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Esame avvocato Spagna
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Da: common law 26/09/2012 16:31:13

http://www.senato.it/documenti/repository/costituzione.pdf

"TITOLO V - Le Regioni, le Provincie, i Comuni (artt. 114-133) . . . . . . . . » 56"

... ossia far prevalere l'etimologia in linguaggio erudito...

@ Help

che poi..."MAI UN INFRADITO NON AMMETTEREBBE MAI DI ESSERLO"...significa l'esatto opposto di quel che vuol dire l'idiot...
oltre agli errori evidenti... che c'entra il NON in quel che lo scemo vorrebbe dire?

la locuzione esatta sarebbe "mai un infradito ammetterebbe di essere tale"... vabbè...

Help.. ma che pretendi da chi, ad andare bene, ha per titolo di studio il battesimo?

Da: Help!26/09/2012 16:34:30
@ alias di todos
Ora ne ho la certezza. Sei un mentecatto.
Tu i concetti non sai neppure cosa siano. Se solo avessi un po' di intelligenza... Poveretto... Mi fai pena. Sei proprio un idiota ... Con la I davanti, s'intende.     ;-)

Da: lii03 26/09/2012 16:41:42
Amici non ci facciamo travolgere dall'ossessione grammaticale di todos, certo avere delle correzioni può aiutare in seguito facendoci riflettere, ma non bisogna  esagerare, a mio avviso.

Ritornando sulla sent. cnf 50/12, va detto che probabilmente, anzi molto probabilmente è stata scrita in previsione che la riforma forense passasse in via legislativa, quindi scritta direttamente dal cnf, in cui si ostacolava l'ingresso agli abogados, ma tutto ciò è saltato, si auspica un emendamento in cui sia ribadito il dpr 137 e che quindi ci sia un cambio democratico nel cnf, basta con il neofascismo, per l'Italia è ora di abbondonare definitavamente i ladroni(vedi consiglio regionale di lazio)neofascisti.

Comunque penso che dovremmo impegnarci politicamente, quantomeno a porre un argine al neofascismo ladrocinio galoppante.

Da: alias di todos26/09/2012 16:42:35
@ common

ehm, io non voglio umiliarti ma....apri un qualsiasi codice e dimmi se c'è scritto province o provincie.
su ragazzi, davvero: aprite un codice e controllate. senza polemica e senza offese: controllate e vediamo se c'è scritto "province o provincie.

comincio io: ho "i quattro codici 2012" della hoepli; c'è scritto province.

attendo i vostri interventi e spero che non siate così vili da rimanere in silenzio pur di non darmi ragione.

p.s.

common, ma sei davvero così stupida da non aver capito che quel "mai" era un "ma"??? al solito, io ti sopravvaluto: sei molto, ma molto più idiota di quel che penso

p.p.s.

@ help!

ripeto: l'utile idiota di una inutile idiota

coccodè

Da: Questione Dirimente26/09/2012 16:47:58
Per intenderci nello stragiudiziale(ex Legge 1982)non e'richiesta la comunicazione al Tribunale/Consiglio dell'Ordine?
Inoltre con il tesserino di Avvocato Europeo posso esercitare liberamente senza limiti e necessita'di dovermi stabilire o inoltrare comunicazioni al Coa/Tribunale?E questo che mi sfugge la tanto sbandierata figura dell'Avv.Europeo

Da: alias di todos26/09/2012 16:48:28
http://www.camera.it/465?area=1&tema=199&Province#paragrafo2205

c'è scritto ovunque "province"

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Da: Help!26/09/2012 16:48:49
@ alias di todos

Poveretto. Mi fai pena. Idiota (con la I davanti, sintende)   :-)

Da: Help!26/09/2012 16:49:24
* s'intende

Da: alias di todos26/09/2012 16:49:49
http://www.governo.it/Governo/Costituzione/2_titolo5.html

c'è scritto province

Da: common law 26/09/2012 16:50:41

guarda.. ti rispondo solo per pena...

il trsto che ho copiato io è preso dal Senato della Repubblica...ossia versione in linguaggio erudito.

In alcuni codici è scritto province...

Sai che vuol dire ciò? Significa che esiste un linguaggio più raffinato che conserva le regole grammaticali rispettose dell'etimologia ed un altro linguaggio più dialettale... più sopra ne ho spiegato il motivo. In sintesi: nessuno dei due modi è errato.

ma che ti è scappata la i! ahahaha... se guardi la tastiera vedrai che la "i" non è posta vicino alla "a" di "ma"...tu stavi pensando proprio a "mai" e l'hai scritto.

Infine... come spieghi quel "NON " di troppo?

Ma vattene!...

@ lilli03

tutta la tua interpretazione è errata.

Da: common law 26/09/2012 16:54:35

io ho indicato il sito del Senato.....vabbè:

http://www.senato.it/documenti/repository/costituzione.pdf

"TITOLO V
LE REGIONI, LE PROVINCIE, I COMUNI (1)
Art. 114. (2)
La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle
Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni
[131] e dallo Stato.
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e
le Regioni sono enti autonomi con propri statuti,
poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalla
Costituzione.
Roma è la capitale della Repubblica. La legge
dello Stato disciplina il suo ordinamento."
pag. 56 del pdf

...e se si potessero caricare i testi indicherei un'altra 50 di testi...

I G N O R A N T E...vai sul sito del Senato che ho indicato!..

Da: Help!26/09/2012 16:56:31
Common, non esagerare, utilizza un linguaggio più semplice, altrimenti l'idiota (con la I davanti s'intende), ha difficoltà a comprendere. Poi si confonde, gli scappa la I e, magari, poi scrive  che "mai non vorrebbe non dirti che forse non avevi ragione tu che la ragione ce l'ha lui"    :-)




Da: alias di todos26/09/2012 16:58:13
AHAHAHAHAHAH  sicché al senato sono eruditi ma alla camera e a palazzo chigi parlano in dialetto..... sei assolutamente ridicola! priva di ogni pudore! proprio come le galline, insomma!
come fa a sfuggirti che quello che hai preso tu è il testo ante riforma del 2001, quindi quello con una lezione vecchia (non antica,, pezzo di scema: soltanto antiquata ed in disuso) del termine, che non va più utilizzata.
ma ti rendi conto che il nuovo testo è stato approvato anche dal senato (non so se lo sai ma si fanno così le riforme costituzionali) e quindi SONO BALLE PIETOSE CHE AL SENATO USINO UNA VERSIONE DIVERSA DELLO STESSO TERMINE.
HAI L'EDIZIONE VECCHIA, SVEGLIATI CRETINA!


p.s.
ma quale "non" di troppo??
stupida gallina!
la frase era "ma un infradito non ammetterebbe mai di esserlo".
sai leggere l'italiano?

coccodè

Da: alias di todos26/09/2012 16:59:15
Ti trovi in: Home : Governo : La Costituzione
La Costituzione della Repubblica Italiana
   
Parte seconda
Ordinamento della Repubblica

TITOLO V [19]
LE REGIONI, LE PROVINCE, I COMUNI

Art. 114 [20]

La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.

I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.

Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento.

Da: common law 26/09/2012 16:59:57

http://www.conord.org/indexnew.php

Confederazione delle provincie e dei comuni del nord | CoNord

Da: alias di todos26/09/2012 17:00:34

Province
L'Assemblea della Camera, dopo due rinvii in commissione, ha respinto una proposta di legge di modifica costituzionale volta a sopprimere le province. La Commissione Affari costituzionali ha iniziato l'esame di alcune proposte di legge che trasferiscono alle regioni le competenze in materia di istituzione e soppressione delle province. Infine, i decreti-legge 201/2011 e 95/2012 hanno riformato il sistema delle province prevedendo l'elezione indiretta dei consigli provinciali e la riduzione del numero delle province.
informazioni aggiornate a mercoledì, 25 luglio 2012

    La riduzione delle province nella revisione della spesa
    Il riordino delle province da parte del D.L. 201/2011
    La soppressione delle province
    La "regionalizzazione" delle province
    I referendum in Sardegna
    Mutamento della denominazione della provincia di Massa-Carrara

La riduzione delle province nella revisione della spesa

Nell'ambito delle disposizioni per la revisione della spesa pubblica introdotte dal decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, il titolo IV interviene a ridurre la spesa degli enti territoriali. Tra le misure previste, la riduzione e la riorganizzazione delle province di cui gli articoli 17 e 18.

In sintesi, l'intervento normativo ha tre direttrici:

    riduzione del numero delle province, attraverso un procedimento di sopppressione e accorpamento, condiviso con le comunità locali; le province non dovranno avere una popolazione inferiore a 350 mila abitanti e una dimensione territoriale inferiore a 2.500 Km2;
    ridefinizione delle funzioni delle province, prevedendo tra l'altro il conferimento di ulteriori funzioni oltre a quelle di coordinamento stabilite dal D.L. 201/2011;
    istituzione delle città metropolitane nel 2014.

Completano il quadro dell'intervento:

    la conferma dell'abrogazione della giunta provinciale e del nuovo sistema elettorale di secondo grado (di cui al D.L 201/2011)
    la redistribuzione tra le province, all'esito della riduzione del loro numero, del patto di stabilità interno in modo da garantire l'invarianza del contributo complessivo.

Il decreto-legge è attualmente all'esame del Senato  (A.S. 3396).
Il riordino delle province da parte del D.L. 201/2011

Il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 214/2011, recante disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (vedi il tema 07. La ulteriore stabilizzazione finanziaria: il DL 138/2011) ha previsto, tra le diverse misure volte al contenimento delle spesa pubblica, una profonda riforma del sistema delle province (art. 23, co. 14-21). Ad esse sono affidate  esclusivamente funzioni di indirizzo politico e di coordinamento. Inoltre si dispone la riduzione del numero dei consiglieri provinciali e la loro elezione da parte dei consigli comunali.

Sia il consiglio provinciale che il presidente della provincia sono configurati - a differenza degli altri enti indicati dall'art. 114 Cost. - come organi ad elezione indiretta, eletto il primo dagli organi elettivi dei comuni ricadenti nel territorio della provincia e il secondo dal consiglio provinciale stesso tra i suoi componenti.

Tali organi durano in carica cinque anni e le modalità di elezione del consiglio provinciale, composto da non più di dieci membri, e del presidente della provincia sono stabilite con legge dello Stato entro il 31 dicembre 2012.

Il Governo ha trasmesso alla Camera il disegno di legge, attuativo del D.L. 201, relativo all'elezione del presidente e del consiglio provinciale (vedi il tema Il nuovo sistema elettorale per le province).
La soppressione delle province

Il 19 maggio 2009 la Commissione affari costituzionali della Camera ha avviato l'esame di sei proposte di legge di modifica costituzionale (A.C. 1990 e abbinate) intese a sopprimere l'ente Provincia, espungendolo dall'ordinamento territoriale della Repubblica.
Le sei proposte, tutte di iniziativa parlamentare, modificano vari articoli della Costituzione sopprimendo in essi i riferimenti alla provincia. Due di esse (A.C. 2010 e A.C. 2264) apportano analoghe modifiche agli statuti speciali di tre regioni (Sicilia, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia). Nessuna, peraltro, modifica la condizione delle province autonome di Trento e di Bolzano (quanto alla Valle d'Aosta, in essa non esiste un'amministrazione provinciale e la regione svolge anche i compiti della provincia).
Tutte le proposte recano, in appositi articoli, disposizioni transitorie o di attuazione di diversa formulazione e ampiezza. Una di esse (A.C. 2264) destina le risorse finanziarie che si renderanno disponibili a seguito della soppressione delle province al finanziamento di iniziative per promuovere l'occupazione giovanile.

A seguito dell'iscrizione del provvedimento nel calendario dei lavori dell'Assemblea, la Commissione (8 ottobre 2009) ha conferito al relatore il mandato a riferire in senso contrario all'Assemblea (A.C. 1990-A, presentata dai deputati Donadi ed altri).

Nella seduta del 13 ottobre 2009,l'Assemblea ha approvato una questione sospensiva: la discussione del provvedimento è stata conseguentemente rinviata fino alla presentazione e all'esame del disegno di legge del Governo sulla Carta delle autonomie locali.

Nella successiva seduta del 18 gennaio 2011, l'Assemblea, ha deliberato un nuovo rinvio in Commissione delle proposta di legge costituzionali n. 1990 e abbinate (n. 1989 e n. 2264), sulla base delle stesse richieste della Commissione di valutare meglio gli emendamenti presentati al fine di verificare la possibilità di addivenire a una riorganizzazione del sistema delle province che, senza sopprimerle, ne ridimensioni l'ambito e, al limite, ne riduca il numero.

I lavori della Commissione hanno consentito di abbinare un'ulteriore proposta (A.C. 2579) e di adottare come testo base per il seguito dell'esame la proposta di legge costituzionale n. 1990 (25 gennaio 2011); sugli emendamenti si è svolto un approfondimento preliminare in comitato ristretto, che non ha tuttavia concluso i propri lavori a seguito di una ulteriore iscrizione del provvedimento nel calendario dei lavori dell'Assemblea.

Dopo che il 25 maggio 2011 la Commissione aveva concluso l'esame conferendo al relatore il mandato a riferire in senso contrario sul provvedimento, l'Assemblea della Camera lo ha respinto il 5 luglio 2011.
La "regionalizzazione" delle province

Pochi giorni dopo che l'Assemblea della Camera aveva respinto la proposta di legge di soppressione delle province, la I Commissione Affari costituzionali inizia l'esame di alcune proposte di legge costituzionale (A.C.1242, 4439, 4493, 4499, 4506, 4887, nonché 4682 di iniziativa popolare) la maggior parte delle quali trasferiscono dallo Stato alle regioni la competenza in materia di istituzione di nuove province e di mutamento dei confini delle province esistenti.

A tal fine le proposte A.C. 1242, 4439, 4493 modificano il primo comma dell'art. 133 Cost. che prevede una riserva di legge statale in materia di istituzione di province, mentre l'A.C. 4499 dispone nella stessa materia la competenza regionale nel secondo comma dell'art. 114 Cost., e, conseguentemente, abroga il primo comma dell'art. 133 Cost..

L'A.C. 4506 prevede la soppressione delle province quali enti costitutivi dello Stato, dotati di una propria autonomia e stabilisce che le province possono essere istituite con legge regionale in territori con una popolazione superiore a cinquecentomila abitanti nei quali non è istituita la città metropolitana, sulla base di criteri fissati dalla legge dello Stato. Nelle regioni in cui non sono istituite province, si dispone che le relative funzioni siano esercitate dalla regione.

Anche l'A.C.4682, di iniziativa popolare e l'A.C. 4887 dispongono la soppressione delle province come enti costitutivi dello Stato. In particolare l'A.C. 4682 prevede che, entro un anno dalla sua entrata in vigore, termine entro il quale lo Stato e le regioni ad autonomia ordinaria e ad autonomia speciale, secondo le rispettive competenze, provvedono a conferire alle città metropolitane, ove costituite, ai comuni, alle altre articolazioni amministrative e organizzative dello Stato, agli enti pubblici e alle amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo, le funzioni amministrative esercitate dalle province. L'A.C. 4887, oltre a sopprimere anche le città metropolitane quali enti costitutivi dello Stato, prevede la facoltà per le regioni, con propria legge, sulla base dei criteri stabiliti dalla legge dello Stato, di istituire enti di «area vasta», vale a dire le province o le città metropolitane, stabilendo una soglia minima di 500.000 abitanti per le prime e di un milione di abitanti per le seconde.

Il 10 gennaio 2012 la I Commissione ha deliberato l'istituzione di un comitato ristretto per l'esame delle proposte di legge.
I referendum in Sardegna

Si ricorda che il 6 maggio 2012 si sono svolti in Sardegna 10 referendum regionali (5 abrogativi e 5 consultivi) tra cui uno (consultivo) relativo alla abrogazione delle quattro province storiche della regione (Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano) e alcuni (abrogativi) volti a sopprimere le nuove province (Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia-Tempio) istituite con legge regionale: la maggioranza dei votanti sardi si è espressa a favore di tutti i referendum.
Mutamento della denominazione della provincia di Massa-Carrara

E' all'esame della Camera una proposta di legge che modifica la denominazione della provincia di «Massa-Carrara» in «Massa e Carrara», ripristinando così la denominazione che la provincia aveva al momento della sua istituzione nel 1859 (A.C. 2230).
Dossier pubblicati

    Sulla denominazione della provincia di Massa-Carrara
        Modifica alla denominazione della provincia di Massa-Carrara - A.C. 2230 - Elementi per l'istruttoria legislativa (30/09/2009)

    Sulla modifica dell'art. 133 Cost.
        Modifica agli articoli 114 e 133 della Costituzione in materia di province - A.C. 1242 e abb - Elementi per l'istruttoria legislativa (13/07/2011)
        Modifica agli articoli 114 e 133 della Costituzione in materia di province - A.C. 1242 e abb. Schede di lettura, testo a fronte - Seconda edizione (21/07/2011)

    Sulla soppressione delle province
        Soppressione delle province (A.C. 1694 e abb.) - Elementi per l'istruttoria legislativa (20/05/2009)
        Soppressione delle province - P.d.l. Cost. A.C. 1694 e abb. (18/05/2009)
        Soppressione delle province - P.d.l. Cost. A.C. 1694 e abb. - Dottrina (18/05/2009)

Documenti e risorse web

    Unione delle province d'Italia (UPI)

Da: alias di todos26/09/2012 17:02:28
UPI: UNIONE PROVINCE D'ITALIA
SITO:UPINET.IT
L'Unione delle Province d'Italia (Upi) è l'Associazione che rappresenta tutte le Province italiane, escluse le Province autonome di Trento, Bolzano e Aosta.

Svolge compiti di valorizzazione, promozione, supporto tecnico e politico in favore delle associate  e promuove la tutela delle istanze locali presso il Governo e il Parlamento, per promuovere la realizzazione di un ordinamento amministrativo che valorizzi le Province come enti esponenziali delle popolazioni residenti nell'ambito delle rispettive circoscrizioni territoriali.

L'Upi è parte della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali e rappresenta le Province presso il Parlamento, il Governo, gli organismi comunitari e, d'intesa con le Unioni regionali interessate, nei confronti delle Regioni; cura le attività di collegamento con altri organismi rappresentativi degli enti locali

Da: lii03 26/09/2012 17:04:37
@ common, certo la mia è una interpretazione sicuramente, ma allora perché il cnf ha ripetuto un concetto già bocciato, sia dalla Corte europea che dalla sez. unite della Cassazione.
La mia interpretazione non appare così infondata. A meno che non abbiamo a che fare con sadici masochisti, certo non mi meraviglierei!!!

Da: common law 26/09/2012 17:05:43

"HAI L'EDIZIONE VECCHIA, SVEGLIATI CRETINA!"

...è lo stesso che dire: chi legge in inglese shakespeariano è un cretino...

ahahah... va bene dai...

nella mia spiegazione ho dato atto che di recente si è pensato di immettere questa regola per un linguaggio meno erudito e più dialettale...

l'"edizione vecchia" della Costituzione mi mancava...
Quindi, secondo te, un tempo utilizzavano ura regola grammaticale sbagliata al punto di scriverci la Costiruzione eh?

ERA LA REGOLA RISPETTOSA DELL'ETIMOLOGIA..

che c'entra in NON nella tua stupida frase? C'entra nel senso che con il non affermi l'opposto di quel che volevi significare...

Ora, idiot... avrei da fare...

Tu continua con i non e le i scappate... ciao ciao;)

Da: lii03 26/09/2012 17:09:59
Comunque si può scrivere sia provincie che province, la maggioritaria sarebbe per province, ma provincie non è assolutamente sbagliato, tra l'altro basta andare su google e digitare provincie, escono almeno due siti con provincie, provincie veneto ed in fondo su ricerche correlate provincie emilia. Percui totos vai a cag...!!!

Da: alias di todos26/09/2012 17:09:59
CRETINA: LA RIFORMA DEL 2001 L'HA SCRITTA SOLO LA CAMERA, (CHE A TUO DIRE LAVORA USANDO IL DIALETTO) O ANCHE IL SENATO (A TUO DIRE L'UNICO POSTO IN CUI SI PARLA L'ITALIANO AULICO)???

basta sei veramente troppo cretina. continua a scrivere come ti piace e a far ridere il tuo dominus quando ti corregge i precetti

Da: common law 26/09/2012 17:10:06


@ ilii03

la tua domanda mi commuove davvero...

il cnf ha stabilito così perchè da qualche anno si è dato ad abusi di ogni genere.
Non esiste motivazione, teoria, o principio che possa giustificare un abuso come quello della sent. 50 in presenta delle S.U: e di tutta la giurisprudenza europea.

Ti ricordo che la Corte di Giustizia fornisce le direttive per l'interpretazione delle leggi.. cu nessuno stato membro può sottrarsi...figuriamoci i pannoloni del cnf!

Da: luigiPDA26/09/2012 17:12:17
mi è venuta in mente un'idea: ma se al posto di allegare ad ogni atto giudiziario una dichiarazione d'intesa, questa viene fatta davanti a notaio e richiamata semplicemente nella procura?

Da: common law 26/09/2012 17:15:56


todos... guarda... basta che la finisci... hai ragione tu.. fino a qualche anno fa tutti scrivevano in modo errato, costituzione compresa, e l'etimologia nulla c'entra ok?!
Annotati però che a me piace scrivere rispettando l'etimologia (mi raccontatono questo al liceo e a me la favola piace) quindi non seccarmi più quando leggerai di nuovo provincie, denuncie, pronuncie ok?

tu continua a mettere i  Non quano vui affermare qualcosa;) eheheh...

P.S....magari avessi un dominus! acc...le responsabilità sarebbero tutte sue ;)

Da: lii03 26/09/2012 18:00:44
Quello dell'abuso del diritto, non è un quesito nuovo, percui informati meglio!!!

Da: lillovero26/09/2012 18:47:28
ma se lo ha detto un avvocatone in un noto parere che è abbbuso di diritto! e che, l'avvocatone può mai sbagliare?n quello è luminare!
come si chiamava il luminare?

Da: common law 26/09/2012 18:47:39

@lii03

...ahahah.. sta dicendo a me di informarmi sulle questioni circa gli abogados???

l'abuso del diritto è una questione su cui il cnf batte da tempo.. e su cui la corte di giustizia (e l'Antutrust) l'ha legnato per bene.
Con la Cavallera il cnf si inventò questa teoria, "santificata" in un parerone del luminare sardo nonostante la Corte di giustizia avesse già emanato la Koller.
A quel punto intervennero le S.U. dicendo che i coa non possono entrare nel merito e suonandole di nuovo al cnf.

Non contento, il cnf, che crede di essere una autorità sovracostituzionale, ha emanato, in dispregio di tutto quanto sopra, la sentenza 50.

Di talche, liii03, sarebbe più opportuno che sia TU ad informarti meglio...e ad evitare certe interpretazioni giustificatrici dell'operato dei pannolati contra legem....

La teoria dell'abuso del diritto è stata sancita in tema fiscale ed in presenza di certe circostanze totalmente estranee alla questione abogados...

te prego... evita certe uscite nei miei confronti...discutevo di queste questioni quando probabilmente tu non avevi ancora iniziato il percorso che, hai detto, hai concluso da pochissimo..

Da: common law 26/09/2012 18:48:57


...si chiamava raffaele izzo il "luminare" lillo...

Da: alias di todos26/09/2012 18:52:08
"sarebbe più opportuno che sia TU ad informarti meglio"

ci risiamo!! IGNORANTE, NON CONOSCI LA CONSECUTIO!!!

avresti dovuto scrivere "sarebbe più opportuno che FOSSI tu ad informarti meglio...." oppure "E' più opportuno che SIA tu ad informarti meglio"

IGNORANTE

Da: common law 26/09/2012 19:02:22


...hai toppato di nuovo todos ahahaha...

"Soltanto alla fine del XIX secolo, con le grammatiche di Fornaciari, Zambaldi e Morandi-Cappuccini, si cominciò a privilegiare nella definizione del congiuntivo il valore semantico più di quello sintattico ed anche le grammatiche attuali più tradizionali definiscono il congiuntivo come uno dei modi finiti del verbo (con indicativo, CONDIZIONALE, imperativo) che serve a presentare l'azione espressa dal verbo come incerta, ipotizzabile, desiderata, dubbia o soggettiva. Può impiegato in proposizioni indipendenti o -  prevalentemente -  in subordinate."

La fonte è quella che ami tanto: l'Accademia della Crusca
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4369&ctg_id=93

giuro.. mi fai pena...ahahahah
ma vuoi uscire dall'ossessione di common law?

Ti leggesse Iacchetti direbbe: "ce la fa.. ce la fa... non ce la fa..:((("

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