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Concorso MAGISTRATURA 2017
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Da: Tom-Cat25/01/2018 10:50:47
Allora, per chi mi ha chiesto chiarimenti sulle due accezioni o nozioni del principio consensualistico, ribadisco che per ME il principio consensualistico riguarda l'efficacia traslativa del consenso, non il mero perfezionamento del contratto sulla base del consenso a differenza dei contratti reali che richiedono la consegna.
Solo ieri sera, consultando un libro linkato da "Non" alle 22.14, ho trovato scritto che per principio consensualistico si potrebbe intendere il mero perfezionamento del contratto sulla base del consenso.
Visto che tra le 22.14 di ieri sera ed il momento attuale sono stati inseriti centinaia di messaggi riporto il link già postato da Non:
https://books.google.it/books?id=DBCaAgAAQBAJ&pg=PA188&lpg=PA188&dq=principio+consensualistico&source=bl&ots=K67dIzzWrp&sig=tOrGU5o34sOpHypoq9uURih0hkY&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjFqpaYwPHYAhWEyaQKHQ4aDGA4FBDoATAFegQIDBAB#v=onepage&q=principio%20consensualistico&f=false

Nondimeno, dalle indagini successive risulta che la traccia ha inteso il principio consensualistico nel senso classico, quello dell'efficacia traslativa del consenso. La traccia, nella sostanza, secondo me andava intesa così: "premessi cenni sul principio consensualistico, il candidato ne illustri l'applicazione nel contratto di compravendita; dica inoltre se, e se sì in quali casi, il medesimo principio possa trovare applicazione nel contratto d'appalto". Questa era la vera traccia. Invece è stato scritto sibillinamente "Principio consensualistico nella compravendita e nell'appalto". Occorreva quindi non solo ricostruire il principio con il ragionamento (presupponendo una perfetta conoscenza di principio consensualistico, vendita, appalto e problematiche segnalate da In Generale), ma anche avere una grande sicurezza di sé, concludendo, in modo apparentemente contraddittorio con quanto suggerito dalla traccia, che il problema si pone nel caso di costruzione di opera su fondo e con materiali dell'appaltatore, ma che comunque non va risolto sulla base del principio consensualistico.

Il discorso sull'autonomia del giudice che deve decidere anche a prescindere dai precedenti giurisprudenziali, che deve avere il coraggio di applicare la legge senza guardare in faccia a niente ed a nessuno, ecc. è vero solo un astratto e soprattutto non su applica all'aspirante magistrato. Il giudice, grazie all'art. 101 della Costituzione, rischia poco, un tempo non rischiava nulla.
Qualcosa penso rischi anche lui, perché, una volta che il nostro Paese ha, in buona parte, perso la propria sovranità ed anche la propria identità e che i modelli stranieri anglosassoni (di common law) vengono indicati come modelli da seguire, è evidente che si cerchi subdolamente di introdurre il vincolo del precedente. Ed anche una sorta di catena gerarchica Corte di Giustizia UE- Corte EDU - Sezioni Unite Corte di Cassazione - Sezioni semplici - giudici di merito. Avrete notato che negli ultimi anni quasi mai i giudici di merito si discostano dalla Cassazione. Un tempo non era così ..... forse rischiano qualcosa con le valutazioni di professionalità. Per questo dico rischia poco, ma forse qualcosa rischia anche il giudice. Nella prassi, l'indipendenza viene tuttora duramente rivendicata e difesa nei confronti del Ministro, in qualche misura contro i capi degli uffici giudiziari e magari non sempre per finalità nobili. Ma siete veramente sicuri che esista davvero l'indipendenza dalle corti superiori e che non sia stato introdotto, DI FATTO, il vincolo del precedente ? Comunque sia, secondo l'impostazione tradizionale il giudice non rischia nulla, rischia solo la sua sentenza che può essere riformata o cassata.
Il candidato  rischia di persona ..... se viene cassato il suo tema, viene sbattuto fuori ed alla terza volta lo è per sempre.
E quindi mi sembra più che giustificabile che, giunto alla terza volta, uno abbia paura di avventurarsi in ragionamenti personali.
Anche ammesso che stiano in piedi dal punto di vista logico, se c'è qualcuno che ha letto sentenze o articoli sull'argomento inevitabilmente fa di meglio.

Da: Tom-Cat25/01/2018 10:55:04
Scusate ma la differenza tra principio consensualistico e contratti-consensuali? spiegata in maniera semplice...si può dire che il principio consensualistico riguarda gli effetti traslativi del contratto mentre per i contratti consensuali l'accordo-consenso si riferisce alla perfezione dell'atto e non riguarda gli effetti?

Direi proprio di sì. Tranne quel che dice il manuale che ho postato sopra, ma penso sia un'impostazione del tutto minoritaria.

Da: Tom-Cat25/01/2018 10:57:56
C'è qualche esperto d'informatica oltre che di diritto ? Non capisco perché il mio messaggio delle 10.50 vada oltre i margini, sia difficilmente leggibile e venga coperto dai messaggi pubblicitari a lato ....

Da: Tom-Cat25/01/2018 10:59:15
Provo a ripostarlo e vediamo che succede ...
Allora, per chi mi ha chiesto chiarimenti sulle due accezioni o nozioni del principio consensualistico, ribadisco che per ME il principio consensualistico riguarda l'efficacia traslativa del consenso, non il mero perfezionamento del contratto sulla base del consenso a differenza dei contratti reali che richiedono la consegna.
Solo ieri sera, consultando un libro linkato da "Non" alle 22.14, ho trovato scritto che per principio consensualistico si potrebbe intendere il mero perfezionamento del contratto sulla base del consenso.
Visto che tra le 22.14 di ieri sera ed il momento attuale sono stati inseriti centinaia di messaggi riporto il link già postato da Non:
https://books.google.it/books?id=DBCaAgAAQBAJ&pg=PA188&lpg=PA188&dq=principio+consensualistico&source=bl&ots=K67dIzzWrp&sig=tOrGU5o34sOpHypoq9uURih0hkY&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjFqpaYwPHYAhWEyaQKHQ4aDGA4FBDoATAFegQIDBAB#v=onepage&q=principio%20consensualistico&f=false

Nondimeno, dalle indagini successive risulta che la traccia ha inteso il principio consensualistico nel senso classico, quello dell'efficacia traslativa del consenso. La traccia, nella sostanza, secondo me andava intesa così: "premessi cenni sul principio consensualistico, il candidato ne illustri l'applicazione nel contratto di compravendita; dica inoltre se, e se sì in quali casi, il medesimo principio possa trovare applicazione nel contratto d'appalto". Questa era la vera traccia. Invece è stato scritto sibillinamente "Principio consensualistico nella compravendita e nell'appalto". Occorreva quindi non solo ricostruire il principio con il ragionamento (presupponendo una perfetta conoscenza di principio consensualistico, vendita, appalto e problematiche segnalate da In Generale), ma anche avere una grande sicurezza di sé, concludendo, in modo apparentemente contraddittorio con quanto suggerito dalla traccia, che il problema si pone nel caso di costruzione di opera su fondo e con materiali dell'appaltatore, ma che comunque non va risolto sulla base del principio consensualistico.

Il discorso sull'autonomia del giudice che deve decidere anche a prescindere dai precedenti giurisprudenziali, che deve avere il coraggio di applicare la legge senza guardare in faccia a niente ed a nessuno, ecc. è vero solo un astratto e soprattutto non su applica all'aspirante magistrato. Il giudice, grazie all'art. 101 della Costituzione, rischia poco, un tempo non rischiava nulla.
Qualcosa penso rischi anche lui, perché, una volta che il nostro Paese ha, in buona parte, perso la propria sovranità ed anche la propria identità e che i modelli stranieri anglosassoni (di common law) vengono indicati come modelli da seguire, è evidente che si cerchi subdolamente di introdurre il vincolo del precedente. Ed anche una sorta di catena gerarchica Corte di Giustizia UE- Corte EDU - Sezioni Unite Corte di Cassazione - Sezioni semplici - giudici di merito. Avrete notato che negli ultimi anni quasi mai i giudici di merito si discostano dalla Cassazione. Un tempo non era così ..... forse rischiano qualcosa con le valutazioni di professionalità. Per questo dico rischia poco, ma forse qualcosa rischia anche il giudice. Nella prassi, l'indipendenza viene tuttora duramente rivendicata e difesa nei confronti del Ministro, in qualche misura contro i capi degli uffici giudiziari e magari non sempre per finalità nobili. Ma siete veramente sicuri che esista davvero l'indipendenza dalle corti superiori e che non sia stato introdotto, DI FATTO, il vincolo del precedente ? Comunque sia, secondo l'impostazione tradizionale il giudice non rischia nulla, rischia solo la sua sentenza che può essere riformata o cassata.
Il candidato  rischia di persona ..... se viene cassato il suo tema, viene sbattuto fuori ed alla terza volta lo è per sempre.
E quindi mi sembra più che giustificabile che, giunto alla terza volta, uno abbia paura di avventurarsi in ragionamenti personali.
Anche ammesso che stiano in piedi dal punto di vista logico, se c'è qualcuno che ha letto sentenze o articoli sull'argomento inevitabilmente fa di meglio.

Da: Tom-Cat25/01/2018 11:00:09
Niente da fare .... smargina.

Da: anste 25/01/2018 11:03:07
Concordo alla fine appalto non rientra per niente nel principio consensualistico.....questa era la trappola...

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Da: @Tom-Cat25/01/2018 11:04:55
caro mio, per ora la norma costituzionale che vincola il giudice SOLO  alla legge (certo anche di livello sovranazionale) e non ai precedenti giurisprudenziali non l'hanno ancora modificata. E quindi ci atteniamo a quella.
Persino la valenza delle sentenze europee può essere neutralizzata dai giudici interni chiedendo alla Corte Costituzionale di attivare i contro limiti. Cosa che la Corte Costituzionale fa sempre molto volentieri. La recente vicenda Taricco e la frustata data dalla Corte Costituzionale ai parrucconi europei è molto illuminante :)))

Da: annina199225/01/2018 11:19:26
ma novità certe sul nuovo concorso? lo so che siete concentrati sulle tracce ma questo è un forum di informazioni generali anche per chi non si è presentato a questi scritti :)

Da: Fiction 25/01/2018 11:20:58
Ragazzi per amministrativo secondo voi cosa esce? Rolli è tosto secondo me

Da: Fiction 25/01/2018 11:28:02
PUBBLICAZIONI
A) ARTICOLI E SAGGI
R. Rolli, Principio a protezione e tutela di attività lavorative. Brevi note sull'art. 7 del
Codice del Turismo, in L'ordinamento del mercato turistico, a cura di S. Cogliani, M.
Gola, M. A. Sandulli, R. Santagata, Torino, Giappichelli, 2012.
R. Rolli, Le 'variabili' della disciplina ambientale, in Dike Kai nomos, 2012.
R. Rolli- A. L. Guagliano, Il significato del silenzio nel panorama legislativo sui beni u
culturali e paesaggistici, in AA.VV., R. Rolli - D. Siclari (a cura di), Management e
valorizzazione del patrimonio culturale locale. Dimensione assiologica, giuridica e
relazionale, Milano, Giuffrè, 2012.
R. Rolli, La tutela dei beni culturali: misure di protezione e conservazione, in AA.VV., R.
Rolli - D. Siclari (a cura di), Management e valorizzazione del patrimonio culturale locale.
Dimensione assiologica, giuridica e relazionale, Milano, Giuffrè, 2012.
R. Rolli- L. Nardo, Il ciclo delle performance negli enti locali alla luce del d.lgs. n. 150 del
2009, in AA.VV., (coordinato da G. Festa), Contabilità degli enti locali e contrattualistica
pubblica, Milano, Giuffrè, 2012.
R. Rolli- F. Gelsomino, I contenziosi in materia elettorale alla luce delle più recenti
evoluzioni legislative, in Giustizia amministrativa, 2011
Rolli R. - F. Nucci, "Concezioni teleologiche dell'Università italiana ed eziologie delle
sue riforme nel tempo", in Giustizia amministrativa, 2011, pp. 1-29.
Rolli R. - F. Nucci, "L'Università italiana e le sue riforme. Alcune riflessioni critiche".
InDike kai nomos, 2001, pp. 117 - 141.
Rolli R. - A. L. Guagliano , "Tempo, silenzio e processo". Giustamm.it, 2010, pp. 1-14.
Rolli R. - Zicaro V., "Il 'caos' delle liste durante lo solgimento delle elezioni regionali
2010". Giustamm.it, 2010, pp. 1-6.
Rolli R., "Immigrazione e giurisdizione". In Immigrazione e diritti fondamentali. Fra
Costituzioni nazionali, Unione Europea e diritto internazionale, Gambino S., D'Ignazio
G. (a cura di) : Giuffrè, Milano, 2010, Dipartimento di Scienze Giuridiche Università degli
Studi della Calabria- Area Giuspubblicistica - pp. 553-567.
Rolli R. , "Teoria e prassi nella responsabilità della pubblica amministrazione". In 'La
nozione di responsabilità tra teoria e prassi, Calabro' P. (a cura di), Padova: Cedam,
2010, pp. 186-222.
Rolli R. , "La legittimazione costituzionale delle Autorità amministrative
indipendenti".Giustamm.it, 2010, Vol. 2, pp. 1-12.
1127-8579.
Rolli R. , "I Beni Culturali". In Corso di diritto amministrativo, Cogliani S. (a cura di),
Padova: Cedam, 2009, pp. 467-484.
Rolli R. - Gambino S. , "Quale futuro per l'Università? Un commento a caldo sul
disegno di legge in materia universitaria". In Astridonline.it, 2009, pp. 1-2
Rolli R., "Il Principio di sussidiarietà nel diritto pubblico". In La nozione di sussidiarietà
tra teoria e prassi, Calabro' P., Helzel P. B. (a cura di), : E.S.I., 2009, pp. 201-230.
Rolli R., "Potestà di prelievo, federalismo fiscale e ragionevolezza. I recenti percorsi
della giurisprudenza costituzionale".
In Federalismo fiscale tra diritto ed economia.,
Stancati P., Cerri A., Galeotti G. (a cura di), : ARACNE EDITRICE SRL, 2009, pp. 269-
281.
Rolli R., "La disapplicazione". In Corso di Diritto Amministrativo, Cogliani S. (a cura di),
Padova: Cedam, 2009, pp. 572-575.
Rolli R. , "I principi dell'azione amministrativa". In Azione amministrativa e disciplina di
diritto pubblico, Rolli R., Luciani F. (a cura di), Napoli: Edizioni Scientifiche Italiane,
2008, pp. x-x.
Rolli R., "Il diritto di accesso ai documenti amministrativi". In Dal documento
all'informazione, Guarasci R. (a cura di), Milano: ITER, 2008, pp. 117-160.
Rolli R. - Guzzi F. F. , " La legge di riforma del procedimento amministrativo al vaglio
della giurisprudenza". In Federalismi.it, 2008,
Rolli R., "Verso l'amministrazione di risultato: principi e problemi". In Democrazia,
amministrazione e controlli, Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2008.
Rolli R. , "Il diritto di accesso ai documenti amministrativi: principi e problemi". In
Rivista giuridica del Molise e del Sannio, 2008, n. 1, pp. 53-85.
Rolli R. - Sigismondi I., " Valutazione dell'impatto della regolamentazione, teoria
dell'interpretazione: alcune considerazioni". In Giustamm.it, 2008, n. 5, pp. 5-9.
Rolli R., "I rapporti politici e la crisi della partecipazione alla vita amministrativa".
InProfili di educazione alla cittadinanza attiva, Caterini E. (a cura di), : E.S.I., 2008, pp.
165-200.
Rolli R., "Sui 'principi fondamentali di organizzazione e funzionamento' negli statuti
regionali". In Regionalismi e statuti, Gambino S. (a cura di), Milano: Giuffrè Editore,
2008, pp. 467-477.
Rolli R., "I caratteri 'multilivello' del diritto amministrativo europeo"". Giustamm.it, 2008,
n. 4, pp. 1-34.
Rolli R., "Discrezionalità amministrativa e controllo di ragionevolezza". In La
ragionevolezza nella ricerca scientifica ed il suo ruolo specifico nel sapere giuridico, Cerri
A. (a cura di), Roma: Aracne, 2007, Vol. III, pp. 215-263.
Rolli R., "Aiuti di Stato tra diritti e mercato". In Nova Juris Interpretatio in hodierna
gentium communione, 2007, n. 3, pp. 75-85.
Rolli R., "Pubblica amministrazione e autorità amministrative indipendenti nella
'mancata' riforma costituzionale". In La revisione costituzionale e i suoi limiti, fra teoria
costituzionale, diritto interno, esperienze straniere, Gambino S., D'Ignazio G. (a cura
di), Milano: Giuffre, 2007, pp. 787-805.
Rolli R. - Frazzingaro S., "Strumenti negoziali e attività amministrativa: il caso degli
accordi di diritto pubblico". In Le Corti Calabresi, 2007, n. 2, pp. 347-381.
Malizia L. - Rolli R., "Il ruolo dell'ANVUR nel sistema dei controlli negli atenei statali
italiani"". In Giustizia amministrativa, 2007, n. 2, pp. 239-250.
Rolli R. - Malizia L., "Manovra Finanziaria 2006: il federalismo fiscale e l'attuazione
dell'art. 119 Cost.". Giustizia amministrativa, 2006, n. 1.
Rolli R. - Rende A., "Lo status giuridico dei beni culturali", in Giustizia amministrativa,
2006, n. 4.
Rolli R. - Leonardo M. I., "Equa riparazione e giusto processo". In Le Corti
Calabresi, 2005.
Rolli R., "Fermo dei veicoli" ed esclusione della giurisdizione amministrativa anche in
relazione alla sentenza della Corte Costituzionale n. 204 del 2004", in Dialoghi di diritto
tributario, 2005, n. 11.
Rolli R. - Saccomanno A. , " Difesa civica e protezione dei diritti fondamentali.". In Le
Corti Calabresi, 2005, n. 2
Rolli R., "Integrazione amministrativa e buona amministrazione alla luce della Carta di
Nizza". In Il Trattato costituzionale nel processo di integrazione europea, Scudiero M.
(a cura di), Napoli: Jovene, 2005, Vol. II, pp. 1055-1090.
Rolli R., "La questione urbanistica in una fase di transizione?". In Giustamm.it, 2005.
Rolli R.- L. Malizia, "Federalismo fiscale e finanziaria 2005: quale futuro per gli enti
locali?". In Giustizia amministrativa, 2005, n. 3, pp. 1-16.
1591-9978
Rolli R., "Brevi riflessioni sulla riforma della legge n. 241/90". In Le Corti Calabresi,
2005, n. 2.
Rolli R., "Prime applicazioni della sentenza della Corte costituzionale n. 204 del 2004.
Il giudice ordinario è competente in materia di fermo amministrativo? Nota a TAR
Calabria, ord., n. 446 del 2003)". In Giustamm.it, 2004, n. 11
Rolli R., "I caratteri del diritto amministrativo europeo tra omogeneizzazione e
differenze". In L'integrazione europea tra economia e democrazia, Cosenza: Edizioni
Orizzonti Meridionali, 2003, pp. 69-80.
Rolli R., "Brevi osservazioni in tema di diritti fondamentali nell'ordinamento
comunitario", in Costituzione italiana e diritto comunitario, Gambino S. (a cura di

Da: Fiction 25/01/2018 11:28:58
Ha praticamente scritto su tutto Rolli, aiutooooo

Da: @annina 25/01/2018 11:29:26
Massima libertà ma poca tempestività.
Cambia aspettare una settimana?

Da: IUS36 25/01/2018 11:33:06
Magistrato ordinario - 31 maggio 2017 - Concorso per 320 posti

Avvisi 25 gennaio 2018
I candidati presenti il 24 gennaio per sostenere la prova del concorso sono 5.403

Da: 5403 superstiti 25/01/2018 11:48:10
Che chiave di lettura date alla pubblicazione del numero di superstiti? Vogliono aiutarci a capire se mollare gia oggi???

Da: annina199225/01/2018 11:50:59
non cambia nulla,  hai ragione :D
sorry

Da: Fiction 25/01/2018 11:55:41
Allora su Rolli cosa consigliate

Da: Uno dei presenti 25/01/2018 11:57:18
PER MOON25 sei pietoso/a come tutti quei perdenti che dopo non aver partecipato o consegnato si permettono di dire frasi del tipo "peccato non aver consegnato penale" "peccato non aver partecipato" "temi fattibilissimi".Quelli che non hanno partecipato e fanno i fenomeni da casa i leoni da tastiera e quelli come MOON25 che cercano solo scuse per giustificare la loro impreparazione meritano solo tanti calci in culo.I vincenti trovano una strada i perdenti trovano solo scuse.

Da: Tom-Cat25/01/2018 12:18:25
Sì, le mie erano valutazioni latamente politiche, a difesa, per quanto possibile, della nostra cultura giuridica di civil law e contro il modello culturale anglosassone che cercano di imporci dall'alto.
Quanto alla traccia ..... mi dispiace che sia un po' subdola, formulata in modo da indurre il candidato a credere che il principio consensualistico si applichi sic et simpliciter anche all'appalto. Invece era un invito a ragionare in quali casi e se lo sia. Però è vero che in qualche modo la selezione va fatta e chi aveva solide basi di diritto civile, ragionando e con una discreta dose di coraggio e sicurezza di sé, poteva arrivarci.
Il merito è quello di ridimensionare i corsi e la corsa all'ultima sentenza. C'è stato un periodo in cui le tracce, almeno alcune, erano modellate su SS.UU. ed adunanza plenaria. Ora c'è un parziale ritorno al passato. Dico parziale perché non credo ci si possa permettere di ignorare la giurisprudenza. Una delle tre tracce potrebbe essere sempre ispirata alle SS.UU., altrimenti passerebbe il messaggio opposto "inutile studiarsi le SS.UU. che sono troppo scontate, quindi non escono".
Anche la traccia di penale ha ridimensionato i corsi e la caccia all'ultima sentenza, forse in maniera meno evidente, ma lo ha fatto. La traccia di penale era in buona parte su base giurisprudenziale, ma non dottrinale. Ma presupponeva, oltre ad un'ampia conoscenza dei rapporti tra fonti sovranazionali ed interne, anche la conoscenza di una pluralità di sentenze, i cui principi andavano in qualche modo ricondotti ad unità dal candidato. Non ho partecipato ai singoli corsi, quindi non posso parlare a favore o contro di quello o di quell'altro. Ma l'impressione è che spesso abbiano parlato della confisca sulla base dell'approccio casistico emergente dalla singola sentenza, senza la visione d'insieme. Quindi ne hanno parlato sotto certi aspetti e non sotto altri. Di nuovo, l'approccio casistico.
Il nuovo sistema migliora la qualità della selezione. Passa chi ha buone basi teoriche e dottrinali, in più conosce la giurisprudenza più o meno recente (e non tanto una singola sentenza !) ed ancora in più sa ragionare e collegare i vari istituti tra loro. Passare è quasi impossibile. L'elemento fortuna/destino conta ancora, perché nessuno è omnisciente. Anche ad avere tempo ed a non fare altro le cose studiate anni fa si dimenticano e ne arrivano di nuove. Però, bisogna essere comunque bravi, saper ragionare E azzeccare quanto meno l'argomento. Non basta più azzeccare la singola sentenza. In astratto, non posso dire che sia sbagliato. Certo, le mie basi dottrinali teoriche sono abbastanza lontane nel tempo. Erano abbastanza solide, grazie all'Università di Pisa, dove ho studiato negli anni '90. Lo studente delle superiori veniva catapultato dalle superiori a testi come il Bigliazzi Geri - Breccia - Busnelli - Natoli della UTET, una specie di mini-trattato, il cui unico limite era lo scarso aggiornamento (risaliva, mi pare, addirittura al 1986 ..... certe tematiche come il preliminare di immobile da costruire, che molto lontanamente forse c'entra qualcosa anche con la traccia di ieri, non c'erano). In penale c'era il Padovani.
Erano manuali che presupponevano delle conoscenze di base che uno non aveva. Però davano una certa preparazione. Altrove si usavano lo Zatti-Colussi per civile o il Fiandaca-Musco per il penale. Che spiegano, guidano lo studente, fanno capire gli istituti partendo da 0 o quasi. Ma che, credo, non sono assolutamente sufficienti per un concorso del genere. Quando sento dire che ci sono persone che studiano per il concorso su questi testi rimango perplesso. Nessuna critica agli Autori, non fraintendetemi: sono ottimi per l'Università, troppo generici per il concorso.  Poi è chiaro che, nel mio caso personale, essendomi laureato quasi vent'anni fa ed essendomi rimesso a studiare da pochi mesi, per di più lavorando come avvocato, non avevo molta altra scelta che fare lo studio casistico delle sentenze, sperando che il concorso si ispirasse ad una quelle e di "azzeccarla". Per la confisca c'ero quasi riuscito, però leggendo una pluralità di sentenze su aspetti diversi (  certamente non solo una ) ed importando nel tema principi acquisiti studiando questioni diverse (es. dallo studio approfondito della vicenda Taricco, apparentemente papabile, si potevano trarre degli insegnamenti da riutilizzare nel tema sulla confisca). Per il diritto civile, che è vastissimo, l'impresa diviene ancora più difficile.
Però è vero: è migliorata la qualità della selezione. Prima potevi pensare, con quello che io chiamo modello "superenalotto" o "totocalcio", di studiare 5 sentenze di penale, 5 di civile e 5 di amministrativo. Con un minimo di inquadramento logico-sistematico (che peraltro fanno anche i libri dei temi e le rassegne giurisprudenziali delle note case editrici, spesso collegate, di nuovo, a chi tiene i corsi) e scrivendo in un italiano decente, c'era la possibilità di spuntarla. Se il nuovo sistema si manterrà negli anni futuri, per certi versi la vedo ancora più dura ...

Da: Ma io dico25/01/2018 12:20:44
Su 5403 le più perturbanti di tutte devono sedersi sempre di fianco a me? Voglio dire, con tutte quelle più intelligenti che belle presenti, non può essere! Puoi resistere alla tombola dei servizi igienici, ma nulla puoi verso le modelle aspiranti magistrate! Voglio i padiglioni separati e l'obbligo di mocassino! Insomma un dress code concorsualistico, e che diamine!

Da: X lamentosi 25/01/2018 12:30:22
Vi siete lamentati delle sentenze e ora ci hanno accontentati con la tracci di civile e forse quegli stessi lamentosi si sono pentiti.... state zitti la prox volt qui sopra leggono soprattutto i commissari

Da: Tom-Cat25/01/2018 12:35:26
@Fiction.

Non credo che oggi tu riesca ad approfondire tutta quella roba.
Ne ero a conoscenza anch'io ..... ho selezionato ALCUNI argomenti su quelli su cui ha scritto cercando di reperire informazioni su internet, di digitare nei motori di ricerca QUALCUNO di quegli argomenti e sulla base del mio istinto e di quello che ho trovato ho provato ad approfondire QUALCOSA.
Non dico cosa per non bruciare gli argomenti, nel caso che qualche commissario legga il forum. Io mi sono ritirato, ma avevo proceduto in quel modo. Che poi non è nemmeno detto sia quello giusto: le informazioni raccolte su Cupelli portavano dritto alla responsabilità medica, in particolare dello psichiatra. Per ripassarle non ho ripassato la confisca, facendo danno.
La fortuna conto moltissimo.
Certo Rolli e Calvo, secondo me, hanno un peso maggiore di Cupelli. Questo perché in questa commissione sono l'uno l'unico amministrativista, l'altro l'unico civilista puro. I consiglieri di Cassazione erano tutti prevalentemente penalisti, anche se in passato qualcuno ha fatto anche un po' di civile. Quindi Rolli e Calvo hanno/hanno avuto le mani libere. Cupelli ha dovuto comunque confrontarsi, posso solo immaginare, con almeno tre penalisti. E se anche avesse proposto la responsabilità medica (argomento di cui indubbiamente pare essere esperto ed appassionato), non si può escludere che Presidente e consiglieri di Cassazione abbiano obiettato: è troppo scontato, ne parlano tutte le riviste, tutti i libri dei temi, tutti i corsi e per di più se qualcuno cerca su internet "Cupelli" vede che sei esperto soprattutto in quel ramo, quindi non ci sarebbe nessuna selezione. Invece Rolli, che io sappia, è l'unico amministrativista, quindi mi sembra quasi scontato che la traccia la deciderà praticamente lui.

Da: Traccia civile 25/01/2018 12:43:13
Grandioso lo schema degli argomenti trattati da fglaw

Beato chi queste cose le ha scritte.

Ci sono tutte le varie fattispecie possibili.

Ora e' tutto chiaro.

Ho trovato ottima l'analisi del trattato fava pubblicata sul sito

Da: Mabeh 25/01/2018 12:51:53
non ho partecipato al concorso, ma da casa le prove mi sembrano veramente toste. Nei corsi dicono che le asticelle poi si abbassano... la media degli ammessi più o meno non cambia, se si fa una comparazione.
Però vedere alcuni, che conosco, che non hanno mai vinto il concorso, sdottoreggiare  sulla bellezza e sulla facilità delle tracce mi fa venire la nausea...tirate a dritto e non ritiratevi ... fatelo domani ...
@Luca3 mi dispiace guarda avanti, non sempre ti condivido nei tuoi interventi ma sei uno in gamba ti rifarai al prossimo concorso

Da: Per annina9225/01/2018 12:52:55
Decreto fine mese , bando aprile , scritto autunno.
Ciao

Da: Gin 25/01/2018 12:58:08
Ragazzi io non mi sono presentata a questo giro, l'intenzione è di andare al prossimo, a provare per la prima volta.
Premesso che ho trovato queste tracce apparentemente semplici, ben più complesse per chiunque rispetto a tracce giurisprudenziali dove, perlomeno, se la sentenza l'hai studiata l'argomento lo sai, mentre in questi casi non ci sono santi che tengono, devi ragionare col codice, vorrei capire una cosa su questi famosi corsi.
Assodato che il trend degli ultimi due concorsi è quello di tornare a tracce più generali, di ragionamento, quanto possono essere utili o invece dannosi tali corsi?
So che le lezioni da seguire e il materiale dato da studiare è molto ed è quindi ovvio che le persone si limitano a seguire tale linea, perché non avrebbero nemmeno il tempo di studiare altro da soli. Quindi chiedo a chi ha frequentato qualche corso (e lo chiedo perché qualche lezione di prova in giro le ho fatte anche io), avete mai trovato un corso che vi stimolasse seriamente a ragionare, partendo dai manuali base, insegnando un metodo serio per scrivere qualsiasi tipo di tema partendo dai principi e dall'inquadramento sistematico, oppure sono tutti nell'ottica della ricerca dell'ultima sentenza e della spiegazione degli argomenti solo da un certo punto di vista?
Stavo seriamente pensando a questo punto di investire su uno di quei corsi solo temi, perché credo sia necessario, almeno per un periodo di tempo, qualcuno che li corregga e spieghi le carenze. Non riesco a capire invece se abbia un senso seguire anche delle lezioni, a questo punto.

Da: SaraSary 25/01/2018 13:20:18
Ma per avere il trattato di Fava o altri ma voi come fate? perché i costi sono alti....studiate in biblioteca...come fate con i testi e quanti ne comprate?

Da: CASO BELLOMO25/01/2018 13:25:03
Qui c'è la recente intervista di Bellomo fatta da Vespa.
Una lunga intervista che tocca tutti i punti sensibili della vicenda.
Due cose da dire:
1) andrebbe fatto un monumento al Presidente Pajno per il coraggio avuto nello sbattere fuori questo pazzo sapendo che lui reagirà anche nelle corti europee.
2) Bellomo, secondo me, è omosessuale e vive malissimo questa sua condizione considerate le sue idee di agente superiore perfetto. Logica conseguenza di questa omossesualità mal vissuta è l'odio e il disprezzo per le donne che poi lo ha indotto ad ideare strumenti di fortissima sottomissione e umiliazione.
La questione è davvero più grave di quel che sembrava.

http://www.raiplay.it/video/2018/01/Porta-a-Porta-4b9042ec-b0cf-4981-bee6-ee2a5687dea1.html

Da: Principio consensualistico 25/01/2018 13:26:33
Si ma il principio consensualistico non sta scritto mica solo sui testi di fava?? 1376/1465 abc del diritto con uno sforzo un po altre il 1176 si poteva arrivare alla soluzione.
Chiaro che con riferimento all'appalto occorreva ragionare perché non opera.
A posteriori i corsi son tutti bravi a dire ce l'avevamo. Ma famola finita.

Da: xela 125/01/2018 13:40:32
un metodo cosi' lo fornisce Ex consigliere

Da: xela 125/01/2018 13:42:09
per gin...

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