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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: bla bla bla22/05/2016 18:49:57
e comunque ho incollato l'articolo nel quale riconosco una similitudine con quello che sta accadendo nelle agenzie fiscali, ovviamente in peggio. La salute e' un bene primario non piu' garantito dalla costituzione.

Da: ORPO22/05/2016 20:25:55
Se vince il no Renzi e Boschi hanno promesso di andarsene... Giurin giuretto?

Da: bla bla bla22/05/2016 22:39:34
godetevi la boschetta

http://video.corriere.it/botta-risposta-lo-studente-catania-ministra-boschi/c087cd16-1f3b-11e6-8875-c5059801ebea

Da: anti-antares x bla 22/05/2016 23:57:34
Inverosimile?Vai a leggere cosa scrivono lui,Palma, Rinaldi e tutti gli altri veri patrioti sulle armi di distrazione ( e distruzione...) di massa meglio note come lotta all'evasione e lotta alla corruzione...Secondo loro ( e secondo me,almeno dal 2008 ), tasse ed imposte, nelle condizioni date ( no sovranita' monetaria, debito pubblico in valuta estera e privata, avanzo primario ultraventennale ecc ) sono solo uno strumento di dominio e di distruzione dell'economia reale...Verissimo...E ae e pd, invece, sono i paladini della leva fiscale...i vertici ae e il pd, oggettivamente, implementano strategie antinazionali...A casa mia chiamasi alto tradimento...

Da: anti-antares x bla 22/05/2016 23:59:46
Il diritto alla salute e' garantito dalla Costituzione...ma gli illegittimi governi degli ultimi 4 anni hanno dimostrato di fregarsene della Costituzione...Siamo in presenza di un vero e proprio golpe...Avallato dai piu'...

Da: ORPO23/05/2016 09:13:17
Sorprende come persone che hanno avuto la possibilità di studiare, viaggiare, leggere non capiscano la situazione in cui ci troviamo. Altro che oppio dei popoli... Ed invece di mandarli sonoramente a quel paese si appecorano....
Mah

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Da: Bravissimi23/05/2016 19:54:13
Ho sentito che domani viene la sospensiva degli ex incaricati contro il 175

Da: ma23/05/2016 19:57:09
Vieni!!!! Ma vai!!!!! Ma va.......

Da: Ma..23/05/2016 20:21:16
Davvero si discute ancora di una sentenza della Consulta di 15 mesi fa? Non e' stata data esecuzione?
Pantalone e' informato?

Da: che vuol dire23/05/2016 20:48:01
...per favore spiegate di che sospensiva si parli

Da: e io pagooo23/05/2016 20:52:19
E io pagoooooo!!!! E chissà per quanti lustri........

Da: meno male23/05/2016 21:07:51
che c'è chi ci difende, basta contribuire e il gioco è fatto!!! Forza con le offerte, il piatto piange!!!!!

Da: Ma..23/05/2016 21:29:26
Pantalone che ne pensa? 15 mesi? Possibile?

Da: amateci 23/05/2016 21:59:57
inutile continuare a chiacchierare sul forum non serve a nulla
se DIR PUBBLICA NON BASTA INCONTRIAMOCI PER CREARE UN MOVIMENTO CHE FACCIA CAMBIARE IDEA ANCHE AI POLITICI

Da: bla bla bla24/05/2016 21:24:51
cosi' non va   e' da 150 anni che non va

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BUROCRAZIAIl manuale degli statali per non lavorare
Il manuale degli statali per non lavorare
Un giorno non lontano due persone completamente vestite di bianco piombano nell' ufficio del capo di gabinetto di un ministero. «Ci hanno segnalato che in questo ufficio c' è un esemplare di Tarentola Mauritanica. Secondo la normativa vigente non è contemplata la presenza di un animale in un palazzo adibito a pubblica funzione». Quel capo di gabinetto, dopo avere strabuzzato gli occhi, dopo avere verificato che i due funzionari stavano facendo sul serio, ha fatto mente locale e ha ripensato a quel geco che di tanto in tanto faceva capolino sul soffitto dell' ufficio. Una Tarentola Mauritanica, per l' appunto, che non era prevista dalla legge, pertanto andava identificata e abbattuta. C' era però un' alternativa alla caccia al geco ministeriale. Il capo di gabinetto poteva compilare l' apposito modulo, l' H 32-bis, assumendosi tutte le responsabilità del caso. "E così è successo" dice Alfonso Celotto.

Non è cronaca dall' iperuranio ma un fatto realmente accaduto in questa legislatura. È questo uno degli spaccati surreali che è in grado di regalare la pubblica amministrazione, una macchina meticolosa, iper burocratizzata, il cui unico scopo è quello di normare ogni singolo aspetto della nostra vita, a costo di cadere in paradossali assurdità. Tutte puntualmente elencate con sottile e perfida ironia dal dottor Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale, autore del libro Non ci credo, ma è vero (Historica Edizioni). Amendola, già protagonista di due romanzi, altri non è che la creazione letteraria di Alfonso Celotto, 50 anni, costituzionalista, docente universitario, collaboratore giuridico di diversi ministri.

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Celotto, io intervisto lei e non il dottor Amendola.
«Io ne sono il legale rappresentante pro tempore».

Chi è il dottor Amendola?
«Un servitore dello Stato, che vive ai sensi dell' articolo 54 della Costituzione, quello che recita: "I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore"».

Sono tanti gli Amendola nella pubblica amministrazione?
«Sì, ma sono nascosti e si perdono in una enorme ragnatela».

Mi descriva la ragnatela.
«Per noi italiani la legge deve disciplinare tutto, fino all' ultimo dettaglio. Cinquant' anni fa avremmo fatto una norma scrivendo che "sono giustificate le assenze motivate". Oggi si scrive che "sono giustificate le assenze dovute a: sciopero, terremoto, ritardo dei treni, e via elencando venticinque cause"».

Non è meglio?
«No. Se ci si dimentica di scrivere "ritardo degli aerei" quel caso non è contemplato dalla norma. Se poi si verifica il sistema impazzisce».

Cos' è la burocrazia?
«È una gabbia che non bada mai al risultato per il cittadino, ma alla forma. Tanto da produrre il paradosso dell' asilo nido».

Ovvero?
»Tu puoi rispettare il codice per gli appalti, fare una gara ineccepibile e costruire un asilo nido in un paesino abitato da soli vecchi».

E a che serve?
«A niente. Ma nessuno ha scritto che l' opera pubblica debba servire veramente, l' importante è che sia fatta, come direbbe il dottor Amendola, "ai sensi e per gli effetti della normativa vigente"».

Quante leggi ci sono in Italia?
«Circa 190 mila».

Quante ne basterebbero?
«Direi 5mila».

Calderoli, da ministro, le bruciò con il lanciafiamme.
«Io ero il capo legislativo di Calderoli. Confesso: sono correo».

Mi racconta?
«Nel 2000 il ministro Andreatta si rende conto che l' Italia non ha una banca dati pubblica delle leggi e stanzia 25 miliardi di vecchie lire per farla. Calderoli nel 2008 si accorge che quasi metà di quei soldi erano stati spesi solo per studiare il problema. Restano 7-8 milioni di euro e Calderoli deve decidere che fare: può comprare una delle banche dati private, il che però è un paradosso perché è lo Stato che si ricompra le sue cose».

Oppure?
«L' alternativa è unire le banche dati pubbliche esistenti: Poligrafico dello Stato, Cassazione, Camera e Senato. Così Calderoli ha fatto, cancellando le norme già superate. Poi le ha bruciate per fare un po' di scena».
Nel libro il dottor Amendola elenca le cattive abitudini del pubblico impiegato: non regalare mai un minuto, nel dubbio non fare, copiare (chi copia non si assume responsabilità), mettere da parte le pratiche più difficili...
»Per il dottor Amendola molti statali hanno acquisito il diritto a un reddito di cittadinanza».

È così?
«È un fatto storico. Quando la capitale venne trasferita a Roma, i Sabaudi erano odiati. Quindi cosa fanno?
Per fidelizzare la popolazione assumono in sovrannumero cittadini romani. Risultato? Dai a questa popolazione un reddito di cittadinanza, al tempo stesso sorge il diritto a non lavorare. Se l' ufficio aveva in ruolo venti persone e tu ne aggiungi dieci, queste dieci non servono a nulla».

"Lo statale è un fannullone" è un luogo comune?
«Fa poco, rispetta la forma. Io non sono contro gli statali, ma c' è un serio problema culturale nel pubblico impiego. Ci sono dipendenti capacissimi, ma sono schiavi del mansionario».

Cioè?
«È un elenco scritto in burocratese su cui sono specificati i compiti. Se non c' è scritto nel mansionario del vice capo ufficio di fare fotocopie, lui non le fa. Magari uno è bravo a svolgere un compito ma la domanda cruciale è: c' è nel mansionario?».

È pazzesco.
«Su tre milioni di statali lavorano la metà, forse meno. Gli altri sono scartati dal sistema».

Quindi il cittadino fa bene ad additarli a fannulloni?
«È una generalizzazione sbagliata. Tanti impiegati lavorano molto, molti altri fanno lavori inutili e anacronistici. Quanto, fatto 100, nella pubblica amministrazione è servizio al cittadino? Quanto è invece ufficio stipendi, ufficio del personale, ufficio pensioni, auto organizzazione? Più della metà, temo».

Dal decalogo di Ciro Amendola del pubblico impiego. Primo: tenere la carte a posto. Risultato: la proliferazione di documenti.
«È il trionfo del feudalesimo amministrativo. Vuoi aprire una pizzeria? Servono 18 via libera: l' Asl, i vigili urbani, la polizia, i beni culturali, il ministero dell' Ambiente…».

Ma c' è lo Sportello unico.
«Significa che vai in un ufficio, parli con una persona e questo vale per diciotto. Ma quella persona cosa fa? Smista la tua domanda ai diciotto che devono dare l' autorizzazione. Non cambia nulla. Vuoi aprire una pizzeria e hai dicissette pareri favorevoli? Non puoi».

Ancora dal decalogo dello statale improduttivo: quando una questione non si può proprio evitare, convoca una riunione.
«Con il trucco: una riunione con almeno dieci persone».

Perché?
«Qualsiasi riunione che deve mettere d' accordo più di tre o quattro persone non avrà esito positivo».

Quindi nel pubblico non si decide mai.
«Nessuno deve decidere. Se tu, singolo funzionario pusillanime e timoroso non vuoi decidere, basta che tieni le carte a posto, chiedi pareri, o se proprio devi intervenire coinvolgi tutti. Così quando ti chiederanno: "Perché hai fatto così?" dirai: "Perché ho chiesto a questo, quello e quell' altro". Nessuno si assume la responsabilità».

Perché accade?
«Perché non c' è meritocrazia. Nel pubblico, se tu lavori e il tuo vicino di scrivania manda i messaggi su whatsapp guadagnate lo stesso. Il dipendente onesto pensa: "Ma io sono il più cretino?"».

Ma ci sarà il responsabile a cui chiedere conto di una pratica?
«È il Rup, il Responsabile unico del procedimento. Che ti risponderà sempre "per quanto di stretta competenza…"».

Esisterà una soluzione?
«Servono coraggio e tempo. Io ho lavorato con molti ministri e il coraggio, al politico, manca. Bassanini parlò di semplificazione nel 1997. Ogni ministro successivo l' ha ripetuto. Semplificare significa, per tornare alla pizzeria di prima, che per aprirla servono non diciotto pareri, ma due: Comune e Regione. Poi la polizia si lamenta, i Vigili del fuoco pure, l' Asl anche. E tu politico non hai il coraggio di dire no».

Risultato?
«Scrivi, in nome della semplificazione, una legge così: "La pizzeria prima si apriva in trenta giorni, oggi il termine è venti giorni"».

Perfetto.
«Per niente. Se nei venti giorni la Asl comunque non si pronuncia, tu la pizzeria non la apri».

Mi cascano le braccia. Torniamo alle possibili soluzioni.
«Uno dei grandi problemi del corpaccione ministeriale è che da anni non si fa un concorso per funzionari, per cui i laureati sono tutti tra i 50 e i 55 anni. Dei tre milioni di statali, due terzi sono demotivati, difficili da recuperare. Dovresti inserire in ruolo tanti ragazzi. Però cosa fai di quei due milioni che non servono più? Li mandi in pensione e aumenti il debito pubblico?».

Che fai?
«Nulla. Rimandi al prossimo ministro».

Brunetta ci ha provato.
«Davvero?».

Ha tuonato contro i fannulloni. Ha parlato dei tornelli.
«Ah, il tornello… Questo metronomo che scandisce la vita dell' impiegato, questa linea di confine tra il bene e il male... Metti i tornelli e poi nasce l' imbroglio dei poveracci che si passano i tesserini».

Non servono?
«È come il guinzaglio al cane. Serve o no? Il problema, ripeto, è culturale».

Ma il dottor Amendola quando vede il dipendente del Comune di Sanremo che timbra in mutande che pensa?
«Si inquieta moltissimo».

Il dottor Amendola racconta della Finanziaria, dove esiste il celebre assalto alla diligenza: i parlamentari cercano di fare approvare provvedimenti per il loro territorio.
«Il deputato di Cuneo vuole cambiare l' Iva sui tartufi e quello di Trapani dare incentivi alle saline. Così cercano di fare approvare una riga nella legge finanziaria, con commi che rinviano a commi che modificano altri commi per non farsi smascherare».

C' è un caso epocale?
«Non so per quale bizzarro comma i venditori di basilico e rosmarino godono dell' Iva agevolata».

E quindi?
«Quindi ora chi produce salvia vuole la stessa cosa».

Come direbbe il dottor Amendola?
«Tutto questo ai sensi e per gli effetti della normativa vigente».

Da: ORPO24/05/2016 21:48:50
Bel cretino!

Da: Bravissimi24/05/2016 22:03:49
E perché ?

Da: ORPO24/05/2016 22:21:53
Non bla bla bla. Lui dov'era?

Il 13 maggio un gruppo di 12 cittadini non meglio identificati sono stati ricevuti in Cassazione per chiedere il referendum costituzionale, promuovendo "la raccolta di almeno 500.000 firme". Eccola, l'unica traccia formale del Comitato per il Sì. Annunciato da Renzi settimane fa, ancora non esiste. Ci sono solo la richiesta e il sito, "Basta un sì". Sufficiente, secondo la legge 157 del '99, per accedere "a un rimborso pari alla somma risultante dalla moltiplicazione di un euro per ogni firma valida". Un rimborso da 500mila euro di cui non ci sarebbe alcun bisogno, visto che il referendum è già stato richiesto dai gruppi parlamentari, tanto per il Sì che per il No   di Wanda Marra


Il pesce puzza dalla testa

Da: anti-antares x bla 25/05/2016 00:18:14
In ae e' l'esatto opposto...Non c'e' mansionario...ed e' tutto lasciato all'autonomia ( si fa per dire...) dei dirigenti...Risultato?Un disastro completo...Sottopagati, umiliati, sfruttati ecc...
Molto meglio il vecchio p.i...Tutto molto meno ipocrita...E keynesiano puro...E all'epoca si stava, tutti, molto meglio...Chissa' perche'...

Da: bla bla bla25/05/2016 07:26:43
vero verissimo. Meno rivalita' piu' lavoro di equipe, meno stress e risultati  analoghi a quelli millantati oggi.
Eravamo comunque sereni e andavamo in ufficio volentieri.

Da: ORPO25/05/2016 08:20:41
Chissà chi era restato fuori...

In Lombardia, dove si concentrano 63mila delle 129mila autodenunce di italiani con soldi nascosti all'estero, gli ispettori dell'Agenzia delle Entrate sono talmente impegnati a gestire quelle pratiche che non hanno tempo per i controlli ordinari. Risultato: quest'anno le attività di verifica su piccole e medie imprese, partite Iva, persone fisiche ed enti non commerciali crolleranno fino al 90% rispetto al 2015. Lo riporta ItaliaOggi, che dà conto dell'allarme lanciato dalla Usb Pubblico impiego - Agenzie fiscali Lombardia, secondo cui "da un confronto tra i dati di budget del 2015 e del 2016 emerge una impressionante differenza in negativo di accertamenti e verifiche programmate, con tagli che arrivano a differenziali del 90%", cosa che "comporterà inevitabili conseguenze sia in termini di ordinaria lotta all'evasione sia in termini retributivi per le lavoratici e i lavoratori".

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Una situazione che getta una luce ben diversa sulla "svolta" annunciata a fine aprile dall'Agenzia, che concentrerà i controlli solo "sull'evasione più incallita e pericolosa". Sembra di capire che le Entrate, più che altro, faranno di necessità virtù. Anche perché nel frattempo il governo ha ufficializzato che in estate partirà una voluntary disclosure bis: nuove pratiche da controllate, dunque.

Secondo il quotidiano finanziario, gli avvisi di accertamento pianificati in materia di Irpef, Ires e Irap caleranno in tutte le Direzioni provinciali della Lombardia: -78% a Lecco, -54% a Brescia, -75% a Como, -31% a Cremona, -62% a Lecco, -77% a Lodi, -82% a Mantova, -78% e -81% nelle due direzioni di Milano, -78% a Monza e Brianza, -57% a Pavia, -77% a Sondrio e -75% a Varese. Le verifiche presso le sedi di aziende, lavoratori autonomi ed enti non profit scenderanno nelle direzioni più grandi con percentuali variabili tra il 30 e il 60%. Immutate solo le attività relative ai grandi contribuenti, cioè le imprese con volume d'affari superiore ai 100 milioni di euro.

Da: bla bla bla25/05/2016 09:57:33
Nord sottoorganico. Sud in forte eccesso di personale.
Questo e' il risultato di 60 anni di politica meridional-clientelare.

Da: anti-antares x bla 25/05/2016 11:59:59
Mica vero...Al nord negli uffici stiamo stipati come sardine...Al sud, con i pensionamenti, gli uffici si stanno svuotando...
E poi quasi tutto il pi ha una funzione keynesiana...( per la stabilita' della domanda aggregata...)...non di produrre ( come dicono i tanti, strapagati, furbacchioni in circolazione...).Ae, poi, trasferisce non piu' di 70-80 persone l'anno...Il Cfs , molto piu' piccolo di ae, fa minimo due interpelli l'anno...Ae e' un'anomalia nel pi...In negativo...

Da: Bravissimi25/05/2016 15:13:14
bla bla, non sai di che cazzo parli
ci sono gli uffici del centro che in molti casi lavorano in differita per quelli del sud

intanto, rigettata sospensiva contro il 175
ora nulla li fermerà

Da: anti-antares x bravissimi 25/05/2016 15:58:43
Puoi postare, per favore, il numero provvedimento?Se non erro, l'ordinanza di reiezione sarebbe stata emessa dalla stessa sezione che ha rigettato l'istanza cautelare pot...Grazie in anticipo.

Da: Inae25/05/2016 17:43:03
Condanna alle spese....

Da: ORPO25/05/2016 17:56:36

Tredici dipendenti dell'Agenzia delle Entrate di Asti sono stati scoperti dopo mesi di indagini dai carabinieri del Norm di Asti e denunciati. I dipendenti in questione timbravano il cartellino e poi uscivano, o in alcuni casi non lo timbravano del tutto. L'Agenzia delle Entrate ha emesso un comunicato stampa relativo alla vicenda L'Agenzia delle Entrate ha collaborato con gli organi investigativi nelle indagini che - come si è appreso oggi - hanno portato alla denuncia, in stato di libertà, di tredici dipendenti in servizio nella sede di Asti per illeciti nella rilevazione della presenza in servizio. L'Agenzia delle Entrate ribadisce che tali comportamenti, oltre ad essere assolutamente inaccettabili secondo il comune sentire, assumono un particolare disvalore etico e recano un grave danno all'immagine della stragrande maggioranza dei dipendenti che svolgono con serietà e dedizione il proprio lavoro al servizio della collettività. Nei confronti dei dipendenti "infedeli", la Direzione regionale del Piemonte adotterà tempestivamente tutti i provvedimenti disciplinari previsti dalle norme.

Da: Ma..25/05/2016 18:04:21
15 mesi. Avete informato Pantalone?

Da: 25/05/2016 18:59:02
Nei confronti dei dipendenti "infedeli", la Direzione regionale del Piemonte adotterà tempestivamente tutti i provvedimenti disciplinari previsti dalle norme.

e nei confronti della dirigente di un ufficio con 47 dipendenti che non vede non sente e non parla?

Da: bla bla bla25/05/2016 19:03:43
basta con i non sai, non capisci un cazzo ecc. ecc.

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