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Concorso DS in Sicilia
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Da: moll flanders 28/11/2012 11:12:25
@Askiriwi zozz: e chi lo sa? Magari sarai tra quelli che faranno parte del gruppo dei fortunati che potranno accedere agli orali (perchè chi di noi supererà DOVRA' sostenere la prova orale, contrariamente a loro), io te lo auguro davvero e, ripeto, lo auguro a tutti coloro che frequentano questo gruppo. Certo che diventare dirigente senza superare o senza sostenere una prova orale... mah, che dire. Dura lex sed lex. Ah, dimenticavo, la sosterranno al termine del corso di formazione. Capirai....

Da: X innerjuger28/11/2012 11:31:42
Si pregano le SS.LL di fornire immediata comunicazione al personale docente che ha partecipato alle prove scritte del concorso in oggetto indicato che - secondo quanto previsto dagli artt. n.3 comma 6, n.6, n.8 comma 12 e n.12 comma 4 ed in ottemperanza a quanto prescritto dall'art.71 del D.P.R. n.445/2000 - questa Amministrazione sta procedendo alla verifica della legittimità del titolo di accesso dichiarato dai diversi candidati.
A tal fine il personale docente interessato dovrà trasmettere - entro 7 giorni dalla data della presente - copia del titolo di accesso al seguente n. di fax 091 6909244.
Si ringrazia per la collaborazione e si segnala l'urgenza.

Palermo, 19/01/2012

Da: Blackout28/11/2012 13:06:33
Neanche a me avevano comunicato una mazza riguardo ai titoli da inviare, infatti oggi mi hanno chiamato dall'Usr, era una signora veramente gentile, che mi ha chiesto di inviarle entro due gg un documento attestante la laurea conseguita. Si vede che nella mia scuola manco ci pensavano che io partecipavo al concorso, pero' stranamente quelli della segreteria mi rompono per chiedermi praticamente ogni giorno come va col concorso! Bah!

Da: Blackout28/11/2012 14:18:01
Ha ragione fotonerg, a causa di un lapsus freudiano mi ero dimenticato della chiappetta, anzi scusate di Chiappetta che:

Inoltre, con una nota ministeriale a firma del direttore generale Chiappetta, datata 14 gennaio 2011, si è stabilito che coloro i quali hanno superato gli scritti durante il concorso annullato, poi bocciati all'orale, saltino la ricorrezione e siano ammessi a frequentare direttamente il corso di formazione.

Roba da svenire!

Da: festina lente28/11/2012 14:26:22
tra loro c'è chi è dirigente grazie al concorso riservato sempre del 2004.

Da: Blackout28/11/2012 14:27:21
Ma ragazzi scusate, chi di noi superasse gli scritti non potrebbe parlare con la chiappetta, oopss, scusate, il Chiappetta, chiedendogli di saltare anche noi le prove orali, visto che rimarremo senza posto e quindi abbiamo diritto di essere idonei come gli altri solo con gli scritti? Potremmo fare un ricorso, basandoci sul principio secondo cui la legge è uguale per tutti. Non vedo perchè la l 202/2010 debba tutelari i raccomandati idonei e gli ex trombati.Non vedo perchè il Chiappetta possa ammettere direttamente al corso di formazione i trombati all'orale del 2004. E questi naturalmente hanno qualche possibilità di diventare Ds presto. Ora invece noi, doppiamente trombati, dovremmo sostenere se superassimo gli scritti anche le prove orali. Scusate ma non è discrinazione questa? Non è che si tratti di violazione dei diritti costituzionali?

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Da: Xfestina lente28/11/2012 14:32:38
Ah quindi sono già dirigenti? Certo che il corso-concorso del 2004 è stato una vera pacchia!

Da: GREST28/11/2012 14:40:39
@qualcuno può dirmi ,quanto tempo dovrà passare dalla data esiti prove scritte ,a quella degli orali??
   grazie

Da: festina lente28/11/2012 14:55:08
L'elenco degli ammessi agli orali in Campania è datato il 31 ottobre.
Ad oggi l'USR Campania non ha ancora pubblicato il diario degli esami orali. E' già passato un mese. Potrebbe accadere (forse, ma forse!) anche per i siciliani.

Da: GREST28/11/2012 15:05:45
@FESTINA
hAI LETTO IL MIO PENSIERO!
GRAZIE PER LA RISPOSTA
sei davvero gentile
Quello che temo ,invece, è che vogliano far partire gli orali dopo le vacanze...lasciandoci solo un mese di tempo
Quante diseguaglianze in questo concorso
Io messina e tu?

Da: Neverendingstory28/11/2012 15:26:29
Anch'io temo che i tempi saranno molto ristretti, sia perché devono recuperare il tempo perduto sia perché in questo modo si favorirebbero i soliti noti, che hanno cominciato a studiare da tempo, certi della loro ammissione.....

Da: innerjuger28/11/2012 16:17:45
Cari colleghi vi posto delle domande orali delle altre regioni così possiamo confrontarci.

Pof e territorio
- responsabilità civile verso terzi
- organizzazione del lavoro personale ATA
- le otto competenze chiave e descrittori
- scuola materna in Spagna
- istituti professionali in Germania
- educazione e responsabilità educativa
- metaconoscenza e metacompetenza
- stranieri
- Pof
info: gestione dati personali al pc, crittografia, login, tracciato delle immagini , jpg, bitmap...CANDIDATOTERZO CANDIDATO1)
1) comunicazione sincrona e asincrona con esempi.
2)Istruzione parentale
3) Rapporto scuola superiore e ITS
4) il menù rapido: le caratteristiche
5) le competenze degli enti locali nel dimensionamento
6) le principali caratteristiche del DF dell'alunno disabile.
7)cookies
8) la responsabilità del docente nell'infortunio dell'alunno.

Le principali caratteristiche dell'uso delle tecnologie didattiche
2. Le principali caratteristiche della negoziazione nelle istituzioni scolastiche
3. Le principali caratteristiche dell'articolazione oraria nelle scuole
4. Le principali disposizioni relative alla formazione delle classi
5. Il ruolo dell'insegnante di sostegno nell'esame di Stato nella secondaria di secondo grado
6. I verbali del consiglio di classe, del collegio dei docenti, del consiglio d'istituto
7. Software e hardware per la sicurezza
Comunicazione sincrona e asincrona
I cookies
1. Le caratteristiche delle norme generali sull'istruzione
2. Le principali caratteristiche di un progetto di sperimentazione
3. Il ruolo del DS nel consiglio di classe
4. Competenze del DS nelle azioni disciplinari verso i docenti
5. La struttura della votazione finale del primo ciclo
6. Ruolo del DS nel periodo di prova del personale ATA
7. Indirizzo di posta elettronica
1. Il rapporto tra il DS e i revisori dei conti
2. Le principali caratteristiche degli incarichi esterni
3. I principi fondamentali dell'ONU sulla disabilità
4. I contributi degli enti locali
5. Le principali caratteristiche dell'istruzione tecnica del secondo ciclo
6. Le procedure per l'attribuzione del credito scolastico nella secondaria di secondo grado
7. Inserimento di commenti in un documento Word

1. Credito formativo e credito scolastico
2. Criteri per l'assegnazione dei docenti alle classi
3. Competenze del DS in materia di relazioni sindacali
4. Le principali caratteristiche dell'uso delle tecnologie didattiche
5. Le principali caratteristiche di un ordine di servizio al personale ATA
6. Rapporto tra comunicazione interna e comunicazione esterna
7. Caratteristiche principali dei sistemi operativi

1. Adozione dei libri di testo
2. Possibile organizzazione dello staff da parte del DS
3. Principali procedure per la concessione dei locali a soggetti esterni
4. Evoluzione della scuola secondaria negli ultimi venti anni
5. Dichiarazioni ONU sulle persone con disabilità
6. Sostituzione del personale ATA assente
7. Impostazioni di stampa in un documento word

1. Ruolo del DS nella valorizzazione delle risorse umane all'interno della scuola
2. Ruolo del DS nell'instaurare un rapporto di fiducia con il personale ATA
3. Principali attribuzioni dell'ANSAS
4. Le principali caratteristiche del Regolamento dell'autonomia
5. Principi fondamentali del diritto di accesso ai documenti amministrativi
6. Le principali caratteristiche del progetto Vales
7. Caratteristiche del World Wide Web
CANDIDATA -28
- Le principali caratteristiche dell'apprendimento per tutto l'arco della vita
- L'organizzazione delle attività di recupero a favore degli studenti
- Le competenze del DS in materia di relazioni sindacali.
- La didattica e le nuove tecnologie
- Rapporto tra Carta dei Servizi e POF
- Utilizzazione del FIS
- Come evitare la cancellazione con l'accesso a un file

2) CANDIDATO - 29
- Le principali caratteristiche dell'educazione degli adulti
- Il ruolo del DS nelle varie fasi dell'elaborazione/approvazione Piano Annuale
- Il contributo volontario delle famiglie all'atto d'iscrizione
- L'importanza dell'organico di diritto
- Regolamento d'Istituto
- Le principali caratteristiche di un ordine di servizio al DSGA
- Filtro di dati in un foglio excel
3) CANDIDATA - 30
- le possibili articolazioni dell'orario scolastico settimanale dela scuola secondaria di 1 grado
- il ruolo del DS nell'elaborazione/approvazione POF
- le principali figure del'Istituzione scolastica relative ala sicurezza
- azioni del CD in presenza di alunni DSA
- ruolo del DS nel Piano delle attività del personale ATA
- le principali caratteristiche della leadership
- periferiche Input/output

4) CANDIDATA- VOTO 30
- Sezioni primavera scuola infanzia
- Le principali caratteristiche del PEI
- Le principali procedure per garantire la sicurezza degli alunni nella scuola dell'infanzia e primaria
- Le procedure per l'attribuzione del credito scolastico nel2 ciclo d'istruzione
- Rapporti tra CD e consigli di classe
- Il ruolo del DS nel caso di resistenza al cambiamento del personale scolastico.
- Strategie più idonee per proteggere il computer dai virus

5) CANDIDATA- BUSTA128 - VOTO 28
- Comitato tecnico scientifico
- Principali modalità di recupero per gli studenti
- Principali caratteristiche del principio di economicità nell'amministrazione.
- Attività dell'INVALSI in relazione all'attività del DS
- Condizione di benessere nel lavoro
- La gestione delle ore di supplenza retribuite
- Le caratteristiche di una licenza open source di un software
6) CANDIDATA 6 - VOTO 24
- Le principali strategie attraverso le quali il DS può promuovere la comunicazione interna ed esterna
- Compiti della Regione in materia di istruzione
- Organico d'istituto e organico funzionale
- Principali modalità di organizzazione del servizio scolastico sul territorio
- Le principali situazioni per l'attribuzione di incarichi esterni all'istituzione scolastica.
- Principali procedure di controllo strategico interno
- Periferiche input/output

AREA 1 sistema scolastico in Germania
AREA 4 rapporto tra conoscenze, competenze e cittadinanza
FRANC. presentazione - parlare dei progetti europei
INFO quali tipi di dati si possono inserire in una cella di excel
QUARTO CANDIDATO
AREA 3 l'attività negoziale e norma di riferimento
AREA 6 principali caratteristiche delle government: ruolo, funzioni e responsabilita del DS
FRANC. presentazione - l'importanza della musica nella vita
INFO significato di informatica
Nessun risultato.
QUINTO CANDIDATO
Area 3 la procedura di acquisto di beni e servizi e forniture
area2: i compiti e le responsabilità di DS e DSGA nell'attuazione del POF
Area 4: il ruolo del dS nella pedagogia trasversale: metacompetenze e competenze.
Inglese: descriva la sua scuola come se la dovesse spiegare ad uno studente straniero, scuole in Inghilterra
informatica: cos'è uno slot

AREA 1 gli istituti professionali post-riforma
AREA 4 dimensione formativa dei saperi
ING presentazione - importanza della comunicazione
INFO indicatori di accessibilità di un sito scolastico

1) Come il dirigente scolastico crea un clima idoneo a chi si trova in difficoltà.
2) Il POF viene elaborato dal Collegio dei docenti tenuto conto del parere del Consiglio di Istituto. Che cos'è il parere?
3) Commentare la nota Miur 8-9-09 che richiama la responsabilità di garantire la comunicazione dei risultati delle prove nazionali Invalsi.
4) Lingua inglese: il sistema italiano di valutazione è migliore di quello inglese?
5) Informatica: documento .doc, ricerca logo Repubblica su Internet, stampare, spedire.
1) Ansia relazionale: azioni del dirigente scolastico per ridurla e gestirla.
2) Legge 59/97: conferimento della personalità giuridica.
3) Legge 62/00: rapporto tra scuola statale e non statale
4) Lingua spagnola: l'integrazione degli alunni.
5) Informatica: documento .ppt, modificare campi, inserire n. pagina, dissolvenza.

III CANDIDATO
1) Le sezioni primavera: funzioni, caratteristiche.
2) Sede persona fisica: domicilio, residenza, dimora.
3) POF: metodologia per divulgarlo.
4) Lingua francese: le ispezioni a scuola.
5) Informatica: outlook, aprire messaggio allegato zippato, decomprimere.
  1) DSA: uso strumenti compensativi e dispensativi.
2) Differenza fonti primarie e secondarie.
3) Incoraggiare iscrizioni a istituti tecnici e professionali: ruolo ITS.
4) Lingua inglese: il giornale di istituto.
5) Informatica: documento .doc, elaborazione testo.
  1) Didattica laboratoriale: ruolo insegnanti tecnico-pratici e assistenti tecnici.
2) Competenze degli enti proprietari degli edifici e ruolo del dirigente scolastico per la sicurezza.
3) Ciclo di gestione della performance D.Lgs. 150/09: significato e caratteristiche obiettivi
4) Lingua francese: l'e-ducation nella scuola primaria
5) Informatica: compressione di file .doc e immagine.

VII CANDIDATO
1) Attività contrattuale: di quale figura si avvale il dirigente scolastico.
2) Accoglienza: come si può realizzare.
3) Certificazione delle competenze all'assolvimento dell'obbligo scolastico
4) Lingua inglese: apprendimento cooperativo
5) Informatica: excel, aprire file, somma, media finale, inserire immagine istogramma.
1) Processo di formazione del curricolo dal Regolamento dell'autonomia.
2) Decreto legge.
3) Come comunicare dati in materia finanziaria ai componenti del Consiglio di istituto
4) Lingua inglese: motivazione degli studenti
5) Informatica: excel, aprire file, somma, somma finale valori, stampare, salvare. -L'organizzazione delle funzioni del DS nel POF
-Carattere e finalità scuola primaria
-La responsabilità patrimoniale e l'autotutela
-Finalità scuola infanzia e campi di esperienza
-La soddisfazione dell'utente nelle organizzazioni scolastiche: strategie di valutazione
-Responsabilità del risultato del DS
- Strumenti comunicazione istituzionale + efficaci nella scuola
-Dalla rendicontazione finanziaria al bilancio sociale
- Scuola infanzia: struttura e funzionamento
- Le fasi della spesa nella PA
- Lavorare in rete - l'autonomia cooperativa fra le scuole
- Struttura delle fasi di realizzazione del programma annuale

TIC: e-learning; Il registro elettronico, funzionamento e campo di applicazione; la tecnologia che applica le teorie costruttiviste
1) ITS IFTS (legge 144/1999 Istituzione, D.M.P.I. 436/2000 Regolamento di attuazione, finanziaria 2007 296/06 art 631, art. 13 L. 40/07, D.P.C.M. 25/01/2008 linee guida x la riorganizzazione del Sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e costituzione degli Istituti Tecnici Superiori)

2) AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA: nozioni strumenti e ruolo del D.s. (art. 9 275/99, art 3 275/99)

3) Funzione del bilancio nell'I. S. e effetti giuridici che produce (programma annuale in funzione al POF e se approvato non più necessarie autorizzazioni)

1) GERARCHIA DELLE FONTI COMUNITARIE, RELAZIONE SULLA NORMATIVA STATALE, RIFERIMENTO ALLE ATTIVITA' DEL D.S. (trattati/regolamenti/direttive/raccomandazioni 2006 competenze chiave e 2008 EQF)
2) DECRETI LEGISLATIVI (e poi decreti legge) (art 76/77 Cost.)
3) IL D.S. SULLA BASE DI QUALI CRITERI IN RELAZIONE A PROBLEMI ORGANIZZATIVI DOVREBBE DECIDERE A CHI INVIARE LA CONVOCAZIONE (qui abbiamo inteso C.d.C. problemi disciplinari, C. D. questioni didattiche, C. d. I. questioni di indirizzo, staff)
1) AUTONOMIA SCOLASTICA RICERCA INNOVAZIONE E SVILUPPO E INIZIATIVE FINALIZZATE ALL'INNOVAZIONE (DD. 419/74, art. 6 e 11 275/99) poi han chiesto anche FUNZIONE DOCENTE (CCNL docenti art. 26) sperimentazione (D.P.R. n.419/74, art.2 e 3, ripresi poi nel testo unico 297/94, art 277-278)

2) INDIVIDUALIZZAZIONE E PERSONALIZZAZIONE COME STRATEGIE X IL SUCCESSO FORMATIVO (ottime a mio avviso le linee guida sui DSA del 12/7/2011 ma anche 517/77 e 53/03)
3) CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE (150/09 art. 4)
1) PRINCIPALI NOVITA' INTRODOTTE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA NELL'ULTIMO DECENNIO (53/03 59/04 FINO A 89/09)
2) STRUTTURA FORMALE DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO
3) PROCEDURE PER ISCRIZIONE ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA (linee guida 2006 e CM. 8 gennaio 2010)
1) Nuova I.S. QUALI SOGGETTI? RUOLO LORO ATTRIBUITO NEL PROCESSO DECISIONALE (112/98 ma si poteva anche partire, per inverso, dal dimensionamento 111/2011 e 233/98)
2) OBBLIGHI NON DELEGABILI DEL DATORE DI LAVORO IN MATERIA DI SICUREZZA NELLE I.S. E COME VANNO ESPLETATI (art 17 81/08, art. 18 81/08)
3) COMUNICAZIONE PUBBLICA: LA COMUNICAZIONE DI SERVIZIO (150/2000, circolari)
1) POLITICA SCOLASTICA: LA RAZIONALIZZAZIONE. I REGOLAMENTI ATTUATIVI DEGLI ULTIMI ANNI (111/2011, D.L. 112/08 ART 64, D.P.R. 87, 88, 89/2010, volendo addirittura 165/2001 art 1 lett b)

2) OBBLIGO DI MOTIVAZIONE NEL PROVVEDIMENTO AMMINISTATIVO (art. 3 241/90)
3) COMUNICAZIONE PUBBLICA: MACROAREE (150/2000)
1) RETI DI SCUOLE (art. 7 275/99 e D.M. 44/01 art 33 lett. e)
2) IL REATO PENALE: ELEMENTI COSTITUTIVI (27 COST., ELEMENTO OGGETTIVO ED UN ELEMENTO SOGGETTIVO. L'ELEMENTO OGGETTIVO NORMALMENTE È COSTITUITO DA TRE COMPONENTI: LA CONDOTTA, L'EVENTO ED IL RAPPORTO DI CAUSALITÀ.
3) DSA (art 3 cost, 170/2010 e linee guida 12/07/2011)
1) IL POF FUNZIONE, PROCEDURE CONTENUTI (art. 3 275/99)
2) LIBERTA' DI INSEGNAMENTO E LIMITI, ELABORAZIONE DELLA CULTURA DELLA COMUNITA' SCOLASTICA ( cost. 33, DD. 416/74)
3) ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN PROGETTO SCOLASTICO. DIFFERENZE FRA ATTIVITA' E PROGETTI
1) I SOGGETTI COINVOLTI NELLA GESTIONE ANNUALE DEL FIS
2) IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO E IL VIZIO DI INCOMPETENZA
3) LE MISURE RACCOMANDATE DAL MINISTERO PER L'ALFABETIZZAZIONE LINGUISTICA DEGLI ALUNNI STRANIERI
1) COME E' CAMBIATO IL QUADRO DELLE COMPETENZE REGIONALI IN MATERIA DI ISTRUZIONE CON LA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COST.
2) I REATI CONTRO L'INCOLUMIT� PERSONALE (DEFINIZIONE DI REATO, LESIONE ETC)
3) IMMAGINI DI PRESENTARE AD UN'ASSEMBLEA DI ALUNNI/DOCENTI/STUDENTI (SCUOLA SEC II GRADO) UN PROGETTO DI PREVENZIONE CONTRO L'AIDS. QUALE MODELLO, ORGANIZZAZIONE E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE?
1) IL POF E IL SUO RUOLO NELLO SCHEMA DELL'AUTONOMIA
2) METACOGNIZIONE E DIDATTICA METACOGNITIVA
3) DI 44/2001: FUNZIONI E ORGANI DELL'ATTIVIT� NEGOZIALE
1) LE PRINCIPALI NOVITÀ NELLA NORMATIVA RIFERITA ALL'ISTRUZIONE SUPERIORE, ARTISTICA E MUSICALE
2) IL RICORSO AL CAPO DELLO STATO
3) COME SI DISTINGUE UN IMPEGNO DI SPESA DA UN MANDATO DI PAGAMENTO?
1) IN CHE MODO SI È CERCATO DI FAVORIRE IL RACCORDO E LA CONTINUITÀ TRA SCUOLA DELL'INFANZIA E SERVIZI PER I PIÙ PICCOLI E TRA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO?
2) QUAL È LA DIFFERENZA TRA COSTITUZIONE RIGIDA E FLESSIBILE?

3) QUALE PROGETTO DI PIANIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI DOVREBBE FARE UN D.S. APPENA INSEDIATO?
1) QUALI SONO GLI INDICATORI PIU' UTILI PER CONFRONTARE I SISTEMI SCOLASTICI DEI PAESI EUROPEI. L'ESPERIENZA ITALIANA.
2) CHE COS'E' UN CONTRATTO. ELEMENTI ESSENZIALI DEL CONTRATTO.
3) COME PRESENTARE IL POF A UN'ASSEMBLEA DI GENITORI: LOGISTICA, CONTESTI, COMUNICAZIONE NON VERBALE.
1) PERMESSI RETRIBUITI E CERTIFICAZIONI DA PRESENTARE X AVERLI (VOLEVANO PROPRIO IL NUMERO DEI GG...) CMNQ ART. 18 241/90 AUTOCERTIFICAZIONE E VOLENDO DIRETTIVA 14 DEL 2011 (DECERTIFICAZIONE)
2) COS è LA PERSONALIT� GIURIDICA
3) PATOLOGIE CRONICHE, SOMMINISTAZIONE DI FARMACI RUOLO E AZIONI DEL D.S. (QUALCUNO SOSTIENE CI SIA UNA RECENTE CIRCOLARE ARIVATA ALLE SCUOLE, IO HO TROVATO SOLO LINEE GUIDA DEL 2005...)
1) TRA GLI OBIETTIVI DELLA RIFORMA MORATTI VI ERA LA POSSIBILIT� PER GLI STUDENTI DI CAMBIARE CORSO DI STUDI NELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE . A SUO PARERE CI SONO STATI PROGRESSI RISPETTO AD ALLORA?
2)ILLUSTRI IL CONCETTO DI MEDIA EDUCATION E UN CURRICOLO ORIENTATO IN TAL SENSO
3) QUALI SONO LE PROCEDURE DI INDIVIDUAZIONE DELL'ALUNNO CON DISABILIT�
1) IN CHE MODO IL COORDINAMENTO DEI SISTEMI SCOLASTICI DEGLI STATI MEMBRI UE PUÃ' INFLUENZARE LO SVILUPPO ECONOMICO E DEL MERCATO.
2)COS'� UN CONTRATTO DI COMPRAVENDITA
3)VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE PUNTI DI FORZA E PUNTI CRITICI
1) QUALI SONO LE PRINCIPALI NOVIT� INTRODOTTE NELLA SCUOLA PRIMARIA NELL'ULTIMO DECENNIO?
2) PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI σ VIZI DI LEGITTIMIT�
3) UN DIRIGENTE DI SOLITO PRENDE DECISIONI DA SOLO (NON È PROPRIO COSÌ, MA IL SENSO È QUESTO); QUALI VANTAGGI E SVANTAGGI NELLA COSTRUZIONE DI UN GRUPPO DIRETTIVO.
1) PRINCIPALI SVILUPPI DEGLI ESAMI CONCLUSIVI DELLA SECONDARIA SUPERIORE DAGLI ANNI 90
2)DEFINIRE IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO E FARE ESEMPI DEI PIU' COMUNI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI.
3)COS'E' IL CONTROLLO DI ALCUNE ATTIVIT� GI� ESPLETATE DALL'A I.S. QUANDO SONO NECESSARIE E QUANDO SUPERFLUE.
1) IL PIANO ANNUALE DELLE ATTIVIT�
2) LA RESPONSABILIT� CIVILE INDIRETTA DEI DOCENTI PER LE ATTIVIT� COMMESSE DAGLI ALUNNI (2048 C.C.)
3) LA COMUNICAZIONE SCRITTA DEL D.S. A UNA FAMIGLIA DI BASSO LIVELLO CULTURALE
1) CITTADINANZA E COSTITUZIONE, NORMATIVA, LE DUE DIMENSIONI E LA VALUTAZIONE
2) COSA SI INTENDE PER SORVEGLIANZA SANITARIA DI LABORATORI, IN QUALI CASI è NECESSARIA A QUALI CONDIZIONI
3) IN UNA RIUNIONE COL PERSONALE AMMINISTRATIVO PER COMUNICARE L'ORGANIGRAMMA ESPONGA LE MODALIT� E LE FASI AVENDO CURA DELLA DISPOSIZIONE SPAZIALE
1) LA DISCIPLINA DI PROVA DEL PERSONALE ATA PROFILI A E ASUPER
2) DESCRIVA IL RUOLO DELLA MOTIVAZIONE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
3) IL PATTO DI CORRESPONSABILIT�
1) LA PRESENZA IN CLASSE DELL'INSEGNANTE DI SOSTEGNO, IL SUO RUOLO
2) IL D. S. STIPULA CONTRATTI DI LAVORO SUBORDINATO. COS'è IL CONTRATTO? ELEMENTI ESSENZIALI DEL CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO
3) CON L'APPROVAZIONE DEL PIANO ANNUALE LE RISORSE SONO DESTINATE AD ATTIVIT� E PROGETTI, COME SI POSSONO MODIFICARE TALI DESTINAZIONI?
1) COSTITUZIONE DELLE CLASSI INIZIALI DI CICLO, DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER INFANZIA E PRIMARIA
2) PRIMA DELLA RIFORMA 275/99 QUASI TUTTE ERANO I.S. ORGANI DELLO STATO. COS è UN ORGANO? PERCHé IL QUASI? ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN UFFICIO?
3) LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
1) RUOLO DEL C.D.I CON I CAMBIAMENTI APPORTATI DALL'AUTONOMIA SCOLASTICA
2) VISI DELLA VOLONT� NELLA FORMAZIONE DEL CONTRATTO E IN PARTICOLARE DELL'ERRORE
3) IL NEO DS DEVE AFFRONTARE UN COLLABORATORE CHE NON RIESCE AD ARRIVARE ALLA PERFORMANCE RICHIESTA. QUALI INDICAZIONI UTILI PER L'ANALISI DEL PROBLEMA E QUALI STRUMENTI
1) CARTA DEI SERVIZI, POF E REGOLAMENTO DI I. FINALIT� E CARATTERI DISTINTIVI
2) QUALI SONO GLI ELEMENTI ACCIDENTALI DEL CONTRATTO E SPIEGHI LA CONDIZIONE
3) RAPPORTO FRA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE. ALTRE MODALIT� DI VALUTAZIONE E CONTROLLO
1) INSEGNAMENTI E ATTIVITÀ CHE LE FAMIGLIE POSSONO SCEGLIERE O MENO MA CHE SE SCELTI CONCORRONO ALLA FORMAZIONE E ALLA VALUTAZIONE. FARE ESEMPI PER OGNI ORDINE E GRADO DI SCUOLA
2) IL CONTRATTO DI ADESIONE
3) VOCI DI SPESA ED ENTRATE DEL P.A.
1) PRINCIPALI ISTITUZIONI DEL U E E LORO RUOLO
2) LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NEI VARI GRADI E ORDINI DI SCUOLA
3) QUALE SIA LO STILE DI LEADERSHIP + EFFICACE DIPENDE DA MOLTI FATTORI. COMMENTI QUESTA AFFERMAZIONE
1) I I S SUPERIORE CORSI SERALI QUALI STRUMENTI DEVE ATTIVARE DI FLESSIBILIT� ORGANIZZATIVA IL DS?
2) EDUCAZIONE INCLUSIVA
3) DESCRIVA COSA SI INTENDE PER BULLISMO E LE POSSIBILI STRATEGIE PER LA LOTTA A QUESTO FENOMENO
1) INDICAZIONI 59/04 E 31/7/2007. QUALI LE PRINCIPALI NOVIT� NEI CURRICOLI DELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
2) COMPOSIZIONE STRUTTURALE DEGLI ORGANI INDIVIDUALI E COLLEGIALI
3) I DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO
1) PRINCIPALI INNOVAZIONI IN MATERIA DI ISTRUZIONE LICEALE INTRODOTTE DAL 226/05 E 89/2010
2) COMPONENTI DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE E LORO RUOLO
3) GLI I. COMPRENSIVI HANNO GROSSI CARICHI DI LAVORO DIVISI PER MATERIE, FUNZIONI E MATRICE. INDICHI DELLE STRATEGIE IN RELAZIONE ALL'AFFERMAZIONE
Domande orali concorso Lombardia 17 maggio
1. L'orientamento in Francia (area 1)
2. Utilizzo delle nuove tecnologie nell'apprendimento (area 4)
3. Gestione del personale, aspetti normativi e organizzativi
4. Francese: presentazione personale; socle commun
5. Come viene identificata una cella Excel, che cosa può contenere

Candidato  2
1. DSA (area 4)
2. POF al liceo: riforma e ruolo del DS (area 2)
3. La comunicazione all'interno della scuola: modalità e contenuti (area 5)
4. Francese: presentazione personale, descrizione di un'immagine
5. Servizi forniti da una rete informatica
Candidato  3
1. DSA (area 4)
2. Accesso agli atti e riservatezza (area 3)
3. Patti formativi, inclusione sociale, territorio (area 1)
4. Francese: presentazione personale, descrizione di un'immagine
5. Rete di istituto, Excel
Candidato  4
1. La valutazione con part. Riferimento al Sistema Nazionale di Valutazione
2. Responsabilità dirigenziale verso l'interno e verso l'esterno
3. Assegnazioni e incarichi per l'attuazione del POF: azioni del DS
4. Inglese: presentazione personale, group work, peer education, cooperative learning
5. Che cosa sono i firewall
Candidato  5
1. DSA
2. Ds e Consiglio di Istituto: ruoli e responsabilità
3. DS e organi collegiali: nuovi compiti e competenze
4. Tedesco: conversazione sull'esperienza personale e confronto fra i due sistemi scolastici
5. Come si accede alla cronologia di Internet
Argomento a scelta: stress lavoro correlato
Domande: Le prove di evacuazione sono necessarie? Il personale di segreteria e i genitori eventualmente presenti sono obbligati a uscire?
Area 4: Metodi e strategie per motivare l'apprendimento. Quali azioni come dirigente metterebbe in atto?
Area 2: Modalità di diffusione del POF dentro e fuori l'organizzazione scolastica
Francese: presentazione della sua scuola.
Sistemi formativi francesi e differenze con quelli italiani
Informatica: Procedimento per vedere le date di modifica di tutti i file di una cartella. Mettere in ordine alfabetico i file di una cartella. Intestazione e piè di pagina

Argomento a scelta: la condizione multiculturale della scuola italiana
Domanda: Cosa deve fare il dirigente per favorire l'integrazione
Area 3: Relazione del DS di accompagnamento del Programma Annuale.
Parere di regolarità contabile (revisore del conti). Chi stende la relazione di regolarità contabile?
L'allegato Z.
Area 4: Linee generali della gestione della didattica in un Istituto professionale
Inglese: i tuoi studi. Gli studenti che vanno un anno all'estero.
Info: come si accede alla cronologia di windows. Differenza tra amministratore di rete e di sistema
Argomento a scelta: valutazione dell'Istituzione scolastica
Area 6: linee generali per la gestione della didattica in un Istituto tecnico
Riferimento e commento positiva alla sua seconda prova scritta.
Area 2: gestione dell'istituzione scolastica e relazioni sindacali
Inglese: presenta la tua esperienza come insegnante. Procedure da attivare per effettuare lo scambio di studenti
Info: a cosa serve la barra di stato. Come inserire una macro
Argomento a scelta: valutazione degli apprendimenti e uso delle nuove tecnologie
Domanda: in che modo si valutano gli apprendimenti nella primaria, nella secondaria di primo grado, nella secondaria di secondo grado.
In quale momento una valutazione formativa può provocare una non ammissione?
Area 5: conduzione e coordinamento dei gruppi di progetto
Area 3: fonti regolatrici che interagiscono tra di loro, pubblicistiche e privatistiche.
Privatizzazione del pubblico impiego.
Inglese: come sopra
Info: sistemi operativi a confronto. Perché si parla di android.

Candidato  5
Ocse-Pisa, Istituzioni scolastiche e certificazione di qualità, utilizzo del computer per i disabili
commissione 2:
Candidato  1:
A4 Didattica per competenze e lim. In che modo il DS implementa le LIm?  come diventano le lim bene della scuola?Se manca qualcosa chi paga?
A1) Indicatori OCSE: si affronti la voce risorse umane e finanziarie. In che modo il DS opera nell'ottica della valorizzazione delle risorse umane
A3)Accessibilità e riservatezza nel processo amministrativo
A4) motivazione all'apprendimento, come si valutano gli apprendimenti? evoluzione del concetto da Bertagna in poi. Qual è il concetto di competenza che deve trasmettere il DS?
A3) convalida dell'atto amministrativo
A5) la programmazione d'istituto in relazione a progetti cofinanziati. Adesione a reti

Candidato 3:
A1: riorganizzazione scolastica europea. Decentramento. Azioni x valorizzazione dell'interdisciplinarietà.
A2) la contrattazione d'istituto, cosa si contratta per gli ATA?
A4)Strategie di recupero e difficoltà di apprendimento.

Candidato 4:
A4) didattica orientativa
A5) il ruolo del DS nella attività comunicativa all'interno dell'istituzione
A2) pof e organizzazione funzionale dell'istituzione. Perchè è importante analisi di partenza?

Candidato 5:
A1) la secondaria di primo grado. Valutazioni degli esami di 3 media. vecchi programmi '79
A2) programmazione didattica ed educativa dal punto di vista del ds. Pianificazione delle azioni
A6)Sburocratizzazione e semplificazione degli atti amministrativi

Candidato 6:
A3) D.lgs.150 . figure di sistema
A4) intercultura e aree a forte processo immigratorio
A5) gli assiomi della comunicazione, tipologia di leadership

Candidato 7:
A3) semplificazione amministrativa, responsabilità del DS poi a ruota libera dove voleva lui
A4) metacognizione
A3) vigilanza sugli alunni. infortunio. divieto di fumo

Candidato 8:
A2) progettazione del curricolo
A1)I curricoli nella scuola dell'autonomia (per la serie nella vita ci vuole anche del culo), la capacità negoziale nella formazione
A6) linee generali per l'organizzazione di una scuola primaria

Candidato 9:
A4) DSA
A1) indicatori OCSE: ambienti di apprendimento
A5) POF come strumento contrattuale e negoziale con le famiglie e gli enti locali

Candidato 10:
A1) influenza europea nella scuola r cittadinanza attiva. Le responsabilità del DS
A4) DSA normativa
A5) Vigilanza sugli alunni, sanzioni disciplinari

: possibile organizzazione dello staff di direzione (n. collaboratori)
49.    3: principali procedure x concessione dei locali della scuola (normativa)
50.    4: evoluzione della scuola sec. II grado negli ultimi 20 anni
51.    5: principi fondamentali dichiarazione ONU disabilità
52.    6: sostituzione personale ATA assente (distinzione bidelli e amministrativi)
53.    1: normativa  x adozione libri di testo
54.    Inf: impostazione stampa in word ( opzioni di stampa

55.    Compito dello Stato in materia di istruzione e formazione.
56.    Rapporto tra orientamento e dispersione scolastica
57.    Caratteristiche documento Word
58.    Affinità e differenze di strategie con Lisbona 2020
59.    Principali caratteristiche sull'orientamento scolastico del II ciclo
60.    Caratteristiche della valutazione:schema
61.    Strumenti di prevenzione dei comportamenti ineducati degli alunni
62.    Possibili fonti di finanziamento
63.    Principali caratteristiche regolamento istituto I ciclo
64.    Limitazioni nello svolgimento di incarichi esterni da parte del personale ATA
65.    Periodo di prova personale docente
66.    Competenza delle provincie nell'ambito dell'istruzione
67.    DS e nuove tecnologie
68.    Rapporto tra docenti di sostegno
69.    Caratteristiche di un progetto
70.    Criteri di formazione delle classi e parametri e alunni con disabilità
71.    Valutazione degli alunni stranieri
72.    Principale caratteristiche di un progetto sperimentale di organizzazione (Art. 11)
73.    Consuntivo delle attività svolte dal personale ATA



Da: analisi28/11/2012 16:42:11
la maggior parte degli idonei del concorso del 2004 sono di agrigento e della provincia.
Tutti sono attempati.
Voti bassissimi.
Non faranno l'orale, perchè erano stati considerati bocciati?

Quelli idonei allo scritto e bocciati all'orale erano i figli di un Dio minore?

I congelati e poi scongelati quindi sono stati valutati da una commissione ora sconfessata. Sono dirigenti per caso, anzi no, per raccomandazione ... altro che concorso!!!
VERGOGNA!

Da: moll flanders 28/11/2012 17:00:24
Quelli idonei allo scritto e bocciati all'orale vanno TUTTI direttamente a fare il corso di formazione, altro che figli di un dio minore!

Da: Emma2128/11/2012 17:10:03
Scusate ma quanti posti resteranno per quelli del 2011?
Vale la pena studiare?
Francamente mi sento stanca e demotivata.

Da: innerjuger28/11/2012 17:13:41
ma della sentenza del 22 novembre del consiglio di stato relativamente alla prova preselettiva sapete qualcosa?

Da: GREST28/11/2012 17:18:41
@ siamo un Paese senza vergogna
    nemmeno nelle fantasie più sfrenate
       di un sogno folle
avrei potuto immaginare
quanto architettato  A NORMA DI LEGGE
persino contro l'intervento del Presiente della Repubblica

Da: ma....28/11/2012 17:28:04
moglie di sindacalista importante tra idonei 2004.Che ne pensate? Il FATO o........

Da: Askiriwi zozz28/11/2012 17:33:57
Anche questa volta la provincia di agrigento la farà da padrona... vedrete.

Da: moll flanders 28/11/2012 17:49:49
@ma....       il fato, naturalmente!!!! :-))))

Da: Blackout28/11/2012 19:42:49
Grazie a Innerjuger per il post sulle domande, ma leggendole mi rendo conto che non sono per niente preparato per le prove orali, a molte di queste domande infatti non saprei rispondere. Voi invece cosa mi dite?

Da: Inesperiente28/11/2012 19:58:41
Stessa sensazione ... ma non c'è da stupirsi: il programma è vastissimo ed è possibile immaginare ancora altri argomenti che potenzierebbero la sensazione di inadeguatezza.

Da: innerjuger28/11/2012 20:01:52
Tra le domande vi è quella sui cookies voi cosa sapete?

Da: WILCONCORSO 28/11/2012 20:03:59
Blackout, la signora dell'USR ti ha telefonato al tuo telefono personale o a scuola?

Da: innerjuger28/11/2012 20:10:33
Capisco che è difficile riprendere a studiare ma se partiamo dalle domande poste agli orali.......  forse.......

1) Cosa significa "autonomia"?
L'autonomia delle istituzioni scolastiche è derivata dal D.P.R. 8 marzo 1999 n.275 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche), conseguente alla legge n.59 del 15 marzo 1997 (art.21). Rappresenta la nuova dimensione progettuale assegnata alle istituzioni scolastiche che si traduce nella loro capacità progettuale di scegliere e diversificare i percorsi formativi in funzione dei bisogni del territorio, all'interno di un nuovo modello di stato connotato da un'organizzazione decentrata di poteri e servizi, il più vicino possibile ai bisogni e interessi dei cittadini. Inoltre, autonomia significa che nei luoghi della formazione è garantita piena libertà di insegnamento e pluralismo culturale. Tutto ciò si realizza attraverso lo strumento fondamentale del POF(Piano dell'Offerta Formativa), che esplicita la progettazione complessiva delle scuole, mirante allo sviluppo della persona nella sua interezza e peculiarità, in risposta alle esigenze del territorio e alle diverse caratteristiche degli allievi. L'autonomia si articola in: autonomia didattica, che consente agli istituti di differenziare la propria offerta formativa; autonomia organizzativa, in riferimento all'organizzazione di modalità e tempi dell'insegnamento, (calendario scolastico, flessibilità oraria, accordi di rete, impiego dei docenti, ecc.); autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, nell'ambito della flessibilità curricolare definita dall'art. 8 del regolamento; autonomia gestionale (funzioni amministrative e gestione della dotazione finanziaria). Con l'autonomia si è attuato il passaggio ad una responsabilità nuova per l'istituzione che eroga il servizio, ad una maggiore coerenza e funzionalità dei momenti organizzativi, progettuali e di gestione complessiva dell'intero sistema formativo, rendendo possibile l'offerta di un servizio di qualità e di valutazione da parte degli utenti e del territorio.
2) Quali sono le responsabilità del Dirigente nella gestione della sicurezza all'interno dell'edificio scolastico previste dal D.Lgs. 626/94? Indicarne almeno tre.
Le principali responsabilità del Dirigente nella gestione della sicurezza all'interno dell'edificio scolastico previste dal D.Lgs. 626/94 sono così individuate:
1.    La valutazione dei rischi;
2.    L'elaborazione del D.V.R. (che contiene anche il programma delle misure di sicurezza da adottare, ritenute opportune per tutelare la salute dei lavoratori), da custodire e aggiornare costantemente;
3.    La designazione del R.S.P.P., degli addetti al S.P.P., la nomina del medico competente, nei casi previsti;
4.    L'adozione delle misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori;
5.    La formazione e informazione dei lavoratori.
3) Precisare la differenza tra leadership e management.
Leadership e management rappresentano i due poli della professionalità dirigente e, anche se si tratta di due aspetti complementari ed interconnessi, coesistenti nella quotidianità scolastica, se ne possono cogliere gli elementi di differenza.
Leadership vuol dire possedere fascino operativo (riconoscimento e stima), esercitare comunicativa, influenzare i collaboratori (dinamicità, relazionalità, affettività), attribuire grande importanza alla membership (oltre la concezione monopersonale dei rapporti), essere affidabile (sostegno e condivisione), sapersi concentrare sul compito (entusiasmo), orientare, essere guida e punto di riferimento.
Management significa dare fondamenti culturali, esemplificare obiettivi, valori e fini, essere disponibili all'aggiornamento continuo, puntare sulla responsabilizzazione, gestire controllo, verifiche e valutazioni.
Entrambe le dimensioni condividono, invece, le seguenti finalità:
- Far agire insieme esseri umani;
- Tendere alla qualità dei risultati.
4) Dal C.C.N.L 2002-2005, si evincono le materie oggetto delle Relazioni Sindacali d'Istituto. Elencarne almeno due.
Le materie oggetto delle relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica sono quelle indicate dall'art. 6, comma 2, del CCNL 2002-2005.
Tra esse rientrano:
1.Criteri e modalità di applicazione delle relazioni sindacali, nonché determinazione dei contingenti di personale previsti dall'accordo sull'attuazione della legge n. 146/1999, così come modificata e integrata dalla legge n. 83/2000 (contrattazione integrativa);
2.Criteri per la fruizione dei permessi sull'aggiornamento (informazione preventiva);
3.Nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo d'Istituto (informazione successiva).
5) Indicare le finalità della Riforma del Titolo V della Costituzione.
Le finalità della Riforma del Titolo V della Costituzione sono volte ad affermare un nuovo modello di stato fondato essenzialmente sul principio di sussidiarietà e integrazione delle competenze dei soggetti che lo compongono. Tali finalità si traducono in:
o    riduzione delle aree d'intervento gestionale e operativo dello stato a vantaggio delle autonomie locali;
o    adeguamento dell'ambito delle competenze regionali e locali (legislative e amministrative).
Per realizzare questa grande innovazione la legge ha stabilito la distinzione tra legislazione esclusiva e concorrente. Con il consistente decentramento amministrativo, avviato dalla Legge n.59/1997, si è determinato così il processo di ripartizione delle competenze tra stato, regioni ed enti locali con il trasferimento di funzioni dall'ordinamento statale ai vari organismi territoriali.
6) Il regolamento di contabilità n. 44/2001, concernente le "Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche", pone alcuni principi fondamentali: quali?
I principi fondamentali posti dal regolamento di contabilità n. 44/2001 sono così sintetizzati:
o    L'autonomia della destinazione delle risorse assegnate con la conseguente abolizione delle autorizzazioni ed approvazioni di spesa esterne agli Istituti scolastici;
o    La gestione finanziaria per obiettivi e per progetti.
7) Quali elementi costitutivi sono necessari per la costruzione del POF?
Gli elementi costitutivi necessari per la costruzione del POF sono:
o    L'analisi dei bisogni formativi;
o    Il contesto di riferimento;
o    La considerazione del valore delle risorse umane e strumentali e del fattore tempo;
o    La verifica e la valutazione delle attività intraprese.
8) Perché la Legge 7 agosto 1990 n. 241 ridefinisce i rapporti tra amministrazione e cittadino?
La Legge 7 agosto 1990 n. 241 ridefinisce i rapporti tra amministrazione e cittadino in base ai principi della trasparenza amministrativa ed il diritto di accesso, avviando così il processo di modernizzazione della Pubblica amministrazione che ha tra i suoi obiettivi proprio quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini.
9) A quali esigenze rispondono la "valutazione interna" e la "valutazione esterna"?
La "valutazione interna" e la "valutazione esterna" rispondono alle esigenze di garantire qualità ad un'istituzione scolastica e, in tal senso, rappresentano gli strumenti fondamentali per valorizzare l'identità di una scuola, legittimarne l'autonomia.
Infatti, la "valutazione interna" consente di:
- controllare e pianificare la propria progettualità formativa sulla base dei risultati ottenuti.
La "valutazione esterna", invece, permette di:
- accertare la tenuta complessiva del servizio scolastico pubblico;
- di monitorare le sue dinamiche ai fini della decisione politica e di orientamento per la sua evoluzione.
Quindi, appare fondamentale, per un sistema formativo di qualità,:
1) tenere sotto controllo la produttività complessiva del sistema, tramite l'accertamento dei traguardi essenziali di apprendimento e i requisiti minimi di funzionamento;
2) promuovere l'apprendimento organizzativo delle singole unità scolastiche.
10) Perché è importante realizzare un sito scolastico?
Realizzare un sito scolastico è importante perché può consentire ad una scuola di:
o    Avviare scambi di varia natura;
o    Pubblicizzare le offerte formative;
o    Offrire un servizio informativo sulle tipologie dei corsi, sul corpo docente, sulle classi, sul calendario scolastico, sulle attività svolte, sul personale amministrativo, ecc…
o    Offrire servizi on-line (famiglie, alunni, docenti), attraverso cui interagire direttamente con la vita della scuola.
11) Il Sistema Qualità quali processi riguarda?
Il Sistema Qualità riguarda i seguenti processi:
1.Processi principali (analisi dei fabbisogni, programmazione, selezione, ecc…);
2.Processi di supporto (comprendenti processi gestionali e operativi);
3.Sistemi di monitoraggio e miglioramento.
12) Quali sono i criteri per l'inserimento dei ragazzi stranieri e la determinazione per la classe d'iscrizione alla luce del DPR n. 394/99?
I criteri per l'inserimento dei ragazzi stranieri e la determinazione per la classe d'iscrizione alla luce del DPR n. 394/99 sono:
o    scolarità pregressa;
o    disseminazione delle presenze nelle varie classi;
o    raggruppamento di alcuni bambini appartenenti allo stesso gruppo nazionale;
o    assegnazione alla classe immediatamente precedente (rispetto alla scolarità pregressa) nelle situazioni di particolari difficoltà.
Sicurezza e tutela della salute nella scuola
22.    1. Definire il Microclima ed indicare a quali fattori ambientali si riferisce.
Il microclima si riferisce alla qualità climatica di un ambiente confinato adibito a luogo di lavoro che influenza la sensazione di benessere percepita dal lavoratore. Il microclima è determinato da un insieme di fattori ambientali, tra cui:
o    Temperatura;
o    Ventilazione;
o    Umidità;
o    Irraggiamento da superfici calde.
Si tratta di elementi che contribuiscono a creare situazioni ambientali in cui il lavoratore permane per molte ore (in riferimento agli orari di permanenza dei vari soggetti ritenuti lavoratori: alunni, docenti, collaboratori, personale dell'amministrazione, DSGA, DS) e che incidono sul benessere dell'organismo. Il DS è obbligato a controllare costantemente che esista un microclima idoneo a garantire condizioni di benessere negli ambienti di lavoro.
27.    2. Quali sono le caratteristiche culturali e di formazione specifica richieste per un RSPP del settore scolastico?
Le caratteristiche culturali e di formazione specifica richieste per un RSPP del settore scolastico sono le seguenti (capacità e requisiti professionali previsti dall'art. 32, D. L.vo. 81/2008):
o    Diploma di istruzione Secondaria Superiore;
o    attestato di frequenza e superamento dei Corsi di Formazione di cui al decreto legislativo 195/2003 ed all'accordo Stato- regioni- province autonome del 26/1/2006 (Modulo A + Modulo B/8 + Modulo C ed aggiornamenti periodici di 40 ore in cinque anni).
Sono previste eccezioni per chi è in possesso di una laurea specifica e per hi abbia già svolto tale funzione prima del 2003.
30.    3. Definire un lavoratore addetto al videoterminale
Si può definire "lavoratore addetto al videoterminale" colui che utilizza attrezzatura, munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni (così come disciplinate dalla norma, Titolo VII, decreto 81/2008, art. 173, comma 1, lettera C).
31.    4. Quando un DS/DL ancorché correttamente formato, non può esercitare la funzione di RSPP in proprio?
Un DS/DL ancorché correttamente formato, non può esercitare la funzione di RSPP qualora la scuola abbia un numero di dipendenti superiore a 200 (esclusi gli studenti).
32.    5. Quando il DS/DL deve nominare anche il Medico Competente ?
Il DS/DL deve nominare anche il Medico Competente (un medico in possesso di titoli specifici) qualora vi sia necessità di sorveglianza sanitaria per i lavoratori. Tale eventualità può emergere dalla valutazione dei rischi che evidenzia un'esposizione dannosa per la salute dei soggetti lavoratori (studenti o personale) per effetto delle attività che svolgono (addetti ai videoterminali), del luogo (ambienti di lavoro), dell'orario (tempo di esposizione) e delle specifiche mansioni di lavoro (movimentazione di carichi, esposizione ad agenti chimici ecc).
33.    6. Quali sono le classificazioni di pericolosità di sostanze e preparati chimici ?
Le classificazioni di pericolosità di sostanze e preparati chimici, come da tabella, sono definite da due decreti specifici:
ü n. 52/97 per le sostanze;
ü n. 65/03 per i preparati.
La tabella è facilmente reperibile online.
La pedagogia dell'accoglienza, ETS,Pisa 2008
34.    Come può essere definito il Protocollo d'accoglienza?
Il Protocollo d'accoglienza è un documento deliberato dal Collegio dei docenti che si configura come programma operativo predisposto dalle scuole per offrire agli alunni stranieri, sin dal loro ingresso, un percorso adeguato alle loro necessità e finalizzato alla loro completa e migliore integrazione scolastica. Rispetto ai contenuti, il protocollo si presenta come una mappa di azioni specifiche condivise, elaborata per favorire l'inserimento di questi alunni nelle scuole e sostenerli nella fase di adattamento alla nuova realtà scolastica, prevedendo, a tale scopo, modalità, tempi, risorse umane e strumentali. Il documento, frutto di una rigorosa progettazione, fornisce criteri, principi, indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni di nazionalità straniera. La scuola, infatti, non può trovarsi impreparata all'arrivo di alunni stranieri; in tal senso, il protocollo prevede compiti e ruoli degli operatori scolastici, traccia le diverse possibili fasi dell'accoglienza e le modalità di facilitazione per un efficace apprendimento della lingua italiana. Attraverso una adeguata e coerente elaborazione il protocollo rende possibile realizzare facilmente percorsi operativi e flessibili, personalizzabili secondo le esigenze delle situazioni.
35.    Che cosa afferma il DPR n. 394 del 31/8/1999?
Il DPR n. 394 del 31/8/1999 è il documento ministeriale riguardante le modalità di iscrizione, accoglienza e inserimento degli alunni stranieri e della formazione degli adulti immigrati. Nel testo viene affermato il loro diritto/obbligo all'istruzione scolastica, in virtù del quale le istituzioni scolastiche devono prevedere progettazioni mirate, contenenti le misure da attivare e le risorse da utilizzare per agevolare l'apprendimento della lingua italiana e l'accesso alle strutture e al curricolo comuni da parte degli alunni di altra nazionalità (anche tramite intese con enti locali, comunità, associazioni). Inoltre, il DPR afferma che " il Ministero della Pubblica Istruzione, nell'emanazione della direttiva sulla formazione e l'aggiornamento in servizio del personale ispettivo, direttivo e docente detta disposizioni per attivare i progetti nazionali e locali sul tema dell'educazione interculturale".
36.    Quali soluzioni prevede l'art. 9, Capo III del Contratto Collettivo Nazionale Lavoratori 2003-2005?
Secondo l'art. 9, Capo III del Contratto Collettivo Nazionale Lavoratori 2003-2005, nelle scuole che rientrano nelle aree a rischio, a forte processo immigratorio, si può accedere a fondi finalizzati per l'utilizzo di personale coinvolto nei progetti mirati al recupero e all'ampliamento dell'offerta formativa. Si tratta di figure come i facilitatori L2 o insegnanti su progetto che possono intervenire per agevolare l'integrazione dei bambini stranieri o lavorando con gli stessi individualmente, fuori dalla classe settimanalmente per alcune ore, oppure supportandoli nello stesso gruppo classe, in base allo specifico livello di competenza linguistica posseduto dagli stessi. Si tratta, in ogni caso, di un'ulteriore azione a supporto della migliore integrazione di tali alunni che, al loro ingresso a scuola, incontrano svariate difficoltà e problematiche di adattamento al nuovo contesto scolastico e socio- culturale.
4. Cosa significa lavorare con modalità interculturale?
Lavorare con modalità interculturale sta ad indicare una dimensione educativa basata essenzialmente sulla soggettività, intesa come identità che si afferma nel riconoscimento dell'altro, nel pluralismo identitario, nell'intersoggettività. L'approccio interculturale considera la pluralità una ricchezza, la diversità un valore, la dimensione comunitaria una possibilità di incontro e scambio tra culture. La scuola, in tale discorso, rappresenta il luogo dove con maggiore facilità può avvenire questo incontro e possono essere create le condizioni per una reciproca conoscenza e arricchimento. In tale dimensione, lavorare con modalità interculturali significa favorire l'avvicinamento all'altro, alla sua cultura, alla sua lingua, superando la cultura del primato identitario; significa accettare l'altro incondizionatamente, facendo della scuola il luogo interplanetario dell'identità comune, di convivenza tra le diversità di ciascuno e nel rispetto delle diverse appartenenze. Attraverso l'intercultura la scuola può contribuire, nei nostri difficili tempi, nel dare una risposta alle problematiche di intolleranza, nel combattere i pregiudizi, gli stereotipi e l'ostilità verso gli stranieri e i diversi. Attualmente, l'approccio interculturale inteso come apertura all'altro, comprensione ed accettazione, scambio e ricchezza, in un clima di dialogo, ascolto e solidarietà, diventa sicuramente una necessità se si vuole giungere a una convivenza pacifica e ad una reale integrazione tra le culture nel complesso assetto dell'odierna società multiculturale. Oggi più che mai, in campo educativo, la sfida è di saper realizzare l'educazione alla diversità in una visione di reciprocità e rispetto di ciascuna differente individualità, rendendo la scuola il luogo primario di incontro tra culture in una dimensione di scambio, appunto, di inter-cultura.
37.    Cosa significa definire il Piano dell'Offerta formativa (POF) in un "orizzonte interculturale"?
Definire il Piano dell'Offerta formativa (POF) in un "orizzonte interculturale" significa, essenzialmente, prevedere per le diverse aree (linguistico- espressiva, antropologica, matematico- scientifica) discipline implicate, modalità di raccordo interdisciplinare, finalità, competenze, contenuti come un complesso sistema simbolico unitario rappresentante la cultura che, mediante opportune strategie, attivando le capacità cognitive, immaginative e comunicative individuali consentono di interpretare, con criteri diversi, le realtà soggette storicamente a riorganizzazioni e modificazioni. Questo perché, come sostiene E.Cassier, l'uomo ormai vive in un universo non solo fisico ma soprattutto simbolico. Pertanto, nella costruzione del curricolo interculturale è importante prestare attenzione alla scelta dei contenuti disciplinari in modo da favorire la comunicazione e il dialogo con i diversi orizzonti culturali, in modo da far interagire efficacemente identità e culture diverse in un reciproco scambio e arricchimento.
38.    Descrivere una strategia di accoglienza
Nel sistema scuola l'accoglienza rappresenta l'elemento fondamentale del processo d'integrazione degli alunni stranieri. Differentemente dalla prima accoglienza, l'accoglienza va intesa come condizione quotidiana e permanente dello star bene a scuola. Le strategie che le scuole mettono in atto per raggiungere risultati efficaci in tal senso, tengono conto dei seguenti ambiti fondamentali:
1.Amministrativo- burocratico: riguardante le procedure di iscrizione e documentazione, l'accertamento della scolarità precedente, dello stato di salute, della situazione giuridica e familiare.
2. Educativo -organizzativo: comprendente la rilevazione delle capacità e dei bisogni specifici di apprendimento; l'individuazione della classe e sezione in cui inserire l'alunno; l'elaborazione individualizzata dei percorsi didattici; la revisione della programmazione.
3. Comunicativo: inerente le modalità di informazione e di comunicazione fra scuola e famiglia straniera; attenzione agli aspetti non verbali della comunicazione; il ricorso eventuale a interpreti e mediatori culturali, tenendo sotto controllo alcuni indicatori in particolare (conoscenza lingua d'origine e/o di altre lingue, competenze logico- matematica, comportamento in classe con compagni e insegnanti).
4. Relazionale: relativo al clima e alla relazione al fine di ridurre l'ansia e la diffidenza (preoccuparsi dello "star bene a scuola").
5. Sociale: include i contatti con gli enti e le associazioni del territorio a fini collaborativi; l'acquisizione di materiali e risorse utili per garantire ed offrire agli alunni percorsi personalizzati miranti alla loro piena integrazione scolastica e sociale.
39.    In che misura, secondo Bernestein, è importante il linguaggio, per la formazione della personalità sociale? Tratteggiare brevemente l'argomento.
Bernestein sostiene che il linguaggio è estremamente importante per la formazione della personalità sociale. In proposito, afferma che a differenti ambienti sociali corrispondono altrettanti codici linguistici che influenzano retroattivamente il pensiero relazionale ed il comportamento. Ne individua due fondamentali: il codice ristretto, semplice e di base, di tipo descrittivo, tipico di un linguaggio povero e diretto, utilizzato per una comunicazione senza scambio paritario; il codice elaborato, invece, è ricco e articolato, completo e culturalmente superiore, ad indicare una maggiore capacità/possibilità di ragionamenti complessi e un'adeguata padronanza lessicale. A partire da tali assunti, è fondamentale che i docenti mettano in campo tutti gli strumenti necessari affinché tutti i ragazzi possano superare il registro ristretto per passare a quello elaborato, indispensabile per garantire a ciascuno la piena realizzazione della propria identità. Il permanere di una situazione di "deprivazione linguistica", usando la definizione di Bernestein, non consente, infatti, di costruire il proprio mondo di significati, di dare senso alle proprie conoscenze, di crescere e arricchire il proprio pensiero, di autorealizzarsi.
40.    Secondo J. Cummins esiste un rapporto tra "lingua madre" e "lingua seconda"?
J. Cummins fa riferimento al principio dell'interdipendenza linguistica per spiegare l'esistenza di un rapporto tra "lingua madre" e "lingua seconda". Secondo lo studioso, infatti, vi è una stretta correlazione tra abilità linguistiche nella prima e nella seconda lingua, entrambe espressione di un'unica competenza sottostante. In base a tale principio, abilità cognitive già acquisite nella L1 possono trasferirsi nella L2, purché l'apprendente padroneggi tali abilità. A tale proposito, è importante che l'alunno straniero non abbandoni la lingua madre fino a quando il possesso delle abilità non è completo. Quindi, il mantenimento della L1 da parte dell'alunno di altra nazionalità non acquista solamente una forma di valorizzazione culturale, nello stesso tempo costituisce la condizione che permette all'alunno lo sviluppo delle ulteriori abilità cognitive. Per tutte queste ragioni la lingua madre si rivela come lo strumento fondamentale per l'apprendimento di una seconda lingua.
41.    Una programmazione che preveda l'insegnamento dell'italiano come L2 può utilizzare 6 principi basilari. Quali sono?
I principi basilari per una programmazione che preveda l'insegnamento dell'italiano come L2 sono i seguenti:
42.    Utilizzare la lingua come strumento di comprensione e di comunicazione;
43.    Rispettare la sequenza "comprensione- assimilazione- produzione";
44.    Dare precedenza alla comprensione e alla produzione di messaggi orali e, successivamente, passare alla fase scritta;
45.    Presentare i contenuti linguistici (funzioni, strutture, lessico) con gradualità e ciclicità;
46.    Ampliare costantemente il lessico;
47.    Considerare l'apprendimento dell'Italiano L2 come il più possibile vicino ai meccanismi di acquisizione della lingua materna.
48.    Una delle azioni fondamentali di un Dirigente Scolastico consiste nella formazione degli insegnanti. Cosa potrebbe prevedere un corso per l'educazione interculturale?
Un corso per l'educazione interculturale dovrebbe essere finalizzato, in primo luogo, a sviluppare la consapevolezza dell'educazione interculturale quale "normale prassi educativa" di una società "multiculturale" integrata. Pertanto, dovrebbe puntare a:
o    promuovere la conoscenza delle principali problematiche educative legate alla presenza di alunni stranieri;
o    elaborazione di un piano dell'offerta formativa che abbia come sfondo integratore la dimensione interculturale;
o    acquisizione di competenze generali e specifiche riferite alla progettazione, realizzazione, valutazione di percorsi curriculari di matrice interculturale.
Nei contenuti si dovrebbero affrontare le seguenti tematiche:
o    riflessione sulle figure di mediazione;
o    possibilità connesse con l'autonomia didattica (metodologia di insegnamento e aiuto reciproco tra alunni, la relazione con le famiglie e con le diverse comunità del territorio, l'apprendimento linguistico dell'italiano come L2.
Resta fondamentale per i docenti acquisire la capacità di leggere i bisogni formativi del contesto socioculturale della scuola e di riflettere sulle proprie pratiche educative e socio- educative in una dimensione di valutazione critica, al fine di migliorare la capacità di intervento e gli esiti positivi di integrazione che la scuola può e deve raggiungere in ottica interculturale.
54.    Come viene definita la Scuola nella Circolare Ministeriale n. 24 del 1 marzo 2006?
Nella Circolare Ministeriale n. 24 del 1 marzo 2006 la Scuola viene definita il luogo centrale per la costruzione e la condivisione di regole comuni, in quanto può agire attraverso un'attiva pratica quotidiana improntata al rispetto delle forme democratiche di convivenza e, principalmente, trasmettendo le conoscenze storiche, sociali, giuridiche ed economiche, intese come saperi indispensabili alla formazione della cittadinanza societaria.
12.Come può essere organizzato il laboratorio linguistico?
Il laboratorio linguistico, generalmente, segue la fase iniziale di progettazione e di accoglienza degli alunni stranieri nella scuola e viene organizzato e realizzato per raggiungere determinati obiettivi, concreti e misurabili mediante strumenti oggettivi di verifica e valutazione. Si tratta di obiettivi:
- Funzionali: finalizzati all'acquisizione di un linguaggio utile e funzionale alle esigenze di vita quotidiana degli alunni stranieri.
- Culturali: inerenti la conoscenza del contesto culturale del nuovo paese in cui vive l'alunno e dei paesi degli altri compagni di scuola.
- Grammaticali: relativi alla conoscenza delle principali regole morfologiche e sintattiche.
- Lessicali: riguardanti l'insieme dei morfemi lessicali di una lingua.
- Fonetici: relativi alla discriminazione e riproduzione dei suoni.
Il laboratorio linguistico si propone come un percorso specifico di acquisizione dell'italiano come lingua seconda, al fine di facilitare l'accesso agli apprendimenti comuni. Inizialmente, il test d'ingresso si rivela estremamente utile per determinare una progettazione mirata e personalizzata. Il test è costituito da undici prove relative alle quattro abilità linguistiche (ascoltare, parlare, leggere e scrivere) ad un livello diverso del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue. I risultati di questa verifica iniziale consentono di impostare il lavoro successivo in base ai bisogni individuali dell'alunno, puntando essenzialmente a stabilire una rete di scambi comunicativi (tra docenti e allievi e tra allievi e allievi di classe e d'istituto, all'interno ed all'esterno della scuola) in modo da far emergere e consolidare in modo naturale abilità e competenze linguistico- comunicative in L2 (elaborative, comunicative e di apprendimento della nuova lingua). Nel laboratorio linguistico l'apprendimento della L2 diventa il fondamentale veicolo per l'integrazione che va a realizzarsi in una dimensione comunicativa aperta al dialogo e allo scambio interculturale, alla conoscenza ed accettazione reciproca dell'alterità che alimenta l'identità del singolo.

55.    Quali sono i doveri fondamentali del Dirigente Scolastico indicati nel Decreto Legislativo 165/2001?
Ai dirigenti scolastici si applicano tutti i doveri previsti dal D.Lgs. 165/2001 (riguardante la generalità della dirigenza pubblica). Nello specifico, i doveri fondamentali del Dirigente Scolastico sono indicati nell'art. 25 dello stesso decreto e riguardano doveri esterni ed interni.
Rispetto al primo ambito (doveri esterni), il Dirigente Scolastico deve garantire:
o    il funzionamento generale dell'unità scolastica;
o    la gestione unitaria dell'istituzione scolastica di cui è il legale rappresentante;
o    la promozione e lo sviluppo dell'autonomia sul piano gestionale e didattico;
o    il pieno esercizio dei diritti fondamentali di ciascuno, tra cui il diritto all'apprendimento degli alunni, la libertà d'insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa delle famiglie.
Riguardo al secondo ambito (doveri interni), il dirigente scolastico:
o    è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati di servizio;
o    ha autonomia nei poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali;
o    organizza l'attività scolastica sulla base di criteri di efficienza e di efficacia formativa;
o    è titolare delle relazioni sindacali;
o    può avvalersi della collaborazione di docenti da lui individuati, ai quali può delegare specifici compiti;
o    ha l'obbligo di relazionare periodicamente al consiglio d'istituto circa l'andamento della scuola.

66.    Che cosa sono le fonti pattizie?
Le fonti pattizie si riferiscono alle norme derivanti da accordi tra più soggetti. In base a ciò, sono applicabili solo ai soggetti che hanno scelto liberamente di concordarle ed ai loro aventi causa. Principalmente riguardano i contratti di lavoro, ma non solo. La violazione di tali norme non dà luogo automaticamente a sanzione, ma può condurre le parti, su iniziativa di almeno una di esse, davanti al giudice ordinario che, esprimendo un giudizio nel merito, può attribuire responsabilità e stabilire eventuali conseguenze.
67.    Quali sono le funzioni del Direttore dei Servizi generali e Amministrativi?
Le funzioni del direttore dei servizi generali e Amministrativi riguardano essenzialmente l'organizzazione degli uffici e l'attività amministrativa generale di un'istituzione scolastica. Il direttore SGA, rispetto al passato, ha una maggiore autonomia operativa in un ambito di attività lavorativa di rilevante complessità e impatto esterno riguardo ai diversi compiti che gli sono attribuiti. Dal suo profilo emerge che:
o    sovrintende ai servizi generali amministrativo- contabili;
o    cura l'organizzazione con funzioni di coordinamento, promuovendo le attività e verificando i risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati, dal personale ATA, che è posto alle sue dirette dipendenze;
o    ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell'esecuzione degli atti a carattere amministrativo- contabile, di ragioneria e di economato, che assumono nei casi previsti rilevanza anche esterna;
o    firma tutti gli atti di sua competenza;
o    nell'espletamento delle funzioni assicura l'unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scuola in coerenza e strumentalmente rispetto alle finalità e obiettivi dell'istituzione scolastica, in particolare del POF;
o    può svolgere attività di studio ed elaborazione di piani e programmi di specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi e attuativi;
o    può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale;
o    possono essergli affidati incarichi ispettivi nell'ambito delle istituzioni scolastiche;
o    Ai sensi e per gli effetti dell'art. 25 bis D. L.vo 29/93 e successive modificazioni ed integrazioni, coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e amministrative.
4. Che cosa richiede l'attuale regolamento sul controllo di gestione?
L'attuale regolamento sul controllo di gestione richiede un'attenta analisi e verifica di costi e benefici in termini di efficienza ed efficacia, mettendo a confronto le risorse umane, finanziarie e strumentali impiegate con i risultati ottenuti. Quindi, tale analisi, non è più limitata, come prima, alla mera descrizione dei flussi finanziari, ma alle ricadute effettive riguardo all'efficacia, ossia misurando il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati e all'efficienza, ovvero misurando l'impegno di risorse richiesto per questo scopo. In merito a ciò, il dirigente deve porre in essere fin dall'inizio tutti gli strumenti utili ad effettuare un monitoraggio continuo (in itinere) dell'andamento didattico e gestionale della scuola, in modo da poter rimodulare e correggere le azioni programmate, accertando le criticità e rimuovendo le cause per poter prefigurare esiti di successo.
77.    L'autonomia delle scuole si definisce autonomia funzionale. Spiegarne il significato.
L'autonomia funzionale riguarda il modo di funzionamento degli istituti scolastici. Rispetto a prima, l'amministrazione scolastica ha responsabilità in merito ai risultati e al successo dell'azione formativa, in stretta relazione con la qualità della gestione. Il dirigente, a cui è attribuito il potere di gestione, è l'unico responsabile delle modalità organizzative, pertanto deve assicurare il raggiungimento dei risultati attesi. Per fare ciò, deve, in primo luogo, individuare tutte le funzioni indispensabili al buon funzionamento della scuola; successivamente, attribuire tali funzioni a determinate persone e curare che le svolgano secondo le indicazioni operative ricevute. Le funzioni possono riguardare diversi ambiti; generalmente, esse dovrebbero essere individuate in risposta alle esigenze di una determinata istituzione. In linea di massima, il seguente elenco potrebbe rappresentare una base di partenza per impostare il lavoro del dirigente:
ü Organizzazione della didattica;
ü Organizzazione dei servizi a supporto della didattica;
ü Organizzazione  dei servizi a supporto dell'apprendimento;
ü Organizzazione delle relazioni estere con reti di scuole;
ü promozione della ricerca e dello sviluppo;
ü Organizzazione dei servizi generali, logistici e amministrativi;
ü valorizzazione delle risorse umane;
ü gestione delle risorse finanziarie;
ü gestione delle relazioni sindacali;
ü gestione della comunicazione;
ü gestione della sicurezza;
ü gestione dei dati personali e sensibili;
ü gestione delle relazioni esterne con l'amministrazione e il territorio;
ü controllo di gestione.
78.    Lo specifico del Dirigente scolastico è quello di utilizzare una molteplicità di competenze di diversa origine: alcune, in particolare, concorrono a rendere efficace la sua azione di leader. Quali sono?
Il Dirigente scolastico, nella complessità dell'attuale scuola dell'autonomia, deve essere in grado di utilizzare una molteplicità di competenze. Tra queste, alcune, in particolare, concorrono a rendere efficace la sua azione di leader, soprattutto, ciò che più conta è la capacità del Dirigente di far convergere tutti gli elementi verso il fine generale dell'efficienza ed efficacia dei processi formativi. Indicativamente, ma non in modo esaustivo, le seguenti caratteristiche, principalmente, concorrono a rendere efficace la sua azione di leader:
Competenza organizzativa;
Competenza giuridica;
Rispetto delle competenze altrui;
Rispetto delle regole;
Rispetto del proprio ruolo.
79.    Quali sono le principali parole chiave che un Dirigente della scuola deve tenere di conto per applicare il Decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 in merito alla sicurezza dei lavoratori?
Le principali parole chiave che un Dirigente deve tenere di conto per applicare il Decreto legislativo n.81 del 9 aprile 2008, in merito alla sicurezza dei lavoratori sono:
v Datore di lavoro;
v Responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
v Documento di valutazione dei rischi;
v Registro degli infortuni;
v Servizio di prevenzione;
v Esercitazioni di evacuazione di emergenza;
v Cartellonistica;
v Riunione periodica;
v Informazione;
v Formazione;
v Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
v Medico competente;
v Videoterminali;
v Posto di lavoro;
v Organi di controllo;
v Regime sanzionatorio.
80.    Spiegare fasi e adempimenti del tentativo di conciliazione.
Le fasi e gli adempimenti del tentativo di conciliazione sono:
o    Decisione preliminare dell'amministrazione: è la fase d'avvio della procedura, in cui il dirigente, ricevuto il ricorso inoltrato dal lavoratore all'ufficio provinciale del lavoro, decide se accoglierlo o meno. In caso affermativo, ne dà comunicazione scritta all'ufficio del lavoro e al lavoratore e la sentenza si chiude; in caso negativo, la vertenza continua con il successivo iter, ovvero dandone comunicazione scritta all'ufficio, in cui deve esplicitare l'intenzione di resistere, i motivi di tale scelta e il nome del proprio rappresentante in seno al costituendo collegio;
o    Convocazione delle parti: a seguito della risposta, l'ufficio del lavoro costituisce il collegio (costituito da: presidente dell'ufficio o suo delegato, e dai rappresentanti indicati da ciascuna delle due parti in causa, amministrazione e lavoratore) e si avvia la discussione tra le parti per giungere ad un accordo. In tale fase, il collegio ha la sola funzione di mediatore, mentre la decisione di conciliare spetta unicamente alle parti. La durata della procedura è fissata in un periodo di 90 giorni, decorso il quale il tentativo viene considerato fallito. Il verbale dell'esito è definito atto esecutivo e non può essere impugnato.
o    Responsabilità per la conciliazione onerosa: anche se la norma prevede che il rappresentante dell'amministrazione sia esonerato da responsabilità in caso di conciliazione onerosa, l'amministrazione può, valutando il comportamento complessivo del dirigente nella situazione oggetto di contenzioso, rivalersi su di lui, non per la conciliazione, ma per le decisioni pregresse che hanno determinato tale responsabilità, chiedendo il risarcimento dei danni erariali.
o    Fallimento del tentativo: in caso di fallimento del tentativo o per decorrenza dei termini, il lavoratore ha 180 giorni di tempo per ricorrere al giudice ordinario. Dopo tale termine, la procedura risulta annullata.

85.    Nell'ambito del contenzioso disciplinare degli studenti della scuola secondaria, specificare i punti salienti del D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235?
I punti salienti del D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235, nell'ambito del contenzioso disciplinare degli studenti della scuola secondaria, sono i seguenti:
â—¦ Regolamento: nell'ambito del proprio regolamento, ogni scuola deve adottare uno specifico statuto disciplinare e consegnarlo a ciascuno studente. In assenza di tale strumento non possono essere legittimamente irrogate sanzioni disciplinari.
◦ Sanzioni: sono stabilite da ciascuna istituzione scolastiche nel proprio regolamento, sulla base dei seguenti principi generali: 1)finalità educativa della sanzione; 2)garanzia del diritto dello studente ad esporre le proprie ragioni; 3) garanzia di assenza di ripercussioni sul profitto; 4)nessuna sanzione per la libertà di opinioni; 5)temporaneità delle sanzioni; 6)possibilità di convertire le sanzioni in attività utili alla comunità scolastica.
◦ Allontanamento dalla scuola: non superiore ai 15 giorni; qualunque allontanamento va deliberato da un organo collegiale; mantenere i contatti con lo studente nel periodo di allontanamento ai fini del suo reinserimento; contro la sanzione è ammesso ricorso all'autorità scolastica sovraordinata (USR).
◦ Sanzioni più gravi: sono previste sospensioni più prolungate qualora siano stati commessi reati in violazione della dignità e del rispetto della persona umana o quando è compromessa l'incolumità delle persone. In casi ancora più gravi la sospensione può protrarsi fino al termine dell'anno scolastico ed escludere dalla promozione/ ammissione agli esami finali.
◦ Organo di garanzia interna: all'interno di ciascuna scuola è composto dal dirigente, da un docente, da due genitori per la scuola secondaria di primo grado; da un genitore e da uno studente per la scuola secondaria di secondo grado. Tale organo svolge funzione di sede di appello avverso le sanzioni e/o conflitti di interpretazione del regolamento disciplinare.
◦ Organo di garanzia regionale: viene istituito presso l'autorità scolastica sovraordinata e funziona come organo di appello di seconda istanza o per i conflitti fra i regolamenti delle singole scuole e lo statuto nazionale. Si compone di studenti e genitori ed emette pareri vincolanti per l'amministrazione scolastica.
â—¦ Conseguenze del voto sul comportamento: in base al Decreto legge 1 settembre 2008, n.137 (art.2) e al D.P.R. 22 giugno 2009, n.122 (art.7), il voto di comportamento insufficiente ha effetti diretti sulla mancata promozione/ammissione agli esami.
◦ Patto di corresponsabilità scuola- famiglia: introdotto con il D.P.R. 235/2007 è un documento obbligatorio che le scuole adottano, previa consultazione degli studenti, finalizzato a definire in modo dettagliato e condiviso "diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma- studenti- famiglie". È una sorta di previsione con evidente valenza educativa e limitato potere ordinatorio e i genitori non sono obbligati a sottoscriverlo. Data la sua natura pattizia, esso non ha valore vincolante se non per coloro che lo hanno sottoscritto. Diversamente dal Regolamento interno, che indica obblighi e divieti, in questo documento rientra tutto ciò che ha valore educativo o di coinvolgimento.
86.    Come si comunica e come si pubblicizza il POF?
Il POF rappresenta il documento costitutivo essenziale di una scuola. Esso, infatti, racchiude in sé tutte le informazioni sulla complessa attività progettuale elaborata dalla comunità scolastica e, in tal senso, esprime l'impegno che la scuola assume in termini formativi, organizzativi, gestionali, nei confronti dell'utenza locale.
Nell'affrontare la comunicazione e pubblicizzazione del POF, occorre, preliminarmente, tener conto dei diversi destinatari della comunicazione, famiglie e docenti e dunque, della necessità di predisporre una differente versione da consegnare. Per le famiglie degli allievi è opportuno consegnare una versione gradevole ed essenziale, di facile lettura (evitando tecnicismi), corredata da semplici grafici o disegni, che metta in evidenza le priorità formative e le informazioni essenziali. Per i docenti, invece, risulta utile e necessaria una versione professionale più approfondita, perché non va dimenticata la funzione di contratto deontologico e professionale svolto dal POF per tutto il personale della scuola. In questo caso, il documento deve contenere tutti gli elementi riguardanti i vari e complessi aspetti della vita della scuola (dalle programmazioni generali ai progetti, ai regolamenti interni, agli aspetti organizzativi). Non va trascurata alcuna occasione per pubblicizzare il POF (manifestazioni, eventi locali), anche attraverso la distribuzione di CD esplicativi e sicuramente risulta importante pubblicarlo sul sito web della scuola, tenendo conto che l'attuale società si caratterizza sempre più per le nuove modalità di comunicazione/informazione tramite la rete.
87.    Il Dirigente Scolastico è titolare delle relazioni sindacali: quali sono le materie oggetto di contrattazione?
Le materie oggetto di contrattazione sono indicate analiticamente nel CCNL attualmente in vigore (29/09/2007), tenuto conto del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n.150 che ha escluso dall'ambito contrattuale l'organizzazione degli uffici e la gestione delle risorse umane. Pertanto, le materie attualmente contrattabili sono quelle di cui alle lettere j), k) e l):
j) modalità e criteri di applicazione dei diritti sindacali e contingenti di personale ex legge 146/90;
k) attuazione normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro;
l) criteri per la ripartizione delle risorse del fondo d'istituto.
12.Il programma annuale di gestione sostituisce il bilancio di previsione. Quali gli elementi di continuità e di discontinuità sottolineati dal cambio di denominazione?
Nel cambio di denominazione, da bilancio di previsione a programma annuale di gestione, la continuità è rappresentata dai principi e dai criteri di fondo, sottesi al precedente bilancio e confermati nel nuovo programma e dalla suddivisione principale dei flussi finanziari determinata in entrate e spese. Il bilancio di previsione indicava esclusivamente la mera gestione di singole e specifiche voci di entrata e di uscita, avulse da una loro qualsiasi interazione organica e proiezione programmatoria. Il programma annuale, invece, consente la gestione finanziaria per obiettivi, che si possono concretizzare attraverso progetti ed attività, equilibrando investimenti e fonti di finanziamento, prospettando l'andamento del rapporto tra entrate ed uscite. Esso può essere definito l'interfaccia finanziario del Piano dell'Offerta Formativa; infatti, va predisposto dopo una approfondita analisi da una parte del POF e dall'altra di tutte le voci che compongono le risorse finanziarie d'istituto (dotazione ordinaria, perequativa, risorse da privati, enti locali, ecc.). Gli elementi di discontinuità riflettono le finalità differenti dell'impostazione pre- autonomistica e di quella attuale. Pertanto, il nuovo modello si caratterizza essenzialmente come strumento funzionale a un progetto di gestione, strettamente collegato con il POF, da cui dipende direttamente. La principale innovazione al suo interno è rappresentata dalla sezione "Progetti", vera espressione dell'autonomia della singola scuola, che evidenzia la coerenza del PA con le scelte del POF. Prima la progettazione avveniva in base alle risorse, ora si cercano le risorse in base alla progettazione, quindi sono gli obiettivi a determinare l'utilizzo delle stesse.
Nel bilancio di previsione emergevano caratteristiche sottese ad una logica amministrativa, esecutiva, attenta alla formalità e alla rigidità delle procedure:
- regime autorizzatorio esterno;
- rigidità strutturale;
- qualità intesa come conformità al modello;
- rilevazione finanziaria della spesa;
- non obbligatorietà di destinazione a priori delle risorse per ogni unità progettuale.
Con il Programma Annuale si punta ad una realtà amministrativa autonoma e flessibile caratterizzata da:
- Decisionalità interna;
- Funzionalità e flessibilità del progetto di gestione e misura dello scarto tra previsione e realizzazione;
- Suddivisione delle entrate in aggregati e degli aggregati in voci;
- voci di spesa ripartite secondo destinazione (A, P, G, R, Z);
- obbligatorietà di predeterminare per ogni attività ed ogni progetto qualità e quantità delle risorse (scheda di sintesi e scheda finanziaria);
- relazione illustrativa del dirigente e di analisi dei risultati.

Da: per tutti qulli che28/11/2012 20:11:55
supereranno il Concorso con tanti sacrifici di tutti i tipi e che forse amano veramente la scuola e credono di quanto incide l'azione del Dirigente: non si può rimanere indifferenti alla PORCATA della L.202/10 e  se è vero che è in corso il procedemento di verifica della sua costituzionalità è sicuramente possibile "invitare" l'USR, anche diffidandolo per il grave danno che potrà procurare a chi rispettosi dele regole risulteranno idonei, a non formalizzare, per i ricorretti e bocciati agli orali del concorso DS 2004, contratti a tempo indeterminato in via precauzionale e in autotutela fino al pronunciamento della Corte.

Da: Blackout28/11/2012 20:32:02
Non puoi fare nulla contro la 202/2010, anche se venisse giudicata incostituzionale, nella sostanza le posizioni giuridiche maturate non potrebbero essere messe in discussione.

Da: moll flanders 28/11/2012 20:46:10
Grazie davvero, innerjuger. Spero che le domande e le risposte che hai postato servano a tutti noi anche per confrontarci. Allo stato attuale mi sento in apnea, non riesco a pensare a studiare in questo stato di sospensione... Buona serata a tutti.

Da: insisto28/11/2012 21:03:06
appunto! la posizione dei "scongelati" non può più venire meno, ma tutti gli altri sono ancora semplici docenti aspiranti a DS fino a che un contratto non ne formalizzi la nuova posizione.

Da: festina lente29/11/2012 06:40:13
Perchè D.lgs. 626/94 e non T.U. 81 /08?

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