>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Esame avvocato Spagna
61277 messaggi, letto 962629 volte
 Discussione chiusa, non è possibile inserire altri messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum    


Su questo thread è assolutamente vietata la compravendita di quiz e dispense.
Qualsiasi messaggio postato in tal senso verrà immediatamente segnalato alla Guardia di Finanza.

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 1787, 1788, 1789, 1790, 1791, 1792, 1793, 1794, 1795, 1796, 1797, ..., 2038, 2039, 2040, 2041, 2042, 2043 - Successiva >>

Da: Lucio Quinzio Cincinnato 12/12/2013 16:44:46
@ Common law

Tu affermi:

"Quindi non risponderei con la Cassazione (quale Cassazione poi?) ma con la norma europea.
Il proc. disciplinare aperto a causa di un altro soggetto che sa che il collega è in ajena non sposta minimamente il discorso: il 13mo considerando rimane e rimane il fatto che il coa non avrebbe assolto ad un obbligo di legge.
Signori.. guardate che la lettera d) dell'art. 18 riguarda un avvocato che vuole anche fare un altro lavoro (imprenditoriale) eh!
Come ben dice lii03..andiamo a vedere chi EFFETTIVAMENTE fa l'avvocato e varie altri impieghi assortiti."

Io mi riferivo alla cass. di dicembre 2011 ora non ricordo il numero (ma è sul web) relativa all'abogado di palermo che ha fatto poi strada anche alle decisioni antitrust ecc.

Puoi tranquillamente fare riferimento alla norma europea (ma è stata recepita da una legge italiana? Perchè se non è un regolamento oppure una direttiva "self-executing" ma una direttiva semplice non ha diretta applicabilità nell'ordinamento italiano) ma il COA è altrettanto libero di ignorarti e devi poi andare al CNF ecc ecc.

Per ciò che concerne il discorso disciplinare tu affermi che il COA non ha adempiuto ai suoi obblighi di legge ma io mi chiedo se in base alla legge al momento dell'iscrizione il COA può solamente pretendere il certificato ed in tale documento c'è scritto esercente senza specificare se in "ajena" come potrebbe sapere che chi richiede lo stabilimento era in ajena al momento della domanda?

E' chiaro che solo dopo la denuncia di qualcuno può scoprirlo e non sarebbe inadempiente ai suoi doveri e procede sereno con l'incolpazione e addio integrazione almeno fino all'assoluzione.

Quanto agli avvocati che fanno altri lavori: non capisco perchè ad una persona che denuncia alla disciplinare dovrebbe interessare cosa fanno altri, lui vuole colpire quegli stabiliti oppure far scoppiare un casino anche contro gli avvocati che fanno altre cose magari proprio al fine di spingere il legislatore ad una deregulation come invocato anche da altri utenti.

SIA CHIARO A TUTTI IO NON HO NULLA CONTRO GLI AJENA, TUTTI SONO LIBERI DI FARE QUELLO CHE MEGLIO CREDONO E DI PRENDERE UN RISCHIO CALCOLATO (MA FINO A CHE PUNTO?) E NEMMENO MI SOGNEREI DI DENUNCIARLI! MAI NELLA VITA FAREI UNA SCHIFEZZA SIMILE!!!!!!!!!!!

Bisogna ricordare però che i COA importanti ed il CNF possono avvelersi dei migliori difensori possibili e quindi vedere cose che gli utenti di un forum anche in buona fede non vedono. Io ora non ho tempo di fare colossali ricerche normative e di sentenze perchè ho degli impegni ma state sicuri che loro ci passeranno tante giornate pur di bastonare; questa è la storia!! Lo hanno sempre dimostrato da qualche anno a questa parte e anche se ultimamente hanno perso però non è detto che si ripeta all'infinito e non vedo perchè bisogna fare da cavie per ottenere sentenze favorevoli.

Da: wrap12/12/2013 16:55:55
@Lucio Quinzio Cincinnato
Hai, ragione, in fondo a noi che ce ne importa.
Al limite dovranno solo cercare di spaccare un capello in 4.

Da: lillolallo1 12/12/2013 18:13:45
vedete, i toni sono spesso indicativi.
abogadomi32 ha toni civili e guarda caso scrive cose sensate e corrette.
tanti altri utenti hanno toni incivili, sono volgari e aggressivi e scrivono cose sconclusionate.

domandine: chi, secondo voi, è con maggiore probabilità un "infradito"? chi potrebbe essere un mezzo delinquentello? chi potrebbe essere un "inviato" di qualche consigliere di coa che vede ridursi il fatturato e tenta la strada politicante?

sono aperto al confronto sulle mie domande "retoriche" :)

Da: Berseker 12/12/2013 18:25:22
Arrivati alla frutta postano i soliti commenti gravidi di minaccia.... E poi spariscono o cambiano nick...

Da: Mediatore 12/12/2013 18:55:42
E poi ci sono in giro provocatori-fiancheggiatori che intervengono al momento giusto, secondo loro, per spingere la discussione in modo da far arrabbiare gli utenti ma date retta a me non replicate a chi posta offese usando faccine garbate. Restate sereni ed avanti con la discussione tanto chi legge qui si forma liberamente le sue convinzioni e nessun utente può riuscire a dare patenti di legittimità a quello che altri dicono.

Peraltro sono proprio quelle stesse persone che sono qui da un tempo lunghissimo a "scomunicare" chiunque non dica quello che gli aggrada e chissà perchè tutti dovrebbero credere che loro sono i "buoni" e non sono mossi da interessi inconfessabili che sanno celare ad arte.

Da: lillolallo1 12/12/2013 19:03:48
amico mediatore, io mi sono guadagnato la patente di "acchiappaggIenti" incorruttibile in anni di militanza. sono il supereroe del forum, non si contano nemmeno gli aggIenti che ho smascherato e che devono cambiare nome ogni settimana grazie ai miei superpoteri.
se non è chiaro io sono anche un supereroe snob che non sopporta la maleducazione e i toni da bettola. chiaro? quindi o ti adegui o cambi anche tu personaggio come i tuoi colleghi/amici/cumbari :)
ricordatevi che io vigilo; nessuna volgarata o sfacciata sgrammaticatura sarà tollerata. a tacer di inneggiamente all'oua...

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: Mediatore 12/12/2013 19:19:05
Il personaggio in questione ormai detta anche "ordini" agli utenti ma con me queste tecniche non attaccano.
Inoltre spesso lancia invettive contro tutto e tutti e non si comprende nemmeno a chi si riferisce quando scrive.
I suoi interventi lasciano il tempo che trovano e sono spesso tragicomici.
Incredibile che un buffo e oscuro personaggio, mosso da oscuri propositi, che viola costantemente le più basilari regole di rispetto delle persone possa imperversare notte e giorno e da anni impunemente.
Ma ritengo che oramai le persone che pescano informazioni qui ci abbiano fatto il callo e nemmeno li leggono i suoi interventi che denotano anche un profilo psicologico più vicino a quello di un adolescente.

Da: lillolallo1 12/12/2013 19:38:39
vediamo quanto durerà questa tua nuova identià, amico mediatore.
il vantaggio dei forum è che è possibile leggere quello che si è scritto anche tempo addietro e questo impedisce di "buttarla in caciara" con la facilità a cui sono adusi alcuni personaggi nei confronti verbali :)

come al solito io, supereroe, con la mia supervista ti ho individuato imemdiatamente :)

Da: common law 12/12/2013 19:44:17

@ Perry Mason

guarda.. il motivo per cui non vi è ancora stato un intervento della Procura mi è del tutto oscuro... ma neanche più di tanto seguendo il ragionamento logico di lillo.

Si parlava dell'incompatibilità... ebbene, proprio in questo forum sono apparsi personaggi avvocati ordinari italiani che  "aiutavano" (diciamola così) con le omologazioni, domicilii farlocchi e quant'altro... stendiamo un velo pietoso che è meglio...

Il discorso mi interessava dal punto di vista giuridico nel dare addosso senza una ragione fondata agli ajena.
Neppure si sa, da quel che ho letto, che in Spagna è possibile l'esercizio sia in ajena che in propia che in collaborazione.. ma di che stiamo parlando?

Il fatto è che dare addosso, in aria di incertezza sulla decisione della Corte Ue, è diventato di moda nel tentativo di apparire virtuosi. Magari da parte di chi gli agenti li conosce mooolto da vicino.

Anche le università italiane fanno corsi on line... quindi? E che siamo un esempio da seguire forse? Le statistiche dicono che le università italiane sono agli ultimi posti nella società civile... ma terzi per onerosità.
Ma una cosa è seguire un intero corso di laurea (poi andiamo a vedrre quali tipi di lauree) altra è ottenere un'omologazione con certi mezzi.
Il che va benissimo che ciò non avesse causato l'effetto di accomunare tutti nello stesso calderone. Questo non va.

Le modalità di certi percorsi sono e rimangono attività che costituiscono abuso del diritto... e proprio il CNF ha sottolineato questo in relazione ad agenti ed agenzie. Non la spunterà.. perchè l'Italia in europa conta come il due di picche e certo non mettono in discussione una direttiva per noi poveracci...

@ Lucio

Conosco a memoria la Cassazione del 2011.. ma non ha affrontato il problema (quello che secondo voi è un problema) della qualifica all'estero. Nessuno potrà mai dire che i Coa non possono fare l'indagine sulla compatibilità ex ante iscrizione.
La Cassazione non c'entra.

Io faccio riferimento a norme.. il Coa è liberissimo di dire che se ne infischia.. che novità è? ma la norma rimane e di questo stiamo discutendo.

La direttiva è stata recepita.. ma laddove una direttiva non fosse recepita l'interessato può chiedere al giudice che sia applicata.. che ragionamento è questo? Da quando la legge interna supera la norma europea?

Alla pari che ragionamento è: come poteva sapere il coa al momento dell'iscrizione? Ma come? non sta al coa fare indagini su incompatibilità varie? Che c'è.. l'inversione dell'onere della prova? Stiamo scherzando spero...
In ogni caso la questione si supera da sè.. in sintesi la tua eccezione è: anche se la direttiva stabilisce una cosa, il coa può fregarsene, aprire procedimenti disciplinari etc... e siccome lo dice lui l'incompatibilità sussiste.

Sulla domanda circa gli interessi altrui che non lo riguardano personalmnte, beh.. visto che costui vuole emulare il giustiziere della notte dovrebbe guardare alle violazioni macroscopiche prima che alle questioni giuridiche che per lui sono dubbie...nessuno agisce senza motivo.. ed in questo caso, sui franchi tiratori, il motivo è palese... attenzione però all'effetto boomerang... il giustiziere in questione si interroghi prima se, accusando taluno di avere la peste, poi non scopre di essere affetto dalla rogna.

Tu, come chiunque qui, dici che non faresti "tiri" poco simpatici... scusa.. ma come definisci questa discussione pubblica nel tentativo di dare addosso agli ajena?
Samo stati in 3 o 4 a cercare di far capire sia l'infondatezza che l'inopportunità di una simile discussione.
Peraltro non leggo lo stesso sdegno nei confronti di chi interviene e chiede notizie su agenti ed agenzie varie...vabbè...

Sul CNF possono avvalersi dei migliori difensori.. sì.. i luminari alla Rizzo... solo che se leggi il ricorso proposto alla Corte sono ancora fermi alla Cavallera... per carità...

Direi, in conclusione, che circa la questione ajena si è discusso abbastanza... o no?




Da: Salvis iuribus 12/12/2013 19:52:53
Ripropongo la mia domanda.

Coloro che sono iscritti come non esercenti possono fare l'esame al CNF come avvocato sraniero?

Da: lillolallo1 12/12/2013 20:00:47
io non sarei così certo che nessuna procura della repubblica non si sia interessata di alcuni "aggIenti" :)
suggerirei di pazientare.
ripeto, ripensate agli bui in cui si faceva il nome di berlusconi per la presidenza della repubblica e, molto piùin piccolo, di de tilla per la presidenza del cnf. ripensate ai consiglieri di coa che, riferendosi alla legge, "desclamavano" in luoghi pubblici e di fronte a un folto pubblico "me ne frego!". ripensate agli articoli con minacce mafiose agli abogados pubblicati non sull' "eco dell'ucciardone" ma sulla rivista della cassa forense.
il mondo sembrava capovolto, si era giunti davvero a una dimensione estrema; ora la tendenza sembra invertita, osserviamo fiduciosi gli sviluppi ;)

Da: Perry Mason 12/12/2013 20:22:00
@  C. Law

Buona sera,

Anzitutto ti ringrazio per la tua risposta tuttavia mi parli di avvocati ordinari che danno una mano, domicili farlocchi e altre cose ma atteniamoci alla realtà e al diritto e non alle voci di corridoio o di forum che come tu ben sai non valgono nulla. Sono tutte illazioni e nessuno denuncia perchè non vuole essere controdenunciato per calunnia evidentemente perchè quando c'erano le basi le azioni, penali, civili e disciplinari si sono fatte e come (anche recentemente).

Perdonami io non ti mai parlato di ajena.

Io ti ho parlato di percorsi legittimi in Spagna ed in Italia e tu mi rispondi però con le statistiche por gentilezza atteniamoci al guridico. Sono o non sono legali le univerità telematiche italiane e spagnole?
In base a ciò che prevedono le leggi italiane e spagnole lo sono perfettamente e quindi che vogliamo fare? Restauriamo l'inquisizione spagnola per chi le usa e facciamo bruciare all'inferno tutti quelli che non hanno scelto per esempio Oxford per chiedere di convalidare la laurea all'estero?
Inoltre parli di ottenere le omologazioni con certi mezzi? E quali? Corruzioni? Ma perchè nessuno denuncia? Perchè in Spagna non indagano? Io ci capito spesso e i giudici sono molto attivi anche da loro e l'estrema sinistra vorrebbe candidare il Di Pietro spagnolo Garzòn (quello che aveva inquisito Pinochet e poi è stato radiato dalla magistratura). Se sei a conoscenza ed hai delle prove di qualcosa ti prego vai dai giudici spagnoli che ti ascolteranno così possiamo poi evitare di mettere tutti nello stesso calderone dell'illegalità di pochi e che forse magari c'è o no c'è a seconda del fatto che qualche praticante forse appena bocciato all'esame di dicembre scriva qui interventi rabbiosi e calunniosi (non fraintendere però non alludo in alcun modo a te questo sia chiaro quindi non offenderti).

Da: common law 12/12/2013 21:31:56

@ Perry Mason

infatti io a te non ho risposto circa l'ajena.

Il tuo intervento mira a dire, in sostanza, che quanto emerso e documentato anche dal CNF alla Corte, è legittimo.

Francamente è una conclusione che fa sorridere.

Gli agenti e le agenzie che facevano fare esami all'ombra del Colosseo hanno posto in essere le loro attività non solo in modo risaputo, ma ne facevano pure la "reclame".
Circolavano pubblicità letteralmente vergognose.
Perchè la Procura non ha agito? Io non lo so.

In Spagna gli agenti ti facevano omologare il titolo senza sapere una parola di spagnolo; taluni se ci sono andati, ci sono andati per un paio di giorni.
Che ti dice questo? Legale? Se lo è siamo ai limiti della legalità. Di certo ciò configura abuso del diritto.

Lo stesso CNF ha documentato certe pratiche. ma la Procura è rimasta silente.

Quello cui noi abogados, che non abbiamo avuto a che fare con certi facili percorsi ed esami all'ombra del Colosseo, è assistere agli esiti di certe attività. Siamo stati accomunati a chi, senza parlare una parola di spagnolo e senza muoversi da casa, è diventato abgado.

Tu dici che è legittimo? Perchè nessuno indaga nonostante sia il segreto di pulcinella? Puoi chiederti la stessa cosa su tante vicende che accadono tutti i giorni eppure nessuno fa nulla.

Quello che non va è che si è accomunati a costoro.

Forse è legittimo, secondo te, sostenere esami d'omologazione in 3 mesi, non conoscere lo spagnolo, neppure mettere piede in Spagna. Se l'han fatto qualcuno avrà concesso l'autorizzazione a rilasciare credencial in presenza di queste cose.
Come sono state ottenute queste autorizzazioni lo si può facilmente intuire; Neppure il CNF ha, evidentemente, le prove di tali modalità ma il risultato, l'esito non cambia:
Questo configura ABUSO del diritto; è impensabile che un abogado spagnolo non conosca la lingua spagnola... se secondo te tutto ciò non è vergognoso... beh.. ognuno la pensa come gli pare.

Andare dai giudici spagnoli? Come no.. di fronte a certi interessi stanno ad ascoltare me o te o chiunque si presenti isolatamente... beato te...

Circa l'offesa a me puoi scrivere quel che ti pare: io so bene come è stata effettuata la mia omologazione.. quindi nè tu nè alcun sconosciuto nick virtuale può avere il potere di offendermi.

L'offesa è alla professione ed è fatta costantemente da chi accomuna tutti nello stesso calderone dicendo che simao tutti dei cialtroni.






Da: El chico 12/12/2013 23:09:30
A dire il vero  almeno il 90% delle persone che hanno iniziato ad omologare intorno la primavera 2010 sanno a mala pena sanno dire Buenos dias o poco più.

Da: Avv.Stabilito12/12/2013 23:29:52
cialtroni sono tutti ste magnacci che ci guadagnano con corsi di preparazione e porcate varie...
in un paese normale non ci si trova ad emigrare per potersi abilitare!!!
Gli "AVVOCATI " ITALIANI  SONO TROPPO DEI CIALTRONI!!!
non dimenticate che fino a pochi anni fa CATANZARO ERA LA DOLCE SPAGNA!!!!
Quindi silenzio prego!!!

Da: El chico 12/12/2013 23:40:55
@ Avv. stabilito
Infatti il 90% che  sa poco o nulla lo spagnolo è una percentuale davvero molto simile a quella dei promossi a Catanzaro.

Da: Avv.Stabilito12/12/2013 23:53:45
certo...ah la dolce catanzaro...dove il compito lo dettavano...bei tempi...non dovevi nemmeno studiare i quiz in spagnolo....CHE TEMPI!!!!
altro che Spagna!!!!
Troppo comodo avere praticanti da sfruttare!!!
Troppo comodo avere procacciatori di pratiche gratis!!!
Troppo comodo avere camerieri per tutti i servizietti di casa-famiglia-lavoro.
silenzio prego!!
PS.altre sedi non erano da meno...
esempio  Napoli 2004 :  97% promossi!!!
Tutti signori del diritto.
N'TU culo lo hanno pighiato!!!!

Da: El chico 13/12/2013 00:01:07
@ Avv. stabilito
Appena si capirà come funziona il master, ho motivo di pensare, che perderanno anche gli ultimi irriducibili praticanti.

Da: Berseker 13/12/2013 00:01:45
Quoto l'ultimo intevento...Si smetta di fare il predicozzo.....

Da: Perry Mason 13/12/2013 00:43:16
@ coommon law

Ti sbagli mi hai parlato dell'ajena ecco: " Il discorso mi interessava dal punto di vista giuridico nel dare addosso senza una ragione fondata agli ajena.
Neppure si sa, da quel che ho letto, che in Spagna è possibile l'esercizio sia in ajena che in propia che in collaborazione.. ma di che stiamo parlando?"

Inoltre dici: " Il tuo intervento mira a dire, in sostanza, che quanto emerso e documentato anche dal CNF alla Corte, è legittimo."

Perchè cosa ha documentanto il CNF? A quale parte dei miei interventi ti riferisci?

Debbo dire che io sono stato garbato con te e alla fine del mio post mi sono scagliato contro alcune persone e ho voluto precisare che non era rivolto a te ma tu mi fraintendi e rispondi sgarbatamente.

Evidentemente la Procura non ha agito perchè non vi erano i presupposti e non certo per favoritismi o riguardi verso una nota agenzia che pubblicizzava e pubblicizza quello a cui tu ti riferisci. Per la verità l'agenzia in questione in anni passati ed anche precedenti a quando ha iniziato a vendere la via spagnola era stata molte volte inquisita dai PM e perchè per la storia degli abogados ciò non è avvenuto? Visto che se tutto si svolge all'ombra del Colosseo la magistratura ha tutti i mezzi per indagare con intercettazioni ambietali, telefoniche e tutto il resto. Ti ricordo che tale agenzia è molto legata al Silvione nazionale (e lo sanno pure i sassi) che certo non è amato dai giudici italiani o sbaglio? Quindi perchè non bastonarla se ci sono i presupposti? Perchè non indagare? Sono anni e anni come dici tu che loro vendono la via spagnola. E magari ci finanziano pure una parte politica?

Tu dici che circolavano pubblicità vergognose ma il CNF in quel caso ha agito e l'agenzia è stata condannata in sede civile per pubblicità ingannevole (quindi non ha goduto di protezione da parte della magistratura)  ma mai per truffa, corruzione ecc.

Perdonami che ci hanno messo tre mesi ad omologare lo dici tu in un forum, per favore porta delle prove! Altrimenti parliamo di statistiche che può essere interessante ma non pertinente.

E neppure mettere piede in Spagna è perfettamente LEGALE perchè la modalità ON-LINE che usano le università telematiche è riconosciuta e SOLO per gli esami ci si reca in loco.
Ripeto guarda qualche sito di università spagnola e vedrai che si può ottenere senza nessuna mediazione di agenzia, questa è la realtà piaccia o non piaccia! Non mi credi leggi tu stessa.

Mi pare di capire che sostieni che c'è stata la corruzione di funzionari del ministerio de educaciòn questo è facile da dire tra le righe e dietro un nick anonimo senza portare uno straccio di prova. Se mi consenti non si addice ad un giurista argomentare fondando ragionamenti esclusivamente su chiacchiere da bar/forum.

Che c'è gente che non conosce la lingua spagnola è una cosa ad oggi non dimostrata, ti ripeto non sarebbe così difficile da scoprire se codesti signori lo parlano o meno: un giudice spagnolo ci mette tre secondi a verificare se parlano la lingua. Si deve solo denunciare ma anche i "nobili abogados" che parlano meglio di Cervantes e si sono spaccati la schiena sui libri più di Leopardi (sarà sempre così per tutti quelli che abbaiano contro quelli delle agenzie?) non vanno dai giudici a denunciare (gli servirebbe per tutelare la loro immagine presuntamente danneggiata). E la categoria di questi abogados non è composta di 4 gatti ma da tanti soggetti che potrebbero organizarsi (infatti molto spesso si conoscono tra di loro) e farlo ma non agiscono perchè sanno che non hanno pezze di appoggio e si beccano una denuncia per calunnia.




Da: common law 13/12/2013 08:00:04

@ Perry Mason

premesso che io non sono stata sgarbata (quando voglio essere sgarbata lo sono in modo inequivocabile) ti preciso che io a te non ho parlato degli ajena... nelle frasi che ho scritto e da te riportate ti precisavo l'argomento che mi interessava: non sono entrata nel merito di esso.
In genere, quando si parla a qualcuno di qualcosa si entra nel merito della cosa discussa.

Sulle tue ulteriori deduzioni ti rispondo con una brevissima osservazione: associandomi in toto a quello che afferma Avv. stabilito su ciò che avveniva in Italia, pubblicamente, al punto che intervenne un ministro (Maroni) definendo la cosa uno scandalo... beh.. qualche profilo di illecito lo vedi o no?
Eppure, anche in quel caso, la Procura ha "lasciato correre" per anni.
La stessa cosa è accaduta con la questione di certe omologazioni ed altre fattispecie tutte italiane.

Una precisazione: la questione della pubblicità ingannevole è uno scherzo in confronto a quanto sostiene il CNF innanzi alla Corte di Giustizia.
Inoltre le "reclame" vergognose" che io stessa ho letto, come tanti altri, fino a poco tempo fa, non riguardano una sola agenzia.

Tu affermi che tutto ciò è legittimo? Sì.. lo è come lo erano le abilitazioni del Sud Italia. La puzza si sente da lontano.

Circa le "prove" non ho capito bene che affermi: visto che siamo in un forum quello che hanno scritto vari utenti secondo te è falso?
Io invece rispondo che, se fossi un pm, a fronte di certe affermazioni qualche indagine l'avrei aperta.. così tanto per vedere se decine di persone che affermavano la stessa cosa lo facevano solo per scherzare;)

L'affermazione poi che "ad oggi non è dimostrato" che ci sia gente divenuta abogado che non parla spagnolo, perdonami, fa sorridere...
Mettila così... se esistono soggetti che son divenuti abogado senza parlare la lingua iberica, ciò fa sentire la puzza sulla loro omologazione ? Sì? E l'esame  a crocette in italiano? Una nota agenzia affermava essa stessa tale modalità.
Immagino che anche questo, secondo te, oltre che essere perfettamente legittimo, escluda in toto l'abuso del diritto;

Nessuno di noi parla "meglio di Cervantes" e non credo che qualcuno di noi si sia "spaccato la schiena sui libri più di Leopardi"... evita inutili ironie... qui si parla di mera decenza.

Qunato poi all'"andare dai giudici spagnoli", scusa.. in che mondo vivi? secondo te i "giudici spagnoli" non lo sanno dell'esame di omologazione in italiano fatto in Italia?
Secindo te può esistere davvero in Italia, dove si scende in piazza solo per la partita di calcio, la possibilità che più persone si uniscano per chiedere perlomeno un'indagine?
Te l'ho detto... quel che scrive Avv. Stabilito è una realtà vera e provata...eppure nulla è accaduto.. han cambiato la legge come l'han camabiata in Spagna ponendo fine al fenomeno o quasi.

Quando è scoppiato il bubbone ci ha pensato l'Abogacia a volere e mantenere una linea di chiusura con le iscrizioni...trattando i licenciado come chi ha ottenuto il grado en derecho.

Mi chiedo però da che proviene questa veemente difesa delle agenzie e relativi agenti;)

Va bene dai... è tutto perfettamente chiaro.. il business delle omologazioni esiste solo nella fantasia di alcuni e solo in questo forum... sarà per questo che stiamo aspettando la sentenza della Corte... pura fantasia anche questa.

Ad maiora, Perry :)

Ciao Mason... perdonami ma difendere



Da: common law 13/12/2013 08:01:32

* Ciao Mason... perdonami ma difendere le posizioni delle agenzie e quantomeno comico...

Da: x common13/12/2013 10:30:31
non ti è mai venuto in mente che se non ci sono state indagini da parte della magistratura è perché tutto ciò è legittimo?? non puoi parlare di diritto solo quando ti fa comodo!! se non sei d'accordo con la magistratura spagnola sono problemi tuoi...

Da: Statute Law 13/12/2013 11:29:04
Buongiorno a tutti
ciao Common, vedi? i soliti provocatori!! avranno paura della sentenza prossima di Strasburgo? mha!!!
cmq credo che common nn abbia bisogno di essere difesa su quanto dice che approvo in toto.
Anzi, vorrei averla come codifensore, viste le innegabili qualità che esprime anche in un forum!!
A tal proposito voglio allegarVi una notizia del Sole24ore apparsa qualche tempo fa; buona lettura e Saluti
Ordini professionali, se l'esame di Stato diventa una beffa
Difformità di valutazione, barriere all'ingresso e scandali clamorosi, come quello di Catanzaro con i duemila compiti-fotocopia. Nei "Veri intoccabili" (Chiarelettere) Franco Stefanoni racconta le "lobby del privilegio".
18 novembre, 2011

di Franco Stefanoni

Facilissimo, ordinario, capestro. L'accesso agli ordini non brilla per omogeneità. In base ai dati forniti a fine 2009 dal ministero dell'Università, nel corso degli anni Duemila la probabilità di ottenere l'abilitazione a un ordine o a un collegio si è ridotta in media del 10 per cento: solo il 55 per cento dell'intero popolo dei candidati raggiunge il traguardo dell'albo.
A fronte di un afflusso di aspiranti professionisti che cresce di anno in anno, calano le probabilità di farcela, nonostante l'incremento generale degli iscritti: tra il 1997 e il 2010 il loro numero complessivo da 1,5 a oltre 2 milioni. Ma l'accesso all'albo segue criteri differenti e all'interno delle varie categorie si trova di tutto. Per veterinari e farmacisti l'esame di Stato per immatricolarsi all'ordine è una pura formalità: a livello nazionale passa il 98 per cento dei candidati.
Non è molto diverso per odontoiatri (96 per cento), biologi e medici (95 per cento). Per altre categorie, invece, le prove scritte e orali possono diventare una batosta. Tra i consulenti del lavoro le supera appena il 31 per cento, tra gli avvocati il 24 per cento, tra i notai addirittura un misero 7 per cento.
Esclusi i casi in cui gli esami si svolgono a Roma a livello nazionale, come per giornalisti, biologi o notai, in generale le prove si tengono a livello locale, con accorpamento delle sedi nei luoghi in cui il numero di candidati è ridotto. Per categorie come consulenti del lavoro, psicologi, geologi, assistenti sociali, chimici e tecnologi alimentari gli esami sono gestiti dai consigli regionali in sinergia con le università.

In tutti gli altri casi ci pensano invece gli ordini provinciali. Sono i consigli dislocati sul territorio che contribuiscono a preparare e organizzare le sessioni scritte e orali, e che indicano la composizione delle commissioni d'esame, in genere condivise con membri scelti dai ministeri competenti: Università, Lavoro, Giustizia. All'interno delle commissioni sono designati professionisti, accademici, magistrati, esperti della materia, che periodicamente sono chiamati a valutare la preparazione di futuri ingegneri, avvocati o architetti. Nei casi in cui è richiesto, i candidati devono certificare lo svolgimento di un periodo di tirocinio da uno a due anni in uno studio professionale o in una struttura autorizzata. Il più delle volte il tirocinio è remunerato al minimo o per nulla, con ricadute professionali e familiari notevoli per chi rimane troppo a lungo in attesa di ottenere l'accesso. Talvolta, come accade per notai e avvocati, l'aiuto per preparare gli esami è fornito da apposite organizzazioni che fanno capo agli ordini stessi e alle università. Gli avvocati, per esempio, possono scegliere tra 77 scuole, con qualità di insegnamento e tariffe molto differenti tra loro.

Non sono le uniche spese. Se a livello locale il candidato non deve sopportare costi di vitto e alloggio, non è così quando deve spostarsi a Roma per sostenere gli esami. Secondo l'Antitrust la scarsa uniformità della selezione fa sorgere il sospetto che alcuni ordini stabiliscano a tavolino un'implicita barriera all'entrata. L'accusa è che i consigli, oltre a esaminare i candidati sotto il profilo tecnico, agiscano sotto la spinta di logiche corporative. Ma riforme parlamentari ad hoc su singole categorie e moniti del garante sono serviti a poco. D'altronde, il potere di un consiglio locale si esprime anche nella capacità di aprire o chiudere il rubinetto ai nuovi colleghi. A ciò contribuiscono fattori strutturali: per gli aspiranti medici esiste già il numero chiuso al momento dell'iscrizione all'università. Oppure, come avviene per i notai, c'è un numero fisso di posti stabilito in base a parametri economici e territoriali. Altrimenti la prassi può essere influenzata da logiche localistiche: in una zona dove il numero di iscritti all'albo è ritenuto eccessivo e il lavoro non basta per tutti può scattare la stretta, che poi potrà essere premiata in termini di voto al rinnovo degli organi dell'ordine. Viceversa, in zone dove predominano le logiche clientelari e di scambio elettorale può essere più conveniente abbassare la guardia sull'accesso all'albo e imbarcare iscritti, che troveranno il modo di sdebitarsi al momento del voto. Le differenze di valutazione tra una città e l'altra balzano all'occhio.

Per esempio, a fine anni Duemila gli aspiranti architetti sono promossi per il 94 per cento a Napoli e l'86 per cento a Palermo, ma solo per il 34 per cento a Torino e il 25 per cento a Trieste. A Palermo supera l'esame appena il 14 per cento dei candidati dottori commercialisti, a Udine il 7 per cento, mentre a Torino passa il 90 per cento. Sono tuttavia gli avvocati a vantare il primato della minore omogeneità. A fine anni Duemila gli idonei risultano il 16 per cento a Salerno, il 21 per cento a Milano, il 22 per cento a Firenze e Trento, il 27 per cento a Torino. In altre sedi d'esame la situazione si ribalta: 50 per cento a Bologna, 53 per cento a Catanzaro, 65 per cento a Palermo e Lecce. Tale disomogeneità sussiste malgrado una riforma del 2003 varata dal leghista Roberto Castelli, ministro alla Giustizia, che ha ridotto la variabilità dell'esito delle prove forensi. Fino ad allora, infatti, gli scarti tra una sede e l'altra erano ancora più marcati. Con le nuove regole cambia la formula: nelle commissioni non sono più presenti membri dei consigli locali ma liberi avvocati del foro, e a chi svolge l'incarico di commissario è vietato di can- didarsi alle elezioni dell'ordine immediatamente successive agli esami. Questo per annullare il pericolo di scambi di interessi e voti tra consiglieri e candidati. La riforma Castelli ha introdotto un'altra novità: gli elaborati di ogni sede sono corretti dai consigli di un'altra sede distrettuale abbinata con sorteggio.

Vagonate di scritti sono spediti a ordini lontani centinaia di chilometri. Motivo? Contenere il fenomeno del cosiddetto turismo forense: aspiranti avvocati che si spostano da una città all'altra, con la compiacenza di colleghi che attestano tirocini di facciata, nella speranza di affrontare un esame più facile. Così, dal 2003, si spariglia: gli scritti di Milano sono corretti a Roma e viceversa. Siccome le prove orali restano di competenza della sede originaria, non è infrequente che si cerchi di compensare il tasso di ammessi e respinti: se dagli elaborati di Milano, corretti a Roma, risultano troppi promossi, agli orali Milano ne boccerà di più. I candidati che non ce la fanno possono tentare di diventare avvocati all'estero e poi farsi riconoscere in Italia: la via preferita è quella spagnola, ma i corsi formativi sono costosi e pochi la percorrono, anche perché c'è il rischio di restare marchiati dallo stigma del «furbo». Ancora nel 2009 è Catanzaro una delle città più generose nel garantire l'accesso all'albo. Un primato che in passato, quando ogni ordine locale correggeva da sé i propri esami con commissioni composte anche da esponenti del consiglio forense del luogo, è stato ancora più netto e ha dato origine a un clamoroso scandalo.

Lo scandalo di Catanzaro: oltre duemila compiti-fotocopia

Su 2301 prove scritte per l'accesso all'albo degli avvocati consegnate a metà dicembre del 1997 alla commissione d'esame di Catanzaro, ben 2295 risultano identiche. Soltanto sei elaborati, cioè lo 0,13 per cento del totale, appare non copiato. Lo verifica la Guardia di finanza, dopo la soffiata di alcuni esclusi, su mandato della Procura della Repubblica di Catanzaro.
Si apre un'indagine resa pubblica nell'estate 2000 da Gian Antonio Stella sul «Corriere della Sera», in cui si denunciano compiti identici, riga per riga, parola per parola. Le tre prove di diritto civile, diritto penale e atti giudiziari non mettono in risalto differenze. Sono uguali anche negli errori: tutti correggono l'avverbio «recisamente » in «precisamente». Una concorrente rivela che un commissario avrebbe letteralmente dettato lo svolgimento dei temi ai candidati. Racconta: «Entra un commissario e fa: "scrivete". E comincia a dettare il tema, piano piano, per dar modo a tutti di non perdere il filo». Giuseppe Iannello, presidente dell'ordine forense di Catanzaro, smentisce tutto. Iannello non è uno qualunque ma un notabile dell'ente di categoria. È una vita che siede nel consiglio forense di Catanzaro, del quale per decenni rimane incontrastato presidente (lo sarà fino al 2012), spesso partecipando direttamente alle commissioni d'esame. Molto conosciuto in tribunale, consulente della Regione Calabria e storico socio del Lions club di Catanzaro, Iannello, che ha uno studio anche a Roma, leva la voce a difesa della procedura di accesso alla professione. Ma la candidata continua: «Che imbecilli quelli che hanno parlato, sono stati loro a incasinare tutto. Se non avessero piantato un casino sarebbe andato tutto liscio». L'indagine è affidata ai pm Luigi de Magistris e Federica Baccaglini, che ipotizzano il reato di falso specifico e inviano ben 2295 avvisi di garanzia. Il clima è pesante e il consiglio dell'ordine calabrese protesta contro la «ferocia demolitrice della stampa» e la volontà di «aggredire tutta la città di Catanzaro». Lo scandalo dei 2295 compiti-fotocopia alza il velo su una prassi che molti conoscono.

La sede d'esame della città calabrese è nota per l'altissimo numero di partecipanti e promossi: oltre il 90 per cento. Una marea che sbilancia l'intero numero di accessi nazionali. Non è l'unica mecca delle toghe: le fa concorrenza anche Reggio Calabria che, tra l'altro, nel 2001 promuove il futuro ministro dell'Istruzione per il Pdl Mariastella Gelmini in trasferta da Brescia. Ma Catanzaro è da Guinness dei primati. I candidati arrivano da tutta Italia, e I veri intoccabili soprattutto dalle sedi del Nord dove gli esami sono molto selettivi. Gli aspiranti avvocati milanesi o torinesi risultano residenti a Catanzaro per i sei mesi necessari per il tirocinio, svolto in studi legali del luogo, i quali certificano il praticantato dei futuri colleghi. Frotte di giovani si fanno consigliare dove e come chiedere ospitalità. In città esistono numerose pensioni e alloggi, oltre a cinque alberghi, che periodicamente accolgono con pacchetti scontati i pellegrini forensi. Tutti sanno come funziona e nessuno se ne lamenta. L'omertà è totale. I magistrati interrogano gruppi di candidati dell'esame del dicembre 1997, che rispondono all'unisono: «Mi portai sovente in bagno per bisogni fisiologici […]. Non so spiegare la coincidenza tra gli elaborati da me compilati e quelli esibiti. Mi preme tuttavia evidenziare che qualcuno potrebbe avermi copiato durante la mia assenza». Mentre il procedimento giudiziario avanza a fatica per la difficoltà di gestire un numero così grande di indagati, tutti gli aspiranti avvocati dell'esame del 1997 rifanno le prove nel 1998 nel medesimo posto e sono promossi. Dopo otto anni di indagini e rinvii, nell'estate 2005 il pm Federico Sergi, nuovo titolare dell'indagine, chiede e ottiene per ciascuno il «non luogo a procedere per avvenuta prescrizione». Tutto finito. (strano e?)
Tratto da Franco Stefanoni, I veri intoccabili

Da: Perry Mason 13/12/2013 12:19:39
@ Common law


Accidenti, quanta veemenza!!

Avv. Stabilito parla di Catanzaro ecco in una annata tutti o quasi i compiti erano uguali e la magistratura l'ha scoperto ma è andato in prescrizione tutto.

Non vedo il parallelo poichè non ci sono compiti copiati tutti uguali in Spagna. Pensi questo? E' facilmente accertabile perchè scripta manent!

Quanto a Maroni..si dimentica del Trota Albanese!! Quello è un bello scandalo padano! Bobo l'ex Ministro dell'interno che quando era solo parlamentare mordeva i polpacci dei polizziotti alle manifestazioni!! Che è diventato avvocato a 50 anni e da politico affermato e magari al sud? Oppure parliamo dell'europarlamente Speroni che a oltre 50 anni è diventato avvocato in Belgio....lo sai che li è ancora più facile che in Spagna ottnere il titolo? Ma di che parliamo? Del partito del porcellum con personaggi impresentabili, soldi in Tanzania ecc ecc come diceva Totò ma mi faccia il piacere!!

Mi chiedo poi se a livello di procedimento amministrativo in Spagna ci sono profili di nullità questa si può sempre far valere. Prego lettori del forum accomodatevi!!

Potresti precisare quello che sostiene il CNF dato che negli ultimi anni ha preso sempre belle scoppole. E gli ultimi ministri della Giustizia credendo di parlare a microfono spento dicevano testuali parole: " Che noia adesso devo incontrare quegli scocciatori degli avvocati!". Il CNF ma chi lo calcola oggi? Persino Silvio li ha scaricati da tempo addirittura attaccandoli pubblicamente parecchie volte.

Non mi risulta che ci sia il reato di "reclame vergognose". Se ci sono gli estremi e come è stato in passato chiunque sia danneggiato può citare in sede civile per pubblicità ingannevole e poi si vede se era così o meno con tutte le conseguenze. Certe agenzie potrebbero essere accusate forse di TRUFFA (ma il limite è sottile) ai danni degli aspiranti abogados perchè dicono che è merito loro se le università spagnole fanno i corsi on-line con esami in presenza quando chiunque anche se si iscrive da solo ottiene le stesse cose. Quindi se uno è un fesso che si lascia abbindolare da venditori di fumo è un problema suo e questo non inficia legittimi procedimenti amministrativi spagnoli.

Inoltre la storia di catanzaro non ha nulla a che vedere con la Spagna.

E se la puzza si sente da lontano e tutto è pubblicizzato da anni anche su Repubblica avoglia a PM emergenti che possono sfruttare la cosa per fare una inchiesta trampolino di lancio per folgoranti carriere anche politiche ma questo non avviene....avoglia a fare intercettazioni con tutti i soldi di cui dispongono! Oramai si spia più che nella vecchia Germania est!!

Io affermo che sono anni che qui si scrivono cose e le leggono tutti compreso CNF, COA, Avvocati ordinari che ci odiano ecc ecc e nessuno di questi soggetti conosce giudici? Perchè non gli portano le stampate di queste pagine? Magari lo hanno fatto ed i giudici hanno fatto indagini e non sono venuti a capo di niente perchè forse non c'erano i presupposti? Se un PM avesse fatto questo certo non lo dice ai giornali: cosa dovrebbe affermare? Non ho trovato nulla! Non esiste un PM sulla faccia della terra che lo farebbe. Quindi non puoi sapere se non ci sono mai state inchieste in sordina sugli abogados.

Ti dico e anzi ribadisco che oggi non è dimostrato che quelle persone non parlano spagnolo...le chiacchiere stanno a zero!! Ha ragione l'utente "X Common" quando dice che quando ti è comodo ragionare secondo diritto lo fai e quando non ti serve dici che le prove non valgono nulla e bisogna condannare basandosi come fonte unica di prova sulla delazione anonima in un forum dove chiunque se vuole scrive tutto quello che gli gira di affermare.
L'esame a crocette in Italiano? Vedremo cosa emergerà dalle carte.
Su questo dell'italiano per ora la mia può essere solo una condanna morale. E farlo a CROCETTE IN SPAGNOLO non è illegittimo ed è solo una parte dell'esame in ogni caso. Le crocette ci sono anche nelle università italiane: le usano per tagliare la gente all'orale. E' una attività criminale? No, piaccia o non piaccia.

Dici che i giudici spagnoli sanno già tutto e non fanno nulla....magari hanno corrotto anche tutti i magistrati inquirenti di Spagna? Li ha chiamati Silvio in persona visto quanto lo amano ed ha raccomandato la sua amica agenzia!!
In Spagna le inchieste si fanno e come!! Stanno massacrando il mondo legato al PP questa è cronaca. Telecinco ti dice qualcosa? A chi è legata? Alla sinistra?! Pensi che i giudici italiani e spagnoli non si parlino mai? Non scherziamo.

L'Abogacia ha chiuso. Non mi pare però perchè a leggere i verbali del 2013 dei COA italiani principali si legge spesso: " si delibera l'iscrizione dell'Abogado Mevio, Caio, Sempronio, Livio ecc" sono sempre un nutrito numero per ogni verbale. Saranno tutti "nobili abogados" che parlano come Cervantes e sono candidati ad essere eletti al Tribunal Constitucional? Magari si magari no.

Il business delle omologazioni esiste ma questo non ha impedito all'antitrust di condannare gli ordini nonostante anche loro avessero eccepito di tutto e di più. Parimenti e più volte a segiuto di interrogazioni di eurodeputati l'europa si è pronunciata contro i compoìrtamenti dei COA. Forse la Commissione europea, il Solvit italiano e spagnolo sono tutti sprovveduti che non sanno che ci sono le agenzie? Tutti corrotti da questi agenti ricchi come BIll Gates.

Le autorità diplomatiche spagnole e l'avvocatura del mismo paese sono letteralmetente infuriate con i COA italiani e infatti a Roma si sono adeguati ed hanno fatto un accordo con il Collegio di Madrid dove ora esiste una sezione dedicata agli italiani.

Da: lillolallo1 13/12/2013 13:01:57
abilitarsi all'estero (non solo in spagna; conosco tanti italiani abilitatisi in primis in inghilterra, in lussemburgo, negli usa, in francia) poteva essere un modo per non sottostare alle "mafiosità" dell'abilitazione in italia. gli scandali non avvenivano e non avvengono solo a catanzaro, irregolarità clamorose si verificano un po' ovunque. a tacere della assoluta mediocrità, in alcuni casi, dei soggetti giudicanti...

purtroppo la feccia italica ha fiutato l'affare e ha tentato (in alcuni casi riuscendoci) di mettere le mani anche sulle abilitazioni all'estero, e in particolare su quelle spagnole, più facilmente "aggredibili" dall'orrida masnada nostrana.

il comportamento mafioso e volgare di alcune frange dell'avvocatura istituzionale secondo  me sancisce definitivamente la bontà di questa interpretazione.

Da: marcu13/12/2013 13:20:11
MiniLia,
io credo bisogna guardare altri fattori:

quanti iscritti annuali ci sono?
quante persone si presentano all'esame di stato? se sono 1000 partecipanti, 300 passano l'esame...
che ce ne facciamo di 300 avvocati all'anno, senza contare tutti gli esami dati all'estero?
avere la targa dott.ssa può significare tutto o niente.
ti risulta che in Italia, un biotecnologo, un dottore, un insegnante, dopo la laurea abbia un posto di lavoro? conosco decine di persone laureate che svolgono mansioni di segretariato perchè non c'è altro da fare.
perchè un avvocato deve ricorrere a tali mezzi per portarsi più avanti rispetto a chi magari non ha nemmeno la possibilità di pagarsi il viaggio in spagna? perchè oggettivamente, pensare di farlo li, fa presupporre che tu possa mangiare, vestirti, e pagarti un affitto. oppure mamma e papà finanziano?

sapere che qualcuno che dovrebbe difendere la mia persona, ha fatto un qualcosa per avvantaggiarsi, mi sa di fregatura :)
e poi per farmi difendere devo pagare pure profumatamente (cosa che magari una alta percentuale di popolazione non può nemmeno permettersi).
MiniLia, detto ciò, non ce l'ho con te o con qualcun altro in particolare, ma sentire delle persone a me vicine dire "ah tanto lo faccio in Spagna cosi poi sono a posto e amen" mi fa rodere il posteriore :D e sono entrato qui solo per il puro sentimento di dire a chi legge "cercate di evitare sti giochini, regaliamo soldi alla spagna per venire a fare i nullafacenti in italia :) (avvocato,dottore, ingegnere e chiunque altro sia)
non voglio fare il moralista, ma cercare di dare un mio contributo per cambiare il popolo italiano, ciò che secondo me è la causa dei nostri mali :)

M.

Da: Perry Mason 13/12/2013 13:41:39
Si ma i corsi sono on line non paghi affitto, cibo ma stai a casa tua, anche in italia si può fare. Se non hai i soldi per andare in Spagna almeno per fare gli esami stai messo maluccio. In Spagna si può dormire veramente a due lire e se vuoi e per mangiare compri al supermercato come in italia e cucini. Vestirsi? Ti usi  gli abiti che già hai. Le università spagnole costato 3-4000 euro. Ma perchè all'univerisità pubblica in italia non si paga la retta?

Ma quelli abilitati al sud con strane modalità possono fare gli avvocati o no?

Magari molta gente prende il titolo di avvocato per avere più punti nei concorsi pubblici italiani e non gli frega nulla di difendere qualcuno.

Che i mali dell'italia siano causati dagli abogados è una tesi molto molto discutibile....

E' giusta la chisura corporativa che tenta l'avvocatura italiana allora?

E guarda caso tutti i figli degli avvocati sono dei geni che passano sempre alla prima botta l'esame di stato..complimenti e 10 e lode a loro e alle praticanti che magari a tali persone forse si concedono per fare fotocopie nell'uffico del papi e per sperare in una carriera folgorante dopo...

Da: common law 13/12/2013 14:40:25

@ Statute

Ciao Statute! ... ahaha... dell'articolo che hai postato i difensori delle agenzie hanno letto solo dell'indagine di Catanzaro;)

avrò le traveggole ma l'articolo a me appare molto più lungo e molto interessante nella chiusura dove si dice che "si è alzato il velo" su qualcosa che era conosciuto a tutti.

@ x common

ma certo che è tutto legittimo! come avere dubbi scusa? legittimo come le abilitazioni del Sud Italia da Napoli in giù;)

Guarda che a me non fa comodo proprio un bel niente... ma neppure mi fa comodo stare a leggere certe ... cose... e far finta di essere scemi, ciechi e sordomuti

@ Perry

guarda.. a questo punto non ho capito se stai scherzando, se hai interessi personali o semplicemente tempo da perdere.

Non è provato che molti abigados (la i è voluta) non parlano spagnolo?... beh... parla con alcuni di loro e te ne renderai conto;

è legittimo sostenere gli esami d'omologazione in Italia e questo non puzza di marcio? A te, forse, per i tuoi motivi;

le crocette erano in spagnolo? Non sei attento... bastava leggere la reclame di un'agenzia (non di Berlusconi per quel che ne so)... lo affermavano essi stessi.

Tutto il resto è assorbito dalle precedenti considerazioni.

Ciao, Perry;)

Da: Perry Mason 13/12/2013 15:18:23
@ Common law


Visto che la metti su questo piano delle insinuazioni personali ti dico:

No casomai tu hai interessi personali ad attaccare a testa bassa e a non rispondere nel merito. Fai solo affermazioni evasive e pettegolezzi da Novella 2000. Tenti di differenziarti dagli altri ma anche tu sei andata in Spagna perchè bocciata in Italia. Quindi di cosa parli?

Dovrei parlare con taluni abogados che non parlano spagnolo. Non li conosco: magari tu si? Non è che gli facevi lezione in qualche agenzia e poi ti hanno licenziato? A pensar male si compie peccato ma spesso non si sbaglia!! Se vuoi presentarmeli questi colleghi potrò verificare se parlano spagnolo. Se tu hai dei nomi segnalali a chi di dovere in Italia e Spagna e poi vediamo se si tratta di calunnie o no e se un giudice spagnolo potrà o meno revocargli il titolo.

Esami di omologazione in Italia? Non c'è il reato di "puzza di marcio": si conosce bene chi compie queste pratiche; è pubblico e ultrapubblicizzato è facile controllare se si compiono attività criminali e finchè non vedrò almeno l'aprirsi di un procedimento penale ripeto che LA MIA CONDANNA PUO' ESSERE SOLO MORALE. Se sono in Italia questi esami di omologazione perchè non gli mandi la Polizia o la Finanza a controllare...

Mai detto che una pubblicità non diceva che le crocette erano in Italiano....ho già detto su questo che LA MIA CONDANNA PUO' ESSERE SOLO MORALE. Attendo inchieste che non arrivano mai o che ci sono state e non hanno portato a nulla.
Ho difeso però le crocette in SPAGNOLO che esistono in parecchi esami in spagna e sono solo una parte degli stessi al fine di scremare i candidati all'orale.

Il resto non è per niente assorbito dalle considerazioni precedenti...forma che usi per evadere dl rispondere tutto qui.

Ma vedi non è che tu sei il giudice del foro e che è giusto solo quello che affermi o condividi tu.

In ogni caso ti saluto cordialmente a differenza di quello che fai tu con gli utenti che hanno idee differenti dalle tue mia cara.

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 1787, 1788, 1789, 1790, 1791, 1792, 1793, 1794, 1795, 1796, 1797, ..., 2038, 2039, 2040, 2041, 2042, 2043 - Successiva >>


Torna al forum