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COME VINCERE UN CONCORSO LOCALE
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Da: TheBlackQueen95 28/07/2019 14:45:56
Diciamo che io posso solo esprimermi in merito alla difficoltà degli esami universitari, perché purtroppo non ho ancora iniziato a cimentarmi con lo studio concorsuale, quindi non posso dire "più facile/più difficile". Alcuni esami di Giurisprudenza richiedono uno sforzo mnemonico notevole e il famoso brocardo per cui "dato privato sei mezzo avvocato" è una delle più grosse cagate mai uscite dalla bocca di un uomo: penso solo alle procedure (centinaia di articoli da sapere a memoria comma per comma), a diritto del lavoro o a diritto commerciale (per come erano strutturati nella nostra facoltà erano tra i più temuti).
Dall'altro lato, però, è anche vero che lo spirito con cui si affronta un esame universitario non è dei peggiori: solitamente i professori, a meno che non ti capiti il sadico di turno, tendono a promuovere (in un range di voti che va dal 18 al 30, anche se non sei preparato alla perfezione, hai comunque ampie possibilità di passare) e soprattutto, mal che vada, due settimane dopo c'è un altro appello.
La logica dei concorsi è totalmente diversa, molto più rigida e selettiva. Non si tratta più di un esame che puoi ridare in tempi brevi se vieni bocciato, si tratta di un'opportunità su cui investi tempo, denaro ed energie e se non va incide molto più profondamente sulla tua psiche rispetto a un esame universitario non superato.
Per quanto poi riguarda difficoltà materiale e tempi di preparazione di un concorso, non posso che rimettermi alla vostra esperienza perché sicuramente ne avete più di me.
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Da: Test.infinito  
Reputazione utente: +42
28/07/2019 15:34:33
La differenza principale tra concorsi ed esami universitari riguarda la meritocrazia, quasi del tutto assente nel primo caso.
Il prof sa di cosa parli e se ti promuove anche se hai detto una stronzata, lo fa perché ha una sua vita lavorativa, separata e distanziata dalla tua, a differenza di quanto accade nei concorsi locali.
Potrei fare esempi a bizzeffe.
Rispondi

Da: Alarmina 2  - 28/07/2019 15:44:02
Adesso va a finire che giurisprudenza è una facoltà prestigiosa...hahaha
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Da: Illaio28/07/2019 15:55:40
Non dà molti sbocchi lavorativi, ma questo non vuol dire che sia una laurea facile. Cambia poi da università a università, motivo per cui trovo ridicolo considerare nei concorsi il voto di laurea.
Nel mio caso è stata utile per vincere un concorso da funzionari e guadagnare più della maggioranza dei miei coetanei, quindi nessun rimpianto.
Rispondi

Da: a questo punto28/07/2019 16:10:46
il meglio del meglio sono io: pur non avendo mai frequentato l'università sono un C1 in un ente pubblico, con la qualifica di istruttore amministrativo.
Chapeau!
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Da: Alarmina 2  - 28/07/2019 16:28:11
Molto interessante questo aneddoto, peraltro basato su presunte correlazioni tra difficoltà di conseguimento del titolo di studio e vincita di concorsi pubblici, nonché tra difficoltà di conseguimento del titolo di studio e reddito netto.

Immagino che i centinaia di saldatori che ogni anno portano a casa stipendi superiori a quelli della PO media siano l'incontrovertibile prova del superiore prestigio intellettuale e della sicura difficoltà degli istituti professionali.

Giurisprudenza è una facoltà medio-facile, al livello di scienze politiche o poco più impegnativa. Non capisco questi imbarazzi nell'ammettere che più una facoltà è STEM-oriented più è difficile. La scelta di un percorso di studi non ha nessuna implicazione sull'intelligenza di una persona, né tantomeno sul suo valore
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Da: Illaio28/07/2019 16:40:24
Non ho presentato nessun aneddoto e nemmeno preteso correlazioni tra intelligenza, stipendio e altro, solo scritto che la difficoltà di una determinata facoltà è, per me, un concetto relativo. Non mi interessa nemmeno il dibattito vecchio come il mondo e pieno di luoghi comuni tra lauree umanistiche (calderone in cui viene infilato di tutto alla carlona) e STEM-oriented (sia mai chiamarle semplicemente scientifiche, ovviamente).
Ho preso la mia laurea in giurisprudenza e sono soddisfatto della qualifica lavorativa ottenuta e delle prospettive, perciò a conti fatti non ho rimpianti sul percorso di studi. Altrettanto varrà per te con la tua laurea scientifica. Se poi senti il bisogno che qualcuno ti gratifichi e ti dica che hai conseguito una laurea difficile, il problema è tuo.
Rispondi

Da: Alarmina 2  - 28/07/2019 16:44:14
Ho una laurea in giurisprudenza. Si vede che hai capito tutto
Rispondi

Da: Illario28/07/2019 16:46:11
Quindi è il famoso complesso d'inferiorità verso le STEM-oriented, ok.
Rispondi

Da: Alarmina 2  - 28/07/2019 16:51:48
C'è veramente di tutto al mondo...fine giurista nonché rinomato psicoterapeuta, immagino. Comunque, se vuoi essere convinto di aver conseguito un titolo di studio difficile o prestigioso (che non ha nulla a che vedere con la tua soddisfazione con lo stesso), fai pure.
Rispondi

Da: Illario28/07/2019 16:55:05
Non me ne frega nulla del prestigio e dei titoli prima del cognome, mi interessa la spendibilità del pezzo di carta ai fini del lavoro. Avendolo "speso" bene, son soddisfatto della mia scelta. Tanto mi basta. Se per te non è così, me ne dispiaccio.
Rispondi

Da: Alarmina 3  - 28/07/2019 17:00:48
Molto interessante questo aneddoto [...omissis].

Potremmo continuare all'infinito, peccato che a nessuno interessi se tu hai speso bene il tuo titolo di studio o se sei soddisfatto della tua scelta. Si parlava di altro, e cioè della difficoltà (bassa) e del prestigio (poco) del titolo di studio conseguito con la laurea in giurisprudenza. Anche una persona con la terza superiore può aver speso bene il suo titolo di studio, ed essere più che soddisfatto di aver iniziato a fare il falegname a 16 anni perché ora porta a casa 200 euro al giorno riparando mensole. La qualifica professionale, tuttavia, non è né difficile da conseguire, né prestigiosa. Mi sembra(va) molto ovvio
Rispondi

Da: X Alarmina  1  - 28/07/2019 17:09:24
Scusa ma quando si è parlato del prestigio della laurea in giurisprudenza?
Rispondi

Da: Test.infinito 
Reputazione utente: +42
 1  - 28/07/2019 17:15:14
Come fate a dire che giurisprudenza non dà molti sbocchi lavorativi?
Si può partecipare almeno al'80% dei concorsi che ogni martedì e venerdì sono pubblicati in gazzetta.
Cosa dovrebbero dire allora i laureati in scienze delle merendine...
Se poi facciamo un discorso sul numero di laureati e il numero dei posti a disposizione, allora il discorso cambia.
Ma dire che giurisprudenza non offre opportunità, questo no.
Rispondi

Da: Illaio28/07/2019 17:15:35
Mai parlato del prestigio. L'argomento l'hai tirato fuori tu, evidentemente per qualche complesso personale.
Rispondi

Da: Mah 28/07/2019 17:16:22
Beato te illaio che sei contento del tuo stipendio da D. Quando lavoravo come cameriere guadagnavo di più....Se abiti nel sud Italia anche con un C te la cavi alla grandissima, ma in una citta come Milano con un C o un D vivi male se vieni da fuori.
Tra l'altro Sandrokan lasciami dire che col cavolo la p.a é attraente per una persona laureata in ambito scientifico.
Basta vedere una citta a te vicina come Firenze, concorso D per informatici per 21 persone, alle prove si sono presentati in 70 di cui circa la meta erano c dello stesso comune o di altri comuni nei paraggi. Impietoso il raffronto con l'ultimo concorso D per amministrativi. Se un concorso da D in una citta come Firenze da 21 posti attira solo una quarantina di "estranei" significa che almeno loro sono messi decisamente meglio rispetto alla media.
Rispondi

Da: Illaio28/07/2019 17:19:07
Sono funzionario di terza area in un'amministrazione centrale, non D a livello locale.
Rispondi

Da: Illaio28/07/2019 17:23:58
Comunque, se vogliamo credere che servire la pizza ai tavoli faccia guadagnare di più che fare il funzionario pubblico, ok, sto al gioco. Ormai se ne leggono talmente tante di trollate, che una più una meno.
Rispondi

Da: Alarmina 2  - 28/07/2019 17:25:47
Ma a me cosa me ne frega, Illaio, se tu non hai mai parlato di prestigio? Stavo per caso rispondendo a te in particolare? Non capisco perché continui a riferirti alla tua esperienza per indurre argomentazioni generali. Alla faccia del fine giurista

@ x alarmina, se leggi il messaggio di oggi delle 14.17.39 e quello delle 14.45.56 vedrai il riferimento a prestigio e difficoltà, rispettivamente.
Rispondi

Da: Mah 28/07/2019 17:27:09
Già é una storia diversa allora...
Comunque non puoi cercare le eccellenze con stipendi come quelli degli enti locali. Io continuo a ripetere che se vieni da fuori e sei solo una ral inferiore a 25.000 é un grosso problema.
Mentre nel sud Italia se Dio sceso in terra in una grande citta del nord sei uno sfigato.
Rispondi

Da: Mah 28/07/2019 17:37:02
Scusa ma te pensi davvero che un cameriere terzo livello full time guadagni davvero meno di 1.500 euro al mese?
Ma per piacere....
Rispondi

Da: X Alarmina  1  - 28/07/2019 17:42:08
Dei 2 commenti non ho letto una sola volta la parola prestigio.
E comunque si stava parlando del confronto tra la difficoltà degli esami universitari con le prove di un concorso, e non quale università fosse più difficoltosa o prestigiosa. Di questo solo tu ne stai parlando.
Rispondi

Da: Alarmina 2  - 28/07/2019 17:49:58
Dire che giurisprudenza sia una vera università, contrapposta a non ricordo quale, non implica un giudizio sul prestigio? Si parlava della musicalità del nome? Ma per piacere haha
Rispondi

Da: In vera verita 28/07/2019 20:05:23
Ancora con sta storia degli stipendi?? Smettetela. Io con 2200 netti,futura moglie vigilessa a 1500circa, casa di proprieta senza mutua, al nord, lontano dalle città, in collina, vivo/viviamo agiatamente. Casadi proprieta(ereditata dai nonni e ristrutturata usufruendo delle detrazioni),audi a 4sw aziendale del 2018 a 34mila euro,polo nuova lei, zero prestiti e vivo bene. Guadagnassi 4000 come segretario farei oggettivamente il ricco
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +86
28/07/2019 20:12:45
@Mah
hai visto il programma di studio del concorso per informatici D? Ci sono almeno 5 ruoli diversi nel programma d'esame: dovevi essere contemporaneamente sistemista, programmatore, DB manager e pure qualcos'altro.... professioni che generalmente sono separate (o uno fa l'una o uno fa l'altra, poi ovviamente puo' sapere un po' di tutto ma non approfonditamente).
Vero che sempre informatica è, ma è come un concorso per medico dove il programma d'esame è contemporaneamente quello da neurologo, dermatologo, dentista e psichiatra
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +86
28/07/2019 20:18:00
Il saldatore guadagnerà bene ma si fa il mazzo, magari in un capannone con 40° C, a fare un lavoro manuale (e rischiando di perdere il posto).
Il concorsista il mazzo se lo fa per entrare ma poi ha l'aria condizionata e non fa un lavoro di fatica... magari di responsabilità ma non di fatica.
Tutto sta se il culo te lo vuoi fare tutto in una volta anticipato (laurea+concorso) o in comode rate mensili (saldatore, barista, cameriere, ecc).
Per il resto ci sono facoltà dove ti fai piu' culo di altre, una delle piu' dure è ingegneria a Pisa, ho sentito storie di esami superati alla 9° volta; mi domando chi glielo faccia fare, ne varrebbe la pena solo se dopo, automaticamente guadagni 10 mila euro al mese.
Se avessi dovuto farmi lo stra-mega-mazzo per diventare ingegnere allora me lo sarei fatto per diventare magistrato o notaio.
Almeno il rendimento termodinamico (rapporto tra guadagno e culo che ti fai per ottenere il posto) è sicuramente piu' favorevole.
Rispondi

Da: TheBlackQueen95  2  - 28/07/2019 20:56:19
@Alarmina, visto che menzionando il messaggio delle 14.45.56 ti sei riferita/riferito esplicitamente a me, mi vedo costretta a risponderti, benché la mia intenzione quando ho pubblicato il primo intervento su questo forum fosse quella di scambiare pacificamente dei punti di vista e delle opinioni con persone assennate e ragionevoli. Purtroppo però, quando si fa affidamento sull'educazione altrui, si prendono molto spesso delle grosse cantonate.
Evidentemente sei riuscita/riuscito a conseguire una laurea in Giurisprudenza senza sapere neanche leggere (te credo che ti è sembrata facile) perché né io ho parlato di difficoltà né il messaggio delle 14.17 ha parlato di prestigio (io leggo "vera università": non sapevo che "vero" fosse sinonimo di prestigioso, non si finisce mai di imparare). Sei partita/partito in quarta con tutta una masturbazione mentale sulla gente che ritiene Giurisprudenza una facoltà difficile/prestigiosa ma in realtà qui non l'ha detto NESSUNO: test.infinito ha semplicemente espresso le sue perplessità sulla presunta mancanza di sbocchi lavorativi, dato che con una laurea in Giurisprudenza si può partecipare a molti concorsi pubblici; illaio ha parlato della sua esperienza personale, di come ha impiegato il "pezzo di carta" per ottenere un posto da funzionario in un'amministrazione centrale; quanto a me, non ho mai detto né tanto meno pensato che Giurisprudenza sia più difficile delle facoltà  scientifiche o STEM-oriented se il termine ti attizza di più. Io non sono mai stata portata per le materie inerenti alla matematica/fisica/chimica e quindi ho intrapreso un altro percorso ma non per questo mi sento più stupida di un laureato in ingegneria o in medicina o più intelligente di un laureato in scienze delle merendine. Il dibattito è vecchio come il mondo e soprattutto sterile come un eunuco: ognuno sceglie la facoltà che più si attaglia alle proprie aspirazioni, se proprio vuole continuare a studiare.
Tornando al motivo di questa mia risposta alle tue insinuazioni (infondate), ribadisco che io non ho parlato di difficoltà/prestigio ma di un dato oggettivo: non so come hai studiato tu, ma nella nostra facoltà abbiamo dovuto imparare molti, moltissimi articoli a memoria, soprattutto per le procedure. Difficile? Per chi ha una memoria di ferro forse no, per chi è abituato a un tipo di studio più ragionato indubbiamente non è semplice appiccicarsi in testa centinaia di commi in lessico giuridico. Quindi la difficoltà è relativa/soggettiva, lo studio mnemonico di cui ho parlato io è invece un dato di fatto incontestabile.
Poi puoi pure continuare a credere che gli altri si gasino a parlare del prestigio della propria università un po' come tu ti gasi a scrivere "STEM-oriented", resta il fatto che il tuo messaggio delle 15.44.02 (adesso va a finire che giurisprudenza è una facoltà prestigiosa hahaha) è stata la risposta a un tuo inutile, solitario e forse un po' complessato viaggione mentale.
Rispondi

Da: aò ce sta28/07/2019 21:44:30
pure la famiglia del mulino bianco.
Rispondi

Da: odissseoo 
Reputazione utente: +42
28/07/2019 21:46:47
con giurisprudenza si può partecipare a tutti i concorsi, sì è vero, ma solo concorsi. solo dall'estate scorsa mi sono interessato al mondo dei concorsi, perchè non avevo più scelta. ho cercato per anni lavoro nel privato, ma quasi nulla, mi sono abilitato avvocato ma nulla. dopo la laurea non volevo continuare a studiare perchè ho vissuto male l'università per problemi di ansia e ho avuto una situazione familiare poco serena, non avevo proprio la concentrazione per studiare. quello che odio di questa laurea è che ti costringe a studiare dopo e non c'è pietà o ottieni un buon lavoro nel pubblico oppure il nulla, mentre le mie amiche merendine passano da una cooperativa all'altra, da un'azienda all'altra, da una supplenza all'altra e non hanno mai preso un libro in mano dopo la laurea
Rispondi

Da: in  vera verita28/07/2019 22:09:49
si che ci sta..se io a 24 anni già lavoravo in comune e ho fatto carriera..e la ragazza la semplice vigilessa non trovo nulla di male..in 9 anni di lavoro ho messo da parte 110 mila euro belli fluenti in banca..casa ereditata..80 mila euro di ristrutturazione con detrazioni al 50 per cento..e in 10 anni metà dei soldi rientrano..audi 2.0 tdi 190 cv e ho ancora 10 mila sul c.c...be' a 32 anni casa bella di proprietà già sistemata, auto signorile, zero mutui e prestiti non mi posso lamentare..non sarà magistrato , non sarà prefetto ma almeno studiando, RINGRAZIANDO LO SCORRIMENTO DI GRADUaTORIE anche da d3 giuridico, e facendo capire alla ragazza che è meglio un posto statale vicino a casa  , che fare la pseudo manager a milano a 200 euro in più al mese, qualcosa ne ho tratto.
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