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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: Un passante Reputazione utente: +166 | 1 1 - 15/09/2019 09:02:23 |
Caro Bellaebellaverità , Poiché parliamo del nostro film preferito, sappi che sbagli. Perché in questo consiste l'essere schiavi. Vivere nel terrore. Nel nostro caso della umiliazione della bocciatura. Quel che devi lasciare ai tuoi figli è l'esempio si chi non si arrende e non si lascia abbattere dalle ingiustizie. Tutto qua. È giusto lottare per migliorarsi. E non ci si fa fermare quando si lotta per ciò che è giusto. Saluti passanti le sue lacrime nella pioggia ricordanti | |
Da: Andnowtheverybeautifultruth | 1 - 15/09/2019 09:29:43 |
Caro Passante, è bello legere le tue parole dopo aver visto proprio ieri sera "Martin Eden" (andatelo a vedere perchè merita) il cui tema centrale, secondo me, è proprio la schiavitù. Mi tornano in mente le parole del protagonista quando si trova a tavola con il giudice che si definisce "liberale". E' clamoroso (per un liberale come me) non trovarsi d'accordo con la conclusione cui giunge Martin Eden, ossia che i veri socialisti sono proprio i liberali che finiscono per subire il socialismo. Il discorso, evidenetemente, si fa lungo e sono ben conscio del fatto che il protagonista termina la sua esistenza cercando di liberarsi a sua volta dalla schiavitù che lui stesso s'è costruito e nella quale si è trovato non avendo colto l'insegnamento del maestro. Ecco, mettiamola così, dopo quasi trent'anni di fatica e dopo aver visto da vicino come funzionano veramente i meccanismi del potere, se devo scegliere una schiavitù io scelgo il "commodus discessus", la schiavitù meno faticosa. Vivrò di quello che ho imparato e, ad un tratto, mi troverò ignorante. Naufragherò nella mia ignoranza e piano piano mi lascerò annegare. Lascio a chi la vuole continuare la sua lotta, credendo di far cosa utile nel segnalarvi quanto la lotta renda schiavi. Hasta la victoria, compagneros! | |
Da: Un passante Reputazione utente: +166 | 1 - 15/09/2019 09:54:23 |
Mezza parola, cumpa'! Non insisto oltre, anche se spero sempre in un tuo tempestivo pentimento operoso... La vita esiste anche al di fuori dei concorsi! Forse... Saluti passanti anche il suo imminente ritiro con orrore contemplanti | |
Da: Andnowtheverybeautifultruth | 15/09/2019 12:54:37 |
Appena ti ritiri andiamo a fare bisboccia insieme. Promesso! | |
Da: Un passante Reputazione utente: +166 | 2 - 15/09/2019 13:01:29 |
Settembre 2020, inizia il digiuno propiziatorio... Come sai i prossimi tre scritti, e quattro se bandiscono davvero un nuovo Corte entro l'anno, me.li faccio di gusto! Saluti passanti i festeggiamenti per i suoi sessant'anni mai più concorsanti già preparanti | |
Da: Pino marittimo | 1 - 15/09/2019 15:08:32 |
Ciao a tutti, hanno risposto alla mia domanda di accesso agli atti: amministrativo 28. Nulla da recriminare per carità , studiavo poco e da pochissimi mesi, fermo restando che questo concorso non mi sembra alla mia altezza neanche fra 5 anni. @passante grazie per aver postato la testimonianza del tuo amico sul suo metodo di studio, interessantissimo. | |
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Da: Angelfrommontgomery | 1 - 15/09/2019 20:55:22 |
Cara Pino,benvenuta con un 28 di amministrativo al primo colpo non è proprio male, guarda che il livello della preparazione è alto, vuol dire che tre commissari ti hanno dato 6 e due 5, e poi non sai come sono andate le altre prove, la tua umiltà ti pagherà , un 6- - - in questi concorsi vale come 8, se tu dovessi fare un banale concorso per funzionario amministrativo (quale sono io per esempio) avresti fatto scintille. La prima volta che ho affrontato questo concorso, leggendo le tracce dal 73 in poi (le trovi tutte fino al 2014 sul sito USRI della Presidenza del consiglio, per quelle successive del 2016 ti aiutiamo noi) mi son detta booooh che è sta' robba? Il collegamento negoziale, la multiproprietà azionaria, il coordinamento degli interessi dall'atto complesso all'amministrazione concordata, la rinunciabilità delle posizioni soggettive della pubblica amministrazione: aspetti sostanziali e processuali ? Poi pian piano ho cominciato ad affondare le mani nella materia. Le tracce sono sibilline presuppongono. Per esempio se io avessi trattato in modo appropriato anche l'ottemperanza nel mio tema di amministrativo avrei preso 45 e invece mi sono fermata al riesercizio del potere al divieto per la PA di rieditare il dopo il secondo annullamento con medesima motivazione. Avrei potuto affrontare la questione di nullità del provvedimento amministrativo adottato in dispregio del giudicato di annullamento e quanto meno citare le norme del cc e del cpc che disciplinano i principi di cosa giudicata formala e sostanziale. E invece mi sono preoccupata di citare anche sbagliando una citazione delle prefazione della De Nictolis al Manuale del Plaisant, che gaffe. Però mi sembrava carina. Il tutto condito dalla mancanza di sinteticità . Mi hanno dat 35 anche troppo buoni. | |
Da: tar2016 | 15/09/2019 21:33:13 |
Angel quindi ti fanno corretto civile? | |
Da: Angelfrommontgomery | 1 - 15/09/2019 22:52:05 |
Tar scusami non capisco. Ho avuto 35 di amministrativo che non è poco e 25 di civile che non è poco, confrontandolo con il mio 36 di civile del 2010 e 37,5 del 2016 direi che forse ci siamo. Ho capito che il mio punto debole sta proprio li. Non avendo superato la soglia dei fatidici 35 in civile (seconda prova) non ho avuto la correzione della sentenza e di tributario. Quindi ho postato la mia soluzione in merito alla sentenza (che non è stata e non sarà mai corretta - a meno che io non vada a Roma a farmi aprire le buste per constare io stessa cosa ho fatto e cosa no). In pratica sto cercando di fare una sana autovalutazione delle prove corrette ed anche di quelle non corrette. | |
Da: Angelfrommontgomery | 15/09/2019 23:08:40 |
In civile secondo me ho sbagliato l'approccio. Troppa roba ho messo dentro il tema di tutto e questo non si fa. Bisogna centrare la traccia e non deviare. Restare nell'argomento e sviscerarlo tutto. Errore madornale parlare della nullità in diritto amministrativo. Nel tema questo non era richiesto. Omesse le nullità di protezione che sono fondamentali. Buon inizio non demordere in principio è dura poi si può fare. | |
Da: Cenerentola80 | 15/09/2019 23:34:04 |
angel, come hai affrontato, se posso chiedere, la prova di diritto amministrativo? | |
Da: 11279 | 2 - 16/09/2019 09:35:30 |
Cari colleghi...vi comunico che a mia rinnovata richiesta di accesso agli elaborati non corretti, la Santa Inquisizione mi risponde, con pec di domenica, che nonostante il mio interesse esista (in contraddizione con quanto affermato in precedenza) non potrò avere accesso ai temi in quanto rimarranno sigillati come la Sacra Sindone. ...dimentichiamo qst concorso. | |
Da: giacomovonte | 16/09/2019 11:37:07 |
buongiorno, ci riprovo :) i prossimi scritti presumibilmente ed indicativamente quando saranno? Chiedo stante l'aumento dei posti dell'ultimo concorso che ha slittato i tempi, magari qualcuno di più esperto mi può aiutare. Grazie mille e buono studio a tutti, anche al passante finché rimarrà per noi aspiranti referendari aiutante | |
Da: rodafa | 16/09/2019 14:06:38 |
Buongiorno, relativamente al nuovo bando come autocertificate lo stato matricolare? Usate uno specifico modello? Grazie | |
Da: GA-GO | 16/09/2019 14:08:18 |
Una novità in libreria. Se la legislazione di corto respiro mina il diritto tributario «Si può dire che il diritto tributario non esiste più». Enrico De Mita non usa mezzi termini, nella prefazione alla nuova edizione del suo manuale "Principi di diritto tributario" (Giuffrè Francis Lefevbre), in libreria in questi giorni, per descrivere lo stato di salute dell'impalcatura che deve sorreggere il nostro malandato sistema fiscale. Naturalmente, si tratta di una provocazione. Enrico De Mita - professore emerito dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, tra i più autorevoli accademici del diritto tributario, con un'attenzione particolare all'intreccio e alle connessioni di questo settore giuridico con i valori della Carta costituzionale - sa bene che il diritto tributario non è certo in buona salute, ma non è affatto finito. E altrettanto bene lo sanno le migliaia di studenti, docenti universitari e studiosi, per i quali da vent'anni il manuale (la prima edizione risale al 1999), ha costituito e ancora costituisce un punto di riferimento e ai quali il volume è destinato. D'altra parte, proprio la conoscenza dei principi fondanti del diritto tributario - ovvero quella branca del diritto che «studia i principi e le norme relativi all'istituzione e all'applicazione di quella entrata di diritto pubblico che è il tributo» - diventa la più efficace forma di tutela e di difesa di quegli stessi principi. Principi troppo spesso bistrattati in nome di bisogni contingenti - di volta in volta, la necessità di reperire urgentemente risorse finanziarie oppure i buoni propositi di contrastare l'evasione che si rivelano spesso solo una modalità per ottenere gettito aggiuntivo - che hanno portato nel tempo a una legislazione delle emergenze, una legislazione confusa, contraddittoria, casistica e minuziosa all'inverosimile. Il risultato - causa ed effetto di questo modo di legiferare "a getto continuo" - è il rischio di un progressivo smantellamento o almeno indebolimento del sistema di principi alla base del diritto tributario. Un indebolimento che disorienta tutti. Disorienta gli studiosi e chi il diritto tributario lo insegna nelle università , per l'assenza di una piattaforma per l'impostazione e interpretazione teorica del diritto tributario. E al tempo stesso disorienta gli operatori, decine di migliaia di soggetti obbligati a rincorrere norme sempre mutevoli e adempimenti sempre più pressanti, non riconducibili a principi generali, senza la logica di fondo che dovrebbe caratterizzare il sistema. Nel suo manuale, De Mita fa lo sforzo di trattare i singoli istituti legandoli sempre a una concezione unitaria e teorica. I principi tributari vengono tratteggiati in un testo che rimane ancorato alla legislazione positiva destinata a essere applicata da contribuenti, amministrazione e giudici. La nuova edizione del manuale, la settima, è ovviamente aggiornata con le modifiche intervenute negli ultimi anni e che hanno determinato la frammentazione del sistema tributario, ancora più marcata per il diritto sostanziale. Con riguardo all'Irpef, per esempio, è ormai in atto la moltiplicazione di regimi speciali (da ultimo, quello per i piccoli imprenditori e i professionisti) e di imposte sostitutive che colpiscono i singoli redditi o che influiscono sul reddito complessivo (quale il regime dei neo-residenti), una tendenza che incide in modo significativo sui principi di capacità contributiva e di progressività . E che costituisce una delle prove evidenti delle difficoltà del diritto tributario. Anche il diritto formale non è rimasto indenne negli ultimi anni da integrazioni legislative: si pensi alla codificazione dei concetti di elusione o abuso del diritto. E poi le sanzioni tributarie, amministrative e penali, oggetto di una significativa riforma oppure ancora il processo tributario. E si potrebbe continuare. La moltiplicazione delle leggi, che proprio sulle pagine del Sole 24 Ore Enrico De Mita ha più volte evidenziato come il difetto principale del sistema, non pare arrestarsi. Per questo i "Principi" sono una guida essenziale del diritto tributario. © Salvatore Padula | |
Da: lucasgc | 16/09/2019 14:10:38 |
Chiedo a chiunque voglia rispondere su quali testi consigliate di studiare e a quali corsi a distanza iscriversi. Da alcuni messaggi precedenti apprendo che quanto ai testi la preferenza è per il Garofoli e Plaisant per amministrativo; Fratini per civile; per tributario lo ignoro e così per la prova pratica. Grazie a chi vorrà darmi delucidazioni. | |
Da: Cenerentola80 | 4 - 16/09/2019 14:26:40 |
prova con i testi redatti a lourdes...sai com'e'...visti i precedenti appena trascorsi studiare e interrogarsi sui manuali e' spreco di energia | |
Da: sgnacchelos | 1 - 16/09/2019 15:05:47 |
Buongiorno a tutti, ho avuto le copie dei miei elaborati insieme agli estratti dei verbali. Il mio giorno (16 aprile 2019) sono stati corretti gli elaborati di 23 candidati; di questi, 21 si sono fermati alla prova di amministrativo, in 2 (tra cui io) hanno preso la sufficienza in amministrativo ma si sono fermati a civile (rispettivamente, con un 25 e un 30 - il mio). Lascio a voi le valutazioni, io non posso che essere molto soddisfatto. | |
Da: Frozen79 | 1 - 16/09/2019 15:05:59 |
Salve a tutti. La mia istanza di accesso continua a non ricevere risposta. Ho già inviato 2 solleciti. Ho chiamato ai numeri piso-rubrica senza risposta. Come è possibile che dal 6 agosto ad oggi non mi hanno neanche comunicato i voti. Qualcuno sa se ci sono altri numeri di telefono. Grazie. | |
Da: grandegatsby | 4 4 - 16/09/2019 15:10:15 |
Ciao lucasgc. Premettendo che non devi farti scoraggiare dal clima assurdo che si è creato, qua ove un tempo regnava la serenità e il reciproco sostegno (valori ora tutelati dal solo passante! Ma che auspico torneranno), ecco i miei consigli. Melis per tributario, libro di grande complessità e problematicità ma che ti fa capire la materia e i suoi - non molti, per la verità :) - elementi di razionalità . Eventualmente accompagnato da un libro di scienza delle finanze, ma non necessariamente (la traslazione dell'imposta ad esempio, pur se concetto delle scienze economiche, era trattata benissimo nel Melis) Di amministrativo, se hai saldi i principi, va bene un qualsiasi testo concorsuale aggiornato (Caringella Garofoli ecc. Anche in versione compendio maior) Idem civile. Se non hai saldi i principi, devi cominciare con i principi e quindi testi universitari classici. I testi concorsuali anche se pretenderebbero di essere completi, sono scritti a 40 mani e in modo spesso incoerente, oltre che aggiornati male (e con difetti di coordinamento ricorrenti) quindi le categorie decisamente non puoi studiarle là . Utilissimi invece per sapere tutte le ultime grida del Consiglio di Stato e della Cassazione sugli istituti. Per la prova pratica un testo di diritto processuale amministrativo e uno di sentenze svolte sono una buona base! Dipende anche da che lavoro fai, se hai mai scritto un atto o una sentenza ecc. Sui corsi non so aiutarti, la mia idea è che alla fine servano più per tenere la gente motivata che per altro. Ma sicuramente ce ne saranno di validi. E anche in questo caso dipende dal tuo livello di partenza. Infine, diffida di chi dice che servono venticinque anni di studio o la conoscenza monografica degli argomenti. Basta la conoscenza solida delle categorie, sale in zucca, capacità di ragionamento e di scrittura, fortuna, calma e sangue freddo, fortuna (due volte). In realtà può essere un mix per cui non bastano venticinque anni di studio o può essere che ci sei quasi... Ciao! PS: ricordo a me stesso che l'accesso si esercita su un documento amministrativo (compiti nemmeno tirati fuori dalle buste sono documenti amministrativi!? E quale attività amministrativa si sarebbe mai compiuta su di essi?) collegato ad una situazione giuridicamente tutelata (fatico a individuare alcunché di giuridico nell'interesse a rileggere i propri compiti non corretti per motivi di autovalutazione e crescita personale). | |
Da: lucasgc | 16/09/2019 15:14:38 |
Ti ringrazio dei consigli e dell'incoraggiamento. Mi sei stato di aiuto. Grazie | |
Da: Cenerentola80 | 1 1 - 16/09/2019 15:17:24 |
ehm...😅con tutta la stima, evitiamo un qualunquismo scontato da chi e' stato( per bravura ovvio) ammesso. non e' stata e non e' una procedura ispirata ai valori che ci professano. in bocca al lupo per gli orali | |
Da: Cenerentola80 | 16/09/2019 15:26:19 |
rectius ci propinano. nb ad ordinaria istanza di acceaso evasa subito con annessi compiti di tutti gli idonei | |
Da: 11279 | 2 - 16/09/2019 15:44:04 |
Caro aspirante magistrato di Tar che scrivi allusivamente, Ti inviterei, con affetto ed ironia, prima della prova orale, a ripassare l'accesso...sai com'è un giorno potresti essere Tu a dover giudicare un diniego illegittimo... | |
Da: Andnowtheverybeautifultruth | 6 - 16/09/2019 16:02:30 |
Grandegatsby ricordo a me stesso che: a) documento amministrativo è qualunque documento che fa parte del procedimento, la giurisprudenza costante di tutte le corti estende detto concetto in maniera spinta; b) l'interesse nel caso di specie esiste eccome, visto che se devo fare ricorso per chiedere la ricorrezione devo poter valutare la bontà delle prove non corrette alla luce dei criteri fissati dalla commissione e dal confronto con le prove di chi è stato giudicato idoneo. Dette prove, infatti, diventeranno oggetto di giudizio della commissione qualora questa sia condannata alla ricorrezione e valuti sufficiente il primo tema escluso inizialmente. Diversamente si rischierebbe di agire in giudizio per ottenere qualcosa di totalmente inutile. La commissione dovrebbe riunirsi, aprire le buste non aperte di chi ne fa istanza, verbalizzare il tutto e farle pervenire al richiedente. Civiltà , questa si chiama civiltà non accesso agli atti! | |
Da: Bassotuba75 | 5 - 16/09/2019 16:07:10 |
Se un mio studente sostenesse la tesi de ilgrandegatsby all'esame di diritto amministrativo verrebbe sonoramente bocciato. I dubbi sull'operato della Commissione salgono, e non solo per questioni formali. | |
Da: Admaiora84 | 16/09/2019 16:49:39 |
@Grandegatsby Io, se fossi in te, in questa fase, mi concentrerei sullo studio ed eviterei accuratamente di scrivere sul forum, anche in considerazione del fatto che ogni post potrebbe essere letto anche da membri della commissione. Esporti in modo così netto su questioni quanto meno discutibili può solo danneggiarti. Sei all'orale, goditi il momento e pensa a dare il massimo!!! Ti faccio un grande in bocca al lupo e ti auguro il meglio! | |
Da: tar2016 | 16/09/2019 17:39:04 |
Grandegasbi potrei avere interesse a farli confrontare con i tuoi elaborati o di qualunque altro candidato idoneo anche per capire cosa non.è andato.. tutto qui | |
Da: Cenerentola80 | 1 1 - 16/09/2019 17:46:55 |
interesse-procedimento-documento. mi auguro che siano oggetto di studio da parte degli oralisti...attenzione a sparar simili corbellerie agli orali..... | |
Da: tar2016 | 1 1 - 16/09/2019 17:47:42 |
Grande nessuno qui del forum ha mai negato consigli a qualcuno. Il clima del forum mi pare sereno e non fa che esprimere la.delusione che ha portato questo concorso. | |
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