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Esame avvocato Spagna
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Da: Svemir 21/10/2013 16:01:40
@consulenza

Grazie per la risposta.

Da: abogados 21/10/2013 16:53:42
torno sulla recente questione insorta a roma per commentare una frase di @bartolo nella quale si evidenziava l'elettroencefalogramma piatto di molto abogados...

si, sono d'accordo. però devo a mia volta sottolineare che questo fenomeno non si nota solo in coloro che applaudono o tacciono di fronte ad un signore che, in pratica, sta affermando che li vogliono "fottere" (scusate il francesismo) come ha riportato bartolo.
in realtà questa situazione si poteva già notare in tutti coloro che hanno sempre sbraitato che il domicilio principale poteva essere ovunque loro volessero, poco importa se questo fosse solo virtuale o quasi, la legge forense non obbliga nessuno a iscriversi dove realmente esercita, solo perchè altri personaggi lo avevano sempre affermato con superficialità ed arroganza.
infatti...

in poche parole affermano come principio quello che fa comodo... senza porsi nessun  problema sul fatto di poter offrire un facile appiglio al coa.
e come dicevo è abbastanza amaro vedere i soliti personaggi che prima cercavano il consenso comune affermando tale interpretazione come per scontata, ora dileguarsi oppure ADDIRITTURA cercare di rovesciare la frittata dando la colpa ai colleghi perchè chiaramente " è colpa loro se hanno fatto le cose in modo poco pulite, visto che li avevano sempre avvisati di stare attenti...".
siete RIDICOLI, RI-DI-CO-LI! poveri buffoni...

spero che questa manovra a sorpresa del coa sia volta a colpire solo determinati soggetti o rendere più difficili le nuove iscrizioni: in caso contrario la vedo mooolto difficile, ed è proprio sintomo di estremo degrado il fatto che molti colleghi proprio iscritti a roma sembrino non curarsi più di tanto di quello che dovrebbe essere motivo di grande interesse.

a tal proposito, e mi collego ancora all'intervento di bartolo, molti hanno preso per buono l'annuncio fatto da certi elementi e relativo ad un trasferimento quasi automatico in caso fosse rilevata la non conformità con l'iscrizione a roma.
io non ero presente al convegno, ma non vi siete chiesti se non fosse un modo per indorarvi la fregatura?

come molti paiono non sapere, infatti, in un recente parere del cnf si è affermato che il trasferimento non è ASSOLUTAMENTE obbligatorio da parte di un coa, ma a sua personale discrezione, specialmente in caso di abuso di diritto.
in pratica vuol dire che stante il rinvio del cnf proprio basato su tal principio, nessun coa è obbligato ad accettare il trasferimento.
vi posto il link

http://www.codicedeontologico-cnf.it/?p=29113




Da: El chico 21/10/2013 16:54:17
@Consulenza europea
Quale normativa ufficiale?
Non c'è nessuna normativa ufficale in vista.
La ley 34/06 resta l'unica normativa ufficale.

Da: salas 21/10/2013 17:15:17
ma..me sbaglio o costoro so gli stessi che proponevano la via rumena(sanzionata dal Ministero italiano e dal Cnf)???

Da: Berseker 21/10/2013 17:15:29
@abogados
Ed allora che succede ? Rimangono degli apolidi del diritto ? Li confinano nella terra di nessuno ?

Da: abogados 21/10/2013 17:44:11
x berseker.
premetto ancora un volta che non voglio essere drammatico e per quello che so non è ancora possibile comprendere se il fine ultimo sia quello di buttare fuori tutti gli stabiliti che non siano di roma o della provincia.
difatti non è chiaro quale sia il metodo di accertamento: tu risulti residente a lecco (per dire) e quindi di sicuro non eserciti prevalentemente a roma...
questo sì che sarebbe un abuso bello è buono.

potrebbe solo essere vincolato a colpire una certa cerchia di stabiliti (magari i più infraditos) o bloccare le nuove iscrizioni. sicuramente ricorre anche l'ipotesi peggiore sopra formulata.

comunque il passo sarebbe semplice: contestata la non appartenenza al foro di roma come prevalente, ti cancellano e come conseguenza rimani abogado iscritto solo in spagna e quindi senza poter esercitare in italia.
tutto qua, come prima di stabilirsi quindi.

solo per curiosità, ma nel caso i fatti prendessero tale piega, e non lo spero proprio, veramente pensate che il coa di roma si prenderebbe carico della vostra sorte "obbligando" gli altri coa ad accettare il vostro trasferimento??????????????????????????????????

a proposito di elettroencefalogramma piatto... e perchè dovrebbe farlo? e con che autorità un coa obbliga un altro ad accettare questa cosa??????????

comunque entro un paio di mesi vedremo se era solo una nuvola nera di passaggio destinata a sgonfiarsi o una grande tempesta...

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Da: Berseker 21/10/2013 18:06:43
Ma... speriamo che sia solo una nuvola passeggera.....

Saludos....

Da: El chico 21/10/2013 20:43:42
Si, ho il timore che sia la nuvola passeggera che apparirà dopo una tempesta.

Da: lillolallo1 22/10/2013 10:48:41
ragazzi, suvvia.
è oramai una tradizione, degna della peggiore politica politicante italica.
come da qualche anno accade in autunno inoltrato alcuni personaggi impresentabili, sgrammaticati (e in molti casi loschi) solleticheranno le frange più volgari, barbare, indecenti dell'avvocatura a caccia di consenso. con la crisi economica che morde gli avvocati più scarsi e con meno senso dell'onore e della decenza saranno ancora più spinti verso una sorta di attività politica/delinquenziale.
preparatevi a comunicati e azioni belluine di ogni tipo.
e come sempre accade le agenzie e i "traghettatori independenti" cavalcheranno (o quantomeno tenteranno di cavalcare) l'ondata di letame in arrivo :)

viva l'italia, stato di diritto :)

Da: lillolallo1 22/10/2013 12:07:25
ah, dimenticavo: oltre ai comunicati sovversivi con cui alcuni vecchietti sgrammaticati si appropriano del potere legislativo e di quello esecutivo, prevedo anche la solita solfa di comunicati sul numero esorbitante degli avvocati ("in itaglia ingi stànno 48 milioni di aucati, più che in tutto il mondo! lo stà diciuto il cunzigliu de li aucati indergalatticheggiante!") e sulla necessità di proteggere gli anziani, poverini, che con la sola pensione retributiva rubata ai più giovani e l'evasione fiscale pluridecennale non sono più in grado di mantenere 5 badanti bulgari a testa, come fatto fino ad ora.

le strategie comunicative di certe consorterie sono sempre le stesse. che almeno cambiassero qualche soggIetto....

Da: TANGO2 22/10/2013 12:13:52
lillo...hai ragione...
sempre la stessa solfa..anche gli operai -lav. dipendenti in Italia sono circa 15.000.000...sono tanti cosa ne dobbiamo fare??ora  che c'e' poco lavoro???
cosi' gli avvocatoni principini del foro ...........solo loro  devono allavurari... e basta.
credetemi ..anche una fontana fuori dall'osteria ..fa concorrenza a quest'ultima..!!!!!!
sempre avanti...

Da: Grande Inverno 22/10/2013 13:44:01
Buonasera a tutti,
Circa 2 settimane fa ho contattato per mail direttamente il consiglio generale dell'abogacia spagnola. Mi ha risposto solo ora (a dire il vero non ci speravo più) fornendomi l'UNICA interpretazione della ley de acceso. Per tutti coloro che si trovano nella mia posizione ovvero con credencial 2013, il testo lo troverete riportata nel forum sottostante sempre sul sito del Mininterno.net.
Purtroppo la realtà è quella che vi immaginate, e non credo che a Novembre ci saranno queste rivoluzionarie rivelazioni . Buona lettura

Avvocato Stabilito: Ley de Acceso Spagnola - Novita' - Iscrizioni - Resolucion 2012-2013.

Da: Grande Inverno 22/10/2013 13:51:25
aggiungerei anche mannaggia al........vabbè

Da: lillolallo1 22/10/2013 13:52:52
ciao tango2.
sembrano concetti scontati ma non lo sono per niente in italia. solo nel nostro paese di analfabeti finanziari si osa ancora lasciar parlare gente che fa dello spirito corporativo (spesso condito da inquietanti spunti fascistoidi e nei casi più vergognosi di atteggiamenti tipicamente criminali) il valore sommo in nome del quale giustificare qualsiasi nefandezza.
fino a quando non ci si libera di certa gente non è possibile alcun progresso.

Da: lillolallo1 22/10/2013 13:57:40
quanto ai sedicenti avvocatoni (spesso anziani signori sgrammaticati incapaci di esprimersi in italiano corretto che mostrano una innata propensione al malaffare e nei casi estremi all'illegalità): sono buoni tutti a primeggiare eliminando la concorrenza.
non so se vi rendete conto dell'aberrazione logica: io sono il migliore avvocato perchè insieme ai miei amici, con metodi mafiosi, impedisco ai giovani di farmi concorrenza ("sono arrivato primo alla corsa di ieri!" "quanti concorrenti partecipavano?" "... che domande idiote... vogliamo giocare con le figurine panini? partecipavo solo, ovvio! io stòciobbi avvutatuni! mi sentissirobbi lesiggiuoto nella mia magnificIenza se ingi staciobberessero altri concorrenti!"

ma, ripeto, in un paese di analfabeti finanziari quanto sopra è incomprensibile.

Da: TANGO2 22/10/2013 14:52:16
cara Common - Caro Lillo ed amici tutto..leggete....e dite la Vs. ....cosa fare?..(addirittura cancellazioni)...l'autunno e' iniziato...
Avvocati - domicilio professionale - coincide con lo svolgimento attività prevalente
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Il COA di Arezzo ha posto una serie di quesiti inerenti l'applicazione dell'art. 7 della Legge n. 247/12, recanti le nuove prescrizioni relative al domicilio professionale.


Seguendo pertanto l'ordine delle richieste formulate, la Commissione si pronuncia nei termini seguenti.
a) L'art. 7 della nuova legge professionale è immediatamente efficace nei confronti di tutti gli iscritti a decorrere dalla sua entrata in vigore. Conseguentemente anche coloro che sono già iscritti dovranno rispettare la previsione secondo la quale l'iscrizione si chiede ove è il domicilio professionale, coincidente, di regola, con il luogo in cui l'avvocato svolge la professione in modo prevalente. Detto principio è consacrato dall'art. 17, comma 1, lett. c), anch'essa norma di immediata applicazione (eccezion fatta che per il comma 10 lett. a, riguardante i soli praticanti) ed il relativo inadempimento risulta sanzionato con la cancellazione ai sensi del successivo comma 9 lett. a).
b) Per la ragione anzidetta, a decorrere dal 2 febbraio 2013, giorno di entrata in vigore della norma, l'iscrizione, sia quella in essere che quella oggetto di richiesta, ad un albo di altro circondario non sarebbe conforme alla legge. Si osserva altresì, al riguardo, che l'art. 29 della nuova legge ha introdotto al comma 1, una serie di specifici compiti di controllo in capo ai COA, ovverosia: lettera a) tenuta degli albi; lettera f) vigilanza sulla condotta degli iscritti. Non trova invece applicazione, al riguardo, il concetto di "esercizio professionale prevalente" contemplato dall'art. 21, che si riferisce ai contenuti "forensi" e non "domiciliari" dell'attività svolta, la cui determinazione è demandata al Regolamento che dovrà essere emanato dal Ministro della Giustizia ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge.
c) Per le ragioni anzidette, si ritiene, infine, che l'iscritto alla data dell'entrata in vigore della legge n. 247/2012 possa adempiere alla nuova prescrizione depositando all'Ordine, affinché se ne esegua il deposito nel fascicolo personale, la conforme attestazione scritta prevista sempre dal comma 1 dell'art. 7.
Consiglio Nazionale Forense (rel. Merli), parere del 22 maggio 2013, n. 68 Quesito n. 266, COA di Arezzo

un vs. autorevole giudizio...
buona serata.

Da: lillolallo1 22/10/2013 15:26:03
nel mio piccolo (ben poco di autorevole c'è nelle mie riflessioni, occupandomi di tutt'altro) non posso che sottolineare ancora gli effetti eversivi di certe norme approvate per compiacere determinate consorterie e l'assurdita di conferire potere a gente impreparata e con tendenze delinquenziali.
ma se va bene a voi, cari italici amici ossequianti... buona camicia a tutti :)

Da: Gomez77 22/10/2013 16:07:01
Grande inverno, come posso contattati? mi potresti dare il tuo indirizzo  e mail? il mio è monpatt@yahoo.es, anche ho fatto tutto il percorso nel 2013, aspetto la credencial. Aiutoooo

Da: alessandra_83 22/10/2013 16:19:48
Ragazzi, non disperate....io ho passato l'esame a settembre e sinceramente voglio darvi un solo consiglio, evitate le dicerie sugli esami...studiate ed evitate pure i corsi che servono a poco, basta studiare...e soprattutto esercitarsi con lo scritto, che è lo scoglio più difficile. Io ho fatto tanti ma tanti pareri e poi alla fine la preparazione di base farà il resto. Puntate alla qualità del parere scritto....
Posso consigliarvi di studiare sui codici commentati, al 90% la soluzione è lì. e poi tenetevi aggiornati sulla giurisprudenza più recente....ci sono tanti siti da cui prendere spunti, io mi sono trovata bene su www.consigliolegale.it, è sempre aggiornato e pubblica contenuti di qualità, perchè dietro c'è un vero e proprio studio legale e poi ho letto che ha attivato delle esercitazioni di diritto civile gratuite...
in bocca al lupo...
Ale

Da: abogados 22/10/2013 16:31:52
il mio giudizio l'ho già espresso da tempo.
il percorso spagnolo può essere visto come una facile scorciatoia od un percorso alternativo.
quale è il punto di demarcazione?

semplice: l'intelligenza e quella parte di amor proprio che hanno spinto alcune persone a cercare di renderlo un minimo serio e credibile  documentando il proprio percorso formativo e senza cedere a varie soluzioni di comodo.

Peraltro ancora adesso vedo molti colleghi affermare a voce alta che l'avvocato di intesa non sarebbe nemmeno necessario se non da un punto di vista meramente formale, che l'avvocato stabilito in pratica è già libero di agire autonomamente senza alcuna limitazione se non quella del titolo orginale nei documenti, ecc...

queste persone sono le stesse che ribadivano, sogghignando con implicita superiorità, che il foro di iscrizione non avesse nessuna importanza perchè una volta iscritti:" ognuno può aprire un altro ufficio dove voglia e senza limiti, oltre naturalmente a collaborare di intesa con altri avvocati senza nessun obbligo di comunicazione".

Cari i miei espertoni del diritto comunitario, la recente comunicazione del coa di roma probabilmente avrà molti effetti, il primo dei quali è evidenziare il seguente assunto: la via spagnola è una grande opportunità, basta non tirare troppo la corda e sopratutto non perdere di vista il rispetto delle regole formali a causa della propria boria ed arroganza (oltre che della tentazione di perseguire il titolo con metodi discutibili).

il mio consiglio per tutti quelli che debbano dichiarare dove hanno il foro prevalente è semplice: dichiarare che pur avendo una indubbia mole lavorativa anche presso il coa che ha posto il quesito, non è possibile dichiarare allo stato se questo sia prevalente o meno rispetto a procedimenti in altri tribunali, non essendo chiaro se per prevalente si debba giudicare secondo un criterio di ritorno economico, di numero dei procedimenti seguiti o importanza di essi.

Toccherà poi al coa chiarire o fare indagini.

questo è possibile se naturalmente il domicilio non è solo fittizio e si ha la possibilità e la volontà di esercitare.


Da: lillolallo1 22/10/2013 16:56:49
scusa, amico abogados, e chiedo scusa anche ai professoroni aggiornatissimi autori di certe genialate: ma gli avvocati che si occupano di stragiudiziale (non solo contenzioso, penso agli avvocati d'affari, ad esempio) dove svolgerebbero l'attività prevalente? e parliamo del fior fiore VERO dell'avvocatura italica, non di quattro vecchietti sgrammaticati e volgarotti ma giuristi apprezzati spesso anche all'estero con fatturati impensabili per gli "avvocatoni" dialettal-delinquenziali.
non c'è niente da fare. se uno è pronviciale è provinciale :)

Da: AbogadoMi32 22/10/2013 17:20:53
@abogados

Non voglio entrare nel merito della questione, in quanto anche io ho cominciato a "preoccuparmi" delle varie linee guida del COA di Roma da un pò di tempo, a volte a ragione, altre sinceramente molto meno.
Per quanto riguarda l'art. 7 della legge professionale, io personalmente sono iscritto nella città in cui risiedo e soprattutto ho il domicilio professionale, nel senso che opero all'interno di uno studio associato, come centinaia di Colleghi.
E'chiaro ed evidente, come ho ribadito più volte, che la mia attività professionale è legata ad una collaborazione, motivo per il quale la maggior parte del mio operato (ribadisco: come quello di centiania di altri colleghi ordinari o stabiliti), non è davvero "in proprio".
Ma credo che su questo punto non ci saranno molte sorprese: chi non esercita neanche come collaboratore sul Foro di Roma, verrà cancellato.
Questo è quello che è stato detto al famoso convego, o almeno così molti hanno capito.
Vedremo coma andrà.

Ce ne saranno - di sorprese, a mio avviso, in merito al deposito della documentazione relativa all'esercizio dell'attività professionale.
Mi spiego per l'ennesima volta meglio: il punto è che i COA,nel momento in cui si trovano a dover concedere l'integrazione, hanno un potere discrezionale.
Il COA di Roma, come ribadito anche durante l'ultimo convegno, ha "stabilito" della documentazione minima, annuale, da "valutarsi" anno dopo anno, sino al raggiungimento dei tre anni.
Se tutti gli anni si otterrà il visto, si verrà integrati.
Ciò si è reso necessario, dicono, per trovare una "linea comune", anche (ari-dicono) per dare un impronta unitaria ad un qualcosa che nasce discrezionale,a tutela (anche) di tutti gli iscritti alla sezione speciale.
La verità è che con 1000 attuali iscritti, sarebbe per loro complicato fare diversamente.
Almeno, questo è ciò che credo io.

Ho sollevato durante il convegno alcune domande al consigliere che si occupa della questione, senza di certo appecoronarmi o dispensando applausi a questo o quell'Avvocato relatore.
E dunque: cosa può dimostrare il collega stabilito che, collaborando in uno Studio, non firma atti (e magari si occupa di societario, 231, ecc ecc)?
Mi è stato detto che si conoscono queste situazioni (collaboratori di Studio che lavorano sostanzialmente in esclusiva), e che verranno valutate "caso per caso". Che vuol dire, non lo so.
Considerato anche che la mera sostituzione in udienza, cosa incredibile, non vale a loro dire a far maturare quell'esperienza necessaria ai fini dell'integrazione.
In buona sostanza: occorre lavorare in proprio, come se fosse obbligatorio.
Non è ancora peraltro chiaro se anche gli articoli su riviste giuridiche registrate siano considerati "atti validi" (detto a-tecnicamente) ad una positiva valutazione dell'attività professionale in Italia.
Concludo dicendo che questo, sempre a mio avviso, sarà un tema caldo nelle prossime settimane, perchè coinvolge moltissimi Colleghi stabiliti.



Da: Claude81 22/10/2013 17:22:58
intanto i furbetti continuano ad iscriversi in quei tre collegi rimasti.Preferibile iscriversi senza agenzie che,inscrivendoti por cuenta propia,ti costringono nei fatti ad essere legati a loro per almeno 3 anni!
@Gomez:mi meraviglia che,pur vivendo in Spagna,non sia a conoscenza delle iscrizioni senza master

Da: AbogadoMi32 22/10/2013 17:23:01
@lillolallo1

Mi hai appunto anticipato in merito a questa questione, davvero ridicola.

Da: lillolallo1 22/10/2013 17:34:12
caro abogadomi32, "valutare caso per caso" significa discrezionalità che, conoscendo i soggetti che inquinano molti coa, diventerà arbitrio. è questo che mi sembra assurdo: conferire potere a personaggi che hanno mostrato più e più volte, in tutti i modi, una volgarità indecente e una inaccettabile propensione a violare non solo le leggi ma anche i principi cardine dell'ordinamento e del viver civile.
solo in italia possono verificarsi queste assurdità.

Da: abogados 22/10/2013 17:37:04
appunto quello che ho detto.
nel caso alle varie motivazioni si può aggiungere che l'avvocato si occupa di stragiudiziale presso altri fori (o prevalentemente di stragiudiziale in quello di roma, per esempio) e anche in questo caso non è dato bene intendere se per questo debba essere considerato principale o meno.

su questo punto però devo rilevare che secondo me non è una buona strategia dichiarare (a parte il caso del domicilio prevalente) che ci si occupa esclusivamente di stragiudiziale.
molti coa hanno adottatto un regolamento che, giusto o meno che sia, prevede un minimo di atti da seguire oltre che pratiche di stragiudiziale.
provinciale o meno, di avvocati che in tre anni non abbiano avuto nemmeno una causa, un ricorso o al massimo un arbitrato non ne ho conosciuti. (parlando di liberi professionisti, non di avvocati fondamentalmente impiegati presso enti o società).

poi su un forum ognuno può riportare una realtà diversa, e se realmente uno segue solo contrattualistica o trattative per grosse società multinazionali non credo sia MINIMAMENTE un problema dimostrarlo presso il coa richiedente con opportune attestazioni (anche chiedendolo semplicemente: io mi occupo di stragiudiziale per grosse società, basta? serve che lo dimostri? perchè? e come dovrei farlo?)

e peraltro lo scopo di roma non è tagliare le gambe a giovani abogados  che seguono affari milionari per multinazionali molto influenti e hanno redditi che neanche si immaginano...
bensì buttare fuori gli infraditos che si sono stabiliti roma solo virtualmente... ;)

poi se il discorso è il solito che i membri dei coa, COMUNQUE E A PRESCINDERE, sono dei vecchi dialettali rimbambiti che non valgono nulla se non nel terrore che ingenerano nei colleghi che si prostano ai loro piedi e non hanno nessun diritto di pretendere documentazione (se non la mera iscrizione presso il coa spagnolo), torniamo alla solita solfa che mi sono stancato di ripetere.
basta leggersi i miei interventi e vedere cosa ne penso dei leoni di qualsiasi tipo.


Da: abogados 22/10/2013 17:45:05
il precedente intervento non riguardava abogadomi.
comunque come affermavo il coa di roma vuole principalmente buttare fuori chi lavora da tutt'altra parte ed è iscritto a roma solo virtualmente.

nel tuo caso secondo me se la società o lo studio associato presso il quale lavori ha anche una sede a roma non credo si pongano particolari problemi.
sulla valutazione alla fine dei tre anni (o di quella da fare anno per anno) non si hanno ancora precedenti e nemmeno loro sanno come fare secondo me, ma non riguarda in sè questo problema.

Da: lillolallo1 22/10/2013 17:50:35
no, amico abogados, io di professionisti italiani (anziani e giovani) che seguono solo contrattualistica e svolgono attività di consulenza per società, banche e soggetti privati ne conosco parecchie decine e saranno molte centinaia, quasi tutti organizzati in grandi o medi studi (a volte piccoli, e in gergo queste piccole realtà vengono definite "boutiques"). e ti assicuro che si tratta dei giuristi italiani migliori con i quali abbia mai avuto a che fare, gente preparata e deontologicamente molto più corretta dell'avvocato medio. e, cosa non da poco, capaci di esprimersi senza strafalcioni.
tale realtà non è minimamente considerata nei sagaci interventi che tu ammiri e ciò mi porta a ritenere che davvero l'avvocatura italiana sia ostaggio di vecchi (non uso il termine "anziani" in quanto non nutro un rispetto particolare verso cotali signori, mi limito alla buona educazione) signori spesso dialettali e alcune volte volgari e delinquenziali.

Da: AbogadoMi32 22/10/2013 17:53:44
@abogados,

sono punti di vista, ci mancherebbe, e pur rispettando ciò che scrivi non lo condivido.
Il punto non è "seguire" qualcosa, ma esserne il "dominus". Mi pare chiaro che certi mandati, come quelli in cui ho la fortuna di lavorare, non sono a me indirizzati.
Se anche io scrivessi "seguo questa cosa", ciò non varrebbe ai fini di cui ci stiamo occupando, allo stesso modo in cui non vale la sostituzione in udienza ed altro.
Occorre, da un certo punto di vista molto semplicemente, ed allo stato attuale, seguire 5 cause l'anno, di qualsiasi entità. Stop.
Vedremo se questo criterio verrà integrato alla luce delle rimostranze - legittime secondo me, di professionisti che operano in settori diversi o si trovino semplicemente a collaborare con altri Avvocati per vivere.
Ribadisco, come precedentemente detto, che secondo me ci si arriverà a sentir dire "se eserciti in questo ambito, non solo non otterrai l'integrazione, ma a ben vedere a cosa ti serve?"
Il tempo, come sempre, ci dirà.
Che poi, come dici tu, è probabile che non vadano a colpire un soggetto che si trovi in queste condizioni, utilizzando un criterio discrezionale, posso anche convenirne.
Ma ciò non rileva dal punto di vista oggettivo.

Per tutti quelli che: sono iscritti a Roma ed ivi esercitano, secondo i dettami del D.Lgs. 96/2001, in maniera "tradizionale", credo che pochi saranno i problemi, in futuro.
Corte permettendo.

Da: lillolallo1 22/10/2013 17:54:49
amico abogados, sostenitore dei consiglieri più "maschi", ti faccio notare che il tempo dei "falchi" (io direi avvoltoi volgari) tipo santanché è finito anche politicamente. ora è tempo di personaggi "curiali" ed educati e il duo letta-alfano lo dimostra, a prescindere dalle personali simpatie politiche.
solo l'avvocatura si ostina a sostenere gli "urlatori" sguaiati come de tilla, mascherin, taormina.
signori, ci vuole un po' di bon ton :)

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