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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: 24-ore | 17/07/2015 07:51:49 |
Funzionario trasparente scrive: "Non capisco, ma perché non si discute modo civile?" Caro Funzionario ho provato in questi ultimi giorni a esortare gli interventisti ad andare sul punto della discussione senza perdersi in sterili polemiche condite da attacchi personali, insulti, rancorsismi vari, ecc. Ma alla gente piace troppo insultarsi a zero dietro una tastiera. E' evidente che il Forum in questo modo perde di interesse. Urgerebbe l'intervento di un banale moderatore che tagliasse tutti gli interventi inutili e dannosi, per lasciare spazio ad un civile scambio di opinione al netto delle frustrazioni personali, che però a quanto pare non interessa a molti. | |
Da: si.. | 17/07/2015 07:55:22 |
la pa non e' una ditta privata. concetto semplice | |
Da: anti-antares x ... | 17/07/2015 08:01:36 |
Senti, pezzo di merda, vedi di andare a fare in culo perche' hai proprio stufato...Il maiale ha molto più valore di te, escremento putrescente!Mai calato le braghe, grandissimo pirla, cafone, ebete!La tua agggenzia ( tu sei come lei e come i tuoi vertici ) non mi regala nulla...Perche' essa e' Stato...di cui io son cittadino, caro il mio SERVO!!!Fatti curare, miasmo putrefatto!E vedi di toglierti dai coglioni, essere inutile...come la tua agggenzia, del resto!E taci, leone da tastiera senza palle... | |
Da: Mattanzacena | 17/07/2015 08:04:37 |
"Noi abbiamo bandito una serie infinita di concorsi, ma misteriosamente i nostri concorsi non arrivano mai alla fine", delle due l'una, sei scema oppure sei falsa a far credere che la colpa del fallimento dei concorsi e' del sistema giudiziale. "Non vorrei accadesse lo stesso anche questa volta", ma allora crede che la reiterazione dei bandi di concorso, seppur impresentabili, attribuisca il diritto a vederli procedere. 14,2 miliardi incassati nel 2014 rappresenterebbero una preziosa linfa per uno Stato che ha 2,2 trilioni di debito pubblico? L'audizione in Parlamento fa da apripista alla riattivazione della procedura concorsuale, secondo quanto si era detto: gestione delle prove selettive da parte dell'AE, prova preselettiva con sorpresona, titoli non convenzionali (pubblicazioni, docenze, ...) con attribuzioni di punteggio, basta questo per la frittata. Chi non vuole questo? La maggioranza dei funzionari italiani. Cosa possono fare? Quasi niente, perché in questo caso siamo riceventi e lo strumento di tutela e' essenzialmente il ricorso, che ha tempi blindati, costi non trascurabili ed esiti incerti. A mio parere la Corte dei Conti andrebbe coinvolta sempre più spesso, specie con riferimento a quei quattro concorsi di cui parla la Direttrice. I sindacati non stanno capendo che la definizione di chi va a comandare e' cruciale per ottenere la fiducia degli iscritti o della base lavorativa potenzialmente iscrivibie. A gran voce si chiede la trasparenza della procedura concorsuale. Punto. | |
Da: anti-antares x ... | 17/07/2015 08:13:50 |
P.s: anche dal vivo dico e scrivo cio' che posto qui, strisciante eunuco... | |
Da: x anti-antares | 17/07/2015 08:17:45 |
Pezzo di merda visto che sei coraggioso dammi i tuoi riferimenti e ne parliamo...brutto maiale inutile! | |
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Da: capra capreeee | 17/07/2015 08:28:20 |
.....strisciante eunuco! Mal si accostano i due termini. Proporrei strisciante lacchè e incapace eunuco. Anti antares il servilismo bieco e idiota non sente ragione: si perpetua nella sua assenza di giudizio. Tempo perso. | |
Da: Per orlandi | 17/07/2015 08:28:29 |
HAI BANDITO SOLO CONCORSI ILLEGALI ILLEGGITTIMI!!!!! LO VUOI CAPIRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: ROBERTO | 17/07/2015 08:29:55 |
Dopo l'articolo di ieri penso che la Olralndi abbia le ore contate!! tutti concorsi illeggittimi tutti gli incarichi illegittimi!! vergogna vergogna vergogna!!!! | |
Da: Gino | 17/07/2015 08:30:44 |
penso che la Orlandi si debba solo vergognare, assurdo quello che ha detto. | |
Da: x anti-antares e un saluto all''altro coglione | 17/07/2015 08:31:06 |
Sto lavorando per rovinarti viscido verme...e a breve spero avrai notizie brutto maiale! | |
Da: anti-antares x ... | 17/07/2015 08:31:18 |
Minchia, sei buono proprio...Quando vuoi...( ma non ti conviene...).dammi i tuoi dati in pvt...Idiota!!! | |
Da: Veronica | 17/07/2015 08:31:34 |
Ieri, 16 luglio 2015 si è svolta l'audizione presso la VI Commissione Finanze del Senato della Repubblica sull'Atto del Governo n. 181, concernente lo schema di decreto legislativo recante misure per la revisione della disciplina dell'organizzazione delle agenzie fiscali. Richiamato e discusso il contenuto della relazione già presentata alla Commissione il 15/7 u.s., con riferimento alla previsione di un concorso, per esami, per il reclutamento di dirigenti, che dovrebbe essere indetto direttamente dalle Agenzie fiscali, la Dirpubblica ha contestato la deroga alla disciplina generale in materia di concorsi per l'accesso alla qualifica dirigenziale, che, invece, prevede che il concorso debba essere indetto dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri (cfr. D.L. n. 101 del 2013). Una deroga siffatta appare assai inopportuna, oltre che illegittima, dal momento che, pur non essendo previsti titoli valutabili che facciano riferimento agli incarichi dirigenziali conferiti a funzionari privi della qualifica dirigenziale, la gestione del concorso da parte delle stesse Agenzie, che hanno determinato una gravissima criticità organizzativa proprio attraverso il conferimento dei predetti incarichi per la copertura della maggior parte delle posizioni dirigenziali, non assicura che il concorso stesso sia espletato in maniera trasparente e nel principio della par condicio e non sia, piuttosto, finalizzato a realizzare una sanatoria per via concorsuale. D'altra parte, di recente, il giudice amministrativo ha dichiarato l'illegittimità delle operazioni del concorso per il reclutamento di 69 dirigenti dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, proprio perché i commissari all'uopo nominati non hanno dato prova di affidabilità nello svolgimento delle loro funzioni. Anche rispondendo ad una richiesta di precisazioni della Relatrice, sen. Maria Cecilia Guerra, la Dirpubblica ha, quindi, espresso la propria contrarietà rispetto a qualunque ipotesi di valorizzazione dei predetti incarichi illegittimi nell'ambito della procedura concorsuale. La Dirpubblica ha rilevato la necessità che, prim'ancora di procedere all'indizione di un concorso pubblico, qualora non si ritenesse di rimuovere il vigente modello agenziale per la gestione del Fisco italiano, si dovrebbe provvedere ad una revisione dell'assetto organizzativo dell'Agenzia delle Entrate (così anche per le Dogane) attraverso una drastica riduzione delle posizioni dirigenziali, nel rispetto delle norme sulla spending review (v. art. 23-quinquies del D.L. n. 95 del 2012), tutt'ora rimaste largamente inapplicate dall'Agenzia delle Entrate. Dirpubblica ha, quindi, auspicato che l'ulteriore riduzione delle posizioni dirigenziali previste dall'Atto del Governo n. 181 sia accompagnata da più severe sanzioni per l'ipotesi di perdurante inadempimento. La Dirpubblica ha, inoltre, evidenziato che la necessità, oggi impellente, di procedere alla revisione della struttura organizzativa e, nel contempo, di valorizzare le professionalità interne, debba condurre ad una più profonda riflessione del ruolo del dirigente pubblico, il quale deve essere ricondotto più propriamente all'esercizio di competenze organizzative e gestionali, mentre lo svolgimento delle funzioni di verifica e accertamento tributario (che costituiscono il nucleo centrale delle funzioni istituzionali delle agenzie fiscali), deve essere svolto da funzionari altamente specializzati ed inquadrati in un apposita area funzionale non dirigenziale ma adeguatamente valorizzata e retribuita (predirigenza). Con l'occasione, la Dirpubblica ha espresso forti perplessità sul modello delle posizioni organizzative previste dall'art. 23-quinquies del D.L. n. 95 del 2012, quale surrogato delle posizioni dirigenziali che avrebbero dovuto essere soppresse a seguito della spending review, con l'attribuzione di un trattamento economico sostanzialmente parametrato a quello dirigenziale. Infatti, le posizioni organizzative in questione sono conferite con incarichi meramente temporanei, e si risolvono in una mera attività gestione del rapporto di lavoro, tale da non valorizzare affatto la professionalità dei loro destinatari, poiché, alla scadenza dell'incarico, gli stessi non hanno alcun diritto ad essere assegnati allo svolgimento di funzioni equivalenti. D'altra parte, come dimostrano le vicende successive alla sentenza della Corte costituzionale n. 37 del 2015, la prassi del conferimento di incarichi dirigenziali illegittimi in favore di funzionari non dirigenti si è sostanzialmente risolta in un pregiudizio per gli stessi funzionari, dal momento che, non potendo mantenere l'incarico a seguito della sentenza di incostituzionalità e non possedendo la qualifica dirigenziale, per non aver partecipato ad alcun concorso pubblico per il conseguimento di quella qualifica, si sono trovati di punto in bianco ridotti allo svolgimento delle mansioni dell'area di originaria appartenenza, con conseguente drastica riduzione del trattamento retributivo. Insomma, una prassi inaugurata nel dichiarato intento di valorizzare le professionalità interne, a prescindere da ogni valutazione di merito in ordine all'accertamento delle predette professionalità (non sempre conclamate), si è risolto, per effetto della riconosciuta (giudizialmente) illegittimità di quella prassi. in un danno gravissimo ed irreparabile (perché non sanabile) per quelle stesse professionalità. Quindi, in luogo delle posizioni organizzative, la Dirpubblica propone una vera e propria area di inquadramento funzionale delle elevate professionalità delle agenzie fiscali, da raggiungere attraverso una progressione di carriera, cioè attraverso la previsione, da parte del legislatore, di procedure concorsuali aperte e trasparenti, finalizzate all'accertamento dell'idoneità all'esercizio delle relative funzioni. In conclusione, la soluzione della problematica deve procedere non già dall'esigenza (illegittima) di sanare la posizioni di funzionari particolari ma da una revisione dell'organizzazione delle agenzie e delle posizioni dirigenziali, anche modificando le funzioni del dirigente riconducendole più propriamente a quelle organizzative e gestionali, demandando l'esercizio delle funzioni tributarie vere e proprie a funzionari di elevata specializzazione. L'inquadramento nella predetta area funzionale predirigenziale e l'esperienza in essa concretamente maturata in un arco temporale apprezzabile, dovrà poi costituire il titolo prevalente per l'accesso alla qualifica dirigenziale. In questo modo si farebbe conseguire l'idoneità all'esercizio di funzioni organizzative e gestionali in favore di soggetti che, per la loro elevata specializzazione professionale, abbiano una conoscenza ed esperienza dell'esercizio delle funzioni tributarie. | |
Da: La cosa più giusta | 17/07/2015 08:32:11 |
Quindi, in luogo delle posizioni organizzative, la Dirpubblica propone una vera e propria area di inquadramento funzionale delle elevate professionalità delle agenzie fiscali, da raggiungere attraverso una progressione di carriera, cioè attraverso la previsione, da parte del legislatore, di procedure concorsuali aperte e trasparenti, finalizzate all'accertamento dell'idoneità all'esercizio delle relative funzioni. In conclusione, la soluzione della problematica deve procedere non già dall'esigenza (illegittima) di sanare la posizioni di funzionari particolari ma da una revisione dell'organizzazione delle agenzie e delle posizioni dirigenziali, anche modificando le funzioni del dirigente riconducendole più propriamente a quelle organizzative e gestionali, demandando l'esercizio delle funzioni tributarie vere e proprie a funzionari di elevata specializzazione. L'inquadramento nella predetta area funzionale predirigenziale e l'esperienza in essa concretamente maturata in un arco temporale apprezzabile, dovrà poi costituire il titolo prevalente per l'accesso alla qualifica dirigenziale. In questo modo si farebbe conseguire l'idoneità all'esercizio di funzioni organizzative e gestionali in favore di soggetti che, per la loro elevata specializzazione professionale, abbiano una conoscenza ed esperienza dell'esercizio delle funzioni tributarie. | |
Da: ùGiuseppe | 17/07/2015 08:32:25 |
Quindi, in luogo delle posizioni organizzative, la Dirpubblica propone una vera e propria area di inquadramento funzionale delle elevate professionalità delle agenzie fiscali, da raggiungere attraverso una progressione di carriera, cioè attraverso la previsione, da parte del legislatore, di procedure concorsuali aperte e trasparenti, finalizzate all'accertamento dell'idoneità all'esercizio delle relative funzioni. In conclusione, la soluzione della problematica deve procedere non già dall'esigenza (illegittima) di sanare la posizioni di funzionari particolari ma da una revisione dell'organizzazione delle agenzie e delle posizioni dirigenziali, anche modificando le funzioni del dirigente riconducendole più propriamente a quelle organizzative e gestionali, demandando l'esercizio delle funzioni tributarie vere e proprie a funzionari di elevata specializzazione. L'inquadramento nella predetta area funzionale predirigenziale e l'esperienza in essa concretamente maturata in un arco temporale apprezzabile, dovrà poi costituire il titolo prevalente per l'accesso alla qualifica dirigenziale. In questo modo si farebbe conseguire l'idoneità all'esercizio di funzioni organizzative e gestionali in favore di soggetti che, per la loro elevata specializzazione professionale, abbiano una conoscenza ed esperienza dell'esercizio delle funzioni tributarie. | |
Da: Renato | 17/07/2015 08:33:03 |
Grande DIRPUBBLICA!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ti voglio bene | |
Da: Silvia | 17/07/2015 08:35:03 |
la soluzione prospettata da Barra è una soluzione meravigliosa, competenze merito buona amministrazione efficienza produttività legalità. Cosa vuole la Orlandi!!! | |
Da: Legalità | 17/07/2015 08:36:41 |
Speriamo che vengano prese seriamente in considerazione le proposte di Barra, e venga seguita la linea dritta della legalità. | |
Da: Lino | 17/07/2015 08:37:25 |
Grande Barra, grande dirpubblica. | |
Da: Daniela | 17/07/2015 08:38:23 |
Come si fà a non essere d'accordo con Dirpubblica. Iscriviamoci subito | |
Da: zzzzzzzzzzzzzz | 17/07/2015 08:39:14 |
audizione in senato del 16.07.2015 FINANZE E TESORO (6ª) GIOVEDÌ 16 LUGLIO 2015 245ª Seduta (2ª antimeridiana) Presidenza del Presidente Mauro Maria MARINO Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il dottor Virgilio Baresi, presidente dell'Istituto Nazionale Revisori Legali, accompagnato dal dottor Stefano Mandolesi; il dottor Vincenzo Busa, presidente di Equitalia S.p.A., accompagnato dall'avvocato Ernesto Maria Ruffini, dal dottor Antonio Scognamiglio e dal dottor Renato Raffaele Vicario; la dottoressa Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle entrate, accompagnata dal dottor Vincenzo Busa, il dottor Annibale Dodero, la dottoressa Luisa Giordano e dal dottor Sergio Mazzei; il dottor Giuseppe Peleggi, direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, acompagnato dal dottor Alessandro Aronica, dal dottor Paolo Lo Surdo, dalla dottoressa Teresa Alvaro e dal dottor Paolo Raimondi. La seduta inizia alle ore 12,50. SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI Il presidente Mauro Maria MARINO comunica che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso. Non essendovi osservazioni, tale forma di pubblicità è adottata per il prosieguo dei lavori. PROCEDURE INFORMATIVE Seguito dell'indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco: audizione di rappresentanti dell'Istituto Nazionale Revisori Legali, di Equitalia S.p.A., dell'Agenzia delle entrate e dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Prosegue l'indagine conoscitiva sospesa nella seduta antimeridiana. Il presidente Mauro Maria MARINO introduce l'indagine conoscitiva in titolo specificando che le audizioni sono nell'attuale fase connesse all'esame degli Atti del Governo n. 181 (relativo all'organizzazione delle agenzie fiscali), n. 182 (in materia di stima e monitoraggio dell'evasione fiscale), n. 184 (sulla revisione della disciplina degli interpelli e del contenzioso tributario) e n. 185 (riguardante semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione). Il dottor BARESI esprime soddisfazione per il riconoscimento ottenuto per via legislativa, in ambito europeo, del ruolo del revisore legale, che ne valorizza l'attività come libera professione economica e contabile. Si tratta di un risultato che dà ragione alla specializzazione acquisita dai circa 60 mila revisori legali italiani ponendoli come interlocutori privilegiati e collaborativi del Parlamento e del Governo nella difficile tutela della legalità e del rispetto delle regole, sia tributarie che civilistiche. Dopo aver espresso una valutazione complessivamente positiva delle misure adottate in attuazione della delega fiscale, ribadisce l'impegno della propria Associazione alla collaborazione con il legislatore e con il Governo. Il presidente Mauro Maria MARINO ringrazia i rappresentanti dell'Istituto Nazionale Revisori Legali e li congeda. Introduce quindi l'audizione dei rappresentanti di Equitalia S.p.A. L'amministratore delegato RUFFINI svolge una serie di osservazioni relative all'Atto del Governo n. 185, rilevando che l'introduzione della "sospensione legale della riscossione", di cui all'articolo 1 è finalizzata ad assicurare un'adeguata tutela al debitore, nei casi di effettiva necessità e in presenza di reali disfunzioni nella fase che precede l'affidamento del carico, ovvero di problemi di comunicazione tra ente creditore e agente della riscossione. Si tratta, pertanto, di un istituto che Equitalia considera assolutamente efficace per migliorare i rapporti tra debitore e fisco, nonché valido per la definizione stragiudiziale di potenziali controversie. La proposta di limitare i casi in cui opera la sospensione legale appare funzionale a evitare il proliferare di istanze, anche reiterate nel tempo, che hanno l'unico obiettivo di ottenere, nell'immediato, l'arresto dell'azione di recupero, senza averne effettivo titolo. In pari tempo, la rivisitazione della disciplina in commento è volta a circoscrivere l'automatico discarico del credito iscritto a ruolo ai casi di pacifico indebito effettivo; ciò al fine di operare un bilanciamento tra i contrapposti interessi del debitore e dell'ente creditore. Fornisce quindi alcuni dati circa l'applicazione di tale istituto dal 2013 ad oggi, esprimendo peraltro l'auspicio di una modifica dei termini di presentazione delle istanze di sospensione a pena di decadenza, uniformando peraltro le procedure tra istanze di sospensione e ricorso in Commissione tributaria. In merito all'articolo 9, l'oratore fornisce analitiche informazioni circa l'ammontare degli aggi, dei rimborsi spese, dei compensi della riscossione per il modello F23 e della remunerazione per le attività di gestione del conto fiscale, sottolineando come tali ricavi potrebbero essere sufficienti a coprire i costi di funzionamento del sistema, tenuto conto della attività di razionalizzazione organizzativa posta in essere dal gruppo nel rispetto degli obiettivi fissati dai programmi di revisione della spesa. Dopo aver ulteriormente illustrato le riduzioni ulteriori previste per l'anno 2015, fa presente che l'articolo 9 riduce l'aggio di due punti percentuali, elimina la previsione relativa alla anticipazione delle spese per le procedure cautelari ed esecutive, non contempla alcuna disciplina transitoria per la remunerazione dei carichi già affidati all'agente e non commisura la remunerazione dell'agente della riscossione all'attività effettivamente svolta. Sottolinea quindi che le disposizioni introdotte con lo schema di decreto delegato, ove non modificate, potrebbero non assicurare la copertura dei costi per un importo pari a 261 milioni di euro, ovvero il 30 per cento della spesa complessiva, facendo presente che per realizzare un taglio di tale portata, sarebbe necessario incidere significativamente sui costi di struttura, con il rischio di pregiudicare l'operatività degli agenti della riscossione. Sottopone poi alla Commissione una serie di considerazioni più generali sulla opportunità di scegliere il modello ottimale di copertura dei costi del servizio ribadendo la preoccupazione che lo schema di decreto non sembra soddisfare l'esigenza di copertura integrale dei costi sostenuti dal sistema di riscossione. In merito all'articolo 10 dello schema di decreto, l'oratore ripercorre analiticamente le modifiche normative succedutesi dal 2008 in tema di pagamenti dilazionati delle somme affidate agli agenti della riscossione, soffermandosi in particolare sugli interventi legislativi posti in essere nel corso del 2014, sottolineando il rilievo delle disposizioni in commento ai fini di una attenta considerazione delle esigenze degli operatori economici e dei contribuenti interessati. Prosegue poi il proprio intervento commentando positivamente la revisione del tasso degli interessi dovuti per versamento riscossione e rimborso di ogni tributo (articolo 10), la diversa decorrenza dei termini di notifica della cartella (articolo 4), la concentrazione della riscossione dell'accertamento (articolo 5) nonché la disposizione di cui all'articolo 12 relativa alla sospensione del pagamento di imposte e tasse a causa di eventi eccezionali. Per quanto riguarda invece l'Atto n. 184, sottolinea positivamente la possibilità che tra i soggetti che possono stare in giudizio senza l'assistenza di un difensore abilitato siano inclusi anche gli agenti della riscossione. Inoltre ritiene positivo aver previsto l'applicazione, in quanto compatibile, delle disposizioni che regolano l'istituto del reclamo e della mediazione anche agli agenti della riscossione. In conclusione, i decreti costituiscono un significativo insieme di semplificazioni e razionalizzazioni, pur non rappresentando una organica e complessiva riforma della riscossione. Per giungere a tale risultato, l'oratore ritiene opportuna una più precisa definizione degli equilibri economici e finanziari nella gestione del servizio della riscossione, e ciò indipendentemente dalla formula organizzativa che si vorrà scegliere; un riordino e un ripensamento della legislazione complessiva in tema di riscossione, che dovrebbe comprendere anche la revisione di istituti non solo tributari; la definizione di un sistema di riscossione per gli enti locali che coniughi le economie di scala della dimensione nazionale e l'esigenza di controlli efficaci, con la flessibilità di soluzioni su misura per le diverse esigenze e situazioni riscontrabili sul territorio. La senatrice RICCHIUTI (PD), preso atto delle osservazioni in merito agli articoli 9 e 10, chiede di valutare la proposta di incrementare il costo del servizio di riscossione a carico dei debitori morosi; chiede inoltre quanti sono i debitori per somme inferiori a 50.000 euroe a quale tipologia economica appartengono, ritenendo opportuno un elevamento della soglia per fruire di una rateizzazione semplificata. Il senatore MOSCARDELLI (PD) ritiene rilevante la preoccupazione espressa sul rischio di affievolimento sulla capacità operativa dell'Agenzia a causa della riduzione degli introiti. Chiede inoltre una valutazione della disposizione che consente a coloro che sono decaduti dal beneficio della rateizzazione di poter riattivare tale forma di pagamento. Il dottor BUSA ritiene plausibile commisurare i compensi dell'agente di riscossione alle specifiche attività, correlando la remunerazione di attività funzionali all'espletamento dei compiti istituzionali. A suo parere, infatti, occorrerebbe valorizzare anche in termini economici tutta l'attività svolta dall'agente di riscossione a monte dell'incasso delle somme dovute. Fa presente poi che nel gruppo di Equitalia lavorano circa di 8.000 dipendenti per una spesa complessiva di 500 milioni di euro: su queste basi l'applicazione dell'articolo 9 crea delle difficoltà al momento non superabili. Fornisce poi i dati richiesti dalla senatrice Ricchiuti circa la platea dei contribuenti morosi assicurando una più completa informativa da trasmettere alla Commissione nei prossimi giorni. Analogamente si sofferma sugli effetti della riapertura del piano di rateizzazione anche in presenza di mancati versamenti, ripercorrendo analiticamente le caratteristiche di tale beneficio. Il dottor RUFFINI dà ulteriori indicazioni circa l'importo delle rateizzazioni differenziati per tipologie ribadendo l'impegno di fornire alla Commissione informazioni dettagliate. Il presidente Mauro Maria MARINO ringrazia i rappresentanti di Equitalia S.p.A. e li congeda. Introduce quindi l'audizione dei rappresentanti dell'Agenzia delle entrate. La dottoressa ORLANDI, dopo aver rammentato la fase della genesi e dello sviluppo delle Agenzie fiscali, specifica che attualmente l'Agenzia delle entrate opera in un contesto di confronto continuo con altri ordinamenti statali, dal quale risulta chiaramente la rilevanza dell'elemento fiscale ai fini della competitività dei singoli sistemi economici. Prosegue menzionando i risultati degli studi compiuti da organizzazioni internazionali, i quali attestano la validità del modello dell'agenzia, tenuto conto degli obiettivi di efficacia ed efficienza. A tale riguardo risultano fondamentali l'autonomia organizzativa, contabile e fiscale, nonché, per quanto riguarda l'aspetto delle risorse umane, la verifica delle attitudini dei candidati alla dirigenza, che necessariamente richiede l'adozione di procedure concorsuali innovative. Dà quindi conto delle dimensioni del riassetto organizzativo seguito all'incorporazione dell'Agenzia del territorio e dalla recente sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità della disposizione che autorizzava incarichi dirigenziali a funzionari, richiamando l'attenzione su uno stato attuale di grave carenza di dirigenti, destinato ad aggravarsi in forza del prossimo pensionamento di una quota significativa di tali figure. Riconosce come lo schema di decreto legislativo n. 181 confermi la validità del modello di agenzia adottato, oltre a comportare un rilevante intervento sul sistema convenzionale. Viene inoltre postulato un rinnovato impegno nell'attività finalizzata a incentivare i comportamenti improntati a lealtà nei confronti del fisco. Rileva peraltro la necessità di disposizioni idonee a consentire una valorizzazione dei funzionari con competenze specialistiche. Esprime successivamente alcune considerazioni relativamente allo schema di decreto legislativo n. 184, segnalando la razionalizzazione della disciplina dell'interpello, rispetto al quale rileva particolarmente l'impegno dell'Agenzia delle entrate rispetto a fattispecie caratterizzate da continui elementi di novità. Quanto all'Atto del Governo n. 185 esprime una valutazione favorevole, specie riguardo al profilo della semplificazione degli adempimenti e dell'equilibrata modulazione delle sanzioni. La senatrice GUERRA (PD) rileva l'importanza delle competenze acquisite ai fini della selezione dei dirigenti e chiede ragguagli circa la possibilità di un miglioramento normativo volto a porre rimedio alle carenze nelle posizioni dirigenziali, anche in considerazione delle prospettive differenziate contenute in emendamenti presentati al decreto-legge n. 78 del 2015, attualmente all'esame del Senato. Pone un ulteriore quesito in relazione alla possibilità di attribuire incentivi in conseguenza di obiettivi diversi da quelli tradizionali legati al gettito, di più facile individuazione. Il senatore VACCIANO (Misto) pone quesiti in merito all'opportunità di riservare l'attività ispettiva alla Guardia di finanza, alle prospettive di maggiore efficienza tramite l'istituzione di un ruolo intermedio destinato a ridurre il fabbisogno di figure dirigenziali e all'opportunità di affidare la gestione delle procedure concorsuali a un soggetto esterno all'Agenzia. La dottoressa ORLANDI pone in evidenza l'impegno costante dell'Agenzia delle entrate nell'ambito del reclutamento del personale per mezzo di adeguate procedure concorsuali, non portate a termine a causa principalmente dei ricorsi intentanti dinanzi al giudice amministrativo. Le attuali carenze nell'organico comportano una situazione di emergenza di sistema a causa delle ricadute sull'operatività dell'Agenzia delle entrate, la quale dispone peraltro di un corpo di funzionari di elevata qualità. Suggerisce quindi una riflessione sulle migliori modalità di selezione dei dirigenti, stante l'insufficienza del concorso per soli esami, unita all'esigenza di acquisire professionalità diversificate. La valorizzazione dei funzionari comporta comunque prospettive interessanti, riguardo alle funzioni specialistiche e di carattere non organizzativo. Richiamata l'importanza dell'attività finalizzata alla prevenzione dell'infedeltà fiscale, osserva come la ripartizione delle competenze in ambito ispettivo sia rimessa al legislatore. Il presidente Mauro Maria MARINO ringrazia i rappresentanti dell'Agenzia delle entrate e li congeda. Introduce quindi l'audizione dei rappresentanti dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il dottor PELEGGI illustra analiticamente i risultati dell'attività operativa dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sia rispetto ai tradizionali compiti di controllo e verifica di tipo tributario che rispetto ai nuovi obiettivi di tutela dei consumatori e delle imprese italiane sul fronte della contraffazione. Illustra quindi l'evoluzione tecnologica e gestionale dei moduli operativi, rimarcando come tali modelli hanno avuto riconoscimenti in sede comunitaria e internazionale poiché riescono a tenere in equilibrio le esigenze di verifica e controllo con quella di non ostacolare la circolazione dei beni e l'attività economica in generale. Dopo aver sottolineato l'ausilio importante e significativo delle nuove tecnologie ai fini della organizzazione dell'attività si sofferma in particolare sulla realizzazione dei corridoi doganali, dello sportello unico e dello sdoganamento in mare. Fa presente, inoltre, che le innovazioni tecnologiche, l'uso di strumentazioni e dati avanzati e la riorganizzazione gestionali hanno consentito un recupero di efficienza e produttività che è riconosciuta anche dalla crescita delle attività economiche svolte nei porti e negli aeroporti italiani. Per quanto riguarda le problematiche correlate all'Atto del Governo n. 181, dà conto del processo di incorporazione dei Monopoli nell'Agenzia delle Dogane, ripercorrendo analiticamente le differenze giuridiche e organizzative dei due organismi e rimarcando la complessità di tale operazione, per conseguire gli obiettivi di razionalizzazione e di integrazione prefissati. La senatrice GUERRA (PD) chiede se a fronte della riduzione delle posizioni dirigenziali, tenuto conto degli effetti della recente sentenza della Corte costituzionale, possa essere immaginata una soluzione valorizzando i ruoli non dirigenziali con spiccate connotazioni tecnico-specialistiche. Il dottor PELEGGI ritiene che tale soluzione possa essere compatibile con le figure di alta specializzazione e professionalità tecniche presenti all'interno dell'Agenzia delle Dogane. Tuttavia sottolinea come la questione del reclutamento delle figure dirigenziali si sia scontrata negli ultimi quattro anni con il sostanziale stallo delle procedure concorsuali bandite a causa di contenziosi innanzi al TAR che al Consiglio di Stato. Si tratta di vicende complesse il cui esito non appare al momento prefigurabile e in relazione alle quali lo schema di decreto offre una soluzione. Il presidente Mauro Maria MARINO ringrazia gli auditi e li congeda. Dichiara quindi chiusa la procedura informativa in titolo e avverte che la documentazione acquisita sarà pubblicata sulla pagina web della Commissione. Avverte inoltre che saranno acquisiti agli atti dell'indagine i documenti trasmessi da R.ETE. Imprese Italia e dalla Consulta Nazionale dei CAF. Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato. La seduta termina alle ore 15. | |
Da: Legalità | 17/07/2015 08:44:24 |
prima di tutto desidero esprimere il ringraziamento della federazione DIRPUBBLICA, che ho l'onore di rappresentare, e quello mio personale per l'opportunità che ci viene concessa di esprimere la nostra posizione in merito all' Atto del Governo n. 181 (Schema di decreto legislativo recante misure per la revisione della disciplina dell'organizzazione delle Agenzie fiscali), nell'ambito dell'indagine conos citiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco. Come è noto la Federazione DIRPUBBLICA, fin dalla nascita dell'Agenzia delle Entrate, ha impugnato di fronte al TAR Lazio, il regolamento che consentiva , per i primi tre anni di funzionamento, la creazione di una vera e propria figura dirigenziale atipica, il c.d."dirigente incaricato ". Si tratta, in buona sostanza, di un funzionario, generalmente inquadrato nella terza area funzionale del comparto Agenzie fiscali, che non ha mai partecipato ne' mai ha superato un concorso per l'assunzione nella qualifica dirigenziale ed al quale, tuttavia, e' stato conferito un incarico di funzioni dirigenziali come se si trattasse di un dirigente di ruolo assunto per concorso , in violazione sia della regola per cui ai pubblici impieghi si accede per concorso sia del divieto di assegnazione dei dipendenti del comparto allo svolgimento di mansioni superiori dirigenziali. Allo scadere del suddetto termine triennale, la DIRPUBBLICA A ha impugnato, ogni successivo anno, le proroghe a tale regolamento adottate dal Comitato di gestione. Solo nel 2011 , però, si sono cominciate ad avere delle pronunce da parte del Giudice Amministrativo: la prima, riguardante il riconoscimento della legittimazione attiva del Sindacato, e la seconda con la quale è stata dichiarata. | |
Da: Legalità | 17/07/2015 08:48:15 |
Grande Barra!! | |
Da: anti-antares x ... | 17/07/2015 09:01:45 |
lavora pure, ebete...Avrai cio' che meriti...Mi denunci?Ok...ti controdenuncero'...Mi hai offeso reiteratamente...Fai pure...Che aspetto tue...E ad esser rovinato sarai te, psicopatico...Mi fai pena...povero frustrato... | |
Da: anti-antares x ... | 17/07/2015 09:03:39 |
Mandi qualcuno a menarmi e/o spararmi?Parimenti bene...Informero', per tempo, chi di competenza.Non preoccuparti...Guerra vuoi/volete.Guerra totale sara'... | |
Da: anti-antares x ... | 17/07/2015 09:08:11 |
Ah, dimenticavo la cosa piu' importante: leccamelo sempre, tu e i tuoi capi.....p.s: caprun, un eunuco striscia meglio:-). | |
Da: capra capreeee | 17/07/2015 09:08:41 |
Il forum non prevede il pvt. Lasciate perdere le querele che sono cose da finocchi e dateci un bel duello a calci nel culto e pugni. | |
Da: anti-antares x ... | 17/07/2015 09:36:51 |
Prenderete una badilata sui denti come con la Arcifa ( e fra poco con Martina ) dittatorelli ( con altrui risorse...) dei miei coglioni!!!( e relativi servi, come ...).Fate pure...Che poi ci rivarremo sui vostri beni personali... | |
Da: w gli scaricati x anti | 17/07/2015 09:59:05 |
Non metterti mai a discutere con un imbecille. Qualcuno potrebbe non distinguere la differenza. | |
Da: x anti-antares | 17/07/2015 10:04:09 |
d) il dipendente salvaguarda l'immagine e la credibilità dell'Agenzia di appartenenza e delle funzioni istituzionali a questa demandate,... Non preoccuparti delle querele...ti farò solo cacciare brutto maiale frustrato! | |
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