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COME VINCERE UN CONCORSO LOCALE
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Da: waddledee  25/07/2019 17:10:34
La bongiorno dice che servirà la triennale per diventare dipendenti pubblici e la specialistica per diventare funzionari. Ma questi funzionari chi sono? i D? Gli ex d3? I dirigenti?
Effettivamente non saprei come leggerla... i dipendenti pubblici chi sono i b3? C? Tutti? Boh!
Rispondi

Da: TheBlackQueen95 25/07/2019 17:29:05
@MariucciaMariuccia sono d'accordo con te su tutti i fronti. È fuori dal mondo pretendere di equiparare con una laurea ad hoc tutte le categorie di dipendenti pubblici.
@impiegato comunale, mi rallegro per te se quando hai finito le superiori eri già strasicuro che il sogno della tua vita fosse diventare un impiegato. Per me non è stato così, ho preferito prendere una laurea e ti assicuro che quando studiavo per gli esami non ero animata da passione o da "senso di orgoglio" (giusto per rimanere in tema), anche perché la legge italiana e soprattutto, come diceva MariucciaMariuccia, l'amministrazione italiana, non è che stimolino questa patria fierezza. Eppure, nonostante la noia, i momenti bui, la mancanza di orgoglio, sono arrivata quasi al traguardo con anche il massimo dei voti (concedetemelo, in genere odio vantarmi ma è per far capire a impiegato comunale che anche se non sei orgogliosissimo di quello che fai puoi comunque conseguire dei risultati). Quindi non vedo perché le folli proposte di uno pseudoministro debbano impedirmi di "accontentarmi di un ripiego", che poi per me non sarebbe così perché se rileggi bene il mio messaggio, ho scritto chiaramente che diventare avvocato non mi interessa, quindi per me i concorsi pubblici sono proprio la prima scelta, altroché ripiego.
Rispondi

Da: TheBlackQueen95 25/07/2019 17:44:45
@impiegato comunale, inoltre hai scritto chiaramente che il tuo desiderio di lavorare in comune era talmente forte che saresti stato disposto a farlo anche gratis. Beh, non vorrei accusarti di ipocrisia, ma avrei proprio voluto vedere per quanto tempo saresti stato in grado di nutrirti della tua sola passione. Sai di solito uno ha bisogno di mangiare e soprattutto la retribuzione è un diritto costituzionalmente garantito.
Più che altro è ipocrita scoraggiare gli altri dal tentare i concorsi perché secondo te non sono animati da senso di orgoglio, quando il panorama degli attuali dipendenti pubblici è costellato di "furbetti del cartellino" e facce annoiate che sembra che il loro lavoro gli pesi assai. Quelli sicuramente sono entrati nella pa perché era il loro sogno, non c'è dubbio.
Rispondi

Da: MariucciaMariuccia25/07/2019 18:04:52
@blackqueen95, fin dal tuo primo intervento mi è stata chiarissima la somiglianza delle nostre vedute. Mi è stato chiaro dal contenuto di ciò che hai scritto e dal modo in cui lo hai scritto (il modo veicola la forma mentis e la precisione del pensiero). Da qui il mio benvenuto di cui prima :)


Ritornando in tema: non ci resta che attendere l'evoluzione di ciò che sarà. Siamo spettatori passivi, eppure, paradossalmente,  direttamente destinatari.

E ribadisco, giacchè l'ho detto pagine addietro prima del tuo arrivo, che abbiamo tutti, io in primis, un vizio di pensiero nell'analizzare la situazione e nell'inferire come si evolverà. Il vizio è che consideriamo immutabili taluni aspetti oggi vigenti. Ad esempio il fatto che nei c1 sia sufficiente il diploma. Domani potrebbe non essere più così. Il diritto di ogni  cittadino a lavorare nella P.A., domani potrebbe sopravvivere ma essere fortemente limitato dalla bestemmia del corso di laurea specifico. La mobilità domani potrebbe non esserci più. Il Dlgs. 165/2011 così come è oggi, domani potrebbe essere interamente riscritto (credo lo stia già facendo). E così all'infinito.

D'altronde fino a ieri era assodato, consolidato e davamo per scontato che in Italia vigeva la preferenza dell'esaurimento delle graduatorie e la piena utilizzabilità degli idonei. Oggi, con uno schiocco di dita di una palermitana leghista, non è più così. E' accaduto in men che non si dica.


Di certo l'introduzione di sto corso di laurea non può non avvenire senza stravolgimenti su più fronti. Dovranno modificare i CCNL. I requisiti per i vari profili. E non ditemi che non dovranno espressamente, perché altrimenti avverrà nei fatti all'italiana, dare titolo di precedenza a quei laureati che altrimenti se non vincessero poi i concorsi andrebbero a dare fuoco al rettore (che non sarà più Magnifico ma Eccellentissimo, giacchè capostipite delle eccellenze di cui parla la Bongiorno) e al Ministro.


Verosimile mi pare quanto ho scritto prima: triennale generica e una magistrale specifica per ognuno dei comparti di contrattazione.


Il premio di consolazione è che nella più ottimistica delle ipotesi i primi laureati de quo ci saranno a partire almeno dal 2023-2024. E nel frattempo le PA dovranno comunque assumere se ne hanno bisogno. Sempre che non andrà a finire come nel privato in cui le aziende prenotano gli studenti più meritevoli ancor prima della laurea.  Oppure faranno accordi taciti affinché il maggior numero dei posti venga bandito solo dopo che verranno sfornati i laureati in PA---> perché se gli ho promesso un canale di preferenza o cmq finalizzato all'ssunzione nella PA, dovrò per forza dare loro concorsi poi.

Vuoi altre elucubrazioni? Corso triennale a numero programmato e variabile. Cioè il numero di posti è determinato rispetto al numero di assunzioni del fabbisogno triennale di personale delle amministrazioni. D'altronde vuole abolire la mobilità e il fenomeno della migrazione dei dipendenti pubblici.


Basta, mi fermo. Mi sono concess lo sfogo quotidiano. Torno a leggere il TUEL.
Rispondi

Da: MariucciaMariuccia25/07/2019 18:06:58
@blackqueen, tra le tante cose che si possono dire ad impiegato comunale di certo non c'è che scoraggi a partecipare ai concorsi. Anzi incita a farli, finanche troppo ottimisticamente, sostenendo che chi vuole può vincerli.
Rispondi

Da: ???!!!!!25/07/2019 18:34:38
Ciò che mi chiedo e che si chiedeva qualche utente di questo forum, le università da Nord a Sud, faranno in tempo a predisporre corsi di laurea per lavorare nella P.A.?
Se così non fosse, come verrebbe garantito il diritto sancito in Costituzione che prevede la possibilità per tutti i cittadini di lavorare nella P.A.?
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Da: ???!!!!!25/07/2019 18:47:28
Nessuno sa rispondere?
Rispondi

Da: In vera verita 25/07/2019 19:13:48
Calma. Un funzionario ora con il nuovo ccnl parte dalla cat d. Il d3 non esiste piu(quello per cui ci voleva la magistrale),si parte sempre dalla cat d pos ec 1,pertanto in tali concorsi è suff la triennale, salvo concorsi specifico come concorso da avvocato dove devi essere avvocato ma sempre da d1 parti e non piu dalla d3',.Io sono fortunato poiche ho preso il d3 un anno prima del nuovo contratto..e per esperienza vi dico che passare da d1 a d3 ci impiegate anche 20 anni...ballano quasi 5000 lordi tra un d1 e d3
Rispondi

Da: @In vera verita25/07/2019 19:20:04
la mia domanda era un'altra, o forse non hai voluto rispondere.
Rispondi

Da: Niside  25/07/2019 19:33:18
Le università si organizzeranno subito poiché già esistono corsi triennali e specialistici x la pa... Basterà denominare il corso di laurea aggiungere qlc esame e il gioco é fatto!
Rispondi

Da: TheBlackQueen95 25/07/2019 19:44:38
@MariucciaMariuccia anche io ho notato la convergenza delle nostre vedute che in questo particolare frangente storico non possono che essere pessimistiche.
Ho considerato ciascuna delle alternative da te prospettate e credo che chiunque sia dotato di un minimo di buonsenso concorderebbe nell'etichettare il ministro in questione come... boh, incarognito con chi ha superato da un pezzo l'età dell'acne e delle tempeste ormonali e ciononostante ha il desiderio di lavorare nella pa. Tra l'altro, il laureato nella magistrale della sua facoltà di Eldorado avrebbe mediamente 24/25 anni, il laureato nella triennale ne avrebbe più o meno 22; il laureato in giurisprudenza mediamente ha la stessa età del laureato magistrale di cui sopra, il laureato nella triennale di Economia o scienze politiche ha la stessa età del laureato triennale di cui sopra. Quindi dov'è il suo auspicato abbassamento dell'età media di chi lavora in pa? Forse la signora non ha considerato che con la sua merdosa riforma può aver falciato migliaia di giovani e finanche giovanissimi idonei, non necessariamente delle cariatidi incartapecorite che non sanno neanche accendere un pc.
È anche vero, come dicevi, che la situazione può cambiare da un momento all'altro, tanto più che gli altri soggetti al governo stanno predisponendo anche delle modifiche al processo civile che qui fortunatamente non interessano (anche perché sarebbe un altro argomento su cui stendere un velo pietoso) e che renderebbero i miei manuali dell'università dei reperti da museo. Per noi giovani (anzi no, non più scusate) di questo periodo storico è difficile persino studiare con la certezza di non utilizzare materiale obsoleto. Oggi la legge o la costituzione dicono una cosa, domani la Bongiorno potrebbe ribaltarla che Alessandro Borghese scansate proprio.
Rispondi

Da: MariucciaMariuccia25/07/2019 20:02:43
@blackqueen95, a rigore di termini si chiama realismo e non pessimismo. Pessimismo è la denominazione data al realismo da chi ha visione ottimistiche/speranzose che, spesso, sono infondate e piuttosto si configurano come lo strumento tramite il quale ci si prende in giro per non guardare in faccia la realtà.
Non dico che non esista l'ottimismo, solo che debbano esisterne i presupposti.

Se mi permetti provo ad illuminarti sul tuo dubbio. Hai detto che non vedi la miglioria rispetto all'età media del concorsista/dipendente, stante il fatto che il laureato in PA avrà la stessa età del laureato in giurisprudenza, economia, scienze politiche, etc.
Devi considerare che in media il laureato in giuri, ec., s.p., ambisce ad altro. E' stato cresciuto da una generazione che gli ha detto di laurearsi perché così avrebbe fatto i soldi. Nel frattempo la società è cambiata e così più non è (in media, non in tutti i settori). Vedasi orde di avvocati, che bestemmiano contro l'Ordine, ai concorsi comunali e simili. Così il laureato ambisce ad altro e investe altrove. Poi arriva la disilussione e un istinto pratico e ripiega nel pubblico (c'è chi aspira al pubblico da sempre, ad esempio magistrati ma è un discorso a parte).

Farti iscrivere al corso di laurea in PA, significa  che già a 18 anni manifesti quella volontà ovvero che vendi le tua ambizioni in cambio della certezza di un posto fisso. E' un modo diprefidelizzazione/predestinazione, sicchè a 21 anni il laureato alla triennale sarà già tra i banchi delle sedi di concorso.
E' come quando il tuo negozio di trucchi&femminilità varie ti rilascia la fidelity card, nel tuo incoscio ha radicato un diritto di prelazione rispetto ai concorrenti.

Buona cena.
Rispondi

Da: ???!!!!!25/07/2019 20:29:55
Niside   25/07/2019 19.33.18

Le università si organizzeranno subito poiché già esistono corsi triennali e specialistici x la pa... Basterà denominare il corso di laurea aggiungere qlc esame e il gioco é fatto! 
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Se fosse stato così facile, perché non si inizia da settembre 2019?
Se esistono già, cosa vuole fare esattamente?
Rispondi

Da: Test.infinito 
Reputazione utente: +42
25/07/2019 20:30:16
Calma. Un funzionario ora con il nuovo ccnl parte dalla cat d. Il d3 non esiste piu(quello per cui ci voleva la magistrale),si parte sempre dalla cat d pos ec 1,pertanto in tali concorsi è suff la triennale, salvo concorsi specifico come concorso da avvocato dove devi essere avvocato ma sempre da d1 parti e non piu dalla d3',.Io sono fortunato poiche ho preso il d3 un anno prima del nuovo contratto..e per esperienza vi dico che passare da d1 a d3 ci impiegate anche 20 anni...ballano quasi 5000 lordi tra un d1 e d3

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Il D3 non esiste più come primo accesso ma c'è ancora come progressione interna?
Quanto alla riforma, vista l'assenza del D3, io sono rimasto all'idea che ci vorrà la laurea specialistica per il D, laurea semplice per il C, diploma per B1 e B3.
Rispondi

Da: sandr0kancell 25/07/2019 20:49:38
Attenzione a non confondere tra D3 giuridico ed economico. Il D3 giuridico non esiste più nemmeno come progressione verticale interna (abolite peraltro da brunetta e reintrodotte parzialmente dalla madia con quote percentuali rispetto ai concorsi). Il D1 giuridico D3 economico ovviamente esiste ancora ma giuridicamente sei D1
Rispondi

Da: TheBlackQueen95 25/07/2019 20:50:32
@MariucciaMariuccia dopo che ho avuto modo di consultare forum popolati da gente inviperita, la tua gentilezza ed educazione quasi mi commuovono. Devo riconoscere che questa discussione vanta dei partecipanti ragionevoli e dotati di intelligenza: i vostri interventi offrono sempre degli interessanti spunti di riflessione.
Ora, effettivamente il laureato di oggi, che sia in legge o in economia o nelle varie scienze, in genere ambisce a un percorso non necessariamente più nobile, ma comunque diverso rispetto ai concorsi pubblici, sui quali ripiega (ma non in senso spregiativo, lo ribadisco) solo una volta che il percorso diverso intrapreso inizialmente si è rivelato fallimentare. Questo porta il suddetto laureato ad affacciarsi al mondo dei concorsi quando ormai ha raggiunto la non più tenera età dei 30 anni o giù di lì: su questo sono perfettamente d'accordo con te.
Il punto di vista della Bongiorno resta comunque opinabile nella misura in cui consideriamo un ipotetico contemperamento tra, da un lato, il laureato trentenne, che verosimilmente ha accumulato delle esperienze ulteriori che hanno arricchito la sua preparazione, il suo background culturale, le sue capacità anche pratiche (penso, nel mio ambito, alla pratica forense o al tirocinio negli uffici giudiziari o allo studio per magistratura), e dall'altro lato il poco più che adolescente neolaureato: perché l'ago della bilancia dovrebbe propendere per quest'ultimo? Quali sono le sue doti, oltre a una laurea nuova di zecca, il cui funzionamento peraltro sarà tutto da verificare, e alla fortuna di essere più giovane?
Non so, proponiamo alla Eccellentissima di modificare anche l'art. 97 della costituzione: i pubblici uffici sono organizzati in modo che siano assicurati il buon andamento, l'imparzialità [e la giovane età] dell'amministrazione.
Rispondi

Da: sandr0kancell 25/07/2019 20:55:24
corso di laurea in p.a.: il poshto pubblico è così ambito che si rischia numero chiuso e test di ingresso peggio che medicina: alla fine entrare al corso di laurea sarà già un concorso.
Come già detto è un modo subdolo per mettere una sorta di limiti di età virtuali nei concorsi: un quarantenne deve mantenersi e non può iscriversi a un nuovo corso di laurea così come per fregare professionisti disillusi (avvocati ecc) che ripiegano sui concorsi.
Ormai ai concorsi per I.A. ho trovato pure ingegneri. Anzi, un mio amico ingegnere civile si è stufata di farsi uno stra mazzo a milano in una ditta privata con stress pazzesco e 2000 responsabilità e preferirebbe il posticino pubblico da c1
Rispondi

Da: sandr0kancell 25/07/2019 21:00:31
il fattore ripiego lo si nota molto nei concorsi x polizia municipale (i più facili x entrare in comune, infatti i più entrano come vigili e poi cambiano in amministrativo). ci sono trentenni geologi, ingegneri, avvocati, informatici.
A parte qualcuno col babbo vigile poi quasi nessuno da bambino sogna di fare il vigile, al massimo il poliziotto della polizia di stato ma non quello municipale. Eppure è un lavoro importantissimo e con molta responsabilità e per nulla facile. Pensa se in un incidente con decesso ti dimentichi di fare i test del 186 e 187 (alcol e stupe) che mazzo ti fa il p.m.
Chiedete ai vostri colleghi comunali come sono entrati. Moltissimi sono ex vigili o ex qualcosa (maestre, operai ecc). L'ingresso tramite concorso come amministrativo è residuale.
Rispondi

Da: Test.infinito 
Reputazione utente: +42
25/07/2019 21:05:25
A Sandrokan sei sicuro che non esiste più il D3 giuridico?
Oggi mi hanno detto l'esatto contrario, sostenendo che c'è un concorso interno per passare da D1 a D3.
Altrimenti non avrebbero senso i vecchi D3 già assunti con i vecchi concorsi.
Rispondi

Da: @sandr0kancell25/07/2019 21:09:16
Non so se il posto pubblico è così ambito. Ho un contratto di tre anni in una P.A., è già passato un anno, mentre io nonostante sia donna mi sto facendo il mazzo per ottenere un un t.i., tanti miei colleghi nella mia stessa situazione se ne sbattono, eppure non c'è nessuna sicurezza che venga rinnovato, si parla di un anno, forse, poi si dovrebbe passare per un concorso. L'unica certezza che con la legge Fornero, quota 100 etc, si liberano un po' di posti, anzi dovrebbero essere di più rispetto a quelli da stabilizzare, ma niente altro. Eppure rientriamo in una delle categorie di lavoratori qualificati che vuole la ministra.
Rispondi

Da: TheBlackQueen95 25/07/2019 21:13:54
Comunque scusate, non era mia intenzione dare una sferzata di ulteriore pessimismo cosmico alla discussione. Volevo solo sottoporre alla vostra attenzione il nuovo regalino che ci ha fatto la ministra: le vostre condivisibilissime opinioni hanno inevitabilmente aperto un nuovo scenario di desolazione e sconforto.
Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno: l'eventualità meriterà di essere valutata solo da qui ad altri quattro/cinque anni.
Rispondi

Da: MariucciaMariuccia25/07/2019 21:34:59
@blackqueen ti ringrazio per il tuo apprezzamento. Ti manifesto la mia riconoscenza.  (non è che sei un troll? o la Bongiorno in persona!?!?!? ehehehe)
Ok, rimandiamo il problema a tra 4-5 anni. Salvo che i 4-5 anni retroagiscano, nel senso che si procrastineranno in concorsi a quando ci sarà la prima sfornata di Eccellenze laureate in PA e di contro vi sarà una contrazione in numero di posti banditi nel periodo di mezzo.

@testinfinito e @sandrokan, mi state confondendo sul D3. Io avevo capire che non esistesse più come accesso dall'esterno, che si entrasse in categoria D nella posizione D1 ma che comunque fosse prevista la progressione economica in D2 e e poi D3. Non ho mai capito invece se per D4, D5 e D6 vi siano altre modalità oppure vi si arrivi sempre per progressioni economiche partendo dal D1.
Rispondi

Da: per gli interni 25/07/2019 21:42:09

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: MariucciaMariuccia25/07/2019 21:44:40
@blackqueen per me il problema dell'età non esiste. Il 22enne o il 35enne potrebbero non essere un problema se soltanto facessero delle piccole scuole di formazione all'interno di ogni PA,  servendosi del personale interno.

Vuoi che rimpingui il tuo pessimismo ulteriormente? Pensa che sicuramente  la laurea in PA prevederà  tirocini lunghi dentro le PA. Da un lato perché faranno lavoro gratis, dall'altro si costituisce un rapporto che giocoforza porterà alle assunzioni dei tirocinanti. E se non per legge espressa, avverrà tramite raggiri, oppure facendogli vincere il concorso a priori. Magari il laureato in PA avrà titolo di preferenza, se non addirittura posti riservati in tutto o in parte.

Pensa a quando i politici dovranno promettere non più posti di lavoro in cambio di voti, ma posti nel corso di laurea in PA.


Butterfly effect is coming!


Rispondi

Da: sandr0kancell 25/07/2019 21:46:45
mariuccia devi aver chiara la differenza tra posizione giuridica e economica. Purtroppo hanno incasinato le cose in passato e le posizioni giuridiche non sono solo con l'1 ma anche B3 e D3. Adesso il D3 lo hanno abolito. Chi ce lo ha però se lo tiene.... ma probabilmente non potrà mai fare mobilità se non a scambio con un altro D3 giuridico. Un D1 giuridico può diventare D2 D3 ecc economico ma giuridicamente sarà sempre D1
Rispondi

Da: impiegato_comunale  25/07/2019 21:47:12
Da: TheBlackQueen95     25/07/2019 17.29.05
impiegato comunale, mi rallegro per te se quando hai finito le superiori eri già strasicuro che il sogno della tua vita fosse diventare un impiegato.
------------------

Io volevo fare l'impiegato comunale ben prima di finire le superiori. Già alle elementari in un tema che ci assegnò la maestra su quale lavoro volevamo fare da grandi tutti i miei compagni scrissero cose di fantasia (calciatore, astronauta, medico, ecc ecc) mentre io scrissi il vigile urbano. Ma la vera svolta fu quando a 14 anni andai al Comune a farmi la carta d'identità... proprio come nel film di Zalone vedevo tutti gli impiegati felici dietro le loro scrivanie.. e allora decisi che il mio sogno era diventare uno di loro. A maggio 2001, poco prima della maturità, la prof. chiese a tutta la classe cosa avevamo intenzione di fare dopo il diploma... tutti o quasi risposero di volersi iscrivere all'università... io invece (che ero il secchione della classe) dissi testualmente: "io farò concorsi ai Comuni, non vale la pena sprecare anni di studio all'università quando quegli stessi anni puoi dedicargli a studiare per i concorsi e avere il posto pubblico fisso", tutti si misero a ridere. 10 anni dopo entrai finalmente nella PA e fu la soddisfazione più grande della mia vita.
Rispondi

Da: sandr0kancell 25/07/2019 21:51:10
Mariuccia, nemmeno io che sono malfidato avevo pensato alla genialata diabolica dei tirocini. Già adesso nei piccoli comuni si entra talvolta tramite tempi determinati rinnovati e poi  un concorsino che guarda caso vince l'interno o addirittura stabilizzazione. Da questo punto di vista i concorsi peggiori sono quelli dei laboratori delle università dove ci è un dottorando o dottorato da sistemare offrendogli il contentino cone tecnico di laboratorio. Se volevano dare un calcio nel culo ai trentenni concorsisti di ripiego, col corso di laurea in p.a. ci sono riusciti perfettamente
Rispondi

Da: sandr0kancell 25/07/2019 21:55:49
io quando andai a 15 anni a fare la prima carta di identità con i genitori nell'ufficio distaccato della circoscrizione, all'epoca con zero coda e due impiegate in attesa di un utente pensai "da grande voglio fare questo". poi mi ci son trovato per davvero perché ho fatto anagrafe e, oltre le cie, le c.i. cartacee proprio uguali a quella mia d'epoca eccetto che ora non si plastificano più. adesso l'anagrafe è più stressante di allora e gli ufficietti pacchia decentrati sono chiusi. Ora comunque non sono più ai demografici ma faccio altro. Io per 16 anni, prima di entrare in Comune, ho fatto un lavoro che amavo e con colleghi meravigliosi che rimpiango ancora ms sono andato via per paura di perdere il lavoro a 50 anni
Rispondi

Da: sandr0kancell 25/07/2019 22:03:06
Occhio anche ai concorsi unici secondo me non sarà tutto rose e fiori, certo saranno più trasparenti ma

ieri: ti andava male un concorso, dopo una settimana ne avevi un altro. e comunque bastava  entrare in graduatoria e eri dentro

oggi: ti va male un concorso, dopo una settimana ne hai un altro. però devi vincere per forza.

domani: se ti va male IL concorso, per 3 anni nella tua regione sei fottuto. e se entri in un'altra regione, come dice la bongiorno, te ne rimani lì senza mobilità.

poi la difficoltà: i concorsi ministeriali sono normalmente più difficili. quello per assistente giudiziario aveva dentro mezza laurea in giurisprudenza, tant'è che io lo chiamavo "magistratura light" e lo facevano i trombati in magistratura. temo che nei concorsi comunali centralizzati introducano tutta una serie di diritti (civile, del lavoro, ecc) che non servono a una mazza ma che sono lunghi da studiare... inoltre si rischiano preselettive dove si passa con zero errori
Rispondi

Da: Alarmina25/07/2019 22:06:01
Test Infinito, Il D3 giuridico non esiste più dal nuovo CCNL. Nel caso di selezione per progressione tra le aree che descrivevi, si applica la stessa disciplina descritta dall'ARAN per concorsi/scorrimenti di graduatoria (e cioè, è possibile solo se la procedura era in corso alla data del 21.5.18)

https://www.aranagenzia.it/contrattazione/comparti/comparto-delle-funzioni-locali/orientamenti-applicativi/7604-funzioni-locali-sistema-di-classificazione/9541-cfl39.html

Dubito che qualche ente si sia spinto al punto di fare una progressione tra le aree da D1 a D3 dopo il CCNL...
Rispondi

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