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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
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Da: inansia | 10/05/2016 22:49:33 |
Decisione finale:ho accettato il posto e spero di non pentirmi!ho comunicato la mia decisione allo studio e le reazioni mi hanno convinta che probabilmente ho fatto la scelta giusta!!!incrocio le dita! | |
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Da: Onfalos | 10/05/2016 22:51:17 |
Hai fatto bene. Auguri! | |
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Da: in sincerita | 10/05/2016 22:51:46 |
Brava!!! | |
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Da: ti auguro ogni bene | 10/05/2016 22:57:44 |
Per la nuova avventura | |
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Da: Sancho P. | 10/05/2016 22:59:11 |
Finalmente ha partorito la decisione. Me stava a veni' l'ansia pure a me... | |
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Da: furbetti del badge | 11/05/2016 08:13:28 |
Sanremo - Furbetti del cartellino, indagine disciplinare chiusa con 32 ... www.ilsecoloxix.it/p/imperia/.../ASf3aXzB-disciplinare_licenziamenti_cartellino.shtml 16 mar 2016 - Sanremo - Si è chiusa con 32 licenziamenti, 98 sospensioni (da alcune settimane a sei mesi), 21 sanzioni, 19 rimproveri e 28 archiviazioni ... | |
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Da: inansia | 11/05/2016 09:48:27 |
ahahahahah Grazie a tutti e crepi il lupo! | |
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Da: per inansia | 11/05/2016 10:14:36 |
che posto? | |
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Da: inansia | 11/05/2016 12:31:25 |
un posto da lavoro dipendente per un anno, con possibilità di proroge o pasaggio a indeterminato, come collaboratrice addetta all'ufficio legale di un'azienda spa a partecipazione pubblica | |
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Da: unogià morto | 11/05/2016 18:10:58 |
Magri potessi fare i concorsi e terminare sto schifo di pratica...purtroppo non ho il 105. Rimane solo che prendere una pistola e spararmi in bocca, non ora, ma verso i 45. Ma sono così poveraccio che non ho manco i soldi per il porto d'armi, costosissimo.... | |
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Da: xuno..... | 11/05/2016 21:52:25 |
Scusa ma mica te l'ha prescritto il medico che devi fare per forza l'azzeccagarbugli? La laurea in legge non la si nega a nessuno. L'abilitazione con un giro turistico in Spagna o in Romania diventa un regalo post laurea. Fare l'agente assicurativo o il promotore finanziario non è mica meno dignitoso del leguleio. | |
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Da: unosemprevivo | 12/05/2016 08:24:55 |
Io invece di pensare al suicidio (danno cerebrale derivante da lunghi anni di studio sui testi giuridici), mi impegnerei a cercarmi anche un lavoro più umile, come il netturbino che con i suoi 1300 euro al mese + ferie e pensione garantite, permette una vita economicamente più prospera rispetto al 50% degli avvocati. | |
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Da: bombatevi | 12/05/2016 11:18:05 |
Con gh roids and all juice | |
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Da: inansia | 12/05/2016 11:21:29 |
@unogià morto non demordere, il mio non è un concorso ma una selezione che prevedeva comunque come requisito avere l'abilitazione alla professione!quindi non si sa mai...dopo 6 anni è la prima occasione "diversa" che mi capita e la prendo, vada come vada! Per il resto in teoria in molti concorsi il limite del voto non è legittimo, guardati intorno ma intanto fai sì che questp percorso ti porti qualcosa di buono, non gettarlo via se tanto per ora non hai di meglio! | |
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Da: palestratevi | 12/05/2016 11:34:02 |
E fatevi un fisico grosso | |
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Da: unosemprevivo | 12/05/2016 11:39:38 |
D'altronde mamma e papà ti hanno mantenuto minimo 5 anni all'università , poi altri 2 anni di tirocinio gratuito presso l'avvocato, poi un altro anno per completare il percorso e sostenere l'esame di abilitazione forense, che vuoi che sia per loro mantenerti altri 1, 2 , 5 o 10 anni, non peserà loro tanto, sia perchè ci sono già abituati e sia perchè si tratta di una situazione di disoccupazione e di bisogno sistematica, da non ricondurre alla tua capacità e buona volontà . | |
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Da: | 13/05/2016 04:32:03 |
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Da: | 13/05/2016 20:28:52 |
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Da: | 14/05/2016 09:25:15 |
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Da: discor | 15/05/2016 10:01:51 |
http://www.signoraggio.it/marra-avvocati-sul-lastrico-lo-hanno-proprio-meritato-categoria-di-pezzenti-e-cazzi-arrizzati/ Cosa hanno allora fatto Monti e quei quattro accattoni venduti alle banche che si atteggiano a suoi ministri unitamente a questo Parlamento di pecoroni analfabeti e di nullità assolute? Semplice: hanno fatto alcune leggi volte ad imbrigliare la giustizia aumentandone di molto i costi, introducendo il filtro agli appelli, il filtro ai ricorsi per cassazione, eliminando di fatto la legge Pinto, rendendo sempre più impignorabili i crediti verso la Pubblica Amministrazione, sconvolgendo la previdenza degli avvocati, e diminuendo le tariffe in modo da rendere pressoché impraticabile la professione. E fin qui, visto che siamo in un regime criminale governato dalle banche, è tutto normale. La cosa anomala è invece che gli avvocati non hanno mosso un dito! E sapete perché? Perché finora, o se la passavo bene, o avevano la speranza, i giovani, di potersela passare bene in futuro. Ragione per cui se ne infischiavano altamente del fatto che quel tipo di giustizia di cui erano i chierici fosse la rovina della società . Lo strano è che continuano a non muovere un dito anche ora che il loro benessere o le loro aspettative di benessere sono sfumate. Qual è il motivo? Ve lo spiego subito. Il motivo, un motivo grave e vergognoso, è che gli avvocati sono circa 200.000, sicché, per esistere, hanno bisogno di una giustizia lenta e pessima come lo è la nostra, perché se la giustizia fosse veloce il contenzioso sparirebbe, e insieme al contenzioso sparirebbe anche il 95% di loro. È ovvio infatti che se una causa durasse una settimana, così come dovrebbe essere, ciascuno (e quindi anche banche, assicurazioni, Pubblica Amministrazione eccetera) eviterebbe di farsela fare, e le controversie, o non nascerebbero, o verrebbero conciliate. Conciliazione: una parola che è un'altra simbolizzazione del livello di ottusità della categoria degli avvocati. Una categoria di ottusi che infatti, qualche tempo fa, si sono fatti illudere che ora si sarebbero salvati tutti diventando conciliatori (e allora giù corsi per diventarlo in tutta Italia), senza arrivare nemmeno a capire che la conciliazione per funzionare ha bisogno di un presupposto: il timore che, se non concili, dopo un tempo breve ti prendi una condanna, sicché non ha mai funzionato nei paesi dove la giustizia è lenta. Un calcolo comunque idiota, quello di sperare che la giustizia rimanga lenta e pessima come lo è oggi per potersi così garantire la sopravvivenza di tutti e 200.000, perché è chiaro che, se muore la società , se muoiono le aziende, se la giustizia diventa esageratamente scadente, se i governi la limitano sempre più, se rendono impignorabili i debiti degli enti, alla fine gli studi chiudono lo stesso, e chiudono per di più in una situazione in cui non hai alternative.. Insomma, non solo siete una massa di coglioni, ma per di più di coglioni stupidamente supponenti: una categoria, ideologiacamente parlando, di «pezzenti e cazzi arrizzati», come appunto vi ho definito nell'sms del 29.7.2008, a pagina 144, de Il labirinto femminile. Scherzi a parte, meritereste che la società vi prendesse a calci nel culo a uno a uno.. | |
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Da: eccellenze relative | 15/05/2016 19:49:25 |
Mahhhhh... | |
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Da: n''eccellenza | 15/05/2016 21:41:46 |
Dopo tre anni di sperimentazione, quasi 2.000 domande arrivate per accedere alla scuola e 120 borse di studio di dottorato assegnate, di cui una metà a studenti stranieri, il centro fortemente voluto dall'ex ministro Fabrizio Barca diventa a tutti gli effetti una Scuola di eccellenza riconosciuta dal Miur, accanto alla Normale e alla Sant'Anna di Pisa, allo Iuss di Pavia, all'Imt di Lucca e alla Sissa di Trieste. «Siamo l'unica scuola speciale a sud di Pisa e l'unica ad essere nata solo dopo essere stata valutata dall'Anvur - racconta con orgoglio Eugenio Coccia, direttore del GSSI e docente di Fisica all'Università di Tor Vergata - Oggi possiamo dire di avere vinto una scommessa in cui tutti abbiamo fortemente creduto». L'idea di creare una scuola di dottorato internazionale è nata all'indomani del terremoto dell'Aquila, nel 2009. «Allora ero direttore dei Laboratori del Gran Sasso, dell'Istituto nazionale di fisica nucleare. Insieme all'Università dell'Aquila ci siamo chiesti come potevano rilanciare questa città e fare in modo che il terremoto non cancellasse le punte di eccellenza che ci invidiano in tutto il mondo. Da qui è venuta l'idea di aprire una scuola sperimentale di alta specializzazione che lavori in stretta sinergia tra il polo universitario e i Laboratori del Gran Sasso» | |
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Da: meditate gente | 15/05/2016 22:07:15 |
2,5 milioni, sono i lavoratori stimati che risponderanno al fabbisogno lavorativo italiano nel 2020 41%, è la quota ipotizzata, su 100 nuovi ingressi, di lavoratori "molto qualificati" richiesti nel 2020 35mila, sono i laureati in economica e statistica che dovrebbero essere richiesti dal mercato del lavoro nel 2020 Nel prossimo futuro, il mercato del lavoro italiano punterà sempre di più su competenze qualificate (laureati e diplomati). Di qui al 2020, Unioncamere stima che troveranno lavoro poco più di 2,5 milioni di persone in imprese private ed enti pubblici. In linea con la richiesta di figure ad alta specializzazione, entreranno in attività 787mila laureati (il 31% del totale) e 837mila diplomati (33%). Su 100 nuovi ingressi ipotizzati, il 41% dovrà avere un profilo lavorativo "molto qualificato", mentre i "non qualificati" costituiranno il 27% del fabbisogno complessivo. Tra i laureati, da qui a cinque anni, i profili più ricercati saranno soprattutto quelli a indirizzo economico-statistico (più di 35mila unità ), i medici (31mila), gli ingegneri (24mila) e gli insegnanti (quasi 19mila unità ). A livello territoriale, invece, sarà il Nord-Est ad offrire più opportunità : oltre 244mila assunzioni stimate per i laureati e 273mila per i diplomati. | |
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Da: eccellenzie | 16/05/2016 11:14:21 |
Bho | |
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Da: ma.. | 16/05/2016 15:56:40 |
Nel 2020 la maggior parte di noi avrà 40 anni e oltre. Non credo che la cineseria italiana vorrà queste figure professionali. Puo' contare su manovalanza giovane straniera a costo zero nei seminterrati e non assumera' di certo gente che per loro è decrepita. Cinesi e arabi hanno puntato su certe figure per impossessarsi del mercato ma ora sanno che non gli servono piu' non sono certo fessi. Credo Che Occorra valutare qualcosa di rapido valevole anche (triste dirlo) all ' estero. Non c ' è a non ci sarà mai una tutela né politica seria disponibile a tutelarci. Avvocatura resterà sicuro la roccaforte dei ricchi che già ci sta (ci ha) segato. Cerchiamo di capire insieme cosa ci conviene fare il credo che una scelta azzeccata ora potrebbe salvare il salvabile. Quando penso ai sacrifici fatti capisco che non ci devo pensare più. Non so spiegarlo è come se una voce mi dice sbrigati il tempo stringe. Capisco la perplessità di eccellenzie sono 20 anni che vedo calcoli e stime sulle professioni del futuro. Tutte errate, ne avessero mai azzeccato una! | |
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Da: meditate gente | 16/05/2016 17:35:47 |
Le previsioni sembrano invece attendibili in base all'andamento dell'economia. Su due milioni e mezzo di lavoratori da assumere nel pubblico e nel privato e che avranno spazio nelle libere professioni, solo 787.000 cioè il 31% si richiede che siano laureati. In sintesi ogni 10 figure lavorative richieste, per solo 3 è necessaria la laurea, per gli altri 7, cioè 1.600.000, basta un diploma o la licenza media. Poi di questo 30% di lavoratori laureati, la parte del leone ovviamente la fanno gli economisti, ingegneri, medici ed insegnanti. | |
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Da: ma.. | 16/05/2016 21:59:03 |
Il fatto è che un quarantenne stanco e al verde ha necessità sicuro di sistemarsi nel pubblico (diploma o laurea indifferente ormai ) dove potrebbe dare seriamente il massimo per il cittadino ma nel settore pubblico ormai la stabilizzazione è sparita. Aprire qualunque piccola impresa è un suicidio (a meno che non si abbiano gli occhi e mandorla ). Io sfogo di discor è surreale. Se io notifico domani un ricorso l' elemosina di onorario la vedrò tra 10 anni nel frattempo le rate della cassa forense + infinità di altre spese scadono mese x mese. L ' eccessiva durata del processo manda sul lastrico gli avvocati altro che favorirli. Pensi veramente che imperi assicurativi e bancari accettino una mediazione rapida e giusta? Anche a noi piacerebbe chiudere subito la vertenza vedere subito onorario (meglio dimezzato e subito che lasciarlo ad altri perché ti devi cancellare dall ' albo) e sistemare subito gli interessi di una parte lesa che avrebbe sicuro maggior fiducia nel sistema giustizia e nel suo legale. Mi spiace dire questo ma i processi eterni finiscono col favorire le grandi lobbies che dopo anni falliscono vanno in liquidazione coatta e non pagano nulla ! Discor spero che cambi idea invece di dire che dovrebbero prenderci a calci noi siamo solo gente onesta che sperava in una dignità . Nient ' altro. | |
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Da: meditate gente | 17/05/2016 09:02:16 |
Stanno molto, ma molto meglio, gli infermieri rispetto agli avvocati: Gli infermieri di Preston: quanti italiani nell'ospedale inglese PRESTON. Certi venerdì sera al pub Black Bull i "Ciao vecchio" e i "Ciao vecchia" alla veneta sovrastano i "Cheers" degli inglesi. Certe domeniche, nei tornei di calcio al Moor Park, gli italiani sono troppi per fare una squadra sola. E certi pomeriggi nel reparto di Pneumologia la tentazione è parlare solo in dialetto del Nordest. L'ospedale del Regno Unito con più infermieri italiani si trova nel Lancashire. Nel clima poco clemente di questa terra, si è creata una specie di enclave. La fame di personale sanitario degli inglesi e l'incapacità del sistema italiano di offrire ai giovani un valido motivo per non andarsene hanno convinto oltre cento infermieri a trasferirsi a Preston, un'ora da Manchester e altrettanto da Liverpool. I primi trenta sono arrivati nel gennaio del 2015. Tutti insieme. Sono stati arruolati con colloqui a Mestre nella sede dell'Ipasvi, il collegio professionale. Una volta aperta la strada, i viaggi dal Veneto verso l'Inghilterra sono diventati regolari: ogni quattro o cinque mesi il gruppo si infoltisce. E si popola anche di friulani, toscani, lombardi, piemontesi, pugliesi e campani. "Quel giorno abbiamo avuto un'accoglienza strepitosa, sono venuti a prenderci con i taxi fino a Manchester. Poco dopo l'atterraggio, eravamo già tutti e trenta in ospedale a provare le misure delle nuove divise. Ci hanno trovato un primo alloggio, abbiamo avuto un bonus di 1.500 sterline per i corsi di formazione". Nicolò Mattana, 23 anni e per ora nessuna voglia di tornare a casa, viene da Mestre e racconta così il primo impatto con l'ospedale di Preston, una struttura da 800 letti e1.800 infermieri. Quasi tutti gli altri hanno la sua età e molti di loro vivono come studenti fuori sede o in Erasmus. La differenza è che, tra una festa e una notte a ballare, tra un fidanzamento volante e una litigata con i genitori via Skype, loro lavorano. E guadagnano anche bene, partendo da un orario base di 37,5 ore a settimana. Per i neoassunti gli stipendi viaggiano tra le 1.500 e le 2.000 sterline nette al mese a seconda dei reparti e degli straordinari. Vuol dire più o meno da 1.800 a 2.400 euro, un salario che in Italia i loro coetanei, e pure colleghi più vecchi, si sognano. Così mettono da parte soldi ma sentono anche di meritarsi il divertimento. L'impatto con il sistema inglese per qualcuno non è stato facile, perché l'assistenza è molto centrata sul paziente anche dal punto di vista umano. L'ospedale chiede ad esempio che le donne malate vengano chiamate honey , my love , sweetheart . Cioè "dolcezza", "amore", "tesoro": una cosa impensabile in Italia. Per gli uomini va bene il classico sir , ma anche boss . L'impegno è ripagato con l'affetto degli assistiti, la stima dei colleghi e dei medici e la precisione nei pagamenti. "Ogni ora di straordinario viene riconosciuta. Se si scordano, basta un'email e l'accreditano subito", dice Lorenzo Simonetti di Firenze. Nessuno si è messo a fare il calcolo preciso, ma gli italiani stimano di occupare 35 appartamenti, dando una bella mano al mercato degli affitti di Preston, la tipica cittadina inglese con tante case di mattoni rossi, tanta pioggia e tanto verde che esplode nelle giornate di sole. "E allora, come qui fanno tutti, anche noi ci precipitiamo al parco - racconta Nicolò - Facciamo triangolari di calcio con inglesi e indiani, andiamo in bici, o restiamo sdraiati a chiacchierare e mangiare. Hanno un rapporto con la natura che noi ce lo sogniamo". Il gruppone si muove seguendo un filo invisibile e imprescindibile: Whatsapp. Tutta l'organizzazione del tempo libero passa da lì. Quando è brutto tempo, col social ci si dà appuntamento per le sfide a biliardo nell'ormai imprescindibile pub, il Black Bull o l'Adelphi, o per quelle alla playstation a casa. Poi ci sono le uscite del venerdì e del sabato sera, ma anche i weekend nelle capitali europee perché "tanto da Manchester partono un sacco di voli low cost". "Decidiamo con i messaggi anche cose più estemporanee, come la pizza a casa nostra a fine turno", dice Nicolò. Qualcuno ha ancora addosso la divisa quando si siede sul divano degli amici e si stappa una birra. Gli infermieri di Preston sono immigrati moderni, nel senso che la maggior parte di loro non ha intenzione di costruirsi una vita qui, ma considera questa solo una tappa del proprio viaggio professionale e umano. Maria Cappelletto di Biancade (Treviso) sta studiando per il concorso in Friuli; Erica Zanta di Marcon e Davide Marin da Santa Maria di Sala (Venezia), quello di Pneumologia, dove gli infermieri italiani sono 10 su 25, aspettano le selezioni in Emilia Romagna. "Ma non sappiamo se abbiamo davvero voglia di tornare", confessano. Perché l'Italia può attendere. "Non abbiamo dimenticato il nostro Paese - dice Cristina Zilio di Rosà (Vicenza) - Però se possiamo restare ancora un po' fuori perché no? Stiamo facendo un'esperienza bella". Stipendi, possibilità di cambiare reparto e ospedale, amici e riconoscimento sociale del lavoro giocano a favore dell'Inghilterra. C'è anche chi ha già fatto i colloqui a Londra per trasferirsi lì, come Nicolò, che lascerà Preston a giugno. Molti altri probabilmente lo seguiranno, visto che nel Regno Unito la mobilità tra ospedali è semplice e dopo un po' di tempo il fascino della capitale diventa un richiamo forte. Ma il gruppo non perde solo chi va a lavorare altrove o decide di rientrare in Italia. Ogni tanto qualcuno "sparisce", nel senso che sceglie una vita più tranquilla. "Succede ad esempio quando qualcuno trova un moroso o una morosa di qui - spiega Nicolò - Li perdiamo di vista, ci salutiamo giusto quando ci incrociamo in centro. Ecco, quelle sono le persone che potrebbero anche decidere di fermarsi per sempre. E ci sono già due bambini nati dalle relazioni tra colleghi". La seconda generazione dell'enclave. | |
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Da: | 17/05/2016 09:53:46 |
scusate ma non è possibile...in questo forum si fanno sempre i soliti noiosissimi discorsi sembra un'ossessione per qualcuno...che utilità ha questo forum e per chi può averne? | |
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Da: ossesso | 17/05/2016 12:51:26 |
Nell'avvocatura tra i 50 e i 60 anni le eccellenze emergono sempre. | |
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