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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: razionale16/10/2011 13:31:45
http://www.formez.it/sites/default/files/mattino.pdf
Rispondi

Da: francescodora 16/10/2011 14:20:15
molto razionale e logico;  se gli sfoghi e le frustrazioni sono comprensibili da parte di chi si è molto impegnato e non ce l'ha fatta, la razionalità può aiutare a capire che qui si sono messe in gioco anche altre abilità ( lucidità, organizzazione di tempi e metodi di svolgimento, preparazione mirata a memorizzare/tecniche di attivazione di meccanismi mnem., simulazione in ambiente reale /cartaceo come il fac-simile accluso alle istruzioni...) che chiamano in causa non solo competenze negli ambiti disciplinari richiesti  dove -perchè no ???- un escluso può saperne di più di uno che è dentro.
Non dimentichiamo però che chi ha potuto dare da 80 a 100 risposte esatte, ha studiato giorno e notte - e non è così per dire - e ha rinunciato a qualsiasi altra attività sociale e dunque se l'è sudata, mi sembra onesto dare anche onore al merito.
Poi al seguito della procedura ci penseremo al momento giusto ma certamente saremo vigili a tutela della legalità e della trasparenza.
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Da: x razionale16/10/2011 14:25:59
queste le difese di parte.........ma ci sono anche le ragioni della controparte (batterie note prima della pubblicazione ufficiale, tempi difformi da scuola a scuola, items da ricercare nel librone, altre domande non corrette ecc. ecc.).
A me non importqa propio nulla ma difendo ancor di più la preselezione del concorso a DT almeno lì nessuno si sognava di imparare a memoria un olo elemento di un macrotema (come richiesto dal quiz§) ma bisognava, oltretutto al buio,  dedurre da quadri di insieme la strada giusta. E poi in quella selezione nessuna domanda è stata definita errata dai concorrenti (pur senza pubblicazione)......al massimo "astrusa"..........
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Da: francescodora 16/10/2011 14:44:17
ci sono certo luci e ombre nelle 2 preselezioni - dt e ds - ma. se è vero che quella a dt era " più valida " :
-A me non importqa propio nulla ma difendo ancor di più la preselezione del concorso a DT almeno lì nessuno si sognava di imparare a memoria un olo elemento di un macrotema (come richiesto dal quiz§) ma bisognava, oltretutto al buio,  dedurre da quadri di insieme la strada giusta. E poi in quella selezione nessuna domanda è stata definita errata dai concorrenti (pur senza pubblicazione)......al massimo "astrusa"..........-

allora tutti quelli che l'hanno superata avrebbero a maggior ragione dovuto superare anche questa...
E' stato così ?
A me risulta il contrario !
Credo dunque che sia meglio restare ai fatti ed evitare confronti impropri , dai quali non è detto che si esca vincitori.
Rispondi

Da: francescodora 16/10/2011 14:53:45
http://www.formez.it/notizie/concorso-presidi-il-17-ottobre-al-la-correzione-delle-prove.html

dateci uno sguardo, a proprosito di trasparenza ....
certo, è più facile valutare che venir valutati ma chi ha partecipato conosceva le regole del gioco e da un bel pò, inutile nasconderlo e nasconderselo.
Rispondi

Da: ciaociao16/10/2011 14:59:24
A piacciono solo le preselezioni: fare i temi mi fa schifo!!!!
Rispondi

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Da: ciaociao16/10/2011 15:00:21
Intendevo:
a me piacciono solo le preselezioni.
Fare i temi mi fa schifo!!!
Rispondi

Da: dt ds16/10/2011 16:07:02
si due diversissime modalità di selezione: quella di "dt2 poco trasparente ma più idonea a scovare conoscenze acquisite dallo studio e dall'esperienza di vita scolastica intensamente vissuta negli anni;
quella di "ds" più trasparentre, certamente, ma molto più simile alla conoscenza di "polli da batteria" messi all'ingrasso da troppi giorni di anticipo della pubblicazione: per essere trasparenti bastavano 15gg!!!!!!!!!!
.......e credo di esser "super partes" avendo superato entrambe le prove e dove per quella di ds sono riuscita a malapena a leggere 1 sola volta i quesiti ( e non tutti con la medesima attenzione mnemonica).
Certo lo studio per le prove scritte di dt ha influito notevolmente, quanto meno sulla faciltà di collocare in schemi posseduti già la miriade di informazione dei quiz
Rispondi

Da: Direi16/10/2011 16:19:40
di smetterla con queste polemiche sulle modalità delle preselezioni del concorso DS.
Le regole e le procedure erano note e piacevano o meno, non era obbligatorio parteciparvi.
Ricordo, infine,  che questo è il forum per il concorso DT
Rispondi

Da: ciaociao16/10/2011 16:25:53
Ok, ma il forum langue, non si sa niente degli scritti....
Rispondi

Da: Meglio il silenzio16/10/2011 16:44:32
Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio......
Rispondi

Da: Osservazione di un DS16/10/2011 16:44:47
Differenza immensa fra le 2 preselezioni.Quella per DT  ha valutato conoscenze e competenze nel mondo della scuola  acquisite e sviluppate nel tempo; quella per DS conoscenze mnemoniche spesso acquisite  in modo inconsapevole in circa 40 giorni.
Rispondi

Da: punti di vista 16/10/2011 18:44:16
Io le ho superate tutte e 2, ma non mi sento di appartenere alle categorie descritte da "Osservazione di un DS".
Semplicemente sono anni che studio e inseguo un sogno, sacrificando molto della mia vita personale e sociale, probabilmente come molti di voi.
La modalità delle preselezione DS sicuramente ha destabilizzato tutti, ma vi assicuro che mi sono presentata alla prova cosciente di ciò che mi aspettava, diversamente dalla prova per DT in cui ero all'oscuro praticamente di tutto. Prove diverse, ma trattasi di ruoli diversi, non starei troppo a fare confronti. Lo studio ha giocato comunque la sua parte, come pure, forse, un pizzico di fortuna e molto, molto, autocontrollo.
Capisco la rabbia di chi non è riuscito per pochi minuti a completare la prova (tra l'altro finchè non escono i risultati ufficiali non canto vittoria, ho solo controllato dalla minuta il mio risultato), ma pregherei le stesse persone di non accanirsi contro chi ce l'ha fatta e di non esprimere giudizi sparando a zero sugli altri concorrenti. Ognuno ha la sua storia...
Rispondi

Da: perchè?16/10/2011 19:07:18
..........perchè vi mettete tutti sulla difensiva a sostenere ora l'una ora l'altra procedura.......la sola verità e che chiunque superi anche un piccolo step concorsuale già si sente in cielo e si gratifica lodandosi e autoreferenziandosi a più non posso.
Spogliamoci dei nostri panni e ammettiamo pure che per superare la prova a DS bastava un addestramento mnemonico intensivo di 20-30 gg. (vedrete a breve i tassi di assenza di settembre/ottobre nei report di Brunetta!) mentre in quello per DT bisognava partire da manualoni corposi solo per sperare......
Certo chi ha superato la prova preselettiva per DS vantando anche una buona preparazione personale merita due volti i complimenti: per la memoria mitridatica e per le competenze possedute!!! Purtroppo chi ha superato le prove solo per esercizio di memoria ora si sente sulla graticola e non sa come muoversi perchè i pezzettini imparati meccanicamente non corrisondono a saperi di ampio respiro e, purtroppo, si estinguono velocemente. Lo dico senza offesa per nessuno e senza paragoni di sorta......anche perchè non sono affatto interessato al concorso appena avviato  (non ho partecipato) ma solo a quello per DT.
Rispondi

Da: intervista Israel16/10/2011 19:16:18
Domenica 16 ottobre 2011

L'INVITO AL CONFORMISMO DIETRO I TEST PER LA SELEZIONE DEI PRESIDI

È necessario trarre un primo bilancio della selezione preliminare mediante test per il concorso a dirigente scolastico. Ricordiamo la pesante procedura escogitata: i candidati dovevano studiare una "batteria" di circa 5700 domande con 4 risposte, di cui una esatta; perciò memorizzare tra quasi 23.000 risposte quelle esatte per individuarle in 100 minuti tra le 100 domande sorteggiate per la prova.

Hanno fatto scalpore le sciatterie e gli errori madornali contenuti nella "batteria", che hanno costretto il ministero a scartare un migliaio di domande. Tuttavia, si è parlato poco di altri aspetti ben più sconcertanti. In primo luogo, delle assurdità logiche e persino della comicità di certi quesiti. La risposta esatta alla domanda su come deve essere l'ambiente scolastico era: «pulito, accogliente e sicuro». Tra le risposte sbagliate v'era: «pulito, salubre, accogliente e sicuro». Questo perché l'aggettivo "salubre" non appare nella Carta dei servizi scolastici. Ogni commento è superfluo. Alla domanda su cosa caratterizzi una "valutazione oggettiva", la risposta esatta era "pubblica e trasparente". Di conseguenza, anche una valutazione arbitraria e magari folle è oggettiva purché enunciata in modo pubblico e trasparente. E si potrebbe continuare con esempi dello stesso tenore.

Ma nella "batteria" vi era di molto peggio: una quantità rilevante di domande concettuali per le quali nessuno ha il diritto di imporre la risposta "giusta". Con che diritto si da una risposta univoca alla domanda: «quale definizione di cultura tra le seguenti è maggiormente condivisa all'interno delle scienze sociali»? Perché per diventare preside si deve aderire alla definizione ministeriale di comportamento prosociale o di subcultura? O credere che la «visione di sviluppo di un'istituzione scolastica» è «l'aspirazione verso un futuro immaginato, una descrizione vivida…» anziché «una dettagliata definizione di piani, progetti e azioni»? Perché deve essere obbligatorio essere cultore delle opere di uno psicologo specialista dei disturbi specifici di apprendimento?

Tutta la parte pedagogica è un trionfo del politicamente corretto, del costruttivismo più conformista, della pretesa che i presidi siano cloni che pensano tutti allo stesso modo, conoscono le stesse teorie e aderiscono alle verità ministeriali. Anche nelle 100 domande selezionate per la prova si è preteso che i candidati conoscessero la definizione della società dell'informazione di Manuel Castells, la "filosofia per bambini" di Matthew Lipman, la visione di Stuart Hall delle dinamiche di rapporto tra un testo e i suoi lettori, che dicessero che la coesione di un gruppo è resa possibile dalla consapevolezza che il conflitto è fisiologico, e dessero una certa definizione di processo decisionale. Poi, dovevano anche sapere che «per cambiare le dimensioni della carta su cui stampare un foglio di calcolo si deve [sic] modificare le dimensioni della carta dal layout di pagina»…

Ma l'aspetto farsesco non deve distrarre da quello più grave: la pretesa di indottrinamento ideologico, il brutale invito al conformismo: se vuoi diventare preside deve pensare come dettiamo noi, non hai il diritto di essere una persona intelligente e preparatissima che ha idee autonome circa il significato della cultura, non hai il diritto di non condividere (e persino ignorare) le teorie di Lipman, Stuart Hall, Castells o altre opinabili tesi di metodologia pedagogica. Diciamolo chiaramente: questa non è roba da paese democratico, questa è roba di stile sovietico o da Minculpop. Le stesse cucine ministeriali in cui vengono confezionati questi piatti ammoniscono quotidianamente che deve essere superata la lezione ex-cathedra, la didattica "impositiva", che occorre passare dalla scuola dell'insegnamento alla scuola dell'apprendimento, e poi si riservano il potere di indottrinamento più impositivo ed ex-cathedra che si possa immaginare. Chi scrive ha sempre difeso la scuola statale, ma una simile inaudita esplosione di statalismo totalitario è il peggior servizio che si possa farle.

Non si può dire che il ministro Gelmini condivida concezioni stataliste e la stampa ha dato conto della sua reazione severa alla cattiva gestione della vicenda. Tuttavia, per chiudere la questione il ministero ha scelto uno stile coerente con quello di tutta l'operazione. Sono stati messi in rete i nomi dell'ottantina di "esperti" autori di domande e risposte. È un modo di procedere che sa di gogna e di scarico delle responsabilità. Difatti, è incredibile che tutti gli ottanta abbiano lo stesso grado di responsabilità, e ancor meno che tra di loro si sia prodotta per incanto una totale omogeneità ideologica. La questione non può essere chiusa così. Restano senza risposta le domande su chi abbia ideato una simile procedura, chi e come l'abbia gestita e ne abbia condotto le varie fasi, chi debba rendere conto dell'accaduto. Sarebbe inaccettabile che, mentre si parla da mane a sera di valutazione e di premiare il merito, mentre si vuol giudicare l'attitudine gestionale dei futuri presidi, l'accountability valga soltanto per loro, mentre i progettisti di una siffatta miscela di incompetenza e di prepotenza ideologica non debbano rispondere del loro operato.

(Il Messaggero, 15 ottobre 2011)

Pubblicato da Giorgio Israel a 8:54 AM

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Da: trevize16/10/2011 20:09:50
Sempre per ingannare l'attesa, sul forum della preparazione agli scritti ho letto dell'intenzione di un "controricorso": ho postato l'intervento seguente, perché certe iniziative le trovo preoccupanti.

Senza intenzione di offendere nessuno, ma l'idea di un "controricorso" nei confronti di chi adirà il Tar, la trovo repellente.
Come ho postato più indietro, molti ricorsi credo non saranno accolti perché mancano delle basi minime per trovare udienza; ma se anche non fosse così, la ratio di aprire una guerra "tutti contro tutti" e solo perché un tribunale della Repubblica trova invece fondati alcuni rilievi dei ricorrenti, mi pare inserita nel glorioso solco di quanti non sono in grado di accettare le regole e la legge in questo Paese. Mi astengo da esempi per carità di Patria (con la maiuscola volutamente).
Questa considerazione mi intristisce come educatore e come cittadino: credo che chi ritiene di aver fatto bene alla preselezione dovrebbe adesso studiare e non trovare il modo di intralciare chi, foss'anche sbagliando, ritiene di aver subito un torto e ne chiede riparazione.
Salutoni a tutti/e
Rispondi

Da: ...16/10/2011 20:29:12
trevize mi trovi quasi d'accordo.

Ma, come la nostra esperienza insegna, vi è la probabilità che il ricorso venga notificato, per qualche ragione (nel nostro caso i pluri graduatoria), a qualche concorrente, in tal caso è ovvio che gli interessati debbano apertamente schierarsi per difendere le proprie ragioni.
Inoltre, il giudice prima di dare ragione o torto concede la sospensiva e l'ammissione con riserva, tale pratica è diventata una consuetudine per salire sul carro in corsa, e successivamente, come altre esperienze insegnano, si fanno sanatorie di vario tipo pur di non andare per le lunghe.

Pertanto, "questa considerazione" non ti deve infastidire "come educatore e come cittadino", se è vero in un senso lo è anche nell'altro.
Rispondi

Da: trevize16/10/2011 20:41:12
Concordo sulla seconda parte del ragionamento. E' evidente che se chiamato in causa dovrei proporre le mie ragioni; trovo poco gentile invece che ci si organizzi in proposito e "a freddo" "contro" qualcuno, per quanto possa essere un sanatoriato di lungo corso.
Forse è una questione di sensibilità, io ho vissuto questa iniziativa con disagio e non intendo certo mancare di rispetto ad alcuno: mi spiace ci sia chi l'ha presa male, "cacciandomi" dall'altro forum.
Non intervengo che di rado, riprenderò a farlo ancor meno.
Salutoni a tutti/e
Rispondi

Da: scuole secondarie settore tun ds che ha concorso16/10/2011 20:44:52
Per i concorrenti ds: affrontate con dignità presente e futura l'avventura, perchè un concorso non è un test ma un esame!! Oggi ho litigato con alcuni DSGA i quali ritengono che i tests asseganti siano banali: personalmente penso che un dirigente sia un coordinatore ed un valorizzatore di risorse, un DSgA un esecutivo del dirigente!!
Rispondi

Da: ilCattivendolo16/10/2011 21:36:35
Intanto altro concorso in ISPRA dove ci sono stipendi tra i più elevati nella P.A.
Stavolta concorso per Autisti (http://www.isprambiente.gov.it/site/it-IT/ISPRA/Comunicazioni_di_istituto/Bandi_e_concorsi/Concorsi_aperti/Concorsi_pubblici/default.html).
Non mancate!
Rispondi

Da: a trevize16/10/2011 21:38:47
ma non ti ricordi che caos hanno fatto con il nostro concorso dt?
Agli insegnanti scoccia perdere, non vogliono ammettere di aver sbagliato o che ci siano colleghi più intelligenti, più bravi o semplicemente più veloci.
Tutti hanno diritto di difendere le proprie ragioni ma questa storia dei ricorsi ha rotto proprio le scatole, perchè la gente ci marcia.
Ben vengano allora anche i controricorsi ai quali io non ho comunque mai partecipato.
Non c'era tempo, non andava la procedura , ci sono i brogli e via dicendo...ma la realtà è un'altra: se è vero che circa il 30% ha superato la prova, significa che la preselezione era ben calibrata.
non si può pretendere di correggere gli scritti di 42.000 persone.
sarebbero 84.000 elaborati. Ma scherziamo?
Rispondi

Da: cicerchia 16/10/2011 22:58:33
Il punto è che tutti i concorrenti avrebbero dovuto avere le stesse possibilità e questo non è successo! Ad alcuni concorrenti bastavano due minuti per finire di annerire i "pallini". Altri, quei minuti in più li hanno avuti! E nella mia stessa aula! E per questo ci sono testimoni! Allora, come la mettiamo? Perchè chi ha subito questa disparità di trattamento non dovrebbe far ricorso? Vi sembra giusto quello che ha dichiarato Teresa T. ovvero che nel suo Istituto alcuni concorrenti hanno avuto 10  minuti in più! E' vero che i ricorsi hanno stancato, ma è anche vero che hanno permesso di mettere in evidenza le criticità di  procedure  paradossali che hanno caratterizzato e continuano a caratterizzare la gestione della PA.
Chi ha superato il test non ha nulla da temere! Studi e dimostri quel che vale. Lasci, però, che gli altri facciano valere i loro diritti.
Un test avrebbe senso:
1) se fosse davvero strutturato in modo tale da permettere una verifica attendibile delle competenze.
2) se fosse svolto, per es. al computer, in modo da determinare precisamente il tempo d'inizio e di chiusura. Questo forse sarà possibile in un lontano futuro quando, probabilmente, ci sarà un numero di computer adeguato; per ora ci si deve ancora affidare alla sorveglianza di colleghi a volte troppo rigidi, altre volte troppo pemissivi e non si può certo pensare che chi è sottoposto allo stress di un test che potrebbe cambiargli la vita alzi la penna quando viene dato l'ALT!
Rispondi

Da: pia16/10/2011 23:41:34
... prenditi una camomilla....rilassati..........
Rispondi

Da: pia16/10/2011 23:43:03
... prenditi una camomilla....rilassati..........
Rispondi

Da: curiosità17/10/2011 00:52:15
1)  razionale 14/10/2011 15.28.01
Razionale e rosso sono la stessa persona o entrambi insegnano la stesa meteria? Comunque sono d'accordo con razionale...
Rispondi

Da: i responsabili?17/10/2011 01:08:35
Facendo seguito all'intervista ad Israel sopra postata, credo che la ricerca delle responsabilità finirà sprofondata nelle sabbie mobili.
Pare che la cosa sia stata gestita dall'ANSAS, ma non sapremo niente di più, scommettiamo?
Certo che non c'è stato uno solo -dico almeno uno- degli 86 esperti che sia venuto fuori pubblicamente a difendere il suo operato e a dire di aver fatto un buon lavoro.
Rispondi

Da: x i responsabili17/10/2011 02:02:59
Se io avessi predisposto 100/200 quesiti giusti, avrei difeso la mia professionalità. Non capisco perchè accettino tutti di stare nel mucchio alla berlina.
Rispondi

Da: lepisma17/10/2011 09:23:11
Sul sito formezitalia si è iniziata la correzione. Il primo pacchetto di fogli risposta è stato introdotto nel lettore ottico.
Collegatevi a:

http://www.formezitalia.it/concorso-presidi-luned%C3%AC-inizia-la-correzione-delle-prove-diretta-streaming-sul-sito.notizia

Scusate se ho spaginato per non andare a capo con l'indirizzo.
In bocca al lupo a tutti noi!
Rispondi

Da: ciaociao17/10/2011 09:48:37
Oggi:
Molise, Umbria e Friuli Venezia Giulia.
Rispondi

Da: toscano17/10/2011 13:37:32
Ho appena ricevuto una mail da ISMEDA che parla di data conclusiva per le correzioni degli elaborati del concorso DT ed indica quella del 20/01/2012 ed ipotizza gli orali alla data del 15/02/2012.
Qualcuno sa qualcosa in merito????
Rispondi

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