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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: Lucia 120/10/2012 21:40:40
Come già dichiarato, nel mio istituto è stato sperimentato che nella corsa all'accaparramento delle 24 ore si scatenano da anni proprio quei docenti noti a tutti per palese "infingardaggine"...ergo...chi non "faceva" un bel niente durante le sole(?) 18 ore, continuerà a vegetare anche con le 24 ope legis (con grave ulteriore danno per studenti, colleghi e società intera). Insisto: sarebbe auspicabile che le "teste consulenti", di ministeri e non, escogitassero il "sistema" per poter operare un controllo maggiore sull'effettivo impegno dei docenti (anzi...se ognuno lavorasse per quello che gli compete, senza favoritismi, clientelismi e taciti accordi "do ut des", il "sistema"  dimostrerebbe di possedere già formalmente i vari gradi di controllo...alias: i DS che ci
stanno a fare? Tutti -studenti, genitori, personale ATA e DS- sanno, in ogni istituto, chi lavora e chi no)
Certo, quando penso che all'ultimo gradino del controllo troviamo aule (parlamentari) sempre semi-deserte per l'assenteismo di coloro che, paradossalmente, vorrebbero insegnare agli altri come e, soprattutto, "quanto" si dovrebbe lavorare...che dire? Chi controlla i controllori? Davvero "mala tempora" quelli in cui la nausea sta per superare tutte le altre sensazioni!
Rispondi

Da: Gratis21/10/2012 13:51:14
Per x Trevize
Se "te rode" il cambiamento si vede che non vuoi che si tocchi "il tuo orticello", la tua condizione di anonimo, autoreferenziale ed egocentrico maestro di altri tempi...
Scommetto che sei fra quelli che ancora rifiutano di usare il computer.
Poveri noi, buttarla sulla politica per non voler migliorare.
Certo è troppo faticoso!
Trevize invece è persona per bene pronta al dialogo.
Bravo hai capito che non stiamo perdendo tempo ad affrontare i problemi!
Rispondi

Da: x Gratis21/10/2012 21:01:19
Se permetti il cambiamento, per quanto mi riguarda, lo decido io come e quando voglio e come e quando lo rietngo utile. Se mi arriva un palingenetico ad impormelo, dovrà cambiare idea. Nessuno ha imposto alle casalinghe di comprare la lavatrice e la lavastoviglie o il tritacarne. Lo hanno fatto spontaneamente, chi ha voluto, se lo ha voluto fare, perché lo ha ritenuto comodo. Quando ragioni sul cambiamento, mi rivolgo a te e a quelli come te, faresti meglio a pensare eventualmente al tuo cambiamento, se ne avverti la necessità. Per quanto mi riguarda provvedo da solo, non me lo lascio imporre da chi si reimpie la bocca col "miglioramento" (altrui). Che io sia o meno autereferenziale o di questi o altri tempi, non è affar tuo. E fossi in te non metterei la mano sul fuoco sul fatto di essere più a la page del sottoscritto. Tanto era dovuto.
Rispondi

Da: Che ne ......21/10/2012 22:04:49
Queste diatribe interne al mondo della scuola la dicono lunga sulla possibilità di un miglioramento della situazione.
Poco si dice sui giovani precari e sui riflessi che avranno i provvedimenti che si stanno abbattendo sulla categoria (ma esiste una categoria?) dei professionisti della scuola.
Invero nella scuola c'è di tutto: impegnati, meno impegnati, preparati e meno preparati. Ma non si può togliere la speranza di una promozione individuale, di un futuro migliore. Noi stessi che partecipiamo a questo benedetto concorso vogliamo fare un passo avanti. E questo ci dovrebbe accomunare.
Ma forse sto farneticando!  Buona notte!

Rispondi

Da: Che ne ......21/10/2012 22:04:52
Queste diatribe interne al mondo della scuola la dicono lunga sulla possibilità di un miglioramento della situazione.
Poco si dice sui giovani precari e sui riflessi che avranno i provvedimenti che si stanno abbattendo sulla categoria (ma esiste una categoria?) dei professionisti della scuola.
Invero nella scuola c'è di tutto: impegnati, meno impegnati, preparati e meno preparati. Ma non si può togliere la speranza di una promozione individuale, di un futuro migliore. Noi stessi che partecipiamo a questo benedetto concorso vogliamo fare un passo avanti. E questo ci dovrebbe accomunare.
Ma forse sto farneticando!  Buona notte!

Rispondi

Da: profumo fornero monti22/10/2012 00:52:06
Il governo di questi imbecilli vuole peggiorare ancora la situazione della scuola e trova all'interno della stessa altri imbecilli che approvano l'aumento di ore a parità di salario.
Dovrebbero vergognarsi e pagare gli scatti di anzianità, rinnovare i contratti e offrire opportunità di carriera pari a quelle degli altri paesi d'Europa prima di blaterare castronerie degne di un carrettiere sbronzo.
Intanto gli stipendi dei docenti fanno davvero pena, si riducano i loro!
fornero, monti, profumo, etc andate voi in pensione con il contributivo per dare il buon esempio.
Rispondi

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Da: fefé22/10/2012 08:24:44
ottima idea, peccato non recepita come quella di tagliare i costi della politica, punire i corrotti a tutti i livelli, stanare gli evasori al di là dei teatrini cortinesi, rifare la legge elettorale, dare il buon esempio.....
Rispondi

Da: profumo fornero monti22/10/2012 10:42:20
Petizione online:

«NESSUN AUMENTO DEL CARICO ORARIO DEI DOCENTI NELLE SCUOLE PUBBLICHE»

http://www.petizionepubblica.it/?pi=scuola01
Rispondi

Da: e basta!!!!!22/10/2012 11:06:29
ricordo a tutti che questo è il forum x il concorso di Dirigente Tecnico!!!!!!!e bbbbbbastaaaaaaa!!!!!!
Rispondi

Da: bambi6422/10/2012 11:30:22
Pare che i risultati escano tra fine novembre e metà dicembre. Quanti gli ammessi? si parla di buona selezione niente altro ma possibile che nessuno sappia di più?
Rispondi

Da: Freccianera22/10/2012 12:21:21
Che questo sia il forum per il concorso a DT non significa che non si debba parlare della situazione attuale che reputo allucinante per tutto quello che sta accadendo. Se qualcuno vuole mettere la testa nella sabbia ancora alla ricerca del nostro fantomatico concorso lo faccia pure ma per cortesia non inveisca contro tutti coloro che in questi giorni mettono i loro interventi seri al servizio di tutti.
Rispondi

Da: è tempo sprecato...22/10/2012 12:57:49
... questi interventi seri non servono a nulla: i sindacati sapevano tutto e ora fanno finta di chiedere cambiamenti. Il governo ha sparato 6 giorni per averne 3, così tutti saranno contenti....
Rispondi

Da: Freccianera22/10/2012 13:25:32
Sono d accordo con te per quanto riguarda sindacati e forze politiche
Rispondi

Da: uffa!22/10/2012 13:28:38
...uffa con queste 24 ore, ci sono prof. che me le chiedono in ginocchio per accrescere lo stipendio tediandomi tutto agosto e rendendo difficile fare l'orario, le sostituzioni, le riunioni degli OO.CC., se ne deduce che sono più che gestibili in cattedra, ancor più se impiegate per sostituzioni : il vero problema è dato da una mole di precariato che - quella sì - è salita come uno tsunami e nessuno ha mai voluto arginare.
Rispondi

Da: profumo fornero monti22/10/2012 15:24:56
Sempre su 24 h.
http://internetepolitica.blogosfere.it/2012/10/cattedre-di-24-ore-protesta-e-petizione-contro-profumo-gia-25mila-firme.html

PETIZIONE: 25.000 FIRME!!!
Rispondi

Da: Bia. 22/10/2012 16:14:25
Sulla questione 24 ore l'indignazione non basta e non tanto per il fatto in sè e per la strage di precari che tale decisione provocherebbe...seppur a mio parere è necessario rivedere il contratto dei docenti...ma soprattutto per la ulteriore richiesta di sacrifici alla classe media da una politica che non rinuncia ai privilegi e agli stipendi d'oro...ma questa è ormai opinione diffusa....intervengo invece perchè trovo l'intervento di "uffa!" quando dice "...uffa con queste 24 ore, ci sono prof. che me le chiedono in ginocchio per accrescere lo stipendio tediandomi tutto agosto e rendendo difficile fare l'orario"...trovo queste parole vergognose più che le 24 ore famose...se uffa! è un ds....cosa che pare essere...dovrebbe avere il coraggio di scrivere nome e cognome o tacere!
Rispondi

Da: Freccianera22/10/2012 17:16:19
Vi invito a leggere questa lettera di una collega della Toscana che sta circolando su internet.
>
>Signor ministro, mi piacerebbe che questa mail arrivasse fino a Lei e non
>ad uno dei suoi segretari o membri del suo staff, per poterLe trasmettere,
>con le mie parole, tutta l'indignazione che provo per le Sue ultime
>dichiarazioni e per i provvedimenti che il Suo governo intende prendere
>riguardo alla scuola .
>Mi presento: mi chiamo Antonietta Brillante; sono dottore di ricerca in
>filosofia politica; ho ottenuto tre abilitazioni alll'ultimo concorso
>indetto alla fine degli anni 90;  sono entrata di ruolo nella scuola
>pubblica nel 2004 e attualmente insegno filosofia e scienze della
>formazione presso il Liceo  Forteguerri di Pistoia.
>In base a quanto ho appena letto su alcuni quotidiani, Lei  ha argomentato
>la proposta di portare a 24 ore settimanali l'attività di insegnamento
>dei docenti della scuola secondaria, sostenendo che "bisogna portare il
>livello di impegno dei docenti sugli standard dell'Europa occidentale".[*]
>Mi chiedo e Le chiedo se Lei è mai stato in una scuola di un Paese
>dell'Europa occidentale, possibilmente del nord-Europa. E' un
>interrogativo che non mi pongo da oggi, ma che oggi, a fronte delle Sue
>ultime dichiarazioni, si fa più impellente ed esige una risposta precisa.
>Ebbene, io Le posso dire che  ci sono stata. Quattro anni fa, sono stata
>in Danimarca, in un paesino dello Jutland, Skive, per due settimane. Ho
>accompagnato una classe ad uno scambio e, dal momento che insegno in un
>Liceo pedagogico, abbiamo visitato, full-time, per 14 giorni, scuole di
>ogni ordine e grado: dai Kindergarten ai Licei. Le posso anche dire che le
>nostre scuole, per quanto riguarda le strutture, i materiali didattici,
>gli spazi e i tempi della didattica, sono proprie di un Paese arretrato e
>sottosviluppato: e di questo, la responsabilità è di chi ha deciso, da
>vent'anni a questa parte che, prima, per entrare in Europa, poi, per far
>fronte alla crisi, bisogna tagliare la spesa pubblica, cioè la scuola, la
>sanità, le pensioni (sia mai le spese militari - vedi  acquisto degli F
>135 - o le missioni militari all'estero). Per inciso, "ricette" per le
>quali non è necessario un governo di "tecnici", né lo stipendio di
>ministro o di parlamentare: le saprei proporre pure io, che mi occupo di
>altro e  ho ben altre competenze.
>A Skive mi sono resa conto che, per quanto riguarda il curriculum di studi
>e la didattica, con eccezione di quella che prevede l'uso di laboratori,
>noi non abbiamo niente da invidiare ai Paesi europei. Non solo il livello
>di preparazione dei colleghi danesi non era certo superiore al mio o a
>quello di molti colleghi italiani, ma ho anche rilevato che, per quanto
>riguarda lo studio analitico dei testi e delle fonti (siano essi
>letterari, storici o filosofici), mediante il quale gli alunni conseguono
>diverse competenze, molti docenti italiani potrebbero avere qualcosa da
>insegnare a quei colleghi.
>A Skive ho anche scoperto che i colleghi danesi, che lavorano 18 ore alla
>settimana, per un anno scolastico di 200 giorni, percepiscono uno
>stipendio medio di 3.000 euro (parlo di 4 anni fa), a fronte di uno
>stipendio, quale è il mio, di 1.380 euro, che tale resterà fino al 2017.
>Non solo: i colleghi di Skive, quando hanno compiti da correggere, inviano
>una copia in un ufficio a Copenaghen, che calcola il tempo medio di
>correzione per il numero di alunni e computa, su quelle basi, un compenso
>aggiuntivo. I docenti di Skive non devono controllare gli alunni durante i
>lunghi intervalli e neppure hanno l'obbligo di incontrarsi con i genitori,
>perché il rapporto privilegiato è quello diretto: docente-discente
>(unica eccezione: 5 minuti di colloquio a quadrimestre, concessi ai
>genitori degli alunni che frequentano il primo anno).
>Ministro, sono questi gli standard europei!
>Io sono un'ottima insegnante: non solo perché ho un livello di
>preparazione nelle mie discipline  persino superiore a quello che è
>richiesto ad un docente di scuola superiore, ma perché ho la capacità -
>lo attestano i riconoscimenti degli ex alunni e delle loro famiglie - di
>coinvolgere gli studenti, di sollecitare la loro attenzione, il loro
>interesse e la loro curiosità. Sono una professionista e come tale voglio
>essere considerata e trattata. Questo significa anche, signor ministro,
>che io non lavoro 18 ore, perché, quando torno a casa, leggo, studio, mi
>auto-aggiorno; preparo nuovi percorsi didattici e di approfondimento
>adeguati alle classi nelle quali mi trovo ad insegnare, che sono diverse
>ogni anno, e per le quali è prevista, proprio dal Suo Ministero, una
>programmazione ad hoc. Correggo i compiti, tanti compiti e non faccio test
>a crocette, "a risposta chiusa", per i quali la correzione richiederebbe
>meno tempo e fatica, perché ritengo che con quei test i ragazzi
>imparerebbero poco e la stessa valutazione non sarebbe adeguata, ma
>propongo quesiti a risposte aperte e saggi brevi. E quando correggo, non
>mi limito a fare segni rossi, ma suggerisco alternative corrette. Ha idea
>di quanto tempo ci voglia?
>Io non sono un'eccezione tra i docenti della scuola italiana, perché,
>fortunatamente, le nostre scuole possono contare su una grande maggioranza
>di professionisti, che credono nel loro lavoro e lo svolgono con passione
>ed impegno: che lo praticano come Beruf.
>Quanto all'aumento delle ore di insegnamento: Lei sa cosa significa
>insegnare, cioè svolgere attività didattica per lo più frontale o
>lezione guidata, perché non abbiamo altri strumenti a disposizione,  per
>24 ore alla settimana? Lo ha mai fatto?  Le posso dire una cosa: ho svolto
>diversi lavori prima di incominciare ad insegnare e nulla è più faticoso
>che guidare un gruppo di alunni sulla strada della conoscenza, del sapere.
>E' una fatica fisica e mentale. E quello che affermo non ha niente a che
>vedere con il problema della disciplina, con il fatto di dover alzare la
>voce per farsi ascoltare: un problema che non ho mai avuto,  neppure
>quando svolgevo supplenze temporanee o insegnavo nella scuola secondaria
>di primo grado a ragazzini più piccoli.
>E a proposito di standard europei, signor Ministro, mi fa piacere
>informarLa che a  Skive, e nelle altre scuole danesi che ho visitato, i
>miei colleghi non solo non hanno cattedre di formica verde, ma hanno un
>piccolo studio dove possono fermarsi, nelle ore  libere tra un impegno e
>l'altro, e correggere compiti, studiare,  riposarsi. Hanno in dotazione
>computer; hanno sale-professori attrezzate con cucine, salottini con
>tavolini e divani, distributori gratuiti di bevande calde e fredde. Vuole
>venire a Pistoia, signor ministro, a vedere che cosa ho a disposizione io,
>nella mia scuola, quando devo restare intere giornate, perché ho riunioni
>pomeridiane, e non posso rientrare a casa, non tanto perché la mia
>abitazione dista 40 km dalla scuola, ma perché il servizio di trasporti
>regionale è talmente disastroso sulla linea Firenze-Pistoia, che sono
>costretta a trascorrere intere giornate fuori casa?
>Venga, e le mostrerò volentieri  la sala-professori, i bagni per gli
>insegnanti e, se vorrà vederli, anche quelli per gli studenti; se viene
>quando il freddo sarà arrivato, si copra bene, perché lo scorso anno, a
>gennaio, per diversi giorni,  la temperatura, nelle aule, non superava i
>10°. Le mostrerò volentieri le lavagne di ardesia, dove  tento di
>presentare mappe concettuali con gessi talmente scadenti che le cimose
>polverose non riescono a cancellare i segni. Le mostrerò le poche aule
>che hanno carte geografiche degne di un mercato del modernariato e quelle
>invece ancora più spoglie, dove, però, può darsi che penzoli un
>crocifisso privo di una gamba o di un braccio.
>Lei afferma che i soldi risparmiati aumentando le nostre ore di lezione,
>cioè impiegando meno personale docente e aggravando le difficoltà di una
>scuola già stremata, verranno investiti in futuro per creare scuole di
>standard europeo. Non le credo. Sono false promesse e pure offensive per
>chi nella scuola pubblica lavora e per chi crede nella sua funzione e
>importanza.  Se  quella fosse stata la Sua intenzione e l'intenzione del
>Suo governo, avreste dovuto cominciare perlomeno a darci dei segnali nel
>corso di questi mesi: non solo questi segnali non ci sono stati, ma quelli
>che abbiamo visto e vediamo vanno in direzione opposta: l'affossamento e
>la distruzione della scuola pubblica (per non parlare dell'università).
>Il demagogismo non mi attira, né mi attraggono le pulsioni anti-casta.
>Eppure, signor Ministro mi sento di dirLe che Lei, come molti uomini e
>donne che hanno responsabilità politiche, siete, parafrasando il titolo
>di un bel libro di Marco Belpoliti, "senza vergogna": ed è ora, invece,
>che la vergogna venga riscoperta come virtù civile, e diventi il
>fondamento di un'etica pubblica, per un Paese, la cui stragrande
>maggioranza di cittadini e di non-cittadini  non merita di essere
>rappresentata e guidata da una classe politica e "tecnica", ammesso che
>questa parola abbia un senso,  weberianamente miope, non lungimirante,
>sostanzialmente incapace di pensare all'interesse pubblico e di agire per
>esso.
>Domani sarò in pazza, signor ministro, a gridare con la poca voce che ho
>la richiesta delle Sue dimissioni!
>
>Antonietta Brillante
>[*] Piccola nota informativa: è vero che i "colleghi europei" hanno un
>orario settimanale di 24 ore, ma le loro "ore" sono di 45 minuti. Fatevi i
>conti: anche noi - secondo questo calcolo, lavoriamo già 24 ore! Non
>tutti lo sanno, e certamente non lo sa il ministro. [ap]
>
>
>
>
Rispondi

Da: profumo fornero monti22/10/2012 18:26:51
La lettera, dal contenuto eccellente, conferma quanto scrissi in un mio post precedente.

Da: profumo fornero  monti    18/10/2012 14.16.21
La media degli orari europei non si discosta per nulla da 18 ore d'insegnamento di fronte alla classe.
[...]
Personalmente NON ho nulla in contrario a svolgere le attività connesse con la docenza a scuola, ma a fronte di un pagamento degno di un professionista laureato di alto livello quale sono effettivamente, come lo sono i docenti dei gruppi di lavoro internazionali di cui faccio parte.
Inoltre devo e voglio avere tempo per le pubblicazioni di didattica e per la messa a punto dei processi d'insegnamento e apprendimento come presuppone la figura di un docente aggiornato e ricco di competenza.
In ultimo, se devo restare a scuola voglio avere a disposizione uno studio attrezzato con computer, stampante, internet, programmi scientifici e accessi a pagamento a banche dati di alto livello e quant'altro i colleghi stranieri già utilizzano da tempi immemorabili. Nel mio studio potrei organizzare il recupero dei discenti più in difficoltà e l'approfondimento per quelli più dotati.
[...]
Rispondi

Da: Lucia 122/10/2012 18:37:58
. Legge di (in)stabilità/1. Partiti versus Governo

Il vantaggio del governo tecnico è quello di non dover trattare preventivamente con i partiti i contenuti dei provvedimenti che ritiene necessari. Ma il suo svantaggio, simmetricamente, è quello di dipendere dal voto che i parlamentari della maggioranza che lo sostiene esprimono in Parlamento. A maggior ragione se la maggioranza è 'strana', cioè formata da partiti che normalmente farebbero parte di schieramenti contrapposti.

Per questo il governo deve cercare una giusta misura: può forzare, come ha fatto per i provvedimenti economici e per le pensioni, ma stando attento a non superare il limite massimo di sostenibilità da parte dei partiti. Cosa che invece sembra essere avvenuta nel caso dell'improvviso e imprevisto aumento dell'orario di lavoro degli insegnanti a 24 ore.

Il segretario dl Pd Pier Luigi Bersani ha subito detto che "se escono così queste norme sulla scuola per noi non sono accettabili", mentre la responsabile scuola della segreteria, Francesca Puglisi,  ha definito "insostenibili " i nuovi tagli contenuti nella legge di stabilità e "aberrante" la norma che, "facendo lavorare più ore gli insegnanti a parità di stipendio, butta in mezzo alla strada altri 52.000 professori e professoresse".

Il deputato Pd Tonino Russo invita a sua volta il governo a "non pensare alla furbesca scorciatoia della questione di fiducia perché credo saremo in molti a non votarla".

Anche la responsabile scuola del Pdl, la deputata Elena Centemero, afferma in una nota che "La decisione del governo di aumentare le ore di insegnamento dei professori contrasta non solo con la necessità di riconoscerne il lavoro svolto ma, prima ancora, con l'esigenza di valorizzare il ruolo della scuola nell'educazione dei nostri giovani, la futura classe dirigente del Paese". Poi però non se la sente di prendere impegni che vadano oltre la sua persona, e aggiunge che "a meno di auspicabili ripensamenti, dico sin da ora e a titolo del tutto personale, che non potrò dare il mio sostegno a un simile provvedimento". Insomma voterà contro la norma contenuta nell'attuale stesura del ddl.

Centemero parla a titolo personale, ma molti nel Pdl e nell'Udc pensano allo stesso modo. Bersani e Puglisi parlano a nome del partito. Il destino della norma sulle 24 ore sembra segnato.

Tuttoscuola n°556
Rispondi

Da: Lucia 122/10/2012 18:37:58
. Legge di (in)stabilità/1. Partiti versus Governo

Il vantaggio del governo tecnico è quello di non dover trattare preventivamente con i partiti i contenuti dei provvedimenti che ritiene necessari. Ma il suo svantaggio, simmetricamente, è quello di dipendere dal voto che i parlamentari della maggioranza che lo sostiene esprimono in Parlamento. A maggior ragione se la maggioranza è 'strana', cioè formata da partiti che normalmente farebbero parte di schieramenti contrapposti.

Per questo il governo deve cercare una giusta misura: può forzare, come ha fatto per i provvedimenti economici e per le pensioni, ma stando attento a non superare il limite massimo di sostenibilità da parte dei partiti. Cosa che invece sembra essere avvenuta nel caso dell'improvviso e imprevisto aumento dell'orario di lavoro degli insegnanti a 24 ore.

Il segretario dl Pd Pier Luigi Bersani ha subito detto che "se escono così queste norme sulla scuola per noi non sono accettabili", mentre la responsabile scuola della segreteria, Francesca Puglisi,  ha definito "insostenibili " i nuovi tagli contenuti nella legge di stabilità e "aberrante" la norma che, "facendo lavorare più ore gli insegnanti a parità di stipendio, butta in mezzo alla strada altri 52.000 professori e professoresse".

Il deputato Pd Tonino Russo invita a sua volta il governo a "non pensare alla furbesca scorciatoia della questione di fiducia perché credo saremo in molti a non votarla".

Anche la responsabile scuola del Pdl, la deputata Elena Centemero, afferma in una nota che "La decisione del governo di aumentare le ore di insegnamento dei professori contrasta non solo con la necessità di riconoscerne il lavoro svolto ma, prima ancora, con l'esigenza di valorizzare il ruolo della scuola nell'educazione dei nostri giovani, la futura classe dirigente del Paese". Poi però non se la sente di prendere impegni che vadano oltre la sua persona, e aggiunge che "a meno di auspicabili ripensamenti, dico sin da ora e a titolo del tutto personale, che non potrò dare il mio sostegno a un simile provvedimento". Insomma voterà contro la norma contenuta nell'attuale stesura del ddl.

Centemero parla a titolo personale, ma molti nel Pdl e nell'Udc pensano allo stesso modo. Bersani e Puglisi parlano a nome del partito. Il destino della norma sulle 24 ore sembra segnato.

Tuttoscuola n°556
Rispondi

Da: Lucia 122/10/2012 18:44:25
Scusatemi per l'invadente "doppione"
Rispondi

Da: l''ipotesi non è assurda22/10/2012 19:10:34
Da: Prima volta    21/10/2012 20.42.25
Oggi ho sentito due vicine di ombrellone parlare delle 24 ore: dicevano che la cosa sta rientrando, una diceva di averlo saputo da un deputato napoletano ( io le sentivo parlare ma non le conosco e ho continuato a sfogliare la mia rivista ) .
Ma pensandoci bene mi è venuta in mente un'ipotesi, la definisco - saldi e raggiri -
Avete presente quei commercianti che un articolo, es. una borsa , la vendono a 100 euro ad ottobre e poi a dicembre, nei saldi, te la ritrovi scontata del 50%....sempre a 100 euro, col cartellino del prezzo di partenza a 200 - ovviamente contraffatto - per farti fesso e contento?
Ecco, Profumo e i tecnici possono aver fatto lo stesso ragionamento con le 24 ore : l'hanno sparata come un bluff ( sapendo che non si poteva fare per la marea di esuberi che avrebbe prodotto, con insegnanti da pagare senza sapere cosa fargli fare, con una categoria imbufalita....) ma, nella discussione sulla manovra mettono le 24 ore sul piatto e degli scatti da scongelare / dell'adeguamento degli stipendi ai dati Istat / del contratto da siglare....non se ne parla !
Come dire : vi togliamo le 24 ore e quindi state buoni e ringraziateci, di più non vi si può dare....
Così :
le 24 ore = la borsa a 200 euro
Profumo & company = i commercianti poco onesti = il gatto e la volpe.
Rispondi

Da: Lavorare stanca22/10/2012 21:09:51
Luigi Einaudi (1913)

"LA CRISI SCOLASTICA E LA SUPERSTIZIONE DEGLI ORARI LUNGHI.

… Da vent'anni a questa parte le ore di fiato messe sul mercato dai
professori secondari sono andate spaventosamente aumentando. Specie nelle
grandi città, dalle 10 a 12 ore settimanali, che erano i massimi di un
tempo, si è giunti, a furia di orari normali prolungati e di classi
aggiunte, alle 15, alle 20, alle 25 e anche alle 30 e più ore per settimana.
Tutto ciò può sembrare ragionevole solo ai burocrati che passano 7 od 8 ore
del giorno all'ufficio, seduti ad emarginare pratiche.
A costoro può sembrare che i professori con le loro 20-30 ore di lezione per
settimana e colle vacanze, lunghe e brevi, siano dei perditempo. Chi guarda
invece alla realtà dei risultati intellettuali e morali della scuola deve
riconoscere che nessuna jattura può essere più grande di questa. La merce
«fiato» perde in qualità tutto ciò che guadagna in quantità. Chi ha vissuto
nella scuola sa che non si può vendere impunemente fiato per 20 ore alla
settimana, tanto meno per 30 ore. La scuola, a volerla fare sul serio, con
intenti educativi, logora. Appena si supera un certo segno, è inevitabile
che l'insegnante cerchi di perdere il tempo, pur di far passare le ore.
Buona parte dell'orario viene perduto in minuti di attesa e di uscita, in
appelli, in interrogazioni stracche, in compiti da farsi in scuola, ecc.,
ecc. Nasce una complicità dolorosa ma fatale tra insegnanti e scolari a far
passare il tempo, pur di far l'orario prescritto dai regolamenti e di
esaurire quelle cose senza senso che sono i programmi. La scuola diventa un
locale, dove sta seduto un uomo incaricato di tenere a bada per tante ore al
giorno i ragazzi dai 10 ai 18 anni di età ed un ufficio il quale rilascia
alla fine del corso dei diplomi stampati. Scolari svogliati, genitori
irritati di dover pagare le tasse, insegnanti malcontenti; ecco il quadro
della scuola secondaria d'oggi in Italia.
Non dico che la colpa di tutto ciò siano gli orari lunghi; ma certo gli
orari lunghi sono l'esponente e nello stesso tempo un'aggravante di tutta
una falsa concezione della missione della scuola media …".
(Dal Corriere della Sera, 21 aprile 1913).
Rispondi

Da: Che ne ......22/10/2012 21:28:50
Con la soppressione degli uffici scolastici regionali e la razionalizzazione degli ex-csa o ambiti scolastici si  potranno
aggiustare un po' i conti. Ci stiamo lavorando!
Rispondi

Da: francesina1 22/10/2012 21:52:07
Buone notizie!
Ho telefonato al MIUR per informazioni sul concorso e mi hanno detto che stanno correggendo la terza prova. Coraggio, l'attesa sta per terminare!!!
Rispondi

Da: ammazza23/10/2012 12:42:48
francesì, la tua si che è una notizia!
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Da: @ francesina123/10/2012 12:53:58
stai scherzando, vero??
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Da: Che ne ......23/10/2012 13:08:07
Ma perché voler distruggere la magìa dell'attesa?
In questo momento siamo tutti vincitori "in pectore"!
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Da: x francesina23/10/2012 13:26:30
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Da: x francesina23/10/2012 13:28:09
la tua è una notizia vecchia si settimana.
Comunque, grazie lo stesso.
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