un attacco alla salute. Diffendiamoci!
Rispondi

Da: MARCUS 17/10/2012 16:35:51
Difendiamoci! (scusate)
Rispondi

Da: dipende 17/10/2012 16:57:05
Se il problema è portare tutti a 24 ore visto che si è creata una disparità di impegno orario negli istituti comprensivi ...
Proposta di stralcio:
A decorrere dal 1° settembre 2013 l'orario di impegno per l'insegnamento del personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado, incluso quello di sostegno, è di 24 ore settimanali. Nelle sei ore eccedenti l'orario di cattedra (che rimane a 18 ore) il personale docente della scuola secondaria titolare su posto comune è utilizzato per la sostituzione di colleghi assenti (assenza breve), per gli impegni didattici in termini di flessibilità, ore aggiuntive di insegnamento, di recupero e di potenziamento.

Ma non gratis...
Rispondi

Da: Sciopero17/10/2012 17:50:34
E' stato appena indetto da tutte le sigle sindacali uno sciopero generale il 24 novembre.
Si propone di sospendere immediatamente tutte le attività non obbligatorie svolte.
Sospensione delle attività sindacali col ministero.

E' un primo segnale ?
Rispondi

Da: Gratis17/10/2012 17:52:59
e per 36 ore
Rispondi

Da: Lucia 117/10/2012 17:55:43
@ dipende

Non tutto ha un prezzo! Sono consapevole dei miei limiti, certo, ma continuerò sempre a chiedermi come fate (e COME avete fatto: mi rivolgo ai "24oristi" fino ad oggi retribuiti, in barba anche alle ragioni dei precari) solo a pensare di poter svolgere al meglio un lavoro che già, con le sole "18"(?) ore a scuola e tutto il resto a casa, è così impegnativo, coinvolgente e sfibrante......qualche risposta, osservando anche "certi" colleghi, sta cominciando a delinearsi.

PS a proposito delle sole "18" ore: stamani a scuola ci hanno chiesto di indicare, come tutti gli anni, l'ora settimanale di ricevimento genitori, cioè la 19°, svolta da sempre gratuitamente la mattina perchè abbiamo anche i nostri bei due pomeriggi pieni a quadrimestre per il "ricevimento plenario", con costante notevole sforamento dell'orario previsto  (... e ci mancherebbe, non fosse altro che per una questione di rispetto, appunto, per i genitori : ma queste teste consulenti del ministero hanno mai messo piede non dico in una classe, sarebbe troppo, ma almeno in un qualsivoglia istituto scolastico?????...Non è che oltre a millantare lauree non hanno frequentato neppure le Elementari e tutto il resto? Come si è augurato/a OLTRE LORIZZONTE: speriamo chi di dovere (?) usi i raggi X!)





















qualsivoglia istituto scolastico

Rispondi

Da: Lucia 117/10/2012 17:57:02
Scusatemi. Era sparita una parte di testo ed ora ho capito dove era finita.
Rispondi

Da: Orario17/10/2012 17:58:10
Sei in quasi tutta europa l'orario tra i cicli è diversificato ci sarà qualche ragione, forse.

http://www.edscuola.it/archivio/ped/orari.html

Oppure parliamo di europa solo quando si tratta di pagare qualcosa.
Rispondi

Da: OLTRE LORIZZONTE17/10/2012 18:07:02
Un Inno ai bei tempi penso di celebrarlo con la condivisione e la identificazione in un processo risonante positivo con il prof. Tullio De Mauro di cui ne riporto i commenti di Tirittico ad un suo libro:

"Tutte cose assolutamente nuove per un ragazzo di poco più di dieci anni. Il lento passaggio da un fascismo da balilla a un antifascismo da cittadino di una Repubblica democratica nata dalla Resistenza, e senza alcuna enfasi. E i nuovi incontri: tra i tanti Marco Pannella, Gabriele Giannantoni, Stefano Rodotà. E gli autori americani! "La Luna è tramontata" di Steinbeck. E i nostri autori: Omodeo, Croce, De Sanctis, Giorgio Pasquali. E poi l'ipotesi di andare alla Normale di Pisa. Era nata così. All'esame di maturità, Tullio, un po' impelagato tra i tanti fogli della brutta del tema e incerto di come ricopiarli in bella copia secondo le prescrizioni di rito, chiede al professor Marchi, un membro esterno, come doveva scrivere; e il prof Marchi rispose candidamente con un sereno "Scrivi come mamma t'ha fatto" (p. 163). Poi l'interrogazione in latino e greco e ancora il professor Marchi chiede a Tullio che cosa aveva in mente di fare. E Tullio risponde: il professore, che gli pareva il mestiere più bello del mondo. E Marchi di rimando: "Sa che cos'è la Normale di Pisa?" (p. 166). E Tullio accarezzò con piacere questa ipotesi, ma… "La prova alla Normale si avvicinava. I quindici giorni di lontananza mi avevano fatto sentire assai forte il legame con la mia compagna lontana. Lei mi spingeva ad andare a Pisa. Preferii non farne niente e restarle vicino a Roma. Tradendo il buon professor Marchi, mi iscrissi alla Facoltà di lettere alla Sapienza, lettere antiche, filologia classica" (p. 167)".

il link : http://www.educationduepuntozero.it/racconti-ed-esperienze/parole-giorni-lontani-giorni-po-meno-lontani-4034975111.shtml
Rispondi

Da: Lucia 117/10/2012 18:22:40
a: Gratis    17/10/2012 17.52.59
e per 36 ore

Prendi il massimo dei voti in ogni ordine di scuola, sudati da studente lavoratore la laurea, continua a studiare  vincendo un concorso,  impara a mantenere il controllo ogni giorno su ciò di fronte al quale la maggior parte della gente lo perderebbe (finendo in galera) cercando di trasferire contemporaneamente metodi e contenuti, proponiti di essere un esempio di professionalità e cittadinanza per i tuoi studenti, sopporta come ministro magari chi la laurea è andata a prendersela in Calabria, supera l'invidia e .......  magari ne possiamo anche discutere.

PS: sei tu per caso la "testa consulente" del ministero? Sei tu che smentisci il proverbio "per lavorare poco (?) bisogna studiare
parecchio"...?
PS2: deformazione professionale (non riesco mai a considerare qualcuno una "causa persa" neppure di fronte all'evidenza)
Rispondi

Da: cristoforo 17/10/2012 19:52:59
Insegnare è un privilegio.
Un bravo insegnante è già gratificato nel vedere i suoi allievi apprendere e migliorarsi di giorno in giorno, diventare più uomini e più donne consapevoli ed autonomi.
Non si può paragonare l'insegnare ad un lavoro,  più propriamente è un'opportunità di incidere sullo sviluppo della cultura dell'umanità.
Lo stipendio non è un pagamento per una prestazione, è il modo per l'Amministrazione di perpetuare un servizio, per tenere in vita l'esercito dei devoti docenti.
Troppi premono per diventare tali, giustamente è opportuno chiedere di più. I privilegi si pagano.  
Rispondi

Da: Gratis17/10/2012 20:29:25
per Lucia 1
Hai mai pensato che, con 36 ore per tutti si potrebbero fare con più tranquillità le 18 ore frontali e magari fare come gli ATA anche il rientro pomeridiano per avere il giorno libero?
Hai mai pensato che la colpa dello stress dei docenti potrebbe essere anche dovuta al mordi e fuggi delle canoniche 18 ore, soprattutto alle superiori?
Lavorare tutti insieme con calma ed a lungo (36 ore) non è una condanna ai lavori forzati, potrebbe essere una modalità di condivisione dei problemi e rappresentare un maggiore coinvolgimento, in modo particolare delle docenti con la "pelliccia".
Per intenderci, quelle che alle 18 ore settimanali, togliendo tutti i diritti di assentarsi per contratto, aggiungono i permessi per la 104, i giorni di malattia, i giorni di sciopero degli studenti, ecc. ecc. di lavoro in classe ne resta poco, ovvio che la loro preoccupazione è quella di far notare agli altri l'ultima pelliccia acquistata.
Molti docenti la scuola la vedono poco...
Tenerli impegnati forse li farebbe stare un pochino meglio.
Sono anche consulente, ma non del Ministro.
Sono convinto di quello che dico e non lo affermo perchè soffro dell'invidia del pene.
Rispondi

Da: Gratis17/10/2012 20:42:50
Per Lucia 1
Ho letto solo ora il tuo post 17/10/2012 17.57.02
Allora tu sei tra quelle che amano il mordi e fuggi!
Fare l'ora di ricevimento, che poi non deve essere un'intera ora ma anche 20 o 30 minuti (lo decide il Collegio docenti) è un tuo dovere e rientra tra gli impegni delle 40 ore previste dal contratto per le attività funzionali all'insegnamento.
Se la ritieni un'ora in più sei nel torto e se ritieni che alla fine dell'anno potrai sforare il tetto delle 40 ore predisponi una scheda per rilevare le ore svolte e chiedi al Ds di pagarti le ore eccedenti le 40, è un tuo diritto.
Un docente ha chiesto ad un Ds di mettere in plesso una bacheca, con la motivazione che doveva attaccarci tutto quello che riguardava i suoi diritti.
Il Ds gli ha risposto: Giusto, ma prima attacchi sopra le cose che riguardano i suoi doveri...
Rispondi

Da: x gratis17/10/2012 21:02:49
Se non ci sono appuntamenti, prestabiliti su richiesta scritta dei genitori o degli stessi docenti, questi ultimi non possono essere obbligati a rimanere a scuola nell'ora riservata ai colloqui e una eventuale decisione diversa deve passare da una contrattazione integrativa con i sindacati.

La sentenza è del Tribunale del lavoro di Catania che, confermando la sentenza di primo grado, ha condannato il preside della locale scuola media Cavour e il ministero della Pubblica istruzione per comportamento antisindacale rigettando il ricorso presentato dall'Avvocatura dello Stato.

Il contenzioso riguarda una delibera del collegio dei docenti del 18 ottobre del 2007, approvata dal preside, che imponeva agli insegnanti della Cavour di "essere comunque presenti a scuola nella loro ora di ricevimento, a prescindere dall'appuntamento con alcuni genitori". Contro questa decisione la Uil scuola di Catania aveva presentato ricorso al giudice del lavoro, ottenendo il 2 luglio 2008 la condanna del ministero e del preside per comportamento antisindacale.

Non condivido e non commento il tuo ragionamento sulle 36 ore.
Rispondi

Da: Gratis17/10/2012 21:32:21
Per x gratis
In questo caso la responsabilità e solo ed esclusivamente del Ds.
Qui non si tratta di imporre la presenza, ma garantire un diritto dei genitori che alcune volte diventa un abuso (spesso entrano a scuola per relazionarsi con i docenti interrompendo le attività didattiche).
Il Ds ah imposto su delibera del C. D. di "essere comunque presenti a scuola nella loro ora di ricevimento, a prescindere dall'appuntamento con alcuni genitori".
Ovviamente si può decidere con le RSU che per 20 minuti a settimana si deve restare a disposizione delle famiglie per i colloqui.
Sembra più legittimo e non avrebbe niente di anti sindacale perchè le ore al mese di impegno sarebbe solo 1,5 ed annualmente non più di 10
Libero di non pensarla come me sulle 36 ore.
Rispondi

Da: Gratis17/10/2012 22:07:18
Ultima considerazione serale
Le 40 ore di attività funzionali spesso non si fanno tutte e quindi quale dovrebbe essere il problema creato dal Ds?
Sicuramente è quello di non aver "contrattato" con le RSU le modalità di comunicazione con i genitori (ricevimento) quantificandone l'impegno.
Sicuramente il Ds siculo non ha usato il buon senso di consentire, in mancanza di appuntamento dei genitori di lasciare che i docenti si allontanassero dalla scuola, come è prassi consolidata.
Con le 36 ore questo ed altro non avverrebbe...
Rispondi

Da: x Gratis17/10/2012 23:46:48
Davvero curioso come argomento: "con 36 ore per tutti si potrebbero fare con più tranquillità le 18 ore frontali"...e da dove arriverebbe, di grazia, questa maggiore tranquillità? Dal condividere le altre 18 ore con le "docenti in pelliccia", in sala professori, magari in piedi, giusto per completare la vessazione? Se ci sono, e ci sono eccome, docenti che in classe non ci vanno o ci vanno a far danno, è compito di chi gestisce (e viene pagato per questo) individuarli e, per quanto mi riguarda, cacciarli a pedate. Ma chi lavora seriamente deve essere lasciato in pace, e caso mai, se proprio vogliamo esagerare, messo in condizione di lavorare meglio (addirittura!).
Ecco invece che si afferma il modello delle compagnie di assicurazione RCA: visto che a Napoli c'è chi fa le truffe, imponiamo prezzi stellari a Napoli, che pagano quelli che le truffe non le fanno! Grandioso!
Rispondi

Da: 18*2=3618/10/2012 08:03:59
Io lavoro al serale, orario dalle 17.:00 alle 23:00.
Con adulti ovviamente, il problema dei genitori non si pone.
Certo, posso andare 24 ore al serale e 12 al diurno.
Non abbiamo aule docenti abbastanza capienti, ci riuniamo in auditorium, ci sono 1200 Docenti divisi in 3 plessi pertanto appare necessario prevedere sedute plenarie. I giorni di collegi docenti, faccio 12 ore di lavoro.
Non abbiamo aule studio, un solo PC collegato ad Internet, l'unica biblioteca contiene libri di lettura e di testo per i ragazzi. Il lavoro lo faccio nella biblioteca pubblica, o a casa con i mieri libri e il mio PC.

Il tuo ragionamento sulle 36 ore è lacunoso e approssimativo.
Rispondi

Da: Lucia 118/10/2012 08:13:20
@ Gratis

Non ho mai posseduto pellicce e ti assicuro che non ho mai considerato il "mordi e fuggi" una modalità di lavoro (libero di crederci o meno, dato che continuo ad essere convinta che tu non sia mai entrato in una scuola e che, quindi, tu stia sentenziando dall'alto del tuo "dolce far poco")
Rispondi

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