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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: finalmente! | 04/06/2012 21:48:04 |
beneficium dando accepit qui digno dedit. | |
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Da: Effettivamente | 05/06/2012 07:43:50 |
Solo un sistema ispettivo, composto da docenti di altre scuole, ispettori ministeriali, docenti in pensione potrebbe garantire una adeguata valutazione delle istituzioni scolastiche. | |
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Da: Bia. | 05/06/2012 08:30:07 |
sistema ispettivo,ispettori ministeriali,adeguata valutazione....una caserma insomma! | |
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Da: DElia2 | 05/06/2012 09:13:02 |
ma no! Qui non si ispeziona un bel niente... anche perchè, qualunque cosa dovrebbe essere fatta... a costo zero!!! Dunque, il nostro concorso riuscirà anche a battere il record nelle assunzioni dei vincitori: poche unità di persone dopo, facciamo 6 o 7 anni? O sono ancora ottimista? | |
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Da: PERCHE'' | 05/06/2012 09:23:42 |
Perché un sistema funzioni occorre che si faccia sistema. Pertanto, valutare gli alunni non dovrebbe equivalere a giudicare: la valutazione non dovrebbe basarsi esclusivamente su elementi oggettivi (quali norme, medie aritmetiche e altri tassi o monitoraggi), ma dovrebbe operare un giusto miscelarsi di elementi oggettivi (vedi sopra), soggettivi (le impressioni, i preconcetti - intesi come concetti espressi dal docente ex-ante, ovvero prima di operare concretamente affinché lo stesso alunno uscisse dalla fase del non so di non sapere" per avviarsi verso, quantomeno, il "so di non sapere" o, con eccesso di ottimismo, il "so di sapere") e obiettivi (trattamento equo tra i vari soggetti, le varie fasce di livello, i vari gruppi, le varie classi). Perché si possa valutare nel senso pieno del termine, quindi, occorre un organo che operi in maniera sinergica, coerente e coesa. Il Consiglio di classe può e deve garantire la vera valutazione, valorizzando ed esaltando i progressi degli alunni, stigmatizzando le fasi di stallo e trovando soluzioni idonee (sospensioni del giudizio, "bocciature") per le fasi di regresso. Ma per far questo occorre condividere il lessico e la "visione" che si ha della propria professione e professionalità, occorre un substrato comune tra tutti i componenti degli organi collegiali, occorre ritrovare il vero spirito della propria "missione educativa". Sarebbe, inoltre, interessante capire - prima di procedere con la valutazione dei singoli alunni - se il Consiglio di classe ha presenti gli standard, gli obiettivi minimi e, soprattutto, la fascia di progresso etico-estetico-morale-culturale-contenutistico entro cui ci si aspetta che si trovino i propri alunni (una sorta di rivisitazione della "zona di sviluppo prossimale del buon vecchio Vygotskij). Mi sono dilungato troppo, è vero. Ma credo davvero nella funzione valutativa del Consiglio di classe. Si valuta solo collegialmente. Ergo, anche la scuola può essere valutata da un organo collegiale. Ultima nota: se un docente propone al Consiglio di classe di "rimandare" l'80% degli alunni (come sostenuto in questo forum), sarà compito dello stesso Consiglio chiedere al Dirigente scolastico (se questo non lo avrà già fatto) di acquisire tutta la documentazione (piano di lavoro, accertamento dei prerequisiti degli alunni, prove orali e scritte svolte durante l'anno, valutazioni in itinere e intermedie...) atta a dimostrare (unica cosa dimostrabile, invero!) che il docente è stato "disattento" e non ha saputo tarare gli obiettivi. Ecco che il giudizio sarà sospeso per il docente e non per gli studenti. A questi ultimi non potrà che essere garantito un corso di recupero per quanto fatto perdere dal suddetto docente. Scusatemi se sono stato eccessivamente prolisso. | |
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Da: finalmente! | 05/06/2012 13:16:00 |
attenzione a non giungere al punto di "colpevolizzare" il docente che in quella classe (e solo in quella classe) abbia dato un alto numero di insufficienze. E Se, per motivi di "organico" ed altro, in quella classe fossero stati dirottati alunni carenti? Immaginate che il docente abbia voluto dare un segnale sulle incapacità organizzative della dirigenza. E la sanzione, giudicata illegittima, (mi riferisco al caso segnalato da r.p.), nasconda altre motivazioni. Sicuramente è mancato il dialogo e lo spirito di collaborazione. E gli altri docenti della classe? Magari, per non avere rogne, hanno dato la sufficienza a tutti. | |
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Da: finalmente! | 05/06/2012 13:31:07 |
E' allora che ci vuole l'intervento dell'ispettore (meglio se dell'area disciplinare o della materia). L'ispettore non sanziona ma offre l'assistenza tecnica, aiuta, suggerisce, indica possibili vie d'uscita. Ma, evidentemente, le mie sono chiacchiere! E se il preside è di quella fatta, non se parla nemmeno! | |
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Da: DS Giuseppe | 05/06/2012 13:35:29 |
Nel post precedente, in cui scrivevo in qualità di "perché" (prima di registrarmi con l'attuale alias), provavo a ricercare le responsabilità anziché "colpevolizzare". Penso, infatti, che se ognuno di noi si assumesse per intero tutte le proprie responsabilità di Docente, Dirigente, Assistente e, perché no, Genitore e Studente (tutti, rigorosamente, con lettera maiuscola in segno di doveroso rispetto) non giungeremmo mai alla situazione drammatica di valutare negativamente più della metà di una classe. Nel post di "finalmente!" si evidenziano alcuni aspetti che, se non fossimo gente di scuola, dovrebbero essere definiti sconvolgenti ed incredibili. Invece, poiché viviamo questa realtà, li crediamo possibili, se non addirittura comuni. 1. Il DS viene spesso visto come intruso/diverso/controparte nel Consiglio di Classe - assurdo! 2. Esistono ancora classi ghetto - assurdo! 3. In alcune realtà Docenti e Dirigenti non riescono a comunicare e si attende il Consiglio di Classe per dare "segnali" - assurdo! Caro/a "finalmente". Non contesto quel che tu scrivi, sia chiaro. Anzi, mi aiuta a riflettere sugli errori che quotidianamente si commettono nel nostro mondo. | |
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Da: dubbioso | 05/06/2012 18:27:35 |
a cosa serve, secondo voi, un corso a sostegno degli allievi nel mese di maggio? | |
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Da: finalmente! | 05/06/2012 18:46:59 |
X dubbioso: fatti la domanda e datti una risposta! Sono belle pensate di chi a scuola non c'è mai stato! Coraggio! | |
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Da: finalmente! | 05/06/2012 21:48:08 |
x dubbioso mi spiego: ritengo che spesso non servano. | |
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Da: dubbioso | 05/06/2012 23:17:10 |
E quale sarà mai il motivo di tale sollecitudine? Non sarebbe meglio un corso di recupreo?? | |
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Da: attento | 06/06/2012 02:11:06 |
ma com'è che siete tutti a censurare e demonizzare il docente severo? dove sta scritto che non sia possibile che l'80% di una classe sia scadente in una materia? se quella è la situazione, se ne prende atto. Dov'è il problema? Tutti contagiati dall'ideologia del successo formativo? E' sempre colpa dell'insegnante e se i voti sono alti allora l'insegnante è bravo? Io una volta bocciai tutti (tutti) coloro che avevano partecipato a un mio corso (non scolastico). Può succedere... p.s.: vogliamo scommettere che i bocciati al concorso DS saranno anche più dell'80% ? | |
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Da: MARCUS | 06/06/2012 06:38:13 |
Io credo che il docente debba riuscire a lavorare con gli alunni che ha. La programmazione dell'inizio dell'anno scolastico non deve essere riferita ad una classe standard, ma a quella classe particolare, con quelli alunni, quella preparazione di base, quelle motivazioni, quelle lacune ecc.. Il docente bravo cerca di ottenere il massimo possibile da quelli studenti, cerca di recuperarli tutti, anche se qualcuno, alla fine, si perderà per strada, ma arrivare a fine anno con l'80% di insufficienze, mi sembra eccessivo. L'atteggiamento del docente non deve essere quello di un giudice che emette sentenze, ma quello di un trainer che deve lavorare con quella squadra, deve ottenere il massimo dai suoi atleti, li deve motivare e alla fine i risultati dei ragazzi sono i risultati della squadra e, perciò, anche i suoi. | |
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Da: Combattiva1 | 06/06/2012 10:28:47 |
D'accordo con Marcus, è quanto ci chiede l'Europa. Se fallisce un'intera classe vuol dire che il docente non ha saputo trasmettere nulla. La progettazione va tarata, monitorata, aggiustata in itinere, verificata. | |
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Da: Bia. | 06/06/2012 10:39:46 |
Condivido quanto dice Marcus aggiungo però che la responsabilità in generale a mio parere non è tanto del singolo docente...essendo questa palese in caso di percentuali elevatissime di insuccessi... ma anche in presenza di un solo insuccesso è necessario capire cosa l'istituzione abbia fatto per evitarla. Tutti sappiamo...OCSE e Europa comprese...che gli insuccessi e i relativi abbandoni trovano luogo principalmente nei professionali e hanno come vittime...quasi sempre... i ragazzi che vivono condizioni sociali svantaggiate.Allora il problema è cosa fa la scuola per aiutare questi ragazzi...la scuola e non il singolo docente...altro che premi al merito...il vero problema della società italiana e quindi anche della scuola è l'assoluta assenza di equità della quali gli abbandoni....con tutte le devianze che possono creare...sono solo il primo frutto di una società...e di una politica....ingiusta e iniqua. | |
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Da: Bia. | 06/06/2012 13:44:28 |
http://www.ilsussidiario.net/News/Educazione/2012/6/4/SCUOLA-Tutto-quello-che-manca-al-merito-di-Profumo/287878/ | |
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Da: x Combattiva1 | 06/06/2012 14:37:53 |
'E' quanto ci chiede l 'Europa '...occorre invece disattendere le direttive europee senza capo nè coda e iniziare a riprendere in mano le redini del nostro sistema disastrato | |
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Da: MARCUS | 06/06/2012 14:41:16 |
Tu cosa proponi? | |
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Da: in europa | 06/06/2012 14:46:53 |
in Inghilterra esiste un sistema senza "bocciature"; apparentemente improntato all'equità e alle pari opportunità, questo sistema ha soltanto perpetuato le disparità sociali, dove i promossi che hanno raggiunto veramente gli obiettivi superano i test d'ingresso all'Università, mentre i promossi "d'ufficio" non li superano, anzi, nella maggior parte dei casi non pensano neanche ad iscriversi ad un'università... | |
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Da: Bia. | 06/06/2012 17:12:26 |
E' vera la considerazione di "in europa" sulle promozioni di ufficio...in fondo potrebbero solo spostare in avanti l'insuccesso...credo che il problema dell'istruzione-formazione-educazione in Italia sia complessivo ed è dovuto al mancato funzionamento della formazione professionale al mancato collegamento tra il mondo del lavoro e la scuola e ad una politica di orientamento inesistente...in tutto questo e nelle more che il sistema funzioni meglio è in capo alle scuole la responsabilità di evitare dispersioni e nel contempo valorizzare gli studenti attraverso una mirata progettazione curriculare e attraverso la personalizzazione degli interventi formativi-educativi...del resto le scuole del sud hanno ricevuto con i pon fior di miliardi proprio per il miglioramento delle competenze...che al di là della generalità e polisemicità e l'abuso del termine...certamente non sono il risultato della somma delle discipline ma qualcosa di più e di meglio.Credo che spesso l'individualismo dei docenti e l'isolamento disciplinare sia difficile da scardinare e che questa sia una delle ragioni per cui si finisce per burocratizzare tutto continuando a fare le cose che si fanno dal 1859...bocciature comprese. | |
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Da: bla bla bla | 06/06/2012 18:22:23 |
bla bla bla bla.......bla bla bla........bla bla bla......bla bla bla.......bla bla bla bla bla.......bla bla bla........bla bla bla......bla bla bla.......bla bla bla bla bla.......bla bla bla........bla bla bla......bla bla bla.......bla ....... | |
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Da: attento | 06/06/2012 20:08:03 |
Bia ... un'effige esemplare della retorica educativa vulgata. La verità è che la scuola gentiliana, quella cattiva dove si bocciava, brutta, reazionaria e classista, ha prodotto Calvino Pasolini Montale Eco Pavese Fellini Rossellini Moravia De Andrè, il boom degli anni '50 e '60 e -cosa non di poco conto- una mobilità sociale mai vista nel nostro paese. La scuola democratico-progressista, quella che ha fatto propria la lezione di Don Milani e che segue ossequiosa i dettami sacri di Strasburgo, cosa ha prodotto insieme a Moccia e Baricco? La più assoluta stasi e il naufragio di ogni speranza di mobilità sociale. Oltre a caterve di pezzi di carta senza valore (che gli italiani però pagano salatissimi con le proprie tasse). Ma va bene così, no problem. | |
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Da: eh già | 06/06/2012 20:21:04 |
aria fritta quanta se ne vuole! | |
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Da: DS2 | 06/06/2012 20:53:06 |
Leggo con piacere che non tutti si lasciano condizionare dal politicamente corretto; chissà quale sarà l'orientamento della commissione, a giudicare dai curricula un bel prodotto della scuola reazionaria pre DPR del 1974, come, presumo, molti candidati. In Inghilterra qualche mese fa ha suscitato un animato dibattito una dichiarazione del vice primo ministro lib dem Clegg sull'iniquità del sistema di istruzione; ovviamente il nostro e il primo ministro Cameron hanno frequentato quelle public school con rette dai 30.000 pound annui in su e nelle quali l'OFSTED è autorizzato a ispezionare solo gli apparecchi sanitari(Westminster e Eton). Commento di alcuni lettori di quotidiani inglesi: ridateci le grammar school! ovvero le scuole statali ad accesso e percorso selettivo che favorivano la mobilità sociale dei meno abbienti, quasi eliminate dalle varie riforme che hanno istituito il ciclo unico fino ai sedici anni. Clegg ricorda molto certi esponenti di governo e sottogoverno nostrani, passati, presenti e immagino anche futuri. | |
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Da: Freccianera | 06/06/2012 21:28:35 |
Finalmente qualcuno sta ponendo la questione nel giusto verso | |
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Da: finalmente! | 06/06/2012 21:57:40 |
FINALMENTE! Ma attenzione a non prendere le corna da terra per metterceli in testa (Pirandello). Taluni problemi non sono della Scuola ( o, non solo della Scuola), anche se è giusto dibatterne anche in questa sede. | |
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Da: Commissario Rex | 06/06/2012 23:33:59 |
Scusa Marcus...! Dove hai letto che il registro personale non è un atto pubblico? | |
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Da: Commissario Rex | 06/06/2012 23:34:03 |
Scusa Marcus...! Dove hai letto che il registro personale non è un atto pubblico? | |
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Da: MARCUS | 07/06/2012 07:03:04 |
L'ho letto in una sentenza. A dire la verità, ci sono anche sentenze che dicono il contrario. La sostanza non cambia: il registro serve a raccogliere informazioni, ad annottare, ma i voti li attribuisce il c.d.c. | |
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