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Esame avvocato Spagna
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Da: Caceres 26/09/2013 18:14:25
E' ormai da perecchio tempo che non intervengo su questo forum ma oggi, visto quello che ha postato  AbogadoMi32 mi sento di farlo.
Ricordo come fosse ieri anche se ormai sono trascorsi 2 anni, quando il caro Presidente in concomitanza con le elzioni elargiva grintose strette di mano e chiamava "colleghi", proprio quelle persone che ad oggi attraverso un corso formativo, vorrebbe mettere sotto la lente d'ingradimento.
Probabilmente ha scordato le promesse fatte proprio a questa categoria di persone..................
Cosa non si fa per un pugno di voti.
Sono dell'idea che ho proprio fatto bene a chiedere il trasferimento anche se con ciò ho docuto abbandonare dei lavori certi e continui.
Mi auguro che le sue intenzioni siano delle miglioni e non per denigrare o deridere proprio coloro che anche in fase elettorale l'hanno sostenuto ed appoggiato.

Da: AbogadoMi32 26/09/2013 19:02:11
@Cáceres
Mi auguro anche io che i temi che verranno affrontati, vista anche la rilevanza dei relatori, abituati a contesti internazionali, siano diretti alla spiegazione dell'orientamento dell'AGCOM alla luce della nota sentenza di pochi mesi fa, e non a denigrare colleghi abilitati in Spagna.

Peraltro devo dire che molti colleghi hanno ormai stabilito collaborazioni con Studi molto prestigiosi (parlo di Roma e Milano), sentore (solo uno dei sentori, chiaramente) del fatto che la qualità non è così pessima come molti "Colleghi" Avvocati sono soliti affermare.
Mi aspetto quindi che il convegno si svolga nel rispetto delle scelte, con il solo scopo informativo - divulgativo.
Vi saprò dire.

Un'ulteriore nota finale: io non so cosa deciderà la Corte Europea, ma dal mio personale osservatorio (che dunque assume dei confini limitati), non vedo un generale accanimento verso gli abogados, specie dalle imprese clienti.
Anzi.

Da: querida85 26/09/2013 23:26:03
qualcuno che si sia iscritto all'ordine di cosenza?

Da: common law 27/09/2013 10:23:38

Contro i rumeni il CNF si è mosso. Vi è una circolare che impone agli ordini di cancellare (e non iscrivere) chi non è iscritto all'Ordine ufficiale (sede al palazzo di giustizia).

Devo però francamente dire che non mi sento di censurare questa decisione... era in effetti alquanto esagerato. Pare poi che i rumeni non abbiano sostenuto un esame di stato, ma un esame di accesso all'ordine fondato da questo signore indagato. Mah...

Da: Berseker 27/09/2013 11:35:08
Era quasi ovvio che si sarebbe arrivati a questo..... Bisogna vedere se i "romeni" sono agguerriti e si farenno sentire nelle competenti sedi...

Da: common law 27/09/2013 12:06:40

@ Berkeser

scusa.. e che dicono per farsi sentire? Che si sono iscritti a questo ordine "privato" fondato da tale Pompilio perchè è più simpatico?

La Romania ha indicato come unica istituzione quale autorità competente in materia L'Ordine UNBR con sede al palazzo di giustizia.
Il soggetto peraltro indagato ha copiato il nome e ha fondato la sua...cosa.
Ma dai ! Va bene tutto ma questo è superare ogni limite della decenza...

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Da: Berseker 27/09/2013 13:21:20
Ed allora avranno poco da farsi sentire.... Ma sull'Ordine del tal Bota Pompiliu ne ho sentite di tutti i colori.
Se le autorità romene hanno detto questo, allora con ci sono santi..... Dlaltronde di sconcezze ne abbiamo viste già abbastanza...

Da: common law 27/09/2013 13:41:22

trovi la circolare qui:
http://www.consiglionazionaleforense.it/site/home/naviga-per-temi/circolari/articolo8255.html

Da: Silvia333 27/09/2013 15:32:16
x Common e altri
Ciao a tutti; poiché ho ricevuto la lettera dal Coa, nella quale mi si chiede la .."idonea documentazione..", ed avendo io effettuato extragiudiziale e solo una causa penale importante, il tutto fuori Foro di iscrizione (al nord), cosa mi consigli di fare? Inoltre sono stabilita PRIMA delle "regole" di stabilimento dettate dall'ordine ; cosa mi consigli grazie mille per la gentilezza e puntualità ciao

Da: common law 27/09/2013 15:52:01

sentite questa:

Responsabilità dei magistrati: nuova procedura di infrazione Ue contro l'Italia

La Commissione Ue ha deciso di aprire una nuova procedura d'infrazione contro l'Italia per i limiti posti alla responsabilità civile dei giudici nell'applicazione del diritto europeo. L'iniziativa nasce dal mancato rispetto della condanna decretata per lo stesso motivo dalla Corte di giustizia Ue nel novembre 2011. Due anni fa, infatti, la Corte aveva chiesto all'Italia di modificare la legge 117/1988 sulla responsabilità civile dei giudici perché, circoscrivendola alle sole ipotesi di dolo e colpa grave, limitava in modo ingiustificato la responsabilità dello Stato ostacolando la corretta applicazione del diritto comunitario.

http://www.diritto.it/docs/5089972-responsabilit-dei-magistrati-nuova-procedura-di-infrazione-ue-contro-l-italia?ref_id=33525&ref_key=2a020511f03a048fca4fdc794b0a7763&source=1&tipo=news

ahahah... com'era la storia dei giudici napoletani che non fanno stare gli abogados in udienza?...

@Silvia333

il tuo problema più che altro deriva dal fatto che non hai esercitato...più che il foro del procedimento penale il problema è questo.
Leggevo comunque che al coa romano basta un'attestazione.. dichiara di essere domiciliata nel distretto di Roma avendo tu stabilito la tua organizzazione professionale in Roma Via...
Nessuna documentazione è dovuta, ex lege, prima della richiesta di integrazione.

Da: TANGO2 27/09/2013 16:53:17
cara e stimata collega Common ...leggi sotto......non c'e' pace tra gli ulivi...
io speriamo che me la cavo......(noto maestro elementare napoletano)...
Arriva una stretta sugli avvocati stabiliti provenienti dalla Romania. Potranno essere iscritti nella
sezione speciale dell'Albo nazionale solo se hanno acquisito il titolo dall'unica autorità romena
competente, la Unbr (Uniunea Nationala a Barourilor din Romania). Queste le indicazioni del
Consiglio nazionale forense in una circolare inviata a tutti gli Ordini.
Un intervento giustificato dai «numerosi casi» di richieste di iscrizione arrivate da avvocati che
avevano acquisito il titolo di avocat presso strutture non autorizzate a rilasciarlo, segnalati anche
all'ambasciata italiana a Bucarest. Si tratta di una «prassi grave - sottolinea il Cnf in una nota - che
insieme alla "via spagnola" (acquisizione del titolo di abogado da parte di cittadini italiani, poi
riconosciuto in Italia senza sostenere l'esame di abilitazione), ha permesso a molti soggetti di
esercitare la professione forense in Italia senza superare l'esame di abilitazione, con gravi
conseguenze per la effettiva e corretta tutela dei diritti dei cittadini che si affidano ad avvocati non
qualificati».
«Occorre vigilare attentamente sui pericoli di un utilizzo troppo disinvolto della normativa
comunitaria. Si possono verificare infatti ipotesi di abuso del diritto che devono essere riconosciute
ed evitate, a tutela degli stessi cittadini della Unione europea - avverte Andrea Mascherin,
consigliere segretario del Cnf -. La positiva apertura dei mercati deve tener conto necessariamente
anche di interessi superiori a quelli economici, come la tutela dei diritti e l'affidamento che i
cittadini ripongono nella preparazione e nella qualificazione dei professionisti e degli avvocati a cui
si rivolgono».
«È necessario quindi - conclude Mascherin - che le autorità competenti, di governo e non, evitino
interpretazioni erronee e non di rado ideologicamente orientate che non favoriscono l'economia ma
in compenso danneggiano i cittadini». Giovanni Negri

Da: lillolallo1 27/09/2013 17:04:37
grande andrea mascherin! atteggiamento maschio prepotente che no nfa una grinza!

ma vi rendete che a questi signori (mascherin, de tilla, taormina) è garantita una sorta di impunità? possono disinformare, offendere, denigrare a piacimento?

mah...

Da: lillolallo1 27/09/2013 17:09:10
quindi mascherin si erge a legislatore sommo transnazionale e afferma senza tema di smentita (e di querele) che gli abogados il cui titolo viene riconosciuto in italia sono avvocati non qualificati :)

che bellezza! e ovviamente dichiarlo urbi et orbi e sottolineare che ciò comporta che i cittadini che si servono di tali professionisti corrono gravi rischi è perfettamente lecito.
viva mascherin! viva de tilla! viva taormina!

Da: common law 27/09/2013 17:13:02

Ciao Tango.. sì avevo già letto quell'articolo.

Nulla di nuovo.. in sostanza Mascherin ribadisce l'avversione che ha per i titoli stranieri tout court.
Ma il CNF ha potuto intervenire solo per i romeni ;)

In linea generale direi che si prepara un terreno in salita per le ragioni del cnf... dalla decisione dell'antitrust, all'analisi dell'università di Maastricht finanziato dalla Commissione europea sulla libera circolazione che stabilisce la volontà della Ue alla rimozione degli ostacoli che ancora alcuni stati frappongono per la libera circolazione degli avvocati sino alla notizia odierna dell'apertura di procedimento d'infrazione contro l'Italia per l'irresponsabilità dei giudici italiani nell'applicazione del diritto comunitario...manca solo ora la pronuncia della Corte per chiudere il cerchio definitivamente.

Tutto è possibile, ovviamente, ma, visti i segnali direi che sarà ben difficile che la Corte contraddica la chiara e palesata volontà della Ue all'eliminazione delle frontiere.

Ovviamente diverso è il discorso della via romena: lì si tratta di persone che non hanno conseguito alcuna iscrizione valida neppure nel paese d'origine.

Da: common law 27/09/2013 17:22:02

lillo.. ma di che ti stupisci, via...
è la loro natura... nulla può cambiarla...oramai dà loro corda solo la testata minore...che non legge nessuno.
taormina poi.. lasciam perdere...

quando leggo queste interviste mi sovviene l'immagine del cane che abbaia alla luna.. chissà perchè...

aspettiamo la decisione della corte che, essa sola, potrà far finire queste farse.

Fidati.. io mi reco spesso all'estero... nessuno è più deriso degli italiani in qualsivoglia settore. Le parole di un mascherin in europa contano come il due di picche...

Da: TANGO2 27/09/2013 17:29:55
cosa dicono?? non siamo avvocati, non siamo preparati, diamo fastidio ecc. ecc.
ma lo sanno che vogliamo solo lavorare??? non chiediamo alcun sussidio...anzi devo dirti che sono tante le pratiche che ho preso da clienti che erano andati da AVVOCATONI ed in 2 anni non avevano concluso un bel nulla...questa e' la realta' ..
ora...la caccia alle streghe devono farla ai principi che di fatto 30 anni or sono hanno preso l'abilitazione a CATANZARO_ MESSINA RIGGIO Calabria ecc. ecc.
cose da pazzi ..ed il segretario che vezzeggia le figlie femmine del giornalista arrogante e' dir poco....staremo a vedere...
buona serata colleghi...ma reputo che non meritiamo cotanto guano...

Da: abogados 27/09/2013 17:31:46
apro una piccola parentesi, anche se serve solo a contestualizzare il ricorso pendente innanzi alla corte europea...

sul sito infatti hanno pubblicato qualche documento e il collega che aveva originariamente proposto ricorso al cnf risulta essere dell'ordine di macerata (così almeno si legge sull'ordine di appartenenza originale).

mhhh... a memoria se non sbaglio macerata era la patria di un notisssimo agente... (e già l'anno scorso se non sbaglio c'erano stati dei problemi per gli stabiliti di quell'ordine).

naturalmente sarà solo un caso ed il collega avrà proposto ricorso per i fatti suoi... ma rimane il sospetto che dietro al ricorso al cnf possa esserci la mano di una nota agenzia...

comunque è solo un dubbio, però ho notato che l'agenzia in questione aveva già proposto diversi ricorsi al cnf per stabilimenti negati.

vedremo con il tempo, ma questo chiarisce forse come mai molti leoni da forum abbiano sempre premuto per proporre ricorsi, querele, ecc contro i coa che non iscrivevano, invece di consigliare semplicemente di cercare una seria collaborazione in spagna, come ho sempre sostenuto e sostengo IO.

la situazione attuale infatti, ovvero con centinaia di infraditos che si sono recati in spagna forse una volta, è nota non certo da adesso ma da molti anni.

considerato lo stato delle cose ho sempre ribadito che avrebbe potuto essere imprudente giocare al muro contro muro e palesando ragioni di diritto allo stabilimento europee quando la situazione non è poi così pacifica e chiara...

per questo sono stato sempre tacciato di essere un asservito ai coa, un infraditos che si fa palpare la morosa, ecc...
forse la mia era solo una visione più obiettiva della questione, tenuta presente la necessità di motivare il percorso spagnolo e non difendersi con proclami del genere: la norma europea dice così e tu devi iscrivermi senza poter ribattere!
le norme vanno sempre interpretato caso per caso... gli atri stti che si sono costituiti innanzi alla corte europea sencondo voi cosa avranno sostenuto?



finiamola qua, solo aggiungo che il ricorso pendente innanzi alla corte è stato generato dalla visione ottusa e capziosa di coloro che urlavano a spada tratta di non depositare nessun documento ma proporre ricorsi, adire le competenti sedi penali e civili, chiedere condanne milionarie nei confronti dei coa.
questo ha generato la situazione attuale, grazie sopratutto a chi ha dato ingenuamente seguito ai proclami di certi leoni da forum o da agenzia...
adesso l'organo più competente per dirimere queste vertenze è stato adito.

contenti?

x SILVIA.
ma si, non produrre nulla dai... non hanno alcun diritto a chiedere documentazione attestante l'effettivo esercizio di un abogado spagnolo di nazionalità italiana che è iscritto virtualmente a roma ma esercita in altro foro... la norma europea è chiara e chi si presta al loro gioco è solo un asservito che si prosta innanzi ai coa.
al massimo male che vada ti sbattono fuori...
ma sul forum ti diranno ti reagire adendo le opportune sedi giuridiche, tipo la CORTE EUROPEA :)

senti, non me la prendo certo con te, ma... SVEGLIA! CI TIENI A CONTINUARE LA PROFESSIONE?

non hai capito ancora le mire del cnf? ieri hanno sbattuto fuori dagli ordini in un colpo solo tutti quelli della via rumena, oggi vi convocano tutti per chiarimenti...

prendi un treno e vai a roma per ampliare il tuo lavoro nella capitale se puoi, e subito.
non so che termini ti abbiano dato, ma tieni conto che non servono migliaia di pratiche, bastano alcune collaborazioni e un pò di stragiudiziale.

o credi che le motivazioni del forum avranno un qualche peso quando ti chiederanno perchè cavolo sei iscritta a roma se non lavori lì?



Da: lillolallo1 27/09/2013 17:35:57
sono anni che denigrano volgarmente impunemente. è normale che continuino a farlo.
non avete a che fare con chissà chi; ricordate la faccia terrorizzata di Mascherin quando Enrico Letta gli fece notare che aveva dei toni inadeguati e sottolineò "poveri i suoi clienti se lei li difende così...". Nemmeno un fiato si levò dal prode Mascherin....

Mascherin è il classico esempio del bullo scalcinato che se la dà a gambe levate al minimo accenno di reazione. Ma se la reazione deve arrivare dagli infraditos... :)

prevedo professioni di inchini al prode Mascherin. E sacrifici di vergini genuflettenti al Maschio Taormina che "gode" quando "fotte la magistratura".

questa è l'avvocatura italiana. con De Tilla padre nobile :)

Da: AbogadoMi32 27/09/2013 18:11:59
@Silvia333
Ciao Silvia, ti riporto quello che mi è stato detto da un impiegato (suppongo) del COA di Roma, e cioè che per quanto riguarda l'attestazione di domicilio, basta una dichiarazione, in cui, come ti ha poc'anzi detto Common, basta indicare il domicilio.

Sottolineo che io questo ho fatto su loro suggerimento, dunque mi limito a riportare. Ove si rimanga perplessi, come lo ero io prima, chiamate il COA per conferma.

Altra cosa è la relazione: in quel caso, devi non solo fare una relazione di ciò che fai, ma anche produrre degli atti, giudiziali, stragiudiziali, qualunque cosa utile, in cui sia evidente che eserciti la professione (aggiungo io sia in proprio sia quale collaboratrice di uno Studio Associato).
Ovviamente tali documenti saranno oggetto di valutazione, anno per anno, che - se tutto rimane come ora, Corte permettendo-, dovrebbe permetterti di ottenere l'integrazione.
Questo è quello che SEMBRA trapelare dal COA in questione.

Poi, se non si vuole ottemperare, in quanto ritenuto illegittimo prima della richiesta di integrazione, è questione personale.

Da: Silvia333 27/09/2013 18:58:37
Grazie Common, grazie Abogado Mi32.

Alla fine del 1° anno mi e' stata richiesta una relazione che non ho prodotto perché e' stata prevista successivamente dai "regolamenti" per l'integrazione. Ora sono quasi alla fine del 2° anno e mi e' stata spedita la letterina..con la richiesta di idonea documentazione.
Spero sia sufficiente la attestazione.. dichiaro di essere domiciliata nel distretto di Roma avendo qui stabilito la mia organizzazione professionale:  in Roma Via...
Produrro' tutta la documentazione alla fine del 3° anno con tutte le cause seguite e l'extragiudiziale. voi come fate?

Da: common law 27/09/2013 19:18:46

@ Silvia333

io non sono del coa romano. Diciamo che, però, se dovesse capitarmi  chiederei un colloquio con il consigliere preposto e depositerei istanza scritta in cui chiedo di illustrarmi la motivazione ai sensi della 241/90 ed in diritto secondo la quale io dovrei produrre atti e quant'altro in assenza di richiesta di integrazione.

I COA sono enti pubblici, la questione non riguarda il disciplinare talchè sono sottoposti all'obbligo di motivazione. E' impugnabile al Tar.

Diversamente da come dice abogados, il cnf ha avuto buon gioco proprio grazie al fatto che molti han prodotto atti, documenti etc... aprendo in tal modo la porta al loro vaglio nel merito.

La questione del CNF non è stata generata dal rifiuto di produrre...ma dall'eccessiva produzione sconsiderata.

Fate attenzione... perchè produrre ha per effetto non l'assolvimento di un obbligo di legge ma l'accettazione volontaria di un vaglio che diviene legittimo solo dove il richiesto adempia spontaneamente..ma con la conseguenza di farli entrare nel merito.

direi che questa è l'ultima trovata del coa per appigliarsi a possibili motivi per cancellare... si saran rotti del ritardo della Corte di giustizia o han capito che sta buttando male...mah.

@ abogados

dai.. di nuovo con queste vecchie storie.. non fai prima ad appalesarti? Riconoscibilissimo ahahaha... alcune frasi le ripeti pari pari ;)

Hai aggiunto di nuovo solo la "via rumena"...ma vedi, Gran Burlone, il fatto è che sulla via rumena hanno ragione da vendere...quindi non accomunarla, please.

Contenti del ricorso al CNF? Mah.. se qualcuno forse avesse evitato di adire il Tar lo scorso anno su una questione assurda forse si sarebbe potuta evitare.. ma, forse, è persin meglio così. La Corte metterà la parola fine a certe buffonate cui si assiste oggi.

P.S. le norme imperative non si "interpretano", tantomeno ad mentula...impara...in claris non fit interpretatio. E la legge si rispetta. E' un obbligo per chicchessia. Lo sapevi?

Da: common law 27/09/2013 19:20:11

* sono sottoposti all'obbligo di motivazione ed adempimenti secondo la 241

Da: abogados 27/09/2013 20:33:41
no. le norme da quando le hanno create devono spesso essere interpretate nella loro applicazione a casi specifici (specie se non chiari).

secondo il tuo modesto parere la giurisprudenza della cassazione a che cosa serve se non a questo? cosa significa  l'espressione indirizzo giurisprudenziale?

mah...

comunque anche le tue motivazioni sono assolutamente originali... chiunque esprima un parere contrario è chiaramente un agente buffone...

perchè non dire la stessa cosa di te?

io sono di milano ed iscritto a tale coa, non sono certo interessato a questioni di agenzie e, se permetti, basta guardare tutti i miei post per capirlo chiaramente.

comunque guarda, certo che la via rumena è più "traballante" di quella spagnola, lo è sempre stato.
ma quelli che ci accomunano e che vorrebbero cancellare sono i referenti dei coa, non certo io, sebbene con motivazioni diverse.
sono loro che vogliono "liberare" il campo, forse è meglio mettersi in questa ottica per difenderci.

francamente l'unica cosa alla quale tengo è precisare che la situazione che si è formata è da imputare ESCLUSIVAMENTE a coloro che invece di prendere la questione con un minimo di diplomazia hanno fatto ricorsi e controricorsi per essere iscritti due giorni dopo l'iscrizione in spagna.
e questo su consiglio dei medesimi che adesso cercano di girare la palla: la colpa è di coloro che hanno sostenuto i colloqui in spagnolo e fornito prove del loro stabilimento...
MA QUANDO?

il rinvio alla corte europea è stato generato proprio da un collega che si era iscritto da due giorni in spagna e PRETENDEVA stabilirsi in italia subito dopo. lui e tutti gli altri che incoraggiati da certi leoni da forum o da agenzia hanno tirato troppo la corda. questa è la verità.

se tutti avessero avessero accumulato un minimo di esperienza in spagna su che cosa avrebbe potuto chiedere il rinvio alla corte europea il cnf?

il rinvio si basa proprio sulla assoluta mancanza di attività concreta in spagna, l'hai letto o no? altro che spunto da coloro che invece la hanno dimostrata...

non cercare di girare la frittata: mi piace  poi che il ricorso al tar non andava fatto, all'antitrust nemmeno, alla corte europea neppure...
ma non eri tu a sostenere di non produrre documenti e adire quindi alle autorità competenti????

ci sono circa 1000 post nei quali lo ribadisci, cambiato idea?

vabbè, buon week end anche a te comunque.
in fondo in fondo spero di aver torto io per quanto concerne i miei dubbi sulla corte europea.




Da: El chico 27/09/2013 21:25:56
Leggendo le pagine del forum degli scorsi mesi od anni, ho notato che common law, non difende piu' a spada tratta qualunque forma abilitazione in spagna. Mi fa piacere e sono d'accordo con lei.
Considero che oggi il cnf vince facile sulla Romania, domani potrebbe pareggiare sulla spagna.
Infatti credo che la modalità di iscrizione come non esercente non possa essere invocata ai fini dell'iscrizione in Italia, ma a qualcuno è riuscita.
Sulla modalità esercente, nelle sue due forme non paiono sussistere dubbi sulla sua aderenza al dlgs 96/2001, con dubbi su alcune modalità del conto altrui che non è usufruibile da chi avendo dichiarato un conto altrui in Italia, poi qui vi ha aperto una partita iva, nel qual caso dovrebbe optare per un cuenta propria, infatti in spagna tutti i conto altrui si devono veder corrisposti i contributi dal loro "dominus" perchè se aprissero la partita iva la, non potrebbero optare per il conto altrui.
Credo che però i dubbi li fugheranno presto visto che ormai hanno capito che devono fare delle interrogazioni direttamente al ministero di giustizia od al cnf  dello stato di origine.

Da: metodo boffo 27/09/2013 21:30:47
buon weekend un cazzo caro abogados, prima di parlare ti invito ad informarti visto che ormai sono note le generalità del ricorrente.
Basta che fai qualche telefonata e scoprirai che il ricorrente nulla ha mai avuto a che fare (neanche con il percorso di omologazione) con il noto agente.
Aggiungo, come ripetuto in precedenza, che trattasi di collega con studio alle spalle che lavora in ambito internazionale e già aveva sede in terra spagnola (ti lascio quindi immaginare gli atti che non sarebbero mancati al soggetto).
Prova a guardare oltre, magari al fatto che il coa di macerata esprime l'attuale vicepresidente del cnf...fai 2+2.

Da: common law 27/09/2013 22:12:27

abogados.. non fare il finto tonto... il ricorso al tar cui alludo non c'entra con l'iscrizione.. ma con altre pretese ed è stato patrocinato da un noto utente del forum. Fun in quell'occasione che si manifestò la volontà di ricorrere alla Corte di Giustizia; hanno aspettato poi l'occasione.

Il ricorso all'antitrust ANDAVA fatto quando mai avrei sostenuto il contrario? Ho sostenuto e sostengo di attenersi alle norme di legge; ho sostenuto e sostengo di costringere questi cialtroni ad osservare la normativa, loro.. che invocano i diritti dei cittadini.
Tu stai male se hai letto che io avrei affermato di assoggettarsi ai coa.. questo lo affermi tu, non io.

Comunque... la giurisprudenza serve (o dovrebbe servire) ad interpretare norme che si prestano a dubbia interpretazione.
Ora, dimmi che vi è di oscuro nella previsione ex art. 7 che, testualmente: ". La domanda di iscrizione deve essere corredata dai seguenti documenti:
a) certificato di cittadinanza di uno Stato membro della Unione europea o dichiarazione sostitutiva; b) certificato di residenza o dichiarazione sostitutiva ovvero dichiarazione dell'istante con la indicazione del domicilio professionale;
b) attestato di iscrizione alla organizzazione professionale dello Stato membro di origine, rilasciato in data non antecedente a tre mesi dalla data di presentazione, o dichiarazione sostitutiva."

Essa indica i requisiti. E' un elenco, più che chiara.
Sostenere che, di fronte ad una simile norma, vi siano dubbi interpretativi è volersi appalesare come i soliti italiani arrampicatori di specchi ed imbroglioni. Infatti è uno dei motivi per cui siamo derisi.

In ogni caso proprio il CNF ha negato validità alla pronuncia della SC a Sezioni Unite...talchè lascia perdere la giurisprudenza rapportata alla legittimità dell'operato del CNF.

Le mie motivazioni sono COERENTI con la norma... il che fa diventare agente buffone chi non è d'accordo non tanto con me, ma con la legge in vigore. E sai perchè ti replico? Perchè sarebbe ora di finirla che, in una giorno dove l'Italia si è beccata l'ennesima sanzione per inosservanza delle norme europee, arriva il solito soggetto che rispolvera la solita mentalità mafiosa di assoggettarsi all'abuso percjè è più facile/conveniente.

Il ricorso del CNF  critica la norma che stabilisce i requisiti affermando che in tal modo si consente l'abuso del diritto e chiede di poter verificare in merito
Il CNF ha depositato in allegato al ricorso faldoni di documenti provenienti da richiedenti lo stabilimento rigettati o in sospeso.
Questi documenti non avrebbero mai dovuto essere prodotti: la norma ex art. 7 non consente, per es., al coa di sapere quando il titolo è stato omologato perchè la credencial non è nell'elenco dei doc. da produrre, per es. Uno ben potrebbe aver omologato 10 anni prima e poi iscriversi al Collegio 10 anni dopo. Solo l'iscrizione al Collegio va prodotta.
Gente che ha prodotto ai coa il ciclo di studi, han dichiarato le università ed i tempi d'esame.. han prodotto di tutto... con la conseguenza di farsi ritenere insufficiente la preparazione.
Tu parli di quello che leggi in internet.. informati meglio su ciò che ha allegato il CNF prima di discutere...

I COA non vogliono iscrivere neppure gli italiani che si assoggettano alla 3 giorni (vedi riforma) di quale diplomazia vai cianciando?

Poi dici: "se tutti avessero avessero accumulato un minimo di esperienza in spagna su che cosa avrebbe potuto chiedere il rinvio alla corte europea il cnf?"
ah sì? e quanto è il minimo? Se ti inchini all'abuso, se tutti l'avessero fatto, qual è il minimo? Il CNF potrebbe (come ha affermato Mascherin e De Tilla) dichiarare che il minimo è di anni 3 in Spagna. Assecondando l'abuso si apre la porta a qualsiasi richiesta.
Si sarebbero basati sul fatto che quanto prodotto NON configura una esperienza professionale accettabile.

Guarda la norma sul domicilio ed il Coa di Roma.. è arrivato a dire che "domicilio" equivale al Tribunale dove istruisci le cause... e mi vieni a dire che ci si deve inchinare a questi deliranti? Non vedi una violazione dei più elementari diritti, tu?
E qual è la conseguenza di questo per chi vi si sottopone secondo te? O per numero di cause, o per il foro o per la materia si verificheranno situazioni critiche perchè si consente volontariamente tale condotta.

Ma queste sono parole al vento dette ad uno come te: quando un giurista mi viene a dire che una norma-elenco è da "interpretare" (ed è pure stata interpretata dalle SU e dalla Koller, pervero!) quando ancora una volta la Ue ha accertato che l'italia si sottrae agli obblighi comunitari e, contestualmente, il soggetto tira fuori argomenti come i tuoi proprio di fronte ad una notizia simile io mi chiedo come mai...

Io non temo la Corte europea: ho fatto un percorso decente e vero; posso dimostrare la pratica in spagna. Ma nessuno mi convincerà a dimostrarla se non di fronte ad un obbligo statuito da una norma o dalla Corte Europea. Non certo dalla volontà del CNF, Coa, Mascherin & Company.

Buon week.

Da: abogados 27/09/2013 22:35:22
caro metodo boffo, ti ringrazio per le informazioni.

ad onor del vero preciso e ribadisco che il mio era solo un semplice sospetto (macerata non è enorme) e quindi se mi riferisci che il ricorrente non ha nulla a che fare con una nota agenzia ne prendo atto e non posso che compiacermi.
però ho ripetuto più volte che il mio era solo un legittimo sospetto del quale non avevo nessuna prova.

per ricambiare ho fatto una piccola ricerchina su internet e, guarda guarda, è saltato fuori il ricorso del collega innanzi al cnf...
è vero, nel ricorso i difensori non hanno nulla a che fare con la nota agenzia. (anzi, appare una cosa in famiglia diciamo...)
chiedo pubblicamente venia per il sospetto, ma purtroppo non ho il piacere di conoscerlo personalmente come metodo boffo...

in compenso appare evidente nel ricorso che il ricorrente era iscritto da poco meno di tre mesi e non ha prodotto alcunchè in base alla libertà di stabilimento.

quindi diciamo che è stato molto modesto se non ha prodotto nulla nonostante collaborasse da tempo con studi spagnoli (meno di tre mesi...).
questa è la prima ipotesi, la seconda è che invece avesse tonnellate di documenti ma, per non scontentare coloro che gli urlavano di non produrre nulla e impugnare tutto di fronte agli organi competenti, abbia preferito depositare il solo certificato di iscrizione a costo di farsi respingere (produrli direttamente al coa di macerata quando gli hanno contestato la mancanza di esperienza in spagna, no he? meglio andare al cnf per far vincere il principio...)

ma chi ci crede, per piacere.

mi rimane solo un dubbio, ma se lo conosci  così bene perchè affermi che lavorava per studi spagnoli e poteva benissimo produrre decine di documenti? o è solo per avvalorare la solita tesi secondo la quale non bisogna produrre niente anche a costo di farsi respingere?

boh, ti auguro ancora buon week end comunque, noche!


Da: abogados 27/09/2013 22:58:12
x common.
bah, è tardi e oggi sono stato già abbastanza su mininterno, con il tuo permesso ti risponderò un altro giorno (non che non abbia argomentazioni).


p.s. sottolineo solo che nessun coa ha mai preteso esperienza pluriennale, ma solo qualche mese di pratica e alcune atti, oltre che la conoscenza dello spagnolo, giusto per non iscrivere gente che non sapeva nemmeno dove è la spagna.
a milano siamo centinaia e infatti questo è bastato (e nonostante abbiano sempre iscritto, ormai da anni, non hanno mai cambiato questo canone). con buona pace per mascherin e de tilla.

la virtù è sempre nel mezzo: è abuso pretendere tre anni di pratica spagnola come voler essere iscritti dopo due giorni.
questo è quello che ho sempre sostenuto, sull'intepretazione della norma ci torniamo poi.

p.s.s. io non ho bisogno di dare del giurista del piffero agli altri per screditare le loro tesi, e infatti anche se abbiamo opinioni diverse ti ritengo tutt'altro che sprovveduta, anzi...
gradirei rispetto anche da parte tua.

grazie e buona notte.

Da: metodo boffo 28/09/2013 06:57:50
il ricorrente non ha prodotto atti -veri- per altri motivi che solo chi opera in un piccolo foro può comprendere e per le altre considerazioni facilmente intuibili se si considera di aver presentato la domanda in un coa (che è quello dove il collega risiede ed ha lo studio) dove erano presenti abogados iscritti (senza considerare l'agente iscritto anche lui)
La SU e le elezioni del nuovo coa ad inizio 2012 hanno prodotto un vento di cambiamento nel coa, però in peggio, anche qui non posso dire di più ma riallacciati a quello detto nel mio precedente intervento.

Dici che ti sei informato, invece sbagli a dire che il coa di macerata gli abbia contestato la mancata esperienza professionale in spagna ( e continui a sparare  gratuitamente balle verso un collega).
IL COA DI MACERATA NON SI E' PRONUNCIATO ENTRO 30 GG dal deposito della sua iscrizione, il ricorso al cnf è avverso il silenzio del coa. (silenzio che ti lascio immaginare da cosa è scaturito)


Ad ogni modo come dicevo giorni fa davanti la CGUE sarà interessante leggere le memorie degli -altri- stati (oltre quelli che per ovvi motivi ci sono) che hanno deciso di partecipare attivamente al procedimento.
Di conseguenza, appare probabile che venga richiesto di procedere alla fase orale del procedimento, che se concessa allungherebbe i tempi per la definizione del rinvio.

La mia opinione personale è che il rinvio alla CGUE sia scaturito da battaglie politiche all'interno della dirigenza dell'avvocatura, che anche al suo interno è spaccata, anche se tuttora la linea espressa maggioritaria è quella che appare sui giornali e comunicati...


Da: common law 28/09/2013 08:10:59

abogados, quelo che scrivi è inammissibile...
premesso che, come dice giustamente Boffo, il ricorso è dovuto al silenzio del coa, ti chiederei di spiegare, in diritto, che significa la tua frase:

"l ricorrente ... non ha prodotto alcunchè in base alla libertà di stabilimento"
Che è la libertà di stabilimento, secondo te? Cosa doveva produrre in relazione a questa e secondo la direttiva?

Vorrei altresì ricordarti che la sentenza delle Sezioni Unite è stata causata da un ricorso proposto da un collega che figurava come professionista nella carta intestata dello studio di Barcellona. Pensi che, in quanto a pratica professionale sia un dato significativo comparire nella carta intestata o no?
Tu, che hai "fatto pratica" in Spagna compari come professionista di studio nella loro carta intestata? Scommetto di no.. eppure il Collega ha dovuto arrivare alla Cassazione...

Milano: a Milano vi è stata gente che ha prodotto dichiarazioni di professionisti spagnoli circa una presunta collaborazione (con l'avvertimento che non l'avrebbero mai riconosciuta in un eventuale verifica)... bastava pagare.
A Milano, a 2012 inoltrato ho conosciuto persone iscritte senza aver prodotto alcunchè. E sai perchè l'han fatto? Per non produrre documenti che, ad una eventuale verifica li avrebbero fatti finire in Procura.
Io stessa mi sono iscritta senza produrre nulla se non quanto ex lege.
Ti prego.. non parlarmi di Milano dove accadono cose inenarrabili...

Dici che nessuno ha parlato di anni. Oggi non possono ma se la Corte smentirà se stessa sarà quello che accadrà.. già preannunciato da esponenti del CNF.
E, del resto, se cambierà la direttiva, la pratica professionale vera non può essere certo di 1 giorno al mese in Spagna per 3 o 4 mesi... Una vera pratica significa condurle le cause, fermarsi in Spagna per mesi... non certo firmare una lettera in abbinamento con altro professionista spagnolo.
Tu, che dici di aver fatto pratica, te la sentiresti anche solo di dare un parere in solitaria ad un cliente spagnolo? Per fare una causa non basta conoscere il diritto a livello universitario.. si deve conoscere la giurisprudenza e la prassi. Questa è la pratica e niente altro. Che non si acquista stando un giorno al mese in Spagna guardando quel che fa l'abogado locale...
Non scherziamo.. è tutta una buffonata. All'italiana.

Tu dici: " è abuso pretendere tre anni di pratica spagnola come voler essere iscritti dopo due giorni."
Rispondi in diritto, prego. L'iscrizione al Collegio non c'entra niente perchè la libertà di stabilimento non riguarda in nessun modo il trasferimento professionale ma l'acquisizione del titolo all'estero che può essere fatto valere in qualsiasi stato UE.

E' la questione della vera acquisizione del titolo il punto.. non l'iscrizione al collegio.

Il CNf ha prodotto in allegato al ricorso le varie pubblicità di agenzie note... questo è il vero pericolo perchè in quelle pubblicità vi è dichiarato l'intento di aggirare la norma nazionale. Questo è l'abuso del diritto.. non quel che affermi tu.
Pericolo che correrà chi si è avvalso di tali personaggi.

Qu, l'abuso, lo perpetrano o lo hanno perpetrato i coa con l'avallo di persone che si assoggettano ad una mentalità mafiosa che definisce gli italiani nel mondo.

Se replicherai ti chiedo di farlo in punto di diritto... professionalmente io rispetto solo chi assolve a questa richiesta.

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