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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: anti-antares x bravissimi 13/05/2016 16:37:32
Debolissima secondo te...Essa, invece, tiene conto della situazione effettuale...E fornisce Una, implicito, giudizio di valore...Vero e' che in ae, la maggioranza del personale non ha Una gran consapevolezza...

Da: Bravissimi 13/05/2016 16:41:36
Mah, comunque la domanda ora è: atteso che c'è n danno patrimoniale per risarcimento agli ex incaricati, in capo a chi ricade la responsabilità amministrativa?
E soprattutto, chi segnala alla corte dei conti? Dovrebbe essere a rigore la Calabro '

Da: Bravissimi 13/05/2016 16:42:53
E se lei non segnala, va in responsabilità amministrativa anche lei

Da: anti-antares x bravissimi 13/05/2016 16:51:29
Siamo ancora in primo grado...E' tutto da vedere...E se agli ex incaricati ( in forza di disposizioni dichiarate costituzionalmente illegittime...) riconoscono il risarcimento, allora cosa dovrebbero dare alle migliaia di "funzionarii" laureati quadriennali ( ivi compresi gli ex vice direttori ) demansionati e trattati cone gli ex terzi livelli???????!!!!!!!!

Da: ORPO imbarazzato13/05/2016 17:32:28
Al consiglio di stato l'ardua sentenza... Ordinanza, quello che è insomma.... Voglio la collana della Pinottiiiiii!!!

Da: ORPO imbarazzato13/05/2016 17:41:14
Mozione 1-01262 presentato da RIZZETTO Walter testo di
Mercoledì 11 maggio 2016, seduta n. 622
La Camera,
premesso che:
in data 24 settembre 2016, sono state accolte una serie di mozioni alla Camera dei deputati con le quali il Governo si è impegnato, tra l'altro, ad adottare provvedimenti per assicurare la riapertura della fase negoziale con le organizzazioni sindacali, per il rinnovo della contrattazione per i comparti della pubblica amministrazione. Ciò in conformità a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, con la sentenza n. 178 del 2015, che ha condannato un'ingiustizia che si sta perpetrando da ben sei anni nei confronti dei lavoratori pubblici, dichiarando l'illegittimità costituzionale sopravvenuta del regime di blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti. Gli effetti di tale pronuncia decorrono dal giorno successivo alla sua pubblicazione, disposta in data 29 luglio 2015, poiché i giudici costituzionali hanno voluto escludere il notevole carico che sarebbe derivato sui conti pubblici dalla retroattività della sentenza; ad oggi, vige ancora il blocco della contrattazione collettiva e degli automatismi stipendiali, come imposti da una serie di norme susseguitesi nel tempo, legate da un palese nesso di continuità, per perseguire un obiettivo di contenimento della spesa. In particolare, il regime di sospensione della contrattazione collettiva risulta
dalla seguenti disposizioni: articolo 16, comma 1, lettera b), del decreto-legge n. 98 del 2011 («Manovra correttiva 2011»), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011, come specificato dall'articolo 1, comma 1, lettera c), primo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 2013 (Regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti, a norma dell'articolo 16, commi 1, 2 e 3, del decreto-legge n. 98 del 2011); articolo 1, comma 453, della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità 2014); articolo 1, comma 254, della legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità 2015);
come è noto, dunque, la Corte Costituzionale ha individuato nelle predette misure normative un carattere strutturale, che ha determinato una violazione dell'autonomia negoziale. I periodi di sospensione degli ordinari iter negoziali e contrattuali devono essere definiti nel tempo e non possono essere prolungati discrezionalmente. Al riguardo, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha evidenziato la necessità di «un giusto equilibrio tra le esigenze di interesse generale della comunità e i requisiti di protezione dei diritti fondamentali dell'individuo» riconoscendo la legittimità dei provvedimenti adottati dal legislatore portoghese in tema di riduzione dei trattamenti pensionistici, sul presupposto che tali misure avrebbero avuto efficacia per un ragionevole periodo di tempo. Invece, il carattere ormai sistematico della sospensione del regime di blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti italiani, è stato caratterizzato da un bilanciamento, del tutto irragionevole, tra esigenze di controllo della spesa, all'interno della programmazione finanziaria (articolo 81, primo comma, Cost.), e valori di rango costituzionale come la libertà sindacale (articolo 39, primo comma, Cost.), già soggetta ad incisivi limiti normativi e controlli contabili;
ebbene, nonostante l'accertata illegittimità costituzionale del blocco della contrattazione, non sono stati ancora rimossi i limiti imposti allo svolgimento delle procedure negoziali concernenti la parte economica contrattuale. Quindi, dal 2010 i dipendenti pubblici vivono questa ingiustizia e sono trascorsi, vanamente, più di sette mesi dall'approvazione delle mozioni che il 24 settembre 2015, impegnavano il Governo ad assumere iniziative per riparare alle illegittime misure in questione;
alle sentenze va dato seguito in tempi ragionevoli, tanto più in presenza di violazioni di diritti costituzionalmente riconosciuti; il protrarsi del ritardo del Governo nell'adempiere alla sentenza in questione non può essere in alcun modo giustificato dalla difficoltà di stanziare le dovute risorse finanziarie, considerando che lo stesso, a copertura di iniziative e provvedimenti ben meno rilevanti, ha prontamente individuato ed impegnato gli importi necessari;
tale grave situazione in questi mesi ha subito un peggioramento, poiché a causa del considerevole ritardo nell'adempiere alla sentenza dei giudici costituzionali, il Governo sta, attualmente, esponendo le casse dello Stato ad un imminente danno economico, considerando la legittimazione dei pubblici dipendenti ad agire in giudizio per i danni determinati dalle lungaggini delle istituzioni nel ripristinare l'ordinaria dialettica contrattuale. Difatti, si fa presente che, il 23 febbraio 2016 si è appreso che alcune organizzazioni sindacali hanno presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo per ottenere: la condanna del Governo per il mancato ottemperamento alla sentenza della Corte costituzionale e il risarcimento per i lavoratori gravemente danneggiati dal mancato rinnovo contrattuale che si protrae, si ribadisce, da oltre sei anni. Inoltre, diverse associazioni stanno proponendo delle class action a cui i dipendenti pubblici possono aderire per ottenere un indennizzo/risarcimento;
il Governo non può più rimandare i dovuti provvedimenti in questione, che riguardano circa 3 milioni e 300 mila lavoratori, i quali, in termini di retribuzioni, a causa del congelamento, è stato stimato che già fino al 2013 abbiano perso circa seicento euro; quindi il danno economico, ad oggi, è ancora più oneroso rispetto a tale importo,
impegna il Governo
ad assumere idonee iniziative volte a scongiurare il grave danno che comporterebbe per l'erario l'esito positivo dei ricorsi presentati per ottenere la condanna del Governo per il grave ritardo nell'adempimento della sentenza della Corte Costituzionale n. 178 del 2015 e il conseguente risarcimento/indennizzo per i lavoratori pubblici, procedendo urgentemente a rimuovere il regime di «blocco» della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti e, dunque, garantendo la legittima negoziazione contrattuale nel rispetto dell'articolo 39 della Carta Costituzionale.
(1-01262) «Rizzetto, Rampelli, Giorgia Meloni, Cirielli, La Russa, Maietta, Nastri, Petrenga, Taglialatela, Totaro».

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Da: Bravissimi 13/05/2016 17:53:01
Anti, questo è un altro errore metodologico
La sentenza 37 ha annullato una legge, ma non può annullare la storia
E gli incaricati, piaccia o no, hanno svolto funzioni dirigenziali
Se come ho sentito i giudici stanno liquidando i danni, significa che hanno accertato l'abuso di utilizzo di contratti a termine
E la corte costituzionale non c'entra proprio un cazzo

Da: Bravissimi 13/05/2016 17:55:09
E ti dico un'altra cosa: non c'è neanche danno erariale a carico dei vertici, perché operavano in base alla Legge

Da: anti-antares x bravissimi 13/05/2016 18:06:54
No.Dal punto di vista pubblicistico hanno operato sine titulo.La legge ( e l'articolo del regolamento di amministrazione ae che consentiva di attribuire incarichi discrezionali ) annullata da Una sentenza della Consulta e' come se,giuridicamente, non fosse Mai esistita...Pertanto, sono stati esercitati poteri, di fatto...Il giudice civile puo' anche - discutibilmente - riconoscergli il risarcimento...Ma non dimentichiamo che costoro erano gia' dipendenti a tempo indeterminato ( pertanto, il parallellismo operato con I precari scuola non ci azzecca Una fava...).Poi, tale - provvisoria - sentenza ha trovato appiglio nell'attuale ordinamento ibrido di ae ( e del P.i. Privatizzato...).E cio' costituisce Una patologia...Nel pubblico pubblicistico cio' non potrebbe avvenire...

Da: anti-antares x bravissimi 13/05/2016 18:12:55
L'errore metodologico e' tuo - e di quei giudici che stanno riconoscendo il danno -...Altrimenti perche' le sentenze della Corte avrebbero efficacia ex tunc?Te lo sei Mai chiesto?piu' che altro, agli incaricati - e ai vertici ae - va grassa che c'e' il pd che Li difende.Altro che cazzi!E diciamo le cose come stanno!Se non ci fossero state le leggi incostituzionali, I risarcendi non avrebbero ricoperto quelle posizioni ( che non e' detto competessero Loro...).In definitiva, riconoscere anche il diritto al risarcimento a costoro, giuridicamente e politicamente, e' da repubblica delle banane...O meglio, da Paese in cui l'aspetto privatistico prevale su quello pubblicistico ( nella p.a...).Indice, ulteriore, Dei tempi -assurdi- che viviamo...

Da: anti-antares x bravissimi 13/05/2016 18:17:24
l'aporia creata dal 29/1993 e dal 300/1999 si palesa adamantinamente in questa vicenda...ove giudici ordinarii de facto non tengono conto dell'illegittimita' degli atti fonte del comportamento posto a fondamento della pretesa...

Da: Bravissimi13/05/2016 18:18:32
Anti, mi pare un po' la doppia morale del M5s
I giudici vanno bene finché fanno le sentenze che ci piacciono
Gli altri sbagliano

Da: anti-antares x bravissimi 13/05/2016 18:19:17
E com'è, poi, che le mansioni superiori ai livellati non vengono mai riconosciute?Tutto all'italiana...Che Paese ridicolo...

Da: anti-antares x bravissimi 13/05/2016 18:21:19
Ti sbagli.ho tutto il diritto di non condividere l'operato dei giudici se non lo considero conforme a Costituzione...O non si puo' neanche rilevare cio'?

Da: anti-antares x bravissimi 13/05/2016 18:23:33
e neanche voi, se e' per questo, siete stati entusiasti della 37 e delle svariate sentenze contra del g.a...Troppo facile pensar di delegittimare chi non la pensa come te/voi con queste 4 frasi fatte...

Da: anti-antares x bravissimi 13/05/2016 18:39:48
E non mi sembra che nella 37 si sia disposta l'efficacia ex nunc ( dottrina recente e, sotto alcuni punti di vista, "eretica" rispetto l'impianto originario della giustizia costituzionale...) degli effetti della stessa...Questa scellerato orientamento e' stato applicato, ad esempio, nella sentenza della Consulta che ha dichiarato l'illegittimita' "sopravvenuta" Dei provvedimenti legislativi posti a fondamento del blocco stipendiale...( peraltro con motivazioni singolari...quale la violazione del solo art.39 Cost...!).

Da: Bravissimi13/05/2016 18:40:35
Sarà , ma non mi pare che la questione sia essere o non essere d'accordo con i giudici
Questi hanno 500 cause: se ne vincono 80/90 su 100 avranno avuto ragione loro

Da: anti-antares x bravissimi 13/05/2016 18:59:23
Dipende Dai presupposti...

Da: anti-antares x bravissimi 13/05/2016 19:24:28
E da come s'e' difesa ae....

Da: BUH?13/05/2016 20:49:35
Non c'è' sto a capì una ceppa

Da: bla bla bla13/05/2016 21:36:04
anti palle che sei il migliore dei cracca
ma.... boh........vabbuò  
ribadisco che tu devi andare a ciapè i rat. Fare il funzionario è il tuo destino. Lascia perdere le lumache. Sei il migliore produttore di schiuma da rabbia.
passo e chiudo

Da: anti-antares x bla 13/05/2016 22:17:57
Io, se del caso,faccio...Tu SEI...
E sei, anche, un esimio propalatore di fesserie...oltre che di malcelata invidia...E va a pia' le pantegane...

Da: ORPO imbarazzato14/05/2016 00:09:51
Rispondendo all'interrogazione presentata dal deputato del M5S Daniele Pesco, su un maggior coinvolgimento dei contribuenti prima che gli uffici spicchino l'avviso di accertamento, il viceministro Zanetti ha ribadito la mancanza di un quadro normativo chiaro sull'obbligo del contraddittorio preventivo da parte dell'Agenzia delle Entrate per ciò che riguarda gli accertamenti sul registro dei trasferimenti immobiliari e, di conseguenza, sul contraddittorio.

L'assenza di una specifica norma ha portato l'Agenzia a fornire indicazioni ai proprio uffici tramite un documento di prassi (circolare 16/E/2016), con il quale le Entrate chiedono ai propri funzionari "uno sforzo motivazionale supplementare rispetto a quanto richiesto dalla normativa" per cercare di ridurre i margini di conflittualità con i contribuenti.

Dalle parole del Mef appare evidente che tali sforzi e soprattutto le indicazioni fornite nella circolare "non possono che essere lette in termini di indicazioni operative destinate agli uffici dell'Agenzia, basate su valutazioni di opportunità volte a corroborare le motivazioni degli atti e non a individuare precisi obblighi giuridici".

Da qui, dunque, l'interpretazione ministeriale secondo cui tali sforzi supplementari richiesti agli uffici debbano valere per i controlli a partire dal 2016. Ne deriva che, in assenza di una norma specifica, gli accertamenti privi di tale indicazione sono comunque validi e non annullabili in autotutela. Non è quindi consentito l'annullamento in autotutela per gli accertamenti immobiliari emessi senza contraddittorio preventivo e sopralluogo.

Da: ma14/05/2016 08:19:13
Allora striscia ha detto un sacco di cavolate??? È tutto regolare? Proprio come gli incarichi dirigenziali, le Pos, le Pot, gli art. 19??? Allora che c.... parlate a fare???

Da: ORPO imbarazzato14/05/2016 10:10:04
Da affari italiani

I rapporti di Renzi, capo del governo, con i vertici dell'Agenzia delle Entrate proprio non ne vogliono sapere di volgere al sereno. a quanto apprende affari italiani infatti per quanto l'Agenzia delle Entrate si sforzi di fare comunicazione e di "ingentilire" il fisco agli occhi degli italiani (anche con iniziative lodevoli) per renderlo più gradevole e più "umano" proprio non riesce a convincere Palazzo Chigi dell'utilità della rinuncia di un ribaltone ai vertici. Il fiorentino infatti punta sempre a cambiarne i vertici in tempi brevi...

Da: Bravissimi14/05/2016 11:10:20
Sono diventato Bravissimi!
Rileggetevi gli ultimi post

Da: germain003  -banned!-14/05/2016 12:40:32

- Messaggio eliminato -

Da: bla bla bla14/05/2016 12:45:45
x anti palloncino gonfiato maleducato
ehehehehehehehehehehehehehehehehehehehehehehehe
mi hai strappato l'ultima risata!  Grazie   Adios
il combinato disposto è chiuso qui

Da: anti-antares x bla 14/05/2016 13:26:35
Sempre qui sei??!Ma non era l'ultima tua ca...stroneria??!A me invece, fai veni' da piangere...per la constatazione circa l'illimitatezza della sub-umana stupidita'...ora che hai detto la tua, zotico plebeo, ritorna nel tuo anfratto...P.s: sii coerente, una volta tanto, buffone-mercenario...!

Da: bla bla bla14/05/2016 16:02:24
x anti zoticissimo plebeissimo sempre più maleducato
ho il male di pancia dal ridere basta
fortuna mia non ho avuto la sfortuna di averti per collega ma purtroppo  di tipi come te, giovinastro tutto fumo e niente arrosto, ne ho conosciuti. Giacca e cravatta, già obesi a 30 - 40 anni, con la puzzetta scoreggiosa (preferisci petalosa?). Siete in tanti, troppi

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