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Esame avvocato Spagna
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Da: Carlos I 31/01/2014 16:59:34
ciao common! un caro saluto!

L'ho letto qualche pagina indietro, non ricordo il nick dell'autore.
(bugia.....lo ricordo benissimo, tuttavia non è mio costume trascrivere riferimenti di nick che potrebbero avere a che fare con il nome reale di una persona). Nel dubbio, pertanto, ometto il nick. O meglio: i nick (plurale).
Comunque ho letto che tale ricorso sarebbe stato un successo.
Beh, lo è stato senz'altro, per i detrattori degli abogados...

Da: El chico 31/01/2014 18:11:05
Eppure dove non iscrivono nemmeno un italiano hanno iscritto un abogado no ejerciente.
Dove? basta leggere il mio post precedente.

Da: Avvocato CCBE 31/01/2014 20:40:04
Nel decreto legislativo sullo "stabilimento" non si dice che lo stabilito deve esercitare nel paese di origine, ma si dice che deve POSSEDERE IL TITOLO CONSEGUITO nel paese di origine e deve ESERCITARE PERMANENTEMENTE nel paese dello stabilimendo ossia in Italia.
Lo ius postulandi è dato dall'iscrizione nella sezione avvocati stabiliti, la quale si ha con il deposito di atto che certifichi la qualità di avvocato, tutto il resto è noia.

Da: Avvocato CCBE 31/01/2014 20:55:24
Per la cronaca il COA di Roma iscrive gli abogados iscritti con modalità "no esercente", come l'80% dei COA Italiani, ma perche' poi non dovrebbe?
L'iscrizione nella sezione stabiliti discende dal POSSESSO del titolo di avvocato straniero non dalla modalità in cui si è iscritti in Spagna.
Come già spiegato lo ius postutanti si acquisisce con l'iscrizione nella sezione stabiliti, esso non è una coseguenza dell'esercizio in terra straniera.
L'iscrizione nell' Albo italiano si ottiene dimostrando il conseguimenti del titolo.
Se lo ius postulandi dipendesse dal fatto di esercitare in Spagna, iscrizione nel COA italiano sarebbe inutile.
Provate a fare una causa come Abogado esercente senza essere iscritti nella sezione stabiliti, e vedrete come incorrerete nel reato di esercizio abusivo della professione.
L'iscrizione nella sezione stabiliti da "il potere di fare l'avvocato" in Italia!!! E per tale iscrizione bisogna soltanto dare la prova che si è acquisito il terra straniera il titolo di avvocato, che si possiede tale titolo, l'iscrizione presso l'Ordine spagnolo in Italia ha soltanto valore di mera certificazione di tale conseguimento del titolo.
ciao

Da: lii03 31/01/2014 21:36:09
Avvocato CCBE sei venuto da solo in questo forum o ti hanno accompagnato?

Sai è una semplice domanda!

Da: El chico 31/01/2014 23:04:34
@ Avvocato CCBE.
l'abogado no ejerciente non giura e quindi difetta di jus postulandi nel paese di origine.
Poi il dlgs 96/01 in rubrica "Attuazione della direttiva 98/5/CE volta a facilitare l'esercizio permanente della professione di avvocato in uno Stato membro diverso da quello in cui e' stata acquisita la qualifica professionale".
Non mi sembra così difficile: il no ejercente non ha acquisito la qualifica professionale come richiede il dlgs in rubrica.

Vero comunque che Roma, ed anche altri coa, hanno iscritto anche no ejercientes.

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Da: Avvocato CCBE 01/02/2014 00:39:09
Purtroppo qualcuno mi contraddice, non so se per crassa ingnoranza o perche' mistifica per proprio tornaconto.
Riassumo per coloro che vogliono informazioni chiare.
Allora una cosa è il titolo di abogado, un' altra lo ius postulandi in Italia.
Lo ius postulandi in Italia non ha alcun rapporto con la modalità di iscrizione in Spagna come abogado esercente o non esercente.
La modalita di iscrizione come Esercente o non esercente in Spagna da' o meno lo ius postulandi in Spagna, non certo in Italia.
Indipendentemente da tutto questo per il solo fa di essere iscritto come avvocato in un Ordine Spagnolo, questo certifica il possesso del titolo di avvocato.
In Italia si viene iscritti nella sezione degli stabiliti perchè il documento prodotto certifica che si è avvocato in Spagna, certifica che si possiede il titolo di Avvocato in Spagna.
In seguito all'iscrizione nella sezione avvocati stabiliti presso il proprio COA di zona, dopo il giuramento si acquisisce lo ius postulandi, ossia il potere di esercitare la professsione di avvocato in Italia.
Tutto qui, semplice, basta non creare associazioni di concetti errate.

Da: Avvocato CCBE 01/02/2014 00:55:26
El Chico dice: "il no ejercente non ha acquisito la qualifica professionale"
Ed io lapidariamente ti rispondo: la ha acquisita solo che non la sfrutta.
In Italia la qualifica professionale di Avvocato la acquisisci dopo che hai superato l'esame o dopo che hai fatto la prima causa?
Superi l'esame ed ecco che hai acquisito la qualifica professionale ossia il titolo di avvocato.
In Spagna se hai una licenciatura in derecio che è una laurea abilitante professionale, hai la qualifica professionale ossia il titolo di abogado tanto vero' che vieni iscritto presso un Ordine degli Avvocati spagnolo, non devi fare la prima causa per acquisire la qualifica professionale...
Sarebbe come dire che superi l'esame di avvocato e finche' non fai la prima causa non sei avvocato, mi dispiace ma non è cosi.
Il titolo in Italia si acquista superato l'esame di stato.
In Spagna si acquista dopo aver ottenuto la licenciatura in derechio ed iscrivendosi presso un Ordine Spagnolo entro 2 anni dalla licenciatura.
In entrambi i casi non è l'esercizio con la prima causa che ti da la qualifica professionale che viene acquisita prima con l'ottenimento del titolo.

Da: Avvocato CCBE 01/02/2014 00:59:25
El Chico dice: "il no ejercente non ha acquisito la qualifica professionale"(rectius l'abogado no ejercente"
Ed io lapidariamente ti rispondo: la ha acquisita (lo è avvocato) solo che non la sfrutta.
In Italia la qualifica professionale di Avvocato la acquisisci dopo che hai superato l'esame o dopo che hai fatto la prima causa?
Superi l'esame ed ecco che hai acquisito la qualifica professionale ossia il titolo di avvocato.(potresti anche non iscriverti subito al COA, ma il titolo è già tuo, la qualifica professionale la hai raggiunta, un po' come la laurea o la maturita'.)
In Spagna se hai una licenciatura in derecio che è una laurea abilitante professionale, hai la qualifica professionale ossia il titolo di abogado tanto vero che vieni iscritto presso un Ordine degli Avvocati spagnolo, non devi fare la prima causa per acquisire la qualifica professionale...
Puoi anzi decidere di non esercitare a tempo indeterminato, no ejercente sta a dire che non stai esercitando, ma avvocato lo sai, la qualifica professionale la possiedi.
Sarebbe come dire che superi l'esame di avvocato e finche' non fai la prima causa non sei avvocato, mi dispiace ma non è cosi.
Il titolo in Italia si acquista superato l'esame di stato.
In Spagna si acquista dopo aver ottenuto la licenciatura in derechio ed iscrivendosi presso un Ordine Spagnolo entro 2 anni dalla licenciatura.
In entrambi i casi non è l'esercizio con la prima causa che ti da la qualifica professionale che viene acquisita prima con l'ottenimento del titolo.
ciao

Da: Ph_D 01/02/2014 01:05:27
Buonasera,
vorrei dire tante cose, la maggior parte delle quali scontenteranno i visitatori del forum. Tendenzialmente condivido la via spagnola e forse tra qualche mese la seguirò pure io, sfruttando il periodo di studio obbligatorio all'estero del mio dottorato di ricerca (ne approfitterei per fare pratica legale in Spagna e migliorare la mia scarsa conoscenza dello spagnolo).

Per me la via spagnola è un modo per abilitarmi prima di quanto non farei in Italia, visti i tempi lunghi del tirocinio, appena iniziato. Per questo, se la vicenda master si risolverà, andrò in Spagna e mi presenterò all'esame al Cnf.

Leggendo i vostri post ho alcune perplessità. Il punto è questo: se un individuo ha difficoltà a superare l'esame di abilitazione (al punto che sceglie la via spagnola come ultima spiaggia), come potrà affrontare la vita forense? I discorsi che sento fare mi lasciano perplesso. Ci sono veramente abogados disposti a pagare gli avvocati italiani per potere maturare una collaborazione fittizia e ottenere lo stabilimento in Italia? Ma se questa gente è così impreparata che non riesce a trovare uno studio con cui collaborare, come spera di sopravvivere quando avrà ottenuto il titolo di avvocato? Intendo dire, pensano forse che, in virtù del titolo avvocato, pioveranno clienti dal cielo desiderosi di cominciare una causa?

Riguardo la sentenza della Cge, vi chiedo: ma avete studiato diritto comunitario? Sapere come funziona la Corte? Perché dalle domande (e dalle affermazioni che leggo) rimango perplesso. C'è gente che non ha la minima idea di quello che scrive. Sul serio. Leggo solo polemiche e tanta disinformazione. Nulla di costruttivo. Il Cnf ha sollevato una questione pregiudiziale, direi tutt'altro che neutrale, ma la cosa non è assolutamente un problema, perché la Corte non è vincolata dalle formulazioni dedotte dalla parte. Significa che il giudice - anche in relazione alla documentazione allegata - interpreterà il quesito del Cnf è darà una risposta oggettiva.

Sull'esito... è difficile prevederlo. Ma ritengo probabile che, in nome del principio di uguaglianza e della tassatività della direttiva 98/5/CE (vedasi sentenza Wilson), alla fine prevarrà il principio secondo il quale se sei avvocato in uno stato membro, lo puoi essere ovunque. Punto.

Da: 100fuegos 01/02/2014 01:06:14
...prima causa...derecio...derechio....mah!

Da: Avvocato CCBE 01/02/2014 01:10:27
x Yossuf
Confermo quelle che hai detto ed anzi ribadisco:
per certo posso riferire che ad oggi quasi tutti gli ordini italiani iscrivono sia esercenti che no esercenti.
Per un semplice motivo, perche' l'iscrizione deriva dal possesso del titolo e non dall'esercizio, facile:)

Da: common law 01/02/2014 05:15:11

Dovendo finire entro stamane una memoria 415 ho voluto accedere prima a questo forum per vedere se qualcuno aveva risposto al mio quesito.

Vedo che non è così, anzi, si insiste nella posizione dell'abuso dell'esercizio della professione per tacer d'altro.

Avvocato CCBE propone una interpretazione divertente della norma.

Avvocato CCBE, vedi, non è che si deve esercitare in Spagna per poter esercitare altrove. Il punto è che si deve POTER esercitare in Spagna, ossia essere abilitati, con il titolo d'origine all'esercizio della professione.

Il no ejerciente non è abilitato sin dall'origine ad esercitare in nessun luogo. Vuol dire che non è abilitato a patrocinare.

Questa regola è determinata dallo statuto generale dell'Abogacia  che, all'art. 4 stabilisce che:
"ArtiÌculo 4. Los Abogados.
1. Son Abogados quienes, estando en posesioÌn del tiÌtulo oficial que habilita para el ejercicio de esta profesioÌn, se encuentran incorporados a un Colegio de Abogados en calidad de ejercientes y se dedican de forma profesional a realizar los actos propios de la profesioÌn, tales como consulta, consejo y asesoramiento juriÌdico; arbitrajes; mediacioÌn; conciliaciones, acuerdos y transacciones; elaboracioÌn de dictaÌmenes juriÌdicos, redaccioÌn de contratos y otros documentos para formalizar actos y negocios juriÌdicos; ejercicio de acciones de toda iÌndole ante los diferentes oÌrdenes jurisdiccionales y oÌrganos administrativos; y, en general, la defensa de derechos e intereses ajenos, puÌblicos y privados, judicial o extrajudicialmente.
2. Conforme preveÌ la Ley OrgaÌnica del Poder Judicial, corresponde en exclusiva la denominacioÌn y funcioÌn de Abogado a las personas mencionadas en el apartado anterior, con independencia de que presten sus servicios para uno o varios clientes.
3. Quienes se hallen inscritos en un Colegio de Abogados como colegiados no ejercientes no podraÌn dedicarse a realizar actividades propias de la AbogaciÌa, ni utilizar la denominacioÌn de Abogado."

Se conosci lo spagnolo puoi ben leggere che al punto 3 si precisa che chi è collegiato come no ejerciente non potranno esercitare (non potranno porre in essere attività proprie dell'Abogacia) NE' UTILIZZARE LA DENOMINAZIONE DI ABOGADO."

Comprendi? E' dall'origine che la Spagna ai no esercenti dice niet tu non puoi patrocinare.

Il D.lgs 96 attiene a chi è ammesso a patrocinare nel paese d'origine... non a chi già ha patrocinato nel paese d'origine.
Il decreto recepisce la direttiva 98/5 che, all'art. 1 stabilisce che essa è diretta a chi:
" a) avvocato, ogni persona, avente la cittadinanza di uno Stato membro, che sia abilitata ad esercitare le proprie attività professionali facendo uso di uno dei seguenti titoli professionali (omissis)."
e nel caso degli Abogados il no esercente non è abilitato ad esercitare con quel titolo ai sensi dell'art. 4 summenzionato.

Il non esercente non possiede nessuna abilitazione di ammissione al patrocinio per espressa previsione di legge fino a non poter neppure utilizzare la denominazione di Abogado.

Avvocato CCBE... attento a dire a terzi che sono affetti da crassa ignoranza...perchè in questo caso l'hai dimostrata tu e proprio sulla norma che attiene allo status degli Abogados in Spagna.
Un po' come se un ordinario italiano non avesse idea che esiste una legge professionale forense per intenderci...

Mamma mia... da ora in poi se in giudizio mi ritrovo qualche abogado controllerò se sia iscritto in Spagna come esercente...prima di vedermi inficiare il processo...(eccetto il caso in cui difendo imputati che non possano essere assolti.. nel qual caso eccepirei la nullità dell'abogado di parte civile alla fine del processo così che deve ripartire da capo ;) Evviva la prescrizione ahaha)

Vabbè.. vado alla mia memoria in scadenza tra poche ore...

Da: Svemir 01/02/2014 07:40:30
X Common

Volevo complimentarmi . Sei sempre precisa nelle risposte. Anch'io la penso come te e poi la norma da te citata è chiarissima. Ciao

Da: iunior  01/02/2014 08:33:45
x avvocato ccbe: tu suppongo abbia la carta d'identita' ccbe giusto? A cosa serve ai fini dello stabilimento? Grazie

Da: MR.Help  01/02/2014 10:10:31
Indiscutibile quello che dice Common .. la ratio delle direttive europee é chiara. se no si finirebbe che l'avv spagnolo non esercente avrebbe più facoltà in Italia che in Spagna ..

Da: Ph_D 01/02/2014 11:04:02
@ Common law
È evidente che la distinzione tra esercente / non esercente è infondata. Il fatto è che molti coa la stanno applicando, come sa bene una mia amica iscritta in Spagna, che si è sentita dire: presenti la domanda, ma non possiamo garantirle nulla... Le ho consigliato - per il momento - di aspettare la sentenza Cge che chiarirà che non vi è abuso. E poi - comunque - solo le autorità spagnole potrebbero sanzionare eventuali abusi revocando il titolo di abogados, non quelle italiane. In ogni cado, per stare sicuro, io mi trasferirei in Spagna per un paio di mesi per praticare. In questo modo (anche nella denegata ipotesi che la corte dichiarasse che la direttiva è stata elusa per mancanza di un effettivo collegamento) potreste ugualmente beneficiare dello stabilimento.

Da: Senior_ 01/02/2014 12:08:19
il fatto che qualche ordine,evidentemente poco informato della normativa spagnola,non incide minimamente sulla regolarita'dello status dello stabilito che contempla necessariamente l'iscrizione come esercente(cuenta propia/ajena)nello stato d'origine.Tra l'altro conosco almeno tre Coa(hanno chiesto l'iscrizione alcuni miei colleghi)che  dopo aver iscritto alcuni no ejercenti ha provveduto a chiedere chiarimenti ed a richiedere di regolarizzare la posizione in Spagna con l'iscrizione in modalita'ejercente.Comprendo che le agenzie hanno spolpato ma un trasferimento di colegio credo sia alla portata di tutti bastano due viaggetti(uno per l'iscrizione nel nuovo collegio,l'altro per chiudere la propria posizione nel collegio d'origine).
La carta CCBE rende sicuramente meno infraditos(agli occhi dei coa in fase di stabilimento ed integrazione) la posizione dell'abogado che smonta tutto il teorema tipico del CNF(abuso diritto comunitario).

Da: iunior 01/02/2014 13:03:52
quindi lo stabilito che ha la tessera ccbe potrebbe avere più agevolmente l'integrazione, identificando il possessore come abilitato in uno degli Stati Membri se nn erro? Saluti

Da: Ph_D 01/02/2014 13:05:43
Rettifico: intendevo dire pretestuosa. Tornando al discorso della mia amica, ritengo che anche da ejerciente le faranno problemi, fino al deposito della sentenza Cge, che dovrebbe invece ribadire la giurisprudenza Wilson, senza grossi discostamenti. Comunque, come common, ritengo che la corretta attuazione della direttiva richieda l'essere iscritto come ejerciente...

Da: common law 01/02/2014 13:05:53

@PH_D

"È evidente che la distinzione tra esercente / non esercente è infondata" Benissimo...

Allora è anche infondato lo Statuto Generale dell'Abogacia che statuisce che il non esercente neppure può avvalersi del titolo di Abogado.

Un po' come dire, in Italia, che la legge profesionale che stabilisce le incompatibilità e nega la facoltà di patrocinare è infondata e uno se ne frega e patrocina ugualmente in altro Paese avvlendosi del titolo e di una facoltà negata nel Paese d'origine.

Inoltre tu confondi l'abuso del diritto con l'esercizio abusivo della professione.
La direttiva che consente lo stabilimento lo fa in forza della disposizione per cui è consentito lo stabilimento a chi è autorizzato nel paese d'origine al patrocinio e desidera esercitare tale abilitazione in Paese Membro.

Però.. scusa.. io ho postato le norme... se proprio si vuole rispondere con cose tipo: "infondato" si risponda in foraza di altra norma e non con i "secondo me" detti da chi neppure si è preoccupato di leggersi la norma spagnola sulle prescrizioni che attengono alla propria professione...

Ribadisco che, vista l'ignoranza in materia dilagante, da ora mi informerò sempre sullo status dell'abogado che eventualmente dovessi incontrare come avversario.

@ Svemir

Ti ringrazio molto della stima. Mi fanno davvero piacere i complimenti che attengono alla mia serietà professionale a cui tengo oltremodo.

Da: corsario 01/02/2014 13:40:45
il tesserino ccbe, cuenta ajena etc.
Come se la corte dovesse decidere su questi argomenti. I quesiti sono altri e diversi.
Mi domando tutto questo discorrere su finezze del genere, cui prodest?

Da: Avvocato CCBE 01/02/2014 14:41:29
La maggior parte degli Ordini iscrive sia esercenti che non esercenti, Ordine di Roma per primo.
Quindi il teorema della collega Common crolla miseramente, perche' cio' che dice è smenitito dai fatti.
Common va a studiare..vedo che sei a digiuno sia di diritto spagnolo che di diritto italiano..fai troppa confusione tra i vari concetti..

Da: MR.Help 01/02/2014 15:18:43
Bisogna quindi prendere atto che un Avvocato Spagnolo che in Spagna non può esercitare e non può spendere il titolo, ha in Italia più poteri?

Da: Ph_D 01/02/2014 15:44:14
@ Common law
Prima del tuo intervento ho precisato: "Rettifico: intendevo dire pretestuosa".

Non contesto le norme spagnole che hai citato, né l'interpretazione che ne hai dato. Il mio ragionamento è differente. Anche una volta che il no ejerciente diventerà ejerciente (e non dovrebbe essere così difficile riuscirci, ma su questo voi ne sapete più di me...), sorgeranno comunque altri problemi... E' fastidiodo che si dica dapprima al no ejerciente che non può essere riconosciuto perchè no ejerciente, lasciandogli intendere che se diventasse ejerciente le cose certamente cambierebbero. Salvo poi, dopo che costui è diventato ejerciente, bocciarlo per altro motivo... Tanto valeva dirgli fin da subito che l'orientamento era quello di non iscriverlo! Questo è quello che accade in 2 coa che conosco, magari in tutti gli altri la situazione è differente e gli ejerciente vengono iscritti con facilità. Comunque, il mio on vuole essere un messaggio di pessimismo, anzi sono ottimista sul fatto che la sentenza della Cge cambierà la situazione affermando la giurisprudenza Wilson.

Da: lii03 01/02/2014 15:52:25
La questione dell'abogado "non eserciente" si possa iscrivere come stabilito in Italia, sul piano sostanziale, allo stato dei fatti, è una bufala(punto)!

Sul piano formale, si potrebbe anche dibattere l'argomento, ma rimarrebbe una sterile discussione.

Cioè, si potrebbe avanzare l'idea, che siamo un Unione di Stati, tipo USA, per cui libero la mia abilitazione, per così dire, da autosospeso (non eserciente) ad eserciente nello Stato che ritengo professionalmente utile, al solo fine di risparmiare inutili spese di doppio passaggio di iscrizione. (se ho titolo, ho titolo è lo faccio valere dove ritengo opportuno)

Che ci siano COA che iscrivano senza essere abogado eserciente nel Italia corporativa fasciocomunista, non ci crede nessuno!!!!!!!!!!
 

Da: common law 01/02/2014 15:56:53

@ Avvocato CCBE

un attimo.. Collega a chi? TU saresti un collega? Ma per favore...

Quando ti ho citato le norme che regolano la fattispecie l'unica cosa che hai saputo ribattere è che "i coa iscrivono i non esercenti" e quindi le citate norme non sarebbero esistenti. Norme che sarebbero un mio teorema

Non sono io che non conosco il diritto... sei tu che non sai leggere e non hai idea che esista l'Estatuto General de la Abogacia e la sua efficacia, egregio...egregio agente che si occupa di iscrizioni magari eh?

Comunque ci vuol poco a capire la locuzione
" Quienes se hallen inscritos en un Colegio de Abogado como colegiados no ejercientes NO PODRAN dedicarse a realizar actividades propias del al Abogacia, NI UTILIZAR LA DENOMINACION DE ABOGADO".

Così come capire l'art. 1 n. 2 della direttiva 98/5.

Anche il più scalcagnato dei praticanti se contraddetto in diritto sa che deve rispondere citando norme.

Un' ultima cosa.. Guarda che Avvocato CCBE non esiste... è solo un tesserino che consente di accedere ai tribunali europei come avvocato abilitato in uno degli stati membri. Non hanno ancora istituito l'Avvocato europeo;)

@ Mr Help

ma scusa... come si può mettere in dubbio anche solo in ipotesi quanto statuito dal Paese d'Origine?
Se gli ordini hanno iscritto certi infraditos come stabiliti è solo un altro esempio di quanto conoscano poco la fattispecie... provate a denunciare all'Ordine italiano certuno che, secondo la legge spagnola, non può spendere il titolo e vediamo che dice questo Ordine... ma via.. è una questione di lana caprina...

@ corsario

prodest nel senso che è ora di finirla di dichiarare certe cose e pubblicamente. Non è una finezza giuridica stare a dire che si vuole esercitare senza abilitazione. I mandati sono nulli.
E' una bestialità macroscopica altro che finezza.
Che figura ci fanno gli Abogados in generale se anche solo una decina di questi geniacci fosse beccata?


Ovvio che la Corte deve decidere su altro...



Da: iunior 01/02/2014 16:10:29
x avvocato CCBBE: quando dici che hai portato al COA la certificazione per l'integrazione, cosa intendi di preciso? LA copia della tessera europea?

Da: common law 01/02/2014 16:13:32

@ PD_H

sì ho letto dopo la tua rettifica. Abbiamo inviato i messaggi quasi in contemporanea.
Quel ce tu affermi sarà risolto (non iscrivere chi ne ha diritto) con la sentenza della Corte che, amio avvisto, non tarderà.

@lii03

No, lii.. non puoi liberare nulla in altro Stato se in origine il tuo titolo non consente l'abilitazione.
Lo stato di stabilimento non ha il potere di rendere valido ciò che in origine non lo è (non si può spendere il titolo di Abogado se sei non esercente).
La direttiva è diretta a chi possiede l'abilitazione ossia l'autorizzazione al patrocinio nello stato d'origine e null'altro.

L'unica cosa che si può fare è iscriversi come non esercenti e poi, quando si decide di stabilirsi in un Paese membro, prima di fare la domanda di stabilimento mutare la propria iscrizione in esercente.

Da: lii03 01/02/2014 16:34:12
Ciao common, guarda che ho sottolineato che sul piano sostanziale non vi è la minima possibilità per un "non eserciente" iscriversi come stabilito in Italia.

Premetto che sono un europeista convinto ed è in questa ottica, in una prossima visione di Stati Uniti d'Europa che intendevo la possibilità.

Il "non eserciente" è un abilitato alla professione che per motivi personali (probabilmente economici) rimane in quel limbo.

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