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Esame avvocato Spagna
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Da: lillovero10/06/2011 12:45:48
ho dato un'occhiata al link, a parte il solito marketing da televendita televisiva mi pare dicano preparino sulle domande più frequenti. non è assurdo visto che si può intendere anche gli scritti e alla peggio potrebbero dire che hanno intervistato gli esaminati in passato per capire che domande erano state loro rivolte.

concordo con chi dice che probabilmente il cnf si incazzerà. poveri gli abogados che sosterranno l'esame al cnf.

Da: By OLLLLLLLLLEEEEE W LA SCUOLA GUIDA10/06/2011 12:58:47
io ho la cultura del sospetto, ma penso che non si arrivi a tanto in Italia. Perchè dovrebbe incazzarsi il CNF??? Siamo noi che dobbiamo fare le spese di aggggenti troppo intraprendenti??? Perchè

Da: lillofalso10/06/2011 13:27:23
@credulone
Come scrivi difficile, ma dove hai studiato tu ad harvard? Lo fai apposta, vuoi mostrare agli altri la loro incultura e allora scrivi complicato. Ho chiesto ai miei amici colti e mi sono fatto spiegare il significato dei tuoi scritti ultimi e recenti. Alcuni hanno detto che pure loro non capivano. Altri hanno detto che tu hai voluto dore a me esattamente questo: "Corri, e corri più veloce che puoi !!!" E' vero? Hanno visto giusto? Tu però forse frequenti troppi agggenti leggggibbbbus solutiiii, ecco perchè sei così ben messo e predisposto per l'uso, ci credo bene, anzi benissimo che credi a tutto, sei sicuro e rassicurato, per questo ci vai alle serate intense però attenzione che mi hanno detto che bulding not found. Però sono sicuro che sei una bravissima persona e che vuoi fare il bene di tutti voi, per questo ti appoggero al Cons. Naz. e spiegherò le tue tesi e i tuoi consigli a correre.
Caro credulone, poi ti voglio dire che è vero quello che dice lillovero, lui e io e te non abbiamo niente a che fare con lillofalso, noi siamo diversi e perciò tu comandi e scomandi. Salutami il caro amico che va alla scuola guida e digli di stare tranquillo che sconfiggeremo gli agggenti e gli abogados infradito e quelli che sono e dicono di essere e saranno legggibbbus soluti. Viva tutti i borgatari, viva la paranza, viva la vacanza intelliggente, viva i facitori di viaggi ad Avila, viva tutti quelli che credono alla befana

Da: lillovero10/06/2011 13:27:29
ollè, poi vedrai.
concordo che i ragazzi non c'entrano niente e il cnf dovrebbe prendersela semmai con le agenzie direttamente (campa cavallo, visto l'atteggiamento bullistico tenuto finora con i consiglieri che se la prendono con chi è più facile colpire e non reagisce) ma sono praticamente sicuro che gli esaminatori del cnf  saranno non poco infastiditi da questa nuova trovata.

Da: ragazzi10/06/2011 14:47:27
ma vi tira ancora?

Da: ragazzi10/06/2011 14:47:29
ma vi tira ancora?

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Da: ottimo10/06/2011 15:31:53
Aprobado el Reglamento de la lay sobre acceso a las profesiones de abogado y procurador:

El Consejo de Ministros ha aprobado hoy, a través de un Real Decreto, el Reglamento de la Ley 34/2006, de 30 de octubre, sobre acceso a las profesiones de abogado y procurador de los Tribunales.


El Real Decreto tiene como objetivo principal mejorar la capacitación profesional de abogados y procuradores, con el fin de que los ciudadanos tengan garantizado un asesoramiento, una defensa jurídica y una representación técnica de mayor calidad.


La Ley establece un sistema de formación basada en la excelencia con tres pilares básicos: realización de un curso formativo específico; desarrollo de un periodo de prácticas y, en tercer lugar, una prueba para la evaluación de la aptitud profesional.


- Acceso. Quienes deseen realizar el curso deberán estar en posesión de un título universitario que acredite determinadas competencias jurídicas, que se indican en el Real Decreto, y que se consideran adquiridas por los licenciados o graduados en Derecho.


- Duración y contenido. Los planes de estudio de los cursos formativos deberán comprender 60 créditos ECTS dirigidos a proporcionar las competencias profesionales necesarias para el ejercicio de la abogacía y de la procura, conforme a unos estándares de calidad homologables con los países de la UE.


- Organización. Los cursos podrán ser impartidos:


1) Por univer*******des, en el marco de las enseñanzas para la obtención de un título oficial de master universitario, incluso combinando créditos pertenecientes a distintos planes de estudios de títulos oficiales de posgrado, lo que facilita la especialización.


2) Por escuelas de práctica jurídica, creadas por los colegios de abogados y homologadas por el Consejo General de la Abogacía.


3) Conjuntamente por las univer*******des y las escuelas de práctica jurídica.


- Excelencia. Los cursos de formación deben estar acreditados por los ministerios de Justicia y Educación conforme a criterios homogéneos de excelencia.


- Universalidad. La oferta formativa será asequible para los estudiantes, quienes tendrán en todo caso garantizado su derecho de acceso a la formación para el ejercicio profesional mediante el otorgamiento de becas, específicamente dirigidas a realizar los masters universitarios.


Prácticas externas. Las prácticas supondrán 30 créditos adicionales a los de los cursos formativos. Serán tuteladas por abogados o procuradores que hayan ejercido la profesión al menos durante cinco años y se desarrollarán, total o parcialmente, en juzgados o tribunales, fiscalías, despachos profesionales, instituciones oficiales o empresas. Además, siempre que las prácticas consistan en actividades propias de la abogacía o de la procura, podrán también desarrollarse en establecimientos policiales, centros penitenciarios o entidades que desarrollan actividades de interés general.


Mediante el nuevo sistema de formación, los futuros abogados y procuradores españoles se situarán al mismo nivel de capacitación profesional de sus homólogos europeos, con quienes podrán competir en situación de igualdad en el contexto de un mercado de libre prestación de servicios.

Da: Una domanda10/06/2011 16:26:31
Ma, per caso, acqua + merda = cacarella?

Da: lillovero10/06/2011 16:56:50
tanto per cambiare argomento, ma sempre in tema di cnf e posizioni di avvocati anzianotti, riporto da un blog:


Non si imbrogli sui numeri!
In un articolo pubblicato da ilsole24ore il 28 aprile 2009, dal titolo "Classe forense, i numeri da sfatare", si leggeva che all'albo avvocati di Roma sono iscritti 20.186 avvocati; all'albo di Madrid più del doppio, addirittura 45.166; all'albo di Monaco pochi di meno e cioè 18.364.
Altra notazione si leggeva, ancor più interessante; quella per cui, se è vero che in Francia ci sono circa tanti avvocati quanti ne sono iscritti all'albo di Roma, è pure vero che la Francia costituisce un eccezione tra i paesi europei, nei quali sono presenti avvocati in misura non molto diversa che in Italia. In particolare quasi in ogni paese d'Europa il numero degli avvocati supera i 150.000 (159.295 in Spagna, 150.375 in Germania, 151.802 in Inghilterra-Galles).
Interessante la progressione numerica degli iscritti all'albo in Germania (vedi articolo di Roberto Giardina a pag. 11 de ItaliaOggi del 18/2/2010): erano poco più di 36.000 nel 1980; 56.000 nel 1990; nel 1995 erano già un 50% in più; 104.000 nel 2000; oggi, nel 2010, sono 150.400.
Ancor più interessanti due notazioni di Giardina:
- quella per cui "i primi dieci studi internazionali in Germania, che occupano fino a 500 legali ciascuno, danno lavoro al 4% degli avvocati, e incassano il 40% degli introiti complessivi";
- quella per cui in Germania "gli ostacoli per esercitare sono minori che in Italia per un giovane che si affaccia alla professione".
Dunque basta con la tiritera dei troppi avvocati in Italia. Già la si ripeteva stancamente intorno al 1920 e oggi ci tocca sentirla sempre più spesso (persino in occasione dei discorsi d'apertura dell'anno giudiziario) e assurdamente posta a motivo dell'eccessivo numero di cause in Italia (assurdamente perchè di certo, per il penale, le cause non le sollecitano gli avvocati, mentre per il civile e l'amministrativo la colpa della litigiosità eccessiva è tutta del legislatore e della giurisprudenza, i quali sono uno più incerto dell'altro) .
Gli avvocati italiani si aspettano che gli organismi che si dicono rappresentativi dell'avvocatura li difendano dall'accusa infamante di creare artificiosamente le cause che intasano i Tribunali.
Invece che sulla "autoritaria" (e incostituzionale perchè irragionevole, sproporzionata e anticoncorrenziale) riduzione del numero degli avvocati, si focalizzi l'intervento di modifica della legge professionale sulla necessità di porre rimedio ad una regolazione anticoncorrenziale della professione forense.
Al riguardo occorre rammentare che un settore produttivo può dirsi aperto alla concorrenza non se è alto il numero dei concorrenti ma se i loro redditi non sono eccessivamente differenziati, come avviene invece tra gli avvocati italiani, in piccola percentuale titolari d'alti redditi e in alta percentuale ormai "proletarizzati".

o-o-o-o-o-o

L'attuale giuduce della Corte costituzionale Giuseppe Tesauro, già presidente dell'Antitrust, intervenne su il sole 24 ore del 18/8/2007 per denunciare la carenza di concorrenzialità nella regolamentazione italiana della professione forense. Tra l'altro, censurando il divieto di costituire società (diverse dalla forma societaria oggi ammessa), parve censurare ogni presunzione odiosa di conflitto di interessi. LEGGI DI SEGUITO QUELLO CHE PUO' VALERE COME UNA SORTA DI MANIFESTO PER UNA RIFORMA VERA DELL'AVVOCATURA. DOVREBBE VALUTARE BENE IL LEGISLATORE CHE ORAMAI LE COSCIENZE CRITICHE DI AVVOCATI E PRATICANTI SONO DESTE E CHE UNA EVENTUALE RIFORMA VIZIATA DI ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE O DI ILLEGITTIMITA' COMUNITARIA AVREBBE VITA BREVE ...

Affermava, tra l'altro, Tesauro: "L'avvocatura italiana ha senza dubbio bisogno di modernizzarsi. Oggi la domanda di servizi legali è per una parte significativa molto diversa da quella per la quale è stata concepita la disciplina della professione ancora in vigore. Spesso questa domanda sofisticata, multidisciplinare, multinazionale, non trova risposta adeguata nell'offerta italiana, ancorata pervicacemente ad un approccio antiquato alla professione, pur se di grande qualità. Ritengo che questo sia il terreno sul quale vanno concentrate le energie della politica ma anche della professione e delle istituzioni. ... L'accesso alla professione assume oggi toni quasi paradossali. La pratica è un sogno che non tutti riescono a realizzare, a meno che non si abbia un parente stretto con studio; spesso, pertanto, ci si arrangia a farla solo sulla carta. L'esame è avventuroso, teoricamente il più difficile per un laureato in legge ma in realtà è una lotteria, soprattutto a causa del numero dei candidati. Tanto vale allora inventare qualcosa di diverso e di più serio: percorsi pratici presso le aziende, presso studi professionali selezionati, nelle amministrazioni pubbliche, negli uffici giudiziari, da sempre bisognosi di personale. A fare la vera selezione in base alla professionalità sarà la vita, che normalmente si sbaglia poco. Gli ordini professionali devono avere un senso che non sia solo quello di corporazione. ... La concorrenza è un tema che negli ultimi anni ha turbato i sonni di alcuni avvocati, ma soprattutto degli Ordini. Sul punto ci sono molti equivoci, spesso alimentati ad arte o per ignoranza. Anzitutto offende immotivatamente l'accostamento alle imprese per l'applicazione delle regole di concorrenza, in particolare comunitarie, quando ciò non ha nessuna conseguenza ma vuole solo rilevare la incontestabile portata economica dell'attività legale.... D'altra parte, l'accostamento troppo immediato della tariffa alla qualità della prestazione, questo si, dovrebbe offendere un avvocato che si rispetti. La pubblicità è anch'essa al centro di equivoci . E' oggi vietata ma di fatto è ipocritamente consentita in forme striscianti e sofisticate ad alcuni professionisti: televisione, giornali, convegni e altro. Tanto vale disciplinarla, prevederne forme particolari di tipo informativo, a vantaggio dei cittadini-clienti, che pure hanno il diritto di sapere che un avvocato matrimonialista non necessariamente è quello giusto per difendere chi ha ucciso il coniuge; e che per costituire una società a Rio de Janeiro spesso non basta un qualsiasi avvocato civilista. Resta l'organizzazione della professione, che si dovrebbe modernizzare, anche con strumenti e forme in sintonia con i tempi. Disciplinare si, ma non vietare la convivenza nello stesso impianto professionale di avvocati e commercialisti, ma perchè no, anche con ingegneri e architetti, economisti e analisti finanziari. L'imprenditore, nemmeno tanto piccolo, non può essere costretto a girare le sette chiese per un'iniziativa economica di qualche rilievo. E se, per una certa fascia di offerta, c'è bisogno di una struttura di tipo societario, non si comprende per quale motivo debba essere preclusa, una volta che la motivazione razziale dell'attuale divieto è, per fortuna, venuta meno da più di mezzo secolo e la responsabilità personale del legale è compatibile con il nuovo assetto. Tanto più che oggi uno studio professionale ha spesso una società di servizi alle spalle, per il solito motivo fiscale. La professione di avvocato ha bisogno di aria nuova, per rispondere ad una domanda che è cambiata e non può essere lasciata ai soliti >, niente affatto più bravi di un medio avvocato italiano".

Cosa aggiungere? Solo un confronto con la situazione e la regolametazione inglese dell'avvocatura.

Il Legal Services Bill ha radicalmente riformato i servizi legali inglesi. A partire dal 2010/2011 saranno introdotte grandi novità: le più importanti paiono la possibilità di quotazione in borsa per gli studi legali e la possibilità di vendere una quota di minoranza dello studio, pari al 25%, così consentendo l'accesso agli assetti proprietari degli studi a non avvocati per permettere la nascita di studi multidisciplinari. Pure importante sarà, quanto alle istituzioni di governo dell'avvocatura, la separazione della funzione disciplinare dalla funzione sindacale (che erano entrambe attribuite alla Law society of England and Wales).

Le law firms inglesi potranno essere acquistate da società commerciali, anche se con alcuni limiti di legge che tutelano qualità, indipendenza e deontologia: tutti i soggetti che parteciperanno all'attività "multidisciplinare" degli studi saranno sottoposti agli stessi principi e canoni deontologici degli avvocati; nell'acquisizione degli incarichi difensivi si dovrà rispettare un "codice di doveri"; gli investitori esterni che intenderanno acquisire quote di uno studio legale saranno sottoposti ad un "test di probità" e se non rispetteranno nel tempo le regole loro imposte potranno anche essere espulsi. Oltre la Manica il processo organizzativo degli studi legali è già molto avanzato e si avvia, dunque, a un ulteriore adeguamento alle esigenze dei tempi: i grandi studi associati inglesi (già nel 2000 un centinaio di grandi studi con più di 25 soci impiegava il 36% degli avvocati e generava più del 50% del fatturato professionale forense inglese. Nel 2008 fa il più grande studio legale al mondo, Clifford Chance, aveva più di 600 soci, circa tremila avvocati e fatturava circa un miliardo di sterline con più di 300 milioni di utile). In Italia altro che borsa! Siamo fermi alla affermazione di principio della Corte Costituzionale 189/01 per cui la professione forense è settore del mercato dei servizi professionali naturalmente concorrenziale. Da noi c'è solo qualche timida apertura allo studio associato multispecializzato e multidisciplinare; nessun ragionevole vantaggio fiscale è previsto per lo studio associato; vige ancora l'anacronistico e ipocrita divieto di lavorare come avvocato dipendente di uno studio legale. La realtà della regolazione italiana vede una concorrenza selvaggia in fatto che paradossalmente si fonda su una normazione anticoncorrenziale che, con rara miopia, è strenuamente difesa da troppo ampia parte della "classe forense". Alcuni dubitano addirittura della compatibilità del sistema inglese con la nostra Costituzione. Altri dubitano che quel sistema sia compatibile con i caratteri di riservatezza del rapporto cliente-professionista in Italia. In realtà, forse, sono a disagio con quel lo cuturale di mercato. Una cosa è certa: l'"industria legale" britannica portava (prima della crisi finanziaria del 2009) 2,2 miliardi di sterline alla bilancia commerciale (i ricavi degli studi legali erano ben l'1,5% del P.I.L. britannico) ed è, tuttora, sempre più protagonista nel mercato globalizzato, mentre gli avvocati italiani non fanno altrettanto bene. Penso che troppi di noi siano legati ad un mondo superato, classista, autoreferenziale e ipocritamente negatore della realtà economica e sociale. E i risultati, nel confronto si vedono: 1) Non è stato un problema ma una opportunità per l'intera "classe forense" britannica veder raddoppiare in venti anni il numero degli avvocati (nel 2008 erano 140.000 tra barristers e solicitors); 2) lo stipendio minimo annuo che percepiva nel 2008 un praticante agli inizi dell'attività era di ben circa 16.000 sterline; 3) lo stipendio medio di un avvocato dipendente di una law firm appena abilitato era di ben circa 70.000 sterline annue. E in Italia cosa si profila all'orizzonte? IL GATTOPARDO: CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NIENTE.

Da: lillovero10/06/2011 17:03:11
addendum al post precedente: il colpo di mano è andato male.
il problema è che con il vento che tira non pagheranno solo i fautori di tale vergogna, ma la classe forense tutta.
state a vedere, l'italia pullula di laureati disoccupati, cosa c'è di meglio che renderli conciliatori.

Da: castina10/06/2011 17:12:26
come potete pensare che ci possa essere gente che perda il suo tempo a leggere le stupidaggini che scrivete? Come potete pensare che ci siano ordini professionali in Italia che possano arruolare nelle proprie fila gente analfabeta come voi solo perchè qualche burocrate ignorante delle plutocrazie europee vuole giocare al videogame del trust? Come potete immaginare che i titoli comprati in giro per l'europa possano parificare tutti al ribasso? Come potete pensare di esercitare una professione liberale come l'avvocatura provenendo dal doposcuola dei paesi europei che pur di incrementare il turismo nelle loro sperdutissime lande aprono le porte al fior fiore dell'ignoranza continentale? Bho, misteri della fede

Da: By OLLLLLLLLLEEEEE W LA SCUOLA GUIDA10/06/2011 17:25:13
Un deficiente l'abbiamo trovato: TU.
L'avvocatura una professione liberale: AH RIPIJATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!

Da: TOSCANA UMBRIA10/06/2011 17:28:58
ragazzi sapete dell'ultimo parere del cnf negativo per noi?mi postate link?

Da: By OLLLLLLLLLEEEEE W LA SCUOLA GUIDA10/06/2011 17:32:43
punto 2: ma lo sai che in Italia regna la plutocrazia ed è la patria del titolo comprato a ribasso. Basta vedere i vari doposcuola di CZ  etc (poichè ho visto anche da altre parti superare l'esame a prima botta a gente per la quale  il bicchiere per fare lo zero e le infradito  sono lussi)
Vivi in Italia la patria del raccomandato e del figlio di papà, ma te ne sei mai accorto???? SVEGLIAAAAAAAAAAAA, il vento cambia, la gente ha fame ed adesso che non ha nulla da perdere si gioca il tutto per tutto senza tante remore

Da: lillovero10/06/2011 17:44:08
ollè, ma lascia perdere queste provocazioni.
sarà un praticante super-ripetente che rosica o un avvocato fresco di titolo che non avendo altro di cui vantarsi magnifica la sua condizione.

e pure tu, lasciarti trascinare da questi soggetti...

il dramma è che nemmeno si accorgono di essere sfruttati come pecore dai vecchi che perpetuano l'anticoncorrenzialità che fa comodo solo a loro e ai loro figli

Da: castina10/06/2011 17:44:55
Tu, con questo nik che ti descrive, le cose che scrivi ti vengono dalla testa o dal cxxo? Credo che per te sia la stessa cosa. Le stronzate che scrivi sono offensive lella media idiozia del paese che frequenti. Parli di cose che non conosci. Tu sei stato espulso dal sistema, non sei riuscito a scrivere 4 sciocchezze senza orrori di grammatica e sei andato a cercar fortuna in posti ospitali e predichi massime di saggezza. Ma vai a dormire, vai. Remore o non remore, se si è ignoranti lo si resta, nè la prepotenza, nè l'utocompiacimento di essa ti daranno mai il diritto di inquinare il sistema. Fai pagare il fio alla nazione che ti ha abilitato, non è giusto che tu sia così ingrato con chi ti ha formato. Arricchisci la società che ti ha fatto avvocato e non curarti delle nostre lande che non ti meritano

Da: By OLLLLLLLLLEEEEE W LA SCUOLA GUIDA10/06/2011 17:56:16
vedi lillo se questa gente scrivesse per interesse personale (mod. aggggenti) li capirei pure. Ma scrivere questa compilation di stronzate (definendo l'avvocatura professione liberale, quando vedo uno squallore unico in tribunale in certi casi, frustrazione, ignavia, etc., parlando di titoli ottenuti onestamente, quindi venendo quì a fare la morale), credendoci pure, fomentati dai padroncini come i pinger che abbaiano ai cani grandi poi si vanno a nascondere è semplicemente scoraggiante. Il messaggio che ha scritto sopra è deprimente, fa (anzi fà) cadere le braccia, spero che non pensi seriamente quello che scrive, non ci credo che ancora gira gente così ottusa

Da: castina10/06/2011 18:05:28
Invece di straparlare e fare i soloni, guardate la vostra situazione di falliti. Io non volevo essere così cruda, ma voi con i vostri insulti costringete le persone a perdere ogni delicatezza. Dicevo, guardate la vostra posizione di falliti. Non si tratta di una fuga di cervelli. I cervelli che fuggono non tornano indietro. Voi invece andate all'estero a prostituirvi e pretendete di tornare indietro con l'aura di vergini illibate. Il sistema non vi piace, ma pretendete di esserne accolti, anzi pretendete il baldacchino. Non volete accettare le difficoltà che i vostri colleghi accettano. Pretendete di scavalcare la fila e se qualcuno vi riprende fate la voce grossa. Accuccia gente, ricordate che qua nessuno è fesso. I soldi del paparino arricchito e parvenu non vi abilita a tutto. Le vostre di pretese sono segno di ottusità Noi diffidiamo delle pretese fraudolente, che insultiate o meno. Chiaro? Noi ci opporremo a che i furbi scavalchino la fila. Chiaro?

Da: ottimo10/06/2011 18:21:03
x Castina
Ti prego non parlare in generale, e puntualizza sempre che ci sono persone che si è fatta il c..o in terra iberica.
Se non fosse per gli insulti che usi , mi verrebbe quasi da darti ragione all'85%, dove nella percentuale v'è dentro tutto.
In ogni caso chi lo fa facendosi un periodo di crescita professionale in Spagna non scavalca nessuno ed utilizza in modo appropriato delle disposizioni vigenti a tutti gli effetti.

Da: castina10/06/2011 18:24:42
.....ti ringrazio per il tono, ottimo. ...ti ringrazio per la pur parziale condivisione e ti auguro ogni successo

Da: nikka10/06/2011 18:35:36
@castina

Condivido al 100% le tue osservazioni.
E' vero, io e tutti quelli che conosco, siamo andati in Spagna per evitare la faticosa prova italiana.

Io e gli altri che conosco, però, siamo rientrati e umilmente e senza insultare nessuno ci siamo messi in fila e abbiamo aspettato che il Coa ci iscrivesse senza clamori.

Per accedere agli albi non abbiamo aggradito nessuno-

Non abbiamo sparato contro i colleghi che si erano sottoposti alle regole italiane.

Questi presuntuosi e ignoranti che fanno casino e minacciano e abbaiano alla luna, sarebbero ridicoli se non fossero dannosi.

Tacete spacconi. Siate equilibrate e non scassate i comesichiamano alle persone oneste.

Siete degli sfigati scassinatori

Da: igitur10/06/2011 18:42:07
vedi, castina, se te la prendi con gli individui che ti hanno risposto spari alla croce rossa.
Non vedi che sanno solo insultare e scrivere astrattezze giuridiche prendendo un pezzo là e un pezzo qua, quindi mettendo insieme e frullando il tutto per 5 minuti stile minestrone?
Essi sono il migliore alleato di chi tra voi ordinari vuol fare piazza pulita di noi stabiliti....senza rendersene conto

Da: castina10/06/2011 18:53:43
....concordo, igitur...il fatto è che se qualcuno non impedisce a questi ignoranti e prepotenti di pontificare, minacciare, ironizzare, deridere gli altri, si finisce per perdere i parametri dell'ordinarietà.... personalmente non ho nulla in contrario a chi fa una scelta diversa dalla mia, non ho alcunchè contro gli abogados, per intenderci. Quello che mi irrita fortissimamente è di essere insultata per aver seguito le regole interne, per aver fatto l'esame in Italia, studiando e superando le griglie e gli ostacoli che i potenziali concorrenti, già dentro, ti scaraventavano tra i piedi. Sentire questi presuntuosi dire, scansati tu che sei ignorante e fammi strada perchè io sono andato in Spagna a fare le crocettine, mi fa uscire dai gangheri. Ovviamente ci sono le eccezioni e io non voglio generalizzare, ma questi soggetti strani che pontificano e irritano devono essere trattati come meritano, ossia come strxxxi

Da: lillovero10/06/2011 18:59:32
castina non mi piace.
nella migliore delle ipotesi è ignorante (perchè ignora le cose :)) ed esprime una rabbia non razionale. da bullo strapazzato da qualcuno più forte di lui che cerca qualcuno di debole contro cui scagliarsi, per intenderci.
potrebbe essere un provocatore, qualcuno interessato e molte altre cose.

in generale il suo atteggiamento e , soprattutto, i suoi modi non mi piaccino per niente :)

Da: lillovero10/06/2011 19:02:10
in generale non mi piacicono gli ignoranti arroganti e chi compie prepotenze, chi sfrutta i più fessi e chi fa branco per sopraffare qualcuno, chi mente a se stesso e chi non ha la forza di affrontare i proprio problemi, qualunque essi siano, e cerca qualcuno su cui (non con cui) sfogarsi.

sono tutte miserie dell'animo umano, la nobiltà d'animo è altra cosa.

Da: castina10/06/2011 19:02:18
......non replico e non replicherò ad alcuno dei tuoi commenti....sei talmente squalificato che sarebbe per me una inescusabile perdita di tempo e offesa alla mia intelligenza. Passo e chiudo :)

Da: By OLLLLLLLLLEEEEE W LA SCUOLA GUIDA10/06/2011 19:02:45
parli,parli, illazioni su illazioni, cazzate su cazzate .... ma la vuoi smettere. Riferendoti indirettamente ame non ne hai azzeccata una, una sola. Per favore da' spazio a chi ha qualcosa di serio da scrivere. Mi sorprendo di ottimo che ti viene anche a chiedere il perdono e ti dice di non generalizzare. Io ti dico "Generalizza pure ma Va' FUORI DALLE PALLE."

Da: lillovero10/06/2011 19:06:07
io invece alle persone volgari come te replico eccome, caro/a castina. per tua coscienza personale ti prego di rileggere quello che hai scritto e l'aggressività e l'ignoranza mostruosa che ne traspare, tu che mi hai dato dell'analfabeta, dell'imbroglione e non ricordo cosa altro per aver rappresentanto il pensiero della parte migliore della giovane avvocatura italiana.
guarda caso mi hai attaccato quando ho detto quello che chiunque con un minimo di cervello pensa della riforma dell'avvocatura e ho riproposto il pensiero del magistrato tesauro.
se io sono "squalificato" (ma sì, continuiamo con le espressioni gergali) tu sei qualificabile molto bene :)

Da: castina10/06/2011 19:11:35
@per il ridicolo nik

anzichè andare alla scuola guida, vai alla scuola normale...ce ne sono di serali buone, certo non possono fare miracoli, però provaci. Quanto al resto, una buona museruola può aitarti a contenerti.
Fuori da cosa?
Sciacquati la bocca, cane arrabbiato....bromuro, bromuro a volontà

Da: grazie castina10/06/2011 20:21:09
le tue osservazioni sono state l'occasione per capire che quei tre deficienti che scrivono sempre qui sopra sono odiati dagli stessi abogados. Me lo sentivo, ollleeeeee sei una merda torna dalla mamma mummia

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